Dio non vuole che tu lavori troppo!

Christian Lovato 2017 chr.lovato@gmail.com - per
favore non divulgare senza il permesso dell'autore

Christian Lovato - 2017

Perché di questa serata?
E’ evidente che:
 A lavorare troppo si sta male
 Chi lavora troppo di solito non ha tempo
per pensare a quello che fa
 Ultimamente le donne lavorano troppo

Domenico De Masi

Testi religiosi

Bertrand Russel

Ivan Illich

Herman Hesse

Thoreau

E molti altri…

Come mai?

Gesù (Cristianesimo)
 Vissuto 2000 anni fa

Bahà’ù’llàh (Bahai)

Gurdjieff

Dio
 Padre buono
 (onnipotente ed
onniscente)
 Educatore
dell’umanità
 il più palese di quanti
sono palesi e il più
celato di quanti sono
celati
 Il Tao che può essere
detto non è l’eterno
Tao

I sette giorni
 Dio crea il cielo e la
terra, i mari, le
piante, gli animali. E
infine l’uomo
 Dio dice, crea,
separa, fa, forma
 Il settimo giorno,
dopo aver fatto tutto
ciò Dio si riposa

Il paradiso terrestre
L’uomo è in Eden, e non lavora, custodisce il creato

La cacciata dal paradiso
 Alla donna disse:
«Moltiplicherò i tuoi
dolori e le tue
gravidanze, con dolore
partorirai figli. […]
 E all’uomo: Maledetto il
suolo per causa tua! Con
dolore ne trarrai il cibo
per tutti i giorni della tua
vita. […] Con il sudore
del tuo volto mangerai il
pane, finché non tornerai
alla terra.
Gen.3-16:24

Lavoro: opera o travaglio?
 L’operare è quello che l’uomo fa normalmente.
Si prende cura della famiglia e della casa, fa
delle cose, per libera scelta. L’artigiano fa (come
Dio faceva)
 Adesso per lavoro si intende lavoro salariato
(produzione di merci), ma è un obbligo, non un
diritto (è una maledizione divina)
 «lavoro», deriva dal latino labor, e che si
riferisce unicamente al lavoro faticoso che
richiede un notevole travaglio francese travail,
spagnolo trabajo, portoghese trabalho, catalano
treball, galiziano traballo, siciliano travagghiare.
 da tripalium, strumento di tortura a tre pali.

Lavoro: opera o travaglio?
 il lavoro è sempre nocivo. Non esistono lavori buoni, e non può
essere considerato lavoro ciò che non produce sfiancamento e
sofferenza fisica.
Invece di glorificarlo, il lavoro andrebbe allontanato il più
possibile dalla vita quotidiana, dal momento che serve solo ad
affliggere l’uomo, causandogli sofferenze fisiche e morali.
 Per i latini, infatti, quello che noi chiamiamo comunemente
«lavoro intellettuale» non era un labor, ma opus ingenii, così
come il lavoro mentale era agitatio mentis. Ciò sta anche a
significare che nel contesto linguistico latino non sarebbe mai
potuta avvenire la divinizzazione del lavoro a cui assistiamo,
basiti, nella società tecnologico-capitalista dei nostri giorni.
(Pertosa, www.italiachecambia.org/2015/05/lavoro/)
 Costituzione L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul
lavoro.

La redenzione

Episodio di Marta e Maria
Lc 10:38-42
Marta si mise subito a
preparare per loro, ed
era molto affaccendata.
Sua sorella invece, che
si chiamava Maria, si era
seduta ai piedi del
Signore e stava ad
ascoltare quel che
diceva.

Episodio di Marta e Maria
(2)
Signore, non vedi che
mia sorella mi ha lasciata
sola a servire? Dille di
aiutarmi!
Ma il Signore le rispose:
- Marta, Marta, tu ti
affanni e ti preoccupi di
troppe cose! Una sola
cosa è necessaria. Maria
ha scelto la parte
migliore e nessuno gliela
porterà via

Accumulare tesori
Non accumulatevi tesori
sulla terra, dove tignola
e ruggine consumano e
dove ladri scassinano e
rubano; accumulatevi
invece tesori nel cielo,
dove né tignola né
ruggine consumano, e
dove ladri non
scassinano e non
rubano. Perché là dov’è
il tuo tesoro, sarà anche
il tuo cuore.
(Matteo 6:19-21)

I cieli

La miniera di gemme
Considera l'uomo come una miniera ricca
di gemme, di valore inestimabile. Soltanto
l'educazione può rivelarne i tesori e
permettere all'umanità di goderne
Bahá'u'lláh - Spigolature, ex Tav. CXXII

Bisogna scegliere
 Nessuno può servire a due padroni: o
odierà l'uno e amerà l'altro, o preferirà
l'uno e disprezzerà l'altro: non potete
servire a Dio e a mammona.
(Matteo 6:24)

Non preoccupatevi…

Guardate gli uccelli del cielo

I gigli del campo

Cercate il Regno
 Non affannatevi dunque dicendo: Che
cosa mangeremo? Che cosa berremo?
Che cosa indosseremo? Di tutte queste
cose si preoccupano i [senza Dio]; il
Padre vostro celeste infatti sa che ne
avete bisogno.
 Cercate prima il regno di Dio e la sua
giustizia, e tutte queste cose vi saranno
date in aggiunta.

Il gran banchetto
 Venite, è pronto. Ma tutti, all'unanimità,
cominciarono a scusarsi.
 Ho comprato un campo e devo andare a
vederlo; ti prego, considerami giustificato.
 Ho comprato cinque paia di buoi e vado a
provarli;
 Ho preso moglie e perciò non posso venire.
 Perché vi dico: Nessuno di quegli uomini che
erano stati invitati assaggerà la mia cena».
(Lc 14-16:24)

Tao te ching – Lao Tsu

Tao Tê Ching
 Il Libro del Tao e della virtù (Tao Tê
Ching), considerato come una delle
vette del pensiero cinese è opera di
Lao-tse (o Lao-tzu), nato intorno al 570
a. C.
 Si rivolge ai governanti
 Filosofia dell’acqua, del non agire
 http://spazioinwind.libero.it/popoli_antic
hi/Religioni/Taoismo/tao-te-ching.html

VIII – Tornare alle qualità
naturali
 Il sommo bene è come l'acqua:
 l'acqua ben giova alle creature e non
contende,
 resta nel posto che gli uomini
disdegnano.
 Per questo è quasi simile al Tao.
 Nel ristare si adatta al terreno,
 nel volere s'adatta all'abisso,

XXXVII – Esercitare il
governo
 Il Tao in eterno non agisce
e nulla v'è che non sia fatto.
Se principi e sovrani fossero capaci
d'attenervisi,
le creature da sé si trasformerebbero.
 Quelli che per trasformarle bramassero
operare
io li acquieterei
con la semplicità di quel che non ha nome
anch'esse non avrebbero brame,
quando non han brame stanno quiete
e il mondo da sé s'assesta.

XLVIII – Obliare la
sapienza
 Chi si dedica allo studio ogni dì aggiunge,
chi pratica il Tao ogni dì toglie,
toglie ed ancor toglie
fino ad arrivare al non agire:
quando non agisce nulla v'è che non sia
fatto.
 Quei che regge il mondo
sempre lo faccia senza imprendere,
se poi imprende
non è atto a reggere il mondo.

XLIII – Lo strumento
universale
 Ciò che v'è di più molle al mondo
assoggetta ciò che v'è di più duro al
mondo,
quel che non ha esistenza
penetra là dove non sono interstizi.
 Da questo so che v'è profitto nel non agire.
 All'insegnamento non detto,
al profitto del non agire,
pochi di quelli che sono sotto il cielo
arrivano.

XLVI – Esser parco nelle brame
 Quando nel mondo vige il Tao
i cavalli veloci sono mandati a concimare i campi,
 quando nel mondo non vige il Tao
i cavalli da battaglia vivono ai confini.
 Colpa non v'è più grande
che secondar le brame,
sventura non v'è più grande
che non saper accontentarsi,
difetto non v'è più grande
che bramar d'acquistare.
 Quei che conosce la contentezza
dell'accontentarsi sempre è contento.

L’unità come bene più prezioso

Lavoro come servizio
all’umanità
 «S’ingiunge a ciascuno di voi di dedicarsi a
una forma di occupazione, come mestieri,
commerci e simili. Ci siamo degnati di
innalzare il vostro impiego nel lavoro al rango
dell’adorazione a Dio, l’Unico Vero. Riflettete
in cuor vostro sulla grazia e sui doni di Dio e
ringraziateLo all’alba e all’imbrunire.
 Non sciupate il tempo nell’ozio e
nell’indolenza, ma occupatevi di ciò che possa
recare profitto a voi e agli altri. Così è stato
decretato in questa Tavola dal cui orizzonte
l’astro della saggezza e della parola risplende
luminoso.

Collaborazione invece che
competizione
 Quante energie impiegate nel mondo
degli affari sono oggi sprecate per
distruggere e neutralizzare gli sforzi
degli altri, in competizioni e in lotte
senza scopo! E quante altre energie
sono sprecate in maniere più nocive!

Abolizione della schiavitù
industriale
 Tra il 1860 e il 1865 avete fatto una cosa
meravigliosa, avete abolito la schiavitù,
ma oggi si deve fare una cosa molto più
meravigliosa: è necessario abolire la
schiavitù industriale. "Schiavitù", in cui le
persone vengono acquistati e venduti
come merci...

Partecipazione degli operai
agli utili d’impresa
 Adesso voglio parlarvi della Legge di
Dio. Secondo la legge divina, gli
impiegati non soltanto debbono ricevere
in pagamento il salario, ma debbono
partecipare agli utili dell’impresa. La
questione della socializzazione è molto
difficile e non può essere risolta con gli
scioperi per l’aumento dei salari.

Abbiamo visto che
 Che c’è una fondamentale concordanza tra
le religioni
 Il riposo è importante
 Il lavoro, l’opera va messa resposabilmente al
servizio del bene, del prossimo, e non del
profitto. Anzi, queste esigenze sono spesso in
conflitto e bisogna scegliere.
 Scegliendo bene attireremo le grazie divine su
di noi.
 Il non fare, per la nostra società, è altrettanto
utile del fare.
 Condividere pacificamente invece che
competere

Bibliografia minima
 L’altra via – Francesco Gesualdi
 La decrescita felice – Maurizio Pallante
 Ozio Creativo – De Masi
 Lavorare meno, lavorare tutti
 Bahà’ù’llàh e la nuova era
 I quattro vangeli
 Tao Te Ching – Il libro della via e della virtù
 Il salto*, reinventarsi un lavoro ai tempi
della crisi – Lynda Gratton

Grazie e buona estate!

Dio non vuole che tu lavori troppo!

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