Presentazione del 29-3-2015 a Livorno, Stati Generali della bicicletta, evento preparatorio sul tema della "Mobilità nuova" e della programmazione urbana della mobilità sostenibile.
Cos'è la "mobilità nuova"? Si tratta di delineare una visione diversa per il futuro che sposti la mobilità dall’auto privata a modalità più efficienti: mezzi collettivi, su rotaia, muoversi a piedi o in bicicletta e l’auto solo quando serve, con l'obiettivo di:
- Garantire migliore accessibilità;
- Migliorare la sicurezza;
- Ridurre l’inquinamento;
- Aumentare efficienza del trasporto e la qualità dell’ambiente.
La mobilità nuova conviene anche economicamente: studi scientifici evidenziano come una buona mobilità migliori la qualità delle città, aumenti la sicurezza per chi si sposta, genera posti di lavoro e soprattutto crea un ambiente piacevole per fare acquisti di beni e servizi?
Verso città a zero emissioni. I Piani Urbani della Mobilità Sostenibile delle...Marco Talluri
Intervento all’evento di presentazione del Rapporto Mobilitaria 2023, presso la sede centrale del CNR a Roma su: “Verso città a zero emissioni. I Piani Urbani della Mobilità Sostenibile delle grandi città a confronto”
Questa pubblicazione è stata realizzata durante il progetto Trendy Travel utilizzando i testi originali della pubblicazione “21 Gute Gründe Rad zu fahren” della città di Graz (Austria). Vi invitiamo gentilmente ad utilizzare e a copiare i contenuti di questo opuscolo. Nel caso vogliate utilizzare e divulgare il materiale di questo opuscolo, vi chiediamo di fare riferimento al sito www.trendy-travel.eu
Mobilità sostenibile negli enti locali_: a che punto siamoMarco Talluri
Intervento al 3° Evento Pubblico “Il futuro della mobilità sostenibile: proposte e obiettivi” organizzato da Città metropolitana di Roma e AzzeroCO2 il 5 luglio 2023
Mobilità sostenibile negli En- locali: a che punto siamoMarco Talluri
Intervento al 3° Evento Pubblico “Il futuro della mobilità sostenibile: proposte e obiettivi” organizzato da Città metropolitana di Roma e AzzeroCO2 il 5 luglio 2023
Bikenomist | Educare alla mobilità sostenibile e allo spazio pubblico Paolo Pinzuti
Un anno scolastico, 15 incontri con la 3° CAT dell'istituto Mose Bianchi di Monza, per affrontare i temi della mobilità sostenibile e il valore dello spazio pubblico.
Progetto realizzato nell'ambito del "collegato ambientale 2018", programma del Ministero dell'Ambiente in partnership con FIAB e il Comune di Monza.
GREEN MOVING N°1 - Ridurre le emissioni di CO2 e risparmiare sulla benzina? E...Kairos Rainbow Srl
Green Moving è la rivista di Kairos Rainbow destinata a chi si occupa di logistica e trasporti per aiutarli a mantenersi aggiornati sulle soluzioni più innovative e sostenibili del proprio settore.
Per info: info@kairosrainbow.it
Scopri di più: https://www.treedom.net/it/organization/kairos-rainbow-srl/event/greenmoving
https://kairosrainbow.it/
Questo libro racconta la storia di Quartiere bene comune, una politica pubblica innovativa attuata dal Comune di Reggio Emilia per la gestione condivisa dei beni comuni urbani. È un racconto che dà voce a diverse prospettive e testimonianze di alcuni dei suoi numerosi protagonisti.
Celebra le storie di impegno civico, autentiche e coinvolgenti, che animano i quartieri e prendono vita grazie alla passione e alla creatività dei cittadini, che giorno dopo giorno lavorano insieme per realizzare progetti per la comunità, tessendo un affascinante racconto di collaborazione e partecipazione attiva nella costruzione del tessuto sociale della città.
L'atlante è uno strumento di informazione e conoscenza del territorio: una fotografia basata su dati e analisi per mettere a fuoco le vocazioni e gli scenari da cui partire per elaborare nuovi progetti e azioni.
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Presentazione del 29-3-2015 a Livorno, Stati Generali della bicicletta, evento preparatorio sul tema della "Mobilità nuova" e della programmazione urbana della mobilità sostenibile.
Cos'è la "mobilità nuova"? Si tratta di delineare una visione diversa per il futuro che sposti la mobilità dall’auto privata a modalità più efficienti: mezzi collettivi, su rotaia, muoversi a piedi o in bicicletta e l’auto solo quando serve, con l'obiettivo di:
- Garantire migliore accessibilità;
- Migliorare la sicurezza;
- Ridurre l’inquinamento;
- Aumentare efficienza del trasporto e la qualità dell’ambiente.
La mobilità nuova conviene anche economicamente: studi scientifici evidenziano come una buona mobilità migliori la qualità delle città, aumenti la sicurezza per chi si sposta, genera posti di lavoro e soprattutto crea un ambiente piacevole per fare acquisti di beni e servizi?
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Bikenomist | Educare alla mobilità sostenibile e allo spazio pubblico Paolo Pinzuti
Un anno scolastico, 15 incontri con la 3° CAT dell'istituto Mose Bianchi di Monza, per affrontare i temi della mobilità sostenibile e il valore dello spazio pubblico.
Progetto realizzato nell'ambito del "collegato ambientale 2018", programma del Ministero dell'Ambiente in partnership con FIAB e il Comune di Monza.
GREEN MOVING N°1 - Ridurre le emissioni di CO2 e risparmiare sulla benzina? E...Kairos Rainbow Srl
Green Moving è la rivista di Kairos Rainbow destinata a chi si occupa di logistica e trasporti per aiutarli a mantenersi aggiornati sulle soluzioni più innovative e sostenibili del proprio settore.
Per info: info@kairosrainbow.it
Scopri di più: https://www.treedom.net/it/organization/kairos-rainbow-srl/event/greenmoving
https://kairosrainbow.it/
Questo libro racconta la storia di Quartiere bene comune, una politica pubblica innovativa attuata dal Comune di Reggio Emilia per la gestione condivisa dei beni comuni urbani. È un racconto che dà voce a diverse prospettive e testimonianze di alcuni dei suoi numerosi protagonisti.
Celebra le storie di impegno civico, autentiche e coinvolgenti, che animano i quartieri e prendono vita grazie alla passione e alla creatività dei cittadini, che giorno dopo giorno lavorano insieme per realizzare progetti per la comunità, tessendo un affascinante racconto di collaborazione e partecipazione attiva nella costruzione del tessuto sociale della città.
L'atlante è uno strumento di informazione e conoscenza del territorio: una fotografia basata su dati e analisi per mettere a fuoco le vocazioni e gli scenari da cui partire per elaborare nuovi progetti e azioni.
L'atlante è uno strumento di informazione e conoscenza del territorio: una fotografia basata su dati e analisi per mettere a fuoco le vocazioni e gli scenari da cui partire per elaborare nuovi progetti e azioni
L'atlante è uno strumento di informazione e conoscenza del territorio: una fotografia basata su dati e analisi per mettere a fuoco le vocazioni e gli scenari da cui partire per elaborare nuovi progetti e azioni
L'atlante è uno strumento di informazione e conoscenza del territorio: una fotografia basata su dati e analisi per mettere a fuoco le vocazioni e gli scenari da cui partire per elaborare nuovi progetti e azioni
L'atlante è uno strumento di informazione e conoscenza del territorio: una fotografia basata su dati e analisi per mettere a fuoco le vocazioni e gli scenari da cui partire per elaborare nuovi progetti e azioni
L'atlante è uno strumento di informazione e conoscenza del territorio: una fotografia basata su dati e analisi per mettere a fuoco le vocazioni e gli scenari da cui partire per elaborare nuovi progetti e azioni
L'atlante è uno strumento di informazione e conoscenza del territorio: una fotografia basata su dati e analisi per mettere a fuoco le vocazioni e gli scenari da cui partire per elaborare nuovi progetti e azioni
L'atlante è uno strumento di informazione e conoscenza del territorio: una fotografia basata su dati e analisi per mettere a fuoco le vocazioni e gli scenari da cui partire per elaborare nuovi progetti e azioni
Il presente documento fornisce il quadro di riferimento, generale e metodologico, all’interno del quale è nato ed è stato costruito il sistema di contabilità ambientale del Comune
di Reggio Emilia.
In particolare:
• illustra brevemente il contesto nel quale è nata l’esperienza di Contabilità Ambientale dell’Ente;
• sintetizza i principali contenuti della metodologia di riferimento utilizzata (metodo “CLEAR”), nonché le novità introdotte a Reggio Emilia rispetto ad esso;
• presenta la struttura dei documenti di reporting redatti annualmente (Bilanci Ambientali) e riporta gli schemi di lettura degli stessi, utili per un’analisi delle informazioni e
dei numerosi dati in essi contenuti.
Tale documento costituisce a partire dal 2015 un allegato ai Bilanci Ambientali redatti annualmente dall’Ente, che ad esso fanno, quindi, riferimento nella parte introduttiva.
Esso viene aggiornato periodicamente e può essere visionato e scaricato nel sito web del Comune di Reggio Emilia dedicato alla contabilità ambientale, insieme a tutti i Bilanci
Ambientali approvati, all’indirizzo: www.municipio.re.it/contabilitambientale
The document discusses the establishment of the "Tavolo Reggio Africa" work group in Reggio Emilia, Italy, which aims to strengthen the partnership between the city and Africa by recovering historical documents of their relationship and promoting dialogue. It details Reggio Emilia's long history of supporting independence movements and leaders in Southern Africa, including Mozambique, Namibia, and South Africa in their fights against colonialism and apartheid. The work group will establish an archive and publish materials to preserve this relationship and history of solidarity between Reggio Emilia and Africa.
“A scuola di Data Journalism” è un progetto che consente agli studenti delle scuole superiori di sperimentare forme di giornalismo incentrato su attività di ricerca, elaborazione e analisi di dati, con l’obiettivo di aiutarli a individuare le storie nascoste nella grande mole di informazioni che oggi abbiamo a disposizione e a raccontarle, rendendole accessibili e facilmente fruibili a tutti.
The document summarizes the history and activities of the Tavolo Reggio-Africa work group, which was established in 2011 to promote cooperation and cultural exchange between Reggio Emilia, Italy and countries in Southern Africa. The work group archives documents of past cooperation, raises awareness of this history among youth, and coordinates current partnership initiatives in areas like art, economy, values/ethics, social issues, and sport. It highlights educational projects using the archives to teach students about Reggio's exceptional dedication to international solidarity and collaboration with Africa.
12. INCIDENTALITA’
3.653 morti e 264.716 feriti
In media 512 incidenti stradali al giorno, con
10 morti e 723 feriti
COSTI SOCIALI
2% del P.I.L. = 30 miliardi di euro
INQUINAMENTO
15 miliardi l'anno
…UN SISTEMA INEFFICIENTE!
CONSEGUENZE DEL MODELLO AUTOCENTRICO…
13. La VELOCITA’ è il fattore determinante della gravità dell’incidente
Velocità di
collisione
Probabilità di
decesso
80 Km/h 100%
60 Km/h 85%
40 Km/h 30%
20 Km/h 10%
CONSEGUENZE DEL MODELLO AUTOCENTRICO…
14. I PERICOLI DEL TRAFFICO FRENANO LO SVILUPPO DEI BAMBINI
Il movimento è alla base della vita di relazione e permette all’individuo di entrare in
rapporto coi suoi simili, con l’ambiente circostante e col mondo degli oggetti
Nel bambino la motricità è una necessità vitale, importante per uno sviluppo psicofisico
armonico
Ma la cultura della macchina ha portato l’uomo ad uno stato di sedentarietà cronica e il
bambino è diventato “un bambino seduto”
CONSEGUENZE DEL MODELLO AUTOCENTRICO…
15. I PERICOLI DEL TRAFFICO FRENANO LO SVILUPPO DEI
BAMBINI
Niels Egelund, professore alla Università di Aarhus in
Danimarca, ha realizzato uno studio su 19.527 studenti di
età compresa tra 5 e 19 anni.
E’ stato consegnato a tutti un questionario appena entrati
nella classe
I risultati sono stati resi pubblici recentemente dal centro di
ricerca OPUS, presso l'Università di Copenhagen
Gli studenti che hanno fatto il viaggio da soli hanno
risposto al questionario molto meglio di quelli che sono
stati accompagnati in auto o con i mezzi pubblici.
Chi va a scuola in autonomia, a piedi o in bicicletta, ha
maggiore capacità di apprendimento e di concentrazione
CONSEGUENZE DEL MODELLO AUTOCENTRICO…
16. CHI VA A SCUOLA IN AUTONOMIA HA MAGGIORE CAPACITÀ DI APPRENDIMENTO E
DI CONCENTRAZIONE, MA…
I genitori italiani accompagnano i propri figli a scuola
molto di più rispetto agli altri Paesi
Lo conferma anche lo studio dell’Istc-Cnr promosso dal
Policy Studies Institute di Londra — un’indagine che
riguarda 15 Paesi del mondo, tra cui Italia e Germania
Ebbene, l’autonomia di spostamento dei bambini
italiani nell’andare a scuola è passata dall’11% nel
2002 al 7% nel 2010
Per fornire un metro di paragone l’autonomia dei
bimbi inglesi è al 41%
e quella dei tedeschi al 40%
CONSEGUENZE DEL MODELLO AUTOCENTRICO…
17. UNA RICERCA AMERICANA…
Più sani i bambini che vivono nei
quartieri a prevalenza pedonale
La pianificazione urbana condiziona la nostra salute
e quella dei nostri figli
I bambini che vivono in aree pedonali sono meno
esposti all'obesità e alle complicazioni
18. L'automobile ha portato con sé gravi
conseguenze impreviste per la vita urbana ed
è diventata una seria causa per i problemi
ambientali, sociali ed estetici nella città.
«Le strade delle nostre città non sono delle
automobili, sono delle persone»
«Pedoni, ciclisti e utenti dei mezzi pubblici, per
noi sono importanti quanto e direi anche di più
degli automobilisti»
Michael Bloomberg, ex Sindaco di New York
CAMBIARE MODELLO DI MOBILITA’ E’ UNA NECESSITA’
21. Secondo una ricerca condotta a livello europeo dalla
società di consulenza d'azienda globale AlixPartners,
solo il 16% dei ragazzi tra i 18 e i 29 anni
è ormai realmente interessato all'acquisto di un'auto
ESEMPI DEL CAMBIAMENTO…
22. Il vicesindaco di Vienna, Maria Vassilakou, ha aperto i
lavori di Velo-City 2013 dicendo che l’obiettivo della
capitale austriaca è di
diventare leader dell’era post fossile
e che
“Garantire la migliore qualità della vita
per i bambini deve essere l’obiettivo
primario:
i bambini sono il nostro futuro e
solamente se cresceranno in un
ambiente sano e accogliente potremo
avere domani degli adulti responsabili”.
ESEMPI DEL CAMBIAMENTO… VIENNA
23. Ma come ci sono riusciti?
Come cambiare modello di mobilità?
24. Indurre l’automobilista a guidare piano e con attenzione
Evitare strade monotone a «canale» e proporre strade a situazione variabile
Costruire strade scorrevoli ma lente e belle
Rotonde, chicane, platee rialzate, riordino della sosta
Dare sicurezza a pedoni e ciclisti
Isole salvagente, attraversamenti rialzati, ciclabilità
Aumentare il verde, la sosta, gli spazi accoglienti
La strada deve riacquistare la funzione sociale, ritornare ad essere il centro della
comunità, il luogo di incontro e di socializzazione
Le finalità
MODERAZIONE DEL TRAFFICO e ZONE 30
25. Numerose ricerche,
condotte nei paesi che hanno adottato da molti anni gli indirizzi di intervento
caratteristici delle tecniche di moderazione del traffico,
evidenziano che la riduzione di velocità comporta benefici
non soltanto per gli utenti deboli della strada,
ma anche per gli stessi automobilisti
NON SONO QUINDI MISURE CONTRO GLI AUTOMOBILISTI, MA
BENSÌ A FAVORE DELLA SICUREZZA E DELLA CONVIVENZA
TRA TUTTI GLI UTENTI DELLA STRADA,
PER RIDARE QUALITA’ ALLA STRADA
COME SPAZIO PUBBLICO
MODERAZIONE DEL TRAFFICO e ZONE 30
26. La qualificazione della rete viaria in contesto urbano,
attraverso le tecniche proprie della moderazione del traffico,
risponde a 3 obiettivi contestuali:
• moderare la velocità del traffico veicolare
• mettere in sicurezza le utenze pedonali e ciclabili
• rendere maggiormente fruibile la strada come spazio di relazione tra luoghi e funzioni
Il concetto di living street riferisce quindi della possibilità di
pensare alla strada urbana:
• non solo come asse di scorrimento del traffico veicolare
• quanto come spazio di relazione tra una pluralità di utenti (automobilisti, pedoni,
ciclisti, residenti, studenti..) e di funzioni
IL CONCETTO DI LIVING STREET
27. E’ necessario quindi un generale
ridisegno della strada
per:
ridurre le velocità degli autoveicoli
dare continuità ai percorsi
proteggere gli attraversamenti trasversali
ridurre i livelli di incidentalità
realizzare zone 30 diffuse
AUMENTARE LA QUALITÀ DELLA STRADA
COME SPAZIO PUBBLICO
QUALITA’ DELLA STRADA COME SPAZIO PUBBLICO
29. E’ quindi fondamentale il superamento
del concetto di separazione delle funzioni
urbane, specializzazione e zonizzazione,
attraverso una pratica basata sulla
polifunzionalità e mixità degli spazi e
delle attrezzature
DALLA SEPARAZIONE… ALLO SPAZIO CONDIVISO
36. Risultati del progetto pilota di zona 30
dello scorso anno a Edinburgh:
Spostamenti in bici + 5%
Spostamenti a piedi + 7%
Spostamenti in auto - 3%
Bambini in bicicletta a scuola: dal 4 al 12%
Adolescenti in bicicletta a scuola: dal 3 al 21%
Genitori disposti a lasciare i loro bambini giocare fuori: dal 31 al 66%
ESEMPI: IL CASO DI EDINBURGH
37. ESEMPI A REGGIO EMILIA: SCUOLA PRIMARIA DALL’AGLIO
progetto
SAFE HOME
TO SCHOOL
Via Terrachini
43. UN CASO PRATICO…
…LA SVOLTA A DESTRA
Uno dei motivi più frequenti di mortalità di pedoni e ciclisti è rappresentato dal conflitto
esistente tra i veicoli in svolta a destra, sia per il frequente ‘taglio della strada’ da parte
degli automobilisti, sia per il restringimento degli spazi laterali causati dai rimorchi del
veicoli pesanti in svolta
Si tratta di
rendere più severi
i raggi di curvatura
per rallentare i veicoli in svolta