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 un sostegno alle aree deboli
Risultati positivi degli interventi finanziati nel periodo 2007-
2013 per la crescita e la diversificazione dell’economia rurale.
Un budget di 140 milioni di euro
C
on un budget a disposizione di quasi
140 milioni di euro la Regione Emilia-
Romagna ha finanziato per il periodo di
programmazione 2007-2013 numerosi
interventi per migliorare la qualità della vita ed
incentivare la diversificazione dell’economia nelle
aree rurali. Le risorse pubbliche destinate a que-
ste azioni - il 13% della dotazione complessiva del
Psr - sono state erogate principalmente attraverso le
Misure dell’Asse 3 (112 milioni di euro), mentre
i fondi restanti (26 milioni) sono stati “dirottati”
attraverso gli interventi collegati attivati con ap-
proccio Leader (Asse 4). Nello specifico le Misure
attivate per sostenere la diversificazione dell’eco-
nomia sono state la “311” (agriturismo, l’ospita-
lità turistica e le energie rinnovabili) e la “313”
(potenziamento degli itinerari turistici ed enoga-
stronomici). Sul fronte della crescita dell’attratti-
vità territoriale sono intervenute invece la Misura
321 (rete di acquedotti, viabilità rurale, impianti
pubblici per energia da biomasse, banda larga),
la “322” (sviluppo e rinnovamento dei villaggi),
la “323” (tutela e riqualificazione del patrimonio
rurale) e, infine, la Misura 331 (formazione e in-
formazione).
Una spinta allo sviluppo
di territori sfavoriti
I progetti, portati avanti da beneficiari singo-
li e collettivi, si sono concentrati soprattutto
nei territori con maggiori problemi di deficit
di sviluppo, cioè nelle zone dove le minori op-
portunità lavorative e di crescita economica,
accompagnate da fenomeni di crescente spopo-
lamento ed invecchiamento della popolazione,
richiedevano interventi maggiormente incisivi.
Grazie ai criteri di selezione adottati e alla pro-
grammazione negoziata le risorse destinate al
miglioramento dell’attrattività territoriale sono
state concentrate nelle aree rurali più fragili
(aree C e D dei grafici 1 e 2), mentre quelle
finalizzate alla crescita delle opportunità di red-
dito e lavoro (diversificazione) sono state estese
a tutte le aree rurali. I due grafici riportano la
distribuzione degli interventi sul territorio, evi-
denziando l’incidenza dei contributi erogati per
le singole aree.
Beneficiari privilegiati degli aiuti sono stati i gio-
vani sotto i 40 anni e le donne, mentre da un
punto di vista progettuale sono state favorite le
iniziative imprenditoriali che risultavano mag-
giormente integrate e coerenti con le risorse del
territorio, nonché in grado di generare una so-
stenibilità economica e sociale di medio e lungo
termine.
Gli interventi per la diversificazione delle attività
economiche atti a promuovere l’agriturismo, l’o-
spitalità turistica e la produzione di energie rin-
novabili hanno assorbito 45,5 milioni di euro di
contributi (40% del totale delle risorse dell’Asse
3), mentre agli interventi per la crescita econo-
mica e per il miglioramento dell’attrattività dei
territori rurali sono stati destinati circa 55 milio-
ni di euro (48%). In questo secondo gruppo di
interventi rientrano iniziative quali la creazione
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piccole infrastrutture, la diffusione dei servizi on
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Con la Misura 311 sono state finanziate in totale
706 domande; le aziende agrituristiche beneficia-
rie sono state 309 (pari al 31% di quelle censite
dall’Istat), mentre nel settore della produzione
di energia rinnovabile le aziende che hanno usu-
fruito dei finanziamenti pubblici sono state 416
(l’84% del totale). Le risorse erogati hanno con-
sentito la creazione di oltre duemila nuovi posti
letto, incrementando del 33% la capacità ricetti-
va iniziale.
Le indagini campionarie effettuate nelle azien-
de con progetti conclusi entro il 2010 hanno
evidenziato un duplice beneficio: da un punto
di vista economico si è registrato un aumento
della redditività (+104% rispetto alla situazione
pre-intervento), crescita dovuta anche all’incre-
mento di 30 mila unità di presenze turistiche nei
territori interessati. Inoltre da un punto di vista
occupazionale i progetti hanno garantito la cre-
azione di nuovi posti di lavoro per gli operatori
presenti in aziende (soprattutto piccole) che altri-
menti sarebbero state destinate ad un ridimen-
sionamento. Infine un’ulteriore nota positiva è
rappresentata dalla composizione anagrafica dei
beneficiari: quasi il 25% sono stati giovani sotto
i 40 anni. Sul fronte della diversificazione verso
le energie rinnovabili l’80% dei progetti appro-
vati ha riguardato l’installazione di pannelli fo-
tovoltaici, con le aziende beneficiarie che hanno
incrementato il valore aggiunto del 27% rispetto
alla situazione di partenza. L’energia prodotta
dai nuovi impianti è ammontata nel complesso
a quasi 107 mila Megawatt, quasi il 300% in più
rispetto all’obiettivo del Psr.
La Misura 313 ha consentito il finanziamento di
59 progetti, per un investimento complessivo di 5,3
milioni di euro, portando inoltre alla nascita di 3
musei, 12 nuovi punti di degustazione e 30 labo-
ratori. Il tutto ha favorito un incremento appros-
simativo del 20% dei flussi turistici in occasione
dei principali eventi organizzati, specialmente nei
Comuni più “rurali” (area D), dove si è registrata
un’inversione(positiva)deltrendrispettoalpassato.
La Misura 321 per la crescita dell’attrattività ter-
ritoriale ha finanziato oltre 400 progetti, contri-
buendo ad affrontare e in diversi casi a risolvere
esigenze molto sentite dalla popolazione, soprat-
tutto nelle zone rurali più marginali. Gli inter-
venti, che hanno interessato complessivamente
66 mila abitanti, sono stati realizzati in continuità
con il precedente periodo di programmazione
(strade e acquedotti), o hanno dato il via a nuove
sfide come il rinnovamento delle reti energetiche
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vento, quest’ultimo, non ancora concluso nelle
aree più interne e periferiche.
Infine la Misura 322 è intervenuta con il finan-
ziamento per la riqualificazione del patrimonio
storico-architettonico, al tempo stesso consen-
tendo l’attivazione di servizi, prevalentemente
di carattere culturale, negli edifici ristrutturati,
con ricadute positive sia sotto l’aspetto paesag-
gistico/ambientale, sia dal punto di vista delle
ricadute sociali. Gli interventi hanno interessato
101 villaggi e la maggiore concentrazione di ini-
ziative (portate avanti anche dai Gal nell’ambito
dell’Asse 4) si registrano nelle province di Ferrara
e Reggio Emilia.
Graf. 1 - Emilia-Romagna: distribuzione nelle aree rurali
dei contributi delle Misure 311 e 313 del Psr 2007-2013
Graf. 2 - Emilia-Romagna: distribuzione nelle aree rurali
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Assessment of CAP reform post 2013 in the rural areas of Emilia-Romagna Region
 

Diversificazione in Emilia-Romagna 2007-2013 (rivista agricoltura)

  • 1. Daagriturismoebioenergie un sostegno alle aree deboli Risultati positivi degli interventi finanziati nel periodo 2007- 2013 per la crescita e la diversificazione dell’economia rurale. Un budget di 140 milioni di euro C on un budget a disposizione di quasi 140 milioni di euro la Regione Emilia- Romagna ha finanziato per il periodo di programmazione 2007-2013 numerosi interventi per migliorare la qualità della vita ed incentivare la diversificazione dell’economia nelle aree rurali. Le risorse pubbliche destinate a que- ste azioni - il 13% della dotazione complessiva del Psr - sono state erogate principalmente attraverso le Misure dell’Asse 3 (112 milioni di euro), mentre i fondi restanti (26 milioni) sono stati “dirottati” attraverso gli interventi collegati attivati con ap- proccio Leader (Asse 4). Nello specifico le Misure attivate per sostenere la diversificazione dell’eco- nomia sono state la “311” (agriturismo, l’ospita- lità turistica e le energie rinnovabili) e la “313” (potenziamento degli itinerari turistici ed enoga- stronomici). Sul fronte della crescita dell’attratti- vità territoriale sono intervenute invece la Misura 321 (rete di acquedotti, viabilità rurale, impianti pubblici per energia da biomasse, banda larga), la “322” (sviluppo e rinnovamento dei villaggi), la “323” (tutela e riqualificazione del patrimonio rurale) e, infine, la Misura 331 (formazione e in- formazione). Una spinta allo sviluppo di territori sfavoriti I progetti, portati avanti da beneficiari singo- li e collettivi, si sono concentrati soprattutto nei territori con maggiori problemi di deficit di sviluppo, cioè nelle zone dove le minori op- portunità lavorative e di crescita economica, accompagnate da fenomeni di crescente spopo- lamento ed invecchiamento della popolazione, richiedevano interventi maggiormente incisivi. Grazie ai criteri di selezione adottati e alla pro- grammazione negoziata le risorse destinate al miglioramento dell’attrattività territoriale sono state concentrate nelle aree rurali più fragili (aree C e D dei grafici 1 e 2), mentre quelle finalizzate alla crescita delle opportunità di red- dito e lavoro (diversificazione) sono state estese a tutte le aree rurali. I due grafici riportano la distribuzione degli interventi sul territorio, evi- denziando l’incidenza dei contributi erogati per le singole aree. Beneficiari privilegiati degli aiuti sono stati i gio- vani sotto i 40 anni e le donne, mentre da un punto di vista progettuale sono state favorite le iniziative imprenditoriali che risultavano mag- giormente integrate e coerenti con le risorse del territorio, nonché in grado di generare una so- stenibilità economica e sociale di medio e lungo termine. Gli interventi per la diversificazione delle attività economiche atti a promuovere l’agriturismo, l’o- spitalità turistica e la produzione di energie rin- novabili hanno assorbito 45,5 milioni di euro di contributi (40% del totale delle risorse dell’Asse 3), mentre agli interventi per la crescita econo- mica e per il miglioramento dell’attrattività dei territori rurali sono stati destinati circa 55 milio- ni di euro (48%). In questo secondo gruppo di interventi rientrano iniziative quali la creazione di servizi, il mantenimento e/o il ripristino di piccole infrastrutture, la diffusione dei servizi on MARILÙ D’ALOIA, ROBERTO GIGANTE Postazione regionale Rete Rurale Nazionale TERESA SCHIPANI Coordinamento tecnico Psr, Regione Emilia-Romagna 20 FEBBRAIO/MARZO 2014 Dell’AquilaPsrNews
  • 2. line, il recupero, la tutela e la valorizzazione del paesaggio e del patrimonio immobiliare e stori- co-culturale esistente. Le azioni messe in campo Con la Misura 311 sono state finanziate in totale 706 domande; le aziende agrituristiche beneficia- rie sono state 309 (pari al 31% di quelle censite dall’Istat), mentre nel settore della produzione di energia rinnovabile le aziende che hanno usu- fruito dei finanziamenti pubblici sono state 416 (l’84% del totale). Le risorse erogati hanno con- sentito la creazione di oltre duemila nuovi posti letto, incrementando del 33% la capacità ricetti- va iniziale. Le indagini campionarie effettuate nelle azien- de con progetti conclusi entro il 2010 hanno evidenziato un duplice beneficio: da un punto di vista economico si è registrato un aumento della redditività (+104% rispetto alla situazione pre-intervento), crescita dovuta anche all’incre- mento di 30 mila unità di presenze turistiche nei territori interessati. Inoltre da un punto di vista occupazionale i progetti hanno garantito la cre- azione di nuovi posti di lavoro per gli operatori presenti in aziende (soprattutto piccole) che altri- menti sarebbero state destinate ad un ridimen- sionamento. Infine un’ulteriore nota positiva è rappresentata dalla composizione anagrafica dei beneficiari: quasi il 25% sono stati giovani sotto i 40 anni. Sul fronte della diversificazione verso le energie rinnovabili l’80% dei progetti appro- vati ha riguardato l’installazione di pannelli fo- tovoltaici, con le aziende beneficiarie che hanno incrementato il valore aggiunto del 27% rispetto alla situazione di partenza. L’energia prodotta dai nuovi impianti è ammontata nel complesso a quasi 107 mila Megawatt, quasi il 300% in più rispetto all’obiettivo del Psr. La Misura 313 ha consentito il finanziamento di 59 progetti, per un investimento complessivo di 5,3 milioni di euro, portando inoltre alla nascita di 3 musei, 12 nuovi punti di degustazione e 30 labo- ratori. Il tutto ha favorito un incremento appros- simativo del 20% dei flussi turistici in occasione dei principali eventi organizzati, specialmente nei Comuni più “rurali” (area D), dove si è registrata un’inversione(positiva)deltrendrispettoalpassato. La Misura 321 per la crescita dell’attrattività ter- ritoriale ha finanziato oltre 400 progetti, contri- buendo ad affrontare e in diversi casi a risolvere esigenze molto sentite dalla popolazione, soprat- tutto nelle zone rurali più marginali. Gli inter- venti, che hanno interessato complessivamente 66 mila abitanti, sono stati realizzati in continuità con il precedente periodo di programmazione (strade e acquedotti), o hanno dato il via a nuove sfide come il rinnovamento delle reti energetiche e la realizzazione di infrastrutture telematiche per ridurre il cosidetto digital divide; un inter- vento, quest’ultimo, non ancora concluso nelle aree più interne e periferiche. Infine la Misura 322 è intervenuta con il finan- ziamento per la riqualificazione del patrimonio storico-architettonico, al tempo stesso consen- tendo l’attivazione di servizi, prevalentemente di carattere culturale, negli edifici ristrutturati, con ricadute positive sia sotto l’aspetto paesag- gistico/ambientale, sia dal punto di vista delle ricadute sociali. Gli interventi hanno interessato 101 villaggi e la maggiore concentrazione di ini- ziative (portate avanti anche dai Gal nell’ambito dell’Asse 4) si registrano nelle province di Ferrara e Reggio Emilia. Graf. 1 - Emilia-Romagna: distribuzione nelle aree rurali dei contributi delle Misure 311 e 313 del Psr 2007-2013 Graf. 2 - Emilia-Romagna: distribuzione nelle aree rurali dei contributi delle Misure 321 e 322 del Psr 2007-2013 21FEBBRAIO/MARZO 2014