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Indicazioniterapeutichenelle
dislipidemie
indottedafarmaci

VINCENZO BACCI
Dislipidemie
indottedafarmaci:
patologietrattate


Trapianti cardiaci



Psicopatologie



Menopausa



Contraccezione



Ipertensione



HIV
Dislipidemia nei trapiantati
cardiaci: prevalenza


Dislipidemianel 6083%
deitrapiantaticardiaci
in
terapiaimmunosoppr
essiva



Si
possonoosservarea
umenti del LDL-C e
TG
Dislipidemia nei trapiantati
cardiaci: andamento nel
tempo


In uno studio su 100 pazienti studiati prima e 3
mesi dopo il trapianto sono state osservate le
seguenti variazioni (con successiva
stabilizzazione dei livelli) :



Colesterolo totale — da 168 a 234 mg/dL (4.4
to 6.1 mmol/L)



Colesterolo LDL — da 111 a 148 mg/dL (2.9
to 3.8 mmol/L)



Colesterolo HDL — da 34 a 47 mg/dL (0.9 to
1.2 mmol/L)



Trigliceridi
to 2.2 mmol/L)

— da 107 to 195 mg/dL (1.2
Dislipidemia nei trapiantati
cardiaci: cause


Fattoriresponsabili per la dislipidemia
post-trapianto:
 Corticosteroidi
 Ciclosporina
 Diabetemellito
 Insufficienzarenalepreesistenteoindotta
daciclosporina
Dislipidemia nei trapiantati
cardiaci - corticosteroidi


Insulino resistenza ->iperinsulinemia -> aumento sintesi
VLDL



Ridotta produzione di ACTH ->downregulation del recettore
LDL



Sospensione della terapia steroidea -> riduzione del 17%
del colesterolo totale



In 117 trapiantati cardiaci, 56% in terapia
immunosoppressiva senza steroidi, la colesterolemia media
era di 205 versus 267 mg/dL nei pazienti che ricevevano
steroidi [5.3 versus 6.9 mmol/L]).



Il beneficio netto reale della sospensione degli steroidi è
incerto. Infatti al calo del colesterolo LDL si associa in
parallelo una riduzione del colesterolo HDL.
Dislipidemia nei trapiantati
cardiaci - ciclosporina


Aumento dose-dipendente della colesterolemia e
Lp(a)



In uno studio su trapiantati renali la colesterolemia
era 30 - 36 mg/dL (0.77 to 0.92 mmol/L) più
elevata nei pazienti in terapia con ciclosporina
rispetto a quelli con prednisone/azatioprina.



La Ciclosporina è lipofilica e trasportata del nucleo
delle lipoproteine LDL e HDL. Una modifica delle
LDL potrebbe ridurne il catabolismo.



L’effetto del FK506 (tacrolimus) sul metabolismo
lipidico è simile ma meno pronunciato.
Dislipidemia nei trapiantati
cardiaci: terapia


Terapia aggressiva



Prevenzione dell’arteriosclerosi nei vasi nativi
extracardiaci
Rallentamento della vasculopatia cardiaca



Nei trapiantati per cardiopatia ischemica è
frequente la presenza di vasculopatia cerebrale e
periferica



Le linee terapeutiche sono quelle tradizionali
(dietoterapia, attività fisica, controllo del diabete) e
farmaci. Vanno però considerate le interazioni con
gli immunosoppressori
Dislipidemia negli
psicopatici


Alcunidegliantipsicoticiatipici,
in particolareclozapina and
olanzapina,
sonostatiassociati a aumento
del peso, obesità,
ipertrigliceridemia,
ediabetemellito. I
meccanismi non
sonoancorachiari
Dislipidemia negli
schizofrenici


Alcuni studi hanno mostrato che passare da
farmaci ad alto rischio metabolico (come
olanzapina, quetiapina, risperidone) ad altri
a basso rischio (aripiprazolo o ziprasidone)
spesso si associa a perdita di peso e
miglioramento del quadro lipidico.



Importatnte un monitoraggio attento per
possibile scompenso dei sintomi
schizofrenici.



Di solito una graduale embricatura dei due
farmaci protegge da scompensi clinici.

Clozapina: Henderson DC J Clin Psychiatry. 2001;62 e Am J Psychiatry.
2000;157(6):975..
Olanzapina: Osser DN, et al J Clin Psychiatry. 1999;60(11):767.
Dislipidemia da
estroprogestinici


La somministrazioneorale di estrogeni ha un
effettobeneficosulquadrolipidico



Uno studio controllatorandomizzato con Premarin
0.625 mostravaquestevariazioni:



* LDL : riduzione del 15%



* HDL aumento del 16 %



* Trigliceridiaumento del 24%



*Lp(a) riduzione del 20%



Questieffettisonoindipendentidall’età
Dislipidemia da estroprogestinici
estrogeni – via di
somministrazione


L’estradiolo per via orale (1
mg/die) ha un effetto sui
lipidimaggioreche per via
transdermica.



La differenzaèdovutaall’effetto
del primo passaggioepatico per
la via orale.



Tuttavia in uno studio a
lungoterminesidimostrava un
effetto di riduzionedell’LDL dosedipendentedaterapiaestrogenica
transdermica dopo due anni
Dislipidemia da estroprogestinici
estrogeni – via di
somministrazione.


Gli estrogeni
aumentano i trigliceridi
del 24 – 29%



Gli estrogeni per via
transdermica non
modificano i trigliceridi.
Dislipidemia da
estroprogestinici genetica


Polimorfismi del gene ER-alpha possono
modulare l’aumento dell’HDL da estrogeni



Su 309 donne postmenopausa con
coronaropatia nell’ EstrogenReplacement
and Atherosclerosis trial (ERA) quelle con
genotipo IVS1-401 C/C mostravano un
aumento dell’ HDL da estrogeni maggiore
delle altre (13.1 versus 6.0 mg/dL [0.34
versus 0.16 mmol/L], p = 0.04).



Non è ancora chiaro il significato clinico di
queste associazioni
Dislipidemia da
estroprogestinici– donne
dislipidemiche


Studio su 58 donne con colesterolo basale 305 mg/dL [7.9 mmol/L]
randomizzate a estrogeni coniugati 1.25 mg (dose elevata) con MAP 5
mg/die o simvastatina (10 mg/die) in a crossover con 8 settimane di washout. Nella terapia ormonale si osservava:



* una riduzione del colesterolo più modesta — 14 vs 26% con
simvastatina



* Una riduzione del colesterolo LDL più modesta — 24 versus 36%



* Una riduzione del colesterolo HDL simile— 7%



* Una riduzione del Lp(a) — 27% (invariato con simvastatina)



* Un aumento dei trigliceridi— 29 versus 14% con simvastatina



Risultati simili in un trial con pravastatina
Dislipidemia da
estroprogestinici ciclici


Donne dislipidemiche in
terapiacombinataciclicapossonoaveresig
nificativefluttuazionideilipidi a
secondadellafase del ciclo



L’eventualeterapia con
statineandràvalutatasulla base
deilivellipeggioriemonitorizzata con
prelievieseguitisemprenellastessafase
Dislipidemia da
progestinici


I progestiniciriducono il rischio di carcinoma
endometriale



Attenuano I beneficidegliestrogeni sui lipidi



Il MPA elevonorgestrelriduconol’HDL dell’8 -18 %



La combinazione con estrogenirisulta in un
effettonettosull’HDLancorapositivo



La riduzionedell’LDLdaestrogenisimantieneanche in
presenza di progestinico.



La somministrazioneciclicao continua non
modifical’effetto sui lipidi
Dislipidemia da
estroprogestinici– tipo di
progestinico


MPA riducel’HDL molto meno del levonorgestrel, mentreil
progesterone micronizzatoorale non ha effettisignificativi



Postmenopausal Estrogen/Progestin Interventions (PEPI) Trial
: 875 donnerandomizzate a estrogeniconiugati (0.625 mg/day)
associatiomeno a alone or with cyclic or continuous MPA o
progesterone micronizzato (200 mg/die per 12giorni al mese).



4.1 mg/dL (0.11 mmol/L) con estrogenie progesterone
micronizzato





HDL aumentato di 5.6 mg/dL (0.14 mmol/L) con estrogeni

1.2 to 1.6 mg/dL (0.03 to 0.04 mmol/L) con MAP.

Gliestrogeniriducevano la Lp(a) del 17-23%.
Dislipidemia e
contraccettivi
 Con

i
contraccettivi in
genere si osserva
un lieve aumento
dei trigliceridi e
variabilità del
colesterolo
Dislipidemia e
contraccettivi


La componente estrogenica aumenta HDL e trigliceridi e
riduce l’LDL



la componente progestinica (in particolare norgestrel and
levonorgestrel)) riduce l’HDL e aumenta l’LDL


Contraccettivi con noretindrone a basso dosaggio riducono l’LDL
e aumentano l’HDL per il loro effetto prevalentemente estrogenico
e basso effetto androgenico



Il desogestrel, tende ad aumentare l’HDL e ridurre l’LDL. ( metaanalisi di 18 studi: HDL aumentato di 5.8 mg/dL (0.2 mmol/L) e
LDL ridotto di 4.5 mg/dL (0.1 mmol/L).
Dislipidemia negli ipertesi


Popolazione
particolarmente a
rischio per eventi
coronarici e
cerebrovascolari



Background genetico
favorevole alla
combinazione
ipertensione/dislipide
mia
Dislipidemia negli ipertesi
LDL
Tiazidici

+ 5-10%

12.5 mg

Betabloccanti

> 50 mg

-

HDL

+ 5%

-

-

-

-10%

Non selettivi o
beta1selettivi
Alfa/beta
simpatomimetici

TG

+ 20-40%

-

-

Beta alfa1

minore

Alfa bloccanti

- 3-5%

+

- 3-4%

Ace inibitori

Protezione
tiazidici

-

Protezione
tiazidici

Ca antagonisti

-

-

-
Dislipidemia negli ipertesi


HHS (Studio Helsinki)



Terapia tiazidico/betabloccante





Popolazione maschile ipertesa dislipidemica
Riduzione del 50% degli eventi coronarici

Studio UCSD


Sinvastatina o pravastatina



Riduzione della pressione di 2.2 / 2.4 mm Hg
Dislipidemia
negli HIV - positivi
Dislipidemia
negli HIV - positivi

















SUMMARY AND RECOMMENDATIONS
Dyslipidemia is common in HIV-infected patients who are receiving
antiretroviral
therapy. It may be seen as an isolated finding or as part of the HIV-associated
lipodystrophy syndrome of fat redistribution, insulin resistance, and
hyperlipidemia. (See 'Introduction' above.).
We suggest that HIV-infected adults be evaluated and treated for dyslipidemia
in a
similar fashion as in any HIV-seronegative patient with comprehensive
attention to
underlying cardiac risk factors (Grade 2C). (See 'Assessing cardiovascular
risk
factors' above.)
Cardiac risk factor assessment should be considered when designing an initial
ART
regimen in the patient with cardiac risk factors. (See 'Role of antiretroviral
therapy' above.)
Definitions for dyslipidemia, as defined by the National Cholesterol Education
Program (NCEP) guidelines should be utilized to guide management of HIVinfected
patients, pending further data. (See 'Risk stratification and target goals'
above.)
Dislipidemia
negli HIV - positivi


La dislipidemiaècomunenegli HIV-positivi in terapia
anti retrovirale (ART)



Puòessereunapatologiaisolatao parte
dellalipodistrofia HIV – correlata
(ridistribuzionedell’adipe, insulinoresistenza,
dislipidemia).



Prima di iniziarel’ARTèindicatouno screening per
dislipidemiachevaripetutodopo 3-6 mesi
Dislipidemia

negli HIV – positivi: quadri clinici.


Lipoatrofia: atrofia del grasso sottocutaneo nella faccia,
arti, addome e/o glutei. Il fattore principale sembra
essere l’esposizione ad alcuni analoghi nukleosidici che
inibiscono la DNA polimerasi gamma mitocondriale



Lipoipertrofia: accumulo di grasso nell’addome, area
cervico-dorsale o mammelle. I fattori di rischio sono l’età
avanzata, sesso femminile e durata della terapia ART.



Insulinoresistenza; fattori di rischio sono massa grassa,
sesso, etnicità familiarità e terapia con inibitori delle
proteasi



Dislipidemia: la prevalenza varia a seconda del tipo di
HAART, stato nutrizionle, stadio della malattia HIV e
fattori genetici individuali
Dislipidemia
negli HIV – positivi: valutazione








Valutazione e monitoraggio dei pazienti sottoposti a terapia
antiretrovirale:
BMI iniziale e misurazione del peso annuale
Vita/fianchi circonferenze coscia/braccio
Glicemia iniziale, a 6 mesi e annualmente
Quadro lipidico iniziale a 6 mesi e annualmente
In caso di patologia (diabete, dislipidemia):
 Controlli più frequenti
 Terapia secondo I protocolli standard considerando le
interazioni farmacologiche.
Dislipidemia
negli HIV - positivi


Gli inibitori delle proteasi peggiorano il profilo
lipidico, gli inibitori non- nucleosidicidella
trascriptasi inversa lo migliorano



La ART vaistituita in pazienti HIV- positivi ad alto
rischiocardiovascolare per qualsiasilivello di CD4



La prima sceltavaaifarmaci con un miglioreprofilo
di modificadeilipidi, quali, atazanavirodarunavir
Dislipidemia
negli HIV - positivi


Alcunidatidai trials D:A:D e SMART
suggerisconounaassociazionetral’uso di abacavire
il rischio di infarto



In pazientimaitrattatie non farmacoresistenti con
fattori di rischiocardiovascolare la
combinazionetenofovir/emtricitabineèdapreferire
Dislipidemia
negli HIV - positivi


In HIV – positivigiàtrattati, il passaggioda un
regime con lopinaviraduno con atazanavirmigliora
il quadrolipidicomantenendo la soppressionevirale.



Questa " strategia switch” può dare buonirisultati



Tuttavia in HIVpositividislipidemiciunastatinaèspessonecessaria
Dislipidemia
negli HIV - positivi


Tutte le statinesonometabolizzatadalcitocromo
P450 3A4 (CYP3A4)



Tuttigliinibitoridelleproteasiinibisconol’attività del
CYP3A4.



Una co-somministrazione di statina/
inibitoredelleproteasipuòaumentareilivellidellastatin
aeisuoieffettitossici
Dislipidemia negli HIV – positivi

terapia con inibitori delle proteasi
statina

Metabol da
CYP3A4

Livelli
plasmatici

efficacia

note

lovastatina

+++

+++

++

controindicata

simvastatina

+++

+++

+++

controindicata

atorvastatina +

±

++++

Prima scelta

pravastatina

-

invar

++

Seconda scelta

rosuvastatin
a

-

invar

+++++

Dati limitati

fluvastatina

-

invar

+

Dati limitati
Dislipidemia negli HIV – positivi

terapia con NNRTI
statina

Metabol da
CYP3A4

Livelli
plasmatici

efficacia

note

Simvastatina +++
+ nevirapina

--

+++

Aumentare
dosaggio

Atorvastatin
a+
nevirapina

-

++++

Aumentare
dosaggio

Simvastatina +++
+ efavirenz

invar

+++

Atorvastatin +
a + efavirenz

invar

++++

+
Dislipidemia
negli HIV – altri farmaci


Fibrati




Metabolizzati da CYP4a – non modificato

Niacina





Probabilmente non interazioni
Pochi studi

Colestiramina




Controindicata per malassorbimento antivirali

Ezitimibe


Non interazioni con P450
Dislipidemie indotte da farmaci -2012

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Dislipidemie indotte da farmaci -2012

  • 3. Dislipidemia nei trapiantati cardiaci: prevalenza  Dislipidemianel 6083% deitrapiantaticardiaci in terapiaimmunosoppr essiva  Si possonoosservarea umenti del LDL-C e TG
  • 4. Dislipidemia nei trapiantati cardiaci: andamento nel tempo  In uno studio su 100 pazienti studiati prima e 3 mesi dopo il trapianto sono state osservate le seguenti variazioni (con successiva stabilizzazione dei livelli) :  Colesterolo totale — da 168 a 234 mg/dL (4.4 to 6.1 mmol/L)  Colesterolo LDL — da 111 a 148 mg/dL (2.9 to 3.8 mmol/L)  Colesterolo HDL — da 34 a 47 mg/dL (0.9 to 1.2 mmol/L)  Trigliceridi to 2.2 mmol/L) — da 107 to 195 mg/dL (1.2
  • 5. Dislipidemia nei trapiantati cardiaci: cause  Fattoriresponsabili per la dislipidemia post-trapianto:  Corticosteroidi  Ciclosporina  Diabetemellito  Insufficienzarenalepreesistenteoindotta daciclosporina
  • 6. Dislipidemia nei trapiantati cardiaci - corticosteroidi  Insulino resistenza ->iperinsulinemia -> aumento sintesi VLDL  Ridotta produzione di ACTH ->downregulation del recettore LDL  Sospensione della terapia steroidea -> riduzione del 17% del colesterolo totale  In 117 trapiantati cardiaci, 56% in terapia immunosoppressiva senza steroidi, la colesterolemia media era di 205 versus 267 mg/dL nei pazienti che ricevevano steroidi [5.3 versus 6.9 mmol/L]).  Il beneficio netto reale della sospensione degli steroidi è incerto. Infatti al calo del colesterolo LDL si associa in parallelo una riduzione del colesterolo HDL.
  • 7. Dislipidemia nei trapiantati cardiaci - ciclosporina  Aumento dose-dipendente della colesterolemia e Lp(a)  In uno studio su trapiantati renali la colesterolemia era 30 - 36 mg/dL (0.77 to 0.92 mmol/L) più elevata nei pazienti in terapia con ciclosporina rispetto a quelli con prednisone/azatioprina.  La Ciclosporina è lipofilica e trasportata del nucleo delle lipoproteine LDL e HDL. Una modifica delle LDL potrebbe ridurne il catabolismo.  L’effetto del FK506 (tacrolimus) sul metabolismo lipidico è simile ma meno pronunciato.
  • 8. Dislipidemia nei trapiantati cardiaci: terapia  Terapia aggressiva   Prevenzione dell’arteriosclerosi nei vasi nativi extracardiaci Rallentamento della vasculopatia cardiaca  Nei trapiantati per cardiopatia ischemica è frequente la presenza di vasculopatia cerebrale e periferica  Le linee terapeutiche sono quelle tradizionali (dietoterapia, attività fisica, controllo del diabete) e farmaci. Vanno però considerate le interazioni con gli immunosoppressori
  • 9. Dislipidemia negli psicopatici  Alcunidegliantipsicoticiatipici, in particolareclozapina and olanzapina, sonostatiassociati a aumento del peso, obesità, ipertrigliceridemia, ediabetemellito. I meccanismi non sonoancorachiari
  • 10. Dislipidemia negli schizofrenici  Alcuni studi hanno mostrato che passare da farmaci ad alto rischio metabolico (come olanzapina, quetiapina, risperidone) ad altri a basso rischio (aripiprazolo o ziprasidone) spesso si associa a perdita di peso e miglioramento del quadro lipidico.  Importatnte un monitoraggio attento per possibile scompenso dei sintomi schizofrenici.  Di solito una graduale embricatura dei due farmaci protegge da scompensi clinici. Clozapina: Henderson DC J Clin Psychiatry. 2001;62 e Am J Psychiatry. 2000;157(6):975.. Olanzapina: Osser DN, et al J Clin Psychiatry. 1999;60(11):767.
  • 11. Dislipidemia da estroprogestinici  La somministrazioneorale di estrogeni ha un effettobeneficosulquadrolipidico  Uno studio controllatorandomizzato con Premarin 0.625 mostravaquestevariazioni:  * LDL : riduzione del 15%  * HDL aumento del 16 %  * Trigliceridiaumento del 24%  *Lp(a) riduzione del 20%  Questieffettisonoindipendentidall’età
  • 12. Dislipidemia da estroprogestinici estrogeni – via di somministrazione  L’estradiolo per via orale (1 mg/die) ha un effetto sui lipidimaggioreche per via transdermica.  La differenzaèdovutaall’effetto del primo passaggioepatico per la via orale.  Tuttavia in uno studio a lungoterminesidimostrava un effetto di riduzionedell’LDL dosedipendentedaterapiaestrogenica transdermica dopo due anni
  • 13. Dislipidemia da estroprogestinici estrogeni – via di somministrazione.  Gli estrogeni aumentano i trigliceridi del 24 – 29%  Gli estrogeni per via transdermica non modificano i trigliceridi.
  • 14. Dislipidemia da estroprogestinici genetica  Polimorfismi del gene ER-alpha possono modulare l’aumento dell’HDL da estrogeni  Su 309 donne postmenopausa con coronaropatia nell’ EstrogenReplacement and Atherosclerosis trial (ERA) quelle con genotipo IVS1-401 C/C mostravano un aumento dell’ HDL da estrogeni maggiore delle altre (13.1 versus 6.0 mg/dL [0.34 versus 0.16 mmol/L], p = 0.04).  Non è ancora chiaro il significato clinico di queste associazioni
  • 15. Dislipidemia da estroprogestinici– donne dislipidemiche  Studio su 58 donne con colesterolo basale 305 mg/dL [7.9 mmol/L] randomizzate a estrogeni coniugati 1.25 mg (dose elevata) con MAP 5 mg/die o simvastatina (10 mg/die) in a crossover con 8 settimane di washout. Nella terapia ormonale si osservava:  * una riduzione del colesterolo più modesta — 14 vs 26% con simvastatina  * Una riduzione del colesterolo LDL più modesta — 24 versus 36%  * Una riduzione del colesterolo HDL simile— 7%  * Una riduzione del Lp(a) — 27% (invariato con simvastatina)  * Un aumento dei trigliceridi— 29 versus 14% con simvastatina  Risultati simili in un trial con pravastatina
  • 16. Dislipidemia da estroprogestinici ciclici  Donne dislipidemiche in terapiacombinataciclicapossonoaveresig nificativefluttuazionideilipidi a secondadellafase del ciclo  L’eventualeterapia con statineandràvalutatasulla base deilivellipeggioriemonitorizzata con prelievieseguitisemprenellastessafase
  • 17. Dislipidemia da progestinici  I progestiniciriducono il rischio di carcinoma endometriale  Attenuano I beneficidegliestrogeni sui lipidi  Il MPA elevonorgestrelriduconol’HDL dell’8 -18 %  La combinazione con estrogenirisulta in un effettonettosull’HDLancorapositivo  La riduzionedell’LDLdaestrogenisimantieneanche in presenza di progestinico.  La somministrazioneciclicao continua non modifical’effetto sui lipidi
  • 18. Dislipidemia da estroprogestinici– tipo di progestinico  MPA riducel’HDL molto meno del levonorgestrel, mentreil progesterone micronizzatoorale non ha effettisignificativi  Postmenopausal Estrogen/Progestin Interventions (PEPI) Trial : 875 donnerandomizzate a estrogeniconiugati (0.625 mg/day) associatiomeno a alone or with cyclic or continuous MPA o progesterone micronizzato (200 mg/die per 12giorni al mese).   4.1 mg/dL (0.11 mmol/L) con estrogenie progesterone micronizzato   HDL aumentato di 5.6 mg/dL (0.14 mmol/L) con estrogeni 1.2 to 1.6 mg/dL (0.03 to 0.04 mmol/L) con MAP. Gliestrogeniriducevano la Lp(a) del 17-23%.
  • 19. Dislipidemia e contraccettivi  Con i contraccettivi in genere si osserva un lieve aumento dei trigliceridi e variabilità del colesterolo
  • 20. Dislipidemia e contraccettivi  La componente estrogenica aumenta HDL e trigliceridi e riduce l’LDL  la componente progestinica (in particolare norgestrel and levonorgestrel)) riduce l’HDL e aumenta l’LDL  Contraccettivi con noretindrone a basso dosaggio riducono l’LDL e aumentano l’HDL per il loro effetto prevalentemente estrogenico e basso effetto androgenico  Il desogestrel, tende ad aumentare l’HDL e ridurre l’LDL. ( metaanalisi di 18 studi: HDL aumentato di 5.8 mg/dL (0.2 mmol/L) e LDL ridotto di 4.5 mg/dL (0.1 mmol/L).
  • 21. Dislipidemia negli ipertesi  Popolazione particolarmente a rischio per eventi coronarici e cerebrovascolari  Background genetico favorevole alla combinazione ipertensione/dislipide mia
  • 22. Dislipidemia negli ipertesi LDL Tiazidici + 5-10% 12.5 mg Betabloccanti > 50 mg - HDL + 5% - - - -10% Non selettivi o beta1selettivi Alfa/beta simpatomimetici TG + 20-40% - - Beta alfa1 minore Alfa bloccanti - 3-5% + - 3-4% Ace inibitori Protezione tiazidici - Protezione tiazidici Ca antagonisti - - -
  • 23. Dislipidemia negli ipertesi  HHS (Studio Helsinki)   Terapia tiazidico/betabloccante   Popolazione maschile ipertesa dislipidemica Riduzione del 50% degli eventi coronarici Studio UCSD  Sinvastatina o pravastatina  Riduzione della pressione di 2.2 / 2.4 mm Hg
  • 25. Dislipidemia negli HIV - positivi                SUMMARY AND RECOMMENDATIONS Dyslipidemia is common in HIV-infected patients who are receiving antiretroviral therapy. It may be seen as an isolated finding or as part of the HIV-associated lipodystrophy syndrome of fat redistribution, insulin resistance, and hyperlipidemia. (See 'Introduction' above.). We suggest that HIV-infected adults be evaluated and treated for dyslipidemia in a similar fashion as in any HIV-seronegative patient with comprehensive attention to underlying cardiac risk factors (Grade 2C). (See 'Assessing cardiovascular risk factors' above.) Cardiac risk factor assessment should be considered when designing an initial ART regimen in the patient with cardiac risk factors. (See 'Role of antiretroviral therapy' above.) Definitions for dyslipidemia, as defined by the National Cholesterol Education Program (NCEP) guidelines should be utilized to guide management of HIVinfected patients, pending further data. (See 'Risk stratification and target goals' above.)
  • 26. Dislipidemia negli HIV - positivi  La dislipidemiaècomunenegli HIV-positivi in terapia anti retrovirale (ART)  Puòessereunapatologiaisolatao parte dellalipodistrofia HIV – correlata (ridistribuzionedell’adipe, insulinoresistenza, dislipidemia).  Prima di iniziarel’ARTèindicatouno screening per dislipidemiachevaripetutodopo 3-6 mesi
  • 27. Dislipidemia negli HIV – positivi: quadri clinici.  Lipoatrofia: atrofia del grasso sottocutaneo nella faccia, arti, addome e/o glutei. Il fattore principale sembra essere l’esposizione ad alcuni analoghi nukleosidici che inibiscono la DNA polimerasi gamma mitocondriale  Lipoipertrofia: accumulo di grasso nell’addome, area cervico-dorsale o mammelle. I fattori di rischio sono l’età avanzata, sesso femminile e durata della terapia ART.  Insulinoresistenza; fattori di rischio sono massa grassa, sesso, etnicità familiarità e terapia con inibitori delle proteasi  Dislipidemia: la prevalenza varia a seconda del tipo di HAART, stato nutrizionle, stadio della malattia HIV e fattori genetici individuali
  • 28. Dislipidemia negli HIV – positivi: valutazione       Valutazione e monitoraggio dei pazienti sottoposti a terapia antiretrovirale: BMI iniziale e misurazione del peso annuale Vita/fianchi circonferenze coscia/braccio Glicemia iniziale, a 6 mesi e annualmente Quadro lipidico iniziale a 6 mesi e annualmente In caso di patologia (diabete, dislipidemia):  Controlli più frequenti  Terapia secondo I protocolli standard considerando le interazioni farmacologiche.
  • 29. Dislipidemia negli HIV - positivi  Gli inibitori delle proteasi peggiorano il profilo lipidico, gli inibitori non- nucleosidicidella trascriptasi inversa lo migliorano  La ART vaistituita in pazienti HIV- positivi ad alto rischiocardiovascolare per qualsiasilivello di CD4  La prima sceltavaaifarmaci con un miglioreprofilo di modificadeilipidi, quali, atazanavirodarunavir
  • 30. Dislipidemia negli HIV - positivi  Alcunidatidai trials D:A:D e SMART suggerisconounaassociazionetral’uso di abacavire il rischio di infarto  In pazientimaitrattatie non farmacoresistenti con fattori di rischiocardiovascolare la combinazionetenofovir/emtricitabineèdapreferire
  • 31. Dislipidemia negli HIV - positivi  In HIV – positivigiàtrattati, il passaggioda un regime con lopinaviraduno con atazanavirmigliora il quadrolipidicomantenendo la soppressionevirale.  Questa " strategia switch” può dare buonirisultati  Tuttavia in HIVpositividislipidemiciunastatinaèspessonecessaria
  • 32. Dislipidemia negli HIV - positivi  Tutte le statinesonometabolizzatadalcitocromo P450 3A4 (CYP3A4)  Tuttigliinibitoridelleproteasiinibisconol’attività del CYP3A4.  Una co-somministrazione di statina/ inibitoredelleproteasipuòaumentareilivellidellastatin aeisuoieffettitossici
  • 33. Dislipidemia negli HIV – positivi terapia con inibitori delle proteasi statina Metabol da CYP3A4 Livelli plasmatici efficacia note lovastatina +++ +++ ++ controindicata simvastatina +++ +++ +++ controindicata atorvastatina + ± ++++ Prima scelta pravastatina - invar ++ Seconda scelta rosuvastatin a - invar +++++ Dati limitati fluvastatina - invar + Dati limitati
  • 34. Dislipidemia negli HIV – positivi terapia con NNRTI statina Metabol da CYP3A4 Livelli plasmatici efficacia note Simvastatina +++ + nevirapina -- +++ Aumentare dosaggio Atorvastatin a+ nevirapina - ++++ Aumentare dosaggio Simvastatina +++ + efavirenz invar +++ Atorvastatin + a + efavirenz invar ++++ +
  • 35. Dislipidemia negli HIV – altri farmaci  Fibrati   Metabolizzati da CYP4a – non modificato Niacina    Probabilmente non interazioni Pochi studi Colestiramina   Controindicata per malassorbimento antivirali Ezitimibe  Non interazioni con P450