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30/06/16	 dirigen-	e	quadri		nei	se2ori	produ5vi	2016	G.Facco		 1	
DIRIGENTI	 E	 QUADRI	 NEL	 SISTEMA	
PRODUTTIVO	PUBBLICO	E	PRIVATO.		
	chi	sono,	quan,,	cara.eris,che	e	confron,		
internazionali	
R.2016		g.	Facco
ar7colazione	:	
	
•  	i	dirigen-	e	quadri		nel	se2ore	privato	e	pubblico;	quadro	evolu-vo	nel	periodo	2008-2015	fonte		dei	da-	Istat;	
•  approfondimento		per	se2ore	e	per	genere;	
•  dirigen-	per	funzione	aziendale;		
•  andamento	occupazionale	2015	fonte	Excelsior;	
•  evoluzione	per	grandi	gruppi	professionali		e	confronto		con	altri	paesi		fonte	Eurostat.	
ogge2o	del	presente			studio		sono	i	Dirigen7	e		i	Quadri			nel	seCore	produEvo		italiano	pubblico	e	privato.		
L’obie5vo	è	quello	di	fotografare		questo	gruppo	professionale			soCo	diversi	profili	:quan%ta%vo		ed	evolu%vo	(	che	cosa	è	successo	in	ques%	anni),				confronto	
con	altri	paesi	EU,		le	proiezioni		future…	per	quanto	disponibile		dai	da%		e	dalla	le=eratura)	
	
29/06/16	 dirigen-	e	quadri		nei	se2ori	produ5vi	2016	G.Facco		 2	
	ANDAMENTO		GENERALE	OCCUPAZIONE		2008-2015
var	2015	per	
anno		in	mgl	
PER	GENERE		valori	in	mgl
anno	 uomini	 donne	 totale	
2008 13.820 9.270 23.090 -593
2009 13.541 9.158 22.699 -202
2010 13.375 9.152 22.527 -30
2011 13.340 9.258 22.598 -101
2012 13.194 9.372 22.566 -69
2013 12.914 9.276 22.190 307
2014 12.945 9.334 22.279 218
2015* 13.070 9.427 22.497 0
var	2015/2008 -750 157 -593
var	2015/2008	% -5,4% 1,7% -2,6%
fonte	Istat
*	giugno	2015
il	 quadro	 occupazione	 	 nel	 periodo	 2008-2015	 	 ha	 le	 seguen-	
cara2eris-che:	
	
1.  gli	uomini	perdono	-750.000	unità;	
2.  	le	donne		crescono	di	+	157.000	unità	;	
3.  saldo	occupazionale	nega-vo		-593.000	unità;	
4.  	contribuiscono	a	questo	 	saldo	nega7vo	 	-131.000	dirigen7	e	
quadri.
29/06/16	 dirigen-	e	quadri		nei	se2ori	produ5vi	2016	G.Facco		 3	
SINTESI	:	QUADRI	E	DIRIGENTI		
	
	
1.  	i	dirigen-	sono	prevalentemente	uomini		(	80%	);			migliora		la	situazione	nei		Quadri	le	donne	rappresentano	il	30%;		
2.  nella	classe	di	età	inferiore	a	40	anni		i	dirigen7		sono	solo		il	15-20%	del	totale	;	
3.  		vista	una	presenza		molto	significa-va		di	micro-piccole	aziende		per	lo	più	familiari		e	mol7	imprenditori		sono	considera7	dirigen7		
indipenden7;	
4.  Dirigen7	+	Quadri	hanno	perso	nel	 	periodo	-131.000	unità	 	mentre	l’occupazione	complessiva	ha	perso	-593.000	unità;	 	sul	totale	
perdite	i	D+Q		rappresentano		il	22%	;		se	invece	il	confronto	lo	si	fa	sul	totale	occupazione		2015	/20018		la		perdita	di	periodo	-2,6%,	
dove			i	D+Q		contribuiscono			per	lo	0,6%,	mentre	impiega7	e	operai	per	il	2%;	
	
5.  	l’occupazione	totale		nel	periodo	2008-2015	è	passata	da	23.090.000		unità	a		22.497.000;	una	diminuzione	complessiva	di		–	593.000;	
con	i	seguen-	flussi	tra	genere:				donne		+	157.000;	uomini		-	750.000	;	
6.  il	costo		occupazionale	Dirigen7	e	Quadri		è	“	pagato	“		quasi	totalmente	dagli	uomini		(	-128.000	)	mentre	vi	è	un	saldo	posi7vo	per	le	
donne		(	+	3.000	unità)		
7.  	le	prospeEve	di	sviluppo		e	di	crescita			sono	da		considerarsi				quasi	insignifican7		0,3%	degli	avvia7;	
8.  		il	90%	dei	dirigen7		è	collocato	in	aziende	con	oltre	50	add;	
9.  nei	confron7	internazionali		europei		circa	il	peso	dei	dirigen7	e	dei	quadri	sull’occupazione	o	sullo	specifico	seCore	ll’		Italia		si	trova			
nella	 parte	 bassa	 della	 graduatoria;	 	 	 incide	 	 	 la	 scarsa	 presenza	 di	 imprese	 	 medio	 grandi	 (	 la	 complessità	 organizza%va	 	 e		
l’internazionalizzazione,	l’export	….sono	straordinari	veicoli			per	la	crescita	quan%ta%va	e		dei	dirigen%	e	quadr)	i		(	significa%va	presenta	
di	aziende	familiari	con	ges%one	accentrata	e	e	presenza	di	membri	della	famiglia		)
29/06/16	 dirigen-	e	quadri		nei	se2ori	produ5vi	2016	G.Facco		 4	
anno	 dirigenti	 quadri	 TOTALE
2008 494.000 1.210.000 1.704.000 23.090.000 2,1% 5,2% 7,4%
2009 461.000 1.188.000 1.649.000 22.699.000 2,0% 5,2% 7,3%
2010 427.000 1.178.000 1.605.000 22.527.000 1,9% 5,2% 7,1%
2011 394.000 1.161.000 1.555.000 22.598.000 1,7% 5,1% 6,9%
2012 389.000 1.140.000 1.529.000 22.566.000 1,7% 5,1% 6,8%
2013 407.000 1.165.000 1.572.000 22.190.000 1,8% 5,3% 7,1%
2014 399.000 1.218.000 1.617.000 22.279.000 1,8% 5,5% 7,3%
2015* 403.000 1.170.000 1.573.000 22.497.000 1,8% 5,2% 7,0%
var	2015/2008 -91.000 -40.000 -131.000 -593.000
var	2015/2008	in	% -18,4% -3,3% -7,7% -2,6% -0,3% 0,0% -0,4%
*)	dati	a	giugno	
fonte	istat
DIRIGENTI	E	QUADRI			per	anno	
occupazione		 	%	dirigenti	 	%	quadri	 %	D+Q
DIRIGENTI	E	QUADRI		E	TOTALE	OCCUPAZIONE		
l’analisi		fa	riferimento	al		periodo	è	2008-2015	–giugno,	(	inizio-uscita	dalla	crisi?)	e	a5ene	all’evoluzione	quan-ta-va	dei	dirigen-	e	quadri	per	
se2ore	e	per	genere;	
1.  	nel	periodo	D+Q		passano	da	1.704.000			(7,4%	del	tot	occupazione	)	a	1.573.000	(	7%	del	tot	occupazione	)		con	una	perdita	di	-131.000	
unità	;	
2.  l’occupazione	complessiva	invece			passa	da	23,090	mln	a	22,497	mln			-593.000	unità		con	una	perdita	del	-2,6%;	
3.  		l’incidenza			della	perdita	dei	D+Q		è	pertanto	dello	0,6%		(	131.000	)		mentre	quella	della	altre	categorie		è	del	2%		(	462.000)	oltre	3	volte	
tanto;	
4.  i	dirigen7		hanno	una	perdita	di		-	91.000	unità		(	-18,4%	)		sulla	categoria	;	
5.  i	quadri		hanno	invece	una	perdita	di	-40.000	unità		(-3,3%	)	sulla	categoria	.		
6.  dirigen7	e	quadri		pesano	sul	totale	occupazione	nel	2008	il	7,3%		mentre	nel	2015		solo	il	5,2%
29/06/16	 dirigen-	e	quadri		nei	se2ori	produ5vi	2016	G.Facco		 5	
DIRIGENTI	
anno	 industria	 servizi	 TOTALE	 industria	 servizi	 industria	 servizi	
2008 77.000 417.000 494.000 6.881.000 15.355.000 1,1% 2,7%
2009 78.000 383.000 461.000 6.637.000 15.224.000 1,2% 2,5%
2010 71.000 356.000 427.000 6.445.000 15.233.000 1,1% 2,3%
2011 68.000 326.000 394.000 6.393.000 15.374.000 1,1% 2,1%
2012 54.000 335.000 389.000 6.224.000 15.508.000 0,9% 2,2%
2013 52.000 355.000 407.000 6.002.000 15.390.000 0,9% 2,3%
2014 60.000 339.000 399.000 5.993.000 15.474.000 1,0% 2,2%
2015* 67.000 336.000 403.000 6.034.000 15.648.000 1,1% 2,1%
var	2015/2008 -10.000 -81.000 -91.000 -847.000 293.000
var	2015/2008	in	% -13,0% -19,4% -18,4% 0,0% -0,6%
fonte	istat
*)	dati	a	giugno	
per	settore	e	per	anno	 occupazione		 %	dirigenti	
i	dirigen-	nel	periodo	preso	in	considerazione		e	nei		se2ori	produ5vi		sono	passa-	da		494.000	unità	del	2008		a	403.000	unità		del	
2015-	giugno	evidenziando	una	perdita		di	-91.000	unità	:	nell’	industria	-10.000	unità	(	-13%				nella	categoria	)	e	nei	servizi		-81.000	unità	
(	-19,4%		nella	categoria);	ar-colazione	dei	dirigen-	al	2015:	
	
u industria		67.000	
u servizi		275.333	
u pubblico		60.667	
	
l’occupazione	dell’industria	è	diminuita	di	-847.000	unità	mentre	nei	Servizi		è	cresciuta	di	circa	300.000	unità;	
	
complessivamente		il	peso	dei	dirigen-		nell’	INDUSTRIA	,	anche	per	effe2o	della	riduzione	occupazione	di	se2ore,			si	MANTIENE	STABILE;	
mentre		il	peso	dei	dirigen-		nei	SERVIZI		si	riduce	dello	0,6%	;		
	
	
il	rapporto	Dirigente	/	occupa7	è	di	1-100	circa			per	l’Industria	e	rimane	stabile	;		
mentre		per	i	Servizi	il	rapporto		Dirigente/	occupa7	passa	da	1-37		a	1-47;			
	
DIRIGENTI	E	TOTALE	OCCUPAZIONE
29/06/16	 dirigen-	e	quadri		nei	se2ori	produ5vi	2016	G.Facco		 6	
QUADRI	
anno	 industria	 servizi	 TOTALE	 industria	 servizi	 industria	 servizi	
2008 166.000 1.044.000 1.210.000 6.881.000 15.355.000 2,4% 6,8%
2009 170.000 1.018.000 1.188.000 6.637.000 15.224.000 2,6% 6,7%
2010 174.000 1.004.000 1.178.000 6.445.000 15.233.000 2,7% 6,6%
2011 168.000 993.000 1.161.000 6.393.000 15.374.000 2,6% 6,5%
2012 166.000 974.000 1.140.000 6.224.000 15.508.000 2,7% 6,3%
2013 174.000 991.000 1.165.000 6.002.000 15.390.000 2,9% 6,4%
2014 173.000 1.045.000 1.218.000 5.993.000 15.474.000 2,9% 6,8%
2015* 170.000 1.000.000 1.170.000 6.034.000 15.648.000 2,8% 6,4%
var	2015/2008 4.000 -44.000 -40.000 -847.000 293.000
var	2015/2008	in	% 2,4% -4,2% -3,3% 0,4% -0,4%
fonte	istat
*)	dati	a	giugno	
per	settore	e	per	anno	 occupazione		 %	quadri	
QUADRI	E	TOTALE	OCCUPAZIONE		
i	quadri		nel	periodo	preso	in	considerazione		e	nei		se2ori	produ5vi		sono	passa-	da		1.210.0000	unità	del	2008		a	1.170.000	unità		del	
2015-	giugno	evidenziando	una	perdita		di	-40.000	unità	:	nell’	industria	–	i	quadri	hanno	tenuto		+	4.000		mentre	nei	Servizi			hanno	perso		
-44.000	-	unità	(	-	4,2%	nella	categoria);	ar-colazione	dei	dirigen-	al	2015:	
	
u industria	170.000	
u servizi		1.000.000		(	compreso	il	pubblico		che	non	ha	i	Quadri	ma	le	posizioni	organizza%ve	)	
	
l’occupazione	dell’industria	è	diminuita	di	-847.000	unità	mentre	nei	Servizi		è	cresciuta	di	circa	300.000	unità;	
	
complessivamente		il	peso	dei	QUADRI			nell’	INDUSTRIA	,	anche	per	effe2o	della	riduzione/incremento		occupazione	di	se2ore,			si	MANTIENE	
STABILE;	mentre		nei	SERVIZI		si	riduce	dello	0,4%	;		
	
il	rapporto	QUADRO		/	occupa7	nell’	INDUSTRIA		passa	nel	periodo		da	1-42	a	1-36;		
nei	SERVIZI			tale		rapporto		passa	nel	periodo		da	1-15		a	1-16	circa;		
		
	va	notato	che	nei	servizi		il	n.	delle	imprese		è	molto	elevato			mentre		le	dimensione	medie	delle	imprese		sono		basse;			prevale	quindi			l’esigenza	
di	funzionalità		opera7va		dell’organizzazione		rispeCo	ad	un	dimensionamento		struCurato.
29/06/16	 dirigen-	e	quadri		nei	se2ori	produ5vi	2016	G.Facco		 7	
DIRIGENTI	E		QUADRI				INDUSTRIA	
	nel	seCore	INDUSTRIA		i	DIRIGENTI				hanno	perso	10.000	pos7	di	lavoro		(	-13%	della	categoria	)	mentre	i	QUADRI					hanno	avuto	una	crescita	
di		+	4.000	unità;	saldo	nega7vo	di	periodo		di	-6.000	unità;	
	
il	rapporto	Dirigente	/	occupa7	è	di	1-100	circa			e	rimane	stabile	;		mentre	il	rapporto	Quadro/	occupa7		è	di	1-40	circa	
	
i	Dirigen7	+	Quadri		rappresentano		il	3,5-3,9%		del	totale	occupa-	;		nel	periodo	2008-2015	giugno		vi	è	stata	una	crescita		del	loro	peso	dello	
0,4%		per	effe2o	di		un	incremento	dei	quadri	(	+	4.000	)		e	di	una	riduzione	complessiva	dell’occupazione	di	se2ore		(	-847.000		unità),	
Analisi	di	genere	
	
il	Dirigente	è	per	il	90%	uomo	e	per	il	10%	donna;	migliora	la	situazione	per	i	Quadri:	70%	uomo	e	30%	donna;	
	
il	costo	occupazionale		è	stato	pagato	dagli	uomini	(	-11.000)		mentre	per	le	donne	vi	è	un	saldo		di	+	5.000	
anno	 uomini donne totale	 uomini donne totale	
2008 69.000 8.000 77.000 142.000 24.000 166.000 243.000
2009 70.000 8.000 78.000 143.000 27.000 170.000 248.000
2010 64.000 7.000 71.000 144.000 31.000 175.000 246.000
2011 61.000 7.000 68.000 138.000 30.000 168.000 236.000
2012 48.000 6.000 54.000 136.000 30.000 166.000 220.000
2013 48.000 4.000 52.000 144.000 30.000 174.000 226.000
2014 54.000 6.000 60.000 146.000 27.000 173.000 233.000
2015	* 61.000 6.000 67.000 139.000 31.000 170.000 237.000
var	2015/2008	in	% -8.000 -2.000 -10.000 -3.000 7.000 4.000 -6.000
var	2015/2008	in	% -11,6% -25,0% -13,0% -2,1% 29,2% 2,4% -2,5%
fonte	Istat
*)	dati	a	giugno	
QUADRI	DIRIGENTI	
INDUSTRIA			dirigenti	e	quadri	per	anno	e	per	genere	
totale	D+Q
29/06/16	 dirigen-	e	quadri		nei	se2ori	produ5vi	2016	G.Facco		 8	
ANNO uomini donne totale	 uomini donne totale	
2008 293.000 124.000 417.000 571.000 473.000 1.044.000 1.461.000
2009 263.000 120.000 383.000 558.000 460.000 1.018.000 1.401.000
2010 247.000 109.000 356.000 551.000 453.000 1.004.000 1.360.000
2011 227.000 99.000 326.000 514.000 479.000 993.000 1.319.000
2012 236.000 99.000 335.000 499.000 475.000 974.000 1.309.000
2013 239.000 116.000 355.000 534.000 457.000 991.000 1.346.000
2014 229.000 110.000 339.000 545.000 500.000 1.045.000 1.384.000
2015	* 237.000 99.000 336.000 499.000 501.000 1.000.000 1.336.000
var	2015/2008	in	% -56.000 -25.000 -81.000 -72.000 28.000 -44.000 -125.000
var	2015/2008	in	% -19,1% -20,2% -19,4% -12,6% 5,9% -4,2% -8,6%
*)	dati	a	giugno	
fonte	Istat
DIRIGENTI	 QUADRI	
totale	D+Q
SERVIZI				dirigenti	e	quadri	per	anno	e	per	genere	
DIRIGENTI	E		QUADRI											SERVIZI		
	nei	SERVIZI			i	DIRIGENTI				hanno	perso		-	81.000	pos7	di	lavoro		(	-19,4	%	della	categoria	);	anche	i		QUADRI					hanno		hanno	perso	pos-	di	lavoro		
ma	in	misura	più	contenuta		-44.000		(	-4,2%	della	categoria	);	saldo	comunque		nega7vo	di	periodo		di	-125.000	unità;	
il	rapporto	Dirigente	/	occupa7	è	di	1-47		era	nel	2008		1-37;		mentre	il	rapporto	Quadro/	occupa7		è	di	1-15		circa	e	rimane	stabile;	
	
i	Dirigen7	+	Quadri		rappresentano		l’	8,5	%	del	totale	occupa-		di	se2ore,		erano	il	9,5%	nel	2008	(-	1,0%	)	;		
	nel	periodo	2008-2015	giugno		vi	è	stata	una	leggere	diminuzione		del	loro	peso		(-1%	)	sia	per	effeCo	della	perdita	di		pos7	di	lavoro	(	-125.000	)			
che		della	crescita	occupazione	del	seCore	(		+	293.000	).	
	
una		presenza		cosi	elevata	dei	quadri	e	dirigen7		nei	servizi	rispe2o	all’industria	è	da	ricercarsi		nella	bassa	economia	di	scala	delle	organizzazioni		
delle	imprese	(	tan%ssime	e	di	piccole	dimensioni	)		e	dalla	presenza	del	seCore	pubblico	(	vedi	in	seguito	)	;	
	
Analisi	di	genere	
il	Dirigente	è	per	il	70	%	uomo	e	per	il	70	%	donna	e	rimane	costante		nonostante		le	variazioni	sia	occupazionali		che	di	categoria;		
Quadri	migliora	la	situazione	:	50%	uomo	e	50%	donna;	
il	costo	occupazionale		è	stato	pagato	dagli	uomini	(	-128.000)		mentre	per	le	donne	vi	è	un	saldo		di	+	3.000
DIRIGENTI	PUBBLICI		
complessivamente	 i	 dirigen7	 pubblici	 	 rappresentano	 il	
1,8%	 dei	 totali	 occupa-	 	 del	 se2ore;	 con	 la	 seguente	
ar-colazione	:	
	
ü  	Ministeri		1,8%	
ü  	Forze	Armate	1%	
ü  	Autonomie	Locali		2,4%		
il	65%	del	totale	dirigen7	pubblici		sono	
dirigen-	dello	Stato	(	ministeriali,	En%	non	
economici	,	Agenzie	);	
	
	ma	i	dirigen%		delle	Regioni,	Comuni	e	Provincie		
hanno	una	incidenza		sul	totale	personale		di	se.ore	
più	elevata	2,4%		rispe=o	a	1,8%	dei	ministeriali	
nonostante		la	complessità		tecnico	–ges%onale		delle	
aXvità		presidiate		e	dei	rela%vi	se=ori	.	
notevole	è	stata	la	riduzione	del	peso	dei	
dirigen7	ministeriali				tra	il	2008-2011	
29/06/16	 dirigen-	e	quadri		nei	se2ori	produ5vi	2016	G.Facco		 9
…”	il	ci2adino	italiano,	per	il	finanziamento	dei	dipenden-	della	PA,	ha	speso	nel	2012	più	di	quello	tedesco	e	di	quello	spagnolo,	ma	decisamente	
meno	rispe2o	al	ci2adino	belga,	francese	o	olandese…..	
	
	In	generale	la	spesa	pro-capite	per	dipendente	pubblico	risulta,	in	linea	con	la	media	dell’Europa	a	27	paesi.	(		fonte	corte	dei	con%		)	
DIRIGENTI	PUBBLICI												confron7			 APPROFONDIMENTO		
29/06/16	 dirigen-	e	quadri		nei	se2ori	produ5vi	2016	G.Facco		 10
DIRIGENTI	PUBBLICI		 APPROFONDIMENTO		
	i	dirigen7		nelle	autonomie	locali	(	comuni,	provincie	e	
regioni	)		rappresentano	il	2,4%		degli	occupa-;	
	
nelle	regioni	speciali		l’incidenza	è	del	3,2%		che	diventano	
il	9,2%		in	Sicilia.	
	
	i	dirigen7		nelle	Forze	armate		rappresentano		l’1%	;	con	la	
seguente	ar-colazione:	
	
ü  nell’esercito,	nella	capitaneria	di	porto		1,4%;	
ü  marina	militare	1,9%	;	
ü  cappellani		militari			100%	(	(!!!)	
ü  	i	corpi	che		hanno	avuto	una	forte	crescita	:	
finanza,	polizia	penitenziale,	esercito,		forestale		
	
29/06/16	
dirigen-	e	quadri		nei	se2ori	produ5vi	2016	G.Facco		 11
AspeCo		metodologico	
allo	scopo		di	avere	informazioni		più	de2agliate	sui	dirigen-		si	è	fa2o	riferimento	alla		banca	da7	ISFOL		che	u-lizza		i	da-	ISTAT;	
	L’ISTAT	come		altri	Is-tu-		sta-s-ci		di		Sta-		appartenen-	a	UE,		classifica			il	sistema	occupazionale		su		9	Gruppi;	
	I	dirigen7	fanno	parte	dei	1°	Gruppo,		classe	1.2		che		comprende		dire2ori	e	dirigen-		dipar-mentali	di	aziende;	l’unità	professionale		1.2.1	
comprende	i	dirigen-		nelle			diverse		aree	funzionali.	
		
	i	da-		si	riferiscono	al	n.	degli	occupa7			con	la	qualifica	da	dirigente,	media	2011-2013	(	con	esclusione	dell’agricoltura	e		se=ore	pubblico	)	:	sintesi		
classe	1.2.1		imprenditori	e	amministratori:	medie	di	periodo	:	75.000	unità:	
	
ü  uomini			80%;	donne	20%	
ü  età:	<	40	anni		circa	il	15-20%	;			>	40	anni				dal	75-80%	
ü  forma	contra2uale		:	90%	indipenden7	,	10%	dipenden-	
classe	1.2.2		direCori	e	dirigen7	di	azienda		:	medie	di	periodo	:	85.000	unità	
	
ü  uomini			85%;	donne	15	%	
ü  età:	<	40	anni		circa	il	15-20%	;			>	40	anni				dal	75-80%	
ü  forma	contra2uale		:	75-80%	dipenden7		
	
classe	1.3.1			imprenditori	e	responsabili	di		piccole	e	medie	aziende		:	medie	di	periodo	:	291.000	unità	
	
ü  uomini			80%;	donne	20%		,nei	servizi	donne	al	40-45%	
ü  età:	<	40	anni		circa	il	20-30	%	;			>	40	anni				dal	80-70%	
ü  forma	contra2uale		:	90%	indipenden7		
	
	
principali	seCori		merceologici.	
•  manifaCura		19.000	
•  costruzioni			23.000	
•  commercio				12.000	
•  	servizi	e	banche		18.000			
principali	seCori		merceologici:	
•  manifaCura		21.000	
•  commercio				11.000	
•  	servizi	e	banche		49.000		
principali	seCori		merceologici:	
•  manifaCura		69.000	
•  costruzioni			58.000	
•  commercio				65.000	
•  	servizi	e	banche		86.000			
profilo	e	caraCeris7che	del	dirigente		
segue	analisi	di	de2aglio		29/06/16	 dirigen-	e	quadri		nei	se2ori	produ5vi	2016	G.Facco		 12
struCura	di	classificazione	primi		3	
Gruppi	professionali	
13
profilo	e	caraCeris7che	del	dirigente	per	FUNZIONE	AZIENDALE		(con	esclusione	del		seCore	pubblico	)			
OCCUPATI		MEDIA	2011-2013	PER	CLASSE	PROFESSIONALE	E	SETTORE	MERCEOLOGICO		CLASSE	DI	ETA'		e	GENERE		
		 		 		 		 genere	in	%	 classi	di	età	%	
condizione		
contraGuale	%	
classe		1.2.1	
seGore		merceologico		 codice		
numero	
totale			 uomini		 donne		 <	40	 >	40	 dipendente		indipendente	
imprenditori	e	
amministratori		
agricoltura	 1211	 3.000	 73	 26	 16	 83	 3	 96	
manifa7ura	 1212	 19.000	 83	 16	 14	 85	 20	 79	
costruzioni	 1213	 23.000	 90	 9	 26	 73	 4	 73	
commercio	 1214	 12.000	 77	 23	 17	 82	 9	 90	
servizi	alloggio	e	ristorazione	 1215	 0	 0	 0	 0	 0	 0	 0	
traspor?,informazionee	
comunicazione		 1216	 7.000	 85	 14	 16	 83	 21	 78	
	banche,	assicurazione	e	
immobiliare	 1217	 4.000	 85	 14	 11	 88	 33	 66	
servizi	alle	imprese	e	alle	
persone	 1218	 7.000	 77	 22	 25	 74	 20	 79	
formazione,	ricerca	e	aCvità	
ar?s?che	 1219	 0	 0	 0	 0	 0	 0	 0	
		 totale		 		 75.000			 		 		 		 		 		
	fonte		Istat-isfol	
nel	profilo	imprenditoriale:		(nelle	sta%s%che	istat	alla	voce		condizioni	contra=uali		si	evidenzia	il	profilo	dirigente		o	come	dipendente	o	come		
indipendente;	tale	differenziazione		contra=uale	è	prevalentemente	determinata	dalla	classe	di	appartenenza	;	es			nella	classe	1.2.1		oltre	il	70%		dei	
dirigen%		ha	una	condizione	contra=uale	come	indipendente	)	
	
1.  	il	72%	dei	dirigen7	è	collocato	nei	se2ori	industria	e	commercio;			
2.  il	70-80%	dei	dirigen-			è	di	genere	maschile		con	punte	del	90%	nel	se2ore	costruzioni	;	le	donne		hanno	una	incidenza			un	po’		più	
significa-va	nel	seCore	agricolo	e	commercio;	
3.  oltre	l’80%		hanno	una	classe	di	età	superiore	a	40	anni;	
4.  	oltre	70%				hanno	una	condizione	contra2uale	da		autonomo-indipendente	.	
	
29/06/16	 dirigen-	e	quadri		nei	se2ori	produ5vi	2016	G.Facco		 14
profilo	e	caraCeris7che	del	dirigente	per	FUNZIONE	AZIENDALE		(con	esclusione	del		seCore	pubblico	)			
OCCUPATI		MEDIA	2011-2013	PER	CLASSE	PROFESSIONALE	E	SETTORE	MERCEOLOGICO		CLASSE	DI	ETA'	e	GENERE		
		 		 		 		 genere	in	%	 classi	di	età	%	
condizione		
contraGuale	%	
classe		1.2.2	
seGore		merceologico		 codice		
numero	
totale			 uomini		 donne		 <	40	 >	40	 dipendente		
indipendent
e	
direGori	e	dirigenO		
generali	di	azienda			
agricoltura	 1221	 0	 0	 0	 0	 0	 0	 0	
manifa1ura	 1222	 21.000	 91	 8	 14	 85	 81	 8	
costruzioni	 1223	 4.000	 88	 11	 22	 77	 47	 52	
commercio	 1224	 11.000	 82	 17	 26	 73	 82	 17	
servizi	alloggio	e	
ristorazione	 1225	 6.000	 80	 19	 22	 77	 65	 34	
traspor?,informazionee	
comunicazione		 1226	 12.000	 75	 24	 6	 93	 79	 20	
	banche,	assicurazione	
e	immobiliare	 1227	 21.000	 84	 15	 16	 83	 98	 1	
servizi	alle	imprese	e	
alle	persone	 1228	 7.000	 79	 20	 28	 71	 49	 50	
formazione,	ricerca	e	
aCvità	ar?s?che	 1229	 3.000	 80	 19	 39	 60	 57	 42	
		 totale		 		 85.000			 		 		 		 		 		
	fonte		Istat-isfol	
nel	profilo		DireCori-Dirigen7		Generali		classe	1.2.2:	
	
1.  	il	76%	dei	dirigen7	è	collocato	nei	se2ori	manifa2ura,	commercio,		traspor-	e	comunicazione	e	banche	
2.  oltre	l	‘80%	dei	dirigen-	 	 	è	di	genere	maschile	 	con	punte	del	90%	nel	se2ore	manifa2ura	 	;	le	donne	 	hanno	una	incidenza	 	 	un	po’	 	più	
significa-va	nei	seCori	comunicazione,	traspor7,	servizi	alla	persona;	
3.  oltre	l’80%		hanno	una	classe	di	età	superiore	a	40	anni;	
4.  	la	condizione	contra2uale	da	dipendente	 	è	prevalente	nella	manifa2ura	,	commercio	,	traspor-	;	ma	comunque	 	è	significa-va	anche	la	
presenta	di	condizioni		contraCuali	autonome	–indipenden7.	
	
29/06/16	 dirigen-	e	quadri		nei	se2ori	produ5vi	2016	G.Facco		 15
da	una	analisi	più	de2agliata		emerge		una	s7ma	quan7ta7va	dei	dirigen7	per	area	professionale,	ovviamente	ciò	riguarda	le	imprese	medio	grandi		
con	organizzazioni		complesse;	
	nelle	principali	funzioni	aziendali	nel	periodo	preso	in	considerazione		sono	occupa-	circa	48.000	dirigen7:	
	
u  18%			Finanza	e	Amministrazione:																				74%	uomini,		21%	so=o		i		40	anni	,	90%	dipenden%;	
u  12,5%			HR:																																																													76%	uomini	,	12%		so.o	i	40	anni	,	92%	dipendente;	
u  	48%				Vendite	Commerciale:																												81%	uomini,	27%		so.o	i	40	anni	,		12%	indipenden,;		
u  8,3%		Approvigionamen7	e	distribuzione:					90%	uomini,	22%	so=o	i	40	anni,	97%	dipenden%;	
u  6,2%		R&S	:																																																												77%	uomini,15%	so=o	i	40	anni,	90%	dipenden%		
v  in	sintesi		la		funzione	più	aperta	al:			
v  genere	:	finanza	e	amministrazione	
v  	giovani	:	vendita	e	commerciale	
v  indipenden,:	vendita	e	commerciali	
v  in	sintesi		la		funzione	più		conservatrice		per:	
v  genere:					Approvigionamen%		
v  	giovani	:	Personale	e	Organizzazione		
v  dipenden,:		Approvigionamen%		
profilo	e	caraCeris7che	del	dirigente	per	FUNZIONE	AZIENDALE		(con	esclusione	del	seCore		pubblico	)			
29/06/16	 dirigen-	e	quadri		nei	se2ori	produ5vi	2016	G.Facco		 16	
OCCUPATI		MEDIA	2011-2013	PER		UNITA'	PROFESSIONALE		,	CLASSE	DI	ETA'		e	GENERE		
		 		 		 		 genere	in	%	 classi	di	età	%	 condizione		contraHuale	%	
classe		1.2.3	
unità	professionale	 codice		
numero	
totale			 uomini		 donne		 <	40	 >	40	 dipendente		indipendente	
DIRETTORI	DIRIGENTI		DI	
DIPARTIMENTO		
finanza	e	amministrazione		 1231	 9.000	 74	 25	 21	 78	 90	 9	
personale	e	organizzazione	 1232	 6.000	 76	 23	 12	 87	 92	 7	
vendita	e	commerciale		 1233	 23.000	 81	 18	 27	 72	 87	 12	
approvigionamento	e	
distribuzione		 1235	 4.000	 90	 9	 22	 77	 97	 2	
ricerca	e	sviluppo		 1237	 3.000	 77	 22	 15	 84	 90	 9	
altri		 1239	 3.000	 86	 13	 22	 77	 91	 8	
		 totale		 		 48.000			 		 		 		 		 		
	fonte		Istat-isfol
profilo	e	caraCeris7che	del	dirigente	per	SETTORE	(con	esclusione	del		seCore	pubblico	)			
OCCUPATI		MEDIA	2011-2013	PER	CLASSE	PROFESSIONALE	E	SETTORE	MERCEOLOGICO		CLASSE	DI	ETA'		e	GENERE		
		 		 		 		 genere	in	%	 classi	di	età	%	
condizione		contraGuale	
%	
classe		1.3.1	
seGore		merceologico		 codice		
numero	
totale			 uomini		 donne		 <	40	 >	40	
dipendent
e		
indipendent
e	
imprenditori	/	
responsabili	piccole	
aziende	
agricoltura	 1311	 0	 0	 0	 0	 0	 0	 0	
manifa1ura	 1312	 69.000	 81	 18	 18	 81	 4	 95	
costruzioni	 1313	 58.000	 87	 12	 29	 70	 1	 98	
commercio	 1314	 65.000	 76	 24	 23	 76	 6	 93	
servizi	alloggio	e	ristorazione	 1315	 33.000	 69	 30	 27	 72	 2	 97	
traspor?,informazionee	
comunicazione		 1316	 21.000	 81	 18	 26	 73	 4	 95	
	banche,	assicurazione	e	
immobiliare	 1317	 10.000	 69	 30	 30	 69	 15	 84	
servizi	alle	imprese	e	alle	persone	 1318	 25.000	 59	 40	 25	 74	 8	 91	
formazione,	ricerca	e	aCvità	
ar?s?che	 1319	 10.000	 57	 42	 34	 65	 20	 79	
		 totale		 		 291.000			 		 		 		 		 		
	fonte		Istat-isfol	
il		profilo		imprenditori	e	responsabili	PMI	è	quello	più	numeroso	291.000	unità;	
	
1.  oltre	l’80%		è	di	genere	maschile		con	una	classe	di	età	superiore	a	40	anni;	
2.  	la	condizione	contra2uale	da	indipendente			prevale			in	quasi	tu5	i	se2ori.	
3.  se2ori	a	maggior	intensità:		ManifaCura,	Costruzioni	e	Commercio.		
29/06/16	 dirigen-	e	quadri		nei	se2ori	produ5vi	2016	G.Facco		 17
prospeEve	occupazionali		2015			fonte	Excelsior-Unioncamere		
le	prospe5ve	occupazionali	in	termini	di	assunzioni			previste	
negli	anni	 	per	i	dirigen7	non	superano	lo	0,3%	del	totale	
movimen-;			
	
i	 da7	 Inps	 	 	 degli	 avvia7	 nei	 primi	 mesi	 del	 2016			
confermano	 queste	 previsioni	 ;	 	 in	 termini	 	 occupazionali	
assolu-		le	quan-tà	avviate		sono	circa	30%	in	meno	rispe2o	
al	2015;	
c’è	da	ricordare	che	l’Inps		non	rileva	gli	indipenden7	.	
	
2014 2015 2016
	var	
2016/2015
OPERAI 275.418 349.936 229.616 -120.320
IMPIEGATI 88.084 129.137 86.904 -42.233
QUADRI	 4.921 4.844 4.913 69
DIRIGENTI	 449 535 552 17
TOTALE	 370.877 486.469 324.098 -162.371
%	operai 74,3% 71,9% 70,8%
%impiegati 23,8% 26,5% 26,8%
%quadri 1,3% 1,0% 1,5%
%	dirigenti	 0,1% 0,1% 0,2%
elaborazione		fonte	Inps
AVVIATI		A	TI			PER	QUALIFICA	PROFESSIONALE	PER	ANNO	
dirigen-	e	quadri		nei	se2ori	produ5vi	2016	G.Facco		 18
previsioni		assunzioni	2015		per	gruppo	professionale		
	previsioni	per	il	2015		effeCuate	da	Excelsior-Unioncamere	per	gruppo	professionale:	
	
ü  dirigen7		1.640	(	0,3%	)		di	cui	:		industria	560;		commercio		340;		turismo		180;		servizi	alle	imprese	310;	servizi	alle	persone	220;	
ü  professioni	intelleCuali		36.810	(	7,3%)		di	cui	:	industria	8.400;	commerci		2030;	servizi	alle	imprese	1090;	servizi	alle	persone		8.650.	
ü  professioni	tecniche	71.140	(14,2%	)	di	cui:	industria	19.330;	commercio		6.110;		servizi	alle	imprese		26.660;	servizi	alle	persone		11.630.	
ü  il	totale	assunzioni	stabili	previste	nei	primi	3	Gruppi	professionali		ad	alta	professionalità	rappresentano		il	21,9%	
	
dirigen-	e	quadri		nei	se2ori	produ5vi	2016	G.Facco		 19
previsioni		assunzioni	2015		per	gruppo	professionale		
1	-	Dirigenti
2	-	Professioni	
intellettuali,	
scientifiche	e	di	
elevata	
specializzazione
3	-	Professioni	
tecniche
4	-	Professioni	
esecutive	nel	
lavoro	d'ufficio
5	-	Professioni	
qualificate	nelle	
attivit‡	
commerciali	e	nei	
servizi
6	-	Artigiani,	
operai	
specializzati	e	
agricoltori
7	-	Conduttori	di	
impianti	e	operai	di	
macchinari	fissi	e	
mobili
8	-	Professioni	
non	qualificate
totale	
1	-	1	-	9	Dipendenti 10 6.610 20.410 19.070 43.050 46.690 22.290 14.820 172.950
2	-	10	-	49	Dipendenti 160 7.200 13.070 11.370 18.620 16.410 14.350 10.850 92.030
3	-	>=50	Dipendenti 1.470 22.990 37.660 25.780 71.470 17.440 23.180 35.480 235.470
totale	 1.640 36.800 71.140 56.220 133.140 80.540 59.820 61.150 500.450
totale	1	 109.580 22%
Assunzioni	non	stagionali	previste	e	relative	caratteristiche	per	professione,	anno	2015
Totale	assunti	per	dimensione	e	per	grandi	gruppi
Fonte:	Unioncamere	-	Ministero	del	Lavoro,	Sistema	informativo	Excelsior
il	34,5	%	delle	previste	assunzioni		(	172.450	)		verrà	effe2uato		dalle	micro-imprese;	
il	47%			del	totale	previsioni			verrà	effeCuato		dalle	imprese		con	+	di	50	add	
il	18,4%	dalle	piccole;	
	
89,6%	dei	dirigen7			(	1.470/	1640	)	troverà	assunzione	nelle	aziende	con	+	di	50	add			con	la	seguente		ar-colazione	in	par-colare:	
	
ü  	46%		in	imprese	con	oltre			500	add	
ü  15%	in	imprese		con	add						250-449		
ü  27%	in	imprese	con		add							50-249		
	
solo	109.580/	500.450		pari	al	22%			del	totale	assunzioni	previste		riguarderà		le		professioni			intelleCuali	e	tecniche		e	il	56%	di	queste		verrà	assunto	nelle	imprese	
con	oltre	50	add.			
29/06/16	 dirigen-	e	quadri		nei	se2ori	produ5vi	2016	G.Facco		 20
previsioni		assunzioni	2015		per	gruppo	professionale		
1.  	solo	76.900	assunzioni	su	500.470	pari	al	15%			richiederanno	un	-tolo	di	studio			
universitario;	
	
2.  le	funzioni	aziendali		che	richiedono		oltre	il	50%	di		personale		con	-tolo	
universitario		sono		poche:		(	7	su	18	funzioni	)	
				
ü  cer-ficazione	di	qualità			58%	
ü  comunicazione		76%	
ü  controllo	qualità		53%	
ü  direzione	generale		100%	
ü  ICT		69%	
ü  marke-ng		54%	
ü  proge2azione	72%	
29/06/16	 dirigen-	e	quadri		nei	se2ori	produ5vi	2016	G.Facco		 21
29/06/16	 22	
	CARATTERISTICHE	DELL’	OCCUPAZIONE			:	GENERE,	SETTORE	,CONDIZIONE	CONTRATTUALE…………	
Quali	sono	i	gruppi	professionali	che	perdono		e	quelli	che	crescono?	
	
1.  	gruppi	che	perdono		occupazione:		941.000	unità	
u  	dirigen7	e	imprenditori		perdono	89.000	pos7	di	lavoro		
u  le	professioni	tecniche		perdono	193.000	unità		
u  operai		perdono		659.000	pos7		
2.  gruppi	che	guadagnano	occupazione:		723.000	unità		
u  	professioni	intelleCuali		+	239.000	unità	
u  impiega7	+208.000	
u  personale	non	qualificato		+246.000	
u  forze	armate		+	30.000		
saldo	complessivo		nega7vo		-	
218.000	
ANDAMENTO		OCCUPAZIONE		PER	GRUPPO	PROFESSIONALE,	TRIMESTRE		2011-2015				valori	in	mgl	
gruppo	professionale		
variz.	2015	su	2011-2012-2014	
T22011 T2-2012 T2-2013 T2-2014 T2-2015 2011	 2012	 2014	
dirigen-	e	imprenditori	 718	 595	 603	 609	 629	 -89	 34	 20	
prof.	intele2uali		 2.942	 2.990	 3.073	 3.116	 3.181	 239	 191	 65	
prof	tecniche	 4.134	 4.065	 3.885	 3.921	 3.941	 -193	 -124	 20	
impiega-	 6.584	 6.768	 6.769	 6.789	 6.792	 208	 24	 3	
operai	 5.908	 5.664	 5.380	 5.260	 5.249	 -659	 -415	 -11	
personale	non	qualificato		 2.203	 2.363	 2.373	 2.389	 2.449	 246	 86	 60	
forze	armate		 226	 257	 235	 234	 256	 30	 -1	 22	
totale		 22.715	 22.702	 22.318	 22.318	 22.497	 -218	 -205	 179	
	che	cosa	è	successo		negli	ul-mi	5	anni		in	termini	di	occupazione		ai	principali	gruppi	professionali						elaborazione	da%	Istat	2015
23	
è	molto	significa7va	l’analisi	dei	flussi		di	crescita		nei			T2	2014-T2	2015:	
	
1.  dirigen7	e	imprenditori:		rappresentano	il	3%,	crescita	di	20.000	unità		(	10%),	oltre	90%			maschile.	
2.  professioni	intelleCuali:	rappresentano	il	14%,	crescita		di	66.000	unità	(	32%),	oltre	il		90%		(	62.000	)	donna.	
3.  professioni	tecniche:	rappresentano	il	18%	,crescita		20.000	unità	(	10%)	diminuiscono	gli	uomini	(-22.000)	e	crescono	le	donne	(	+43.000	).	
4.  impiega7:	rappresentano	il	30%	,	stabile	(	+	3000),	ma	crescono	gli	uomini	di	47.000	unità	e	diminuiscono	le	donne	di	-43.000	unità.	
5.  operai	e	ar7giani:	rappresentano	il	23%,	diminuiscono	di	-11.000	unità,	diminuiscono	gli	uomini	di	41.000	unità		ma	crescono	le	donne	di	+	
30.000	unità.	
6.  personale	non	qualificato:	rappresenta		l’11%,		crescita	di		59.000	unità	(	29%	)			di	cui		+	63.000	uomini	e	–	3.000	le	donne	
7.  forze	armate:	rappresentano	l’1%,	crescita	di		23.000	unità		(11%	)	totalmente	uomini.			
sintesi	
	
preoccupante	la	crescita	del	personale		non	qualificato		
la	donna	cresce	nelle	occupazioni		a	più	elevate	skill	ma	anche	tra	gli	ar-giani;		
significa-va	la	crescita	delle	forze	armate;	
	
	CARATTERISTICHE	DELL’	OCCUPAZIONE			:	GENERE,	SETTORE	,CONDIZIONE	CONTRATTUALE…………	
che	cosa	è	successo	ul7mo	anno?	
29/06/16	
	OCCUPATI		TOTALE		 	PER	GRUPPO	PROFESSIONALE				E	TRIMESTRE	valori	in	mgl	
GRUPPO	PROFESSIONALE		
T2-2014	 T3-2014	 T4-2014	 T1-2015	 T2-2015	 variaz.T2	2015/	
T22014	
		 		 		 		 		
dirigen0	e	imprenditori		 609 606 575 588 629 20	
professioni	intele8uali		 3.116 2.976 3.172 3.226 3.181 66	
professioni	tecniche		 3.921 3.936 3.993 3.913 3.941 20	
impiega0		 6.789 6.876 6.688 6.682 6.792 3	
operai	e	ar0giani		 5.260 5.302 5.186 5.140 5.249 -11	
personale	non	qualificato		 2.389	 2.461	 2.526	 2.374	 2.449	 59	
forze	armate		 234 243 235 235 256 23	
TOTALE	 22.317 22.398 22.375 22.158 22.497 180
29/06/16	 dirigen-	e	quadri		nei	se2ori	produ5vi	2016	G.Facco		 24	
E’	interessante	capire	all’interno	di	ques-	numeri		le	perdite	e/o		le	crescite	occupazionali		ar-colate		per	area	territoriale	e	per	genere.	
	
1.  dirigen7	e	imprenditori		629.000	unità		al	T2	2015	
v  situazione	2015	:		50%	collocato	al	Nord,	25%	al	Centro	e	25%	al	Sud;	gli	uomini		sono	il	75%	e	le	donne		sono	il	25%;	
v  risulta7	del	periodo	:	-	89.000	unità	,	di	cui		-77.000	uomini		(	86%	);		-	12.000		donne		(14%	);	
v  	il	Nord	perde			-74.000		unità			cioè	l’83%		delle	riduzioni;		Il	Centro	cresce	di	+	25.000	unità	a	vantaggio	sia	degli	uomini	che	delle	
donne;	il	Sud	perde	-40.000	unità,	90%			uomini.	
2.  	professioni	intelleCuali		3.181.000	unità		al	T2	2015	
v  situazione	2015	:		48%	collocato	al	Nord,	24%	al	Centro	e	28%	al	Sud;	gli	uomini		sono	il	46%	e	le	donne		sono	il	54%;	
v  risulta7	del	periodo	:	+	240.000			di	cui		+	138.000		uomini		(	57,5%)		e	+	102.000		donne		(	42,5%);		
v  il	Nord		cresce	con		+	86.000		unità,	tuE	uomini		;		Il	Centro	cresce	con	+	121.000	unità		con	distribuzione	paritaria	tra	i	generi	;	il	Sud		
cresce	con		33.000	unità	,	oltre	il	90%	donne;	
3.  	professioni	tecniche		3.941.000	unità		al	T2	2015		
v  situazione	2015	:		59%	collocato	al	Nord,	21	%	al	Centro	e	20%	al	Sud;	gli	uomini		sono	il	60%	e	le	donne		sono	il	40%;	
v  risulta7	del	periodo	:	-	192.000		con		-54.000			uomini		(	-18%)		e		-132.000		donne		(		72%);		
v  il	Nord		perde	-	48.000		unità	con	distribuzione	paritaria		tra	i	generi;		Il	Centro	perde	-82.000	unità		l’80%	donne;	il	Sud		perde		-62.000	
unità	,	74%	donne.		………….segue	…………..	
	CARATTERISTICHE	DELL’	OCCUPAZIONE			:	GENERE,	SETTORE	,CONDIZIONE	CONTRATTUALE…………
25	
……………	segue	…………….	
	
4.							impiega7			6.792.000		unità					al	T2		2015	
v  situazione	2015	:		50%	collocato	al	Nord,	22%	al	Centro	e	28%	al	Sud;	gli	uomini		sono	il	40%	e	le	donne		sono	il	60%;	
v  risulta-	del	periodo	:	+	208.000		occupa7		(		+	3%	)		la	crescita		è	solo	femminile.	
v  	il	Nord	cresce		di		+		144.000	unità		di	cui	102.000		donne		e	42.000	uomini			;		Il	Centro	cresce	di	+	63.000	unità		di	cui	64.000	donne	e	-1.000	
uomini	;	il	Sud	crescita	0			ma	con		movimen,		significa,vi	tra	i	generi	-	41.000	uomini		+	40.000		le	donne.	
5.				operai		5.249.000		unità			T2		2015	
v  situazione	2015	:		56%	collocato	al	Nord,	19%	al	Centro	e	25%	al	Sud;	gli	uomini		sono	il	86%	e	le	donne		sono	il	14%;	
v  risulta7	del	periodo:	–	659.000	unità		(	-12,5%)		con	-560.000	uomini		(	85%)	e	-99.000	donne		(15%	);	
v  	il	Nord		perde		-318.000		unità	;		Il	Centro		perde		-163.000	unità	;	il	Sud		perde		-278.000	unità;		la	perdita		di			genere	è	lineare.	
	
6.			personale	non	qualificato	2.449.000		T2		2015		
v  situazione	2015	:		46%	collocato	al	Nord,	21	%	al	Centro	e	33%	al	Sud;	gli	uomini		sono	il	53%	e	le	donne		sono	il	47%;	
v  risulta7	del	periodo	:	+246.000		unità	(	circa	il	10%	)	con	+	186.000			uomini		(	75%)		e	+	60.000	donne		(		25%);		
v  il	Nord		cresce	di	+	156.000	unità		;		Il	Centro	cresce	con	+	100.000	unità	;	il	Sud		perde		-10	000	unità	e		la	perdita	di		genere	è	lineare.	
7.  forze	armate		256.000				T2	2015	
v  		situazione	2015:		32%	collocato	al	Nord	,25%	al	Centro		e	43%	al	Sud;			98,5%	sono	uomini;				
v  risulta7	del	periodo:	+	30.000		unità		(	+	12	%	),	
v  	il	Nord		cresce	di			+26.000	unità		;		Il	Centro		cresce		di	+10.000	unità	;	il	Sud		perde		--6.000		unità;			
	
	CARATTERISTICHE	DELL’	OCCUPAZIONE			:	GENERE,	SETTORE	,CONDIZIONE	CONTRATTUALE…………	
29/06/16	 dirigen-	e	quadri		nei	se2ori	produ5vi	2016	G.Facco
1.  32.320	sono	le		imprese	private		(	l’1,7%	del	totale)			(	secondo	una	studio		di	Manageritalia	su	da%	Istat	)		che		hanno	dichiarato		di	avere		in	
organico		DIRIGENTI		(escludendo	ovviamente			le	imprese	con	1	solo	dipendente).			
2.  tuCe		le	imprese	con	oltre	250	dipenden7		(		quasi	4.000	imprese	)	hanno	dirigen7	in	organico;	
3.  	solo	1	su	3	imprese		nella	classe	dimensionale			50-		250	ha	dirigen-	in	organico;	
4.  	la	presenza	di	dirigen7	si	conferma	legata	quindi		alla	dimensione,	alla	complessità	organizza7va,	al	faCurato		e	all’export;		ma	anche		alla	
proprietà	della	stessa	e	alla	governance	(	vedi	slide	sucessiva	)	
Dirigen7	e	dimensione	di	impresa		
ü  nel	se2ore	privato	i	dirigen-		con	età		fino	a	39	anni		sono	circa	
il	10%		di	cui	il	3%	circa	sono	donne;	
ü  	nelle	classi	di	età	 	superiori	 	la	%	 	di	donne	 	dirigen-	 	scende		
significa7vamente	a	dimostrazione	che		la	nomina	a	dirigente		è	
una	pra7ca	molto	recente;		
ü  la	presenza	di	donne	Quadro	 	 	nelle	classi	di	età	giovanili	 	è	
quasi	paritaria		con	quella	degli	uomini.	
	
29/06/16	
26
29/06/16	
dirigen-	e	quadri		nei	se2ori	produ5vi	2016	G.Facco		
27	
•  	oltre	l’80%	delle	imprese	italiane	sono	a	proprietà		e	ges7one		familiare;		su	questo	aspe2o	quindi	nessuna	differenza		rispe2o	ad	altri	paesi	
UE;	
•  la	ques-one	“	italiana”		quindi	non	è	legata		alla	proprietà	familiare	ma	alla		sua	coesistenza	con	un	modello	organizza7vo	molto	accentrato,	
con	poca	delega	ai	manager	e	con	una	prevalenza	di	manager	comunque	lega7	alla	famiglia	proprietaria.		
Dirigen7	e	proprietà	deil’	impresa	
la	presenza		dei	quadri	è	fru2o	di	un’ampia	presenza	di	imprese	familiari	che	nella	stragrande	maggioranza	dei	casi	(67%	in	
Italia)	hanno	un	management	cos7tuito	solo	dall’imprenditore	e	dai	suoi	familiari.	Qui	il	dirigente	esterno	non	ha	quasi	
mai	spazio,	mentre		c’è		per	i	middle	manager,	cresciu-	in	azienda	o	presi	da	fuori,	ma	con	ruoli	poco	direzionali.
28	
	LE	AZIENDE	FAMILIARI	(		fonte		Aidaf	)	
	
1.  La	%	di	imprese	familiari		italiane	(	85,6%	del	totale	imprese)	è		in	linea	con	quello	delle	principali	economie	europee	quali	Francia	(80%),	
Germania	(90%),	Spagna	(83%)	e	UK	(80%);	
2.  	la	dimensione	media		delle	aziende	italiane		è	tra	le	più	basse;	
3.  	l’elemento	differenziante	rispe2o	a	ques-	paesi	è	rappresentato	dal	minor	ricorso	a	manager	esterni	da	parte	delle	famiglie	imprenditoriali;	
4.  66%	delle	aziende	familiari	italiane	ha	tu2o	il	management	composto	da	componen7	della	famiglia,	mentre	in	Francia	questa	situazione	si	
riscontra	nel	26%	delle	aziende	familiari	ed	in	UK	solo	nel	10%.	
5.  questo	aspe2o		genera		asse5	organizza-vi		basa-	su:	(	Alma	laurea	2012	)	
•  	scarso	ricorso	alla	delega	di	funzioni	manageriali,	
•  scarso	u-lizzo	di	meccanismi	retribu-vi		incen-van-	e	lega-	a	performance..		
•  Minor	grado	di	internazionalizzazione	
•  Minor	capacità	di	valorizzare		il	capitale	umano		
	
6.  Le	aziende	familiari	italiane	si	dis-nguono	anche	per	la	longevità:	tra	le	prime	100	aziende	più	an-che	al	mondo,	15	sono	italiane	e	tra	queste	
5	–	Fonderie	Pon%ficie	Marinelli	(anno	di	fondazione	1000),	Barone	Ricasoli	(1141),	Barovier	&	Toso	(1295),	Torrini	(1369)	e	Marchesi	An%nori	
(1385)	–	sono	tra	le	dieci	aziende	familiari	più	an-che	tu2ora	in	esercizio	
Dirigen7	e	proprietà	deil’impresa
29/06/16	 29	
Dirigen7	e	proprietà	deil’impresa
1.  L’incidenza	dei	laurea7	negli	occupa7			nella	classe	di	età	55-64		
vede	l’Italia		negli	ul-mi	pos-	,	situazione	questa		ormai	non	più	
modificabile.	
2.  L’incidenza		dei	laurea-	sulla	classe	di	età		25-34		è	tra	le	più	
basse	;	l’obie5vo			fissato	dalla	Comunità	Eu		per	il	2020		di	
raggiungere	il	40%		di	laurea-	sulla	classe	di	età			ma	tale	
obieEvo	è			ormai	irraggiungibile	!!		
3.  gli	occupa-	con	la	qualifica	di	manager	con	laurea		sono	la	metà	
di	quelli	di	altri	paesi	;	
4.  	gli	occupa-		nelle	professioni	ad	elevata	specializzazione		sono		
7	pun7	soCo	la	media	europea;	
30	
Dirigen7	e	proprietà	deil’impresa
29/06/16	 dirigen-	e	quadri		nei	se2ori	produ5vi	2016	G.Facco		 31	
Dirigen7	e	proprietà	deil’impresa	
	forte	presenza	di	management	di	famiglia	nelle	imprese	italiane	e	scarsa	pra7ca		nelle	aziende	italiane		di	legare	
la	remunerazione		alle	performance		(	fonte	Bugamenlli		Banca	d’Italia	)
confron7	internazionali		fonte	EUROSTAT	
AspeE		metodologici		
	
il	confronto		tra	i	vari	paesi	della	UE		sul	tema	dell’occupazione	per	7pologia	di	professioni			a2raverso		l’u-lizzo	di	banche	da7	come	
quella	di		Eurostat	e	Istat			non	consente		una	analisi			compara-va	per	il	periodo			prima	del	2011	.	
Questo	in	quanto		i	sistemi	di	classificazioni		delle	professioni	son	sta-	aggiorna-		accorpando	e	spostando	profili		da	un	gruppo	ad	un	
altro.		
	
InfaE	dal	1°	gennaio	2011	è	entrata	ufficialmente	in	vigore	la	nuova	Classificazione	ufficiale	delle	professioni	(CP2011).		
	
I	livelli	di	competenza	previs-	dalla	classificazione	internazionale	delle	professioni	e	ripresi	sostanzialmente	dalla	CP2011	sono	
quaCro.		
	
u  Il	primo	livello:	l’esecuzione	di	compi7	semplici	e	rou7nari	di	7po	fisico	o	manuale;		
u  secondo	livello:	’esecuzione	di	compi-	con	l’u7lizzo	di	macchinari	o	aCrezzature	eleCroniche;		
u  terzo	livello:	esecuzione		di	compi-	tecnico-pra7ci	complessi	,	che	richiedono	un	ampio	corpus	di	conoscenze	
fa2uali	e	procedurali	in	ambi-	specialis-ci.		
u  quarto	livello:	soluzione	di	problemi	o	 	processi	decisionali	complessi	tali	da	richiedere	un	esteso	corpus	di	
conoscenze	teoriche	e	pra-che.		
Ques-	4	livelli		si	coniugano	con	9	grandi	gruppi		professionali	,	che	a	loro	volta	si	ar-colano		in	classi,	a	loro	volta	in	categorie	a	
loro	volta	in	unità	professionali		(	come		evidenziato		nelle	slide	preceden%	)	
29/06/16	 dirigen-	e	quadri		nei	se2ori	produ5vi	2016	G.Facco		 32
confron7	internazionali		fonte	EUROSTAT			i	da7	al	2014	da7	occupazionali			
l’occupazione	complessiva	della	UE		nel	periodo		è	cresciuta		di	+	
1,341		mln	di	unità.	al	2014	i	totali	occupa-		sono	213,4	mln	
	
1.  crescono	di	più:		Germania,	UK	e	Turchia,	
2.  perdono	occupazione	:	Spagna	e	Italia	
3.  	le	donne	crescono	di	1,5	mln;	gli	uomini		perdono	-140.000	unità	
uomini	perdono		-142.000	unità:	
	
ü  Spagna		-704.000	
ü  italia						-460.000	
ü  		Turchia					+	1,1	mln	
ü  UK																+	566.000	
ü  Germania			+	360.000			
donne		crescono	di		+1,483	mln	:	
	
ü  Turchia							+	730.000	
ü  UK																+	560.000	
ü  Germania			+	500.000	
ü  Francia								+	450.000			
ü  Spagna								-	450.000	
ü  Italia											+	54.000		
	uomini						53,9%	
donne								46,1%	
TOTALE OCCUPAZIONE PER GENERE composiz %
2014
2011 2014 var
uomini 115.176 115.034 -142 53,9
donne 96.857 98.340 1.483 46,1
totale 212.033 213.374 1.341 100
fonte Eurostat
29/06/16	 dirigen-	e	quadri		nei	se2ori	produ5vi	2016	G.Facco		
33
1.  Dai	confron7		internazionali		emerge	che		tra	il	2012-2013				vi	è	stata		una	riduzione	significa-va	dei		Manager	–dipenden7	[	esclusi	cioè	gli	
indipenden,	che	come	si	è	visto			hanno	nel	nostro	paese	una	significa,va	presenza	]		(	tenuto	conto		delle	diverse	modalità		di	classificazione	
prima	evidenziate)		di	-269.000	unità			che	ha	coinvolto	tuE	i	paesi	;	
	
2.  		emergono		differenze	neCe	tra	Italia	e	altri	paesi		sul	n.	dei	manager		e	conseguentemente		sul	rapporto	dirigente/		dipenden7		come	da	tab.		
(		1,3	dirigen%	ogni	100	dipenden%		contro	3,4	/100		per		Germania,	10,2/100		per	UK	)		
	
3.  Questa	ne2a	differenza		quan7ta7va		(	i	manager	italiani		sono		il	5%	dei	dirigen%		di	UK,	il	10%	circa	della	Germania	e	Francia	)	si	spiega			con	la	
presenza	massiccia	di	micro		e	piccole		imprese	a	cui	capo	c’è		solo	l’imprenditore	(	se	si	%ene	conto	anche	di			questa		considerazione,	cioè	
imprenditore	=	dirigente				il	rapporto		manager	/	occupa%			in	Italia		sale	al	3,5/100);		
4.  per	gli	altri	paesi		una	presenza	cosi	elevata	di	dirigen-		è	spiegata	con		una	dimensione	media		aziendale	più	elevata	e	del	n.	delle	imprese	grandi	
senza	confron-.	
confron7	internazionali		fonte	EUROSTAT			i	da7	sono		aggiorna7	al	2014		
29/06/16	 dirigen-	e	quadri		nei	se2ori	produ5vi	2016	G.Facco		 34
1.  PROFESSIONALS		nel	periodo	sono	cresciu-		di	+		1,890	mln	di	unità		tranne	che	in	Germania	dove	sono	diminui-	di			-37.000	unità;	
2.  	rappresentano	il	18,5%		del	totale	occupa7		UE;		
3.  professionals		con	incidenza		sopra	media	UE:			Svizzera	e	UK			con			un	25%	del	totale	occupa7;		
4.  Italia	con	un	14,2%			(	-	4,3%			soCo	la	media	UE	)	si	colloca		appena	sopra	la	Turchia;		
5.  le	donne	crescono	2	volte		più	degli	uomini.		
confron7	internazionali		fonte	EUROSTAT			i	da7	sono		aggiorna7	al	2014		
donne		crescono	di		+1,3	mln:	
	
ü  Turchia					+	230.000	
ü  UK																+286.000	
ü  Germania			+35.000	
ü  Francia							+197.000	
ü  Spagna							+31.000	
ü  Italia									+	47.000	
ü  altri											+	474.000		
uomini		crescono	di		+583.000:	
	
ü  Turchia					+	209.000	
ü  UK																+	123.000	
ü  Germania			-73.000	
ü  Francia							-72.000	
ü  Spagna							+12.000	
ü  Italia									+	106.000	
ü  altri											+	277.000	
	uomini						47,6%	
donne								52,4%	
PROFESSIONALS per genere valori in mgl composiz %
20142011 2014 var
uomini 18.244 18.827 583 47,6
donne 19.443 20.750 1.307 52,4
totale 37.687 39.577 1.890 100
fonte Eurostat
dirigen-	e	quadri		nei	se2ori	produ5vi	2016	G.Facco		 35
1.  PROFESSIONI	INTELLETTUALI		nel	periodo	sono	cresciute		di	+		1,16	mln	di	unità		tranne		che	in		Italia	-60.000	unità			e	Spagna	-99.000	unità			;	
2.  	rappresentano	il	15,9%		del	totale	occupa7		UE;		
3.  peso		delle	professioni		sopra	la	a	media	UE:		Germania	(	22,3%)	Francia	(	20,1%	),	Italia	(17,6%)			Svizzera		(	18,6	);		
4.  so2o	la	media	UE:		Spagna	e	UK	
5.  le	donne	crescono		quasi		3	volte		più	degli	gli	uomini		
confron7	internazionali		fonte	EUROSTAT			i	da7	sono		aggiorna7	al	2014		
donne		crescono	di		+839.000	dove:	
ü  Turchia								+	36.000	
ü  UK																+	2.600	
ü  Germania			+	609.000	
ü  Francia							+	186.000	
ü  altri														+78.400	
ü  Spagna							-26.000	
ü  Italia									-47.000	
gli	uomini	crescono	di		+323.000	dove:	
	
ü  Turchia					+	139.000	
ü  UK																+	163.0000	
ü  Germania			+	298.000	
ü  Francia							-72.000	
ü  Spagna							-	73.0000	
ü  Italia									-13.000	
ü  altri											-118.000	
	uomini						50,2%	
donne								49,8%	
PROFESSIONI INTELETTUALI per genere
valori in mgl
composiz %
2014
2011 2014 var
uomini 16.728 17.051 323 50,2
donne 16.096 16.935 839 49,8
totale 32.824 33.986 1.162 100
fonte Eurostat
36
1.  IMPIEGATI		(	CLERICAL	)		nel	periodo	sono		diminui7	di		-	190.000	unità,		tranne	che	in	Germania		+	497.000		e	Turchia		+296.000,	tuE	gli	altri	
paesi	perdono	occupazione		;	Italia		-150.000	unità;		
2.  	rappresentano	il	10%		del	totale	occupa7		UE;		
3.  	peso	impiega-		sopra	della	media			UE	in		Germania	13,2%,	Italia	12,2%,	Spagna	10,2%		
4.  gli	uomini		e	donne	diminuiscono		in	modo	proporzionale	sulla	rispeEva	forza		-0,9%	
confron7	internazionali		fonte	EUROSTAT			i	da7	sono		aggiorna7	al	2014		
donne		diminuiscono		di		-	131.000		unità		
	
ü  Turchia							+115.000	
ü  UK																-38.000	
ü  Germania			+	251.000	
ü  Francia							-36.000	
ü  Spagna							-67.000	
ü  Italia									-36.000	
ü  altri											-58.000	
	uomini	diminuiscono	di			-59.000	unità	
	
ü  UK																-	23.000	
ü  Francia								-	123.000	
ü  Spagna								-	63.000	
ü  Italia											-	113.000	
ü  altri													-47.000	
ü  Germania				+	247.000	
ü  Turchia									+181.000	
	uomini						32,4%	
donne								67,6%	
IMPIEGATI per genere valori in mgl composiz
% 2014
2011 2014 var
uomini 6.859 6.800 -59 32,4
donne 14.294 14.163 -131 67,6
totale 21.153 20.963 -190 100
fonte Eurostat
29/06/16	
dirigen-	e	quadri		nei	se2ori	produ5vi	2016	G.Facco		
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