M. Bazzoli, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: I dati per definire e valutare le politiche
Titolo: Il modello di microsimulazione Euromod e gli effetti redistributivi dell'evasione fiscale in Italia
C. De Gregorio, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: Nuove fonti informative e nuovi metodi per misurare l'economia
Titolo: Sviluppi e potenzialità dei sistemi di registri economici Istat
Quo vadis Europa? Economia, ambiente e sfida digitale. Scienza, salute e inno...OdgToscana
Slides di Antonia Carparelli, consigliere economico della Commissione europea Rappresentanza in Italia, per il corso di formazione "Quo vadis Europa? Economia, ambiente e sfida digitale. Scienza, salute e innovazione tra competitività e coesione”
F. Arosio, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: I cambiamenti strutturali: imprese, digitalizzazione, produttività, cultura e turismo
Titolo: I cambiamenti dei modelli di offerta e di domanda nel turismo e nella cultura introdotti dal Covid-19
Il nuovo Censimento permanente della popolazione.
Un racconto continuo del Paese
Napoli, 29 ottobre 2018
Università degli Studi di Napoli Federico II
Facoltà di scienze politiche Aula 7
Complesso San Marcellino Via Rodinò, 22
M. Bazzoli, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: I dati per definire e valutare le politiche
Titolo: Il modello di microsimulazione Euromod e gli effetti redistributivi dell'evasione fiscale in Italia
C. De Gregorio, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: Nuove fonti informative e nuovi metodi per misurare l'economia
Titolo: Sviluppi e potenzialità dei sistemi di registri economici Istat
Quo vadis Europa? Economia, ambiente e sfida digitale. Scienza, salute e inno...OdgToscana
Slides di Antonia Carparelli, consigliere economico della Commissione europea Rappresentanza in Italia, per il corso di formazione "Quo vadis Europa? Economia, ambiente e sfida digitale. Scienza, salute e innovazione tra competitività e coesione”
F. Arosio, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: I cambiamenti strutturali: imprese, digitalizzazione, produttività, cultura e turismo
Titolo: I cambiamenti dei modelli di offerta e di domanda nel turismo e nella cultura introdotti dal Covid-19
Il nuovo Censimento permanente della popolazione.
Un racconto continuo del Paese
Napoli, 29 ottobre 2018
Università degli Studi di Napoli Federico II
Facoltà di scienze politiche Aula 7
Complesso San Marcellino Via Rodinò, 22
Bvq use case storage tier analysis with bvq (ba).pptxMichael Pirker
BVQ is the most sophisticated and comprehensive performance and capacity monitoring and performance
analysis software in the market for IBM’s storage products IBM SAN Volume Controller (SVC),
IBM Storwize V7000 and the new IBM Storwize V3700.
Analyze a SVC, STORWIZE metro/ global mirror performance problem-v58-20150818...Michael Pirker
Latency problem was reported for VDisk CA-CL1-Disk04-N at 02/05/15 8:09,
The environment are two clusters connected with Metro Mirror. The first aim of this document is to show how we found the root cause of this problem in the link between the two clusters.
The second aim of this document is to describe how the root cause for this problem was found by using the BVQ structured performance problem analysis method. It demonstrates that successful analysis work needs a structured method and also a tool which supports this method and delivers the needed technical insight. We have the concept that everybody should be able to conduct a performance analysis. This is important because the level of service is lowered day by day and especially small customers are more and more reliant on their own skills or on the skills of their partners. This is a common problem occurring at all vendors!
Breve analisi di come recuperare fondi dal Bilancio dello Stato per far fronte alla situazione economica di emergenza causata dalla Pandemia Covid 19 per il 2020.
Sempre più lavoratori autonomi pagati sempre meno. E meno lavoratori subordinati nel settore dell'editoria giornalistica. Continua a calare il peso di quotidiani, periodici e Rai sul totale degli occupati. In controtendenza solo le aziende private e le radio e tv nazionali. Mentre restano ancora molto vaghi i contorni del cosiddetto giornalismo digitale "nativo".
Sono alcuni dei dati contenuti nell'aggiornamento del rapporto su "La professione giornalistica in Italia", curato per Lsdi dal collega Pino Rea, che domani, martedì 7 febbraio, alle 10.30, sarà presentato nella sala "Walter Tobagi" della Fnsi alla presenza – fra gli altri – dei vertici degli enti di categoria.
Nel 2015 continua ad approfondirsi la crisi della professione giornalistica, che va di pari passo con la crisi del settore registrata a partire dal 2010 e dalla quale il mondo dell'editoria non sembra ancora riuscire a liberarsi, come dimostra anche l'alta percentuale di aziende (oltre 400 delle 1.400 iscritte alla Cassa) che non rispettano scadenze e versamenti a Casagit.
E se qualche segnale positivo inizia a ravvisarsi in alcuni settori dell'informazione, con l'occupazione che cresce nelle aziende private e nelle radio e tv nazionali, il rapporto evidenzia come continui ad allargarsi la forbice fra lavoro dipendente e lavoro autonomo, che dal 64,6% del 2014 è salito al 65,5% nel 2015: era il 62,6% nel 2013, il 59,5% del 2012, il 57,4% nel 2011, il 55,7% nel 2010.
Su 50.674 giornalisti attivi iscritti all'Inpgi i lavoratori autonomi "puri" (quelli cioè iscritti solo all'Inpgi2) alla fine del 2015 erano 33.188 a fronte di 17.486 giornalisti dipendenti (il 34,5%).
D. Collesi, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: Il monitoraggio degli squilibri: territorio, genere, comportamenti
Titolo: Il Bilancio di genere dello Stato: ruolo e caratteristiche nell’analisi dei divari di genere
Di Elena Granaglia
La tecnologia informatica è apparsa, sin dal suo sorgere, carica di promesse positive sulla qualità del lavoro e sulla democrazia nelle organizzazioni. Si sottolineava il fatto che i lavori ripetitivi e “materiali” sarebbero stati sostituti dalle tecnologie, che la capacità di interconnessione in rete avrebbe permesso di attribuire alle persone un forte potere decisionale sulla loro vita di lavoro e sociale. In realtà è stato riscontrato che le tecnologie digitali di rete portano con sé uno straordinario potenziale di controllo e di influenza sugli utenti, produttori o consumatori, che sembra tratteggiare un nuovo panopticon. È possibile pensare a una alternativa positiva per i cittadini?
Come ci ricorda Luciano Gallino nei suoi scritti, quando l’occupazione scarseggia e diventa precaria è inevitabile che si indebolisca la domanda di miglioramento del lavoro e sia favorita la disuguaglianza tra chi ha un “buon lavoro” e chi ha un “cattivo lavoro”. Il lavoro perde rilevanza sociale, quindi, dignità; la quota del reddito che va ai salari declina in rapporto ad altri redditi. È possibile un’inversione di tendenza e a quali condizioni?
Elena Granaglia è Professoressa ordinaria di Scienza delle Finanze presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Roma Tre. La sua ricerca verte sul rapporto fra giustizia distributiva ed efficienza nel disegno delle politiche sociali e delle politiche contro la povertà. Ha affrontato la questione della distribuzione delle risorse e le conseguenti implicazioni per il disegno delle politiche sociali. È membro del Forum Disuguaglianze Diversità, progetto della Fondazione Basso.
Tutti i post dedicati al welfare pubblicati nel 2018 nel blog di Franco Pesaresi. Link: https://francopesaresi.blogspot.com/
File scaricabile anzhe al link: https://mega.nz/fm/hzA2XICK
Bvq use case storage tier analysis with bvq (ba).pptxMichael Pirker
BVQ is the most sophisticated and comprehensive performance and capacity monitoring and performance
analysis software in the market for IBM’s storage products IBM SAN Volume Controller (SVC),
IBM Storwize V7000 and the new IBM Storwize V3700.
Analyze a SVC, STORWIZE metro/ global mirror performance problem-v58-20150818...Michael Pirker
Latency problem was reported for VDisk CA-CL1-Disk04-N at 02/05/15 8:09,
The environment are two clusters connected with Metro Mirror. The first aim of this document is to show how we found the root cause of this problem in the link between the two clusters.
The second aim of this document is to describe how the root cause for this problem was found by using the BVQ structured performance problem analysis method. It demonstrates that successful analysis work needs a structured method and also a tool which supports this method and delivers the needed technical insight. We have the concept that everybody should be able to conduct a performance analysis. This is important because the level of service is lowered day by day and especially small customers are more and more reliant on their own skills or on the skills of their partners. This is a common problem occurring at all vendors!
Breve analisi di come recuperare fondi dal Bilancio dello Stato per far fronte alla situazione economica di emergenza causata dalla Pandemia Covid 19 per il 2020.
Sempre più lavoratori autonomi pagati sempre meno. E meno lavoratori subordinati nel settore dell'editoria giornalistica. Continua a calare il peso di quotidiani, periodici e Rai sul totale degli occupati. In controtendenza solo le aziende private e le radio e tv nazionali. Mentre restano ancora molto vaghi i contorni del cosiddetto giornalismo digitale "nativo".
Sono alcuni dei dati contenuti nell'aggiornamento del rapporto su "La professione giornalistica in Italia", curato per Lsdi dal collega Pino Rea, che domani, martedì 7 febbraio, alle 10.30, sarà presentato nella sala "Walter Tobagi" della Fnsi alla presenza – fra gli altri – dei vertici degli enti di categoria.
Nel 2015 continua ad approfondirsi la crisi della professione giornalistica, che va di pari passo con la crisi del settore registrata a partire dal 2010 e dalla quale il mondo dell'editoria non sembra ancora riuscire a liberarsi, come dimostra anche l'alta percentuale di aziende (oltre 400 delle 1.400 iscritte alla Cassa) che non rispettano scadenze e versamenti a Casagit.
E se qualche segnale positivo inizia a ravvisarsi in alcuni settori dell'informazione, con l'occupazione che cresce nelle aziende private e nelle radio e tv nazionali, il rapporto evidenzia come continui ad allargarsi la forbice fra lavoro dipendente e lavoro autonomo, che dal 64,6% del 2014 è salito al 65,5% nel 2015: era il 62,6% nel 2013, il 59,5% del 2012, il 57,4% nel 2011, il 55,7% nel 2010.
Su 50.674 giornalisti attivi iscritti all'Inpgi i lavoratori autonomi "puri" (quelli cioè iscritti solo all'Inpgi2) alla fine del 2015 erano 33.188 a fronte di 17.486 giornalisti dipendenti (il 34,5%).
D. Collesi, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: Il monitoraggio degli squilibri: territorio, genere, comportamenti
Titolo: Il Bilancio di genere dello Stato: ruolo e caratteristiche nell’analisi dei divari di genere
Di Elena Granaglia
La tecnologia informatica è apparsa, sin dal suo sorgere, carica di promesse positive sulla qualità del lavoro e sulla democrazia nelle organizzazioni. Si sottolineava il fatto che i lavori ripetitivi e “materiali” sarebbero stati sostituti dalle tecnologie, che la capacità di interconnessione in rete avrebbe permesso di attribuire alle persone un forte potere decisionale sulla loro vita di lavoro e sociale. In realtà è stato riscontrato che le tecnologie digitali di rete portano con sé uno straordinario potenziale di controllo e di influenza sugli utenti, produttori o consumatori, che sembra tratteggiare un nuovo panopticon. È possibile pensare a una alternativa positiva per i cittadini?
Come ci ricorda Luciano Gallino nei suoi scritti, quando l’occupazione scarseggia e diventa precaria è inevitabile che si indebolisca la domanda di miglioramento del lavoro e sia favorita la disuguaglianza tra chi ha un “buon lavoro” e chi ha un “cattivo lavoro”. Il lavoro perde rilevanza sociale, quindi, dignità; la quota del reddito che va ai salari declina in rapporto ad altri redditi. È possibile un’inversione di tendenza e a quali condizioni?
Elena Granaglia è Professoressa ordinaria di Scienza delle Finanze presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Roma Tre. La sua ricerca verte sul rapporto fra giustizia distributiva ed efficienza nel disegno delle politiche sociali e delle politiche contro la povertà. Ha affrontato la questione della distribuzione delle risorse e le conseguenti implicazioni per il disegno delle politiche sociali. È membro del Forum Disuguaglianze Diversità, progetto della Fondazione Basso.
Tutti i post dedicati al welfare pubblicati nel 2018 nel blog di Franco Pesaresi. Link: https://francopesaresi.blogspot.com/
File scaricabile anzhe al link: https://mega.nz/fm/hzA2XICK
L’esposizione si incentra sulla presentazione dei risultati relativi alla regione Marche dei tre censimenti economici del 2011 (sulle imprese e servizi, sulle istituzioni non profit e sulle istituzioni pubbliche) che l’Istat ha diffuso tramite i propri canali istituzionali.
Sono trattati sia il quadro economico generale, in cui si evidenziano le caratteristiche strutturali e i cambiamenti intervenuti rispetto alle precedenti rilevazioni nelle strutture presenti nel territorio e nel mercato del lavoro. Sono presentati nel dettaglio approfondimenti per tipo di rilevazione censuaria a livello provinciale e settoriale sottolineando gli aspetti innovativi delle rilevazioni con alcuni primi approfondimenti tratti dall’indagine campionaria sulle imprese. Sono inoltre analizzate le caratteristiche del multiforme mondo del non profit, l’articolazione delle strutture delle amministrazioni pubbliche e gli effetti di sostituzione fra settori e comparti che stanno avvenendo nel sistema economico della regione.
Lavoratori migranti: non tutti i mali vengono per nuocere?
La questione dei migranti è attualmente al primo posto fra le priorità che le forze politiche italiane e comunitarie devono affrontare e risolvere. I cittadini attendono risposte concrete con riferimento a una situazione che si va facendo ogni giorno più ardua, a partire dalle problematiche concernenti la pacifica convivenza di popoli così differenti fra loro, nel continente con la più alta densità mondiale.
1. Viale del Caravaggio, 66 - 00147 Roma
Tel. 06 5964901 - Fax 06 59649050
Email fondazionestudi@consulentidellavoro.it
PEC fondazionestudi@consulentidellavoropec.it
Iscritta al n. 77/2001 del Registro delle Persone Giuridiche
COMUNICATO STAMPA
“25 miliardi di euro all’anno il mancato gettito da lavoro nero”
Ogni anno in Italia lavorano 2 milioni di lavoratori totalmente in “nero” con un mancato
gettito nelle casse dello Stato di 25 miliardi di euro.
Roma, 21 agosto 2015 - Ogni anno in Italia lavorano circa 2 milioni di lavoratori
completamente sconosciuti alle autorità pubbliche. Questi lavoratori producono
annualmente una economia sommersa (cioè, retribuzioni) pari a 41 miliardi e 837
milioni di euro e una evasione complessiva di 25 mld di euro di imposte e contributi.
E' quanto emerge da uno studio della Fondazione Studi dei Consulenti del Lavoro sui
dati delle ispezioni concluse da Ministero del Lavoro, Inps e Inail nell'anno 2014 e nel
primo semestre 2015.
I DATI
Nel corso del 2014 sono state ispezionate 221.476 aziende da Ministero del Lavoro,
Inps e Inail. Da quest'attività di vigilanza sono stati scoperti 77.387 rapporti di lavoro
non denunciati, quindi gestiti "in nero". Si tratta di una percentuale del 34,94%.
Nel primo semestre 2015 è andata un po' meglio, ma su 106.849 imprese ispezionate da
Ministero del Lavoro, Inps e Inail, sono stati individuati circa 31.394 lavoratori
totalmente "in nero", ossia il 29,38%.
In media ogni tre aziende ispezionate si scopre un lavoratore totalmente non registrato.
I dati 2014/2015 risultano in linea con quanto diffuso ufficialmente negli anni
precedenti.
STIMA DEL LAVORO "NERO" IN ITALIA SU AZIENDE ATTIVE
In Italia sono presenti circa 6 milioni di imprese registrate alle Camere di commercio
(fonte: Unioncamere - Movimprese II trimestre 2015), oltre a 1 milione di ulteriori
aziende e/o organismi non iscritte.
Tenuto conto che dai sopracitati dati forniti da Ministero del Lavoro, Inps e Inail nel
30% di aziende ispezionate è presente il lavoro "nero", la stima nazionale è di oltre 2
milioni di soggetti (2.100.000) che ogni anno lavorano completamente in nero.
STIMA DI MANCATO GETTITO
In media un lavoratore ha 241 giornate l'anno di lavoro retribuite (fonte: Inps banche
dati statistiche, www.inps.it) e la retribuzione media giornaliera è pari a 86,80 euro
(fonte: ultimo dato Rapporto coesione sociale 2013 prodotto da Ministero del Lavoro,
Inps e Istat). Se si considera la media delle giornate sottratte agli oneri sociali, il
mancato gettito da lavoro sommerso produce circa 25 miliardi di euro cosi determinato:
2. Pagina 2 di 2
Retribuzione media giornaliera: 86,80 euro
Giornate di lavoro annuo: 241
Retribuzione annua non assoggetta a oneri: 41,8 MLD di euro
Mancato gettito previdenziale: 14,6 MLD di euro (aliq. 35% calcolata in media tra le
classi di contribuzione)
Mancato gettito fiscale: 9,3 MLD euro (aliq. media 24,5% al netto di detrazioni fiscali)
Mancato gettito Inail: 1,2 MLD euro (aliq. media 27 x 1000)
TOTALE MANCATO GETTITO:
25 MILIARDI 100 MILIONI DI EURO PARI A 1,5% DI PIL
"Sono dati che devono fare riflettere sia dal punto di vista della sicurezza sociale che dal
punto di vista economico-finanziario - commenta Rosario De Luca, Presidente
Fondazione Studi Consulenti del Lavoro -. Avere rapporti di lavoro regolari crea
certamente una limitazione ai casi di tragico sfruttamento, d'attualità purtroppo non solo
in questi giorni. E metterebbe a disposizione della collettività cifre molto importanti,
vicine a quelle di una Legge di Stabilità. Al decisore politico spetta creare le condizioni
normative per incentivare le assunzioni, ad esempio con la riduzione strutturale del
costo del lavoro; agli imprenditori di regolarizzare i propri dipendenti".
Fonte: elaborazione Fondazione Studi Consulenti del Lavoro su dati Ministero del
Lavoro, Inps e Inail in monitoraggio trimestrale attività di vigilanza 2015
(www.lavoro.gov.it) e rapporto annuale della vigilanza del ministero del lavoro, INPS,
INAIL del 2014