2. Il gruppo degli “Scoiattoli” (5 anni) ha partecipato da ottobre a maggio
al percorso didattico “Colora e proteggi il paese di Crescere Sani”
promosso da Crescere Sani Onlus: un progetto educativo del prof.
Sartorio, primario della divisione di Auxologia dell’Istituto Auxologico
Italiano di Piancavallo, per aiutare genitori, educatori e scuole ad
affrontare nel modo migliore il periodo della crescita e dello sviluppo
psico-fisico di bambini e ragazzi.
Insieme ai bambini abbiamo individuato quei comportamenti e quelle
azioni che loro stessi possono mettere in atto per proteggere e
migliorare i luoghi in cui viviamo, focalizzando la nostra attenzione
sull’inquinamento causato dalla dispersione della plastica
nell’ambiente.
In seguito a questa riflessione è nata l’idea di inventare un racconto,
dal quale poi è stato realizzato un libro, per sensibilizzare bambini e
adulti sull’importanza di non abbandonare i rifiuti in giro,
promuovendo la pratica del riciclaggio anche in maniera creativa.
Abbiamo collaborato anche con gli alunni della classe 5^ della scuola
primaria per allestire una recita basata sulla storia raccontata nel
libro.
11. C’era una volta un gruppo di ragazzi e ragazze, amici
tra loro (Filippo, Alessia, Matteo, Giulia e Stefano)
che andavano al lago durante l’estate per nuotare,
per tuffarsi e per giocare a palla.
Un giorno sono andati alla “Spiaggia Fantastica” con
le loro bici e i monopattini e dopo aver giocato ed
essersi divertiti si è fatta l’ora della merenda.
Ognuno ha portato qualcosa: Matteo tira fuori dallo
zaino biscotti, succhi di frutta e brioches; Filippo ha
portato i panini con il prosciutto e il formaggio
preparati dalla mamma; mentre Alessia e Giulia
condividono con gli amici la Coca-Cola, l’aranciata e
l’acqua. Infine, insieme a Stefano mangiano un
pacchetto gigante di patatine che il ragazzo aveva
portato a casa.
Mentre fanno merenda parlano, ridono e scherzano
felici perché a ciascuno piace molto passare le
vacanze al lago con gli amici.
Finito di mangiare e bere, i ragazzi si accorgono che
è ora di tornare a casa: “È tardi! Dobbiamo tornare a
casa!” Esclama Giulia. “È vero, sono già le cinque…”
Dice Filippo guardando l’orologio.
Allora tutti si vestono, si pettinano, prendono il
costume, le maschere, gli occhialini, il boccaglio, le
pinne e gli asciugamani e li rimettono nello zaino…
lasciando però sacchetti, carta, lattine, bottiglie e
bicchieri di plastica sparsi sulla spiaggia.
Nei giorni successivi, fino alla fine dell’estate, il
gruppo di amici va nuovamente alla “Spiaggia
Fantastica” per vivere altri pomeriggi di vacanza
tutti insiemi.
12. Finita l’estate arriva il momento di ritornare a
scuola a studiare, così passano i giorni, i mesi e le
stagioni: prima l’autunno, poi l’inverno e la primavera.
Infine ritorna l’estate, finisce la scuola e i cinque
amici ritrovandosi esclamano: “EVVIVA, è tornata
l’estate!!! Possiamo andare alla “Spiaggia
Fantastica”!”
Così vanno nuovamente alla “loro” spiaggia, ma…
“Chi è stato a fare questo disastro?!?” Si chiedono
gli amici vedendo la loro spiaggia piena di rifiuti.
“Sarà stato qualche birbante!” Pensa Stefano.
“Forse siamo stati noi… l’anno scorso abbiamo
lasciato tutte le nostre merende…” Dice Matteo,
ripensando all’estate passata.
Allora Alessia invita gli amici: “Dai, forza,
raccogliamo tutto!”
Mentre cominciano a pulire, si accorgono che i rifiuti
sono finiti anche nel lago: bottiglie, lattine e
sacchetti galleggiano nell’acqua. Giulia chiama
immediatamente gli amici: “Guardate… c’è un
pesciolino intrappolato nella bottiglia!!! Presto
Alessia aiutami a liberarlo!”
Le due ragazze liberano velocemente il pesciolino e
riportano a riva la bottiglia. Poi, guardando l’oggetto
di plastica, nel quale erano rimasti dentro alcuni
sassolini, gli viene un’idea: “Sentite che rumore
fanno i sassolini: sembra una maracas!” Fa notare
Alessia agli altri.
13. Così il gruppo di amici si mette ad osservare le
bottiglie raccolte e con la fantasia iniziano ad
immaginare in cosa potrebbero essere
trasformate. Matteo decide che mettendo un
bastone e disegnando le finestre, si inventa una
barca; allora Stefano condivide la sua idea: “Se
incollo due occhi, diventa un pesce…” E Filippo
aggiunge “Io potrei costruire un razzo!”.
Tutti insieme decidono di farsi aiutare da altri
bambini che sono sulla spiaggia, a raccogliere
tutte le bottiglie e altro materiale per poter
costruire tanti oggetti e giocare tutti insieme
nei pomeriggi successivi.
Da quel giorno i cinque ragazzi hanno iniziato a
divertirsi tantissimo con le loro nuove invenzioni
e alla fine dell’estate hanno regalato le loro
creazioni ai bambini che li avevano aiutati. Così
facendo Filippo, Alessia, Matteo, Giulia e
Stefano non solo hanno fatto ritornare
“Fantastica” la “loro” spiaggia, ma hanno anche
capito che è più divertente trasformare i rifiuti
piuttosto che abbandonarli in giro.
FINE
14. Il nostro libro è stato esposto alla mostra conclusiva del progetto,
insieme agli elaborati prodotti da tutte le scuole che vi hanno aderito. Il
giorno 15 maggio siamo andati a visitare questa mostra allestita a Villa
Caramora.