UGO FOSCOLO: ILPRIMO PERIODO A VENEZIA
UGO FOSCOLO: IL SORRISO DI VENERE E IL TORMENTO DEL POETA / VITA DI UN POETA ‘‘GUERRIERO’’
Nasce nel 1778 a Zacinto
(oggi Zante), un’isola greca
controllata dalla Repubblica di
Venezia.
Venezia gli offre molte
opportunità: è una città ricca,
culturalmente vivace e
politicamente indipendente.
Incontra Melchiorre Cesarotti, di
cui segue qualche lezione e di cui
legge la traduzione dei Canti di
Ossian.
1 2 3
DALLA GRECIA
ALL’ITALIA
LO
STUDIO
GLI
INCONTRI
Utilizza lo studio per integrarsi
nel nuovo ambiente, scoprendo
una vera e propria vocazione
letteraria.
Nel suo Piano di studi (1796)
registra le letture che si popone
di fare: i classici, i capolavori
della tradizione italiana e
straniera, ma anche autori
moderni e contemporanei.
Si cimenta in composizioni e
traduzioni.
Incontra inoltre Isabella Teotochi
Albrizzi, di origine greca come lui, che
lo sostiene, ne promuove la carriera e
lo mette in contatto con alcune delle
personalità più significative dell’epoca,
come Casanova e Pindemonte.
Da Zante si trasferisce con la
famiglia a Spalato, in
Dalmazia, dove inizia a
studiare in seminario.
L’improvvisa morte del padre,
nel 1788, lo costringe a
trasferirsi a Venezia.
4.
UGO FOSCOLO: LAFASE RIVOLUZIONARIA
UGO FOSCOLO: IL SORRISO DI VENERE E IL TORMENTO DEL POETA / VITA DI UN POETA ‘‘GUERRIERO’’
Si lascia contagiare
dall’entusiasmo degli ideali
libertari ed egualitari della
Rivoluzione francese.
Dopo il Trattato di
Campoformio, che cede
Venezia all’Austria, si
trasferisce a Milano, dove
incontra Parini e Monti, e dove
diventa giornalista politico.
Nel 1799 si arruola nella
Guardia nazionale della
Repubblica cisalpina. Combatte
a fianco dei Francesi.
1 2 3
L’ENTUSIASMO
RIVOLUZIONARIO
A MILANO E
BOLOGNA
L’ATTIVITÀ LETTERARIA
E MILITARE
Prosegue l’attività a Bologna,
città in cui inizia a scrivere le
Ultime lettere di Jacopo Ortis.
Scrive l’ode A Luigia
Pallavicini caduta da cavallo.
Nel 1797 scrive la tragedia
Tieste, animata da sentimenti
antitirannici e giacobini.
Per le sue idee politiche, deve
lasciare Venezia. Raggiunge
Bologna, dove si arruola nelle
truppe della Repubblica
cisalpina e dove scrive l’ode A
Bonaparte liberatore.
Nel 1802 pubblica la prima
edizione dell’Ortis.
Nel 1803 pubblica un
importante lavoro
filologico-erudito, la
traduzione della Chioma di
Berenice, del poeta
Callimaco.
4 LA FASE
CREATIVA
A Firenze conosce Isabella
Roncioni, che lo ispira alla
riscrittura dell’Ortis, anche se la
donna che più influenza il
romanzo è Antonietta Fagnani
Arese, con cui inizia un’intensa
relazione e a cui dedica l’ode
All’amica risanata (1802).
Pubblica la raccolta
Poesie.
5.
UGO FOSCOLO: IDISSENSI E L’ESILIO
UGO FOSCOLO: IL SORRISO DI VENERE E IL TORMENTO DEL POETA / VITA DI UN POETA ‘‘GUERRIERO’’
Nel 1804 si sposta nel Nord
della Francia per arruolarsi
nell’armata napoleonica.
Nel 1808 ottiene la cattedra di
Eloquenza all’Università di Pavia.
Nel 1809 pronuncia
un’appassionata prolusione,
Dell’origine e dell’ufficio della
letteratura, un manifesto della
sua poetica.
Quando, nel 1814, gli Austriaci
attaccano il Regno d’Italia,
combatte a Milano per sostenere
la resistenza.
1 2 3
I SEPOLCRI A PAVIA
E FIRENZE
GLI ANNI
DELL’ESILIO
Entra in contrasto con il mondo
intellettuale lombardo, che critica
per la sua cedevolezza al potere.
Decide quindi di trasferirsi a
Firenze, dove si lega a Quirina
Mocenni Magiotti.
Nel 1815 fugge in Svizzera,
rinunciando all’incarico di
direttore di un nuovo giornale
offertogli dagli stessi Austriaci,
che hanno occupato Milano.
Traduce il Viaggio sentimentale
di Laurence Sterne.
Nel 1807 pubblica I Sepolcri e
partecipa all’Esperimento di
traduzione dell’Iliade, un
confronto tra tre diverse versioni
del primo canto del poema:
emerge chiaramente la sua
divergenza con gli intellettuali
del periodo precedente. Scrive Le Grazie, la Ricciarda e
la Notizia intorno a Didimo
Chierico.
Diventa definitivamente un
esule, spesso in fuga per
sfuggire alla polizia austriaca.
Scrive la satira Ipercalisse e
una nuova edizione dell’Ortis.
Nel 1816 si trasferisce a
Londra, dove cura
un’edizione londinese
dell’Ortis.
La sua condotta di vita
sregolata gli aliena la
simpatia iniziale dei nobili
inglesi.
4 L’ULTIMO PERIODO A
LONDRA
Muore nel 1827, povero e
ammalato, ma assistito
dalla figlia. Le sue spoglie
risposano a Santa Croce, a
Firenze.
UNA FIGURA DIINTELLETTUALE NUOVO
UGO FOSCOLO: IL SORRISO DI VENERE E IL TORMENTO DEL POETA / LA BELLEZZA CONTRO IL NULLA
A cavallo tra due secoli e due epoche, Foscolo vive in un momento
di svolta per la storia letteraria e culturale italiana.
Con lui si delinea una figura di intellettuale nuovo, che
percepisce un solco profondo tra sé e i letterati della generazione
precedente. Anche in lui è ravvisabile quell’intreccio tra
classicismo e Romanticismo che caratterizza molti degli autori
più significativi tra Sette e Ottocento.
8.
UNA NUOVA VISIONE
UGOFOSCOLO: IL SORRISO DI VENERE E IL TORMENTO DEL POETA / LA BELLEZZA CONTRO IL NULLA
LETTERATI PRECEDENTI UGO FOSCOLO
CARATTERISTICA DESCRIZIONE DESCRIZIONE
RAPPORTO TRA
INTELLETTUALE
E POTERE
• cortigianeria
• subordinazione
• intellettuale come guida del potere, collaborazione attiva alla ‘‘cosa
pubblica’’
• utilizzo della parola come strumento che può incidere sugli eventi
COMPONENTE
AUTOBIOGRAFICA
• limitata o nulla
• elevata: le vicende narrate sono lo specchio della vita dell’autore:
- la storia di Jacopo Ortis è ispirata alle vicissitudini di Foscolo
- le figure di Jacopo e Didimo Chierico sono travestimenti letterari che evolvono
con l’autore
• la vita condiziona la letteratura, la letteratura condiziona la vita: l’autore
plasma un mito biografico di se stesso, modellato sull’eroe romantico
FONDAMENTI DEL
PENSIERO
• il mondo è governato
dalla Provvidenza
• il mondo è governato dal continuo mutare della materia; i principi alla
base di questo pensiero sono materialistici, meccanicistici, pessimisti
(la storia non tende al miglioramento, ma segue un andamento ciclico
dettato dalla Natura; l’uomo tende alla sopraffazione, solo lo Stato può
garantire il benessere collettivo: con lui l’uomo stipula un contratto
sociale, in cui cede parte della propria libertà in cambio di protezione-
influenza di Vico, del sensismo, di Machiavelli, Hobbes e Rousseau)
parola può incidere sui fatti
es 400 500InfertEismo
vita arido
e.EE
It g dinero
tatuàderman
9.
I MOTIVI ESSENZIALIDELLA PRODUZIONE FOSCOLIANA
UGO FOSCOLO: IL SORRISO DI VENERE E IL TORMENTO DEL POETA / LA BELLEZZA CONTRO IL NULLA
PRODUZIONE
FOSCOLIANA:
I MOTIVI
IL MITO
L’identità di un popolo si fonda sul mito, inteso come patrimonio di tradizioni, cultura e storia.
Il mito è espressione dei valori più sacri della civiltà e dell’umanità, è il punto di incontro tra
antichi e moderni. La poesia, dando voce al mito, ha funzione civile e politica.
LA PATRIA
A differenza dell’Illuminismo, che fornisce all’uomo l’identità di ‘‘cittadino del mondo’’,
Foscolo sottolinea il forte legame con la patria che ha scelto.
L’ESILIO
L’impossibilità di ricongiungersi con la patria intreccia la vicenda personale, legata
all’esilio, con la vicenda storica: il dramma di esule corrisponde alla distruzione della
patria.
IL FINE DELLA TRADUZIONE
Le traduzioni, accompagnate spesso da commenti, devono ricreare il testo originale nella
nuova lingua. La traduzione è riscrittura poetica, che mira a una restituzione totale del testo
antico, di cui deve essere trasferito il senso originale.
e lo
biogios sta aerashesserIE
nichilismo assoluto
IL LIBRO DIUNA GENERAZIONE
UGO FOSCOLO: IL SORRISO DI VENERE E IL TORMENTO DEL POETA / LE ULTIME LETTERE DI JACOPO ORTIS
Le Ultime lettere di Jacopo Ortis diventa, fin da subito, il libro in cui
si rispecchiano tutti coloro che avevano accolto con favore gli ideali
rivoluzionari, per poi subire una cocente delusione.
Il romanzo riesce a dar voce allo spirito del periodo, diventando il
‘‘libro di una generazione’’, ma non solo.
Di fatto, parla ai giovani di ogni tempo.
Ingerrieeene
letteratura
uggestioni contesto storico culturale
si riconosce generazione ornitempore
12.
ULTIME LETTERE DIJACOPO ORTIS: LA TRAMA IN SINTESI
UGO FOSCOLO: IL SORRISO DI VENERE E IL TORMENTO DEL POETA / LE ULTIME LETTERE DI JACOPO ORTIS
Dopo il Trattato di Campoformio Jacopo, un giovane studente che si è unito alle truppe napoleoniche, ha
dovuto abbandonare Venezia, la sua città.
Si rifugia sui colli Euganei, dove incontra Teresa, promessa sposa a Odoardo.
Quando Teresa scopre di essere innamorata di Jacopo, ricambiata, lo rivela al padre, il quale però non
ritiene opportuno sciogliere la promessa di matrimonio, per non compromettere la stabilità economica
della famiglia.
Jacopo si allontana da Teresa, per non farla soffrire. Inizia a peregrinare per l’Italia settentrionale, senza
trovare pace.
Quando viene a sapere delle nozze tra Teresa e Odoardo distrugge tutti i suoi scritti e si uccide.
idealista appassionato
age 1799
13.
JACOPO E UGO
UGOFOSCOLO: IL SORRISO DI VENERE E IL TORMENTO DEL POETA / LE ULTIME LETTERE DI JACOPO ORTIS
L’opera prende la forma di un romanzo epistolare contenente le
lettere che il protagonista, Jacopo, invia all’amico Lorenzo Alderani.
Le missive presentate sono unicamente quelle di Jacopo: in questo
modo l’opera diviene una sorta di monologo, che coglie la storia
intima del protagonista. Di fatto, Ortis è l’alter ego dell’autore, che
ne riproduce pensieri e aspirazioni, ma anche esperienze di vita.
Personalità simili, ma non identiche: Jacopo sceglierà il suicidio,
Ugo troverà scampo nella letteratura.
dopo suicido scopo raccoglielettere
e cura pubblicazione
come eroe Altieriano
sopravvive a ascensione storica
14.
LE EDIZIONI DELL’OPERA
UGOFOSCOLO: IL SORRISO DI VENERE E IL TORMENTO DEL POETA / LE ULTIME LETTERE DI JACOPO ORTIS
PRIMA STESURA
1798
editore Marsigli di
Bologna
interruzione per la
partenza in guerra
contro la coalizione
austro-russa
Vera storia di due
amanti infelici
1799
completamento della
prima stesura a cura
di Angelo Sassoli, su
richiesta di Foscolo
Foscolo ripudia l’opera,
che non rispetta i suoi
intenti originari
PRIMA EDIZIONE
1802
l’opera assorbe varie
esperienze
significative di
Foscolo (amore per
Isabella Roncioni e
Antonietta Fagnani
Arese) e l’analisi
critica sulla svolta
imperiale di
Napoleone
periodo di esilio di
Foscolo
SECONDA EDIZIONE
1816
la pubblicazione avviene
a Zurigo
le ragioni della
rielaborazione sono
soprattutto politiche
TERZA EDIZIONE
1817
la pubblicazione avviene
a Londra
poche correzioni
15.
I MODELLI EI TEMI
UGO FOSCOLO: IL SORRISO DI VENERE E IL TORMENTO DEL POETA / LE ULTIME LETTERE DI JACOPO ORTIS
modelli
ULTIME LETTERE DI
JACOPO ORTIS
analogie:
• forma del romanzo epistolare
• tema dell’amore contrastato
• conclusione tragica
(morte del personaggio centrale)
La nuova Eloisa
di Rousseau
temi
I dolori del giovane Werther
di Goethe
analogie:
• lettere di un unico
mittente
• uomo colto come
protagonista, che ama
una donna già promessa
• elementi autobiografici
differenze:
• Goethe: il protagonista esprime un conflitto di
natura sociale (artista frustrato dai privilegi
dell’aristocrazia e dalle convenzioni borghesi)
• Foscolo: conflitto di natura politica (le aspirazioni
repubblicane vengono tradite nei fatti)
compenetrazione lettura-vita
visione pessimista della storia
frustrazione delle illusioni
contrasti e tensioni polari
patria - esilio
morte - memoria
morte: unica alternativa per uno spirito libero, elevata a
sacrificio (analogia Jacopo - Cristo)
memoria: unica forma di riscatto conciliabile con il
materialismo foscoliano, si esprime nella forma della
compassione
miniera SIEGE
cerotto
amorenterica
Teresa
evidente
16.
LO STILE
UGO FOSCOLO:IL SORRISO DI VENERE E IL TORMENTO DEL POETA / LE ULTIME LETTERE DI JACOPO ORTIS
La forma epistolare conferisce al racconto un’autenticità che non si
discosta troppo da quella della lingua viva.
L’Ortis è ancora intriso di letterarietà: evita termini desueti e arcaici,
ammette alcuni colloquialismi, rifiuta strutture sintattiche innaturali,
ma conosce lo slancio di esclamazioni, apostrofi, interiezioni.
I registri sono vari, legati alla mutevolezza delle situazioni e degli
stati d’animo del protagonista.
prom a un
virtù
femminile aristocratiaceprivilegiata non eaccettato
cheesseredoveri
sacrificaamore
otatpouomoborghese
agmatico
LA LIRICA DIFOSCOLO
UGO FOSCOLO: IL SORRISO DI VENERE E IL TORMENTO DEL POETA / I DUE VOLTI DELLA LIRICA: LE ODI E I SONETTI
Foscolo inizia molto presto a scrivere liriche.
Già nelle sue prime composizioni è evidente il legame sostanziale
che mantiene tra poetica e vita.
Molto critico nei confronti dei propri versi, ne scrive molti, ma ne
rinnega e distrugge la maggior parte.
Pochissimi sono quelli inseriti nella raccolta Poesie. Nella sua
versione definitiva, la raccolta accoglie due Odi e dodici Sonetti.
1803 v definitiva
ossessivappretnzaio
dimensione simbolica neoclassiche
sfondo mitologicoproiettati ispirazione a
mitologia non una
finepuramente decorativo mondo 1 al rame
E equibrio e armonia possibile nell'arte ma non
19.
ODI E SONETTI:CARATTERISTICHE PRINCIPALI A CONFRONTO
UGO FOSCOLO: IL SORRISO DI VENERE E IL TORMENTO DEL POETA / I DUE VOLTI DELLA LIRICA: LE ODI E I SONETTI
ODI SONETTI
CARATTERISTICA DESCRIZIONE DESCRIZIONE
TEMI
• mito della bellezza femminile, consolatrice, ma
vulnerabile, eternata dalla poesia
• autobiografismo (io-mondo, sorte avversa, affetti)
• poetica delle illusioni (caduche, ma necessarie)
• nichilismo (morte, nulla, oblio)
• arte (capace di riscattare le delusioni)
INFLUENZE
• sensibilità neoclassica
• Parini (ma con un discorso che trascende le
dimensioni etiche e civili per raggiungere quelle
esistenziali e filosofiche)
• Petrarca
• Alfieri (ma con maggiore apertura al mondo)
• Petrarca (per temi, architettura, metrica)
INSIDIA
OGGETTO DI LOTTA
• fragilità della bellezza, travolta da un incidente o
dalla malattia (odi: A Luigia Pallavicini caduta da
cavallo, All’amica risanata). La perdita della salute è
temporanea (tempo che ritorna - tempo ciclico - e
tempo mitico - paragone donna e dea)
• negatività della storia
METRICA E STILE • ode di orientamento classicista • sonetto ripreso nelle sue varianti
canto
fatti reali hanno nuovi significati1scolpiredelle Lza donne
lessate della poesia sconfiggetempo
20.
IL PRINCIPIO DIORDINAMENTO DELLA RACCOLTA
UGO FOSCOLO: IL SORRISO DI VENERE E IL TORMENTO DEL POETA / I DUE VOLTI DELLA LIRICA: LE ODI E I SONETTI
Per lo studioso Frare, l’ordinamento dei sonetti emula il Canzoniere di
Petrarca.
I Sonetto con funzione proemiale
II Io poetico
III Situazioni di declino
IV Espressioni di amore per le donne
V Espressioni di amore per le donne
VI Espressioni di amore per le donne
VII Io poetico
VIII Espressioni di amore per la patria e la madre
IX Espressioni di amore per la patria e la madre
X Espressioni di amore per la patria e la madre
XI Situazioni di declino
XII Io poetico
SPECULARITÀ
L’io poetico si stacca dall’io
biografico.
La dimensione soggettiva dell’Ortis
viene superata a favore di un
maggior distacco, di uno sguardo più
universale.
norposizione casuale
s'sonetto identificato dam mesi 12
1 11 12
L’EDITTO DI SAINTCLOUD
UGO FOSCOLO: IL SORRISO DI VENERE E IL TORMENTO DEL POETA / LA ‘‘RESURREZIONE’’ DELLE VIRTÙ: IL CARME DEI SEPOLCRI
Con l’editto di Saint Cloud:
• i cimiteri devono essere trasferiti fuori dai centri abitati, per motivi
igienici (componente scientifica del dibattito)
• i monumenti funebri sono vietati, per evitare la disparità tra chi può
permetterseli e chi, meno abbiente, non può (componente
politica del dibattito).
tina poesia eternatrice che permette sopravvivenza
poesia avrà voce eternare ricordo grandi
Lettere Omero vissuti per arte virtù esi sono
queste
23.
• Edward Young,Pensieri notturni
• Thomas Gray, Elegia scritta in un
cimitero di campagna
• James MacPherson, Canti di Ossian
in Italia:
• traduzioni di Cesarotti
(di Ossian e di Gray)
• Ippolito Pindemonte
LA POESIA CIMITERIALE
UGO FOSCOLO: IL SORRISO DI VENERE E IL TORMENTO DEL POETA / LA ‘‘RESURREZIONE’’ DELLE VIRTÙ: IL CARME DEI SEPOLCRI
i precedenti
POESIA CIMITERIALE
inutilità
delle
sepolture
Foscolo
tesi materialista
pietà religiosa
antitesi
posizione
smentita con
i Sepolcri
24.
I SEPOLCRI
UGO FOSCOLO:IL SORRISO DI VENERE E IL TORMENTO DEL POETA / LA ‘‘RESURREZIONE’’ DELLE VIRTÙ: IL CARME DEI SEPOLCRI
Il carme Dei Sepolcri, dedicato a Ippolito Pindemonte, viene
pubblicato a Brescia nel 1807. Comprende 295 endecasillabi sciolti
(= non legati da rima). L’opera sostiene l’utilità delle tombe per
conservare la memoria ed esortare alle virtù civili.
Inizialmente il carme non viene accolto con favore: Cesarotti e
Pindemonte sottolineano la difficoltà del testo, Pietro Giordani lo
definisce un ‘‘fumoso’’ enigma, Aimé Guillon lo critica sul ‘‘Giornale
italiano’’.
25.
OBIETTIVO, NATURA EMODELLO STILISTICO DEI SEPOLCRI
UGO FOSCOLO: IL SORRISO DI VENERE E IL TORMENTO DEL POETA / LA ‘‘RESURREZIONE’’ DELLE VIRTÙ: IL CARME DEI SEPOLCRI
I SEPOLCRI
OBIETTIVO DEL CARME
Il carme sottolinea il ruolo del sepolcro nel celebrare le virtù dell’uomo come cittadino, nella
sua dimensione storica di appartenente a una comunità. La funzione del sepolcro si avvicina a
quella della poesia eternatrice, della memoria che salva dall’oblio e consegna ai posteri.
NATURA DEL CARME
Il carme ha una natura argomentativa: deve, infatti, dimostrare una tesi (l’utilità dei
sepolcri). Affinché non risulti un trattato noioso, l’autore limita al minimo i connettori
logici che esplicitano gli snodi di pensiero (‘‘Ma’’, ‘‘Pur’’) e privilegia i collegamenti
impliciti tra le idee (argomentazione per libere associazioni).
IL MODELLO DELLO STILE ELLITTICO
Il modello di uno stile che lavora per soppressione risale a Pindaro, poeta del VI-V
secolo a. C. Il poeta greco era solito utilizzare passaggi arditi tra un argomento e
l’altro e salti logici (‘‘voli pindarici’’).
26.
IL CONTENUTO DELCARME
UGO FOSCOLO: IL SORRISO DI VENERE E IL TORMENTO DEL POETA / LA ‘‘RESURREZIONE’’ DELLE VIRTÙ: IL CARME DEI SEPOLCRI
Come indicato dallo stesso autore in una Lettera inviata a Guillon, nel carme sono distinguibili quattro nuclei tematici:
Versi Contenuto
1-90
il sepolcro ha un valore affettivo, anche se è illusorio credere in un dialogo
con i defunti
91-150
il culto dei morti ha una funzione civile, come dimostra una breve storia dei
sepolcri
151-212 le tombe dei grandi uomini esortano a grandi imprese
213-295 la poesia, come i sepolcri, tramanda la storia: ha una funzione eternatrice
1
2
3
4
DIDIMO CHIERICO: UNNUOVO ALTER EGO (FOSCOLO DIDIMEO)
UGO FOSCOLO: IL SORRISO DI VENERE E IL TORMENTO DEL POETA / DIDIMO CHIERICO: IL DISINCANTO IRONICO
Jacopo Oris, alter ego di Foscolo negli anni giovanili, viene sostituito
in età più matura da un nuovo travestimento: Didimo Chierico.
Didimo viene presentato come traduttore dell’opera Viaggio
sentimentale attraverso la Francia e l’Italia, di Laurence Sterne,
nell’edizione composta tra il 1812 e il 1813.
Foscolo, infatti, si dichiara autore soltanto di una Notizia intorno a
Didimo Chierico che correda il testo in cui viene presentato il nuovo
personaggio.
29.
influenza e insegnamentodi Sterne:
• duttilità e varietà dello stile
• capacità di costruire strutture complesse
che giocano con i punti di vista, i
materiali, le convenzioni narrative
• umorismo sottile
Anche Sterne aveva un portavoce, Yorik.
CHI È DIDIMO CHIERICO
UGO FOSCOLO: IL SORRISO DI VENERE E IL TORMENTO DEL POETA / DIDIMO CHIERICO: IL DISINCANTO IRONICO
DIDIMO CHIERICO
alter ego di Foscolo in
età matura
• ha perso la passione di Ortis
• ha acquisito una nota ironica e
autoironica di disincanto
porta il nome di un
filologo
• soppesa ogni parola del suo
scritto
• dedica numerose osservazioni
ai poeti
• è critico in merito alle scuole
il suo nome significa
‘‘doppio’’, ‘‘gemello’’
• natura di alter ego
• veste da prete, ma non
assume gli ordini religiosi
• è amato dai bambini e
gioviale con le donne, è più
schivo con gli uomini
• lontano dalla patria, ricorda in
particolare il panorama
lombardo dell’infanzia
• rinuncia a ogni forma di
confessione
• è presente anche
nell’edizione londinese
dell’Ipercalisse e in altre
opere più tarde, incompiute
LE GRAZIE
UGO FOSCOLO:IL SORRISO DI VENERE E IL TORMENTO DEL POETA / LE GRAZIE: GLI ULTIMI SPLENDORI DEL MITO
Nella mitologia classica le Grazie sono divinità del corteo di Venere,
che simboleggiano la bellezza intesa come armonia, eleganza,
purezza, pudore.
Nella sua opera, che rimane incompiuta, Foscolo intende celebrare
il potere civilizzatore delle Grazie.
Nelle sue intenzioni, la forma avrebbe dovuto essere quella del
carme suddiviso in tre inni in endecasillabi sciolti.
32.
LE GRAZIE
UGO FOSCOLO:IL SORRISO DI VENERE E IL TORMENTO DEL POETA / LE GRAZIE: GLI ULTIMI SPLENDORI DEL MITO
LA COMPOSIZIONE
• nel 1803, all’interno della Chioma di Berenice,
Foscolo inserisce quattro frammenti, che presenta
come parti di un antico inno dedicato alle Grazie: in
realtà sono versi suoi (emulazione di Callimaco)
• tra il 1812 e il 1813 prende forma il progetto di un
carme unitario
• nel 1813 si fa strada l’idea della forma tripartita
(redazione del Quadernone, il fascicolo che la
contiene)
• seguono numerosi interventi di riscrittura
• nel 1822 va alla stampe un unico lavoro, in appendice
a un catalogo delle opere del duca di Bedford
I TEMI
I temi principali dono due:
• la riflessione sull’arte (influenza di Canova, Albrizzi, Cicognara e dei
paesaggi toscani)
• la situazione storico-politica (violenze dell’era napoleonica, crudeltà
della guerra.
La poesia viene investita di una funzione pacificatrice (influenza di
Lucrezio): l’uomo, per sua natura, tende alla barbarie (influenza di Hobbes
e Machiavelli). Bellezza e arte possono cambiare l’originale condizione
umana, esprimendosi con il linguaggio del mito.
Il mito non ha funzione decorativa e di consolazione, ma è investito di una
funzione civilizzatrice.
La poesia deve frenare gli istinti distruttori e riscoprire la bellezza del
legame tra gli uomini.
33.
LE GRAZIE: LATRAMA IN SINTESI (VERSIONE DEL QUADERNONE)
UGO FOSCOLO: IL SORRISO DI VENERE E IL TORMENTO DEL POETA / LE GRAZIE: GLI ULTIMI SPLENDORI DEL MITO
I INNO
Il poeta celebra il culto delle Grazie sul colle di Bellosguardo, in Toscana. Invita Canova.
La descrizione del dominio degli dei sul mondo (simbolo delle potenze naturali primigenie) apre a una lode
del mar Ionio e di Zacinto. Qui Venere appare con le Grazie: l’umanità abbandona la sua condizione ferina
e si civilizza.
II INNO
Si celebra un rito officiato da tre sacerdotesse, simboli di musica, poesia e danza. Entrano la tristezza per
la guerra e la decadenza che separa lettere e scienze. Si evoca Galilei. Si procede con la descrizione di
una ninfa e dei fiori dei giardini di Boboli a Firenze. Seguono la vicenda delle api di Vesta, il mito di Eco
(che spiega l’origine della rima), l’offerta votiva di un cigno, la preghiera di Amalia e l’episodio della
danzatrice.
III INNO
Ci si augura che il testo armonizzi le lingue greca, latina e italiana. Si parla della poesia di Pindaro e
Catullo. Si descrive la tessitura di un velo destinato a proteggere le Grazie.
FOSCOLO IN VESTEDI CRITICO, PUBBLICISTA, SAGGISTA, POLEMISTA
UGO FOSCOLO: IL SORRISO DI VENERE E IL TORMENTO DEL POETA / FOSCOLO SAGGISTA E POLEMISTA
FOSCOLO SAGGISTA
E POLEMISTA critico
militante
• Discorso sull’Italia (1799)
• Orazione a Bonaparte pel
Congresso di Lione (1799)
• Scritti sulle Isole Ionie
• Su Praga
• Collaborazione con il giornale
‘‘Monitore italiano’’
• Parere (1815)
• Discorsi della servitù d’Italia
scritti storici e politici
scritti di
critica letteraria
• scritti su Petrarca (analisi
stilistica)
• scritti su Dante (autore letto in
chiave politico-morale)
• Parallelo (confronto tra Dante
e Petrarca)
• scritti preparati per il corso di
eloquenza all’Università di
Pavia (1808)- Prolusione
Orazione dell’origine e
dell’ufficio della letteratura:
funzione civilizzatrice dell’arte
• Lettera apologetica (ritrovata
incompiuta nel 1840): difesa delle
proprie scelte
I