Maria Mascione: Strumenti, obiettivi e potenzialità della gestione delle info...Luca Marescotti
Le tecnologie dell'informazione e le capacità di rilievo e registrazione dei dati sono strumenti di lavoro consueti per l'elaborazione di dati relativi ai fenomeni ambientali e antropici che descrivono lo stato del territorio e le sue trasformazioni. L'uso dei sistemi informativi è ormai una prassi acquisita e condivisa in organizzazioni e ambiti di ricerca che si occupino di analisi, pianificazione, gestione, tutela e valorizzazione del territorio. Rispondono a specifiche esigenze di acquisizione, elaborazione, aggiornamento e visualizzazione di dati. Tra questi sono compresi anche gli inventari e i cataloghi dei beni culturali promossi a livello centrale e dagli enti territoriali. Sono set di dati che rispondono per la maggior parte a standard comuni di contenuti e formati di archiviazione la cui disponibilità attraverso la rete sta migliorando proprio in questi ultimi anni. L'utilizzo diffuso di sistemi webGIS pubblici permette infatti di accedere a mappe che rappresentano indagini e indicatori e di effettuare ricerche in modo molto amichevole su basi dati di diverso dettaglio.
Slide dell'intervento di BRUNO BERTERO (PromoTurismoFVG), tenuto nell'ambito del convegno "Ecomusei. 10 anni dopo" (Villa Manin, Passariano, 9 aprile 2016).
Programma completo del convegno sul sito IPAC > http://bit.ly/22UP1uO
Slide dell'intervento di MAURIZIO TONDOLO (Rete degli ecomusei del Friuli Venezia Giulia), tenuto nell'ambito del convegno "Ecomusei. 10 anni dopo" (Villa Manin, Passariano, 9 aprile 2016).
Programma completo del convegno sul sito IPAC > http://bit.ly/22UP1uO
Il Parco “Arboreto Cicchetti “ costituisce una valida e potenziale area di sviluppo con particolare rilevanza per il turismo locale. Infatti il parco possiede molteplici opportunità e consente di soddisfare esigenze e desideri in grande crescita, come il turismo naturalistico e del benessere psico-fisico, il turismo scolastico, lo sport, l’educazione ambientale, ecc…
Dossier di pianificazione strategica sul paesaggio (galtellì nu-)Antonio Petrocelli
Tra i valori e le potenzialità che il territorio italiano ancora evidenzia vi è sicuramente il paesaggio, frutto di un millenario lavoro delle comunità locali e dell’interazione tra uomo e natura ove la biodiversità costituisce la componente cruciale e distintiva. Questo inestimabile lavoro si è preservato pressoché integro in moltissimi territori, tramandando:
• prodotti agricoli e di allevamento di grande qualità, specifici di ogni territorio e rappresentativi di una tradizione culturale e di un saper fare spesso straordinario:
• un territorio integro capace di fronteggiare frane ed alluvioni;
• un enorme dote di biodiversità (vegetale ed animale).
Nei piccoli borghi italiani, spesso non vi è soluzione di continuità tra edificato e ambiente rurale e uno si compenetra nell’altro per costituire un’inconfondibile unitarietà di paesaggio e cultura. Con il progetto pilota “Paesaggio e Biodiversità Autentici”, si vuole fornire alle amministrazioni uno strumento operativo per pianificare e gestire le risorse che caratterizzano il paesaggio, contribuendo alla diffusione di una cultura amministrativa e di governo territoriale finalizzata ad una valorizzazione del paesaggio tradizionale ed enfatizzare le capacità di produrre nuove economie, partendo dalla tutela e dalla valorizzazione del patrimonio di biodiversità presente. La conservazione delle peculiarità e dei caratteri paesaggistici tradizionali è quindi la base di riferimento per l’attivazione di un percorso in cui questi elementi, interagendo con la comunità locale in un’ottica integrata e innovativa, rafforzano l’attrattività del contesto e contribuiscono al miglioramento della qualità della vita dei residenti. Sono questi gli obiettivi che fanno da cornice al presente dossier, sviluppato con l’intento di mettere in evidenza lo stato del paesaggio e cercando di inquadrarne le dinamiche evolutive al fine di pianificare la gestione delle singole risorse naturali, rurali, insediative e storico-culturali che lo caratterizzano, individuando per esse degli obiettivi strategici da perseguire per migliorare la qualità ambientale, sociale ed economica del contesto. Il perseguimento di questi obiettivi conduce allo sviluppo di diverse fasi operative:
- Il contesto di pianificazione e programmazione
-Interpretazione
Maria Mascione: Strumenti, obiettivi e potenzialità della gestione delle info...Luca Marescotti
Le tecnologie dell'informazione e le capacità di rilievo e registrazione dei dati sono strumenti di lavoro consueti per l'elaborazione di dati relativi ai fenomeni ambientali e antropici che descrivono lo stato del territorio e le sue trasformazioni. L'uso dei sistemi informativi è ormai una prassi acquisita e condivisa in organizzazioni e ambiti di ricerca che si occupino di analisi, pianificazione, gestione, tutela e valorizzazione del territorio. Rispondono a specifiche esigenze di acquisizione, elaborazione, aggiornamento e visualizzazione di dati. Tra questi sono compresi anche gli inventari e i cataloghi dei beni culturali promossi a livello centrale e dagli enti territoriali. Sono set di dati che rispondono per la maggior parte a standard comuni di contenuti e formati di archiviazione la cui disponibilità attraverso la rete sta migliorando proprio in questi ultimi anni. L'utilizzo diffuso di sistemi webGIS pubblici permette infatti di accedere a mappe che rappresentano indagini e indicatori e di effettuare ricerche in modo molto amichevole su basi dati di diverso dettaglio.
Slide dell'intervento di BRUNO BERTERO (PromoTurismoFVG), tenuto nell'ambito del convegno "Ecomusei. 10 anni dopo" (Villa Manin, Passariano, 9 aprile 2016).
Programma completo del convegno sul sito IPAC > http://bit.ly/22UP1uO
Slide dell'intervento di MAURIZIO TONDOLO (Rete degli ecomusei del Friuli Venezia Giulia), tenuto nell'ambito del convegno "Ecomusei. 10 anni dopo" (Villa Manin, Passariano, 9 aprile 2016).
Programma completo del convegno sul sito IPAC > http://bit.ly/22UP1uO
Il Parco “Arboreto Cicchetti “ costituisce una valida e potenziale area di sviluppo con particolare rilevanza per il turismo locale. Infatti il parco possiede molteplici opportunità e consente di soddisfare esigenze e desideri in grande crescita, come il turismo naturalistico e del benessere psico-fisico, il turismo scolastico, lo sport, l’educazione ambientale, ecc…
Dossier di pianificazione strategica sul paesaggio (galtellì nu-)Antonio Petrocelli
Tra i valori e le potenzialità che il territorio italiano ancora evidenzia vi è sicuramente il paesaggio, frutto di un millenario lavoro delle comunità locali e dell’interazione tra uomo e natura ove la biodiversità costituisce la componente cruciale e distintiva. Questo inestimabile lavoro si è preservato pressoché integro in moltissimi territori, tramandando:
• prodotti agricoli e di allevamento di grande qualità, specifici di ogni territorio e rappresentativi di una tradizione culturale e di un saper fare spesso straordinario:
• un territorio integro capace di fronteggiare frane ed alluvioni;
• un enorme dote di biodiversità (vegetale ed animale).
Nei piccoli borghi italiani, spesso non vi è soluzione di continuità tra edificato e ambiente rurale e uno si compenetra nell’altro per costituire un’inconfondibile unitarietà di paesaggio e cultura. Con il progetto pilota “Paesaggio e Biodiversità Autentici”, si vuole fornire alle amministrazioni uno strumento operativo per pianificare e gestire le risorse che caratterizzano il paesaggio, contribuendo alla diffusione di una cultura amministrativa e di governo territoriale finalizzata ad una valorizzazione del paesaggio tradizionale ed enfatizzare le capacità di produrre nuove economie, partendo dalla tutela e dalla valorizzazione del patrimonio di biodiversità presente. La conservazione delle peculiarità e dei caratteri paesaggistici tradizionali è quindi la base di riferimento per l’attivazione di un percorso in cui questi elementi, interagendo con la comunità locale in un’ottica integrata e innovativa, rafforzano l’attrattività del contesto e contribuiscono al miglioramento della qualità della vita dei residenti. Sono questi gli obiettivi che fanno da cornice al presente dossier, sviluppato con l’intento di mettere in evidenza lo stato del paesaggio e cercando di inquadrarne le dinamiche evolutive al fine di pianificare la gestione delle singole risorse naturali, rurali, insediative e storico-culturali che lo caratterizzano, individuando per esse degli obiettivi strategici da perseguire per migliorare la qualità ambientale, sociale ed economica del contesto. Il perseguimento di questi obiettivi conduce allo sviluppo di diverse fasi operative:
- Il contesto di pianificazione e programmazione
-Interpretazione
Slide dell'intervento realizzato da Daniele Manacorda, Università Roma Tre, nell'ambito del convegno "Patrimoni culturali, sistemi informativi e open data: accesso libero ai beni comuni?" (Trieste, 28-29 gennaio 2016), promosso da IPAC - - Istituto regionale per il patrimonio culturale del Friuli Venezia Giulia.
ITERR-COST per la valorizzazione degli itinerari dell’architettura romanica dell’Alto Tirreno
Workshop
Itinerari culturali
dalla pianificazione alla valorizzazione e comunicazione
Venerdì 25 Marzo 2K11
Certosa Monumentale di Calci
Slide dell'intervento di Paola Mansi, Giuliana Ferrara, Rita Auriemma, tenuto nell'ambito del convegno "Ecomusei. 10 anni dopo" (Villa Manin, Passariano, 9 aprile 2016).
Programma completo del convegno sul sito IPAC > http://bit.ly/22UP1uO
Slide dell'intervento di DONATELLA MURTAS (esperta di patrimonio locale ed ecomusei), tenuto nell'ambito del convegno "Ecomusei. 10 anni dopo" (Villa Manin, Passariano, 9 aprile 2016).
Programma completo del convegno sul sito IPAC > http://bit.ly/22UP1uO
Slide dell'intervento realizzato da Giuliano Volpe, Presidente del Consiglio superiore dei beni culturali, nell'ambito del convegno "Patrimoni culturali, sistemi informativi e open data: accesso libero ai beni comuni?" (Trieste, 28-29 gennaio 2016), promosso da IPAC - Istituto regionale per il patrimonio culturale del Friuli Venezia Giulia.
Rita Auriemma, Patrimoni culturali e sistemi informativi nell’era della trasp...Patrimonio culturale FVG
Slide dell'intervento realizzato da Rita Auriemma, Direttore dell'Istituto per il patrimonio culturale del Friuli Venezia Giulia, nell'ambito del convegno "Patrimoni culturali, sistemi informativi e open data: accesso libero ai beni comuni?" (Trieste, 28-29 gennaio 2016), promosso da IPAC.
Turismo sostenibile e 10 principi cets 2 - Parco Nazionale delle Colline Meta...Gavorrano Duemilaventuno
Presentazione delle definizioni "storiche" di Sviluppo Sostenibile, documenti più importanti e definizione di Turismo Sostenibile. I 10 principi della Carta Europea del Turismo Sostenibile
Al termine del Convegno internazionale “Il Parco è di tutti. Il mondo anche”, promosso dal Parco Nazionale dei Monti Sibillini, dalla Federazione Italiani dei Parchi e delle Riserve naturali (Federparchi) e dalla Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap (FISH), che si è svolto a Norcia dal 2 al 4 ottobre 2003, i partecipanti - rappresentanti delle istituzioni, gestori di parchi e di altre aree naturali protette, rappresentanti di associazioni di persone con disabilità, di associazioni ambientalistiche, di organizzazioni sindacali, operatori, progettisti ed esperti – hanno approvato la seguente:
Presentazione del progetto "TurNat" - turismo sostenibile nelle aree protette del Trentino. Metodo partecipativo di analisi dei flussi turistici territoriali e progettazione di prodotti innovativi di valorizzazione delle aree protette
Elenco delle 46 azioni prodotte dagli incontri svoltisi nell'ambito dei Tavoli di Lavoro Territoriale per la Carta Europea del Turismo Sostenibile del Parco Nazonale delle Colline Metallifere.
Mirella Serlorenzi, Per una conoscenza archeologica aperta e condivisa: l’esp...Patrimonio culturale FVG
Slide dell'intervento realizzato da Mirella Serlorenzi, Direttore Museo della Crypta Balbi, Soprintendenza Speciale per il Colosseo, Museo Nazionale Romano e Area Archeologica di Roma, nell'ambito del convegno "Patrimoni culturali, sistemi informativi e open data: accesso libero ai beni comuni?" (Trieste, 28-29 gennaio 2016), promosso da IPAC - Istituto regionale per il patrimonio culturale del Friuli Venezia Giulia.
Angela Barbanente, Conoscenza condivise per la tutela e valorizzazione del pa...Patrimonio culturale FVG
Slide dell'intervento realizzato da Angela Barbanente; politecnico di Bari, nell'ambito del convegno "Patrimoni culturali, sistemi informativi e open data: accesso libero ai beni comuni?" (Trieste, 28-29 gennaio 2016), promosso da IPAC - Istituto regionale per il patrimonio culturale del Friuli Venezia Giulia.
Presentazione dell'Architetto Battipagliese Giovanni Montella per il convegno "I Paesaggi Umani e la Bellezza" tenutosi nell'ambito della Settimana Mondiale UNESCO per l'Educazione allo Sviluppo Sostenibile, organizzata a Battipaglia dalle associazioni Civica Mente, FIDAPA, Luna e L'altra, Mulieres Donne per il Sud e Non Sei Sola Mulieres
Web e social network nella PA: #culturavivafvg, raccontare il patrimonio cult...Patrimonio culturale FVG
L'esperienza di valorizzazione del patrimonio culturale tramite i canali digitali di ERPAC (Ente regionale per il patrimonio culturale del Friuli Venezia Giulia), presentato a Trieste il 6 dicembre 2016, in occasione della "Giornata di avvio del percorso per una comunicazione istituzionale web partecipata #RegioneFVG".
A cura di Rita Auriemma (Direttrice Servizio Catalogazione, Formazione e Ricerca di ERPAC) e Giovanna Tinunin (formatrice e consulente ERPAC)
Slide dell'intervento realizzato da Daniele Manacorda, Università Roma Tre, nell'ambito del convegno "Patrimoni culturali, sistemi informativi e open data: accesso libero ai beni comuni?" (Trieste, 28-29 gennaio 2016), promosso da IPAC - - Istituto regionale per il patrimonio culturale del Friuli Venezia Giulia.
ITERR-COST per la valorizzazione degli itinerari dell’architettura romanica dell’Alto Tirreno
Workshop
Itinerari culturali
dalla pianificazione alla valorizzazione e comunicazione
Venerdì 25 Marzo 2K11
Certosa Monumentale di Calci
Slide dell'intervento di Paola Mansi, Giuliana Ferrara, Rita Auriemma, tenuto nell'ambito del convegno "Ecomusei. 10 anni dopo" (Villa Manin, Passariano, 9 aprile 2016).
Programma completo del convegno sul sito IPAC > http://bit.ly/22UP1uO
Slide dell'intervento di DONATELLA MURTAS (esperta di patrimonio locale ed ecomusei), tenuto nell'ambito del convegno "Ecomusei. 10 anni dopo" (Villa Manin, Passariano, 9 aprile 2016).
Programma completo del convegno sul sito IPAC > http://bit.ly/22UP1uO
Slide dell'intervento realizzato da Giuliano Volpe, Presidente del Consiglio superiore dei beni culturali, nell'ambito del convegno "Patrimoni culturali, sistemi informativi e open data: accesso libero ai beni comuni?" (Trieste, 28-29 gennaio 2016), promosso da IPAC - Istituto regionale per il patrimonio culturale del Friuli Venezia Giulia.
Rita Auriemma, Patrimoni culturali e sistemi informativi nell’era della trasp...Patrimonio culturale FVG
Slide dell'intervento realizzato da Rita Auriemma, Direttore dell'Istituto per il patrimonio culturale del Friuli Venezia Giulia, nell'ambito del convegno "Patrimoni culturali, sistemi informativi e open data: accesso libero ai beni comuni?" (Trieste, 28-29 gennaio 2016), promosso da IPAC.
Turismo sostenibile e 10 principi cets 2 - Parco Nazionale delle Colline Meta...Gavorrano Duemilaventuno
Presentazione delle definizioni "storiche" di Sviluppo Sostenibile, documenti più importanti e definizione di Turismo Sostenibile. I 10 principi della Carta Europea del Turismo Sostenibile
Al termine del Convegno internazionale “Il Parco è di tutti. Il mondo anche”, promosso dal Parco Nazionale dei Monti Sibillini, dalla Federazione Italiani dei Parchi e delle Riserve naturali (Federparchi) e dalla Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap (FISH), che si è svolto a Norcia dal 2 al 4 ottobre 2003, i partecipanti - rappresentanti delle istituzioni, gestori di parchi e di altre aree naturali protette, rappresentanti di associazioni di persone con disabilità, di associazioni ambientalistiche, di organizzazioni sindacali, operatori, progettisti ed esperti – hanno approvato la seguente:
Presentazione del progetto "TurNat" - turismo sostenibile nelle aree protette del Trentino. Metodo partecipativo di analisi dei flussi turistici territoriali e progettazione di prodotti innovativi di valorizzazione delle aree protette
Elenco delle 46 azioni prodotte dagli incontri svoltisi nell'ambito dei Tavoli di Lavoro Territoriale per la Carta Europea del Turismo Sostenibile del Parco Nazonale delle Colline Metallifere.
Mirella Serlorenzi, Per una conoscenza archeologica aperta e condivisa: l’esp...Patrimonio culturale FVG
Slide dell'intervento realizzato da Mirella Serlorenzi, Direttore Museo della Crypta Balbi, Soprintendenza Speciale per il Colosseo, Museo Nazionale Romano e Area Archeologica di Roma, nell'ambito del convegno "Patrimoni culturali, sistemi informativi e open data: accesso libero ai beni comuni?" (Trieste, 28-29 gennaio 2016), promosso da IPAC - Istituto regionale per il patrimonio culturale del Friuli Venezia Giulia.
Angela Barbanente, Conoscenza condivise per la tutela e valorizzazione del pa...Patrimonio culturale FVG
Slide dell'intervento realizzato da Angela Barbanente; politecnico di Bari, nell'ambito del convegno "Patrimoni culturali, sistemi informativi e open data: accesso libero ai beni comuni?" (Trieste, 28-29 gennaio 2016), promosso da IPAC - Istituto regionale per il patrimonio culturale del Friuli Venezia Giulia.
Presentazione dell'Architetto Battipagliese Giovanni Montella per il convegno "I Paesaggi Umani e la Bellezza" tenutosi nell'ambito della Settimana Mondiale UNESCO per l'Educazione allo Sviluppo Sostenibile, organizzata a Battipaglia dalle associazioni Civica Mente, FIDAPA, Luna e L'altra, Mulieres Donne per il Sud e Non Sei Sola Mulieres
Web e social network nella PA: #culturavivafvg, raccontare il patrimonio cult...Patrimonio culturale FVG
L'esperienza di valorizzazione del patrimonio culturale tramite i canali digitali di ERPAC (Ente regionale per il patrimonio culturale del Friuli Venezia Giulia), presentato a Trieste il 6 dicembre 2016, in occasione della "Giornata di avvio del percorso per una comunicazione istituzionale web partecipata #RegioneFVG".
A cura di Rita Auriemma (Direttrice Servizio Catalogazione, Formazione e Ricerca di ERPAC) e Giovanna Tinunin (formatrice e consulente ERPAC)
Conservare l'acqua. Le pozzelle di Zollino tra memoria storica e indagini sci...Zoom Cultura
La pubblicazione "Conservare l'acqua Le pozzelle di Zollino tra memoria storica e indagini scientifiche" a cura di Antonio Chiga, Paola Durante e Sofia Giammaruco, raccoglie i risultati dello studio multidisciplinare condotto sui sistemi di raccolta di acqua piovana presenti a Zollino dal Progetto In-Culture (Futuri Possibili) in collaborazione con il Comune di Zollino e l’Ibam-Cnr di Lecce. Il lavoro si arricchisce di un contributo su contesto storico, diffusione sul territorio delle pozzelle e una raccolta dei principali studi condotti dal compianto Ing. Gianni Carluccio. Completa la pubblicazione un contributo sulle recenti ricerche archeologiche che hanno avuto luogo presso le pozzelle di Apigliano, curato da Francesco Esposito e Barbara Vetrugno.
La valorizzazione del patrimonio culturale come matrice per lo sviluppo soste...Neaterra
E' proprio tutto vero quello che si dice sul patrimonio artistico in italia? E poi davvero di cultura non si vive?Una breve riflessione per introdurre un argomento vasto e complesso, ma estremamente interessante per comprendere a fondo il valore, il potenziale e tutte le possibilità di un territorio, della sua storia e della sua cultura.
A cura di Sara Zugni, dott.ssa in Conservazione dei Beni Culturali, Referente responsabile settore cultura Neaterra
Presentato durante il Salone delle eccellenze dei Territori e Paesi in festa 2015, organizzato dall'Associazione Neaterra. Domenica 26 Aprile 2015 Presso il castello di Padernello di Borgo San Giacomo.
http://www.panesalamina.com/2015/33052-salone-delle-eccellenze-dei-territori.html
Atti Convegno Patrimonio Geologico 2018 - Estratto Comune di BercetoGiovanni Michiara
Il progetto presentato dal Comune di Berceto al convegno "Il patrimonio geologico
una risorsa scientifica, paesaggistica, culturale e turistica" Regione Emilia Romagna 2018
STATI GENERALI del TURISMO PIEMONTE | I paesaggi Vitivinicoli Langhe e Roero...BTO Educational
Stati Generali del Turismo per il Piemonte
verso la stesura di un Piano Strategico
https://statigenerali.piemonte-turismo.it/
#8 di 8. Langhe e Roero
Gianfranco Comaschi, Presidente Associazione per il Patrimonio dei Paesaggi Vitivinicoli di Langhe – Roero e Monferrato
#8 di 8. Langhe e Roero
Castello di Grinzane Cavour
Enoteca Regionale Piemontese Cavour
Via Castello, 5
Mercoledì 5 e giovedì 6 settembre 2018
https://statigenerali.piemonte-turismo.it/portfolio-item/langhe-roero/
Premio PA Sostenibile e Resiliente 2022 - Template_WORD def.docxPaolaCaramadre1
La Soprintendenza Speciale archeologia belle arti e paesaggio di Roma è una realtà istituzionale la cui mission è quella di tutelare, conservare e valorizzazione il Patrimonio storico, archeologico, artistico, architettonico, demoetnoantropologico e paesaggistico della città di Roma. Le attività dell’Istituto adempiono al dettato costituzionale dell’art. 9, considerando sempre il Patrimonio Culturale quale Bene comune destinato alla tradizione della memoria storica nazionale, alla formazione dell’identità collettiva, alla promozione della conoscenza scientifica e del senso critico dei cittadini, allo sviluppo e alla crescita economica dei territori, all’inclusione sociale e alla sostenibilità ambientale.
Nell’ambito di questa prospettiva si colloca il Primo Corso di Educazione civica al Patrimonio Culturale, rivolto agli alunni della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado elaborato e realizzato all’interno di una struttura museale di prossimità in una periferia storica della città di Roma.
Il progetto è stato strutturato realizzando un sistema a rete che coinvolge la Soprintendenza, istituzione culturale dello Stato, la Scuola, in quanto presidio permanente di cultura sul territorio, figure professionali private e realtà associative territoriali.
LINEE PROGRAMMATICHE MINISTRO PER I BENI E LE ATTIVITÀ CULTURALI, MiBACDario Salvelli
Commissioni congiunte VII^ Camera e Senato della Repubblica, 23 maggio 2013. La cultura come bene comune e come diritto. Il contesto europeo e lo scenario mondiale di Massimo Bray.
Collaborazione tra adsi (Associazione Dimore Storiche Italiane) ed Enit- Agenzia Nazionale del turismo, per il rilancio del turismo italiano post pandemia, soprattutto per dimore poco conosciute.
@CNR-ISMed Istituto di Studi sul Mediterraneo del Consiglio Nazionale delle Ricerche
wwww.ismed.cnr.it
--- SEDI:
Napoli
Palermo, presso Università LUMSA
URT di Roma, presso Biblioteche di Roma
URT di Bagheria (Pa), presso Fondazione Trigona Onlus
--- LA RICERCA
Ricerca-azione e transdisciplinarietà nel focus sul Mediterraneo
La ricerca studia e analizza il mondo nelle sue trasformazioni, nelle dinamiche tra fenomeni storici, culturali, economici, sociali, antropologici, ambientali, politici, climatici, biologici e tecnologici. Attraverso il trasferimento della conoscenza che ne deriva, favorisce la crescita della società.
Sviluppare e mettere in relazione i risultati della ricerca transdisciplinare consente infatti di cogliere la specificità e la complessità delle dinamiche socio-culturali, economiche e politiche dei Paesi mediterranei, offrendo proiezioni e possibili scenari futuri a supporto della governance e dei decisori politici.
Il contributo della ricerca dell’Istituto di Studi sul Mediterraneo del Consiglio Nazionale delle Ricerche è quindi concretamente rivolto al benessere di ogni essere umano, nel rispetto delle dignità di ciascuno e nella valorizzazione delle diversità, delle biodiversità e delle moltepici identità culturali che ne caratterizzano l’unicità.
--- LA FORMAZIONE
Proposte diversificate a sostegno dei giovani
L’Istituto sostiene e favorisce la formazione dei giovani attraverso proposte formative diversificate, finanziate anche grazie a fondi europei gestiti da istituzioni nazionali e locali. Tra le attività: dottorati, master, seminari di studi dottorali, accoglienza di stagisti, tesisti e studenti afferenti ad atenei e istituti italiani ed esteri, secondo convenzioni e protocolli di intesa tra il CNR e il mondo accademico, della ricerca e della scuola.
--- LA DIVULGAZIONE
Per il trasferimento della conoscenza e dei saperi tra scienza e società
Vettore dinamico e immateriale, la divulgazione è un’azione concreta, funzionale e necessaria al trasferimento della conoscenza e dei saperi.
É la più grande opportunità per la ricerca di incontrare il territorio, favorendone lo sviluppo e alla crescita.
La scienza incontra la società. La divulgazione rientra nella cosiddetta “Terza missione”, attraverso cui i risultati della ricerca oltrepassano i confini delle comunità scientifiche, per essere veicolati in forme e circuiti diversi, anche attraverso collaborazioni con il mondo delle istituzioni, della cultura, della scuola e della società.
Tra le attività del settore sono comprese consulenze a istituzioni anche internazionali e la partecipazione ad eventi divulgativi rivolti al grande pubblico, tra cui festival della scienza, expo, premi, laboratori didattici, nel contributo allo sviluppo di una coscienza civica attenta e consapevole.
The document proposes a single methodology for community-led local development (CLLD) across all EU structural funds for 2014-2020. The goals are to simplify and expand CLLD to encourage bottom-up, integrated local development strategies. Key aspects include local action groups composed of public and private stakeholders developing multi-sectoral strategies, and more flexibility to use multiple funds for local projects. This unified approach aims to better address local needs through community participation and ownership.
2. UNESCO - United Nations Educational, Scientific
and Cultural Organization
Il patrimonio culturale e il patrimonio naturale sono minacciati di
distruzione non soltanto dalle cause tradizionali di degradazione, ma
anche dall’evoluzione della vita sociale ed economica che l’aggrava con
fenomeni d’alterazione o distruzione ancora più temibili…..
Considerato che certi beni del patrimonio culturale naturale offrono un
interesse eccezionale che esige la loro preservazione come elementi del
patrimonio mondiale dell’umanità…
…..è indispensabile adottare a tal fine nuove disposizioni convenzionali
per attuare un efficace sistema di protezione collettiva del patrimonio
culturale di valore universale eccezionale, organizzato
permanentemente e secondo metodi scientifici e moderni
3. La Convenzione
Secondo la Convenzione per il Patrimonio Mondiale si
definisce "patrimonio culturale" un monumento, un gruppo di
edifici o un sito di valore storico, estetico, archeologico,
scientifico, etnologico o antropologico.
Il termine "Patrimonio naturale" definisce caratteristiche fisiche,
biologiche e geologiche di eccellenza; habitat di specie animali
o vegetali minacciate e aree di valore scientifico o estetico o
dal punto di vista della conservazione.
La missione UNESCO per il Patrimonio mondiale è:
> incoraggiare i paesi a firmare la Convenzione ed assicurare
la protezione del proprio patrimonio naturale e culturale;
>incoraggiare gli stati membri della convenzione a indicare dei
siti del proprio territorio nazionale da inserire nell'Elenco del
Patrimonio Mondiale.
4. Conferenza generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione,
la scienza e la cultura, riunita a Parigi dal 17 ottobre al 21 novembre 1972 in
diciassettesima sessione
Firmando la convenzione, ogni paese si impegna a
conservare i siti sul proprio territorio, alcuni dei
quali possono essere riconosciuti come
Patrimonio Mondiale. La loro conservazione per le
generazioni future diventa poi una responsabilità
condivisa dall'intera comunità internazionale.
L'attenzione della Convenzione rispetto al
patrimonio naturale e culturale, la rende uno
strumento legale unico. Ciò viene espresso
nell'emblema del Patrimonio Mondiale che è
circolare, come il mondo, ma allo stesso tempo
rappresenta un simbolo di protezione. Il quadrato
centrale è una forma creata dall'uomo e il cerchio
rappresenta la natura: uomo e natura intimamente
legati.
5. Candidature
Ogni Stato membro compila, ogni 5 anni, una Lista propositiva di Siti.
I nuovi criteri di selezione mirano all'inclusione di tipologie fin'ora
poco rappresentate quali, ad esempio, i paesaggi culturali o
l'architettura contemporanea.
La lista del Patrimonio Mondiale cresce di anno in anno via via che le
nuove nomine vengono accettate dal Comitato e nuovi paesi firmano
la Convenzione.
Delineare l'elenco rappresenta una difficile sfida: che cosa rende un
tesoro culturale o naturale un eccezionale valore universale?
Un monumento culturale può essere, ad esempio un capolavoro
del genio creativo o può avere esercitato una forte influenza
architettonica
Un sito naturale può rappresentare stadi fondamentali della
storia terrestre o processi ecologici e biologici attivi oppure
contenere habitat naturali di animali in pericolo o essere una
scena di eccezionale bellezza.
6. L’inserimento di un sito nella lista dei beni riconosciuti dall’UNESCO
come PATRIMONIO dell’UMANITA’ è frutto di un iter procedurale
notevolmente impegnativo.
La proposta per la candidatura parte di norma dalle
amministrazioni locali e deve coincidere con la volontà politica e
sociale della popolazione del territorio che, attraverso i suoi
rappresentanti, individua nel riconoscimento un’occasione di
sviluppo locale e un incremento del prestigio del territorio.
Il passo successivo è rappresentato dalla domanda specifica da
inoltrare al gruppo di lavoro permanente per la lista del
patrimonio mondiale.
Successivamente all’inserimento del sito nella lista, assume
un’importanza decisiva la redazione del dossier di candidatura,
documento di estrema rilevanza e complessità.
Inoltre occorre redigere il piano di gestione, strumento
obbligatorio, che dovrà assicurare nel tempo la conservazione
dei valori per i quali il bene viene identificato e iscritto.
7. Legge 20 febbraio 2006, n. 77
Misure speciali di tutela e fruizione dei siti italiani di interesse
culturale, paesaggistico e ambientale, inseriti nella «lista del
patrimonio mondiale», posti sotto la tutela dell'UNESCO.
Art. 3. Piani di gestione
1. Per assicurare la conservazione dei siti italiani UNESCO e creare
le condizioni per la loro valorizzazione sono approvati appositi piani
di gestione.
2. I piani di gestione definiscono le priorità di intervento e le relative
modalità attuative, nonché le azioni esperibili per reperire le risorse
pubbliche e private necessarie, in aggiunta a quelle previste
dall'articolo 4, oltre che le opportune forme di collegamento con
programmi o strumenti normativi che perseguano finalità
complementari, tra i quali quelli disciplinanti i sistemi turistici locali e i
piani relativi alle aree protette.
8. Piani di Gestione dei siti UNESCO
L’esigenza di elaborare un modello per la
realizzazione dei Piani di Gestione nasce
innanzitutto da una richiesta ufficiale
dell’UNESCO a tutti i siti iscritti nella Lista
del Patrimonio Mondiale dell’Umanità.
9. Lista del Patrimonio
Mondiale dell’Umanità.
Secondo l‘UNESCO tale piano
dovrebbe essere focalizzato
soprattutto sulla programmazione degli
interventi da attuare per mantenere nel
tempo l’integrità dei valori che hanno
consentito l’iscrizione nella Lista, in
modo da preservare il sito per le future
generazioni.
10. “Approccio integrato”
Il Ministero per i Beni e le Attività
Culturali, attraverso il suo Ufficio per la
Lista del Patrimonio Mondiale, ha
cercato di rispondere all’esigenza
manifestata dall’UNESCO elaborando
una metodologia che possa
rappresentare una guida per la
realizzazione dei piani di gestione di tutti
i siti italiani.
La metodologia trova i suoi principi
Ministero per
i Beni e
fondamentali nelle Linee Guida
le Attività elaborate dalla Commissione Nazionale
Culturali Siti UNESCO e Sistemi Turistici Locali
11. Adozione delle Linee
Guida operative
elenco dei criteri:
Rappresentare un capolavoro del genio creativo dell'uomo
Aver esercitato un'influenza considerevole in un dato periodo
o in un'area culturale determinata, sullo sviluppo
dell'architettura, delle arti monumentali, della
pianificazione urbana o della creazione di paesaggi; di
tradizioni viventi, idee credenze o di opere artistiche e
letterarie con una significanza universale.
Costituire testimonianza unica ed eccezionale di una civiltà o
di una tradizione culturale scomparsa, di arte,
architettura, paesaggio, pianificazione urbana.
12. Adozione delle Linee
Guida operative
elenco dei criteri:
Contenere fenomeni naturali superlativi o aree di bellezza naturale
eccezionale e di importanza estetica.
Essere un esempio eccezionale di processi ecologici e biologici in
essere nello sviluppo e nell’evoluzione degli ecosistemi
terrestri, delle acque dolci, costali e marini e delle comunità di
piante ed animali.
Contenere gli habitat più importanti e significativi per la
conservazione in situ delle diversità biologiche, comprese
quelle contenenti specie minacciate di eccezionale valore
universale dal punto di vista scientifico o della conservazione.
13. I capisaldi della metodologia:
lo sviluppo sostenibile dell’area, in modo che tutti i processi di
valorizzazione prevedano un uso sostenibile dei beni non solo da un punto
di vista fisico (capacità di carico), ma anche sotto l’aspetto delle valenze
culturali e sociali;
il sistema culturale territoriale, inteso come un processo integrato di
gestione dell’area culturale, che supera i confini del sito UNESCO arrivando
all’intero territorio di riferimento;
i criteri di definizione delle priorità e delle scelte di progetto, in base
alla loro fattibilità e attuabilità, sia in termini di reperimento delle risorse
finanziarie sia in termini di complessità;
la flessibilità delle indicazioni e delle attività indicate, in quanto la
metodologia deve rispondere alle esigenze di diverse tipologie di siti
ciascuna delle quali presenta delle sue specificità;
il significato da dare al Piano di Gestione, che non deve essere un
semplice documento da presentare all’UNESCO, bensì rappresenta un
vero e proprio processo che coinvolge nel tempo tutti gli stakeholder.
14. Il piano di gestione
Il piano di gestione ha una sua
autonomia ed una procedura mirata a
definire il modello di sviluppo locale
basato sulla cultura ma anche a
progettare le attività per rispondere
alle richieste dell’UNESCO.
15. Il Piano di Gestione svolge un’opera di coordinamento su tutte
le altre pianificazioni per:
mantenere nel tempo l’integrità dei valori che hanno
consentito l’iscrizione WHL (World Heritage List);
coniugare la tutela e la conservazione con lo
sviluppo integrato delle risorse d’area
dell’economica locale;
rendere compatibile un processo locale condiviso
da più soggetti e autorità, che possono avere anche
interessi contrapposti.
16. Il piano di gestione definisce le modalità per
gestire le risorse di carattere storico,
culturale e ambientale, ed è in grado di
orientare gli strumenti della pianificazione
urbanistica ed economica attraverso la
conoscenza, la conservazione e la
valorizzazione
17. migliori pratiche nazionali e
internazionali
siti mondiali
Année Nom du bien Pays Type Région ID
1978 Parc national de Yellowstone US N EUR 28
1979 Cathédrale de Chartres FR C EUR 81
1980 Temples mégalithiques de Malte MT C EUR 132
1981 Arles, monuments romains et romans FR C EUR 164
1982 Site archéologique de Leptis Magna LY C ARB 183
1983 Sanctuaire historique de Machu Picchu PE M LAC 274
1984 Alhambra, Generalife et Albayzín, Grenade ES C EUR 314
1985 Petra JO C ARB 326
1986 Stonehenge, Avebury et sites associés GB C EUR 373
1987 Acropole d'Athènes GR C EUR 404
1988 Ville préhispanique de Chichen - Itza MX C LAC 483
1989 Site archéologique d'Olympie GR C EUR 517
1991 Cathédrale Notre-Dame, ancienne abbaye Saint-Remi et palais de FR C EUR 601
Tau, Reims
1992 Centre historique de Prague CZ C EUR 616
1993 Chemin de Saint-Jacques-de-Compostelle ES C EUR 669
18. migliori pratiche nazionali e
internazionali
siti mondiali
Année Nom du bien Pays Type Région ID
1994 Monuments historiques de l'ancienne Kyoto (villes de Kyoto, JP C APA 688
Uji et Otsu)
1995 Centre historique d’Avignon : Palais des papes, ensemble FR C EUR 228
épiscopal et Pont d’Avignon
1996 Cathédrale de Cologne DE C EUR 292
1997 Palais de la musique catalane et hôpital de Sant Pau, Barcelone ES C EUR 804
1998 Site archéologique de Troie TR C EUR 849
1999 Sites archéologiques de Mycènes et de Tirynthe GR C EUR 941
2000 Ensemble archéologique de Tarragone ES C EUR 875
2001 Centre historique de Vienne AT C EUR 1033
2002 Ancienne cité maya de Calakmul, Campeche MX C LAC 1061
2003 Ville blanche de Tel-Aviv – le mouvement moderne IL C EUR 1096
2004 Bam et son paysage culturel IR C APA 1208
2005 Quartier du Vieux pont de la vieille ville de Mostar BA C EUR 946
2006 Crac des Chevaliers et Qal’at Salah El-Din SY C ARB 1229
2007 Opéra de Sydney AU C APA 166
19. migliori pratiche nazionali e
internazionali
La lista italiana
1982 Centro storico di Firenze
siti italiani
1987 Venezia e la sua Laguna
1993 I Sassi di Matera
1995 Centro storico di Siena
1995 Centro storico di Napoli
1995 Centro storico di Ferrara
1996 Castel del Monte
1996 Trulli di Alberobello
1997 Reggia di Caserta, il Parco, l'acquedotto Vanvitelli e il
Complesso di San Leucio
1997 Aree archeologiche di Pompei, Ercolano e Torre Annunziata
1997 Costiera Amalfitana
1997 Area Archeologica di Agrigento
1980 1990 Centro storico di Roma, le Proprietà della Santa Sede
che godono dei diritti di extraterritorialità, e San Paolo Fuori le
Mura
20. migliori pratiche nazionali e
internazionali
siti italiani
1998 Centro storico di Urbino
1999 Villa Adriana (Tivoli)
2000 Assisi, la Basilica di San Francesco e altri siti
Francescani
2001 Villa d'Este (Tivoli)
2002 Città Barocche del Val di Noto
2005 Siracusa e la necropoli rupestre di Pantalica
2006 Genova, le Strade Nuove e il Sistema dei Palazzi dei
Rolli
21. PIANO DI GESTIONE PER
LA CITTA’ DI BENEVENTO
REDAZIONE DEL PIANO DI GESTIONE
DEL SITO
“Italia Langobardorum :
centri di culto e di potere (568-774)”
candidato per l’inserimento nella
Lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO
22. La città di Benevento sta per proporre all’Unesco la Chiesa di
Santa Sofia nell’ambito di un progetto più ampio che la vede
in candidatura seriale con 6 siti della Langobardia Major e
Minor: Cividale, Brescia, Castelseprio (Langobardia Major);
Benevento, Spoleto, Monte Sant’Angelo (Langobardia minor).
23. E’ stato elaborato un logo comune, che con le sue sei punte è
rappresentativo del sito seriale stesso.
24. Chiesa di S.Sofia candidata per la lista Unesco
Candidatura avanzata dal Comune per l’inserimento della città di
Benevento nell’ambito dei siti seriali delle maggiori testimonianze della
cultura longobarda in Italia facenti parte del Patrimonio Unesco
Il Comune di Benevento, individuando la zona di perimetrazione
dei monumenti (cosiddetta “buffer zone”), con la redazione del
dossier e del piano di gestione, va a decidere le misure che
bisognerà adottare per una tutela integrata e sostenibile.
Il concetto di valorizzazione del bene va considerato non solo in
relazione alla buffer- zone, zona sensibile che necessita di
essere protetta assieme al bene stesso, ma anche rispetto
all’area vasta.
La “zona cuscinetto” viene definita all’interno delle mura
longobarde come una porzione del corpo antico della città che
contiene, oltre al Complesso di Santa Sofia, il Complesso di
Sant’Ilario, la Rocca dei Rettori, la Chiesa del S.S. Salvatore, il
Duomo e l’Arco del Sacramento
25.
26. Il valore testimoniale storico - artistico va
inquadrato in un contesto fisico qualificante sia la
specificità del sito, sia la sua singolarità,
riferendosi quindi alla cinta muraria longobarda, al
tessuto storico esistente, alla ricchezza del
patrimonio storico - architettonico, urbanistico
coevo ma anche precedente (di epoca classica) ivi
presente.
27.
28. La programmazione strategica di Benevento.
La città di Benevento nel corso degli anni ha avviato attività di
notevole spessore nel campo della programmazione complessa ed
ha attivato tutte le sinergie istituzionali per dotarsi di strumenti
adeguati.
L’azione combinata tra le istituzioni delinea un “Sistema territoriale
orientato verso l’arte ed i beni storico, culturali ed architettonici”.
La qualità e quantità dei beni storico – artistico - archeologici diffusi
nella città consentono di immaginare la realizzazione di un
particolare sistema di servizi e infrastrutture avanzate che coinvolga
tutti i principali monumenti e giacimenti culturali della città.
Queste politiche, hanno preso maggior corpo e consistenza con
l’utilizzo dei fondi strutturali per i periodi di programmazione 1994 –
1999 e, soprattutto, con quelli per il periodo 2000 – 2006.
29. Strategia di sistema
L’obiettivo è stato quello di intersecare e rendere compatibile la città moderna,
che guarda allo sviluppo, con una città dei beni culturali, in un sistema in cui le
due realtà possano convivere ed interagire positivamente verso il comune fine di
crescita economica, sociale e culturale, nel rispetto dell’ambiente.
•Gli strumenti di programmazione dedicati ai giacimenti culturali sul
territorio, strutturati fino ad oggi, sono:
•Progetto Integrato “Benevento: il futuro nella storia”
obiettivo prioritario: porre il patrimonio dei beni culturali ed il centro storico
quale volano per lo sviluppo economico dell’area.
•Piano Strategico e PUM
opzione di sviluppo sostenibile e condivisa, valida per la città (area urbana)
come per il territorio sannita (area vasta) che si fonda sulla valorizzazione delle
potenzialità di città d’arte e cultura e sulla capacità di cogliere l’opportunità
offerta dall’essere cerniera fisica tra i corridoi I ed VIII della Rete multimodale.
30. Benevento presenta una fortissima concentrazione di beni culturali ed al
contempo una serie di vincoli derivanti dalla condizione di centro urbano di
medie dimensioni con aree interessate da giacimenti culturali, pienamente
utilizzate dai residenti per attività anche contrastanti con la conservazione e
l’accessibilità per fini turistici e di studio.