IMPIANTI PER IL TRATTAMENTO DEI RIFIUTI SPECIALI ASSIMILABILI AGLI URBANI
I.T.R. offre impianti per il trattamento dei rifi uti assimilabili agli urbani, provenienti da attività commerciali ed industriali, dove è possibile selezionare
sia manualmente che automaticamente, previa una pulizia meccanica del materiale, i prodotti riciclabili quali: carta, cartone, legno, materiali
plastici derivanti da imballaggi, tessili, ferro e metalli non ferrosi. Il materiale di fi ne linea (non riciclabile) è destinato ad un trattamento meccanico
di raffi nazione, fi nalizzato alla produzione di combustibile derivato dai rifi uti (CDR), in modo da ridurre al minimo il quantitativo di materiale da
conferire in discarica.
Idonei sistemi di captazione delle polveri derivanti da tutte le fasi di lavorazione, consentono un ricambio d’aria nei locali di lavorazione con
presenza di operatori (cabine di cernita), a garanzia del rispetto delle norme relative agli ambienti di lavoro; nonché il successivo abbattimento
delle polveri prima dell’emissione in atmosfera.
Allegati dirvit piano aria sicilia copiato da dirvit e incollato 112 righe ...Pino Ciampolillo
ANZA DOTTORE SALVATORE EX DIRIGENTE ASSESSORATO AMBIENTE REGIONE SICILIA Coordinatore PIANO QUALITA 'DELL'ARIA SICILIA COPIATO DAL PIANO RISANAMENTO ARIA DEL VENETO E DA 27 ALTRE FONTI "puo ritenersi accertato il Che Il Piano (ARIA REGIONE SICILIA) conteneva in sé non ERRORI comunque vistose copiature di UN piano di Altra Regione. Appare Evidente Che Gli ERRORI del Piano Regionale per la Tutela della Qualità dell'Aria non potevano Essere Semplici refusi, Giacchè non potrebbe giustificarsi Logicamente la Creazione ad hoc di Una Commissione Composta da tre soggetti Che ha Lavorato a quattro MESI la correzione di Elaborato di APPENA 385 pages Compresi Gli Allegati. Nello Stesso decreto di correzione Relativo al piano SI Legge di Comunità Montane argini DI Fiumi e Canali Intero territorio pianeggiante della Regione, bacino archeologico padano. Puo pertanto ritenersi accertato il Che Il Piano conteneva in sé non ERRORI, comunque vistose copiature di un piano di Altra Regione .... Tribunale di Palermo Sentenza di condanna a SALVATORE ANZA? Alla pena di 1 anno e 8 Mesi di reclusione n. 5455/18 ottobre 2012 http://tutelaariaregionesicilia.blogspot.it/2014/04/anza-salvatore.html
Bonificare con gli ecosistemi naturali dott. Mattia Biasioli.SviluppoBasilicata
@ Ri – Costruire a (quasi) km 0 - FACTOR20
Viggiano . 22 novembre 2013
Bonificare con gli ecosistemi naturali:
riuso e riqualificazione di aree degradate
e siti contaminati
Allegati dirvit piano aria sicilia capitolo 2 da pag 125 a pag 133 dirvit al...Pino Ciampolillo
Il Piano regionale per la qualità dell'aria presentato dalla regione Sicilia nel 2007 somiglia stranamente a quello del Veneto. Semplice coincidenza?
E' da un pò che in Sicilia non si respira più la stessa aria. Da Palermo a Gela, da Catania a Caltanisetta ci sono segnali di cambiamento che vengono dalla società civile, dai commercianti, dagli industriali che si ribellano contro la mafia e il pizzo. Anche la burocrazia regionale se n'è accorta. Per questo nel "Piano Regionale di Coordinamento per la tutela della qualità dell'aria", pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana, sono state introdotte importanti novità. Ora siamo più europei e lo conferma il rigido clima dell'isola. In più abbiamo un "bacino aerologico padano" e "piste ciclabili lungo gli argini dei fiummi e dei canali" presenti nei centri storici dei comuni siciliani. A leggere il piano in questione si può fare a meno anche dell'autonomia, dato che anche il Parlamento , l'Assemblea Regionale, è diventato un normale Consiglio regionale come quello del Veneto.
http://tutelaariaregionesicilia.blogspot.it/2013/11/blog-post_28.html
IMPIANTI PER IL TRATTAMENTO DEI RIFIUTI SPECIALI ASSIMILABILI AGLI URBANI
I.T.R. offre impianti per il trattamento dei rifi uti assimilabili agli urbani, provenienti da attività commerciali ed industriali, dove è possibile selezionare
sia manualmente che automaticamente, previa una pulizia meccanica del materiale, i prodotti riciclabili quali: carta, cartone, legno, materiali
plastici derivanti da imballaggi, tessili, ferro e metalli non ferrosi. Il materiale di fi ne linea (non riciclabile) è destinato ad un trattamento meccanico
di raffi nazione, fi nalizzato alla produzione di combustibile derivato dai rifi uti (CDR), in modo da ridurre al minimo il quantitativo di materiale da
conferire in discarica.
Idonei sistemi di captazione delle polveri derivanti da tutte le fasi di lavorazione, consentono un ricambio d’aria nei locali di lavorazione con
presenza di operatori (cabine di cernita), a garanzia del rispetto delle norme relative agli ambienti di lavoro; nonché il successivo abbattimento
delle polveri prima dell’emissione in atmosfera.
Allegati dirvit piano aria sicilia copiato da dirvit e incollato 112 righe ...Pino Ciampolillo
ANZA DOTTORE SALVATORE EX DIRIGENTE ASSESSORATO AMBIENTE REGIONE SICILIA Coordinatore PIANO QUALITA 'DELL'ARIA SICILIA COPIATO DAL PIANO RISANAMENTO ARIA DEL VENETO E DA 27 ALTRE FONTI "puo ritenersi accertato il Che Il Piano (ARIA REGIONE SICILIA) conteneva in sé non ERRORI comunque vistose copiature di UN piano di Altra Regione. Appare Evidente Che Gli ERRORI del Piano Regionale per la Tutela della Qualità dell'Aria non potevano Essere Semplici refusi, Giacchè non potrebbe giustificarsi Logicamente la Creazione ad hoc di Una Commissione Composta da tre soggetti Che ha Lavorato a quattro MESI la correzione di Elaborato di APPENA 385 pages Compresi Gli Allegati. Nello Stesso decreto di correzione Relativo al piano SI Legge di Comunità Montane argini DI Fiumi e Canali Intero territorio pianeggiante della Regione, bacino archeologico padano. Puo pertanto ritenersi accertato il Che Il Piano conteneva in sé non ERRORI, comunque vistose copiature di un piano di Altra Regione .... Tribunale di Palermo Sentenza di condanna a SALVATORE ANZA? Alla pena di 1 anno e 8 Mesi di reclusione n. 5455/18 ottobre 2012 http://tutelaariaregionesicilia.blogspot.it/2014/04/anza-salvatore.html
Bonificare con gli ecosistemi naturali dott. Mattia Biasioli.SviluppoBasilicata
@ Ri – Costruire a (quasi) km 0 - FACTOR20
Viggiano . 22 novembre 2013
Bonificare con gli ecosistemi naturali:
riuso e riqualificazione di aree degradate
e siti contaminati
Allegati dirvit piano aria sicilia capitolo 2 da pag 125 a pag 133 dirvit al...Pino Ciampolillo
Il Piano regionale per la qualità dell'aria presentato dalla regione Sicilia nel 2007 somiglia stranamente a quello del Veneto. Semplice coincidenza?
E' da un pò che in Sicilia non si respira più la stessa aria. Da Palermo a Gela, da Catania a Caltanisetta ci sono segnali di cambiamento che vengono dalla società civile, dai commercianti, dagli industriali che si ribellano contro la mafia e il pizzo. Anche la burocrazia regionale se n'è accorta. Per questo nel "Piano Regionale di Coordinamento per la tutela della qualità dell'aria", pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana, sono state introdotte importanti novità. Ora siamo più europei e lo conferma il rigido clima dell'isola. In più abbiamo un "bacino aerologico padano" e "piste ciclabili lungo gli argini dei fiummi e dei canali" presenti nei centri storici dei comuni siciliani. A leggere il piano in questione si può fare a meno anche dell'autonomia, dato che anche il Parlamento , l'Assemblea Regionale, è diventato un normale Consiglio regionale come quello del Veneto.
http://tutelaariaregionesicilia.blogspot.it/2013/11/blog-post_28.html
Energia da Biogas prodotto con Rifiuti Solidi Urbaniadriano cirasole
Lack of management in waste collection in the Metropolitan areas of Matera reflects historical structural divide, which produces costs on the City Hall e on the final consumers through higher taxes, beyond further CO2 emissions to carry the waste to other regions to be recycled.
European Waste Framework Directive's 50 % should be pursued in 2020 for Municipal waste.
We should pass this target to become a sustainable community, reglobalizating the energy from bottom through Distributed Generated Association.
Distributed Generation is the strategic placement of small power generating units near customer loads. Distributed generation technologies include such resources as:
Industrial gas turbines
Reciprocating engines in industrial and commercial heat and power applications
Storage systems
Wind turbines
Photovoltaic
Biomass
Hydrogen Fuel cells
A DGA is a community of customers who become producers of their own energy, are less dependent from interests of power lobbies, interconnected in a global net where producers community ex-change energy to each other horizontally.
A Grid for Distributed Generation Energy produced from Municipal Waste would allow to my City Hall to comply with European standards and efficiency in Municipal Waste management, producing cheap energy for the inhabitants.
Energia da Biogas prodotto con Rifiuti Solidi Urbaniadriano cirasole
Lack of management in waste collection in the Metropolitan areas of Matera reflects historical structural divide, which produces costs on the City Hall e on the final consumers through higher taxes, beyond further CO2 emissions to carry the waste to other regions to be recycled.
European Waste Framework Directive's 50 % should be pursued in 2020 for Municipal waste.
We should pass this target to become a sustainable community, reglobalizating the energy from bottom through Distributed Generated Association.
Distributed Generation is the strategic placement of small power generating units near customer loads. Distributed generation technologies include such resources as:
Industrial gas turbines
Reciprocating engines in industrial and commercial heat and power applications
Storage systems
Wind turbines
Photovoltaic
Biomass
Hydrogen Fuel cells
A DGA is a community of customers who become producers of their own energy, are less dependent from interests of power lobbies, interconnected in a global net where producers community ex-change energy to each other horizontally.
A Grid for Distributed Generation Energy produced from Municipal Waste would allow to my City Hall to comply with European standards and efficiency in Municipal Waste management, producing cheap energy for the inhabitants.
Energia da Biogas prodotto con Rifiuti Solidi Urbaniadriano cirasole
Lack of management in waste collection in the Metropolitan areas of Matera reflects historical structural divide, which produces costs on the City Hall e on the final consumers through higher taxes, beyond further CO2 emissions to carry the waste to other regions to be recycled.
European Waste Framework Directive's 50 % should be pursued in 2020 for Municipal waste.
We should pass this target to become a sustainable community, reglobalizating the energy from bottom through Distributed Generated Association.
Distributed Generation is the strategic placement of small power generating units near customer loads. Distributed generation technologies include such resources as:
Industrial gas turbines
Reciprocating engines in industrial and commercial heat and power applications
Storage systems
Wind turbines
Photovoltaic
Biomass
Hydrogen Fuel cells
A DGA is a community of customers who become producers of their own energy, are less dependent from interests of power lobbies, interconnected in a global net where producers community ex-change energy to each other horizontally.
A Grid for Distributed Generation Energy produced from Municipal Waste would allow to my City Hall to comply with European standards and efficiency in Municipal Waste management, producing cheap energy for the inhabitants.
L’AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE N 693 DEL 18 LUGLIO 2008 CHE HA VISTO COME RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO L’ARCHITETTO CANNOVA GIANFRANCO, CON LA QUALE LA ITALCEMENTI AVANZA RICHIESTA DI RINNOVO NON PUO’ TROVARE ACCOGLIMENTO IN QUANTO IL DECRETO SU CUI SI CHIEDE IL RINNOVO E’ DECADUTO SIN DAL 17 LUGLIO 2010 PER INOSSERVANZA DELLE PRESCRIZIONI INSERITE NEL DECRETO 693 18 LUGLIO 2008
LA CONFERMA DI QUANTO SOPRA SI EVINCE DALLA CONVOCAZIONE DI UN TAVOLO TECNICO PER IL GIORNO 09/06/2011 ALLE ORE 11 DEL SERVIZIO 2 VIA VAS DIRETTO DAL DOTTOR NATALE ZUCCARELLO .
IL TAVOLO TECNICO CONVOCATO DAL DIRIGENTE RESPONSABILE DR NATALE ZUCCARELLO AVEVA IL COMPITO DI: “verificare se la societa’ italcementi s.p.a. ha provveduto a dare corso alla attuazione delle prescrizioni contenute nel decreto di riferimento “
QUINDI NON SI PUO’ AVANZARE UNA RICHIESTA DI RINNOVO SU UN DECRETO CHE NON ESISTE
NON RISULTANDO ALCUN INTERVENTO VOLTO AD UNIFORMARSI ALLE PREVISIONI DELLA AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE CONCESSA NEL 2008, COMPORTA UNA GRAVE RESPONSABILITA’ PER L’AITALCEMENTI S.p.a. CHE HA CONTINUATO AD UTILIZZARE UN IMPIANTO ALTAMENTE INQUINANTE E NOCIVO PER LA SALUTE DEI CITTADINI, OLTRE AD ESSERE FORIERA DI RESPONSABILITA’ ANCHE PER L’AMMINISTRAZIONE REGIONALE PER I SUOI AGENTI CHE RIMANENDO INERTI SONO SOLIDAMENTE RESPONSABILI CON LA ITALCEMENTI S.p.a., PER I DANNI ALLA SALUTE DEI CITTADINI.
NON RISULTA CHE L’AMMINISTRAZIONE ABBIA MAI EFFETTUATO ALCUN CONTROLLO IN ORDINE ALL’ADEMPIMENTO DELLE PRESCRIZIONI IMPOSTE NEI TERMINI PREVISTI DALL’A.I.A.
Sempre in merito alla procedura A.I.A.
Il 9 febbraio 2007 protocollo 10741 il 2° servizio VIA VAS nel rispondere a quanto richiesto con nota prot arta 75686 del 2.11.206 della ITALCEMENTI tendente ad ottenere L’AUTORIZZAIONE INTEGRATA AMBIENTALE comunicava alla ITALCEMENTI che la richiesta avanzata doveva essere sottoposta a procedura di Valutazione Di Impatto Ambientale
La comunicazione a firma del
Dirigente responsabile del servizio 2° VIA-VAS ingegnere VINCENZO SANSONE
Nella conferenza dei servizi del 21.11.2007 il responsabile del procedimento architetto CANNOVA GIANFRANCO comunica i presenti di “ aver ricevuto una nota 2132 del 20.11.07 col quale si informa che la pratica di V.I.A. e’ in fase istruttoria e che sarà cura dell’U.O. trasmettere le risultanze alla conclusione del procedimento”
Nella conferenza dei servizi del 31.1.2008 il responsabile del procedimento architetto CANNOVA GIANFRANCO comunica i presenti di “ aver ricevuto una nota 138 del 25.01.08 col quale si informa che la pratica di V.I.A. e’ in fase istruttoria e che sarà cura dell’U.O. trasmettere le risultanze alla conclusione del procedimento”
La Italcementi chiede “ di rilasciare l’Autorizzazione Integrata Ambientale relativo all’impianto attuale includendo il coke di petrolio, ad esclusione della conversione tecnologica da via semisecca a via secca che
Energia da Biogas prodotto con Rifiuti Solidi Urbaniadriano cirasole
Lack of management in waste collection in the Metropolitan areas of Matera reflects historical structural divide, which produces costs on the City Hall e on the final consumers through higher taxes, beyond further CO2 emissions to carry the waste to other regions to be recycled.
European Waste Framework Directive's 50 % should be pursued in 2020 for Municipal waste.
We should pass this target to become a sustainable community, reglobalizating the energy from bottom through Distributed Generated Association.
Distributed Generation is the strategic placement of small power generating units near customer loads. Distributed generation technologies include such resources as:
Industrial gas turbines
Reciprocating engines in industrial and commercial heat and power applications
Storage systems
Wind turbines
Photovoltaic
Biomass
Hydrogen Fuel cells
A DGA is a community of customers who become producers of their own energy, are less dependent from interests of power lobbies, interconnected in a global net where producers community ex-change energy to each other horizontally.
A Grid for Distributed Generation Energy produced from Municipal Waste would allow to my City Hall to comply with European standards and efficiency in Municipal Waste management, producing cheap energy for the inhabitants.
Energia da Biogas prodotto con Rifiuti Solidi Urbaniadriano cirasole
Lack of management in waste collection in the Metropolitan areas of Matera reflects historical structural divide, which produces costs on the City Hall e on the final consumers through higher taxes, beyond further CO2 emissions to carry the waste to other regions to be recycled.
European Waste Framework Directive's 50 % should be pursued in 2020 for Municipal waste.
We should pass this target to become a sustainable community, reglobalizating the energy from bottom through Distributed Generated Association.
Distributed Generation is the strategic placement of small power generating units near customer loads. Distributed generation technologies include such resources as:
Industrial gas turbines
Reciprocating engines in industrial and commercial heat and power applications
Storage systems
Wind turbines
Photovoltaic
Biomass
Hydrogen Fuel cells
A DGA is a community of customers who become producers of their own energy, are less dependent from interests of power lobbies, interconnected in a global net where producers community ex-change energy to each other horizontally.
A Grid for Distributed Generation Energy produced from Municipal Waste would allow to my City Hall to comply with European standards and efficiency in Municipal Waste management, producing cheap energy for the inhabitants.
Energia da Biogas prodotto con Rifiuti Solidi Urbaniadriano cirasole
Lack of management in waste collection in the Metropolitan areas of Matera reflects historical structural divide, which produces costs on the City Hall e on the final consumers through higher taxes, beyond further CO2 emissions to carry the waste to other regions to be recycled.
European Waste Framework Directive's 50 % should be pursued in 2020 for Municipal waste.
We should pass this target to become a sustainable community, reglobalizating the energy from bottom through Distributed Generated Association.
Distributed Generation is the strategic placement of small power generating units near customer loads. Distributed generation technologies include such resources as:
Industrial gas turbines
Reciprocating engines in industrial and commercial heat and power applications
Storage systems
Wind turbines
Photovoltaic
Biomass
Hydrogen Fuel cells
A DGA is a community of customers who become producers of their own energy, are less dependent from interests of power lobbies, interconnected in a global net where producers community ex-change energy to each other horizontally.
A Grid for Distributed Generation Energy produced from Municipal Waste would allow to my City Hall to comply with European standards and efficiency in Municipal Waste management, producing cheap energy for the inhabitants.
L’AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE N 693 DEL 18 LUGLIO 2008 CHE HA VISTO COME RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO L’ARCHITETTO CANNOVA GIANFRANCO, CON LA QUALE LA ITALCEMENTI AVANZA RICHIESTA DI RINNOVO NON PUO’ TROVARE ACCOGLIMENTO IN QUANTO IL DECRETO SU CUI SI CHIEDE IL RINNOVO E’ DECADUTO SIN DAL 17 LUGLIO 2010 PER INOSSERVANZA DELLE PRESCRIZIONI INSERITE NEL DECRETO 693 18 LUGLIO 2008
LA CONFERMA DI QUANTO SOPRA SI EVINCE DALLA CONVOCAZIONE DI UN TAVOLO TECNICO PER IL GIORNO 09/06/2011 ALLE ORE 11 DEL SERVIZIO 2 VIA VAS DIRETTO DAL DOTTOR NATALE ZUCCARELLO .
IL TAVOLO TECNICO CONVOCATO DAL DIRIGENTE RESPONSABILE DR NATALE ZUCCARELLO AVEVA IL COMPITO DI: “verificare se la societa’ italcementi s.p.a. ha provveduto a dare corso alla attuazione delle prescrizioni contenute nel decreto di riferimento “
QUINDI NON SI PUO’ AVANZARE UNA RICHIESTA DI RINNOVO SU UN DECRETO CHE NON ESISTE
NON RISULTANDO ALCUN INTERVENTO VOLTO AD UNIFORMARSI ALLE PREVISIONI DELLA AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE CONCESSA NEL 2008, COMPORTA UNA GRAVE RESPONSABILITA’ PER L’AITALCEMENTI S.p.a. CHE HA CONTINUATO AD UTILIZZARE UN IMPIANTO ALTAMENTE INQUINANTE E NOCIVO PER LA SALUTE DEI CITTADINI, OLTRE AD ESSERE FORIERA DI RESPONSABILITA’ ANCHE PER L’AMMINISTRAZIONE REGIONALE PER I SUOI AGENTI CHE RIMANENDO INERTI SONO SOLIDAMENTE RESPONSABILI CON LA ITALCEMENTI S.p.a., PER I DANNI ALLA SALUTE DEI CITTADINI.
NON RISULTA CHE L’AMMINISTRAZIONE ABBIA MAI EFFETTUATO ALCUN CONTROLLO IN ORDINE ALL’ADEMPIMENTO DELLE PRESCRIZIONI IMPOSTE NEI TERMINI PREVISTI DALL’A.I.A.
Sempre in merito alla procedura A.I.A.
Il 9 febbraio 2007 protocollo 10741 il 2° servizio VIA VAS nel rispondere a quanto richiesto con nota prot arta 75686 del 2.11.206 della ITALCEMENTI tendente ad ottenere L’AUTORIZZAIONE INTEGRATA AMBIENTALE comunicava alla ITALCEMENTI che la richiesta avanzata doveva essere sottoposta a procedura di Valutazione Di Impatto Ambientale
La comunicazione a firma del
Dirigente responsabile del servizio 2° VIA-VAS ingegnere VINCENZO SANSONE
Nella conferenza dei servizi del 21.11.2007 il responsabile del procedimento architetto CANNOVA GIANFRANCO comunica i presenti di “ aver ricevuto una nota 2132 del 20.11.07 col quale si informa che la pratica di V.I.A. e’ in fase istruttoria e che sarà cura dell’U.O. trasmettere le risultanze alla conclusione del procedimento”
Nella conferenza dei servizi del 31.1.2008 il responsabile del procedimento architetto CANNOVA GIANFRANCO comunica i presenti di “ aver ricevuto una nota 138 del 25.01.08 col quale si informa che la pratica di V.I.A. e’ in fase istruttoria e che sarà cura dell’U.O. trasmettere le risultanze alla conclusione del procedimento”
La Italcementi chiede “ di rilasciare l’Autorizzazione Integrata Ambientale relativo all’impianto attuale includendo il coke di petrolio, ad esclusione della conversione tecnologica da via semisecca a via secca che
Il dottore Anzà, responsabile del “servizio 3 tutela dell'inquinamento atmosferico" del Dipartimento regionale Territorio e Ambiente della Regione siciliana, lamenta di subire un danno alla sua reputazione e all’ immagine ad opera del convenuto Ciampolillo Giuseppe il quale, a nome del “Comitato Cittadino Isola Pulita” dedito a campagne per la tutela dell'ambiente e della salute nel comune di Isola delle Femmine, sarebbe autore di una campagna di diffamazione condotta attraverso alcuni siti Internet.
Il ricorrente produce perciò cinque allegati a riprova di tali affermazioni.
Il primo ed il secondo degli allegati riporta la “richiesta di intervento a tutela della salute pubblica” contenuto all'interno di un blog ( un sito web, generalmente gestito da una persona o da un ente, in cui l'autore, detto “blogger”, pubblica più o meno periodicamente, come in una sorta di diario online, i propri pensieri, opinioni, riflessioni, considerazioni ed altro, assieme, eventualmente, ad altre tipologie di materiale elettronico come immagini o video) in cui si denuncia all'opinione pubblica ed all'assessore regionale al Territorio e Ambiente della regione Sicilia, Rossana Interlandi, e al dirigente generale del Dipartimento Territorio Ambiente arch. Pietro Tolomemeo, in particolare, la anomala richiesta di modifica delle autorizzazioni alle emissioni in atmosfera da parte della società Italcementi che ha un impianto nel comune di Isola delle Femmine.
Nel suo articolo, il convenuto Giuseppe Ciampolillo prende in esame lo svolgimento della conferenza di servizi convocata e presieduta dal dottore Anzà il 4 luglio 2007, indetta ai sensi dell'articolo 269 del decreto legislativo n. 152/2006, ed avente ad oggetto la richiesta di autorizzazione (modificativa di quelle già in atto) alle emissioni in atmosfera da parte della ditta Italcementi: cosa che destava allarme in tanti cittadini ed al citato comitato isola pulita per la manifesta intenzione della Italcementi di fare uso del pet-coke, trasportandolo all'interno del suo stabilimento dopo averlo fatto transitare lungo il tessuto urbano, pur essendo noto che il pet-coke è sostanza pericolosa e dannosa alla salute (il pet-coke e' l'ultimo prodotto delle attivita' di trasformazione del petrolio e viene considerato lo scarto dello scarto dell'oro nero tanto da guadagnarsi il nome di "feccia del petrolio". Per la sua composizione, comprendente oltre ad IPA (in particolare benzopirene) e metalli pesanti come nichel, cromo e vanadio, va movimentato con cura per evitare di sollevare polveri respirabili. Il trattamento consistente in carico, scarico e deposito del pet-coke deve seguire le regole dettate dal decreto del Ministero della Sanita' 28 aprile 1997 concernente il trasporto di sostanze pericolose).
http://tutelaariaregionesicilia.blogspot.it/2014/01/audizione-assessore-lo-bello-dr-capilli.html
Intervento di Francesco Troiani (ENEA) al convegno "La gestione dei rifiuti radioattivi" organizzato il 10 Marzo 2011 dal Forum Nucleare Italiano
http://www.forumnucleare.it
EMC Ente Mediterraneo Calcestruzzo agenzia per la Sicilia dei target market Concrete, Flooring e Coating.
Contatti: ing. Mirisola Gaetano Ivan TEL.320.8709058 MAIL: ingegneremirisola@gmail.com
"Sika si impegna a promuovere soluzioni sostenibili per affrontare le sfide globali e per garantire questa sicurezza con il minor impatto possibile sulle risorse".
Sika si dedica a uno sviluppo sostenibile, assumendosi la responsabilità di fornire soluzioni eco-compatibili per migliorare l'efficienza energetica, i materiali e l'acqua sia nel settore delle costruzioni sia in quello dei trasporti. Con i suoi prodotti, i suoi sistemi e le sue soluzioni, Sika si impegna a creare valore per tutti gli azionisti sull'intera catena del valore e durante tutto il ciclo di vita dei prodotti. Il valore creato bilancia di gran lunga gli impatti associati alla produzione, alla distribuzione e all'uso dei prodotti. Sika si impegna da sempre a misurare, migliorare e comunicare valori sostenibili: "Più valore, meno impatto" si riferisce all'impegno nel massimizzare il valore delle proprie soluzioni per tutti gli stakeholders, riducendo il consumo di risorse e l'impatto sull'ambiente.
Come approccio standard, Sika valuta tutte le categorie di impatto e gli indicatori di risorse considerati come più importanti in base alle relative norme. Per le pavimentazioni,
le categorie più importanti da prendere in esame sono:
la Domanda di energia cumulata (CED), il Potenziale di riscaldamento globale (GWP) e il Potenziale di creazione di ozono fotochimico (POCP). Altri, come l'utilizzo di acqua dolce
di rete, sono meno significativi per le pavimentazioni e non vengono quindi trattati in questa pubblicazione.
La Brochure riassume tutti i cicli della vasta gamma Sika Flooring.
Whether for industrial ventilation, heat-exchange, air pollution control or industrial noise protection, products and equipment from the Italian Boldrocchi group are tailor-made according to the specific requirements of customers across all the main industrial sectors...
BOLDROCCHI - CLIENTI, MA ANCHE FORNITORI E SOPRATTUTTO... PARTNER!Boldrocchi
Il caso di Boldrocchi, azienda con sede a Biassono (Monza e Brianza) attiva nel campo della ventilazione industriale, degli scambiatori termici, del controllo dell'inquinamento atmosferico e acustico...
1. La riduzione delle emissioni sonore e di composti inquinanti in un Impianto di Combustione di Biomassa
F. Abbiati, M. Giavazzi, L. Monzardo gen. 2013 - pag. 1.
LA RIDUZIONE DELLE EMISSIONI SONORE E DI
COMPOSTI INQUINANTI IN UN IMPIANTO DI
COMBUSTIONE DI BIOMASSA
Dr. F. Abbiati, Ing. M. Giavazzi, Ing. L. Monzardo - Boldrocchi s.r.l.
1. Abstract
Gli impianti di produzione di energia che utilizzano come combustibili le biomasse
sono premiati con un regime di incentivazione tanto più favorevole quanto più la
biomassa utilizzata viene prodotta nelle vicinanze dell’impianto stesso (“filiera
corta”); tanto migliore è la localizzazione dell’impianto al fine di ottenere una
biomassa da una filiera di produzione locale, tanto più il processo si avvicina ad
essere realmente “carbon neutral”, ovvero minimizza l’incremento di anidride
carbonica in atmosfera.
Non da ultimo, il rispetto del D.P.C.M. del 14/11/1997 che qualifica, per ciascuna
classe di destinazione d’uso del territorio, i valori acustici limiti definiti dalla legge
quadro, premia ancor di più detti impianti e ne permette la loro realizzazione a fronte
di un ridotto inquinamento acustico sul territorio circostante l’impianto.
Pertanto, al fine di valutare la sostenibilità di un progetto, è fondamentale l’impatto
derivante dalle emissioni causate dall’impianto, siano esse relative ai composti
chimici generati dalla combustione ed immessi in atmosfera, oppure relative alle
emissioni sonore delle apparecchiature che costituiscono l’installazione.
Il questo lavoro si descrive come siano state ridotte in modo consistente le emissioni
acustiche – oltre che quelle di polveri, acidi ed ossidi di azoto – in un impianto di
produzione di energia elettrica da combustione di biomassa solida. L’impianto,
collocato in un’area della provincia di Pavia scelta in funzione dell’ottimizzazione
della filiera della biomassa, è stato dimensionato con lo scopo di ridurre al minimo
(abbondantemente sotto i limiti di legge) l’impatto sul territorio circostante.
2. Gli impianti di combustione di Biomassa e l’Impianto di Olevano di
Lomellina
Biomassa è un termine che riunisce una gran quantità di materiali, di natura
estremamente eterogenea. In forma generale, si può dire che è biomassa tutto ciò che
ha matrice organica, con esclusione delle plastiche e dei materiali fossili.
L’appartenenza delle biomasse al novero delle fonti di energia “rinnovabile” è
coerente con il fatto che, da un lato, le materie prime di origine vegetale
rappresentano degli “accumuli” alternativi di energia solare (quella immagazzinata
nella crescita per effetto della fotosintesi clorofilliana), dall’altro lato il recupero
degli “scarti” e la loro trasformazione in fonte di energia rappresenta evidentemente
un modo per inserire una componente positiva al bilancio energetico complessivo
[1].
La biomassa utilizzabile ai fini energetici consiste in tutti quei materiali organici che
possono essere utilizzati direttamente come combustibili ovvero trasformati in altre
2. La riduzione delle emissioni sonore e di composti inquinanti in un Impianto di Combustione di Biomassa
F. Abbiati, M. Giavazzi, L. Monzardo gen. 2013 - pag. 2.
sostanze (solide, liquide o gassose) di più facile utilizzo negli impianti di
conversione.
Le biomasse impiegate come fonte di energia in linea di principio non producono
CO2, se si trascura una parte inevitabile nel ciclo di trasformazione e rinnovamento
delle fonti stesse (e se si escludono le biomasse liquide la cui produzione, nel sud-est
asiatico, può comportare la distruzione delle foreste e delle torbiere, oltre ad
implicare enormi costi ambientali per il trasporto); tuttavia le biomasse impiegate
come fonte di energia danno pur sempre origine ad emissioni di inquinanti
convenzionali come ossidi di azoto, composti organici volatili e polveri [2], oltre che
inquinamento acustico.
L’aver trascurato l’analisi di questi aspetti, spesso spacciando gli impianti di
combustione di biomasse come impianti “ad impatto nullo”, ha causato
fraintendimenti e contribuito a creare un clima di sospetto nelle comunità nelle quali
si sono installati gli impianti. Solo un’analisi approfondita e sincera dei costi e dei
benefici delle diverse soluzioni, che analizzi in modo sia scientifico che divulgativo
le tecnologie esistenti per limitare o annullare le ripercussioni sull’ambiente
mediante l’installazione di impianti di qualità, può portare al raggiungimento degli
obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2 senza generare un effetto negativo sulla
qualità dell’ambiente nella zona di installazione dell’impianto.
L’impianto della Centrale Elettrica di Olevano di Lomellina (figura 1) utilizza circa
200.000 t/anno di biomassa, costituita da cippato (cioè legno sminuzzato),
principalmente pioppo derivante da coltivazioni di tipo Short Rotation Foresty.
Figura 1: Centrale di Olevano di Lomellina
L’impianto ha le caratteristiche seguenti [3]:
- Potenza termica nominale: 64 MWt
- Potenza lorda: 20 MWe
- Potenza netta: 18 MWe
- Produzione netta: 140 GWh/anno
- Tipo di caldaia: a griglia
- Ciclo termico: Rankine a vapore surriscaldato
3. La riduzione delle emissioni sonore e di composti inquinanti in un Impianto di Combustione di Biomassa
F. Abbiati, M. Giavazzi, L. Monzardo gen. 2013 - pag. 3.
- Condizioni di vapore all’ingresso turbina: 525 °C, 92 bar(a)
- Tipo di condensatore: ad aria
La Società Boldrocchi S.r.l. ha fornito l’impianto di trattamento fumi del tipo “a
secco” (figura 2) costituto da (figura 3):
Figura 2: Linea di Trattamento Fumi
- Cicloni per l’abbattimento di
particolato grossolano;
- Reattore per l’abbattimento dei
gas acidi (SO2 ed in misura
minore HCl), con iniezione di
bicarbonato di sodio
micronizzato;
- Filtro a maniche per
l’abbattimento del particolato
fine e completamento delle
reazioni di abbattimento gas
acidi;
- DeNOx SCR (Selective
Catalytic Reduction) per
l’abbattimento degli NOx
utilizzando urea in soluzione
acquosa.
Figura 3: schema a blocchi Impianto di trattamento fumi
4. La riduzione delle emissioni sonore e di composti inquinanti in un Impianto di Combustione di Biomassa
F. Abbiati, M. Giavazzi, L. Monzardo gen. 2013 - pag. 4.
L’accettazione dell’impianto da parte del cliente finale era condizionato al
raggiungimento di due obiettivi precisi:
- Emissioni residue dei composti inquinanti; NOx <70 mg/Nm3
, SOx < 10 mg/Nm3
,
HCl < 5 mg/Nm3, Polveri: < 5 mg/Nm3
(valori secchi, riferiti all’11% di O2).
- Livello equivalente medio di pressione sonora in scala A alla fence pari a: ≤ 60
dB(A) – Diurno /Notturno
(La fence dell’impianto è a circa 7 m da una superficie di un volume
parallelepipedo contenente le apparecchiature facenti parte della linea fumi -
figura 4)
- Livello Equivalente medio di pressione sonora in scala A a 1 m dall’uscita del
camino di estrazione fumi (misura sferica) pari a: ≤ 67 dB(A) – Diurno/Notturno
Il mancato rispetto dei valori di garanzia era soggetto a “Make Good”.
Il raggiungimento di questi obiettivi è stato possibile grazie a scelte specifiche e
dettagli tecnologici caratteristici dall’esperienza maturata nel settore e da una precisa
metodologia di intervento.
In particolare, nel caso delle emissioni dei composti chimici, durante il Performance
Test si sono ottenute emissioni estremamente contenute ed – in alcuni casi – nulle o
di un ordine di grandezza inferiore al limite di legge (tabella 1).
Tabella 1: valori medi di concentrazioni di inquinanti al camino (11% O2 nei fumi secchi)
misurati dal sistema SME durante il Performance Test.
Nel caso delle emissioni sonore, è stata eseguita una precisa e minuziosa ricerca e
caratterizzazione delle sorgenti sonore, con una mappatura del livello di pressione
sonora al perimetro dell’impianto (immissione in ambiente).
In prima analisi sono state individuate, sui disegni di progetto, più di 50 sorgenti
sonore all’interno dell’impianto e 40 punti di misura lungo il perimetro dello stesso,
posizionati ad una distanza di ~ 5 m l’uno dall’altro e ad un’altezza da terra di 1,5 m.
Sono stati selezionati dei primi “blocchi” di sorgenti sonore quali:
- Cicloni per l’abbattimento di particolato grossolano
- Filtro a maniche per l’abbattimento del particolato fine
- Redler zona scarico e carico ceneri
- Reattore per l’abbattimento di gas acidi
5. La riduzione delle emissioni sonore e di composti inquinanti in un Impianto di Combustione di Biomassa
F. Abbiati, M. Giavazzi, L. Monzardo gen. 2013 - pag. 5.
Per ciascuno di questi, si è passati poi ad un’analisi più dettagliata ipotizzando, sulla
base dell’esperienza maturata, i livelli di pressione sonora sia in banda di ottava che
in scala A, delle sorgenti sonore note all’interno di questi “blocchi”.
Un esempio per tutti nel caso del filtro a maniche, che è stato analizzato
suddividendolo inizialmente in “zone”:
Filtro – zona alta (pulse jet)
Filtro – zona centrale (cassone filtri)
Filtro – zona bassa (tramoggia)
per arrivare ad individuare, sempre sui disegni di progetto, il contributo dovuto a
sorgenti sonore minori, come ad esempio le rotocelle posizionate sotto i cicloni.
Questa prima fondamentale analisi ha permesso di incominciare ad ipotizzare i valori
limite di immissione misurati in prossimità dei ricettori e di capire quali potessero
essere gli interventi di insonorizzazione da effettuare, valutandone la possibilità
tecnica ed economica, prima dell’effettivo montaggio dell’impianto e la sua verifica
di impatto ambientale.
Grazie a questi interventi di insonorizzazione mirati, che hanno spaziato dalle
coibentazioni acustiche, ai silenziatori ad assorbimento e a cabine afone, una volta
montato l’intero impianto, i valori di test effettuati nei 40 punti di misura stabiliti in
fase di progetto, si sono rivelati consoni a quanto valutato teoricamente.
A questo punto, al fine di raggiungere l’obiettivo finale alla fence, si è intervenuto
sulle residue criticità.
Ad esempio, sull’estensione della coibentazione acustica a tutto il trasporto dei
Redler, alla tubazione in uscita del ventilatore estrattore unità DeNOx e ad altre
piccole sorgenti sonore in grado di inficiare il livello di pressione sonora finale.
I valori finali sono riportati in figura 4.
Si noti che i residui valori superiori al valore di garanzia risentono di sorgenti esterne
alla linea di trattamento fumi.
6. La riduzione delle emissioni sonore e di composti inquinanti in un Impianto di Combustione di Biomassa
F. Abbiati, M. Giavazzi, L. Monzardo gen. 2013 - pag. 6.
3. Bibliografia
[1]: Biomass Energy Executive Report, “Le bioenergie in Italia alla prova del
Decreto rinnovabili“, Energy & Strategy Group, School of Management Politecnico
di Milano, Giugno 2012.
[2]: G. Fumarola, “Una nuova politica per l’inquinamento atmosferico”, La
Termotecnica, dicembre 2009.
[3]: B. Covili Faggioli, “Integrazione di una centrale elettrica in una filiera di
produzione delle biomasse”, Impiantistica Italiana, N.3 maggio-giugno 2012.