La Commissione europea intende favorire un approccio coordinato alle iniziative in materia di turismo e definire un nuovo quadro d'azione per rafforzare la sua competitività e la sua capacità di crescita sostenibile. A tal fine propone una serie di iniziative di dimensione europea o multinazionale intese a conseguire questi obiettivi, mettendo a pieno profitto le competenze che il trattato di Lisbona ha attribuito all'Unione a favore del turismo.
Il Sistema europeo di indicatori per il turismo per destinazioni sostenibili ...BTO Educational
Il Sistema europeo di indicatori per il turismo per destinazioni sostenibili
TOOLKIT
Il presente documento è stato commissionato dalla Commissione europea ed è il risultato dello Studio sulla fattibilità di un Sistema europeo di indicatori nel settore del turismo per la gestione sostenibile a livello di destinazione.
2013
il briefing del Think Tank ci offre una panoramica sulla visione del turismo sostenibile in Europa. il turismo ha un duplice impatto sull'ambiente in quanto costituisce il terzo settore economico in Europa per grandezza ma allo stesso modo può diventare un vettore molto importante di disordine, esercita infatti, pressione sulle risorse naturali, provoca inoltre l'inquinamento che implica generalmente il deterioramento degli ecosistemi. l'Europa è tra le prime mete turistiche del mondo, in buona parte grazie alla sua combinazione di attrattive naturali e culturali. Questo settore rappresenta una risorsa economica e culturale di inestimabile valore anche per questo l'Europa si sta muovendo per realizzare "Un turismo che rispetta sia la popolazione locale sia il viaggiatore, il patrimonio culturale e l'ambiente."
Maremma networking lezione del 7:11:2014VISITMAREMMA
Corso di formazione alla creazione di offerte turistiche tematiche attrattive per la qualità e la convenienza e loro comunicazione sul web e attraverso i social media. Prima lezione
DALLA CRISI ALLE OPPORTUNITÀ PER IL FUTURO DEL TURISMO IN ITALIAEdoardo Colombo
Realizzato dall'IRISS Istituto di Ricerca su Innovazione e Servizi per lo Sviluppo del CNR
Supplemento alla XXIII Edizione del Rapporto sul Turismo Italiano e a cui ho collaborato
Agenda Europea per il Turismo Sostenibile | Commissione delle Comunità Europe...BTO Educational
Agenda Europea per il Turismo Sostenibile | Commissione delle Comunità Europee | 2007
Bruxelles, 19.10.2007
Agenda per un turismo europeo sostenibile e competitivo
Il marketing per il turismo
Come sostenere un settore strategico italiano
La programmazione di marketing e l’uso delle nuove tecnologie ICT,
leve fondamentali per completare una visione di sviluppo nazionale
Il Sistema europeo di indicatori per il turismo per destinazioni sostenibili ...BTO Educational
Il Sistema europeo di indicatori per il turismo per destinazioni sostenibili
TOOLKIT
Il presente documento è stato commissionato dalla Commissione europea ed è il risultato dello Studio sulla fattibilità di un Sistema europeo di indicatori nel settore del turismo per la gestione sostenibile a livello di destinazione.
2013
il briefing del Think Tank ci offre una panoramica sulla visione del turismo sostenibile in Europa. il turismo ha un duplice impatto sull'ambiente in quanto costituisce il terzo settore economico in Europa per grandezza ma allo stesso modo può diventare un vettore molto importante di disordine, esercita infatti, pressione sulle risorse naturali, provoca inoltre l'inquinamento che implica generalmente il deterioramento degli ecosistemi. l'Europa è tra le prime mete turistiche del mondo, in buona parte grazie alla sua combinazione di attrattive naturali e culturali. Questo settore rappresenta una risorsa economica e culturale di inestimabile valore anche per questo l'Europa si sta muovendo per realizzare "Un turismo che rispetta sia la popolazione locale sia il viaggiatore, il patrimonio culturale e l'ambiente."
Maremma networking lezione del 7:11:2014VISITMAREMMA
Corso di formazione alla creazione di offerte turistiche tematiche attrattive per la qualità e la convenienza e loro comunicazione sul web e attraverso i social media. Prima lezione
DALLA CRISI ALLE OPPORTUNITÀ PER IL FUTURO DEL TURISMO IN ITALIAEdoardo Colombo
Realizzato dall'IRISS Istituto di Ricerca su Innovazione e Servizi per lo Sviluppo del CNR
Supplemento alla XXIII Edizione del Rapporto sul Turismo Italiano e a cui ho collaborato
Agenda Europea per il Turismo Sostenibile | Commissione delle Comunità Europe...BTO Educational
Agenda Europea per il Turismo Sostenibile | Commissione delle Comunità Europee | 2007
Bruxelles, 19.10.2007
Agenda per un turismo europeo sostenibile e competitivo
Il marketing per il turismo
Come sostenere un settore strategico italiano
La programmazione di marketing e l’uso delle nuove tecnologie ICT,
leve fondamentali per completare una visione di sviluppo nazionale
Turismo: tornare a riverder le stelle?Landexplorer
All'interno della diretta FaceBook, turismo ritornar a riveder le stelle sono state proiettate le seguenti diapositive inerenti trend, mercato e prenotazioni.
"Il Marketing Turistico di una destinazione nell'era digitale" Prof. Alessand...Giuseppe Taranto
Slide "Il Marketing Turistico di una destinazione nell'era digitale" - Evento “Marketing Territoriale e Brand Reputation“. Giornata di Formazione Gratuita A.D.A. Associazione Direttori d’Albergo Campania. Benevento, 29-05-13, Grand Hotel Italiano. Prof. Alessandro De Nisco, Docente Marketing Università degli Studi del Sannio.
Centro Studi Turistici 1 billion tourists 1 billion opportunities - 13 dice...BTO Educational
Lezioni di Turismo di BTO Educational
Roadshow Autunno 2012 / Inverno 2013
http://www.btoeducational.it/category/calendario/
Il 13 Dicembre è il giorno individuato dal UNWTO per festeggiare l’ipotetico miliardesimo turista e ribadire l’importanza di un turismo sostenibile e solidale (http://1billiontourists.unwto.org). In ouverture di questa Lezione di Turismo il punto sull’esperienza dell’OTD-Osservatorio Turistico di Destinazione Provinciale attualmente in corso, inserita nel progetto NECSTOUR Toscana Turistica Sostenibile e competitiva.
Alessandro Tortelli
Centro Studi Turistici
Turismo: Rimini crisi del modello e sviluppo sostenibile, Gabriele GuglielmiGABRIELE GUGLIELMI
Sviluppo sostenibile del turismo e certificazioni sociali
"Crisi del modello, sviluppo sostenibile"
Convegno CGIL Rimini
venerdì 6 giugno 2003
Hotel Le Meridien
Lungomare Murri, 13 Rimini
Progetto DOTEC, Madrid presentazione di gabriele guglielmi Filcams
INDICE
1. IL SETTORE TURISTICO IN ITALIA
2. LA CRISI ECONOMICO FINANZIARIA E IL TURISMO
3. GOVERNO MONTI E SPENDING REVIEW
4. IL DIALOGO SOCIALE
5. OCCUPAZIONE DI QUALITA’
Celli audizione informale del presidente dell'enitAlex Kornfeind
Celli - Audizione informale del Presidente dell'ENIT - Agenzia Nazionale del Turismo
Sed. n 66 Ufficio di presidenza Comunicazione alla Commissione: seduta n. 305 del 06 Giugno 201
http://www.senato.it/commissioni/4572/320609/320617/320625/listadocumentazione.htm#proc_Nuova_Risorsa_2012118172430626702
http://about.me/kornfeind
Principali risultati-e-nota-metodologicaEricaMorgera
L'ISTAT ha stipulato una stima del conto satellite del turismo (CST) e i conti satellite dell’ambiente tramite dei dati economici e ambientali del settore turistico, confrontandone i diversi valori. Vi sono dati economici rappresentati dal valore della produzione o dal valore aggiunto, con le relative pressioni e conseguenze sull’ambiente naturale. Questo progetto e' stato avviato da UNTWO nel 2015 con l'obiettivo di realizzare delle statistiche internazionali per capire che ruolo ha il turismo nell'impatto con l'ambiente naturale, sociale ed economico.
Rapporto sul Turismo 2009 in Toscana - IRPET, Enrico ContiBTO Educational
IRPET - Istituto Regionale Programmazione Economica Toscana
Enrico Conti
Ricercatore IRPET
Rapporto sul Turismo 2009 e indagine congiunturale
Firenze, 16 Giugno 2010
Palazzo Bastogi - Sala Feste
VIa Cavour, 18
Turismo & Toscana
Studi e ricerche dell’Osservatorio regionale sui dati 2009 del turismo
L’Osservatorio Regionale del Turismo risponde all’esigenza di disporre di un quadro completo e costante dei vari fenomeni legati al turismo:
• consistenza dell’offerta turistica (compresa quella termale, congressuale/espositiva, ambientale)
• arrivi e presenze
• dinamiche dei prezzi dei servizi
• formazione degli addetti
• sostegno finanziario e investimenti delle imprese
• ricadute del turismo sull’intero sistema economico e produttivo
• trend dei flussi turistici
Ne sono direttamente coinvolte le varie componenti, soggetti pubblici e privati, del settore: Province, Comuni, Enti montani, Pro loco, Unioncamere, Associazioni di categoria, Associazioni dei consumatori e Associazioni sindacali.
La Toscana e rete europea per un turismo sostenibile & competitivo. GABRIELE GUGLIELMI
La Toscana e la rete europea per un turismo sostenibile & competitivo
Firenze 25 GIUGNO 2008
Consiglio Regionale - Sala Auditorium, Via Cavour 4
Intervento di Gabriele Guglielmi Presidente ETLC
STATI GENERALI del TURISMO PIEMONTE | Confindustria Piemonte NovaraBTO Educational
Strumenti e leve di finanziamento
Chiara Pisani, Confindustria Piemonte, Enterprise Europe Network
Stati Generali del Turismo per il Piemonte
verso la stesura di un Piano Strategico
https://statigenerali.piemonte-turismo.it/
#4 di 8. Novara, Vercelli, Biella
NOVARA | Castello Visconteo – Sforzesco
Lunedì 7 e martedì 8 maggio 2018
https://statigenerali.piemonte-turismo.it/portfolio-item/novara/
Turismo: tornare a riverder le stelle?Landexplorer
All'interno della diretta FaceBook, turismo ritornar a riveder le stelle sono state proiettate le seguenti diapositive inerenti trend, mercato e prenotazioni.
"Il Marketing Turistico di una destinazione nell'era digitale" Prof. Alessand...Giuseppe Taranto
Slide "Il Marketing Turistico di una destinazione nell'era digitale" - Evento “Marketing Territoriale e Brand Reputation“. Giornata di Formazione Gratuita A.D.A. Associazione Direttori d’Albergo Campania. Benevento, 29-05-13, Grand Hotel Italiano. Prof. Alessandro De Nisco, Docente Marketing Università degli Studi del Sannio.
Centro Studi Turistici 1 billion tourists 1 billion opportunities - 13 dice...BTO Educational
Lezioni di Turismo di BTO Educational
Roadshow Autunno 2012 / Inverno 2013
http://www.btoeducational.it/category/calendario/
Il 13 Dicembre è il giorno individuato dal UNWTO per festeggiare l’ipotetico miliardesimo turista e ribadire l’importanza di un turismo sostenibile e solidale (http://1billiontourists.unwto.org). In ouverture di questa Lezione di Turismo il punto sull’esperienza dell’OTD-Osservatorio Turistico di Destinazione Provinciale attualmente in corso, inserita nel progetto NECSTOUR Toscana Turistica Sostenibile e competitiva.
Alessandro Tortelli
Centro Studi Turistici
Turismo: Rimini crisi del modello e sviluppo sostenibile, Gabriele GuglielmiGABRIELE GUGLIELMI
Sviluppo sostenibile del turismo e certificazioni sociali
"Crisi del modello, sviluppo sostenibile"
Convegno CGIL Rimini
venerdì 6 giugno 2003
Hotel Le Meridien
Lungomare Murri, 13 Rimini
Progetto DOTEC, Madrid presentazione di gabriele guglielmi Filcams
INDICE
1. IL SETTORE TURISTICO IN ITALIA
2. LA CRISI ECONOMICO FINANZIARIA E IL TURISMO
3. GOVERNO MONTI E SPENDING REVIEW
4. IL DIALOGO SOCIALE
5. OCCUPAZIONE DI QUALITA’
Celli audizione informale del presidente dell'enitAlex Kornfeind
Celli - Audizione informale del Presidente dell'ENIT - Agenzia Nazionale del Turismo
Sed. n 66 Ufficio di presidenza Comunicazione alla Commissione: seduta n. 305 del 06 Giugno 201
http://www.senato.it/commissioni/4572/320609/320617/320625/listadocumentazione.htm#proc_Nuova_Risorsa_2012118172430626702
http://about.me/kornfeind
Principali risultati-e-nota-metodologicaEricaMorgera
L'ISTAT ha stipulato una stima del conto satellite del turismo (CST) e i conti satellite dell’ambiente tramite dei dati economici e ambientali del settore turistico, confrontandone i diversi valori. Vi sono dati economici rappresentati dal valore della produzione o dal valore aggiunto, con le relative pressioni e conseguenze sull’ambiente naturale. Questo progetto e' stato avviato da UNTWO nel 2015 con l'obiettivo di realizzare delle statistiche internazionali per capire che ruolo ha il turismo nell'impatto con l'ambiente naturale, sociale ed economico.
Rapporto sul Turismo 2009 in Toscana - IRPET, Enrico ContiBTO Educational
IRPET - Istituto Regionale Programmazione Economica Toscana
Enrico Conti
Ricercatore IRPET
Rapporto sul Turismo 2009 e indagine congiunturale
Firenze, 16 Giugno 2010
Palazzo Bastogi - Sala Feste
VIa Cavour, 18
Turismo & Toscana
Studi e ricerche dell’Osservatorio regionale sui dati 2009 del turismo
L’Osservatorio Regionale del Turismo risponde all’esigenza di disporre di un quadro completo e costante dei vari fenomeni legati al turismo:
• consistenza dell’offerta turistica (compresa quella termale, congressuale/espositiva, ambientale)
• arrivi e presenze
• dinamiche dei prezzi dei servizi
• formazione degli addetti
• sostegno finanziario e investimenti delle imprese
• ricadute del turismo sull’intero sistema economico e produttivo
• trend dei flussi turistici
Ne sono direttamente coinvolte le varie componenti, soggetti pubblici e privati, del settore: Province, Comuni, Enti montani, Pro loco, Unioncamere, Associazioni di categoria, Associazioni dei consumatori e Associazioni sindacali.
La Toscana e rete europea per un turismo sostenibile & competitivo. GABRIELE GUGLIELMI
La Toscana e la rete europea per un turismo sostenibile & competitivo
Firenze 25 GIUGNO 2008
Consiglio Regionale - Sala Auditorium, Via Cavour 4
Intervento di Gabriele Guglielmi Presidente ETLC
STATI GENERALI del TURISMO PIEMONTE | Confindustria Piemonte NovaraBTO Educational
Strumenti e leve di finanziamento
Chiara Pisani, Confindustria Piemonte, Enterprise Europe Network
Stati Generali del Turismo per il Piemonte
verso la stesura di un Piano Strategico
https://statigenerali.piemonte-turismo.it/
#4 di 8. Novara, Vercelli, Biella
NOVARA | Castello Visconteo – Sforzesco
Lunedì 7 e martedì 8 maggio 2018
https://statigenerali.piemonte-turismo.it/portfolio-item/novara/
STATI GENERALI del TURISMO PIEMONTE | Confindustria Piemonte | Verbania | Gui...BTO Educational
Stati Generali del Turismo per il Piemonte
verso la stesura di un Piano Strategico
https://statigenerali.piemonte-turismo.it/
#6 di 8. Lago Maggiore, Lago d’Orta, Lago di Mergozzo e le Valli dell’Ossola
Strumenti e leve di finanziamento
Chiara Pisani, Confindustria Piemonte, Enterprise Europe Network
#6 di 8. Verbano, Cusio, Ossola
Lago Maggiore, Lago d'Orta, Lago di Mergozzo e le Valli dell'Ossola
VERBANIA | Centro Eventi il Maggiore
Via al Torrente S. Bernardino, 49
Martedì 19 e mercoledì 20 giugno 2018
https://statigenerali.piemonte-turismo.it/portfolio-item/verbania/
Digital Story Doing for Local Tourism Framework Final ReportStorydoers
We are pleased to announce the publication of the results of our research within the Storydoers project: 'Project Result 1 - Digital Story Doing for Local Tourism Framework Final Report'.
This report details a comprehensive analysis and key findings of the project, offering innovative insights into the application of digital storydoing in local tourism. We invite our readers and partners to explore the findings and recommendations of this report, marking a significant milestone in our mission to transform rural tourism through digital storytelling.
We are pleased to announce the publication of the results of our research within the Storydoers project: ‘Project Result 1 – Digital Story Doing for Local Tourism Framework Final Report’. This report details a comprehensive analysis and key findings of the project, offering innovative insights into the application of digital storydoing in local tourism. We invite our readers and partners to explore the findings and recommendations of this report, marking a significant milestone in our mission to transform rural tourism through digital storytelling.
STATI GENERALI del TURISMO PIEMONTE | Confindustria Piemonte | Langhe e Roero...BTO Educational
Stati Generali del Turismo per il Piemonte
verso la stesura di un Piano Strategico
https://statigenerali.piemonte-turismo.it/
#8 di 8. Langhe e Roero
Strumenti e leve di finanziamento
Chiara Pisani, Confindustria Piemonte, Enterprise Europe Network
#8 di 8. Langhe e Roero
Castello di Grinzane Cavour
Enoteca Regionale Piemontese Cavour
Via Castello, 5
Mercoledì 5 e giovedì 6 settembre 2018
https://statigenerali.piemonte-turismo.it/portfolio-item/langhe-roero/
STATI GENERALI del TURISMO PIEMONTE | Confindustria Piemonte Novara | Guida a...BTO Educational
Strumenti e leve di finanziamento
Chiara Pisani, Confindustria Piemonte, Enterprise Europe Network
Stati Generali del Turismo per il Piemonte
verso la stesura di un Piano Strategico
https://statigenerali.piemonte-turismo.it/
#5 di 8. Cuneese
Cuneo | Centro Incontri Provincia di Cuneo
29 e 30 maggio 2018
https://statigenerali.piemonte-turismo.it/portfolio-item/5-di-8-cuneese/
Cosa rappresenta, di cosa si occupa e come funziona l’Unione europea: le risposte in 12 lezioni, direttamente sul sito ufficiale dell’UE.
Ogni lezione fornisce risposte a quesiti importanti, come ad esempio:
• Perché c’è bisogno dell’UE?
• Come influisce sulla nostra vita?
• Quali sono i suoi poteri?
• Quale futuro si prospetta per l’UE?
FLAVIA COCCIA | Accessibile | Meet Forum 2019BTO Educational
Meet Forum 2019 | Mediterranean European Economic Tourism Forum
ACCESSIBILE!
Forte Village, in Sardegna | Sabato 5 ottobre
Siendas Hall | 12.20 : 13.10
https://www.meetforum.it/programma-2019/
Dai vincoli alle opportunità: il turismo accessibile, una risposta al mercato
Flavia Coccia
Responsabile Progetti in IS.NA.R.T. S.c.p.A. – Istituto Nazionale Ricerche Turistiche
https://www.meetforum.it/speaker/flavia-coccia
Meet Forum 2019 | Mediterranean European Economic Tourism Forum, a Forte Village, uno dei resort più premiati al mondo: sabato 5 e domenica 6 ottobre un formidabile appuntamento con conference, Laboratori d'Innovazione Turistica e Tavoli al Lavoro, il tema è lo sviluppo economico delle Destinazioni Turistiche del Mediterraneo.
https://www.meetforum.it
La Rivista del Turismo 3 2011 - I portali d'ingresso all'europa - Casagrande ...Andrea Casagrande
"I Portali d'ingresso all'Europa": articolo che analizza e classifica i siti web dei 15 Stati europei con maggior afflusso di turismo, pubblicato sul numero 3 2011 de "La Rivista del Turismo" Del Touring Club, autore Andrea Casagrande, Luisa Mich, Novi Inverardi.
Si torna a fare il punto su questo modo nuovo di viaggiare: un modo sostenibile per l’ambiente e il territorio, ma anche per le economie locali e per la salute del turismo di qualità. Un approccio turistico di tipo slow che non solo si preoccupa della sostenibilità del territorio, ma che si impegna a far vivere al viaggiatore un'esperienza unica attraverso la conoscenza dei luoghi, dei sapori e delle tradizioni locali. Un'opportunità, inoltre, per le strutture ricettive che concepiscono il turismo non solo come un profitto, ma come una possibile strategia di promozione e valorizzazione del proprio territorio.
La Carta è nata su iniziativa della Federazione EUROPARC, l’organizzazione ombrello delle aree protette d’Europa e spiega come mettere in pratica il concetto di sviluppo sostenibile in alcuni dei luoghi più preziosi d’Europa. Ottenere lo status di area protetta CETS significa intraprendere un viaggio verso lo sviluppo ed impegnarsi nella ricerca per una continua, efficace e sostenibile condivisione di questi luoghi magici.
Le destinazioni turistiche più amate soffrono sempre più di sovraffollamento. In alcune città i residenti hanno persino organizzato dimostrazioni per esprimere il loro disappunto per le masse di turisti in arrivo. Anche in Alto Adige, in alta stagione, certe località sono molto affollate.
C’ era una volta l’isola più bella delmondo, Boracay. Era un’isoletta delle Filippine, premiata nel 2012 con il titolo di regina di bellezza dalla rivista Travel + Leisure per il suo mare cristallino, le sue spiagge bianche e incontaminate, le montagne e le scogliere calcaree. Ma sono bastati un pugno di anni e qualche milione di turisti per trasformare questo paradiso in un “pozzo nero”, come l’ha definita il presidente delle Filippine Rodrigo Duterte, prima di decretarne la chiusura per sei mesi, lo scorso aprile, proprio a causa dell’inquinamento e dei rifiuti che la stanno soffocando. Un esempio in Italia è Venezia che ogni anno ospita miglioni di turisti.
L’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile è un programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità sottoscritto nel settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri dell’ONU. L'agenda ingloba 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile Sustainable Development Goals, SDGs che rappresentano obiettivi comuni su un insieme di questioni importanti per lo sviluppo come la lotta alla povertà, l’eliminazione della fame e il contrasto al cambiamento climatico.
La Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa, date le misure adottate in materia di contenimento e gestione dell’emergenza da COVID-19, ha proposto un'analisi degli effetti della pandemia sul settore turistico. L'Italia ha una spesa turistica complessiva di 146 MLD di euro incidendo per il 12% sul PIL, questo significa che ci sara' un'enorme perdita complessiva nel settore economico italiano. In questo studio vengono analizzate le perdite tramite dei dati in cui vengono comparate le normali entrate nel territorio nazionale italiano e le perdite causate dal corona virus.
- Bollettino della Società geografica Italiana, Roma - serie XIII, vol. VI (2013), pp. 489-503-. La prima parte del contributo di Valentina Albanese, pone l'accento sulle relazioni e l'aspetto emozionale del turismo Slow, la seconda parte, invece, tratta l'elemento di maggiore novità legato a questo nuovo segmento, ovvero il forte legame che intercorre tra il viaggio e il mondo virtuale.
Progetto finanziato nell’ambito del Programma per la Cooperazione Transfrontaliera Italia-Slovenia 2007-2013, dal Fondo europeo di sviluppo regionale e dai fondi nazionali.
Tesi di laurea di Annunziata Lanni (A.A. 2018/2019) dal titolo "Turismo Slow. Potenzialità di sviluppo turistico locale nell’Alta Valle del Volturno". In particolare nel paragrafo 1 vengono trattati punti di rilevante interesse ai fini della stesura del nostro progetto, ad esempio: l'evoluzione dello Slow Tourism, il rapporto tra Slow Food e Slow Tourism, territori e mobilità lenta, i turisti lenti, i progetti slow ecc...
Il progetto ha come obbiettivo quello di aprirsi alla complessità sociale: camminare il territorio, contaminando e facendosi contaminare da chi è intorno, fuori e dentro Slow Food; al fine di incidere sui Sistemi Locali del Cibo in fatto di qualità e sostenibilità, nella salvaguardia e tutela di ambienti e territori e nello sviluppo di relazioni più eque e rispettose di saperi. Gli obiettivi che questo Comitato Esecutivo Regionale si propone, si articolano in sei aree tematiche che racchiudono nuovi orizzonti e sviluppi di progetti in essere: 1. Governance e Comunità, 2. Formazione interna, 3. Educazione, 4. Beni comuni: suolo, acque e paesaggio, 5. Natura - Agricoltura - Biodiversità, 6. Sistemi locali del cibo.
Irsatt propone uno studio locale e settoriale sulle potenzialità di crescita del settore del turismo sostenibile per la salvaguardia della natura e per la tutela del patrimonio culturale e delle comunità che popolano la Sicilia. Le strategie attraverso cui ci si prefigge di raggiungere tale risultato sono la soddisfazione del turista, l’incremento della qualificazione professionale del personale, il coinvolgimento della comunità, la salvaguardia dell’ambiente e delle risorse culturali.
Dell'attento studio dell' Eurac reserch incentrato sul futuro del turismo in Trentino Alto Adige fino al 2030, analizzeremo specificamente solo determinati punti riguardanti la sostenibilità, i bundle esperienziali e la mobilità dolce. Per sfruttare appieno il potenziale di sviluppo del turismo alpino si deve discutere maggiormente, infatti, di tematiche quali sostenibilità, neutralità climatica, uso parsimonioso delle risorse e tutela ambientale.
2019 è stato indicato come l'anno del turismo lento, che in Toscana sta diventando uno strumento di crescita per quelle aree marginali ai grandi flussi turistici. Si viaggia a piedi per riscoprire la viabilità storica, il contatto con la natura, utilizzando appunto una mobilità green e sostenibile. La Toscana in virtù delle sue caratteristiche paesaggistiche e del patrimonio culturale è un territorio denso di potenziali cammini, e questo documento strategico/operativo della regione, illustra anche le strategie per la definizione e la gestione dei cammini come prodotto turistico su percorsi storici,culturali e paesaggistici di riconosciuto valore.
La direttiva impartisce disposizioni allo scopo di programmare e render più noti i cammini. "l'anno dei cammini d'Italia" è stato indetto al fine di valorizzare il patrimonio costituito da percorsi escursionistici o pedonali, fruibili con forme di modalità dolce e sostenibile.
Reticula 19 2018 infrastrutture verdi e mobilita dolceEricaMorgera
L’intento di questo numero monografico è quello di proporre una casistica di esperienze che rappresenti lo stato dell’arte nazionale sul ruolo che la mobilità dolce, intesa quale sistema di spostamento plurimodale e maggiormente sostenibile, potrebbe assumere nelle strategie e nelle azioni di pianificazione delle Infrastrutture verdi. Questo ruolo si basa sull’enfatizzazione della capacità multifunzionale delle Infrastrutture verdi. Essa, infatti, unisce le esigenze di fruibilità degli elementi di mobilità dolce al loro potenziale ruolo di essere generatori di nuovi paesaggi anche ecologicamente interconnessi, attraverso azioni che permettono di creare e organizzare un territorio oltre a descriverlo (P. Rumiz, 2016. Appia. Feltrinelli). La monografia restituisce, dunque, un mosaico di progetti e iniziative, a diversi livelli e in vari contesti territoriali nazionali, sviluppati per lo più su percorrenze preesistenti, quali ad esempio ferrovie dismesse ed antichi cammini, che rappresentano ad oggi un patrimonio importante in tutto il territorio nazionale.
Il settore turistico gioca un ruolo economico e sociale importante per le Alpi. Secondo la World Tourism Organization, ogni anno visitano la regione alpina più di 100 milioni di persone, che costituiscono circa il 12% dei turisti a livello mondiale. In diverse aree alpine, gli sport invernali rappresentano ancora la principale attrazione turistica e garantiscono un’ importante fonte di guadagno. Da pagina 12 a 24
Il pdf parla del patrimonio paesaggistico e culturale, e ci spiega come siano cambiate le cose negli ultimi anni ed il fatto che dal 2015 si registra una stabilità ma che allo stesso tempo aumenta la distanza tra Nord e Mezzogiorno.
2. IT IT
COMMISSIONE EUROPEA
Bruxelles, 30.6.2010
COM(2010) 352 definitivo
COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO, AL
CONSIGLIO, AL COMITATO ECONOMICO E SOCIALE EUROPEO ED AL
COMITATO DELLE REGIONI
L'Europa, prima destinazione turistica mondiale - un nuovo quadro politico per
il turismo europeo
3. IT 2 IT
COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO, AL
CONSIGLIO, AL COMITATO ECONOMICO E SOCIALE EUROPEO ED AL
COMITATO DELLE REGIONI
L'Europa, prima destinazione turistica mondiale - un nuovo quadro politico per
il turismo europeo
1. INTRODUZIONE
Il turismo è un'attività economica di rilievo, con un impatto assai positivo sulla crescita
economica e l'occupazione in Europa. È inoltre un elemento sempre più importante della vita
dei cittadini europei, sempre più numerosi a viaggiare, per motivi sia privati che professionali.
Il turismo, in quanto attività che coinvolge il patrimonio culturale e naturale, come pure le
tradizioni e le culture contemporanee dell'Unione europea, illustra in modo esemplare la
necessità di conciliare crescita economica e sviluppo sostenibile, senza dimenticare la
dimensione etica. Si tratta inoltre di un importante strumento per rafforzare l'immagine
dell'Europa nel mondo, diffondere i nostri valori e promuovere l'interesse per il modello
europeo, che è il risultato di secoli di scambi culturali, di diversità linguistica e di creatività.
Il turismo europeo ha vissuto di recente una situazione economica difficile, aggravata
dall'eruzione del vulcano Eyjafjöll, che ne ha dimostrato la vulnerabilità, ma anche la capacità
di resistenza, grazie all'importanza che i cittadini europei attribuiscono a viaggi e vacanze. La
crisi economica e finanziaria, che dal 2008 si ripercuote su tutte le economie, ha avuto effetti
non trascurabili sulla domanda di prestazioni turistiche. Più di recente, l'interruzione del
traffico aereo nei mesi di aprile e maggio 2010, dovuta alla presenza di nuvole di ceneri
vulcaniche, ha avuto notevoli ripercussioni sui viaggi in Europa e ha comportato gravi perdite
per le compagnie aeree, le agenzie di viaggi, gli operatori turistici e i turisti stessi.
Questa difficile situazione per l'industria del turismo ha messo in evidenza una serie di sfide
cui il settore del turismo europeo deve far fronte. A tal fine è necessario che tutti gli operatori
del settore possano unire i loro sforzi e lavorare in un quadro politico consolidato che tenga
conto delle nuove priorità dell'UE delineate nella sua strategia "Europa 2020": l'Europa deve
rimanere la prima destinazione turistica mondiale e deve essere in grado di valorizzare la
ricchezza e la diversità dei suoi territori.
Con la presente comunicazione la Commissione europea intende favorire un approccio
coordinato alle iniziative in materia di turismo e definire un nuovo quadro d'azione per
rafforzare la sua competitività e la sua capacità di crescita sostenibile. A tal fine propone una
serie di iniziative di dimensione europea o multinazionale intese a conseguire questi obiettivi,
mettendo a pieno profitto le competenze che il trattato di Lisbona ha attribuito all'Unione a
favore del turismo.
4. IT 3 IT
2. L'INDUSTRIA EUROPEA DEL TURISMO, UN ELEMENTO CHIAVE PER LA CRESCITA
EUROPEA ORA FONDATO SU CHIARE COMPETENZE
2.1. Un'importanza economica in aumento
Il turismo è un'attività economica in grado di creare crescita ed occupazione nell'UE,
contribuendo nel contempo allo sviluppo ed all'integrazione economica e sociale, in
particolare delle zone rurali e di montagna, delle regioni costiere e delle isole, delle regioni
periferiche, ultraperiferiche o convergenti. Con circa 1,8 milioni di imprese, principalmente
PMI, che occupano il 5,2% circa della manodopera totale (approssimativamente 9,7 milioni di
posti di lavoro, di cui una quota considerevole è rappresentata da giovani), l'industria turistica
europea1
genera più del 5% del PIL dell'UE, una percentuale in costante aumento2
. Il turismo
rappresenta così la terza maggiore attività socioeconomica dell'UE, dopo il settore del
commercio e della distribuzione e quello della costruzione. Se si considerano i settori
attinenti3
, il contributo del turismo al prodotto interno lordo risulta ancora più elevato: si
ritiene infatti che sia all'origine di più del 10% del PIL dell'Unione europea e che fornisca
circa il 12% dell'occupazione totale. A tale proposito, se si osserva la tendenza degli ultimi
dieci anni, la crescita dell'occupazione nel settore del turismo è stata quasi sempre superiore a
quella del resto dell'economia.
L'Unione europea, d'altro canto, resta la prima destinazione turistica mondiale, avendo
registrato 370 milioni di arrivi di turisti internazionali nel 2008, ovvero il 40% degli arrivi in
tutto il mondo4
, fra i quali 7,6 milioni in provenienza dai paesi BRIC (Brasile, Russia, India e
Cina), in netto aumento rispetto ai 4,2 milioni del 2004. Questi arrivi hanno generato entrate
per 266 miliardi di euro, di cui 75 miliardi da parte di turisti provenienti da paesi esterni
all'Unione5
. I viaggi effettuati dai cittadini europei sono stimati a circa 1,4 miliardi, di cui
approssimativamente il 90% all'interno dell'UE. Secondo le stime dell'Organizzazione
mondiale del turismo (OMT), nei prossimi anni gli arrivi di turisti internazionali in Europa
dovrebbero aumentare in misura significativa. I turisti europei sono inoltre fra i primi a recarsi
nei paesi terzi, costituendo così un'importantissima fonte di reddito in numerosi paesi. Tutti
questi elementi giustificano un approfondimento della dimensione esterna della politica UE in
materia di turismo, così da mantenere i flussi di turisti provenienti dai paesi terzi e sostenere
anche i partner dell'UE, in particolare nel Mediterraneo.
2.2. Competenze precisate dal trattato di Lisbona che si aggiungono a numerose
realizzazioni precedenti
Da molti anni la Commissione europea, di concerto con gli Stati membri e con le associazioni
rappresentative del settore, compie notevoli sforzi per attuare una serie di azioni destinate a
1
Fornitori tradizionali di viaggi e prestazioni turistiche (alberghi, ristoranti, agenzie di viaggi,
autonoleggi, compagnie aeree charter, autobus da turismo, navi da crociera ecc.) che offrono beni e
servizi direttamente ai visitatori.
2
Study on the Competitiveness of the EU tourism industry, settembre 2009 (cfr.
http://ec.europa.eu/enterprise/newsroom/cf/document.cfm?action=display&doc_id=5257&userservice_i
d=1&request.id=0 ).
3
In particolare i settori della distribuzione, della costruzione, le società di trasporto in generale (trasporto
aereo, ferroviario, marittimo, autobus di linea ecc.) e il settore culturale (fra cui le industrie culturali e
creative).
4
Barometro OMT del turismo mondiale, volume 8, gennaio 2010.
5
Eurostat, Statistics in Focus, 23/2009 (Balance of payments statistics).
5. IT 4 IT
rafforzare il turismo europeo e la sua competitività6
. Parallelamente, la Commissione ha
anche stabilito un sistema integrato e assai sviluppato per la tutela dei passeggeri e dei
consumatori, compresi i passeggeri con disabilità e quelli con mobilità ridotta, in tutti i mezzi
di trasporto7
.
Nel corso degli anni l'Unione europea ha posto le basi di una politica europea del turismo
puntando sui fattori che ne determinano la competitività e tenendo conto, allo stesso tempo,
degli imperativi dello sviluppo sostenibile. Con l'entrata in vigore del trattato di Lisbona
l'importanza del turismo è stata riconosciuta: l'Unione europea è ormai competente a
sostenere, coordinare e completare l'azione degli Stati membri in questo settore. Si tratta di un
sicuro passo avanti, che fornisce una chiarificazione necessaria e permette di stabilire un
quadro d'azione coerente.
Come sancito dall'articolo 195 del TFUE, l'Unione europea può quindi:
• promuovere la competitività delle imprese in tale settore e incoraggiare la creazione di un
ambiente propizio al loro sviluppo;
• favorire la cooperazione tra Stati membri, in particolare attraverso lo scambio delle buone
pratiche;
• sviluppare un approccio integrato al turismo garantendo che questo settore sia preso in
considerazione nelle sue altre politiche.
Questo nuovo quadro giuridico offre una vera opportunità per realizzare azioni con un grande
valore aggiunto europeo che tengano conto dell'esigenza di ridurre gli oneri amministrativi.
Tutti i paesi dell'Unione europea beneficeranno di queste azioni dal momento che ciascuno di
essi, in misura diversa, ha interesse a sviluppare il proprio potenziale turistico.
3. SFIDE ED OPPORTUNITÀ PER L'INDUSTRIA DEL TURISMO EUROPEO
Il turismo europeo deve affrontare importanti sfide, che offrono però altrettante occasioni da
cogliere. L'industria deve, da un lato, adattarsi all'evoluzione della società con i suoi effetti
sulla domanda turistica e, dell'altro, far fronte ai vincoli imposti dall'attuale struttura del
settore, dalle sue specificità e dal suo contesto economico e sociale.
Il turismo europeo ha sperimentato di recente una situazione economica difficile, aggravata
dall'eruzione del vulcano Eyjafjöll.
In primo luogo, la crisi economica e finanziaria che dal 2008 si ripercuote su tutte le
economie ha avuto effetti non trascurabili sulla domanda di prestazioni turistiche. Pur avendo
continuato a viaggiare, i cittadini europei hanno adattato le loro abitudini alle circostanze, in
particolare privilegiando destinazioni più vicine e riducendo la durata dei loro soggiorni o le
spese sul posto8
. Nel 2009 l'attività turistica in Europa ha così registrato un calo del 5,6%
6
Comunicazioni della Commissione "Agenda per un turismo europeo sostenibile e competitivo"
COM(2007)621 def. e "Rinnovare la politica comunitaria per il turismo - Una partnership più forte per
il turismo europeo" COM(2006)134 def.
7
http://ec.europa.eu/transport/passengers/index_en.htm
8
In Europa, nel complesso, gli arrivi di turisti internazionali sono diminuiti del 5,6% circa nel 2009, ma
alcune regioni, soprattutto dell'Europa orientale o settentrionale, hanno registrato un calo fino all'8%
(Barometro OMT del turismo mondiale, volume 8, gennaio 2010).
6. IT 5 IT
circa. Dietro questa cifra generale si nascondono notevoli disparità: alcune regioni, soprattutto
dell'Europa orientale o settentrionale, sono state particolarmente colpite ed hanno registrato
una diminuzione netta del numero di turisti (fino all'8%). Si tratta di una crisi duratura e le
prospettive di crescita dell'attività turistica sono ancora deboli. Così, mentre le stime
dell'OMT prevedono un aumento degli arrivi di turisti internazionali a partire dal 2010, la
ripresa dovrebbe essere più lenta in Europa rispetto ad altre regioni del mondo, come l'Asia.
Questa situazione è stata aggravata dall'interruzione del traffico aereo nei mesi di aprile e
maggio 2010, dovuta alla presenza di nuvole di ceneri vulcaniche. Benché i danni siano
difficile da valutare, secondo alcune stime si tratterebbe di più di 2 milioni di arrivi di turisti
internazionali annullati e di un costo diretto di quasi un miliardo di euro per gli operatori
turistici. A ciò si aggiungono le perdite subite dal settore alberghiero e dalle altre attività
connesse al turismo, appena compensate dagli utili realizzati da alcuni servizi, come gli
autonoleggi o i trasporti in taxi. Nel corso della videoconferenza con i ministri e i segretari di
Stato responsabili del turismo organizzata dalla Commissione europea il 28 aprile 2010 per
valutare l'impatto della crisi "vulcanica" sul turismo sono state esaminate le conseguenze di
questa sospensione dei voli e alcune possibili linee d'azione.
Questa situazione richiede un adeguamento del settore a nuove difficoltà. Attualmente molti
fattori influiscono infatti sullo sviluppo dell'attività turistica in Europa.
Come qualsiasi altro settore economico, l'industria del turismo deve far fronte ad una
concorrenza mondiale sempre più vivace, con i paesi emergenti o in via di sviluppo che
attirano un numero sempre più grande di turisti. Per rispondere a questa concorrenza, l'Europa
deve proporre un'offerta turistica sostenibile e di qualità puntando sui propri vantaggi
comparativi, in particolare sulla diversità dei suoi paesaggi e sul suo straordinario patrimonio
culturale9
. Deve inoltre rafforzare la cooperazione con quei paesi i cui abitanti, con l'aumento
del loro tenore di vita, possono diventare una fonte di visitatori per le destinazioni europee.
Un'altra sfida importante è rappresentata dall'andamento demografico osservato in Europa e
dalle nuove abitudini o aspettative dei turisti che ne conseguono. Questi cambiamenti
richiedono un adeguamento rapido da parte dell'industria per poter mantenere il suo livello di
competitività. Si prevede in particolare che il numero di persone di più di 65 anni raggiungerà
il 20% della popolazione nel 2020. Questa fascia di popolazione, costituita da persone che
dispongono sia di potere d'acquisto che di tempo libero, rappresenta un potenziale assai
importante in termini di mercato, ma richiede anche un adeguamento del settore affinché le
sue specificità siano prese in conto. Lo stesso dicasi per poter accogliere il numero sempre
maggiore di turisti a mobilità ridotta (stimato di recente a 127 milioni di persone), le cui
esigenze specifiche devono essere integrate nell'offerta dei servizi turistici.
Altre sfide strutturali devono essere pienamente integrate nella politica turistica. L'offerta
turistica dovrà quindi tenere conto d'ora in avanti delle difficoltà legate ai cambiamenti
climatici come pure della scarsità di risorse idriche ed energetiche, della pressione sulla
biodiversità o dei rischi per il patrimonio culturale causati dal turismo di massa. Le imprese
che operano nel settore turistico devono ridurre l'utilizzo di acqua potabile in caso di rischio
di siccità, ridurre le emissioni di gas a effetto serra e diminuire la loro impronta ambientale.
Nei prossimi anni i cambiamenti delle condizioni climatiche d'Europa potrebbero comportare
una ristrutturazione dei modelli di viaggio e influire su alcune destinazioni. La diminuzione
9
300 degli 800 siti del patrimonio mondiale dell'Unesco sono situati nell'UE.
7. IT 6 IT
dello strato nevoso nelle regioni montagnose europee potrebbe inoltre determinare un calo del
turismo invernale. Parallelamente, l'innalzarsi del livello del mare potrebbe modificare il
turismo nelle zone costiere. La politica europea e le politiche nazionali in materia di turismo
dovranno tenere conto di tutti questi cambiamenti strutturali, grazie a misure intese ad
attenuare la disoccupazione strutturale, ma anche garantendo una ripartizione efficace degli
investimenti relativi al turismo.
Anche lo sviluppo delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (TIC) ed il loro
impiego sempre più frequente da parte dei consumatori hanno profondamente modificato la
relazione tra l'industria turistica e la sua clientela. La valutazione del livello di
sensibilizzazione, dell'accessibilità e dell'uso di questi servizi da parte dei diversi soggetti
interessati ha dimostrato che questi ultimi utilizzano in modo differenziato le TIC, in funzione
di fattori quali la competenza di base, le dimensioni e la posizione relativa nella catena
turistica.
Di fronte a questa serie di sfide e opportunità, le imprese del settore, in particolare le PMI,
non sono sempre in grado di adattarsi rapidamente, a causa delle risorse finanziarie limitate e
della mancanza di qualifiche dei loro dipendenti.
Vengono infine ad aggiungersi sfide specifiche, determinate dalle particolarità del settore
turistico europeo. Queste sfide sono legate, da un lato, ai modelli di consumo, in particolare
alla distribuzione stagionale e agli spostamenti turistici, e, dall'altro, ai modelli di produzione,
ovvero alla catena di valori e alle destinazioni turistiche. Attualmente, la domanda turistica si
concentra soprattutto nei mesi di luglio e agosto. Questa stagionalità non incide solamente sui
flussi di entrate, ma comporta anche un utilizzo non ottimale delle infrastrutture esistenti e del
personale.
4. OBIETTIVI AMBIZIOSI PER UN NUOVO QUADRO D'AZIONE
Di fronte alla crisi ed alle sempre maggiori difficoltà che pesano sulla sua attività, il turismo
europeo deve evolvere. A tal fine sono necessari adattamenti a tutti i livelli. L'Unione europea
deve contribuirvi e favorire una politica volontaristica intesa ad accelerare la crescita e a
creare le condizioni per migliorare il suo potere di attrazione turistica.
In linea con il trattato di Lisbona, la politica europea del turismo mira principalmente a
stimolare la competitività del settore, senza dimenticare che, a lungo termine, la competitività
è strettamente legata alla sostenibilità del suo modello di sviluppo. Questo obiettivo è
chiaramente legato alla nuova strategia economica dell'Unione, "Europa 2020", e in
particolare all'iniziativa faro "Una politica industriale per l'era della globalizzazione". Il
turismo può inoltre contribuire ad altre iniziative faro, tra cui in particolare "L'Unione
dell'innovazione", "Un'agenda digitale europea"10
ed "Un'agenda per nuove competenze e
nuovi posti di lavoro". Lo sviluppo di una politica del turismo più attiva, fondata in
particolare sul pieno esercizio delle libertà garantite dai trattati, può d'altro canto contribuire
significativamente al rilancio del mercato unico.
Il quadro d'azione europeo mira soprattutto a favorire la prosperità del turismo in Europa, ma
deve anche rispondere a preoccupazioni sociali, di coesione territoriale come pure di
protezione e valorizzazione dei patrimoni naturali e culturali. Dovrà inoltre permettere al
10
Comunicazione della Commissione "Un'agenda digitale europea" COM(2010) 245.
8. IT 7 IT
settore di rafforzare la sua capacità di resistere all'impatto dei cambiamenti climatici e di
attenuare le modifiche strutturali che il turismo potrebbe comportare. Il turismo contribuisce
anche, indirettamente, a rafforzare il sentimento di cittadinanza europea favorendo i contatti e
gli scambi tra cittadini, oltre le differenze di lingua, cultura o tradizioni. In tale contesto è
inoltre importante che i cittadini europei conoscano i loro diritti e possano beneficiarne
quando si spostano all'interno o all'esterno dell'Unione europea: essi devono potere esercitare
i loro diritti di cittadini europei con la stessa facilità che nel proprio paese. La Commissione
proporrà soluzioni per eliminare il più possibile gli ostacoli che i cittadini europei incontrano
nel procurarsi servizi turistici fuori del proprio paese.
Queste esigenze cui deve rispondere una politica europea ambiziosa sono state riconosciute
durante la riunione ministeriale informale sul turismo organizzata il 15 aprile 2010 su
iniziativa della presidenza spagnola del Consiglio. Facendo seguito alla conferenza ad alto
livello sul turismo europeo tenutasi a Madrid il 14 aprile 2010, veri e propri "Stati generali"
del turismo europeo, questa riunione ministeriale informale ha rappresentato un passo
decisivo per l'impegno dell'Unione e di tutti gli Stati membri a favore di un settore turistico
competitivo, sostenibile, moderno e socialmente responsabile. I ministri dell'UE hanno così
sostenuto la "dichiarazione di Madrid", che stabilisce una serie di raccomandazioni relative
all'attuazione di una politica europea del turismo consolidata, sottolinea la necessità di
rafforzare la competitività sostenibile di questo settore e riconosce il valore aggiunto
dell'azione dell'UE a favore del turismo, azione che completa positivamente le iniziative degli
Stati membri mediante un approccio integrato al turismo.
Per raggiungere questi obiettivi, le azioni a favore del turismo possono essere riunite attorno a
quattro assi:
(1) stimolare la competitività del settore turistico in Europa;
(2) promuovere lo sviluppo di un turismo sostenibile, responsabile e di qualità;
(3) consolidare l'immagine e la visibilità dell'Europa come insieme di destinazioni
sostenibili e di qualità;
(4) massimizzare il potenziale delle politiche e degli strumenti finanziari dell'UE per lo
sviluppo del turismo.
Questi quattro assi formano la struttura del nuovo quadro d'azione per il turismo che la
Commissione intende attuare in stretta collaborazione con gli Stati membri e con i principali
operatori dell'industria turistica.
5. UN NUOVO QUADRO D'AZIONE ALL'ALTEZZA DELLE SFIDE
In conformità agli obiettivi sopraccitati e tenendo pienamente conto del nuovo quadro
istituzionale introdotto dal trattato di Lisbona, la Commissione europea ritiene che sia
possibile realizzare un certo numero di azioni di dimensione europea o multinazionale,
rispettando nel contempo il principio di sussidiarietà definito dal trattato e le competenze
degli Stati membri nel settore del turismo.
5.1. Stimolare la competitività del settore turistico in Europa
Migliorare la competitività del turismo nell'UE è essenziale per il rafforzamento del settore in
vista di una crescita dinamica e sostenibile. Per raggiungere questo obiettivo, occorre
9. IT 8 IT
sviluppare l'innovazione nel turismo, rafforzare la qualità dell'offerta in tutte le sue
dimensioni, migliorare le competenze professionali nel settore, cercare di ovviare alla
stagionalità della domanda, diversificare l'offerta turistica e contribuire infine al
miglioramento dei dati statistici e delle analisi sul turismo. Il settore turistico presenta un
importante potenziale di sviluppo dell'attività imprenditoriale dal momento che le imprese
turistiche sono costituite in larga maggioranza da piccole e medie imprese (PMI). Presenta
inoltre sinergie importanti con l'artigianato e con i mestieri d'arte, che possono contribuire a
preservare il patrimonio culturale e a sviluppare le economie locali.
Promuovere una diversificazione dell'offerta turistica
L'Unione europea può contribuire alla diversificazione dell'offerta incoraggiando i flussi
intraeuropei grazie alla valorizzazione di prodotti turistici tematici su scala europea. Le
sinergie transnazionali possono infatti favorire una migliore promozione ed una maggiore
visibilità turistica e includere così l'intero patrimonio in tutta la sua diversità: patrimonio
culturale (compresi gli itinerari culturali), creazione culturale contemporanea, siti naturali
protetti, turismo legato al benessere e alla salute (compreso il turismo termale), turismo
d'istruzione, turismo enogastronomico, storico, sportivo o religioso, agriturismo, turismo
rurale o il turismo che valorizza il patrimonio marittimo e culturale subacqueo come pure il
patrimonio industriale o il tessuto economico di una regione.
A tal fine la Commissione ha già avviato una collaborazione con il Consiglio d'Europa in
materia di turismo culturale per meglio valutarne l'impatto e garantire una sua maggiore
visibilità. In questi ultimi anni sono state lanciate altre iniziative transfrontaliere, come
itinerari cicloturistici europei o itinerari di pellegrinaggio, quali la "Via Francigena" o il
cammino di Santiago de Compostela. La Commissione ritiene che molte di queste iniziative
dovrebbero essere riconosciute e beneficiare di una legittimità europea che ne garantirebbe il
carattere transnazionale. Questo riconoscimento della loro vocazione europea potrebbe dar
luogo alla stessa dinamica creata dall'esperienza positiva delle "capitali europee della cultura",
che agiscono come catalizzatori per lo sviluppo locale ed il turismo realizzando ogni anno un
programma culturale su scala europea ambizioso e di grande attrattiva11
. Quest'esperienza può
anche essere ampliata alle regioni della rete "Natura 2000", che coprono più del 17% del
territorio europeo e rappresentano zone d'interesse per il turismo, a condizione che si
rispettino i principi di conservazione degli spazi naturali interessati.
AZIONI PREVISTE:
(1) Sviluppare una strategia coerente per una promozione diversificata dell'offerta
turistica e per valorizzare meglio il patrimonio comune dell'Europa, basata in
particolare sul "marchio del patrimonio europeo" e su altre azioni, come le giornate
europee del patrimonio ed il premio dell'Unione europea per il patrimonio culturale.
(2) Incoraggiare l'integrazione nelle strategie turistiche del patrimonio "naturale", anche
in questo caso grazie a iniziative legate all'attribuzione di marchi di qualità.
Sviluppare l'innovazione nell'industria turistica
11
In media, nel periodo 1995-2004, il numero di pernottamenti nelle città che detengono il titolo in un
determinato anno è aumentato del 12% rispetto all'anno precedente.
10. IT 9 IT
L'innovazione e le nuove tecnologie dell'informazione sono diventate fattori determinanti per
la competitività dell'industria del turismo e per rafforzare gli scambi con altri settori attinenti.
Il loro utilizzo da parte degli operatori pubblici e privati del turismo, in particolare da parte
delle PMI, dovrebbe essere rafforzato mediante iniziative di sensibilizzazione e di
partenariato ed un ricorso adeguato ai vari programmi nazionali ed europei. Occorre inoltre
accelerare l'integrazione degli strumenti e dei servizi della società dell'informazione in tutte le
attività turistiche, soprattutto in quelle realizzate dalle PMI, ed agevolare l'accesso dei diversi
operatori del turismo agli strumenti finanziari pertinenti.
AZIONI PREVISTE:
(3) La Commissione avvierà una piattaforma "TIC e Turismo", costituita dalle parti
interessate, per facilitare l'adattamento del settore turistico e delle sue imprese
all'evoluzione del mercato delle nuove tecnologie dell'informazione e migliorarne la
competitività, sfruttando al massimo le possibili sinergie tra i due settori.
(4) Nel corso dell'elaborazione della sua prossima comunicazione sul commercio
elettronico nel mercato interno, che valuterà l'attuazione della direttiva sul
commercio elettronico, la Commissione esaminerà le possibilità per rafforzare
l'integrazione del settore turistico in questo contesto.
Migliorare le competenze professionali
La modernizzazione dell'attività turistica dovrebbe andare di pari passo con
un'intensificazione degli sforzi intesi a migliorare le competenze professionali di quanti
lavorano in questo settore, soprattutto al fine di facilitarne l'adattamento alle nuove tecnologie
e alle nuove aspettative del mercato, ad esempio in materia di salute e di benessere, e di
favorirne la mobilità. Questi sforzi verrebbero a inserirsi nel quadro della strategia "Europa
2020", in particolare dell'iniziativa faro "Un'agenda per nuove competenze e nuovi posti di
lavoro".
AZIONI PREVISTE:
(5) Per sostenere la formazione nel settore turistico, la Commissione si adopererà per
promuovere le possibilità offerte dai vari programmi dell'UE, come Leonardo o il
Programma quadro per la competitività e l'innovazione (CIP) con i suoi capitoli
"Erasmus per giovani imprenditori" e "E-skills per l'innovazione".
Incoraggiare un prolungamento della stagione turistica
Un migliore impiego delle infrastrutture turistiche esistenti e del personale in bassa stagione
potrebbe permettere alle imprese di migliorare l'utilizzo delle loro infrastrutture e la loro
produttività, grazie ad una manodopera più stabile e più motivata. Un primo passo in questa
direzione è già stato effettuato con l'iniziativa "CALYPSO"12
, che ha dato luogo ad un
inventario delle buone pratiche esistenti negli Stati membri.
12
"CALYPSO" è un'azione preparatoria adottata nel 2008 dal Parlamento europeo per un periodo di tre
anni con l'obiettivo di promuovere, sotto l'impulso della Commissione europea, partenariati tra i settori
pubblico, privato e dell'economia sociale intesi principalmente a promuovere gli scambi fuori stagione
11. IT 10 IT
AZIONI PREVISTE:
(6) Facilitare un meccanismo di scambi turistici volontari tra Stati membri13
, che
consenta in particolare ad alcuni gruppi chiave, come i giovani, gli anziani, le
persone con mobilità ridotta e le famiglie a basso reddito, di viaggiare soprattutto
durante la bassa stagione.
(7) Sviluppare un meccanismo volontario di scambio di informazioni on line per un
migliore coordinamento delle vacanze scolastiche tra gli Stati membri, nel rispetto
delle tradizioni culturali degli Stati membri.
Consolidare la base di conoscenze socioeconomiche sul turismo
La Commissione ritiene che per rafforzare la competitività del settore sia essenziale disporre,
a livello europeo, di una migliore base di conoscenze socioeconomiche sul turismo e sui suoi
rapporti con l'ambiente. A tale proposito la revisione in corso della direttiva 95/57/CE relativa
alla raccolta di dati statistici nel settore del turismo costituisce un passo importante, giacché
terrà conto dell'evoluzione del turismo in Europa e delle esigenze degli utenti.
Per consolidare i dati statistici e le analisi su questo settore occorre tuttavia spingersi più
avanti ed incoraggiare la cooperazione a livello europeo tra gli Stati membri, le destinazioni, i
rappresentanti dell'industria e gli operatori pubblici e privati. A tale scopo, pur garantendo il
ruolo attribuito ad Eurostat per il coordinamento dell'attività statistica a livello europeo, la
Commissione ritiene necessario sviluppare reti di conoscenze tra istituti di ricerca, università,
osservatori pubblici e privati, in stretta collaborazione con le autorità regionali e nazionali, gli
uffici di turismo nazionali, gli istituti statistici ed altri soggetti interessati. Il coordinamento e
lo sviluppo della ricerca nel settore turistico su scala europea sono necessari ai fini di un
approccio più integrato e di maggiori sinergie. Anche la cooperazione con le organizzazioni
europee ed internazionali, come l'OCSE o l'OMT, risulta necessaria.
AZIONI PREVISTE:
(8) Nel quadro della sua comunicazione annuale "Quadro di valutazione dei mercati dei
beni di consumo" la Commissione garantirà un monitoraggio del mercato misurando
la soddisfazione dei consumatori europei per le diverse prestazioni turistiche
(trasporto, noleggio, alloggio, viaggi, vacanze e circuiti tutto compreso).
(9) La Commissione svilupperà a breve termine un progetto pilota per collegare in rete
gli istituti di ricerca, le università, gli osservatori pubblici e privati, le autorità
regionali e nazionali e gli uffici di turismo nazionali.
(10) In base ai risultati del progetto pilota la Commissione promuoverà a medio termine la
creazione di un "osservatorio virtuale del turismo" per sostenere e coordinare in rete
di turisti appartenenti alle quattro categorie interessate dall'azione (giovani, terza età, persone con
mobilità ridotta e famiglie a basso reddito), tra almeno due Stati membri e/o paesi candidati.
13
Le buone pratiche esistenti, soprattutto quelle provenienti dalla Penisola iberica, mostrano che il settore
pubblico può finanziare meccanismi di questo tipo, con un ritorno positivo sul capitale investito (più di
1,5 euro per euro speso), se si considerano i benefici associati procurati dalla creazione di posti di
lavoro, dalle nuove opportunità offerte al settore privato e dalle entrate fiscali derivanti dall'aggiunta di
attività. Questi benefici si ripercuotono positivamente anche sul paese d'origine.
12. IT 11 IT
le attività di ricerca dei diversi istituti nazionali di ricerca e fornire dati
socioeconomici sul turismo a livello europeo.
5.2. Promuovere lo sviluppo di un turismo sostenibile, responsabile e di qualità
La competitività del turismo è strettamente legata alla sua sostenibilità dal momento che la
qualità delle destinazioni turistiche dipende in misura considerevole dal loro ambiente
naturale e culturale e dalla loro integrazione in una comunità locale. La sostenibilità del
turismo riguarda numerosi aspetti: l'utilizzo responsabile delle risorse naturali, la
considerazione dell'impatto ambientale delle attività (produzione di rifiuti, pressione esercitata
su acqua, suolo e biodiversità, ecc.), l'impiego di energie "pulite", la protezione del
patrimonio e la salvaguardia dell'integrità naturale e culturale delle destinazioni turistiche, la
qualità e durata dei posti di lavoro creati, le ripercussioni economiche locali o la qualità
dell'accoglienza. Questi principi sono in larga misura presenti nelle strategie turistiche
adottate a livello nazionale e regionale, anche se non sono sufficientemente tradotti in azioni
concrete.
A livello di UE la Commissione ha introdotto vari strumenti per facilitare una sana gestione
ambientale per le imprese, come il marchio europeo di qualità ecologica (ecolabel UE) o il
sistema comunitario di ecogestione e audit (EMAS). La reazione delle imprese turistiche alle
preoccupazioni di sostenibilità è stata tuttavia assai diversa attraverso l'Europa. La
Commissione ha anche messo a disposizione degli Stati membri documenti che facilitano
l'attuazione della normativa ambientale europea, a livello sia di progetti individuali che di
pianificazione strategica14
.
In tale contesto la Commissione potrà basarsi sull'iniziativa realizzata in collaborazione con la
rete delle regioni europee per un turismo competitivo e sostenibile (NECSTouR) e sulla rete
delle destinazioni EDEN al fine di sviluppare un sistema di indicatori per la gestione
sostenibile delle destinazioni. Questa prassi dovrà essere estesa per permettere la
valorizzazione delle destinazioni turistiche europee che adottano pratiche efficaci per
promuovere la sostenibilità del turismo. A tale proposito occorre incoraggiare le iniziative che
promuovono una gestione responsabile delle risorse (energia, acqua, materie prime, ecc.) e
che garantiscono condizioni ottimali per i servizi e la sicurezza, in particolare per
l'accoglienza delle persone anziane e delle persone con mobilità ridotta.
AZIONI PREVISTE:
(11) Sviluppare, sulla base delle reti NECSTouR e EDEN, un sistema di indicatori per la
gestione sostenibile delle destinazioni. A partire da questo sistema di indicatori la
Commissione elaborerà un marchio per la promozione delle destinazioni turistiche.
(12) Organizzare campagne di sensibilizzazione per i turisti europei sulla scelta delle
destinazioni e le modalità di trasporto, i rapporti con la popolazione locale delle
destinazioni visitate, la lotta contro lo sfruttamento dei bambini e delle donne.
(13) Sviluppare un marchio europeo per il "turismo di qualità", basato sulle esperienze
nazionali esistenti, inteso ad aumentare la sicurezza e la fiducia dei consumatori nei
14
http://ec.europa.eu/environment/nature/natura2000/index_en.htm
13. IT 12 IT
prodotti turistici e a premiare gli sforzi rigorosi compiuti dai professionisti del
turismo il cui obiettivo è la qualità dei servizi turistici per la soddisfazione del
cliente.
(14) Facilitare l'identificazione da parte dell'industria del turismo europeo dei rischi legati
ai cambiamenti climatici onde evitare investimenti in perdita ed esplorare le
possibilità di sviluppo di offerte turistiche alternative.
(15) Proporre una carta del turismo sostenibile e responsabile e introdurre un premio
europeo per le imprese turistiche e le destinazioni che rispettano i valori sanciti dalla
carta.
(16) Proporre una strategia per un turismo costiero e marino sostenibile.
(17) Stabilire o rafforzare la cooperazione tra l'Unione europea, i principali paesi
emergenti (Cina, Russia, India, Brasile) ed i paesi del Mediterraneo per la
promozione di modelli di sviluppo turistico sostenibile e responsabile e lo scambio di
pratiche ottimali.
5.3. Consolidare l'immagine e la visibilità dell'Europa come insieme di destinazioni
turistiche sostenibili e di qualità
L'immagine e la percezione dell'Europa come insieme di destinazioni turistiche sono aspetti
strettamente collegati alla competitività del turismo15
. Se si considera l'intensità della
concorrenza mondiale, ma anche il potenziale rappresentato da molti paesi terzi in qualità di
fonte di turismo verso l'Europa, è necessario realizzare azioni intese a stimolare la domanda
turistica in direzione dell'Europa. Un'importante iniziativa di promozione dell'Europa verso i
paesi terzi esiste già grazie al portale Internet "visiteurope.com", gestito dalla Commissione
europea del turismo (CET) e lanciato nel 2006, con il sostegno della Commissione europea.
L'immagine dell'Europa e la sua percezione come insieme di destinazioni turistiche sostenibili
e di qualità devono essere migliorate. Il rafforzamento dell'attrattiva delle destinazioni
europee e la loro maggiore visibilità dovrebbero comportare importanti ripercussioni
economiche, incentivando gli arrivi di turisti non europei, ma anche aumentando l'interesse
dei cittadini europei per i viaggi nel loro continente.
Per esplorare le migliori modalità di presentazione comune dell'offerta turistica europea, la
Commissione ritiene che occorra promuovere quest'immagine sui mercati mondiali, in
particolare in alcuni paesi terzi (ad esempio, Stati Uniti, Giappone, Cina, Russia, India e
Brasile), grazie a iniziative congiunte con gli Stati membri e l'industria europea.
A tal fine vale la pena esaminare diverse possibilità allo scopo di valorizzare e dare visibilità
ai diversi prodotti tematici a dimensione europea o multinazionale, soprattutto nel corso delle
fiere o dei saloni turistici più importanti, o di dare maggior rilievo ai grandi eventi culturali e
sportivi, come le "capitali europee della cultura", le "giornate europee del patrimonio", i
15
Study on the Competitiveness of the EU tourism industry, settembre 2009 (cfr.
http://ec.europa.eu/enterprise/newsroom/cf/document.cfm?action=display&doc_id=5257&userservice_i
d=1&request.id=0 ).
14. IT 13 IT
giochi olimpici o le esposizioni universali, che offrono il potenziale per stimolare lo sviluppo
del turismo in Europa.
AZIONI PREVISTE:
(18) Creare, in collaborazione con gli Stati membri, una vera e propria "marca europea",
che possa completare gli sforzi promozionali a livello nazionale e regionale e
permettere alle destinazioni europee di distinguersi meglio dalle altre destinazioni
internazionali.
(19) Promuovere il portale "visiteurope.com" per aumentare l'attrattiva dell'Europa come
insieme di destinazioni turistiche sostenibili e di qualità, in particolare per i paesi
emergenti.
(20) Favorire azioni comuni di promozione in occasione di grandi eventi internazionali o
nelle fiere e nei saloni turistici più importanti.
(21) Rafforzare la partecipazione dell'Unione europea nelle sedi internazionali, in
particolare nel quadro dell'Organizzazione mondiale del turismo, dell'OCSE, del T20
e di Euro-Med.
5.4. Massimizzare il potenziale delle politiche e degli strumenti finanziari dell'UE
per lo sviluppo del turismo
La politica del turismo è caratterizzata dal suo carattere trasversale. Numerose altre politiche
europee hanno ripercussioni dirette o indirette sul turismo. Questo vale soprattutto per le
politiche dei trasporti (mobilità sostenibile, diritti e sicurezza dei passeggeri e qualità dei
trasporti), della concorrenza (questioni relative alla concentrazione delle imprese, in
particolare per quanto riguarda l'offerta turistica on line, all'integrazione verticale e agli aiuti
statali), del mercato interno (libertà di stabilimento e di prestazione dei servizi connessi al
turismo, promozione della qualità dei servizi, sviluppo del commercio elettronico), della
fiscalità (ostacoli di natura fiscale al corretto funzionamento del mercato interno, trattamento
fiscale delle imprese del settore, ad esempio delle agenzie di viaggi, agevolazioni fiscali),
della tutela dei consumatori (diritti conseguenti alla firma dei contratti, pratiche commerciali
sleali, vendite a distanza), dell'ambiente, dell'occupazione, della formazione, della cultura o
per le politiche di sviluppo regionale e rurale.
La Commissione intende garantire una migliore integrazione del turismo nelle sue varie
politiche e adoperarsi affinché l'applicazione corretta della normativa in vigore permetta di
realizzare tutto il potenziale di competitività del settore. Essa intensificherà gli sforzi di
coordinamento tra le varie politiche interessate allo scopo di agevolare la piena e completa
considerazione degli interessi e delle esigenze dell'industria del turismo al momento della
formulazione e dell'attuazione delle sue politiche.
Per quanto riguarda la politica del mercato interno, il settore turistico dovrebbe ormai
beneficiare interamente dell'integrazione del mercato europeo dei servizi. La direttiva
2006/123/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 12 dicembre 2006, relativa ai
servizi nel mercato interno permetterà in particolare di semplificare notevolmente le
procedure applicabili ai prestatori di servizi turistici e ad eliminare molti ostacoli di natura
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giuridica ed amministrativa che ne avevano finora limitato l'accesso ai vari mercati degli Stati
membri dell'Unione europea.
La Commissione riconosce l'importanza fondamentale del turismo marino e costiero come
catalizzatore di sviluppo economico ed intende realizzare azioni nel quadro della politica
marittima integrata dell'UE intese a favorirne lo sviluppo. La diversificazione economica
verso il turismo è una priorità per molte zone costiere, in cui il declino delle attività
economiche legate in particolare alla pesca ed alla costruzione navale ha determinato una
diminuzione di redditi ed un aumento della disoccupazione. Questa diversificazione è
sostenuta dal fondo europeo per la pesca (FEP) nel quadro delle strategie di sviluppo locale.
Si esamineranno inoltre le possibilità per sfruttare il potenziale dell'industria nautica e
diportistica ai fini della crescita economica delle isole e delle regioni costiere e marittime.
Anche la politica di sviluppo rurale dell'UE svolge un ruolo importante per il settore del
turismo. Grazie al fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR), la Commissione
può sostenere, tra l'altro, la creazione di imprese attive nel campo del turismo rurale, lo
sviluppo e la promozione dell'agriturismo e la valorizzazione del patrimonio culturale e
naturale delle regioni rurali, comprese le zone di montagna.
Per l'attuale periodo di programmazione la Commissione continuerà a promuovere e a
mobilitare a favore del turismo strumenti e programmi comunitari di sostegno. Fra questi
strumenti, i diversi fondi strutturali europei (FESR, FSE), il fondo europeo agricolo per lo
sviluppo rurale (FEASR), il fondo europeo per la pesca (FEP) e il programma quadro di
ricerca e sviluppo potranno continuare a finanziare la realizzazione di progetti concreti. Il
programma quadro per la competitività e l'innovazione (CIP) svolge infine un ruolo
importante per il turismo nella misura in cui interviene, dal 2008, per sostenere la creazione di
reti europee per un turismo sostenibile e competitivo. Per il periodo successivo al 2013 le
possibilità di sostegno al turismo a partire dai vari fondi europei o grazie al consolidamento
delle azioni preparatorie già esistenti nel settore dipenderanno dagli orientamenti che saranno
adottati per le priorità di intervento dell'Unione europea, tenuto conto delle limitazioni di
bilancio.
L'evoluzione dei diritti dei passeggeri aerei e ferroviari è una conquista importante per il
turismo europeo grazie ad un quadro giuridico per la tutela dei turisti che incontrano difficoltà
in viaggio. La Commissione intende far sì che i passeggeri che viaggiano in mare, in autobus
di linea o granturismo possano beneficiare di diritti analoghi. Anche la revisione in corso della
direttiva concernente i viaggi, le vacanze ed i circuiti "tutto compreso" costituisce un
elemento positivo per accrescere la fiducia dei consumatori nei confronti dell'industria del
turismo. La Commissione proseguirà inoltre la stretta collaborazione con gli Stati membri,
con l'industria turistica e con le organizzazioni degli operatori del settore per migliorare le
condizioni di sicurezza nelle strutture ricettive, per quanto riguarda tra l'altro i rischi
d'incendio.
Consapevole dell'importanza crescente del turismo per l'Europa, anche proveniente dai paesi
terzi, la Commissione esaminerà altresì i diversi strumenti e le possibilità nel quadro della
politica in materia di visti e di attraversamento delle frontiere per garantirne un impiego
ottimale.
Onde permettere al turismo europeo di continuare a svilupparsi in modo sostenibile e
competitivo, conformemente alla strategia "Europa 2020" e al trattato di Lisbona, la
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Commissione esaminerà gli strumenti per rafforzare le azioni di sostegno e di coordinamento
a favore del turismo europeo.
6. CONCLUSIONE
La politica europea del turismo ha bisogno di un nuovo slancio. Di fronte a sfide che
richiedono risposte concrete e sforzi di adattamento, gli operatori dell'industria del turismo
europeo devono potere unire le loro forze e lavorare in un quadro politico consolidato che
consideri le nuove priorità dell'UE. La presente comunicazione, tenendo conto delle nuove
competenze dell'Unione europea in materia di turismo, definisce un quadro ambizioso per
trasformare il turismo europeo in un'industria competitiva, moderna, sostenibile e
responsabile. La Commissione prevede varie iniziative concrete per fornire al settore del
turismo europeo gli strumenti per adattarsi e svilupparsi. Queste azioni completano le
politiche degli Stati membri e mirano a coordinare gli sforzi identificando le misure che
offrono un effettivo valore aggiunto europeo. Il successo di questa strategia dipenderà
dall'impegno di tutte le parti interessate e dalla loro capacità di lavorare insieme per la sua
attuazione.
La Commissione proseguirà in futuro gli sforzi per mantenere scambi di vedute regolari,
rapidi e trasparenti con gli Stati membri e con l'industria turistica sulle iniziative riguardanti il
turismo. A tal fine si avvarrà in particolare del comitato consultivo sul turismo. Le
amministrazioni pubbliche saranno così in grado di informare regolarmente delle iniziative
della Commissione i vari soggetti interessati a livello nazionale e regionale.
Questo quadro consolidato costituisce un primo passo. La Commissione proseguirà quindi la
propria riflessione sulle iniziative da realizzare in materia di turismo fino al forum europeo
del turismo organizzato nel novembre 2010, nel corso del quale un piano d'azione più
dettagliato potrebbe essere discusso con gli Stati membri e i soggetti pubblici e privati del
turismo europeo. A medio termine essa procederà ad un bilancio di questa strategia per
valutarne i risultati e andare avanti.