Slide per la gestione del sondino nasogastrico ed orogastrico. Slide approntate da Stefano Bambi per lezioni universitarie nei corsi di laurea triennale in infermieristica e medicina
Disuria dopo la rimozione del catetere vescicale, come gestirla con il bladde...Carlo Brachelente
sintesi delle raccomandazioni per l'impiego del bladder scanner per gestire la disuria dopo la rimozione del catetere vescicale. Contributo bubblicato sul sito nursetimes.org il 3 giugno 2017
Pomeriggio SEID Campania dedicato alle nuove linee guida ESGE su PEG e PEJ tenutosi su piattaforma ZOOM
2- Tecnica di inserimento e scelta dei materiali- Dott. G. Spinosa
Slide per la gestione del sondino nasogastrico ed orogastrico. Slide approntate da Stefano Bambi per lezioni universitarie nei corsi di laurea triennale in infermieristica e medicina
Disuria dopo la rimozione del catetere vescicale, come gestirla con il bladde...Carlo Brachelente
sintesi delle raccomandazioni per l'impiego del bladder scanner per gestire la disuria dopo la rimozione del catetere vescicale. Contributo bubblicato sul sito nursetimes.org il 3 giugno 2017
Pomeriggio SEID Campania dedicato alle nuove linee guida ESGE su PEG e PEJ tenutosi su piattaforma ZOOM
2- Tecnica di inserimento e scelta dei materiali- Dott. G. Spinosa
Studio su risultati in termine di durata di ospedalizzazione tra appendicectomia laparoscopica e laparotomica con suddivisione per casi di appendiciti semplici e complicate.
Gestione dell'aspirazione tracheale nei pazienti adulti con vie aeree naturali e artificiali. Prevenzione delle complicanze. Slide preparate ed utilizzate da Stefano Bambi nelle lezioni universitarie dei corsi di laurea triennale in infermieristica e a medicina
2.1 Cambiamentisocialinela vita del paziente.
I cambiamentisocialinella vita deipazientipalliativisonocruciali per il loro benessere e comfort. I pazientispessosperimentanoisolamentosociale, perdita di indipendenza e disagio emotivo a causa della loro malattia. I fornitori di cure palliative dovrebberoconcentrarsisulforniresupportosociale a questipazienticoinvolgendofamiliari, amici e risorsedellacomunità. Le attivitàsociali come la musicoterapia, l'arteterapia e le discussioni di gruppopossonoaiutareipazientiadaffrontare la loro malattia e migliorare la loro salute mentale. Pertanto, è essenziale dare la priorità ai cambiamentisocialinella vita deipazientipalliativi per migliorare la loro qualitàcomplessivadella vita durantequestomomento difficile.
________________________________________
2.2 Salute mentale del pazientepalliativo.
La salute mentaledeipazientipalliativi è un aspettocrucialechedeveessereaffrontato. Le cure palliative mirano a migliorare la qualitàdella vita deipazienti con malattiechelimitano la vita, ma non sitratta solo di gestireisintomifisici. Altrettantoimportante è il benesserepsicologico ed emotivo del paziente. I pazienticheaffrontanoproblemi di fine vita spessosperimentanoansia, depressione e altriproblemi di salute mentalechepossonoinfluiresulla loro qualitàcomplessivadella vita. Pertanto, è essenzialefornire un supporto e unacuraadeguatianche per i loro bisogni di salute mentale. Trascurarequestoaspettopuòportareainutilisofferenze e disagisia per il pazienteche per isuoicari. È nostra responsabilità come operatorisanitarigarantirecheipazientipalliativiricevano cure olistichecheaffrontino tutti gliaspetti del loro benessere, compresa la loro salute mentale.
2.3 Salute spiritual del pazientepalliativo.
La salute spirituale è un aspettoessenzialedelle cure palliative che non puòessereignorato. È unacomponentecrucialedell'assistenzaolisticacheaiutaipazientiadaffrontare le sfide emotive e psicologichechedevonoaffrontaredurante la loro malattia. I pazientipalliativispessoprovanosentimenti di paura, ansia e disperazione, chepossonoavere un impattosignificativosul loro benesseregenerale. La salute spiritualefornisceconforto e sostegno ai pazientiaiutandoli a trovaresignificato e scoponella vita, anche di fronte alle avversità. Li aiutaanche a connettersi con le loro convinzioni, valori e tradizioni, chepossonofornire un senso di pace e tranquillità. Pertanto, è imperativocheglioperatorisanitaridiano la prioritàalla salute spiritualenelle cure palliative per garantirecheipazientiricevanoun'assistenzacompletacheaffronti tutti gliaspetti del loro benessere.
2.4 Cambiamentifisici del pazientepalliativo.
Uno degliaspettipiùsignificatividelle cure palliative è la gestionedeicambiamentifisicichesiverificanoneipazienti.
I cambiamentifisicineipazientipalliativipossonoessereattribuitiallaprogressionedella loro malattia e possonoincludere dolore, affaticamento, perdita di appetito, difficoltàrespiratorie e debolezza. Quest
Procedure per l'accesso venoso in Pediatria Emergency Live
Posizionamento catetere venoso centrale e periferico
AOU Sassari
U.O.C. di
Clinica Neonatologica e TIN
D.ssa Biasetti Ornella
D.ssa Carta Anna Rita
Coord. Inf. Dott.ssa M.Zicchi e
team infermieristico:
Inf. Pisoni Manuela
Dott.ssa Santarsiero Maria
Giovanna
Dott.ssa Serra Donatella
Inf. Soggia Antonella Gavina
Pomeriggio SEID Campania dedicato alle nuove linee guida ESGE su PEG e PEJ tenutosi su piattaforma ZOOM
4- Gestione del paziente in nutrizione enterale- Dott. V.M. Ormando
Studio su risultati in termine di durata di ospedalizzazione tra appendicectomia laparoscopica e laparotomica con suddivisione per casi di appendiciti semplici e complicate.
Gestione dell'aspirazione tracheale nei pazienti adulti con vie aeree naturali e artificiali. Prevenzione delle complicanze. Slide preparate ed utilizzate da Stefano Bambi nelle lezioni universitarie dei corsi di laurea triennale in infermieristica e a medicina
2.1 Cambiamentisocialinela vita del paziente.
I cambiamentisocialinella vita deipazientipalliativisonocruciali per il loro benessere e comfort. I pazientispessosperimentanoisolamentosociale, perdita di indipendenza e disagio emotivo a causa della loro malattia. I fornitori di cure palliative dovrebberoconcentrarsisulforniresupportosociale a questipazienticoinvolgendofamiliari, amici e risorsedellacomunità. Le attivitàsociali come la musicoterapia, l'arteterapia e le discussioni di gruppopossonoaiutareipazientiadaffrontare la loro malattia e migliorare la loro salute mentale. Pertanto, è essenziale dare la priorità ai cambiamentisocialinella vita deipazientipalliativi per migliorare la loro qualitàcomplessivadella vita durantequestomomento difficile.
________________________________________
2.2 Salute mentale del pazientepalliativo.
La salute mentaledeipazientipalliativi è un aspettocrucialechedeveessereaffrontato. Le cure palliative mirano a migliorare la qualitàdella vita deipazienti con malattiechelimitano la vita, ma non sitratta solo di gestireisintomifisici. Altrettantoimportante è il benesserepsicologico ed emotivo del paziente. I pazienticheaffrontanoproblemi di fine vita spessosperimentanoansia, depressione e altriproblemi di salute mentalechepossonoinfluiresulla loro qualitàcomplessivadella vita. Pertanto, è essenzialefornire un supporto e unacuraadeguatianche per i loro bisogni di salute mentale. Trascurarequestoaspettopuòportareainutilisofferenze e disagisia per il pazienteche per isuoicari. È nostra responsabilità come operatorisanitarigarantirecheipazientipalliativiricevano cure olistichecheaffrontino tutti gliaspetti del loro benessere, compresa la loro salute mentale.
2.3 Salute spiritual del pazientepalliativo.
La salute spirituale è un aspettoessenzialedelle cure palliative che non puòessereignorato. È unacomponentecrucialedell'assistenzaolisticacheaiutaipazientiadaffrontare le sfide emotive e psicologichechedevonoaffrontaredurante la loro malattia. I pazientipalliativispessoprovanosentimenti di paura, ansia e disperazione, chepossonoavere un impattosignificativosul loro benesseregenerale. La salute spiritualefornisceconforto e sostegno ai pazientiaiutandoli a trovaresignificato e scoponella vita, anche di fronte alle avversità. Li aiutaanche a connettersi con le loro convinzioni, valori e tradizioni, chepossonofornire un senso di pace e tranquillità. Pertanto, è imperativocheglioperatorisanitaridiano la prioritàalla salute spiritualenelle cure palliative per garantirecheipazientiricevanoun'assistenzacompletacheaffronti tutti gliaspetti del loro benessere.
2.4 Cambiamentifisici del pazientepalliativo.
Uno degliaspettipiùsignificatividelle cure palliative è la gestionedeicambiamentifisicichesiverificanoneipazienti.
I cambiamentifisicineipazientipalliativipossonoessereattribuitiallaprogressionedella loro malattia e possonoincludere dolore, affaticamento, perdita di appetito, difficoltàrespiratorie e debolezza. Quest
Procedure per l'accesso venoso in Pediatria Emergency Live
Posizionamento catetere venoso centrale e periferico
AOU Sassari
U.O.C. di
Clinica Neonatologica e TIN
D.ssa Biasetti Ornella
D.ssa Carta Anna Rita
Coord. Inf. Dott.ssa M.Zicchi e
team infermieristico:
Inf. Pisoni Manuela
Dott.ssa Santarsiero Maria
Giovanna
Dott.ssa Serra Donatella
Inf. Soggia Antonella Gavina
Pomeriggio SEID Campania dedicato alle nuove linee guida ESGE su PEG e PEJ tenutosi su piattaforma ZOOM
4- Gestione del paziente in nutrizione enterale- Dott. V.M. Ormando
1. Obiettivo: descrivere l’assistenza infermieristica ai pazienti con catetere vescicale
Ambito di competenza: non delegabile
Scopo:
- PER LA PERSONA ASSISTITA:
o Inserimento di un catetere vescicale attraverso l’uretra nella vescica per:
Drenare urina dalla vescica;
Eseguire istillazioni vescicali;
Prevenire l’ostruzione dell’uretra in caso di sanguinamento delle vie urinarie.
- PER L’INFERMIERE:
o Informare il paziente e descrivere la procedura e le sensazione di non dolore ma fastidio che può
generare
o Sottolineare che dopo il cateterismo la persona può deambulare liberamente.
Valutazione:
- Controllare la prescrizione al cateterismo;
- Valutare la presenza di segni di ritenzione;
- Scegliere il tipo di catetere necessario;
- Scegliere la posizione ottimale: supina (per la donna supina con le gambe flesse)
Preparazione:
- Spiegare al paziente il tipo di manovra;
- Posizionare il letto all’altezza dell’operatore;
- Garantire la privacy;
- Posizionare un tavolo a portata di mano dove riporre il campo sterile;
- Assicurare la posizione;
- Eseguire igiene perineale accurata;
- Preparare una fonte luminosa;
- Lavarsi le mani.
Materiale occorrente:
- Kit sterile per cateterismo:
o Siringa con lubrificante
o Siringa con acqua sterile
o 2 paia di quanti sterili
o Telini impermeabili
o Pinze
o Soluzione disinfettante
o Tamponi sterili
o Sacchetto per la raccolta dei rifiuti.
CATETERISMO VESCICALE
2. PROCEDURA:
PREPARAZIONE DEL PAZIENTE:
- Mettere il paziente a proprio agio spiegandogli la procedura
- Porre il paziente in posizione confortevole;
- Allontanare i parenti dalla camera.
ASSEMBLARE E PREPARARE IL MATERIALE
AZIONE MOTIVAZIONE
Aprire il kit sterile in accordo con le
comuni procedure di asepsi
La cateterizzazione richiede una
procedura sterile in quanto la vescica è
un organo sterile che si può infettare
con manovre non correttamente
eseguite.
Aprire il telino plastificato sterile
prendendolo per i due angoli e aprendolo
a ritroso
Questa procedura evita la
contaminazione
Appoggiare il telino fra le gambe del
paziente facendo attenzione a non
toccarlo
Questa procedura permetter di creare
un campo sterile
Aprire il catetere del giusto calibro e
appoggiarlo sul campo sterile
Aprire la sacca per urine a circuito chiuso
e appoggiarlo sul campo sterile
Collegare il catetere alla sacca di raccolta
a circuito chiuso
Nella donna lubrificare 3-4 cm della parte
distale del catetere, nell’uomo lubrificare
circa 15-18 cm dalla punta del catetere
Riduce l’attrito fra il catetere e uretra
ed abbassa il rischio d’infezione
Se si deve posizionare un catetere a
permanenza, gonfiare preventivamente il
palloncino secondo le indicazioni per
controllare la tenuta, poi aspirare l’acqua
e lasciare collegata la siringa
Molti kit contengono le siringhe con
acqua sterile già pronte.
Preparare la soluzione antisettica Il perineo deve essere accuratamente
disinfettato che ridurre la carica
microbica a livello del meato dove il
passaggio del catetere può raccogliere
microrganismi.
Pulire il perineo e inserire il catetere:
- Nella donna:
- Separare le grandi labbra e
distanziare le piccole labbra
per potere identificare il
meato uretrale
- Disinfettare con i tamponi
dall’alto verso il basso
(clitoride-ano) utilizzando la
pinza e usando un tampone
per volta,
- Prendere il catetere a circa 7
cm dalla punta
- Far compiere dei respiri
profondi e inserire
delicatamente il catetere.
- Quando le urine defluiscono
inserire altri 5 cm e gonfiare il
palloncino.
Controllare che l’urina venga drenata
osservando la fuoriuscita nel tubo di
raccordo del circuito chiuso.
Le urine non escono, ruotare
delicatamente il catetere. Questa
manovra permette di evitare che il
catetere appoggiandosi alla vescica
non dreni perfettamente. Se il catetere
viene contaminato è necessario
procedere ad una nuova
cateterizzazione. Se il catetere è in
vagina lasciarlo in sede come punto di
riferimento prima di procedere ad una
nuova cateterizzazione.
Assicurarsi che il catetere non subisca
un dislocamento finchè non sia fissato
o sia gonfiato il palloncino.
3. - Nell’uomo:
- Sollevare il pene con la mano
sinistra e scoprire il prepuzio
qualora non sia circonciso,
scoprire il meato urinario
- Disinfettare con un tampone
sterile il pene usando un moto
circolare, andando dal meato
fino alla base del glande
- Sollevare il pene verso l’alto in
modo da formare un angolo
retto rispetto all’asse del
corpo, successivamente
inclinare a 45° e proseguire
con l’inserimento.
- Lubrificare il catetere ed
inserire per circa 15 cm
- Lasciare defluire l’urina una
volta che il catetere è in sede
gonfiare il palloncino.
-
Controllare che l’urina venga drenata
osservando la fuoriuscita nel tubo di
raccordo del circuito chiuso.
Le urine non escono, ruotare
delicatamente il catetere. Questa
manovra permette di evitare che il
catetere appoggiandosi alla vescica
non dreni perfettamente. Se il catetere
viene contaminato è necessario
procedere ad una nuova
cateterizzazione.
Assicurarsi che il catetere non subisca
un dislocamento finchè non sia fissato
o sia gonfiato il palloncino.
PROCEDURA FINALE:
- Rimuovere i telini e il materiale da eliminare
- Posizionare il paziente nella posizione da lui desiderata
- Effettuare prelievi di urina se richiesti
- Registrare la procedura