Carabinieri attivita operativa provincia di bari 2011
1. Ministero per i Beni e le Attività Culturali
Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale
NUCLEO DI BARI
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ATTIVITÀ OPERATIVA 2011
1. Attività di prevenzione e controllo
2. Azione di contrasto:
a. Bilancio 2011 – attività repressiva;
b. Attività di recupero;
c. I settori di intervento:
Antiquariato;
Falsi e diritti d‟autore;
Importazione illecita dei Beni Culturali;
Archeologia;
E-commerce;
Tutela del paesaggio;
Attività correlate.
2. L‟analisi operativa 2011 prende in esame i dati statistici del Nucleo CC TPC di Bari
presenti al 31 dicembre 2011 nella Banca Dati del Comando CC TPC che, in virtù del D.M.
Interno 28 aprile 2006, è chiamato a svolgere le funzioni di polo di gravitazione informativa
e di analisi per tutte le forze di polizia per quanto attiene i reati perpetrati in danno del
patrimonio culturale.
Nell‟anno appena concluso si confermano, in linea di massima, gli andamenti già
rilevati nei decorsi anni quali:
- la contrazione del numero dei furti di beni culturali in danno delle strutture museali;
- il contenimento degli scavi clandestini accertati;
- la persistenza del fenomeno della falsificazione;
- la diffusione delle vendite/acquisiti on line di Beni Culturali.
Il Nucleo CC TPC di Bari, nel corso del 2011, per portare a termine le varie attività
di prevenzione e repressione nei vari settori di competenza si è avvalso della fondamentale
collaborazione dell‟Arma territoriale, del 6° Elinucleo CC di Bari e del Nucleo CC
Subacquei di Bari con i quali sono state pianificate e coordinate periodicamente attività di
monitoraggio in tutte le aree di interesse culturale, paesaggistico, ambientale ed
archeologico, aree che per le loro caratteristiche necessitavano di essere monitorate
“dall‟alto” o “via mare”.
1. ATTIVITÀ PREVENTIVA E DI CONTROLLO
Il 2011 è stato caratterizzato dal grande impegno nell‟incrementare i servizi di
prevenzione nei confronti degli obiettivi ritenuti più a rischio per quantità e qualità di beni
culturali custoditi o esposti al pubblico quali biblioteche, musei e gallerie attraverso una
programmazione capillare e costante degli interventi.
In particolare, durante il decorso anno sono stati effettuati:
114 (+23.7% rispetto al 2010) controlli a esercizi commerciali, mercati e fiere di
oggetti antiquariali;
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3. 40 (+37.93%) verifiche alla sicurezza di Musei, Biblioteche ed Archivi, condotte in
tutto il territorio di competenza (Puglia, Basilicata e Molise) congiuntamente alle
rispettive Direzioni Regionali del MiBAC e alle competenti Soprintendenze, con la
dichiarata finalità di individuare i punti di criticità dei sistemi difensivi ivi installati
per resistere o respingere le aggressioni criminali di rapinatori, ladri o vandali;
97 (+51.56%) controlli nelle aree archeologiche ritenute potenzialmente più esposte
alle aggressioni criminali, svolti congiuntamente al personale delle competenti
Soprintendenze, del 6° Elinucleo Bari e del Nucleo CC Subacquei e Arma Territoriale.
46 (+21.05% rispetto al 2010) controlli ad aree tutelate da vincoli paesaggistici.
- FENOMENO FURTI -
Il significativo incremento dell‟attività di prevenzione ha prodotto da subito risultati
concreti in quanto a fronte delle numerose strutture museali presenti in Puglia, Basilicata e
Molise, solamente in 2 di esse sono stati denunciati furti di beni culturali. E tali furti sono
presumibilmente avvenuti in epoche remote e scoperti solo oggi a seguito dell‟opera di
sensibilizzazione effettuata dal Nucleo circa la necessità di concludere la catalogazione dei
beni da parte degli enti proprietari. Tale accorgimento permette un rapido inserimento del
bene interessato dal fenomeno delittuoso (furto, rapina) nella Banca Dati dei Beni
Illecitamente Sottratti e questo ne facilita il rintraccio.
L‟incremento numerico delle verifiche alle difese delle strutture museali è stato
accompagnato da un innalzamento del livello qualitativo dei controlli effettuati attraverso
un ulteriore affinamento degli strumenti in uso al personale operante, dotato di un
vademecum operativo dei controlli alle strutture museali in relazione al rischio criminale.
Le risultanze dei controlli sono state comunicate di volta in volta al Mi.B.A.C. ed agli enti
proprietari al fine di consentire di intervenire sulle criticità riscontrate.
PUGLIA: 20 furti nel 2011, rispetto ai 30 del 2010, cosi suddivisi:
Musei: 1 furto;
Enti Pubblici e Privati: 4 furti;
Chiese: 4 furti rispetto ai 13 del 2010.;
Ai danni di privati: 11 furti, stabile rispetto al 2011
Per un totale di 246 oggetti trafugati
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4. BASILICATA: 6 furti nel 2011 contro i 5 del 2010, cosi suddivisi:
Musei: 0;
Enti Pubblici e Privati: 0;
Chiese: 5 furti, stabile rispetto all‟anno precedente;
Ai danni di privati: 1.
Per un totale di 58 oggetti trafugati.
MOLISE: 2 furti nel 2011(dato stabile rispetto al 2010), cosi suddivisi:
Musei: 0;
Enti Pubblici e Privati: 2;
Chiese: 0;
Ai danni di privati: 0.
Per un totale di 33 oggetti trafugati.
I privati e i luoghi di culto si riconfermano pertanto gli obiettivi più sensibili alla
specifica aggressione criminale.
Sul sito internet istituzionale, è possibile individuare una sezione nella quale sono
riportati consigli per non incorrere in spiacevoli situazioni in caso di acquisto di opere
d‟arte.
In allegato:
Consigli in caso di acquisto di beni di interesse culturale;
Documento dell’opera d’arte – Object ID (permette di creare un archivio fotografico
e descrittivo dei propri beni culturali, determinante in caso di furto, poiché ne consente
l‟agevole informatizzazione nella Banca Dati, in modo da favorire la costante
comparazione con quanto giornalmente sia oggetto di controllo. Un‟opera rubata, infatti,
se fotografata ed adeguatamente descritta, può essere recuperata più facilmente).
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5. 2. AZIONE DI CONTRASTO
a. BILANCIO 2011 - ATTIVITÀ REPRESSIVA
2010 2011 Variazione
PERSONE DEFERITE ALL’A.G. IN STATO DI LIBERTÀ 61 96 + 57.37%
RICETTAZIONE 36 58 + 61.11%
TIPOLOGIA SCAVO CLANDESTINO 11 47 +327.27%
REATI REATI IN DANNO DEL 5 21 + 320%
PERSEGUITI PAESAGGIO
ATRI REATI 46 111 + 141.3%
PERQUISIZIONI EFFETTUATE 15 61 + 510%
SANZIONI AMMINISTRATIVE ELEVATE 15 9 40%
b. ATTIVITÀ DI RECUPERO 2011
BENI RECUPERATI
Reperti archeologici (interi, frammenti e monete archeologiche) 3.433
Beni antiquariali, archivistici e librari (libri, materiale archivistico, oggetti 24
chiesastici, quadri e sculture)
Falsi sequestrati 3
Stima economica in euro 500.000
c. I SETTORI DI INTERVENTO
- ANTIQUARIATO:
Restituzione del dipinto di Costantin Meunier al Belgio
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6. Il 18 aprile 2011, presso la residenza dell‟Ambasciatore del Belgio in Italia, il
Comandante dei Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, Generale di
Brigata Pasquale Muggeo, nel corso di una cerimonia ufficiale, ha consegnato un
bene d‟arte illecitamente sottratto a quello Stato e recuperato in Italia. Tra le attività
del Comando, infatti, vi è anche il ritorno ai paesi esteri di tutti i beni d'arte trafugati,
nella convinzione che questi mantengano il loro specifico valore storico e culturale
solo se restano nel loro contesto d'origine. Si tratta di un dipinto olio su tela, avente
dimensioni cm 50x67, del maestro Costantin Meunier (1883), raffigurante "battaglia
di galli a Siviglia", parziale provento di un furto perpetrato nel 1994 in un'abitazione
privata di un avvocato di Bruxelles e recuperato nel 2007 anche grazie alle indagini
condotte Nucleo Carabinieri T.P.C. di Bari. Al termine di tutte le procedure per il
rimpatrio, nel 2011, il prezioso dipinto è stato rimesso nelle mani dell' Ambasciatore
del Belgio per la successiva restituzione al legittimo proprietario. Tutta l‟attività
investigativa è stata resa possibile grazie agli ottimi rapporti di cooperazione
internazionale instaurati dal Comando CC Tutela Patrimonio Culturale.
Restituzione di Pergamene all’Arcidiocesi di Trani
Nel novembre 2011 sono state restituite all‟Arcidiocesi di Trani diverse
pergamene che erano state esportate illecitamente in America negli anni ‟60. Questo
è un caso che vede un cospicuo patrimonio culturale trafugato dall‟Italia, esportato
illecitamente negli Stati Uniti, rientrare in Patria dopo decenni grazie ad una fortuita
combinazione di eventi e per l‟impegno profuso congiuntamente dal Ministero per i
Beni e le Attività Culturali, in particolare la Soprintendenza Archivistica della Puglia
e l‟Archivio di Stato di Bari, e dal Comando Carabinieri TPC.
La vicenda nasce nel 2007, in una cittadina dell‟Illinois, allorquando la locale
polizia è chiamata a sedare una lite tra due fratelli. Il motivo del contendere era
l‟eredità lasciata dal padre, un italo –americano da anni trasferitosi in America per
lavoro, e rinvenuta in una villetta chiusa da tanto tempo. Quando i poliziotti si resero
conto della natura del materiale conteso dichiararono la loro incompetenza ad
intervenire ed informarono immediatamente l‟F.B.I.. Si trattava infatti di un ingente
quantitativo di pergamene, manoscritti, volumi antichi e reperti archeologici.
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7. I Federali intervenuti interessarono immediatamente i Carabinieri del TPC.
Inizia così tutta una fase di accertamenti tesi a verificare la provenienza del prezioso
materiale e alla ricostruzione delle motivazioni che lo avevano condotto in America.
Interessando anche le varie Diocesi e gli organi periferici del Ministero, si riuscì a
giungere alla certezza che il materiale fosse di provenienza Pugliese e in particolare
di Barletta e Trani.
A quel punto alcuni militari del Nucleo CC TPC di Bari si recarono in
America e in più riprese riuscirono ad effettuare uno studio del materiale presente.
Trovarono libri di pregio, manoscritti, reperti archeologici, reliquari, pergamene e
cercarono di separare il materiale sottratto illecitamente dagli archivi diocesani dai
beni della famiglia legalmente detenuti.
In totale al termine furono recuperate circa 350 pergamene, 800 libri antichi
riportanti timbri segnature riferimenti che avevano permesso di ricondurli
inequivocabilmente a biblioteche ecclesiastiche pugliesi o comunque a biblioteche
private di esponenti del clero pugliesi. Per poter ricostruire la storia di questo tesoro e
per capire come fosse uscito dal territorio italiano, fu molto utile lo studio
dell‟epistolario, costituito da circa 400 lettere scambiate dal defunto italo- americano
con l‟anziano padre in Italia e che era colui che materialmente aveva fatto arrivare il
materiale in America spedendolo al figlio con vari mezzi. Lo scambio di lettere ha
inizio nel 1964 e termina nel 1979. Vi sono informazioni su quali fossero stati gli
stratagemmi utilizzati per eludere i controlli in dogana.
Al rientro in Italia, le pergamene sono state consegnate alla Soprintendenza
Archivistica per la Puglia e all‟Archivio di Stato.
Recupero di beni librari ed archivistici.
L‟opera di catalogazione in atto da alcuni anni a livello nazionale, soprattutto
quella voluta dall‟Ufficio Nazionale per I Beni Culturali della Chiesa, ha consentito
agli enti proprietari di “accorgersi” di alcuni ammanchi. In un caso particolare, un
parroco, dopo aver effettuato un controllo e approntati un inventario dei beni della
sua parrocchia, accorgendosi di più ammanchi, decide di contattare il Nucleo CC
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8. TPC e di denunciare quanto riscontrato, consapevole dell‟importanza
dell‟inserimento dei beni scomparsi in Banca Dati per avviare la ricerca degli stessi.
Le indagini condotte nei mesi successivi consentivano di rintracciare parte del
materiale sottratto a casa di una persona che anni prima ne era entrata in possesso.
L‟operazione ha consentito di recuperare oltre un centinaio di libri e documenti
antichi tra cui:
antifonario del 1626;
incisioni ritagliate da libri del 1700;
spartiti musicali del 1830- 1845;
volumi di diritto dei primi dell‟800;
manoscritti del „700 e dell‟800;
dizionari del 1700 e 1800;
piantine antiche di monumenti e territorio della Provincia di Bari.
- FALSI D’AUTORE:
Continuano i controlli preventivi per individuare di opere false di arte
contemporanea. I dati statistici del Comando Carabinieri T.P.C. e le acquisizioni
informative fanno ritenere che la specifica attività criminosa sia in continua
espansione in quanto molto remunerativa.
Illecita importazione di Beni Culturali
Nell‟ambito del protocollo d‟intesa nazionale di collaborazione con l‟Agenzia
delle Dogane con servizi sinergici presso le aree aeroportuali e di frontiera, questo
Nucleo ha collaborato con l‟Agenzia delle Dogane di Bari, Ufficio del Porto di Bari,
e tale collaborazione ha permesso di effettuare, così come avviene anche a livello
nazionale, alcuni controlli finalizzati al contrasto dell‟illecita introduzione ed
esportazione nel territorio nazionale di beni culturali.
- ARCHEOLOGIA:
Nell‟anno appena trascorso, gli sforzi del Nucleo si sono concentrati sulla
necessità di arginare il fenomeno degli scavi clandestini: sono stati, a tal proposito,
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9. organizzati appositi servizi tesi a controllare le aree archeologiche maggiormente
colpite. E‟ stato accertato, negli anni, che lo scavo clandestino di reperti archeologici
alimenta purtroppo un traffico illecito di importanti proporzioni in campo nazionale e
transnazionale. Intorno a tale reato ruotano enormi interessi economici e
commerciali. Le attività investigative condotte hanno consentito, comunque, di
ottenere rilevanti successi operativi con il recupero di migliaia di reperti archeologici
ed il deferimento all‟A.G. delle persone coinvolte a vario titolo nella
commercializzazione dei beni. Sono stati recuperati, nel 2011, oltre 3433 beni
archeologici suddivisi in monete, reperti in ceramica, oggetti in metallo (pendenti,
anelli, medaglie), fibule in metallo, pesi da telaio, selci, fossili, spada antica in ferro,
statuette in bronzo, metal detector, spilloni.
- SETTORE E- COMMERCE:
Vi è stato un continuo monitoraggio della rete internet, un controllo dei più
importanti siti di e- commerce, l‟individuazione degli annunci sospetti e la
collaborazione con gli uffici preposti per risalire all‟identità degli autori degli stessi
per consentire di effettuare i controlli sul lecito possesso dei beni. Ciò a causa delle
radicali modifiche negli ultimi anni delle forme di vendita di beni culturali,
sviluppatesi a seguito del diffondersi dei moderni mezzi di commercio e
comunicazione. I posti in vendita sono di carattere numismatico ma vi sono anche
reperti archeologici, libri e documenti d‟archivio, oltre che i beni falsificati.
Numismatica archeologica
Particolarmente significativa è l‟incidenza della numismatica tra i reperti
archeologici oggetto di sequestro, ciò a causa della notevole diffusione delle monete
presenti sul mercato clandestino e spesso commercializzate da privati collezionisti
attraverso internet su siti di annunci dedicati alla vendita online. La non conoscenza
della legislazione vigente o la superficialità portano, però, al rischio di una denuncia
penale per ricettazione. Da segnalare l‟istituzione da parte del Mi.B.A.C. di una
Commissione dell‟Osservatorio per i Beni Numismatici di interesse archeologico,
con lo scopo di favorire la tutela, fruizione e valorizzazione del patrimonio
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10. numismatico italiano. Si ricorda che qualsiasi cittadino nel momento in cui acquista
un bene di natura archeologica da esercizi commerciali legalmente riconosciuti o
quando la provenienza è ritenuta legittima ha comunque l‟obbligo di denunciarne il
possesso alla competente Soprintendenza Archeologica, altrimenti la condotta viene
sanzionata ai sensi degli artt. 712 (incauto acquisto) o 648 (ricettazione) c.p.
- TUTELA DEL PAESAGGIO:
Questo Nucleo in collaborazione con il 6° Elinucleo CC di Bari e con
personale della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici, ha sorvolato
tutta l‟area di competenza al fine di poter effettuare una mappatura delle installazione
di impianti fotovoltaici ed eolici. Sono state inoltre costantemente monitorate le varie
aree tutelate al fine di verificare l‟eventuale presenza di scavi clandestini e
l‟individuazione di opere edilizie realizzate nelle aree tutelate senza le prescritte
autorizzazioni da parte delle Soprintendenza per i Beni Archeologici e Architettonici
e Paesaggistici.
- ATTIVITÀ CORRELATE
Sono state svolte inoltre varie attività non dirette specificatamente alla
prevenzione o alla repressione dei fenomeni criminosi di settore, ma comunque
ricomprese nel più ampio contesto di obiettivi istituzionali svolti.
Le stesse sono finalizzate alla sensibilizzazione dell‟opinione pubblica sui molteplici
temi della tutela: partecipazione a convegni, incontri con scolaresche, collaborazione
con Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici. A titolo di esempio:
collaborazione con un Istituto di Scuola Media Superiore con il quale sono state
organizzate alcune attività, in collaborazione con il Nucleo CC Subacquei di Bari, per
lo studio dei fondali delle acque antistanti Termoli e l‟individuazione dell‟antico
porto romano di Buca. Nella circostanza è stato recuperato un ceppo d‟ancora di una
nave romana che sarà restaurato a cura della Soprintendenza per i Beni Archeologici
del Molise ed esposto un Museo del Mare.
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