Hack@MI 2020 The first hackathon for STEM(A) focused on a smart and sustainable future
Hack@MI will be the first hackathon for students, graduates and professionals STEM(A) [STEM + Art] dedicated to a smart and sustainable future and organized by an Italian city.
As a part of the project STEM in the City 2020 https://www.steminthecity.eu, the event will take place in April, a month dedicated to STEM(A). The aim of the event, focused on the topics of sustainability and Gender Gap, is to foster the association of STEM skills (Science, Technology, Engineering, Mathematics) with the once developed during humanistic studies.
I was born in Roma, Italy, on December 17, 1963. I received the “Laurea” degree in Electronic Engineering in 1989 and the Ph.D. in Systems Engineering in 1994, both from the University of Roma “La Sapienza”. Since February 1996 I am with the Engineering Department of University of “Roma Tre”, as Associate Professor. My teachings are in the field of Automatic Control, Digital Control and Process Control within the courses of Electronic, Mechanics and Computer Science, and I am the director of the Automatic Laboratory of the Dipartimento di Informatica e Automazione.
INDUSTRIA 4.0 - Il trasferimento tecnologico attraverso i Digital Innovation ...Data Driven Innovation
"Industria 4.0" sta diventando il simbolo della rinascita industriale del Paese. Le forze che favoriscono il rilancio delle filiere manifatturiere sono tante e i finanziamenti stanno diventando significativi. L’Europa pretende che sia il trasferimento tecnologico da parte dei centri di competenza, sia la domanda di nuove tecnologie da parte delle PMI, siano agevolate e soddisfatte in maniera efficiente. I Digital Innovation Hub, già sperimentati in Germania, inizieranno il loro lavoro anche in Italia. Vediamo come le nuove forme di sharing, circular e maker economy se ne potranno avvantaggiare
Il Ruolo fondamentale del cloud nell’evoluzione del IoT e applicazioni per le...Giulio Best Garofalo
Presentazione e analisi dell'evoluzione delle tecnologie, per la gestione di sistemi "intelligenti", basati sull'architettura cloud e capaci di ottimizzare le risorse, la favorire la cooperazione ed il miglioramento di servizi e processi.
I was born in Roma, Italy, on December 17, 1963. I received the “Laurea” degree in Electronic Engineering in 1989 and the Ph.D. in Systems Engineering in 1994, both from the University of Roma “La Sapienza”. Since February 1996 I am with the Engineering Department of University of “Roma Tre”, as Associate Professor. My teachings are in the field of Automatic Control, Digital Control and Process Control within the courses of Electronic, Mechanics and Computer Science, and I am the director of the Automatic Laboratory of the Dipartimento di Informatica e Automazione.
INDUSTRIA 4.0 - Il trasferimento tecnologico attraverso i Digital Innovation ...Data Driven Innovation
"Industria 4.0" sta diventando il simbolo della rinascita industriale del Paese. Le forze che favoriscono il rilancio delle filiere manifatturiere sono tante e i finanziamenti stanno diventando significativi. L’Europa pretende che sia il trasferimento tecnologico da parte dei centri di competenza, sia la domanda di nuove tecnologie da parte delle PMI, siano agevolate e soddisfatte in maniera efficiente. I Digital Innovation Hub, già sperimentati in Germania, inizieranno il loro lavoro anche in Italia. Vediamo come le nuove forme di sharing, circular e maker economy se ne potranno avvantaggiare
Il Ruolo fondamentale del cloud nell’evoluzione del IoT e applicazioni per le...Giulio Best Garofalo
Presentazione e analisi dell'evoluzione delle tecnologie, per la gestione di sistemi "intelligenti", basati sull'architettura cloud e capaci di ottimizzare le risorse, la favorire la cooperazione ed il miglioramento di servizi e processi.
Il buon governo delle isituzioni si fonda sulla capacità di prendere decisioni in base alla conoscenza di ciò che avviene: è la conseguenza del processo di trasformazione di dati eterogenei in informazioni coerenti da cui far derivare le decisioni e instaurare comunicazioni efficaci con gli stakeholder. La PA digitale non può prescindere da un framework di monitoraggio unico e onnicomprensivo, che colleghi tendenze, iniziative, risultati, spending. Un modello che valuta effetti sistemici delle visioni strategiche, delle azioni di crescita digitale, di innovazione e connettività.
INDUSTRIA 4.0 - Il trasferimento tecnologico attraverso i Digital Innovation ...Data Driven Innovation
"Industria 4.0" sta diventando il simbolo della rinascita industriale del Paese. Le forze che favoriscono il rilancio delle filiere manifatturiere sono tante e i finanziamenti stanno diventando significativi. L’Europa pretende che sia il trasferimento tecnologico da parte dei centri di competenza, sia la domanda di nuove tecnologie da parte delle PMI, siano agevolate e soddisfatte in maniera efficiente. I Digital Innovation Hub, già sperimentati in Germania, inizieranno il loro lavoro anche in Italia. Vediamo come le nuove forme di sharing, circular e maker economy se ne potranno avvantaggiare
Mai come in quest’epoca i processi produttivi sono oggetto di trasformazioni. Tutto diventa più urgente, ma al tempo stesso più realizzabile: grazie alla maturità tecnologica, alle buone pratiche di innovazione, alla crescente attitudine in termini di leadership e partecipazione aperta a livello organizzativo, all’automazione intelligente delle operation
Innovare alla velocità del cloud: la rivoluzione multicloudIDC Italy
Crescendo l’adozione del cloud infrastrutturale e di piattaforma e la sofisticatezza delle applicazioni cloud, sempre più imprese stanno valutando l’approccio a questi servizi più confacente alle criticità e specificità del proprio business. Gli ambienti multicloud stanno diventando la norma nelle imprese di medie e grandi dimensioni, tant’è che IDC calcola che oggi meno del 30% utilizzi ancora una singola piattaforma cloud, e che molte già usino servizi cloud multipli di provider diversi. Ma un ambiente multicloud non è la semplice somma di più cloud. Abstract della presentazione di Sergio Patano, associate research director di IDC Italia, all'IDC Multicloud Conference 2019 del 23 ottobre a Milano
Digital Transformation: Faster, Better, HybridIDC Italy
Abstract della presentazione di Sergio Patano, Research & Consulting Manager di IDC Italia, tenuta nel corso del roadshow Digital Transformation che ha toccato quattro città italiane nel corso del mese di giugno 2015
Digital Native Enterprise: Disrupt to Transform, Transform to SucceedIDC Italy
Intervento di Sergio Patano, Senior Research & Consulting Manager di IDC Italia, all'IDC Digital Transformation Conference 2018 di Roma e Milano il 21 e 27 febbraio 2018
Estratto dell'intervento di Daniela Rao, Senior Research & Consulting Director di IDC Italia, all'IDC Mobiz - Mobility of Everything Forum 2018 del 14 giugno a Milano
Abstract della presentazione di Sergio Patano, Research & Consulting Manager di IDC Italia, tenuta nel corso del roadshow 'Innovazione tecnologica a supporto del business' che ha toccato Verona e Firenze nel corso del mese di settembre 2015
Il buon governo delle isituzioni si fonda sulla capacità di prendere decisioni in base alla conoscenza di ciò che avviene: è la conseguenza del processo di trasformazione di dati eterogenei in informazioni coerenti da cui far derivare le decisioni e instaurare comunicazioni efficaci con gli stakeholder. La PA digitale non può prescindere da un framework di monitoraggio unico e onnicomprensivo, che colleghi tendenze, iniziative, risultati, spending. Un modello che valuta effetti sistemici delle visioni strategiche, delle azioni di crescita digitale, di innovazione e connettività.
INDUSTRIA 4.0 - Il trasferimento tecnologico attraverso i Digital Innovation ...Data Driven Innovation
"Industria 4.0" sta diventando il simbolo della rinascita industriale del Paese. Le forze che favoriscono il rilancio delle filiere manifatturiere sono tante e i finanziamenti stanno diventando significativi. L’Europa pretende che sia il trasferimento tecnologico da parte dei centri di competenza, sia la domanda di nuove tecnologie da parte delle PMI, siano agevolate e soddisfatte in maniera efficiente. I Digital Innovation Hub, già sperimentati in Germania, inizieranno il loro lavoro anche in Italia. Vediamo come le nuove forme di sharing, circular e maker economy se ne potranno avvantaggiare
Mai come in quest’epoca i processi produttivi sono oggetto di trasformazioni. Tutto diventa più urgente, ma al tempo stesso più realizzabile: grazie alla maturità tecnologica, alle buone pratiche di innovazione, alla crescente attitudine in termini di leadership e partecipazione aperta a livello organizzativo, all’automazione intelligente delle operation
Innovare alla velocità del cloud: la rivoluzione multicloudIDC Italy
Crescendo l’adozione del cloud infrastrutturale e di piattaforma e la sofisticatezza delle applicazioni cloud, sempre più imprese stanno valutando l’approccio a questi servizi più confacente alle criticità e specificità del proprio business. Gli ambienti multicloud stanno diventando la norma nelle imprese di medie e grandi dimensioni, tant’è che IDC calcola che oggi meno del 30% utilizzi ancora una singola piattaforma cloud, e che molte già usino servizi cloud multipli di provider diversi. Ma un ambiente multicloud non è la semplice somma di più cloud. Abstract della presentazione di Sergio Patano, associate research director di IDC Italia, all'IDC Multicloud Conference 2019 del 23 ottobre a Milano
Digital Transformation: Faster, Better, HybridIDC Italy
Abstract della presentazione di Sergio Patano, Research & Consulting Manager di IDC Italia, tenuta nel corso del roadshow Digital Transformation che ha toccato quattro città italiane nel corso del mese di giugno 2015
Digital Native Enterprise: Disrupt to Transform, Transform to SucceedIDC Italy
Intervento di Sergio Patano, Senior Research & Consulting Manager di IDC Italia, all'IDC Digital Transformation Conference 2018 di Roma e Milano il 21 e 27 febbraio 2018
Estratto dell'intervento di Daniela Rao, Senior Research & Consulting Director di IDC Italia, all'IDC Mobiz - Mobility of Everything Forum 2018 del 14 giugno a Milano
Abstract della presentazione di Sergio Patano, Research & Consulting Manager di IDC Italia, tenuta nel corso del roadshow 'Innovazione tecnologica a supporto del business' che ha toccato Verona e Firenze nel corso del mese di settembre 2015
OpenData, un percorso tra giurisprudenza, formati e strumenti e modalità di p...LibreItalia
Andrea Borruso, Mario Grimaldi e Ciro Spataro di OpenData Sicilia ci spiegano cosa siano gli OpenData caratterizzandole nei loro aspetti legali, di formato, di strumenti per organizzarli e gestirli e di alcuni strumenti per la loro pubblicazione durante la Sesta Conferenza Italiana LibreItalia (LibreItaliaConf 2019) tenutasi a Palermo l'11 maggio 2019.
Milano Sharing City: tra smart e social le sfide della città metropolitanaFPA
Come si fa un territorio collaborativo? Cosa implica adottare gli occhiali dell'economia collaborativa per un città metropolitana come Milano? Tra piani di smart city e importanti risultati raggiunti, Renato Galliano presenta lo state dell'arte e soprattuto i nuovi ambiti di lavoro e le nuove sfide per Milano Sharing City, il 28 maggio a FPA 2015.
Smart City: i temi e le idee per la città del futuro Etna Hitech_corso ISVI 2...Etna Hitech
Le smart cities sono al centro della programmazione europea 2014-2020. E’ nella città, infatti che nasce la democrazia, si concentra il 70% della popolazione europea e viene prodotto il 75% del PIL dell’Unione. Allo stesso tempo il contesto urbano intensifica la generazione di un maggior numero di casi di povertà, esclusione sociale, difficoltà di accesso ai servizi pubblici e fenomeni di congestione e inquinamento che incidono negativamente sulla qualità della vita.
La strategia Europe 2020 per lo sviluppo di progetti intelligenti nelle città del continente identifica le aree di intervento prioritarie, che abbracciano i 3 grandi obiettivi di sviluppo: economico, ambientale e sociale. Smart Urbs e-Government Platform realizzata nell’ambito del progetto MIUR Smart Cities PRISMA e in fase di sperimentazione presso il Comune di Catania, è un esempio virtuoso di applicazione di soluzioni di intervento per la realizzazione di una città intelligente. Smart Urbs infatti abbraccia con applicazioni innovative i temi del decoro urbano, della mobilità e dei servizi sociali.
Per poter funzionare in modo efficiente e partecipativo le soluzioni smart promosse a livello europeo necessitano dell’ottimizzazione dell’utilizzo dei dati pubblici. Siamo circondati da dati e informazioni che spesso non sono accessibili a chiunque, ma solo alle amministrazioni e agli enti che le ricevono e archiviano, anche se appartengono a tutti. L’efficiente utilizzo del paradigma Open Data prevede una ristrutturazione dei processi di condivisione dei dati tra amministrazioni ed enti, in modo tale che possa essere possibile, non solo avere accesso a questi dati ma anche rielaborarli ed analizzarli. Attività queste che possono generare nuove applicazioni pratiche, stimolare l’innovazione, gli investimenti e di conseguenza nuovi posti di lavoro e benessere sociale.
Per favorire l’accesso e l’utilizzo dei dati è quindi necessaria una riorganizzazione dei processi secondo lo standard di Business Process Management.
Presentazione di Adriana Agrimi, Dirigente del Servizio Ricerca Industriale e Innovazione della Regione Puglia al workshop "SmartCities&Communities: I patti per le Città" organizzato dal progetto Capacity SUD a Bari il 20 settembre 2014.
Oltre gli Open Data. Il patrimonio informativo regionale per le scelte di gov...Gianluigi Cogo
Napoli 24 Settembre 2019 Ore 12.30 | Infrastrutture e dati. Gestione dei dati per l’interoperabilità
L’interoperabilità tra i dati comporta notevoli vantaggi in termini di incremento affidabilità dei sistemi, qualità dei servizi erogati, relazione tra le informazioni, risparmi di spesa realizzabili attraverso l’opportunità di riusare e mettere in condivisione facilmente. Qual è il quadro oggi? A che punto siamo con la messa in rete dei dati? Che ruolo ha la Regione?
Intervengono
Vincenzo Patruno, Data Manager, Istat
Gianluigi Cogo – Project Manager, Regione Veneto
4. Hack@MI è stato un hackathon innovativo che ha coinvolto
su Open Data Playground team di giovani talenti in ambito
Digital, STEM ed Innovation (STEAM) per risolvere problemi
complessi e/o strategici per la società, l’economia e le
persone.
Hack@MI 2020
Hack@MI si è svolto all’interno di #STEMintheCity,
l’iniziativa promossa dal Comune di Milano in collaborazione
con importanti realtà del settore pubblico e privato e il
sostegno delle Nazioni Unite per diffondere la cultura delle
STEM, rimuovere gli stereotipi culturali che allontanano le
ragazze dai percorsi di studio nelle materie
tecnico-scientifiche. A causa dell’epidemia Covid-19,
#STEMintheCity si è trasformato in un palinsesto
completamente digitale, aperto e inclusivo.
L’evento di punta di #STEMintheCity
Chi è #STEMintheCity
➔ Hack@MI si è posizionato come uno dei progetti di
punta dell’edizione 2020 di #STEMintheCity ed è
durato tra febbraio e giugno 2020.
5. Chi ha creduto nel progetto
Le aziende sponsor delle data challenge e delle call for ideas di Hack@MI
6. Chi ha creduto nel progetto
Le aziende partner di Hack@MI
8. La timeline di progetto
Data challenge
Call for ideas
Selezione finalisti
Hackathon digitale
Elezione team vincitore
e discussione lavori
con i team finalisti
Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno
9. Il funnel di progetto
30
team partecipanti alle data challenge
6
team selezionati per l’hackathon digitale
1
team vincitore di Hack@MI 2020
11. I numeri di Hack@MI 2020
Data challenge
per risolvere problemi reali
per un mondo migliore
Call for ideas
per promuovere e
innovare l’educazione
finanziaria
Settimane di challenge
online per qualificarsi
all’hackathon finale
4 1 4
Hackathon digitale finale
per decretare il team
vincitore
1
12. Con la collaborazione e il supporto tecnico di ESA –
European Space Agency e l’Associazione Italiana di
Intelligenza Artificiale, è stata definita la challenge
“Control Panel Of Spaceship Earth: Misure Sul Benessere
e Impatti Sul Pianeta”.
Lo scopo ultimo della challenge è stato quello di stimolare
lo sviluppo di una soluzione applicativa basata su tecniche
di Intelligenza Artificiale (AI) e dati di Osservazione della
Terra (EO) per il riconoscimento automatico delle variazioni
nel tempo della copertura del suolo in ambito urbano.
Il tema della gara finale
● L’area di interesse (AoI) era costituita dal perimetro
geografico della Città Metropolitana di Milano,
incluso il Comune di Milano e i suoi municipi.
● Gli indici di benessere analizzati sono stati cinque: 1)
densità di verde urbano per abitante, 2) aree verdi in
rapporto alla superficie edificata, 3) rapporto tra
verde alberato e verde a prato, 4) livello di
frammentazione del verde, 5) presenza di strade
alberate.
➔ Le slide successive avranno un focus specifico
su ciascun indice di benessere.
13. Gli indicatori di benessere di seguito riportati hanno lo scopo di tradurre le misurazioni oggettive dell’uso del suolo della Città Metropolitana
di Milano, derivate da dati satellitari di Osservazione della Terra (OT) ed elaborati tramite Intelligenza Artificiale (IA) nell’ambito di Hack@MI
2020, in indicatori più facilmente comprensibili dai cittadini. Tali indicatori non sono una valutazione assoluta delle situazioni presenti nei
diversi territori ma una sintesi delle variazioni intercorse nell’uso del suolo (aree verdi e artificiali) tra gli anni 2015 e 2020. Esiste, infatti, una
molteplicità di situazioni che dovrebbero essere ulteriormente investigate per tenere conto delle diverse realtà urbanistiche, economiche e
sociali di ciascun territorio.
Il risultato prodotto da Hack@MI va quindi inteso come un
primo passo nella direzione di realizzare degli indicatori
oggettivi e facilmente aggiornabili che possano essere di
supporto agli Amministratori e ai cittadini per
comprendere le caratteristiche del proprio territorio,
valutarne l’evoluzione e pianificarne lo sviluppo futuro.
Il tema della gara finale
Indicatori di Benessere in relazione al verde urbano
14.
15.
16.
17.
18.
19. La comunicazione collaterale
Il video di Simonetta Chieli, Head of Strategy, Programme and
Coordination Office, Directorate of Earth Observation Programmes ESA
21. Il piano di contenuti e gli asset
editoriali
A supporto del progetto Hack@MI è stato creato un ecosistema di canali e contenuti al fine di amplificarne la comunicazione e il
marketing.
Digital stories
Uno spazio editoriale con
interviste e guest post dei
principali data expert in
Italia e nel mondo
Social media e news
Facebook, Twitter, LinkedIn,
YouTube, newsletter hanno
ospitato e dato voce al
progetto
Digital arena
Un ricco calendario di
webinar tematici
organizzati con manager,
ricercatori e KOL
Audio stories
Un esperimento per
trasformare i webinar
tematici in audio da
ascoltare in mobilità
22.
23. I risultati
Digital stories
● 4.000 utenti unici
● 11.000 visualizzazioni
di pagina
● Bounce rate < 65%
● 80% audience italiana,
20% internazionale
Social media e news
● Aumento del 100%
dell’engagement su
LinkedIn
● Aumento del 50%
dell’engagement su Twitter
● Picchi del 50% nell’OR
delle NL
Digital arena
● 60 partecipanti in
media ai webinar
● Tasso di
partecipazione
medio: 70%
Audio stories
Il totale degli ascolti
è stato generato sulle
seguenti piattaforme:
● 31% Anchor
● 27% Spotify
● 24% Apple
● (18% altro)
L’ecosistema editoriale ha permesso di alimentare in continuazione l’awareness e la reputazione di Hack@MI durante i mesi
di progetto. Sotto, sono indicati i principali KPI per ogni canale attivato, mentre nella slide successiva è riportata una
rassegna stampa non esaustiva.
26. Open Data Playground è una piattaforma innovativa
che conta già un solido network alle spalle. È stata
sviluppata e lanciata infatti in versione beta nel 2019 e,
sfruttando il database di profili e l’esperienza di Open
Search Net, prima boutique di headhunting a focalizzarsi
dal 2013 sui profili STEM italiani nel mondo, ha ospitato
nel tempo gare di recruitment, hackathon e graduate
program, coinvolgendo più di 500 giocatori e circa 30
aziende sponsor.
Storia
Grazie al successo e al contributo di Open Search Net, nel 2020 è
nata Open Search Group, azienda corporate in cui integriamo un
network di competenze e servizi legati al recruiting e
all’engagement di profili STEM. Open Search Group è organizzata in
tre hub, diversi ma sinergici tra loro secondo un modello a 3P fatto
di persone, prodotti e progetti: Open Search Net, Open Search Tech
e Open Search R&D e il prodotto Open Data Playground.
Nascita ed evoluzione della piattaforma
Chi è Open Search Group
➔ Siamo partiti dell’empowerment di profili STEM,
fino ad arrivare oggi a ingaggiare profili Digital,
STEM e Innovation, coinvolgendo il mondo
umanistico e quello scientifico.
Open Data Playground
fa parte di Magic Wand,
incubatore di startup di
27. Scopri le diverse realtà che hanno creduto in noi: large corporation, pubbliche amministrazioni illuminate e startup innovative
che faranno strada hanno organizzato gare e hackathon su Open Data Playground!
I nostri sponsor
28. Grazie alle challenge siamo entrati in contatto con molti candidati eccellenti e motivati,
e siamo riusciti a riportare in Italia da Londra un professionista molto bravo.
Simone Piunno - CTO Università Bocconi
“
Le nostre referenze
30. Entra in contatto con noi via
email o prenota una chiamata
con il nostro CEO Aldo Razzino:
Cosa puoi fare ora?
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