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Costi e Break Even Analysis
GESTIONE PROGETTO E ORGANIZZAZIONE D’IMPRESA
A.S. 2018-2019
DOCENTE: CLEMENTINA MONACO (CLEMENTINA.MONACO@IISPASCAL.IT)
Agenda
Definizione di Impresa
Obiettivi dell’impresa
Processi di impresa
Costi ed obiettivi economici di impresa
Break Even Point
DEFINIZIONE DI IMPRESA
Complesso organizzato di beni e persone
DEFINIZIONE DI IMPRESA
Trasformazione input in output (da risorse in beni economici)
DEFINIZIONE DI IMPRESA
Output :determinato da una domanda
DEFINIZIONE DI IMPRESA
Scopo: finalità economica
IMPRESA
• Complesso organizzato di beni e persone (dotato di proprie
regole, di una propria autonomia e di una propria finalità) che,
attraverso l’acquisizione e l’impiego di risorse di varia natura,
effettua in un determinato periodo di tempo la produzione di
specifici beni o servizi – il cui ammontare viene determinato in
relazione alla domanda che ne farà il mercato – con la finalità di
raggiungere, attraverso la loro vendita, specifici obiettivi di tipo
economico
8
Obiettivi dell’impresa
Impresa=Generatore di beni e servizi
Altre imprese Mercato
Obiettivi:
•creare valore
•ottenere un soddisfacente livello di profitto
9
Processo tecnico-commerciale
Processo economico-finanziario
Incassi dal mercato
Acquisizione di
risorse
contabilità
E=esborsi destinato a I=incassi
Schematizzazione dell’impresa
Risorse: beni,
servizi, uomini
Beni/servizi
per il mercato
trasformazione
Input Output
Provenienza delle Risorse finanziarie dell’impresa
Consumatori
IMPRESA
Apporto di altro denaro
Esborsi
Incassi dal mercato
Banche
Proprietari
A TITOLO PROVVISORIO
(CAPITALE DI TERZI)
A TITOLO DEFINITIVO
(CAPITALE PROPRIO O DI RISCHIO)
BREAK EVEN ANALYSIS
Con il concetto di “Break Even Point” (BEP) o punto di pareggio si intende
“l’ammontare delle vendite che consente di coprire tutti i costi
aziendali”
Possiamo intendere il punto di pareggio o come le quantità da produrre e
vendere per appunto andare a pareggio (punto di pareggio in volumi) o
come fatturato da ottenere sempre per andare a pareggio (punto di
pareggio in fatturato).
BREAK EVEN ANALYSIS
La break-even analysis
(break-even point)
Ricavi e reddito d’impresa
Ricavi di un’ impresa derivano dalla vendita delle unità di prodotto realizzate. In un
determinato periodo si ottengono moltiplicando il prezzo unitario P del prodotto venduto
dall’impresa per la quantità di prodotto venduta nel periodo considerato, quindi
RT = P * Q
Il Reddito (o profitto contabile) di impresa in un dato periodo e’ costituito dalla differenza tra i
ricavi realizzati ed i costi sostenuti in quel periodo
Π = RT-CT = PQ – CV – CF
con Q=x
o break-even chart
Rappresentazione grafica dei costi totali
Grafico di redditività
38.000 21,05%
Margine di sicurezza
È la capacità di resistenza al calo di fatturato
29
Esercizio 1
Durante l'esercizio n la società Pitagora S.p.A. ha prodotto e venduto
50.000 unità di prodotto finito, cedute sul mercato al prezzo unitario di €
750.
Sapendo che per la produzione delle suddette unità la società ha sostenuto
costi fissi pari a € 9.000.000 e costi variabili totali pari a € 22.500.000,
calcolare il Break-Even Point.
Calcolare inoltre la variazione che il Break-Even Point subirebbe nelle due
seguenti ipotesi:
1) il prezzo di vendita viene fissato a € 600;
2) i costi fissi sono pari a € 6.000.000.
30
SOLUZIONE
q = CF / (P - Cvu)
Costo variabile unitario (valori in €) = 22.500.000 / 50.000 = 450
q = 9.000.000/ (750 - 450) = 9.000.000 / 300 = 30.000 unità
Margine di sicurezza : Q.tà vendute - Q.tà corrispondenti al BEP = 50.000 -
30.000 = 20.000 unità
* Calcolo del Break-Even Point nell'ipotesi di prezzo pari a €600
q = 9.000.000 / (600 - 450) = 9.000.000 / 150 = 60.000 unità
* Calcolo del Break-Even Point nell'ipotesi di costi fissi pari a € 6.000.000
q = 6.000.000 / (750 - 450) = 6.000.000 / 300 = 20.000
Per poter passare dalla formula del punto di equilibrio espresso in quantità a quella espresso in valore dobbiamo sostituire alla
quantità Q, il fatturato.
Ora, il fatturato che permette di avere una situazione di equilibrio, che chiameremo F, non è altro che il prodotto tra la quantità
di equilibrio (Q) e il prezzo unitario di vendita, ovvero:
F = Qp.
Riprendiamo allora la precedente relazione
Q = CF/Mdc
e moltiplichiamo entrambi i membri per p in modo da avere
Q p = (CF/Mdc) p
Al primo membro possiamo sostituire Q p con F e abbiamo
F = (CF/Mdc) p
A secondo membro sostituiamo al margine di contribuzione la relazione (p –cv) e abbiamo
F = [CF/(p-cv)] p
Al denominatore della frazione mettiamo in evidenza p e abbiamo
F = {CF/[p (1 -cv/p)} p
Semplificando, possiamo scrivere:
F = CF/ (1 - cv/p)
Nella formula precedente possiamo notare che cv/p non è altro che l’incidenza del costo variabile unitario sul prezzo unitario.
Poiché
Mdc = p – cv
Dividendo entrambi i membri dell’equazione per p otteniamo:
Mdc/p = (p – cv)/p
da cui
Mdc/p = 1 – cv/p.
Questo significa che nella espressione precedente, ovvero
F = CF/ (1 - cv/p)
Il denominatore può essere sostituito da Mdc/p che non è altro che l’incidenza del margine di contribuzione sul prezzo e può
essere scritto anche come Mdc%, cioè come il margine di contribuzione percentuale.
Quindi, la formula del fatturato di equilibrio è:
F = CF/Mdc%.
Questo significa che il fatturato di equilibrio è dato dal rapporto tra costi fissi e margine di contribuzione percentuale.
L’uso di tale formula, anziché di quella che esprime il punto di equilibrio sotto forma di quantità, è utile soprattutto nel caso di
aziende che producono più beni tra loro differenti.
Esercizio 2
Soluzione Esercizio 21) determinare il fatturato di pareggio;
2) determinare il fatturato necessario a conseguire un reddito netto
obiettivo pari a €.16.200;
3) calcolare quale riduzione di fatturato è tollerabile prima che
l’azienda incorra in perdite.

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  • 1. Costi e Break Even Analysis GESTIONE PROGETTO E ORGANIZZAZIONE D’IMPRESA A.S. 2018-2019 DOCENTE: CLEMENTINA MONACO (CLEMENTINA.MONACO@IISPASCAL.IT)
  • 2. Agenda Definizione di Impresa Obiettivi dell’impresa Processi di impresa Costi ed obiettivi economici di impresa Break Even Point
  • 3. DEFINIZIONE DI IMPRESA Complesso organizzato di beni e persone
  • 4. DEFINIZIONE DI IMPRESA Trasformazione input in output (da risorse in beni economici)
  • 5. DEFINIZIONE DI IMPRESA Output :determinato da una domanda
  • 6. DEFINIZIONE DI IMPRESA Scopo: finalità economica
  • 7. IMPRESA • Complesso organizzato di beni e persone (dotato di proprie regole, di una propria autonomia e di una propria finalità) che, attraverso l’acquisizione e l’impiego di risorse di varia natura, effettua in un determinato periodo di tempo la produzione di specifici beni o servizi – il cui ammontare viene determinato in relazione alla domanda che ne farà il mercato – con la finalità di raggiungere, attraverso la loro vendita, specifici obiettivi di tipo economico
  • 8. 8 Obiettivi dell’impresa Impresa=Generatore di beni e servizi Altre imprese Mercato Obiettivi: •creare valore •ottenere un soddisfacente livello di profitto
  • 9. 9 Processo tecnico-commerciale Processo economico-finanziario Incassi dal mercato Acquisizione di risorse contabilità E=esborsi destinato a I=incassi Schematizzazione dell’impresa Risorse: beni, servizi, uomini Beni/servizi per il mercato trasformazione Input Output
  • 10. Provenienza delle Risorse finanziarie dell’impresa Consumatori IMPRESA Apporto di altro denaro Esborsi Incassi dal mercato Banche Proprietari A TITOLO PROVVISORIO (CAPITALE DI TERZI) A TITOLO DEFINITIVO (CAPITALE PROPRIO O DI RISCHIO)
  • 12. Con il concetto di “Break Even Point” (BEP) o punto di pareggio si intende “l’ammontare delle vendite che consente di coprire tutti i costi aziendali” Possiamo intendere il punto di pareggio o come le quantità da produrre e vendere per appunto andare a pareggio (punto di pareggio in volumi) o come fatturato da ottenere sempre per andare a pareggio (punto di pareggio in fatturato). BREAK EVEN ANALYSIS
  • 14. Ricavi e reddito d’impresa Ricavi di un’ impresa derivano dalla vendita delle unità di prodotto realizzate. In un determinato periodo si ottengono moltiplicando il prezzo unitario P del prodotto venduto dall’impresa per la quantità di prodotto venduta nel periodo considerato, quindi RT = P * Q Il Reddito (o profitto contabile) di impresa in un dato periodo e’ costituito dalla differenza tra i ricavi realizzati ed i costi sostenuti in quel periodo Π = RT-CT = PQ – CV – CF
  • 15.
  • 16.
  • 17.
  • 18.
  • 19.
  • 23.
  • 24.
  • 25.
  • 26.
  • 28. Margine di sicurezza È la capacità di resistenza al calo di fatturato
  • 29. 29 Esercizio 1 Durante l'esercizio n la società Pitagora S.p.A. ha prodotto e venduto 50.000 unità di prodotto finito, cedute sul mercato al prezzo unitario di € 750. Sapendo che per la produzione delle suddette unità la società ha sostenuto costi fissi pari a € 9.000.000 e costi variabili totali pari a € 22.500.000, calcolare il Break-Even Point. Calcolare inoltre la variazione che il Break-Even Point subirebbe nelle due seguenti ipotesi: 1) il prezzo di vendita viene fissato a € 600; 2) i costi fissi sono pari a € 6.000.000.
  • 30. 30 SOLUZIONE q = CF / (P - Cvu) Costo variabile unitario (valori in €) = 22.500.000 / 50.000 = 450 q = 9.000.000/ (750 - 450) = 9.000.000 / 300 = 30.000 unità Margine di sicurezza : Q.tà vendute - Q.tà corrispondenti al BEP = 50.000 - 30.000 = 20.000 unità * Calcolo del Break-Even Point nell'ipotesi di prezzo pari a €600 q = 9.000.000 / (600 - 450) = 9.000.000 / 150 = 60.000 unità * Calcolo del Break-Even Point nell'ipotesi di costi fissi pari a € 6.000.000 q = 6.000.000 / (750 - 450) = 6.000.000 / 300 = 20.000
  • 31. Per poter passare dalla formula del punto di equilibrio espresso in quantità a quella espresso in valore dobbiamo sostituire alla quantità Q, il fatturato. Ora, il fatturato che permette di avere una situazione di equilibrio, che chiameremo F, non è altro che il prodotto tra la quantità di equilibrio (Q) e il prezzo unitario di vendita, ovvero: F = Qp. Riprendiamo allora la precedente relazione Q = CF/Mdc e moltiplichiamo entrambi i membri per p in modo da avere Q p = (CF/Mdc) p Al primo membro possiamo sostituire Q p con F e abbiamo F = (CF/Mdc) p A secondo membro sostituiamo al margine di contribuzione la relazione (p –cv) e abbiamo F = [CF/(p-cv)] p
  • 32. Al denominatore della frazione mettiamo in evidenza p e abbiamo F = {CF/[p (1 -cv/p)} p Semplificando, possiamo scrivere: F = CF/ (1 - cv/p) Nella formula precedente possiamo notare che cv/p non è altro che l’incidenza del costo variabile unitario sul prezzo unitario. Poiché Mdc = p – cv Dividendo entrambi i membri dell’equazione per p otteniamo: Mdc/p = (p – cv)/p da cui Mdc/p = 1 – cv/p.
  • 33. Questo significa che nella espressione precedente, ovvero F = CF/ (1 - cv/p) Il denominatore può essere sostituito da Mdc/p che non è altro che l’incidenza del margine di contribuzione sul prezzo e può essere scritto anche come Mdc%, cioè come il margine di contribuzione percentuale. Quindi, la formula del fatturato di equilibrio è: F = CF/Mdc%. Questo significa che il fatturato di equilibrio è dato dal rapporto tra costi fissi e margine di contribuzione percentuale. L’uso di tale formula, anziché di quella che esprime il punto di equilibrio sotto forma di quantità, è utile soprattutto nel caso di aziende che producono più beni tra loro differenti.
  • 35. Soluzione Esercizio 21) determinare il fatturato di pareggio; 2) determinare il fatturato necessario a conseguire un reddito netto obiettivo pari a €.16.200; 3) calcolare quale riduzione di fatturato è tollerabile prima che l’azienda incorra in perdite.

Editor's Notes

  1. Finalità economica non significa “scopo di lucro”, bens’ economicità della gestione, in cui i costi coprono almeno i ricavi
  2. a.a.2010/2011
  3. a.a.2010/2011
  4. a.a.2010/2011