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Bibliotecari promotori di formazione:
Il portfolio delle competenze
Corso di livello avanzato
A cura di Manuela De Noia
Membro Osservatorio Formazione AIB
AIB Sezione Trentino Alto Adige: Bolzano, 9 aprile 2018
Le parole chiave:
1. Società della conoscenza
• Società della conoscenza
• Nel sistema economico contemporaneo, il sapere diventa
caratteristica necessaria per il progresso e lo sviluppo
economico e produttivo.
Deve essere garantito agli individui:
• accesso alle informazioni• accesso alle informazioni
• capacità per elaborarle
• Costruzione di nuova conoscenza
• si parla di ‘imparare ad imparare’ lungo tutto l’arco della
vita, consapevolmente e autonomamente, anche al di fuori
di contesti formalmente deputati all’istruzione e alla
formazione
Cambio di paradigma
• Passaggio da un paradigma basato sull’idea di insegnamento e
istruzione per trasmissione dell’informazione, ad uno basato
sull’apprendimento, sul passaggio di conoscenza tra individui per lo
sviluppo personale (Strategia educazione UNESCO 2014-2023)
4 pilastri dell’educazione – Rapporto Delors (1996)
1. Imparare ad imparare – acquisire strumenti della1. Imparare ad imparare – acquisire strumenti della
comprensione
2. Imparare a fare – agire creativamente nel proprio ambiente
3. Imparare a vivere insieme - partecipare e collaborare
attivamente in un contesto di relazioni umane
4. Imparare ad essere
Le parole chiave:
2. Lifelong learning
• L’apprendimento lungo tutto l’arco della vita o lifelong learning
• l’individuo attivo è l’unico responsabile della acquisizione della
conoscenza attraverso percorsi di apprendimento nuovi in cui assume
rilievo l’esperienza e lo scambio con altri individui in contesti diversi.
• L’apprendimento può generarsi in contesti familiari, quotidiani, lavorativi
etc. per garantire a chiunque la capacità di imparare lungo il corso della
vitavita
• l’apprendimento di tipo informale e non formale assumono pari dignità
rispetto ai sistemi formativi consolidati nell’acquisizione e sviluppo delle
competenze.
• Realizzare uno spazio europeo dell’apprendimento permanente,
Comunicazione della Commissione – 21.11.2001. definisce
l’apprendimento permanente «Qualsiasi attività di apprendimento, avviata
in qualsiasi momento della vita, volta a migliorare le conoscenze, le
capacità e le competenze in una prospettiva personale, civica, sociale e/o
occupazionale»
Le parole chiave:
3. Competenza
• Raccomandazione del Consiglio europeo del 20 dicembre
2012 si afferma il paradigma delle competenze con
‘convalida dell’apprendimento non formale e informale’
• riconoscimento e la convalida delle conoscenze, abilità e
competenze derivanti anche dall’apprendimento
esperienziale, diventa obiettivo prioritario per uscire dallaesperienziale, diventa obiettivo prioritario per uscire dalla
crisi
• il Consiglio invita gli Stati membri ad istituire, entro il 2018,
i sistemi nazionali per la convalida dell’apprendimento non
formale e informale
• Alle persone deve essere consentito, attraverso la convalida
dei loro apprendimenti, di ottenere una qualifica completa
o parziale
Conoscenze, abilità e competenze: concetti chiave
• Competenza (definizione D.lgs.13/2013)
comprovata capacità di utilizzare in situazioni di lavoro, di studio o nello
sviluppo professionale e personale, un insieme strutturato di conoscenze e
abilità, acquisite nei contesti di apprendimento formale, non formale e
informale.
Le competenze sono determinate dall’integrazione di (standard
qualitativi AIB):qualitativi AIB):
• Conoscenze (SAPERE)
la conoscenza può essere acquisita studiando i fondamenti della
biblioteconomia o gli standard catalografici, partecipando ad un seminario,
frequentando l’università…
• Abilità (SAPER FARE)
sono le capacità di applicare le conoscenze in casi concreti, per portare a
termine compiti e risolvere problemi.
• Comportamenti (SAPER ESSERE)
sono competenze trasversali ad es. parlare in pubblico, comunicare, lavorare in
gruppo
Tipologie di competenze
• Competenze di base
Sapere minimo, il prerequisito per l’occupabilità
Garantiscono la cittadinanza attiva
• Competenze trasversali
1) Diagnosticare – capacità di analisi- interpretare-rappresentarsi1) Diagnosticare – capacità di analisi- interpretare-rappresentarsi
2) Relazionarsi – ascoltare- comunicare - cooperare
3) Affrontare – decidere- problem solving - creatività
• Competenze tecnico-professionali
Specifiche di ogni settore
Fonte: ISFOL
Tipologie di apprendimento
• Apprendimento formale
Avviene in contesti istituzionali specifici e esplicitamente delegati alla
formazione: scuola, università, corsi di formazione professionale
riconosciuti.
• https://www.youtube.com/watch?v=xXXF2C-vrQE (walter lewin)
• Apprendimento non formale• Apprendimento non formale
Avviene in contesti formativi non istituzionalizzati e si riferisce
all'Apprendimento di attività specifiche scelte intenzionalmente dai
soggetti: corsi di aggiornamento professionale aib
• Apprendimento informale
Insieme di conoscenze fluide che si sviluppano come esito dell' individuo
alla partecipazione a situazioni che caratterizzano la sua vita: familiare,
lavorativa, tempo libero. È un apprendimento non intenzionale e non
strutturato. Sono saperi taciti difficili da verbalizzare e mostrare
Ajello-Belardi, Valutare le competenze informali, Carocci faber.
Apprendimento non formale-informale
Non formale
• Corsi - seminari
• Convegni - congressi
• Viaggi di studio
informaleinformale
• Attività di studio e ricerca
• Pubblicazioni
• Gruppi di lavoro o commissioni AIB
• Cariche e incarichi AIB o esterne
• Attività didattica
• On the job – arricchimento del saper fare
Il «quarto sapere»
• Sapere esperenziale
il sapere derivante dall’esperienza, dalle nostre
conoscenze e abilità che si sono accumulate nel
corso della nostra vita
• L'apprendimento negli adulti ha regole diverse.
Mentre un giovane parte dalla conoscenza per fare
L'apprendimento negli adulti ha regole diverse.
Mentre un giovane parte dalla conoscenza per fare
esperienza, un adulto parte dall'esperienza per costruire
nuova conoscenza. Si parla di ri-conoscenza (Ricoeur
2004) ovvero una riappropriazione/ricostruzione del
sapere da parte del soggetto.
• La nuova conoscenza mette in connessione conoscenze
pregresse con le nuove esperienze, connette ricordo
emotività e razionalità e genera un nuovo algoritmo.
Experential learning
• L’apprendimento esperienziale (Experiential
Learning) costituisce un modello
di apprendimento basato sull'esperienza, sia essa
cognitiva, emotiva o sensoriale. Il processo di
apprendimento si realizza attraverso l'azione e laapprendimento si realizza attraverso l'azione e la
sperimentazione di situazioni, compiti, ruoli in cui
il soggetto, attivo protagonista, si trova a mettere
in campo le proprie risorse e competenze per
l'elaborazione di nuovi concetti volti al
raggiungimento di un obiettivo.
Formazione permanente e continua
• Formazione permanente
La formazione permanente non è intesa solo
come apprendimento a fini occupazionali, ma anche
individuali e sociali, collegati ad altri fondamentali
obiettivi, quali quelli dell'adattabilità e dalla cittadinanza
attiva. L’apprendimento lungo tutto l’arco della vita
obiettivi, quali quelli dell'adattabilità e dalla cittadinanza
attiva. L’apprendimento lungo tutto l’arco della vita
• Formazione continua
la formazione continua costituisce una componente
essenziale della formazione permanente. Azioni del
lavoratore volte all’aggiornamento e all’accrescimento
delle competenze professionali.
Formazione continua.
Statuto e regolamento AIB
• Art. 9 Statuto
L’Associato, nel rispetto di quanto stabilito dal Regolamento di iscrizione, si
impegna ad effettuare una documentabile attività di formazione continua
• Art. 2 Statuto – Scopo sociale di AIB
Promuovere, sostenere e sviluppare ogni azione utile a garantire unaPromuovere, sostenere e sviluppare ogni azione utile a garantire una
qualificata formazione professionale
• Art 10 Regolamento
Come previsto dall’art. 9 del vigente Statuto, la formazione continua
costituisce un dovere dell’Associato. Al fine della verifica quinquennale
dell’iscrizione, gli Associati sono tenuti a documentare la partecipazione a
iniziative formative quali corsi, seminari, incontri, congressi, conferenze,
viaggi di studio, attività culturali e ogni altra iniziativa volta all’aggiornamento
e alla qualificazione professionale
Formazione continua AIB
• Manifesto Information Literacy AIB (2016)
Importanza dell’aggiornamento professionale dei bibliotecari
per garantire ai cittadini un efficace e corretto accesso
all’informazione
• Codice deontologico AIB
Dovere dei bibliotecari aggiornare costantemente le proprieDovere dei bibliotecari aggiornare costantemente le proprie
competenze professionali sia di base che specialistiche
• Manifesto IFLA/UNESCO biblioteche pubbliche (1994)
La formazione e l’aggiornamento professionale del
bibliotecario sono indispensabili per garantire servizi adeguati
ai cittadini
Normativa di riferimento
• LEGGE 14 gennaio 2013, n. 4. Artt . 2 e 5
Disposizioni in materia di professioni non organizzate
http://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2013/01/26/13G00021/sg
Le Associazioni professionali al fine di garantire i consumatori, cioè gliLe Associazioni professionali al fine di garantire i consumatori, cioè gli
“utenti”, sono tenuti ad assicurare la formazione permanente dei propri
associati , anche attraverso specifiche iniziative, e a stabilire requisiti
precisi per essere iscritti all’Associazione (i titoli di studio e le competenze
previste, da accertare attraverso strumenti idonei). Garantiscono la
presenza di una struttura tecnico-scientifica dedicata alla formazione
permanente degli associati.
Osservatorio Formazione
• Svolge funzione di coordinamento generale
dell’attività formativa AIB
• Fornisce sostegno e assistenza alle sezioni
nelle fasi di ideazione e realizzazione corsinelle fasi di ideazione e realizzazione corsi
• Monitora l’uniformità strutturale e qualitativa
dell’offerta formativa
Attestazione di qualità AIB
Dal 2014, l’AIB rilascia un’attestazione ai
bibliotecari in possesso di specifici requisiti
(titoli di studio e competenze professionali), e
provvede a tenere aggiornato l’Elenco degli
associati (artt. 4, 7 e 8 L. 4/2013)associati (artt. 4, 7 e 8 L. 4/2013)
http://www.sviluppoeconomico.gov.it/index.ph
p/it/mercato-e-consumatori/professioni-non-
organizzate/associazioni-che-rilasciano-
attestato-di-qualita
D.Lgs 13/2013
• Promuove l’apprendimento permanente quale
diritto della persona e assicura a tutti pari
opportunità di riconoscimento e valorizzazione
delle competenze comunque acquisite
• Definisce le norme generali e i livelli essenziali• Definisce le norme generali e i livelli essenziali
delle prestazioni per l’individuazione e
validazione degli apprendimenti non formali e
informali e gli standard minimi di servizio del
sistema nazionale di certificazione delle
competenze
Modello corsi a 4 fasi AIB
Ogni corso è composto da 4 fasi:
1. Analisi dei bisogni e disegno del corso
2. Erogazione e fruizione del corso
3. Valutazione e follow up del corso3. Valutazione e follow up del corso
4. Prova finale e attestazione
dell’apprendimento
Il disegno dei corsi AIB si basa sul sistema delle competenze
(Unità di competenza, obiettivi/risultati di apprendimento,
valutazione e punti ECVET) a partire dall’analisi del fabbisogno.
Fase 1
• Analisi del fabbisogno e disegno del corso:
(richiesta individuale o questionario)
stabilire scopo ed obiettivi/risultati formativi desiderati.
● Quale scopo persegue con il corso la Sezione AIB?
● Quale scopo viene perseguito per la professione?
● Quale scopo viene perseguito per il miglioramento del servizio alla società?● Quale scopo viene perseguito per il miglioramento del servizio alla società?
• Il sistema delle competenze:
• Quali sono le competenze che si vogliono ottenere alla fine del
corso?
• In cosa i partecipanti saranno diversi alla fine del corso? Cosa
dovranno essere capaci di fare?
• Quale metodologia didattica è più adatta per raggiungere gli
obiettivi formativi?
Fase 2
• Erogazione e fruizione del corso
• Modalità in presenza
• Modalità mista (blended learning)
Piattaforma Aibformazione.it dal 2014
Fase 3 e 4
Modalità di valutazione
• Gli obiettivi formativi sono il risultato atteso dai corsi osservabile e
valutabile. Per ogni corso devono essere descritti come capacità e
conoscenze relative all’unità di competenza.
• Follow up - a distanza di tempo analizzare quanto è stato importante il
corso ai fini pratici, nel contesto lavorativo
Prova finale e attestazione dell’apprendimento
Per accertare le competenze la prova è pratica
• sommativa – prova finale (test)
• formativa – durante l’erogazione del corso
• auto-valutazione – processo di apprendimento guidato dai formatori
• soddisfazione dei partecipanti - questionario di gradimento
Corso livello intermedio
tradurre, trasformare, rappresentare,
Corso livello avanzato
applicare, analizzare, criticare, confrontare,
raccontare, trasmettere, creare, modificare,
documentare, pianificare, proporre, produrre,
sviluppare, formulare …
Corso livello base
elencare, descrivere, definire, distinguere,
identificare, riconoscere, acquisire
tradurre, trasformare, rappresentare,
applicare, generalizzare, collegare, scegliere,
sviluppare, organizzare, utilizzare…
http://www.aib.it/struttura/osservatorio-formazione/2016/55066-linee-
guida-la-formazione-continua-aib/
Modalità didattiche
• Lezione frontale in presenza
• Lavoro di gruppo (focus, brain storming,
condivisione su compito, ecc.)
• Lavoro di gruppo: discussione aperta e• Lavoro di gruppo: discussione aperta e
regolata su piattaforma
• Lavoro individuale: lavoro su compito ed
esercitazioni su piattaforma
• Auto-apprendimento
• Apprendimento collaborativo
Costruttivismo
«Nessuno sa tutto, ognuno sa qualcosa, la totalità del sapere risiede
nell'umanità». P. Lévy
• Il sapere non può essere ricevuto in modo passivo
ma risulta dalla relazione fra un soggetto attivo e
la realtà e in collaborazione con altri soggetti con
i quali negozia i significati.i quali negozia i significati.
• L’intelligenza partecipata in un lavoro cooperativo
potenzia le intelligenze individuali
• L’individuo è in grado di costruire conoscenza
autonomamente e il formatore ha il ruolo di
facilitatore
Tipologie di iniziative formative
non formali
• Seminari
Introduzione di singoli argomenti con lo scopo di presentare
aspetti specifici relativi alla professione, orientati alla
acquisizione di conoscenze e/o abilità. Workshop 1 giornata
• Corsi di aggiornamento in presenza• Corsi di aggiornamento in presenza
aderiscono a specificità territoriali o disciplinari
Non necessariamente riproducibili e non fanno parte dell’OF
• Corsi di formazione con attestazione
competenze (modello a 4 fasi)
Riproducibili di livello base-intermedio-avanzato
Formazione continua AIB: e-learning
• Dal 2014 Portale AIB formazione, modello blended
(presenza/distanza)
http://www.aibformazione.it/
• 1055 corsisti
• 30 corsi
• La figura di e-tutor nei corsi a distanza sulla piattaforma
Aibformazione.it:
2 corsi nazionali a Roma a Firenze nel corso del 2016, 1 in Sicilia nel
settembre 2018 http://www.aib.it/struttura/sezioni/toscana/2016/57595-la-
figura-di-e-tutor-nei-corsi-a-distanza
Nuove figure professionali: e-tutor
Verso il riconoscimento come ente
formatore
• MIUR, nel luglio 2017 (Decreto n 801) riconosce
2 corsi AIB, depositati sul Portale SOFIA per
aggiornamento docenti:
http://www.istruzione.it/pdgf/
• Information literacy: insegnanti in azione
(Toscana, Piemonte, Friuli, Veneto)
• Leggere, studiare, crescere: promuovere la lettura a
scuola. (Abruzzo, Campania, Marche, Calabria)
http://www.michelangeloaugusto.gov.it/leggere-
studiare/#prettyphoto[pp_gal]/2/
Verso il riconoscimento come ente
formatore
• AIB ha iniziato il percorso di riconoscimento come
ente formatore, passando da un livello di
formazione non-formale a un livello formativo
riconosciuto dal MIUR (Direttiva 170/2016)
• Dopo 3 anni di corsi riconosciuti l’ente AIB viene
riconosciuto dal MIUR e “qualificato”
• Per AIB non è possibile la certificazione
Convenzione con Indire
• Nel 2017 convenzione con INDIRE-IUL
http://www.indire.it/
• Corso di aggiornamento BIBLIOPROF, in modalità
a distanza su piattaforma INDIRE
http://www.iuline.it/perfezionamento/biblioprof-
a distanza su piattaforma INDIRE
http://www.iuline.it/perfezionamento/biblioprof-
2016-2017/
• Due percorsi: 20 CFU (500 ore) - 8 CFU (200 ore)
• Viene rilasciato una certificazione perché gli enti
sono consorziati con Università di Firenze
Validazione e certificazione
delle competenze
• Nel processo di riconoscimento e validazione delle competenze:
AIB rilascia attestati, documenti che attestano le competenze da
apprendimento non formale e informale
• Enti pubblici titolari: Amministrazione Pubblica, Regioni e province
autonome Trento e Bolzano, Ministero del Lavoro, MIUR, Ministero
dello Sviluppo Economico
autonome Trento e Bolzano, Ministero del Lavoro, MIUR, Ministero
dello Sviluppo Economico
• Enti pubblici titolati: Università, Scuole, Camere di Commercio,
istituzioni dell'alta formazione artistica, musicale e coreutica,
soggetti pubblici o privati autorizzati e accreditati dall’ente pubblico
titolare
(D.lgs.13/2013 , art. 2)
Attestano e validano le competenze con il rilascio di certificazioni
Valutazione delle competenze
• Riconoscibilità
Le competenze devono essere riconoscibili e
condivise da tutti gli attori che operano nella
formazione L. 4/2013
• Verificabilità
Le competenze devono essere verificate come
conoscenze e capacità ed osservabili attraverso un
comportamento evidente e registrate nel Portfolio
Problema
• Come rendere riconoscibili le competenze frutto di
apprendimenti di tipo informale (saperi taciti), per essere
valutate o certificate con criteri e standard riconosciuti
istituzionalmente e condivisi dal sistema di certificazione?
SoluzioneSoluzione
• il portfolio è uno strumento di valutazione
uno strumento che consente al professionista di raccontarsi e
di documentare le competenze acquisite presentando delle
prove (artefatti o evidenze), al fine di essere valutate
attraverso un processo chiaro e trasparente
Una definizione di portfolio
• «Raccolta significativa di lavori che testimonia la storia degli
sforzi, dei progressi, dei risultati raggiunti in una o più aree di
apprendimento o all'interno di specifici contesti
professionali». (Arter e Spandel, 1992).
Cos’è il portfolio
• Strumento attraverso il quale il professionista
documenta le proprie conoscenze, abilità e
competenze illustrando i risultati del proprio
lavoro, al fine di vederle riconosciute e validate
• Autoriflessivo (capacità metacognitive)• Autoriflessivo (capacità metacognitive)
• Chiaro e dinamico
• Non è un CV
elenco cronologico delle esperienze formative e professionali
• È un diario di bordo
• Raccolta significativa di evidenze
A cosa serve il portfolio?
• Sul piano personale
Per pianificare lo sviluppo personale e professionale in base ai propri bisogni
formativi, tenendo presente obiettivi futuri chiari e raggiungibili. La
responsabilità dell’apprendimento è individuale così come la capacità di
tenere aggiornato l’assetto delle competenze. NO all’accumulazione di titoli
e attestati senza criterio
• Sul piano professionale• Sul piano professionale
Per avere uno sguardo olistico sulle proprie conquiste personali, a partire
dall’autoanalisi dei punti di forza e di debolezza del proprio profilo. Mostra la
crescita del professionista e avvicina la domanda e l’offerta di lavoro
• Sul piano associativo
illustra il processo di sviluppo professionale dell’Associato, ai fini della
convalida delle competenze acquisite mediante l'apprendimento non formale
e informale e del suo accreditamento o riaccreditamento allo status di
Associato (Artt. 8-9-10 del Regolamento di iscrizione). La formazione continua
è un dovere dell’associato
Perché farlo?
• L. 4/2013 (disposizioni in materia di professioni non ordinistiche)
Le associazioni promuovono forme di garanzia a
tutela dell'utente/consumatore e quindi sono
tenute ad assicurare formazione permanente aitenute ad assicurare formazione permanente ai
propri iscritti e a stabilire requisiti precisi per
esservi iscritti, come i titoli di studio e le
competenze previste e l’aggiornamento costante,
da accertare attraverso strumenti idonei.
IFLA
Formazione continua: buone pratiche/2006
• La formazione continua deve essere stimolata sia per il
miglioramento e la crescita individuale sia per l’intera professione,
se il settore bibliotecario vuole realizzare il suo potenziale per il
servizio alla società. Per questo i singoli professionisti, le istituzioni,
le associazioni professionali, tutti insieme condividono la
responsabilità di un’analisi periodica dei bisogni di apprendimentoresponsabilità di un’analisi periodica dei bisogni di apprendimento
• Il singolo professionista dovrebbe essere incoraggiato a tenere
un portfolio per documentare gli sforzi fatti per
l’apprendimento continuo, sia formale che informale. I datori
di lavoro, nel momento in cui devono prendere decisioni sul
personale, dovrebbero tenere in considerazione gli sforzi fatti
dal professionista per sviluppare conoscenze e capacità.
AIB: Chi valuta le competenze?
• Commissione di Attestazione AIB (verifica quinquennale)
Valuta le competenze acquisite da apprendimento
formale e non formale (corsi) e informale (pratica
professionale), attraverso standard di riferimento e
crediti.crediti.
• Quando?
entro il 15 gennaio del 2019 se non presenta richiesta
l’associato è sospeso dall’Elenco a partire dal 15 marzo
successivo e nel caso in cui non provveda entro il 31
dicembre verrà cancellato dall’Elenco di cui all’art. 8.
Standard formativi e professionali
• Standard professionali e formativi
Norma UNI 11535 e Aree formative OF
(Offerta Formativa AIB), EQF (Quadro Europeo(Offerta Formativa AIB), EQF (Quadro Europeo
delle Qualifiche ) per l’apprendimento
permanente, Ecvet/ects (direttiva formazione
continua e Linee guida per la formazione
continua)
Norma UNI 11535 – 2014
figura professionale del bibliotecario
• La norma definisce i requisiti di conoscenza,
abilità e competenza tecnico-culturale per lo
svolgimento dell’attività professionale di
bibliotecario assicurando la coerenza con ilbibliotecario assicurando la coerenza con il
Quadro Europeo delle Qualifiche (EQF)
• I requisiti di competenze, abilità e conoscenze
del bibliotecario si collocano ai livelli 6 o 7 nel
contesto dell’EQF
Livello EQF 6
• Conoscenze
Conoscenze avanzate in un ambito di lavoro o di studio, che presuppongano
una comprensione critica di teorie e principi.
• Abilità• Abilità
padronanza nel risolvere problemi complessi e imprevedibili in ambito
lavorativo, comprovata capacità nel fare scelte attraverso argomentazioni
che rispondano a criteri professionali e nel saperle comunicare
• Competenza
Gestire attività e progetti professionali complessi . Elevato livello di
autonomia nello sviluppo professionale e di apprendimento sia individuale che
di un gruppo di persone
Livello EQF 7
• Conoscenze
Altamente specializzate e all’avanguardia in un ambito di lavoro o
studio. Consapevolezza critica di questioni legate alla conoscenza e
all’interfaccia tra ambiti diversi
• Abilità
Specializzate, orientate alla risoluzione di problemi, necessarie nellaSpecializzate, orientate alla risoluzione di problemi, necessarie nella
ricerca e nell’innovazione, al fine di sviluppare nuove conoscenze e
procedure e integrare la conoscenza ottenuta in ambiti diversi
• Competenze
Gestire e trasformare contesti di lavoro o di studio complessi,
imprevedibili che richiedono nuovi approcci strategici. Assumere la
responsabilità di contribuire alla conoscenza e alla prassi professionale
e/o di verificare le prestazioni strategiche dei gruppi
Compiti e attività del bibliotecario
1. Analizzare le esigenze informative della comunità; definire
obiettivi strategici; monitorare e valutare risultati attività;
gestire risorse umane e patrimoniali (A7-8)
2. Garantire agli utenti accesso e recupero informazioni (ILL-
DD); promuovere la biblioteca al pubblico; erogare servizi
educativi e culturali: attuare programmi di educazioneeducativi e culturali: attuare programmi di educazione
permanente e culturale (A6)
3. Formare organizzare e tutelare le raccolte (A1-2-3-4)
4. Acquisire e gestire sistemi informativi alimentati dalla
biblioteca (A5)
5. Svolgere attività di studio e ricerca in campo
biblioteconomico (A9)
Norma UNI 11535
La Norma UNI 11535 individua le competenze che seguono:
• A1. progettazione e sviluppo delle raccolte;
• A2. trattamento e ordinamento dei documenti
• A3. descrizione ed indicizzazione dei documenti,
• A4. conservazione e tutela dei documenti,
• A5. acquisizione e gestione della strumentazione, delle attrezzature• A5. acquisizione e gestione della strumentazione, delle attrezzature
e dei sistemi informativi;
• A6. servizi agli utenti e promozione della biblioteca;
• A7. progettazione, valutazione e gestione delle attività e dei servizi
di biblioteca;
• A8. gestione delle risorse umane, delle risorse finanziarie e del
patrimonio;
• A9. studio e ricerca nel campo della biblioteconomia e discipline
affini e collegate.
Unità
OF/ AIB
Nome unità Attività UNI Nome attività
1
Amministrazione,
accessioni e sviluppo delle
raccolte
A1 / A5
Progettazione e sviluppo delle raccolte / Acquisizione e
gestione della strumentazione , delle attrezzature e dei
sistemi informativi
2
Analisi e controllo
bibliografico
A3 / A5
Descrizione e indicizzazione dei documenti e produzione
dati / Acquisizione e gestione della strumentazione , delle
attrezzature e dei sistemi informativi
3
Conservazione,
manutenzione e restauro
A2 / A4
Trattamento e ordinamento dei documenti / Conservazione
e tutela dei documenti
Servizi agli utenti e promozione della biblioteca /
4 Servizi al pubblico A6 / A5
Servizi agli utenti e promozione della biblioteca /
Acquisizione e gestione della strumentazione , delle
attrezzature e dei sistemi informativi
5 Management A7 / A8
Progettazione, valutazione e gestione delle attività e dei
servizi di biblioteca / Gestione delle risorse umane, delle
risorse finanziarie e del patrimonio
6 Biblioteca 2.0 A5 / A9
Acquisizione e gestione della strumentazione , delle
attrezzature e dei sistemi informativi / Studio e ricerca nel
campo della biblioteconomia e delle discipline affini e
collegate
7 Legislazione A8
Gestione delle risorse umane, delle risorse finanziarie e del
patrimonio
Crediti formativi
• CFU (Credito Formativo Universitario)
strumento utilizzato per misurare la quantità di
lavoro che serve per l’apprendimento.
• Il carico di lavoro si misura in ore e contempla il
tempo per lo studio, in aula, l’esecuzione ditempo per lo studio, in aula, l’esecuzione di
prove, tutte le attività necessarie per ottenere i
risultati dell’apprendimento
• 1 CFP = 25 ore di lavoro (AIB)
• Per ECVET 1 credito può andare da 25 a 30 ore
https://ec.europa.eu/education/policy/vocational-policy/ecvet_it
Repertorio Nazionale dei titoli di istruzione e
formazione e delle Qualificazioni professionali
all’Art. 8 del Decreto Legislativo n.13 del 16 gennaio 2013,
• facilita i collegamenti fra sistema formativo e
mercato del lavoro
• standard di riferimento comuni a lavoratori,
istituzioni formative e aziende
standard di riferimento comuni a lavoratori,
istituzioni formative e aziende
• descrive le figure professionali secondo i livelli
EQF e i risultati di apprendimento
• Facilita la mobilità geografica del lavoratore
• raccoglie le qualificazioni che compongono i
diversi repertori regionali
Repertorio Nazionale dei titoli di istruzione e
formazione e delle Qualificazioni professionali
• 24 settori economico professionali (SEP).
• La classificazione SEP utilizza i codici delle classificazioni
adottate dall’ISTAT, relativamente alle attività economiche
(ATECO 2007) e alle professioni (Classificazione delle
Professioni 2011)Professioni 2011)
• processi di lavoro a loro volta suddivisi in Sequenze di
processo ciascuna contenente specifiche Aree di Attività
(ADA)
• Per ciascuna ADA viene visualizzata una scheda di dettaglio
con la descrizione del lavoro e i Risultati Attesi (RA)
http://nrpitalia.isfol.it/sito_standard/sito_demo/atlante_lavor
o.php
6 Passi per un portfolio perfetto
• Passo 1: riflettete sulle competenze
• Passo 2: raccogliete la documentazione
• Passo 3: riflettete sui vostri progressi
professionali e di apprendimentoprofessionali e di apprendimento
• Passo 4: visualizzate il messaggio che volete
veicolare
• Passo 5: organizzate le informazioni
• Passo 6: sviluppate la presentazione
Struttura portfolio AIB
• 1. copertina
• 2. dichiarazione autovalutativa
• 3. evidenze (artefatti)
• 4. curriculum vitae sintetico• 4. curriculum vitae sintetico
• 5. competenze che si intendeva sviluppare
all’inizio del processo
• 6. competenze che si sono sviluppate alla fine
del processo.
1. copertina
• presentazione (non più di 150-200 parole)
• Bio pertinente con il profilo professionale
• Episodi significativi della carriera
• Ritratto• Ritratto
• Contatti
• No al racconto degli ultimi 30 anni della vostra
carriera professionale
• 4°legge di Ranganathan: risparmiamo il tempo
del lettore
Dichiarazione autovalutativa
• forma argomentativa (max 700 parole) – Riflessione:
• quali competenze si sono sviluppate e come? Perché fai quello che
fai?
• Quali sono le tue skills tecnologiche e cosa fai per migliorarle?
• A quali aree professionali si riferisce il tuo lavoro?
• Ti occupi di servizi al cittadino e di virtual reference?
• Sei un esperto nella ricerca delle informazioni bibliografiche in• Sei un esperto nella ricerca delle informazioni bibliografiche in
banche dati on line?
• Ti occupi di alfabetizzazione informatica? Quanto usi la tecnologia
nelle attività educative e di information literacy?
• Sei un formatore?
• Hai ricevuto incarichi di rilievo locale, regionale o nazionale in
Associazioni di settore, come l’AIB?
• Quali competenze intendete sviluppare per il futuro per colmare i
vuoti e avanzare nella conoscenza e nelle abilità
Evidenze (artefatti)
• Le prove che illustrano lo sviluppo delle vostre
competenze e i vostri successi professionali (max 10)
• Formati diversi (audio, video, testo, immagini)
• Formale - Non formale - informale
• attestazioni, certificazioni o documentazione in• attestazioni, certificazioni o documentazione in
possesso a supporto della Dichiarazione autovalutativa
• Cariche e incarichi AIB o esterni all’AIB
• Pubblicazioni
• Attività didattica
• Misurare i crediti
evidenze
Apprendimento on the job :
• Lettura di saggi e manuali
• Studio di leggi e circolari
• coordinamento o partecipazione a progetti• coordinamento o partecipazione a progetti
• Organizzazione mostre ed eventi
• Guide per utenti – video tutorial
• Documenti sugli obiettivi di servizio
http://www.aib.it/wp-content/uploads/2016/01/Allegato_2-
ApprendimentoInformale.pdf
Cosa non includere
• il ritratto di vostro figlio al compimento del 1° anno di
età;
• il testo completo della vostra tesi di laurea;
• la bibliografia dei romanzi rosa letti negli ultimi dieci
anni;anni;
• tutto ciò che non è pertinente con il vostro profilo
professionale
• Le copie di tutti gli attestati che dimostrano che avete
seguito un corso.
• N.B. Le evidenze vanno scelte con cura e devono essere
utili a dimostrare il percorso fatto
Attività (Descrizione)
Che si tratti di un
corso, di una
pubblicazione, della
partecipazione ad un
seminario, diamogli
un titolo
Data (periodo) di
svolgimento
Per le attività informali
indicare il periodo
Ore totali
Quando non si tratta di
attività organizzate
(convegni, corsi etc.)
stimare le ore
impiegate
Tipo di attività
(F= formale; NF= non
formale; INF= informale
Documentazione a
supporto
(evidenza: audio,
video, link…)
CV sintetico
• formazione di base (Laurea, Master, dottorato)
• esperienza lavorativa (posizione attuale)
durata –tipologia contrattuale
• solo le esperienze professionali e di istruzione• solo le esperienze professionali e di istruzione
riferite agli ultimi 2 anni
• Modello Europass del CV con autovalutazione
competenze linguistiche e digitali
Competenze (aree professionali) che si
intendeva sviluppare all’inizio del processo
• In fase di avvio questo punto non si applica
• il professionista si domanda quali competenze
intende sviluppare o potenziare sulla baseintende sviluppare o potenziare sulla base
della propria esperienza professionale e dei
propri interessi all’inizio del processo di
attestazione.
Competenze (aree professionali) che si
sono sviluppate alla fine del processo
• Riflessione: in che modo le evidenze prodotte
documentano lo sviluppo delle competenze nelle
diverse aree professionali?
• Valutate se le competenze acquisite durante la
frequenza di un corso sono state utili, o non rilevanti, aifrequenza di un corso sono state utili, o non rilevanti, ai
fini dell’applicazione nel vostro luogo di lavoro (ultimi 5
anni)
• Ciascuna unità di competenza OF-AIB deve essere
correlata alle corrispondenti competenze della Norma
UNI e descritte le capacità, le conoscenze e le
competenze che avete sviluppato tramite gli standard
Attività (Descrizione) Competenza 1 Competenza 2 Competenza 3 Evidenza/ore totali
Quali attività ho
intrapreso?
Posso descrivere le competenze che ho sviluppato tramite gli standard?
In che modo l’attività formativa vi ha contribuito?
Come attesto la mia
esperienza?
AIB4 – UNI A6
Servizi al pubblico:
Reference, Media
Literacy
AIB2 – UNI A3:
Indicizzazione
semantica
AIB 6 – UNI A9:
Studio e ricerca nell’ambito
della biblioteconomia
Corso WebDewey Utile, ma non Risolti alcuni dubbi Non rilevante Attestato di
determinante per
migliorare la mia
qualità personale
sull’utilizzo dello
strumento; compreso
lo scopo del progetto e
i suoi limiti.
partecipazione al corso
con esame finale (14
ore)
Osservazioni sulla sperimentazione
Ad oggi un centinaio di portfolii compilati:
• 2014 – prima compilazione portfolio
«Insegnare ad apprendere con le nuove tecnologie» riflessione su
competenze apprese durante il percorso formativo
• 2016 - 67 portfolii compilati
2 ed. de «La figura di e-tutor nei corsi a distanza sulla piattaforma
Aibformazione.it» (Roma e Firenze), le 5 ed. del corso «Formazione 2.0 e
2 ed. de «La figura di e-tutor nei corsi a distanza sulla piattaforma
Aibformazione.it» (Roma e Firenze), le 5 ed. del corso «Formazione 2.0 e
profili professionali: problematiche attuali e prospettive future» (Napoli,
Milano, Firenze, Lamezia, Torino) e seminari con world cafè (Napoli)
• 2017
Seminari formativi Bologna, Foligno, Udine, Catania, Reggio Calabria, Padova,
Perugia
• 2018
Pescara, Bolzano, Catania, Palermo , Pesaro
Osservazioni sulla sperimentazione
• Perfezionamento aree OF
• Assistenza all’associato nella compilazione
• Referente per il portfolio nella sezione
regionale/interregionale
• Gruppo di lavoro sul portfolio:• Gruppo di lavoro sul portfolio:
• Perfezionare modello (editabile)
• Lavorare alle evidenze utilizzabili per documentare le attività
informali e non formali
• Tutoraggio
• Organizzare la formazione agli associati
https://vimeo.com/260666860
E in Europa?
Paesi in cui è maggiormente diffuso il portfolio:
• Francia, Finlandia, Olanda, Norvegia e
Portogallo
SeguonoSeguono
• Regno Unito, Danimarca, Germania, Svezia,
Romania
realtà con un minore sviluppo
• Austria, Italia, Islanda e Slovenia…
Esperienze a confronto
• Servizio civile – Lombardia (Ancilab)
certificazione di competenze acquisite in maniera non-formale e informale
nell’esperienza del Servizio civile, attraverso colloquio (d’ingresso e finale) e
portfolio con evidenze (report, foto, verbali di riunioni). Profili professionali
del QRSP.
• Assessor esterno: esamina portfolio e valida le competenze. L’attestato
regionale rende trasparente quanto il giovane «sa fare», strumento utileregionale rende trasparente quanto il giovane «sa fare», strumento utile
per l’inserimento lavorativo o ripresa degli studi
• Legacoop – UE, Ministero P.S., Regione Veneto
• Una proposta di bilancio/portfolio in
collaborazione con coop e Università di Padova
(formazione, colloqui individuali/gruppo e
bilancio/portfolio)
Portfolio ed e-portfolio
• E-portfolio - definizione:
«qualsiasi sistema digitale che favorisce un
apprendimento riflessivo, permettendo (a una
persona) di raccogliere, gestire e pubblicare prove
selezionate dei propri apprendimenti al fine diselezionate dei propri apprendimenti al fine di
avere riconosciuto e accreditato il proprio
patrimonio di conoscenze ed esperienze o di
programmare ulteriori apprendimenti» (Fonte:
ePortfolio a European Perspective, EIFEL,
European Institute for E-Learning, 2009)
In futuro l’e-portfolio
1. Alcune evidenze non possono essere
documentate al meglio con il portfolio
cartaceo (lettura e attività orali, attività di
gruppo, competenze relazionali)
2. portabilità del portfolio
3. Trasformazione del mercato del lavoro:
Alla tradizionale richiesta di una precisa figura
professionale e conseguente offerta, si assiste alla
dinamica opposta e cioè è un'offerta innovativa a
soddisfare le richieste
Portfolio digitale ed e-portfolio
• Portfolio digitale: raccolta di materiali digitalizzati inseriti in un CD
ROM
1. Digitalizzazione dati in formato testo, audio, video
2. Compressione dei materiali con grandi quantità di dati in uno
spazio ristretto
3. trasportabilità dei materiali limitata3. trasportabilità dei materiali limitata
• E-portfolio
1. Fruibile solo attraverso Internet
2. le limitazioni di spazio e trasportabilità vengono meno
3. Aumenta inoltre l'interazione tra utenti e la conoscenza.
4. Le sezioni possono essere collegate le une alle altre, le
competenze collegate agli artefatti, la lettura è rapida ed efficace
Sitografia
• Atlante lavoro:
http://nrpitalia.isfol.it/sito_standard/sito_demo/atlante_lavoro_dettagli.php
• Repertorio nazionale dei titoli di istruzione e formazione e delle qualificazioni professionali
http://nrpitalia.isfol.it/sito_standard/sito_demo/repertorio_nazionale_qualificazioni.php
• Quadro nazionale delle qualificazioni regionali
http://nrpitalia.isfol.it/sito_standard/sito_demo/atlante_repertori.php
• Università di Torino – Atlante delle professioni
http://www.atlantedelleprofessioni.it/Professioni/Bibliotecario-e-Bibliotecaria/Attivita-e-competenze/(page)/Attivita-e-competenze
• Istat Classificazione Professioni
http://professioni.istat.it/sistemainformativoprofessioni/cp2011/scheda.php?id=2.5.4.5.2
• Classificazione delle attività economiche Ateco 2007
http://www3.istat.it/strumenti/definizioni/ateco/ateco.html?versione=2007.3&codice=R-91.01.00
• Alcuni Repertori regionali delle qualificazioni professionali
http://professioniweb.regione.liguria.it/
http://www.sistemapiemonte.it/vetrinaweb/secure/HomePage.do
http://repertorioqualificazioni.regione.campania.it/index.php/decreto-689.html
• Domande?
Contatti:
manuela.denoia@gmail.com

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Bibliotecari promotori di formazione: il portfolio delle competenze (Bolzano, aprile 2018)

  • 1. Bibliotecari promotori di formazione: Il portfolio delle competenze Corso di livello avanzato A cura di Manuela De Noia Membro Osservatorio Formazione AIB AIB Sezione Trentino Alto Adige: Bolzano, 9 aprile 2018
  • 2. Le parole chiave: 1. Società della conoscenza • Società della conoscenza • Nel sistema economico contemporaneo, il sapere diventa caratteristica necessaria per il progresso e lo sviluppo economico e produttivo. Deve essere garantito agli individui: • accesso alle informazioni• accesso alle informazioni • capacità per elaborarle • Costruzione di nuova conoscenza • si parla di ‘imparare ad imparare’ lungo tutto l’arco della vita, consapevolmente e autonomamente, anche al di fuori di contesti formalmente deputati all’istruzione e alla formazione
  • 3. Cambio di paradigma • Passaggio da un paradigma basato sull’idea di insegnamento e istruzione per trasmissione dell’informazione, ad uno basato sull’apprendimento, sul passaggio di conoscenza tra individui per lo sviluppo personale (Strategia educazione UNESCO 2014-2023) 4 pilastri dell’educazione – Rapporto Delors (1996) 1. Imparare ad imparare – acquisire strumenti della1. Imparare ad imparare – acquisire strumenti della comprensione 2. Imparare a fare – agire creativamente nel proprio ambiente 3. Imparare a vivere insieme - partecipare e collaborare attivamente in un contesto di relazioni umane 4. Imparare ad essere
  • 4. Le parole chiave: 2. Lifelong learning • L’apprendimento lungo tutto l’arco della vita o lifelong learning • l’individuo attivo è l’unico responsabile della acquisizione della conoscenza attraverso percorsi di apprendimento nuovi in cui assume rilievo l’esperienza e lo scambio con altri individui in contesti diversi. • L’apprendimento può generarsi in contesti familiari, quotidiani, lavorativi etc. per garantire a chiunque la capacità di imparare lungo il corso della vitavita • l’apprendimento di tipo informale e non formale assumono pari dignità rispetto ai sistemi formativi consolidati nell’acquisizione e sviluppo delle competenze. • Realizzare uno spazio europeo dell’apprendimento permanente, Comunicazione della Commissione – 21.11.2001. definisce l’apprendimento permanente «Qualsiasi attività di apprendimento, avviata in qualsiasi momento della vita, volta a migliorare le conoscenze, le capacità e le competenze in una prospettiva personale, civica, sociale e/o occupazionale»
  • 5. Le parole chiave: 3. Competenza • Raccomandazione del Consiglio europeo del 20 dicembre 2012 si afferma il paradigma delle competenze con ‘convalida dell’apprendimento non formale e informale’ • riconoscimento e la convalida delle conoscenze, abilità e competenze derivanti anche dall’apprendimento esperienziale, diventa obiettivo prioritario per uscire dallaesperienziale, diventa obiettivo prioritario per uscire dalla crisi • il Consiglio invita gli Stati membri ad istituire, entro il 2018, i sistemi nazionali per la convalida dell’apprendimento non formale e informale • Alle persone deve essere consentito, attraverso la convalida dei loro apprendimenti, di ottenere una qualifica completa o parziale
  • 6. Conoscenze, abilità e competenze: concetti chiave • Competenza (definizione D.lgs.13/2013) comprovata capacità di utilizzare in situazioni di lavoro, di studio o nello sviluppo professionale e personale, un insieme strutturato di conoscenze e abilità, acquisite nei contesti di apprendimento formale, non formale e informale. Le competenze sono determinate dall’integrazione di (standard qualitativi AIB):qualitativi AIB): • Conoscenze (SAPERE) la conoscenza può essere acquisita studiando i fondamenti della biblioteconomia o gli standard catalografici, partecipando ad un seminario, frequentando l’università… • Abilità (SAPER FARE) sono le capacità di applicare le conoscenze in casi concreti, per portare a termine compiti e risolvere problemi. • Comportamenti (SAPER ESSERE) sono competenze trasversali ad es. parlare in pubblico, comunicare, lavorare in gruppo
  • 7. Tipologie di competenze • Competenze di base Sapere minimo, il prerequisito per l’occupabilità Garantiscono la cittadinanza attiva • Competenze trasversali 1) Diagnosticare – capacità di analisi- interpretare-rappresentarsi1) Diagnosticare – capacità di analisi- interpretare-rappresentarsi 2) Relazionarsi – ascoltare- comunicare - cooperare 3) Affrontare – decidere- problem solving - creatività • Competenze tecnico-professionali Specifiche di ogni settore Fonte: ISFOL
  • 8. Tipologie di apprendimento • Apprendimento formale Avviene in contesti istituzionali specifici e esplicitamente delegati alla formazione: scuola, università, corsi di formazione professionale riconosciuti. • https://www.youtube.com/watch?v=xXXF2C-vrQE (walter lewin) • Apprendimento non formale• Apprendimento non formale Avviene in contesti formativi non istituzionalizzati e si riferisce all'Apprendimento di attività specifiche scelte intenzionalmente dai soggetti: corsi di aggiornamento professionale aib • Apprendimento informale Insieme di conoscenze fluide che si sviluppano come esito dell' individuo alla partecipazione a situazioni che caratterizzano la sua vita: familiare, lavorativa, tempo libero. È un apprendimento non intenzionale e non strutturato. Sono saperi taciti difficili da verbalizzare e mostrare
  • 9. Ajello-Belardi, Valutare le competenze informali, Carocci faber.
  • 10. Apprendimento non formale-informale Non formale • Corsi - seminari • Convegni - congressi • Viaggi di studio informaleinformale • Attività di studio e ricerca • Pubblicazioni • Gruppi di lavoro o commissioni AIB • Cariche e incarichi AIB o esterne • Attività didattica • On the job – arricchimento del saper fare
  • 11. Il «quarto sapere» • Sapere esperenziale il sapere derivante dall’esperienza, dalle nostre conoscenze e abilità che si sono accumulate nel corso della nostra vita • L'apprendimento negli adulti ha regole diverse. Mentre un giovane parte dalla conoscenza per fare L'apprendimento negli adulti ha regole diverse. Mentre un giovane parte dalla conoscenza per fare esperienza, un adulto parte dall'esperienza per costruire nuova conoscenza. Si parla di ri-conoscenza (Ricoeur 2004) ovvero una riappropriazione/ricostruzione del sapere da parte del soggetto. • La nuova conoscenza mette in connessione conoscenze pregresse con le nuove esperienze, connette ricordo emotività e razionalità e genera un nuovo algoritmo.
  • 12. Experential learning • L’apprendimento esperienziale (Experiential Learning) costituisce un modello di apprendimento basato sull'esperienza, sia essa cognitiva, emotiva o sensoriale. Il processo di apprendimento si realizza attraverso l'azione e laapprendimento si realizza attraverso l'azione e la sperimentazione di situazioni, compiti, ruoli in cui il soggetto, attivo protagonista, si trova a mettere in campo le proprie risorse e competenze per l'elaborazione di nuovi concetti volti al raggiungimento di un obiettivo.
  • 13.
  • 14. Formazione permanente e continua • Formazione permanente La formazione permanente non è intesa solo come apprendimento a fini occupazionali, ma anche individuali e sociali, collegati ad altri fondamentali obiettivi, quali quelli dell'adattabilità e dalla cittadinanza attiva. L’apprendimento lungo tutto l’arco della vita obiettivi, quali quelli dell'adattabilità e dalla cittadinanza attiva. L’apprendimento lungo tutto l’arco della vita • Formazione continua la formazione continua costituisce una componente essenziale della formazione permanente. Azioni del lavoratore volte all’aggiornamento e all’accrescimento delle competenze professionali.
  • 15. Formazione continua. Statuto e regolamento AIB • Art. 9 Statuto L’Associato, nel rispetto di quanto stabilito dal Regolamento di iscrizione, si impegna ad effettuare una documentabile attività di formazione continua • Art. 2 Statuto – Scopo sociale di AIB Promuovere, sostenere e sviluppare ogni azione utile a garantire unaPromuovere, sostenere e sviluppare ogni azione utile a garantire una qualificata formazione professionale • Art 10 Regolamento Come previsto dall’art. 9 del vigente Statuto, la formazione continua costituisce un dovere dell’Associato. Al fine della verifica quinquennale dell’iscrizione, gli Associati sono tenuti a documentare la partecipazione a iniziative formative quali corsi, seminari, incontri, congressi, conferenze, viaggi di studio, attività culturali e ogni altra iniziativa volta all’aggiornamento e alla qualificazione professionale
  • 16. Formazione continua AIB • Manifesto Information Literacy AIB (2016) Importanza dell’aggiornamento professionale dei bibliotecari per garantire ai cittadini un efficace e corretto accesso all’informazione • Codice deontologico AIB Dovere dei bibliotecari aggiornare costantemente le proprieDovere dei bibliotecari aggiornare costantemente le proprie competenze professionali sia di base che specialistiche • Manifesto IFLA/UNESCO biblioteche pubbliche (1994) La formazione e l’aggiornamento professionale del bibliotecario sono indispensabili per garantire servizi adeguati ai cittadini
  • 17. Normativa di riferimento • LEGGE 14 gennaio 2013, n. 4. Artt . 2 e 5 Disposizioni in materia di professioni non organizzate http://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2013/01/26/13G00021/sg Le Associazioni professionali al fine di garantire i consumatori, cioè gliLe Associazioni professionali al fine di garantire i consumatori, cioè gli “utenti”, sono tenuti ad assicurare la formazione permanente dei propri associati , anche attraverso specifiche iniziative, e a stabilire requisiti precisi per essere iscritti all’Associazione (i titoli di studio e le competenze previste, da accertare attraverso strumenti idonei). Garantiscono la presenza di una struttura tecnico-scientifica dedicata alla formazione permanente degli associati.
  • 18. Osservatorio Formazione • Svolge funzione di coordinamento generale dell’attività formativa AIB • Fornisce sostegno e assistenza alle sezioni nelle fasi di ideazione e realizzazione corsinelle fasi di ideazione e realizzazione corsi • Monitora l’uniformità strutturale e qualitativa dell’offerta formativa
  • 19. Attestazione di qualità AIB Dal 2014, l’AIB rilascia un’attestazione ai bibliotecari in possesso di specifici requisiti (titoli di studio e competenze professionali), e provvede a tenere aggiornato l’Elenco degli associati (artt. 4, 7 e 8 L. 4/2013)associati (artt. 4, 7 e 8 L. 4/2013) http://www.sviluppoeconomico.gov.it/index.ph p/it/mercato-e-consumatori/professioni-non- organizzate/associazioni-che-rilasciano- attestato-di-qualita
  • 20. D.Lgs 13/2013 • Promuove l’apprendimento permanente quale diritto della persona e assicura a tutti pari opportunità di riconoscimento e valorizzazione delle competenze comunque acquisite • Definisce le norme generali e i livelli essenziali• Definisce le norme generali e i livelli essenziali delle prestazioni per l’individuazione e validazione degli apprendimenti non formali e informali e gli standard minimi di servizio del sistema nazionale di certificazione delle competenze
  • 21. Modello corsi a 4 fasi AIB Ogni corso è composto da 4 fasi: 1. Analisi dei bisogni e disegno del corso 2. Erogazione e fruizione del corso 3. Valutazione e follow up del corso3. Valutazione e follow up del corso 4. Prova finale e attestazione dell’apprendimento Il disegno dei corsi AIB si basa sul sistema delle competenze (Unità di competenza, obiettivi/risultati di apprendimento, valutazione e punti ECVET) a partire dall’analisi del fabbisogno.
  • 22. Fase 1 • Analisi del fabbisogno e disegno del corso: (richiesta individuale o questionario) stabilire scopo ed obiettivi/risultati formativi desiderati. ● Quale scopo persegue con il corso la Sezione AIB? ● Quale scopo viene perseguito per la professione? ● Quale scopo viene perseguito per il miglioramento del servizio alla società?● Quale scopo viene perseguito per il miglioramento del servizio alla società? • Il sistema delle competenze: • Quali sono le competenze che si vogliono ottenere alla fine del corso? • In cosa i partecipanti saranno diversi alla fine del corso? Cosa dovranno essere capaci di fare? • Quale metodologia didattica è più adatta per raggiungere gli obiettivi formativi?
  • 23. Fase 2 • Erogazione e fruizione del corso • Modalità in presenza • Modalità mista (blended learning) Piattaforma Aibformazione.it dal 2014
  • 24. Fase 3 e 4 Modalità di valutazione • Gli obiettivi formativi sono il risultato atteso dai corsi osservabile e valutabile. Per ogni corso devono essere descritti come capacità e conoscenze relative all’unità di competenza. • Follow up - a distanza di tempo analizzare quanto è stato importante il corso ai fini pratici, nel contesto lavorativo Prova finale e attestazione dell’apprendimento Per accertare le competenze la prova è pratica • sommativa – prova finale (test) • formativa – durante l’erogazione del corso • auto-valutazione – processo di apprendimento guidato dai formatori • soddisfazione dei partecipanti - questionario di gradimento
  • 25. Corso livello intermedio tradurre, trasformare, rappresentare, Corso livello avanzato applicare, analizzare, criticare, confrontare, raccontare, trasmettere, creare, modificare, documentare, pianificare, proporre, produrre, sviluppare, formulare … Corso livello base elencare, descrivere, definire, distinguere, identificare, riconoscere, acquisire tradurre, trasformare, rappresentare, applicare, generalizzare, collegare, scegliere, sviluppare, organizzare, utilizzare… http://www.aib.it/struttura/osservatorio-formazione/2016/55066-linee- guida-la-formazione-continua-aib/
  • 26. Modalità didattiche • Lezione frontale in presenza • Lavoro di gruppo (focus, brain storming, condivisione su compito, ecc.) • Lavoro di gruppo: discussione aperta e• Lavoro di gruppo: discussione aperta e regolata su piattaforma • Lavoro individuale: lavoro su compito ed esercitazioni su piattaforma • Auto-apprendimento • Apprendimento collaborativo
  • 27. Costruttivismo «Nessuno sa tutto, ognuno sa qualcosa, la totalità del sapere risiede nell'umanità». P. Lévy • Il sapere non può essere ricevuto in modo passivo ma risulta dalla relazione fra un soggetto attivo e la realtà e in collaborazione con altri soggetti con i quali negozia i significati.i quali negozia i significati. • L’intelligenza partecipata in un lavoro cooperativo potenzia le intelligenze individuali • L’individuo è in grado di costruire conoscenza autonomamente e il formatore ha il ruolo di facilitatore
  • 28. Tipologie di iniziative formative non formali • Seminari Introduzione di singoli argomenti con lo scopo di presentare aspetti specifici relativi alla professione, orientati alla acquisizione di conoscenze e/o abilità. Workshop 1 giornata • Corsi di aggiornamento in presenza• Corsi di aggiornamento in presenza aderiscono a specificità territoriali o disciplinari Non necessariamente riproducibili e non fanno parte dell’OF • Corsi di formazione con attestazione competenze (modello a 4 fasi) Riproducibili di livello base-intermedio-avanzato
  • 29. Formazione continua AIB: e-learning • Dal 2014 Portale AIB formazione, modello blended (presenza/distanza) http://www.aibformazione.it/ • 1055 corsisti • 30 corsi • La figura di e-tutor nei corsi a distanza sulla piattaforma Aibformazione.it: 2 corsi nazionali a Roma a Firenze nel corso del 2016, 1 in Sicilia nel settembre 2018 http://www.aib.it/struttura/sezioni/toscana/2016/57595-la- figura-di-e-tutor-nei-corsi-a-distanza Nuove figure professionali: e-tutor
  • 30. Verso il riconoscimento come ente formatore • MIUR, nel luglio 2017 (Decreto n 801) riconosce 2 corsi AIB, depositati sul Portale SOFIA per aggiornamento docenti: http://www.istruzione.it/pdgf/ • Information literacy: insegnanti in azione (Toscana, Piemonte, Friuli, Veneto) • Leggere, studiare, crescere: promuovere la lettura a scuola. (Abruzzo, Campania, Marche, Calabria) http://www.michelangeloaugusto.gov.it/leggere- studiare/#prettyphoto[pp_gal]/2/
  • 31. Verso il riconoscimento come ente formatore • AIB ha iniziato il percorso di riconoscimento come ente formatore, passando da un livello di formazione non-formale a un livello formativo riconosciuto dal MIUR (Direttiva 170/2016) • Dopo 3 anni di corsi riconosciuti l’ente AIB viene riconosciuto dal MIUR e “qualificato” • Per AIB non è possibile la certificazione
  • 32. Convenzione con Indire • Nel 2017 convenzione con INDIRE-IUL http://www.indire.it/ • Corso di aggiornamento BIBLIOPROF, in modalità a distanza su piattaforma INDIRE http://www.iuline.it/perfezionamento/biblioprof- a distanza su piattaforma INDIRE http://www.iuline.it/perfezionamento/biblioprof- 2016-2017/ • Due percorsi: 20 CFU (500 ore) - 8 CFU (200 ore) • Viene rilasciato una certificazione perché gli enti sono consorziati con Università di Firenze
  • 33. Validazione e certificazione delle competenze • Nel processo di riconoscimento e validazione delle competenze: AIB rilascia attestati, documenti che attestano le competenze da apprendimento non formale e informale • Enti pubblici titolari: Amministrazione Pubblica, Regioni e province autonome Trento e Bolzano, Ministero del Lavoro, MIUR, Ministero dello Sviluppo Economico autonome Trento e Bolzano, Ministero del Lavoro, MIUR, Ministero dello Sviluppo Economico • Enti pubblici titolati: Università, Scuole, Camere di Commercio, istituzioni dell'alta formazione artistica, musicale e coreutica, soggetti pubblici o privati autorizzati e accreditati dall’ente pubblico titolare (D.lgs.13/2013 , art. 2) Attestano e validano le competenze con il rilascio di certificazioni
  • 34. Valutazione delle competenze • Riconoscibilità Le competenze devono essere riconoscibili e condivise da tutti gli attori che operano nella formazione L. 4/2013 • Verificabilità Le competenze devono essere verificate come conoscenze e capacità ed osservabili attraverso un comportamento evidente e registrate nel Portfolio
  • 35. Problema • Come rendere riconoscibili le competenze frutto di apprendimenti di tipo informale (saperi taciti), per essere valutate o certificate con criteri e standard riconosciuti istituzionalmente e condivisi dal sistema di certificazione? SoluzioneSoluzione • il portfolio è uno strumento di valutazione uno strumento che consente al professionista di raccontarsi e di documentare le competenze acquisite presentando delle prove (artefatti o evidenze), al fine di essere valutate attraverso un processo chiaro e trasparente
  • 36. Una definizione di portfolio • «Raccolta significativa di lavori che testimonia la storia degli sforzi, dei progressi, dei risultati raggiunti in una o più aree di apprendimento o all'interno di specifici contesti professionali». (Arter e Spandel, 1992).
  • 37. Cos’è il portfolio • Strumento attraverso il quale il professionista documenta le proprie conoscenze, abilità e competenze illustrando i risultati del proprio lavoro, al fine di vederle riconosciute e validate • Autoriflessivo (capacità metacognitive)• Autoriflessivo (capacità metacognitive) • Chiaro e dinamico • Non è un CV elenco cronologico delle esperienze formative e professionali • È un diario di bordo • Raccolta significativa di evidenze
  • 38. A cosa serve il portfolio? • Sul piano personale Per pianificare lo sviluppo personale e professionale in base ai propri bisogni formativi, tenendo presente obiettivi futuri chiari e raggiungibili. La responsabilità dell’apprendimento è individuale così come la capacità di tenere aggiornato l’assetto delle competenze. NO all’accumulazione di titoli e attestati senza criterio • Sul piano professionale• Sul piano professionale Per avere uno sguardo olistico sulle proprie conquiste personali, a partire dall’autoanalisi dei punti di forza e di debolezza del proprio profilo. Mostra la crescita del professionista e avvicina la domanda e l’offerta di lavoro • Sul piano associativo illustra il processo di sviluppo professionale dell’Associato, ai fini della convalida delle competenze acquisite mediante l'apprendimento non formale e informale e del suo accreditamento o riaccreditamento allo status di Associato (Artt. 8-9-10 del Regolamento di iscrizione). La formazione continua è un dovere dell’associato
  • 39. Perché farlo? • L. 4/2013 (disposizioni in materia di professioni non ordinistiche) Le associazioni promuovono forme di garanzia a tutela dell'utente/consumatore e quindi sono tenute ad assicurare formazione permanente aitenute ad assicurare formazione permanente ai propri iscritti e a stabilire requisiti precisi per esservi iscritti, come i titoli di studio e le competenze previste e l’aggiornamento costante, da accertare attraverso strumenti idonei.
  • 40. IFLA Formazione continua: buone pratiche/2006 • La formazione continua deve essere stimolata sia per il miglioramento e la crescita individuale sia per l’intera professione, se il settore bibliotecario vuole realizzare il suo potenziale per il servizio alla società. Per questo i singoli professionisti, le istituzioni, le associazioni professionali, tutti insieme condividono la responsabilità di un’analisi periodica dei bisogni di apprendimentoresponsabilità di un’analisi periodica dei bisogni di apprendimento • Il singolo professionista dovrebbe essere incoraggiato a tenere un portfolio per documentare gli sforzi fatti per l’apprendimento continuo, sia formale che informale. I datori di lavoro, nel momento in cui devono prendere decisioni sul personale, dovrebbero tenere in considerazione gli sforzi fatti dal professionista per sviluppare conoscenze e capacità.
  • 41. AIB: Chi valuta le competenze? • Commissione di Attestazione AIB (verifica quinquennale) Valuta le competenze acquisite da apprendimento formale e non formale (corsi) e informale (pratica professionale), attraverso standard di riferimento e crediti.crediti. • Quando? entro il 15 gennaio del 2019 se non presenta richiesta l’associato è sospeso dall’Elenco a partire dal 15 marzo successivo e nel caso in cui non provveda entro il 31 dicembre verrà cancellato dall’Elenco di cui all’art. 8.
  • 42. Standard formativi e professionali • Standard professionali e formativi Norma UNI 11535 e Aree formative OF (Offerta Formativa AIB), EQF (Quadro Europeo(Offerta Formativa AIB), EQF (Quadro Europeo delle Qualifiche ) per l’apprendimento permanente, Ecvet/ects (direttiva formazione continua e Linee guida per la formazione continua)
  • 43. Norma UNI 11535 – 2014 figura professionale del bibliotecario • La norma definisce i requisiti di conoscenza, abilità e competenza tecnico-culturale per lo svolgimento dell’attività professionale di bibliotecario assicurando la coerenza con ilbibliotecario assicurando la coerenza con il Quadro Europeo delle Qualifiche (EQF) • I requisiti di competenze, abilità e conoscenze del bibliotecario si collocano ai livelli 6 o 7 nel contesto dell’EQF
  • 44. Livello EQF 6 • Conoscenze Conoscenze avanzate in un ambito di lavoro o di studio, che presuppongano una comprensione critica di teorie e principi. • Abilità• Abilità padronanza nel risolvere problemi complessi e imprevedibili in ambito lavorativo, comprovata capacità nel fare scelte attraverso argomentazioni che rispondano a criteri professionali e nel saperle comunicare • Competenza Gestire attività e progetti professionali complessi . Elevato livello di autonomia nello sviluppo professionale e di apprendimento sia individuale che di un gruppo di persone
  • 45. Livello EQF 7 • Conoscenze Altamente specializzate e all’avanguardia in un ambito di lavoro o studio. Consapevolezza critica di questioni legate alla conoscenza e all’interfaccia tra ambiti diversi • Abilità Specializzate, orientate alla risoluzione di problemi, necessarie nellaSpecializzate, orientate alla risoluzione di problemi, necessarie nella ricerca e nell’innovazione, al fine di sviluppare nuove conoscenze e procedure e integrare la conoscenza ottenuta in ambiti diversi • Competenze Gestire e trasformare contesti di lavoro o di studio complessi, imprevedibili che richiedono nuovi approcci strategici. Assumere la responsabilità di contribuire alla conoscenza e alla prassi professionale e/o di verificare le prestazioni strategiche dei gruppi
  • 46. Compiti e attività del bibliotecario 1. Analizzare le esigenze informative della comunità; definire obiettivi strategici; monitorare e valutare risultati attività; gestire risorse umane e patrimoniali (A7-8) 2. Garantire agli utenti accesso e recupero informazioni (ILL- DD); promuovere la biblioteca al pubblico; erogare servizi educativi e culturali: attuare programmi di educazioneeducativi e culturali: attuare programmi di educazione permanente e culturale (A6) 3. Formare organizzare e tutelare le raccolte (A1-2-3-4) 4. Acquisire e gestire sistemi informativi alimentati dalla biblioteca (A5) 5. Svolgere attività di studio e ricerca in campo biblioteconomico (A9)
  • 47. Norma UNI 11535 La Norma UNI 11535 individua le competenze che seguono: • A1. progettazione e sviluppo delle raccolte; • A2. trattamento e ordinamento dei documenti • A3. descrizione ed indicizzazione dei documenti, • A4. conservazione e tutela dei documenti, • A5. acquisizione e gestione della strumentazione, delle attrezzature• A5. acquisizione e gestione della strumentazione, delle attrezzature e dei sistemi informativi; • A6. servizi agli utenti e promozione della biblioteca; • A7. progettazione, valutazione e gestione delle attività e dei servizi di biblioteca; • A8. gestione delle risorse umane, delle risorse finanziarie e del patrimonio; • A9. studio e ricerca nel campo della biblioteconomia e discipline affini e collegate.
  • 48. Unità OF/ AIB Nome unità Attività UNI Nome attività 1 Amministrazione, accessioni e sviluppo delle raccolte A1 / A5 Progettazione e sviluppo delle raccolte / Acquisizione e gestione della strumentazione , delle attrezzature e dei sistemi informativi 2 Analisi e controllo bibliografico A3 / A5 Descrizione e indicizzazione dei documenti e produzione dati / Acquisizione e gestione della strumentazione , delle attrezzature e dei sistemi informativi 3 Conservazione, manutenzione e restauro A2 / A4 Trattamento e ordinamento dei documenti / Conservazione e tutela dei documenti Servizi agli utenti e promozione della biblioteca / 4 Servizi al pubblico A6 / A5 Servizi agli utenti e promozione della biblioteca / Acquisizione e gestione della strumentazione , delle attrezzature e dei sistemi informativi 5 Management A7 / A8 Progettazione, valutazione e gestione delle attività e dei servizi di biblioteca / Gestione delle risorse umane, delle risorse finanziarie e del patrimonio 6 Biblioteca 2.0 A5 / A9 Acquisizione e gestione della strumentazione , delle attrezzature e dei sistemi informativi / Studio e ricerca nel campo della biblioteconomia e delle discipline affini e collegate 7 Legislazione A8 Gestione delle risorse umane, delle risorse finanziarie e del patrimonio
  • 49. Crediti formativi • CFU (Credito Formativo Universitario) strumento utilizzato per misurare la quantità di lavoro che serve per l’apprendimento. • Il carico di lavoro si misura in ore e contempla il tempo per lo studio, in aula, l’esecuzione ditempo per lo studio, in aula, l’esecuzione di prove, tutte le attività necessarie per ottenere i risultati dell’apprendimento • 1 CFP = 25 ore di lavoro (AIB) • Per ECVET 1 credito può andare da 25 a 30 ore https://ec.europa.eu/education/policy/vocational-policy/ecvet_it
  • 50. Repertorio Nazionale dei titoli di istruzione e formazione e delle Qualificazioni professionali all’Art. 8 del Decreto Legislativo n.13 del 16 gennaio 2013, • facilita i collegamenti fra sistema formativo e mercato del lavoro • standard di riferimento comuni a lavoratori, istituzioni formative e aziende standard di riferimento comuni a lavoratori, istituzioni formative e aziende • descrive le figure professionali secondo i livelli EQF e i risultati di apprendimento • Facilita la mobilità geografica del lavoratore • raccoglie le qualificazioni che compongono i diversi repertori regionali
  • 51. Repertorio Nazionale dei titoli di istruzione e formazione e delle Qualificazioni professionali • 24 settori economico professionali (SEP). • La classificazione SEP utilizza i codici delle classificazioni adottate dall’ISTAT, relativamente alle attività economiche (ATECO 2007) e alle professioni (Classificazione delle Professioni 2011)Professioni 2011) • processi di lavoro a loro volta suddivisi in Sequenze di processo ciascuna contenente specifiche Aree di Attività (ADA) • Per ciascuna ADA viene visualizzata una scheda di dettaglio con la descrizione del lavoro e i Risultati Attesi (RA) http://nrpitalia.isfol.it/sito_standard/sito_demo/atlante_lavor o.php
  • 52. 6 Passi per un portfolio perfetto • Passo 1: riflettete sulle competenze • Passo 2: raccogliete la documentazione • Passo 3: riflettete sui vostri progressi professionali e di apprendimentoprofessionali e di apprendimento • Passo 4: visualizzate il messaggio che volete veicolare • Passo 5: organizzate le informazioni • Passo 6: sviluppate la presentazione
  • 53. Struttura portfolio AIB • 1. copertina • 2. dichiarazione autovalutativa • 3. evidenze (artefatti) • 4. curriculum vitae sintetico• 4. curriculum vitae sintetico • 5. competenze che si intendeva sviluppare all’inizio del processo • 6. competenze che si sono sviluppate alla fine del processo.
  • 54. 1. copertina • presentazione (non più di 150-200 parole) • Bio pertinente con il profilo professionale • Episodi significativi della carriera • Ritratto• Ritratto • Contatti • No al racconto degli ultimi 30 anni della vostra carriera professionale • 4°legge di Ranganathan: risparmiamo il tempo del lettore
  • 55.
  • 56. Dichiarazione autovalutativa • forma argomentativa (max 700 parole) – Riflessione: • quali competenze si sono sviluppate e come? Perché fai quello che fai? • Quali sono le tue skills tecnologiche e cosa fai per migliorarle? • A quali aree professionali si riferisce il tuo lavoro? • Ti occupi di servizi al cittadino e di virtual reference? • Sei un esperto nella ricerca delle informazioni bibliografiche in• Sei un esperto nella ricerca delle informazioni bibliografiche in banche dati on line? • Ti occupi di alfabetizzazione informatica? Quanto usi la tecnologia nelle attività educative e di information literacy? • Sei un formatore? • Hai ricevuto incarichi di rilievo locale, regionale o nazionale in Associazioni di settore, come l’AIB? • Quali competenze intendete sviluppare per il futuro per colmare i vuoti e avanzare nella conoscenza e nelle abilità
  • 57. Evidenze (artefatti) • Le prove che illustrano lo sviluppo delle vostre competenze e i vostri successi professionali (max 10) • Formati diversi (audio, video, testo, immagini) • Formale - Non formale - informale • attestazioni, certificazioni o documentazione in• attestazioni, certificazioni o documentazione in possesso a supporto della Dichiarazione autovalutativa • Cariche e incarichi AIB o esterni all’AIB • Pubblicazioni • Attività didattica • Misurare i crediti
  • 58. evidenze Apprendimento on the job : • Lettura di saggi e manuali • Studio di leggi e circolari • coordinamento o partecipazione a progetti• coordinamento o partecipazione a progetti • Organizzazione mostre ed eventi • Guide per utenti – video tutorial • Documenti sugli obiettivi di servizio http://www.aib.it/wp-content/uploads/2016/01/Allegato_2- ApprendimentoInformale.pdf
  • 59. Cosa non includere • il ritratto di vostro figlio al compimento del 1° anno di età; • il testo completo della vostra tesi di laurea; • la bibliografia dei romanzi rosa letti negli ultimi dieci anni;anni; • tutto ciò che non è pertinente con il vostro profilo professionale • Le copie di tutti gli attestati che dimostrano che avete seguito un corso. • N.B. Le evidenze vanno scelte con cura e devono essere utili a dimostrare il percorso fatto
  • 60. Attività (Descrizione) Che si tratti di un corso, di una pubblicazione, della partecipazione ad un seminario, diamogli un titolo Data (periodo) di svolgimento Per le attività informali indicare il periodo Ore totali Quando non si tratta di attività organizzate (convegni, corsi etc.) stimare le ore impiegate Tipo di attività (F= formale; NF= non formale; INF= informale Documentazione a supporto (evidenza: audio, video, link…)
  • 61. CV sintetico • formazione di base (Laurea, Master, dottorato) • esperienza lavorativa (posizione attuale) durata –tipologia contrattuale • solo le esperienze professionali e di istruzione• solo le esperienze professionali e di istruzione riferite agli ultimi 2 anni • Modello Europass del CV con autovalutazione competenze linguistiche e digitali
  • 62. Competenze (aree professionali) che si intendeva sviluppare all’inizio del processo • In fase di avvio questo punto non si applica • il professionista si domanda quali competenze intende sviluppare o potenziare sulla baseintende sviluppare o potenziare sulla base della propria esperienza professionale e dei propri interessi all’inizio del processo di attestazione.
  • 63. Competenze (aree professionali) che si sono sviluppate alla fine del processo • Riflessione: in che modo le evidenze prodotte documentano lo sviluppo delle competenze nelle diverse aree professionali? • Valutate se le competenze acquisite durante la frequenza di un corso sono state utili, o non rilevanti, aifrequenza di un corso sono state utili, o non rilevanti, ai fini dell’applicazione nel vostro luogo di lavoro (ultimi 5 anni) • Ciascuna unità di competenza OF-AIB deve essere correlata alle corrispondenti competenze della Norma UNI e descritte le capacità, le conoscenze e le competenze che avete sviluppato tramite gli standard
  • 64. Attività (Descrizione) Competenza 1 Competenza 2 Competenza 3 Evidenza/ore totali Quali attività ho intrapreso? Posso descrivere le competenze che ho sviluppato tramite gli standard? In che modo l’attività formativa vi ha contribuito? Come attesto la mia esperienza? AIB4 – UNI A6 Servizi al pubblico: Reference, Media Literacy AIB2 – UNI A3: Indicizzazione semantica AIB 6 – UNI A9: Studio e ricerca nell’ambito della biblioteconomia Corso WebDewey Utile, ma non Risolti alcuni dubbi Non rilevante Attestato di determinante per migliorare la mia qualità personale sull’utilizzo dello strumento; compreso lo scopo del progetto e i suoi limiti. partecipazione al corso con esame finale (14 ore)
  • 65. Osservazioni sulla sperimentazione Ad oggi un centinaio di portfolii compilati: • 2014 – prima compilazione portfolio «Insegnare ad apprendere con le nuove tecnologie» riflessione su competenze apprese durante il percorso formativo • 2016 - 67 portfolii compilati 2 ed. de «La figura di e-tutor nei corsi a distanza sulla piattaforma Aibformazione.it» (Roma e Firenze), le 5 ed. del corso «Formazione 2.0 e 2 ed. de «La figura di e-tutor nei corsi a distanza sulla piattaforma Aibformazione.it» (Roma e Firenze), le 5 ed. del corso «Formazione 2.0 e profili professionali: problematiche attuali e prospettive future» (Napoli, Milano, Firenze, Lamezia, Torino) e seminari con world cafè (Napoli) • 2017 Seminari formativi Bologna, Foligno, Udine, Catania, Reggio Calabria, Padova, Perugia • 2018 Pescara, Bolzano, Catania, Palermo , Pesaro
  • 66. Osservazioni sulla sperimentazione • Perfezionamento aree OF • Assistenza all’associato nella compilazione • Referente per il portfolio nella sezione regionale/interregionale • Gruppo di lavoro sul portfolio:• Gruppo di lavoro sul portfolio: • Perfezionare modello (editabile) • Lavorare alle evidenze utilizzabili per documentare le attività informali e non formali • Tutoraggio • Organizzare la formazione agli associati https://vimeo.com/260666860
  • 67. E in Europa? Paesi in cui è maggiormente diffuso il portfolio: • Francia, Finlandia, Olanda, Norvegia e Portogallo SeguonoSeguono • Regno Unito, Danimarca, Germania, Svezia, Romania realtà con un minore sviluppo • Austria, Italia, Islanda e Slovenia…
  • 68. Esperienze a confronto • Servizio civile – Lombardia (Ancilab) certificazione di competenze acquisite in maniera non-formale e informale nell’esperienza del Servizio civile, attraverso colloquio (d’ingresso e finale) e portfolio con evidenze (report, foto, verbali di riunioni). Profili professionali del QRSP. • Assessor esterno: esamina portfolio e valida le competenze. L’attestato regionale rende trasparente quanto il giovane «sa fare», strumento utileregionale rende trasparente quanto il giovane «sa fare», strumento utile per l’inserimento lavorativo o ripresa degli studi • Legacoop – UE, Ministero P.S., Regione Veneto • Una proposta di bilancio/portfolio in collaborazione con coop e Università di Padova (formazione, colloqui individuali/gruppo e bilancio/portfolio)
  • 69. Portfolio ed e-portfolio • E-portfolio - definizione: «qualsiasi sistema digitale che favorisce un apprendimento riflessivo, permettendo (a una persona) di raccogliere, gestire e pubblicare prove selezionate dei propri apprendimenti al fine diselezionate dei propri apprendimenti al fine di avere riconosciuto e accreditato il proprio patrimonio di conoscenze ed esperienze o di programmare ulteriori apprendimenti» (Fonte: ePortfolio a European Perspective, EIFEL, European Institute for E-Learning, 2009)
  • 70. In futuro l’e-portfolio 1. Alcune evidenze non possono essere documentate al meglio con il portfolio cartaceo (lettura e attività orali, attività di gruppo, competenze relazionali) 2. portabilità del portfolio 3. Trasformazione del mercato del lavoro: Alla tradizionale richiesta di una precisa figura professionale e conseguente offerta, si assiste alla dinamica opposta e cioè è un'offerta innovativa a soddisfare le richieste
  • 71. Portfolio digitale ed e-portfolio • Portfolio digitale: raccolta di materiali digitalizzati inseriti in un CD ROM 1. Digitalizzazione dati in formato testo, audio, video 2. Compressione dei materiali con grandi quantità di dati in uno spazio ristretto 3. trasportabilità dei materiali limitata3. trasportabilità dei materiali limitata • E-portfolio 1. Fruibile solo attraverso Internet 2. le limitazioni di spazio e trasportabilità vengono meno 3. Aumenta inoltre l'interazione tra utenti e la conoscenza. 4. Le sezioni possono essere collegate le une alle altre, le competenze collegate agli artefatti, la lettura è rapida ed efficace
  • 72. Sitografia • Atlante lavoro: http://nrpitalia.isfol.it/sito_standard/sito_demo/atlante_lavoro_dettagli.php • Repertorio nazionale dei titoli di istruzione e formazione e delle qualificazioni professionali http://nrpitalia.isfol.it/sito_standard/sito_demo/repertorio_nazionale_qualificazioni.php • Quadro nazionale delle qualificazioni regionali http://nrpitalia.isfol.it/sito_standard/sito_demo/atlante_repertori.php • Università di Torino – Atlante delle professioni http://www.atlantedelleprofessioni.it/Professioni/Bibliotecario-e-Bibliotecaria/Attivita-e-competenze/(page)/Attivita-e-competenze • Istat Classificazione Professioni http://professioni.istat.it/sistemainformativoprofessioni/cp2011/scheda.php?id=2.5.4.5.2 • Classificazione delle attività economiche Ateco 2007 http://www3.istat.it/strumenti/definizioni/ateco/ateco.html?versione=2007.3&codice=R-91.01.00 • Alcuni Repertori regionali delle qualificazioni professionali http://professioniweb.regione.liguria.it/ http://www.sistemapiemonte.it/vetrinaweb/secure/HomePage.do http://repertorioqualificazioni.regione.campania.it/index.php/decreto-689.html