Lo stato dell' arte sulla documentazione dei progetti ICTMatteo Gentile
Ogni progetto informatico è sicuramente incompleto fino a quando non viene corredato da una documentazione esauriente. In un progetto informatico la documentazione è presente in tutte le fasi, dalla raccolta dei requisiti, passando per la documentazione di analisi e tecnica di implementazione, fino ad arrivare alla documentazione per l’utente finale.
Quali documenti è opportuno generare in un progetto ?
La documentazione di progetto va generata all’inizio o alla fine ?
Come fare a tenere sempre aggiornata la documentazione quando i requisiti o le implementazioni cambiano ?
Che standard usare per creare una buona documentazione di un progetto informatico ?
Recentemente c’è stata un'ampia diffusione delle metodologie Agili. E’ vero che non è prevista documentazione ?
Questo evento nasce per rispondere a queste domande e per mostrare attraverso un esempio pratico come introdurre la documentazione in un progetto che usa le metodologie Agili.
I Graph Database: analisi del comportamento degli utentiThinkOpen
Roberto Grandi, esperto di Data Analytics & Business Intelligence, presenta il workshop “I Graph Database: analisi del comportamento degli utenti”.
Nell’incontro Roberto esplora il mondo dei graph database, strumenti poco conosciuti ma molto intuitivi e potenti per rappresentare le relazioni online in modo del tutto naturale.
Nella presentazione viene illustrato come è cambiato il concetto di relazione applicandolo ad uno use case specifico: l'analisi del comportamento dell'utente e dei suoi gusti. Saper riconoscere la propensione e determinare con accuratezza la prossima mossa dell’user è fondamentale per allocare le risorse corrette dal punto di vista del business.
Durante una sessione pratica vengono mostrati i costrutti base del linguaggio Cypher con Neo4J e alcuni algoritmi utili a caratterizzare il comportamento del cliente.
Lo stato dell' arte sulla documentazione dei progetti ICTMatteo Gentile
Ogni progetto informatico è sicuramente incompleto fino a quando non viene corredato da una documentazione esauriente. In un progetto informatico la documentazione è presente in tutte le fasi, dalla raccolta dei requisiti, passando per la documentazione di analisi e tecnica di implementazione, fino ad arrivare alla documentazione per l’utente finale.
Quali documenti è opportuno generare in un progetto ?
La documentazione di progetto va generata all’inizio o alla fine ?
Come fare a tenere sempre aggiornata la documentazione quando i requisiti o le implementazioni cambiano ?
Che standard usare per creare una buona documentazione di un progetto informatico ?
Recentemente c’è stata un'ampia diffusione delle metodologie Agili. E’ vero che non è prevista documentazione ?
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Nell’incontro Roberto esplora il mondo dei graph database, strumenti poco conosciuti ma molto intuitivi e potenti per rappresentare le relazioni online in modo del tutto naturale.
Nella presentazione viene illustrato come è cambiato il concetto di relazione applicandolo ad uno use case specifico: l'analisi del comportamento dell'utente e dei suoi gusti. Saper riconoscere la propensione e determinare con accuratezza la prossima mossa dell’user è fondamentale per allocare le risorse corrette dal punto di vista del business.
Durante una sessione pratica vengono mostrati i costrutti base del linguaggio Cypher con Neo4J e alcuni algoritmi utili a caratterizzare il comportamento del cliente.
Twinergy Credit & Debit Analysis con SAP. L'esperienza di Aeroporto G. Marcon...Twinergy
La Twinergy Solution chiamata Credit & Debit Analysis permette di ottenere una gestione del capitale circolante tramite una analisi tempestiva dei crediti verso clienti e dei debiti verso fornitori grazie all'uso di indicatori come aging, dso, dpo, giorni medi di pagamento, esposizione fido, analisi ABC ecc. Credit & Debit Analysis utilizza gli strumenti di analisi e integrazione di SAP Netweaver BW.
Durante il seminario viene illustrata l'esperienza di Aeroporto G. Marconi di Bologna. www.twinergy.com
Introduzione ai Big Data e alla scienza dei dati - Big DataVincenzo Manzoni
Lezione 5 del corso di analisi dati tenuto al Palazzolo Digital Hub (Palazzolo sull'Oglio, Brescia) nel 2014. In questa quinta e ultima lezione si introducono le tecnologie dei Big Data.
Easy and fun business intelligense.
Grafici, Cruscotti e KPI semplicemente con un click del mouse.
Creazione guidata di analisi tramite drag & drop del mouse.
Collegabile con i più diffusi database presenti sul mercato come access, sql server, oracle, my sql, foxpro ecc. ecc.
Trend BI ha un cubo molap integrato che permette di creare analisi BI anche verso database che non hanno la possibilità di creare cubi dati all' interno di essi.
Il cubo molap integrato permette, quindi, anche di eseguire analisi in modo disconnesso dalla base dati; nel momento in cui si desidera aggiornare le analisi occorre semplicemente collegarsi al database e cliccare sul bottone apri ed aggiorna analisi.
Un semplice setup permette di essere operativi in pochi minuti ed il semplice wizard per la creazione o modifica delle analisi esistenti permette, anche agli utenti meno esperti, di creare analisi e consultarne i risultati altrettanto velocemente.
Business Intelligence. Potente strumento di visualizzazione e presentazione di dati strutturati, più o meno complessi provenienti da Erp Quadra o da altre fonti.
Webinar: "Conosci la Performance Intelligence?" a cura d A. SzambelanMiriade Spa
Webinar dedicato a Confio, membro della famiglia di nuovi strumenti di Performance Intelligence che utilizzano le tecniche di analisi maturate nel campo Business Intelligence per esaminare problemi prestazionali e ottimizzare consumo delle risorse IT.
Confio Ignite si racconta attraverso le storie di Database Monsters -- le problematiche più comuni e più insidiose che ogni DBA deve affrontare: Il Divoratore Di Risorse, Il PerdiTempo, Il Vandalo Virtuale, Il Placcatore e Lo Scaricabarile.
About the speaker: Agnieszka Szambelan è Solution Architect e Database Expert con oltre 15 anni di esperienza nel campo. Research & Development Team Leader in Miriade.
SMAU Milano 2014 GAE 24/10/2014 - IWA ItalyPaolo Dadda
Spesso si tende a considerare il lavoro di piccoli team e sviluppatori individuali di minor qualità per questioni di competenze.
Un cloud, infatti, necessita spesso di VPS da configurare, far funzionare e mantenere, che seppur virtuali e dedicate, richiedono un minimo di competenza.
Come mantenere alta la qualità per piccoli team e singoli developer?
Come ridurre l’esigenza di “dover” saper far tutto?
Utilizzare servizi che eliminano, lato sviluppatore, gestione e sicurezza del server, può essere determinante, permettendo di specializzarsi di più sui propri “skill” senza trovarsi obbligati a coinvolgere terze figure o diventare factotum del web.
Target:
WSP-G3-002 - Web Project Manager,
WSP-G3-005 - Business Analyst,
WSP-G3-009 - Frontend Web developer,
WSP-G3-010 - Server Side Web Developer,
WSP-G3-014 - Digital Strategic Planner.
Hexe al SAS Forum Italia 2014 - Milano - 15 Aprile
Al nostro Stand i consulenti Hexe attendono i nostri clienti, i prospect e tutti gli utilizzatori di tecnologia SAS, per informazioni e presentazioni. A presto!!!
Disporre di un accesso tempestivo a informazioni di prodotto accurate, dettagliate e coerenti, non è mai stato così importante per le aziende.
Le aziende che vogliono essere protagoniste del nuovo contesto di mercato, devono mettere/avere a disposizione adeguate informazioni di prodotto (dati ed asset digitali) centralizzandone la gestione e la condivisione.
This document discusses software services and cloud computing architectures. It begins by providing context on the growing service economy and how businesses are increasingly offering services rather than products. It then defines software-as-a-service (SaaS) and describes how SaaS delivers software applications over the internet, with updates and management occurring remotely. Finally, the document discusses service-oriented architectures and how they support the development and delivery of software services.
The document discusses architecture-centric software development processes. It describes traditional waterfall and iterative development models, and notes that iterative models allow for more flexibility to changing requirements. Agile development methods like eXtreme Programming (XP) are discussed, which emphasize iterative development, collaboration, and rapid delivery of working software. Key practices of XP are outlined, including user stories, testing, pair programming, refactoring, and continuous integration. The role of architecture in agile processes is also addressed.
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SMAU Milano 2014 GAE 24/10/2014 - IWA ItalyPaolo Dadda
Spesso si tende a considerare il lavoro di piccoli team e sviluppatori individuali di minor qualità per questioni di competenze.
Un cloud, infatti, necessita spesso di VPS da configurare, far funzionare e mantenere, che seppur virtuali e dedicate, richiedono un minimo di competenza.
Come mantenere alta la qualità per piccoli team e singoli developer?
Come ridurre l’esigenza di “dover” saper far tutto?
Utilizzare servizi che eliminano, lato sviluppatore, gestione e sicurezza del server, può essere determinante, permettendo di specializzarsi di più sui propri “skill” senza trovarsi obbligati a coinvolgere terze figure o diventare factotum del web.
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WSP-G3-005 - Business Analyst,
WSP-G3-009 - Frontend Web developer,
WSP-G3-010 - Server Side Web Developer,
WSP-G3-014 - Digital Strategic Planner.
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Al nostro Stand i consulenti Hexe attendono i nostri clienti, i prospect e tutti gli utilizzatori di tecnologia SAS, per informazioni e presentazioni. A presto!!!
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This document discusses software product lines and product line architectures. It defines a software product line as a set of software systems that share a common set of features addressing a particular market segment. Product lines are developed from a common set of core assets in a prescribed way to reduce costs and increase reuse. A product line architecture is a common framework that standardizes components and maximizes reuse potential. It specifies common functionality and identifies variation points across related products. Variability management is important for providing flexibility without compromising commonality.
6 - Architetture Software - Model transformationMajong DevJfu
This document discusses model transformations in Model-Driven Architecture (MDA). It defines computation independent models (CIMs), platform independent models (PIMs), and platform specific models (PSMs). It explains that model transformations are used to map between these different abstraction levels and ensure consistency. It also discusses model mappings, approaches to transformations, and tools like EMF and ATL that support transformations in Eclipse.
5 - Architetture Software - Metamodelling and the Model Driven ArchitectureMajong DevJfu
The document discusses metamodeling and the Model Driven Architecture (MDA). It covers topics such as model driven engineering, metamodeling, metamodeling in UML, and the OMG technologies that support MDA. Metamodeling involves modeling modeling elements and their relationships. Metamodels define the structure of models, while models are instances that conform to metamodels. The MDA uses metamodels and models to develop and transform systems.
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The document discusses architectural styles and decomposition techniques for software systems. It describes layering and tiering as basic decomposition approaches, with layers representing different levels of abstraction and tiers representing peer modules within the same layer. Several common architectural styles are then introduced, including pipes and filters, repository, client/server, model-view-controller, service-oriented, and peer-to-peer. Closed and open layered architectures are contrasted, and examples of layered systems like virtual machines and the OSI model are provided. Finally, the document notes that complete decompositions often involve both layering and partitioning techniques.
The document discusses key concepts in software architecture, including:
1) Software architecture establishes the overall structure and organization of a system, including its components and relationships.
2) Architectural design involves decomposing a system into subsystems or modules to improve modifiability, reusability, and portability.
3) Key principles for architectural design include simplicity, modularity, low coupling, separation of concerns, abstraction, and postponing decisions.
1 - Architetture Software - Software as a productMajong DevJfu
This document discusses software as a product and industry. It covers how software is a key component in modern technologies and industries. The software industry has grown significantly in recent decades. The document discusses different types of software such as embedded software, middleware, and software as a service. It also covers topics like software architecture, engineering, components, ecosystems, and the challenges in developing software. Overall, the document provides an overview of software as an industrial product and the software development industry.
10 - Architetture Software - More architectural stylesMajong DevJfu
The Microkernel pattern partitions an operating system into isolated, minimal components that communicate through a small, fixed message-passing interface, allowing components to be developed and upgraded independently while maintaining overall system stability and security.
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1) The elements of a software architecture including views, models, and diagrams.
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UML allows for extending diagrams and modeling elements through three main techniques:
1. Stereotypes allow applying tags to existing modeling elements like classes, associations, etc. to add domain-specific meaning.
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3. Extension mechanisms allow precisely defining new constructs that integrate with the UML metamodel. Together these techniques make UML extensible for multiple domains.
The document discusses metamodeling and the Model Driven Architecture (MDA). It provides an overview of model driven engineering and metamodeling. Specifically, it discusses how metamodels define the structure of models through concepts like classes and relationships. The Model Driven Architecture uses metamodels and modeling to develop software systems from models.
Here are the key differences between objects and classes in UML:
- Classes define the general characteristics (attributes and operations) that objects of that class will have. Objects are specific instances of a class.
- Classes are static definitions, while objects are dynamic instances of classes that exist at run time.
- In class diagrams, classes are represented as boxes containing the attributes and operations. Objects are represented as boxes with the class name followed by a colon and the object name (e.g. Person:John).
- Classes define the common properties for a set of objects, while each object is a unique instance of a class with its own identity and particular values for attributes.
- Classes are abstractions,
The document discusses architectural styles and decomposition techniques. It describes layers as hierarchical sets of subsystems that provide related services by utilizing underlying layers. Tiers partition a system into peer subsystems responsible for classes of services. Common architectural styles include pipes and filters, repository, client/server, model-view-controller, service-oriented, and peer-to-peer. Layers and tiers are often combined for complete decomposition, with subsystems divided into tiers and each tier organized into layers. The pipe and filter style focuses on dynamic interaction by processing data streams through filters connected by pipes.
- Reference architectures that provide templates for common system types
- Design patterns that capture successful solutions to recurring problems
- Architectural patterns that describe best practices for system organization
- Legacy applications that can be analyzed for reusable architectural elements
This document discusses software as a product and the software industry. It covers topics such as why software is important, emerging technologies according to Gartner's hype cycle from 2005-2010, software being an industrial product, the size of the worldwide software industry, different types of software including embedded software and software as a service. It also discusses software components, software architecture and engineering issues, producing software is difficult due to complexity, low productivity in the industry, the software development process, different process models, lifecycle differences around the world, development activities, process models, and software standards.
This short document contains 5 headings but provides no other details or context. It lists the headings "My Heading Here First Second Third Fourth Fifth" but does not elaborate on or explain these headings.
This document provides an overview of various types of architectural standards including conceptual standards like IEEE 1471 and DoDAF that define viewpoints and views, notational standards like UML and SysML, and process standards like TOGAF and RUP. It discusses the benefits of standards in promoting interoperability and network effects while also noting drawbacks like limiting flexibility. The document advises deciding when to adopt a standard based on whether in the early or late phase of a project.
Basi di Dati - B1 - La progettazione delle basi di dati
1. Basi di Dati
Basi di Dati
La progettazione della base di dati
2. Basi di Dati Dove ci troviamo?
Basi di Dati – Dove ci troviamo?
A) Introduzione
1 2
C) Modello Relazionale,
) ,
B) Prog Concettuale (ER)
B) Prog. Concettuale (ER)
Algebra relazionale, SQL
1 2 3 4 5 6 7 1 2 3 4 5 6 7
D) Prog. Logica e E) Tecnologia di un DBMS
Normalizzazione
1 2 3 4 5 6
1 2 3 4
F) Programmazione DB
1 2
2 Basi di Dati – Progettazione della base di dati
3. Il progetto della base di dati
Il progetto della base di dati
Si inserisce nel:
Ciclo di vita del sistema informativo
comprendente in generale le seguenti attività:
Raccolta ed analisi dei requisiti
Progettazione
Implementazione
Validazione e collaudo
Funzionamento
3 Basi di Dati ‐ La progettazione della base di dati
4. L analisi dei requisiti
L’analisi dei requisiti
Richiede uno studio preliminare in azienda su:
unità organizzative omogenee (settori o aree
unità organizzative omogenee (settori o aree
funzionali) che utilizzeranno il sistema
individuazione delle attività che devono
individuazione delle attività che devono
essere supportate del sistema
4 Basi di Dati ‐ La progettazione della base di dati
5. L analisi dei requisiti
L’analisi dei requisiti
Richiede uno studio preliminare in azienda su:
Richiede uno studio preliminare in azienda su:
(cont.)
piano di sviluppo del sistema con priorità e
piano di sviluppo del sistema con priorità e
tempi di realizzazione
studio di fattibilità che stimi i costi in termini
di di f ibili à h i i i ii ii
di budget, di impegno del personale e le
inefficienze temporanee dovute al cambio di
i ffi i t d tl bi di
sistema e di modalità di lavoro
5 Basi di Dati ‐ La progettazione della base di dati
6. L analisi dei requisiti
L’analisi dei requisiti
comprende le attività di :
individuazione delle proprietà e delle
funzionalità del sistema
p odu o e d u a desc o e o a e,
produzione di una descrizione informale,
quanto possibile completa dei dati coinvolti e
delle operazioni su di essi.
p
6 Basi di Dati ‐ La progettazione della base di dati
7. L analisi dei requisiti
L’analisi dei requisiti
comprende le attività di (cont.) :
individuazione in linea di massima dei
individuazione in linea di massima dei
requisiti software ed hardware del sistema
richiede interazione con gli utenti a tutti i
i hi d i i li i ii
livelli, in particolare con la direzione aziendale
7 Basi di Dati ‐ La progettazione della base di dati
8. I requisiti di informazione e funzionamento
I requisiti di informazione e funzionamento
Riguardano:
i d
individuazione delle categorie di dati utili
dislocazione dei dati
importanza dei dati
quantità dei dati e tasso di crescita
8 Basi di Dati ‐ La progettazione della base di dati
9. I requisiti di informazione e funzionamento
I requisiti di informazione e funzionamento
Riguardano (cont.):
i d ( )
tipo di uso dei dati (batch, interattivo..), frequenza di
uso
procedure di elaborazione dei dati, temporizzazione
delle procedure
d ll d
viste di utente, autorizzazione, privatezza e segretezza
9 Basi di Dati ‐ La progettazione della base di dati
10. Per ogni settore aziendale
Per ogni settore aziendale
Si procede con i seguenti passi:
i d i i i
si analizza il sistema informativo esistente, si
intervistano i responsabili del settore
si produce una prima versione dei requisiti in
linguaggio naturale, raggruppando frasi relative a
categorie diverse di dati e di operazioni
10 Basi di Dati ‐ La progettazione della base di dati
11. Per ogni settore aziendale
Per ogni settore aziendale
Si prosegue con i seguenti passi:
Si prosegue con i seguenti passi:
si analizzano le frasi per eliminare ambiguità
provocate da:
provocate da:
pluralismo di percezione
incompletezze di descrizione
ambiguità del tipo:
omonimie
sinonimie
conflitti di descrizione
similitudini
i ilit di i
11 Basi di Dati ‐ La progettazione della base di dati
12. Per ogni settore aziendale
Per ogni settore aziendale
Si prosegue con i seguenti passi:
p g g p
si ricontrollano insieme ai responsabili di settore
le frasi relative alle varie categorie di dati e alle
g
operazioni che li coinvolgono (cercando di eliminare
le possibili ambiguità del linguaggio naturale)
si costruisce a partire dalle frasi un glossario di
termini (che, ad es., contenga per ogni termine: la
descrizione, l’elenco dei sinonimi e l’elenco dei termini a
cui si collega)
12 Basi di Dati ‐ La progettazione della base di dati
13. Per ogni settore aziendale
Per ogni settore aziendale
Si prosegue con i seguenti passi:
si verifica la completezza
tutti gli aspetti importanti sono stati considerati
g p p
si verifica la consistenza delle specifiche:
tutti i termini sono stati definiti
tutti i termini sono stati definiti
tutti i termini compaiono in operazioni
le operazioni fanno riferimento a termini
le operazioni fanno riferimento a termini
definiti
13 Basi di Dati ‐ La progettazione della base di dati
14. Esempio di frasi sintetiche che
descrivono il lavoro di un magazzino:
g
il magazzino è composto da scaffali
il magazzino è composto da scaffali
i fornitori forniscono prodotti
i clienti ordinano prodotti
i clienti ordinano prodotti
gli scaffali contengono prodotti
gli operai sono addetti agli scaffali
un possibile glossario è:
un possibile glossario è:
14 Basi di Dati ‐ La progettazione della base di dati
15. TERMINE DESCRIZIONE SINONIMI LEGAME
fornitore p. iva, denom., prodotto
indirizzo, num. tel.
cliente p. iva, denom., acquirente prodotto
indirizzo, num. tel.
prodotto codice, nome, articolo fornitore
genere.... voce scaffale
cliente
cliente
scaffale supporto numerato ripiano operaio
(incertezza)
(incertezza) prodotto
prodotto
operaio dati anagrafici, cf, addetto scaffale
matricola, qualifica
matricola qualifica magazziniere
15 Basi di Dati ‐ La progettazione della base di dati
16. Progettazione
Per progettazione si intende:
la progettazione dei dati
che individua l’organizzazione e la struttura della base di dati
la progettazione delle applicazioni
che schematizza le operazioni sui dati e progetta il software
applicativo (attività tipica degli informatici)
16 Basi di Dati ‐ La progettazione della base di dati
18. Validazione e collaudo
Validazione e collaudo
verifica della correttezza dei dati
verifica del corretto funzionamento delle applicazioni
pp
verifica dei tempi di risposta nelle varie condizioni
operative
p
verifica della sicurezza dei dati
verifica della resistenza ai guasti
verifica della resistenza ai guasti
18 Basi di Dati ‐ La progettazione della base di dati
19. Funzionamento
controllo dell’uso corretto del sistema
rilevazione guasti e malfunzionamenti
g
revisione periodica delle funzionalità
gestione dei contratti di :
gestione dei contratti di :
manutenzione ed aggiornamento dell’hardware
manutenzione correttiva ed evolutiva del software
manutenzione correttiva ed evolutiva del software
19 Basi di Dati ‐ La progettazione della base di dati
20. Progetto della base di dati
Progetto della base di dati
Ritornando al progetto della base di dati,
p
possiamo distinguere tre fasi:
g
la progettazione concettuale
la progettazione concettuale
la progettazione logica
la progettazione fisica
20 Basi di Dati ‐ La progettazione della base di dati
21. La progettazione concettuale
La progettazione concettuale
Scopo della progettazione concettuale è
Scopo della progettazione concettuale è
tradurre il risultato dell’analisi dei requisiti in
una :
una :
DESCRIZIONE FORMALE che dovrà essere:
indipendente dal DBMS
la descrizione formale fa riferimento ad un :
MODELLO CONCETTUALE
21 Basi di Dati ‐ La progettazione della base di dati
22. La progettazione concettuale (cont.)
La progettazione concettuale (cont )
La descrizione con un modello concettuale produce:
uno SCHEMA CONCETTUALE, cioè una
uno SCHEMA CONCETTUALE, cioè una
rappresentazione semplificata che dovrà comunque
contenere tutti e soli gli aspetti interessanti per la
contenere tutti e soli gli aspetti interessanti per la
gestione dell’azienda
22 Basi di Dati ‐ La progettazione della base di dati
23. La progettazione concettuale (cont.)
La progettazione concettuale (cont )
In questa fase ci si deve preoccupare di
rappresentare il contenuto informativo della base di
pp
dati
eliminando le ambiguità tipiche delle frasi in
eliminando le ambiguità tipiche delle frasi in
linguaggio naturale
riesaminando il glossario ed eliminando tutti i
riesaminando il glossario ed eliminando tutti i
possibili conflitti
23 Basi di Dati ‐ La progettazione della base di dati
24. La progettazione concettuale (cont.)
La progettazione concettuale (cont )
lo schema dovrà risultare:
di facile comprensione da parte degli esperti
p p g p
dell’organizzazione aziendale anche se non esperti di
informatica
lo schema è un documento di progetto
fondamentale e dovrà essere validato dalla
direzione aziendale
24 Basi di Dati ‐ La progettazione della base di dati
25. Cosa deve essere modellato?
Cosa deve essere modellato?
la CONOSCENZA CONCRETA: i fatti specifici
CONOSCENZA CONCRETA: i fatti specifici
che si vogliono rappresentare e che
riguardano la porzione del mondo aziendale
riguardano la porzione del mondo aziendale
che si vuole modellare
es.: l operaio Neri si chiama Paolo
es : l’operaio Neri si chiama Paolo
l’operaio Neri abita in via Po 34
l operaio Bianchi fa il terzo turno
l’operaio Bianchi fa il terzo turno
l’operaio Rossi lavora alla macchina 5
l impiegato Verdi lavora nell ufficio 19
l’impiegato Verdi lavora nell’ufficio 19
25 Basi di Dati ‐ La progettazione della base di dati
26. Cosa deve essere modellato?
Cosa deve essere modellato?
la CONOSCENZA ASTRATTA:
CONOSCENZA ASTRATTA:
i fatti generali che classificano e descrivono la
conoscenza concreta e limitano il modo con cui
conoscenza concreta e limitano il modo con cui
questa può evolvere
dall’es. precedente :
dall’es precedente :
gli operai hanno un nome ed un indirizzo
svolgono turni, lavorano alle macchine
l t il ll hi
gli impiegati lavorano negli uffici
l’astrazione è un meccanismo innato
l’ i è i i
26 Basi di Dati ‐ La progettazione della base di dati
27. Cosa deve essere modellato?
Cosa deve essere modellato?
In altre parole:
In altre parole:
la CONOSCENZA ASTRATTA inquadra ciò che esiste e
che si fa in azienda e
che si fa in azienda e
la CONOSCENZA CONCRETA è ciò che si vuol
conoscere su quello che effettivamente si fa, si è
conoscere su quello che effettivamente si fa si è
fatto, si farà in azienda
la CONOSCENZA PROCEDURALE: i modi con cui si
CONOSCENZA PROCEDURALE: i modi con cui si
opera sulla conoscenza per modificarla o per ricavare
altri fatti con procedimenti di calcolo (vedremo più
altri fatti con procedimenti di calcolo (vedremo più
avanti)
27 Basi di Dati ‐ La progettazione della base di dati
28. Il modello utilizzato
Il modello utilizzato
Sono stati proposti diversi modelli, basati su:
pp ,
linguaggi formali eseguibili e non eseguibili
linguaggi formali eseguibili e non eseguibili
rappresentazioni grafiche corredate da descrizioni, il
modello ENTITÀ‐RELAZIONE (E‐R) appartiene a questa
( ) pp q
categoria
il modello E‐R (Entity‐Relationship, P.P.Chen 1976) si è
ormai affermato nelle metodologie di progetto e nei
sistemi SW di ausilio alla progettazione
28 Basi di Dati ‐ La progettazione della base di dati
29. Conoscenza concreta
Conoscenza concreta
Costrutti fondamentali
Istanza di ENTITÀ:
cosa (oggetto, persona) che esiste di per sé nell’azienda,
della quale si vogliono registrare fatti specifici e che può
q g g p p
essere chiaramente identificata in modo da poterla
distinguere dalle altre
29 Basi di Dati ‐ La progettazione della base di dati
30. Conoscenza concreta
Conoscenza concreta
Esempi di istanze di entità
il docente Martoglia
g
il corso Basi di Dati
l auto AG125AX
l’auto AG125AX
lo studente PNZWLM69L63C638B
il volo AZ3313
il volo AZ3313
il percorso MO‐BO
la pratica VF836G
l i 836G
30 Basi di Dati ‐ La progettazione della base di dati
31. Conoscenza concreta
Conoscenza concreta
Costrutti fondamentali
Istanza di RELAZIONE:
fatto che descrive un’azione o una situazione e che
stabilisce legami tra istanze di entità (associa, mette in
g ( ,
relazione)
useremo il termine ASSOCIAZIONE (per relazione)
evitando confusione con la terminologia relazionale
g
31 Basi di Dati ‐ La progettazione della base di dati
32. Conoscenza concreta
Conoscenza concreta
Esempi di istanze di associazioni
Martoglia insegna Basi di Dati
g g
Ceri appartiene al Politecnico di MI
La ditta Rossi ordina PC
La ditta Rossi ordina PC
Bianchi lavora al magazzino 4
Il tornio K22 è installato nell officina 37
Il tornio K22 è installato nell’officina 37
il TIR 542 viaggia sulla tratta NA‐MI
32 Basi di Dati ‐ La progettazione della base di dati
33. Nella prossima lezione
Nella prossima lezione
Descriveremo il modello concettuale Entità‐Relazione
Discuteremo su come costruire gli schemi
33 Basi di Dati ‐ La progettazione della base di dati