PMexpo 2021 | Massimo Pirozzi e Lidia Strigari "Il Project Management per la ...PMexpo
Le dimensioni e le complessità attuali dei progetti nella sanità richiedono sempre di più degli approcci speciali per raggiungere l’efficacia e l’efficienza rispettando i vincoli – inclusi ovviamente quelli etici –, assistendo le persone con la soddisfazione degli stakeholder, e minimizzando i rischi negativi. La Evidence Based Medicine (EBM) tiene conto di questi fattori integrando le migliori evidenze scientifiche sia con le pratiche cliniche che con le aspettative ed i valori dei pazienti, mentre la disciplina del Project Management può supportare efficacemente la EBM nell’affrontarne la complessità. L’intervento offrirà una descrizione sintetica della EBM, e mostrerà l’utilità del project management come supporto ai progetti EBM nell’affrontare la loro complessità con efficacia ed efficienza. Inoltre, si proporrà anche sia un modello innovativo per i progetti EBM incentrato sul paziente, chiamato EBM X.0, sia l’approccio di Project Management X.0 incentrato sugli stakeholder, i quali, tramite la loro integrazione, possono incrementare i tassi di successo ed il delivered value dei progetti nella sanità utilizzando le tecnologie web 1.0/2.0/3.0/4.0 al fine di potenziare il supporto alla decisione sia nei processi di delivery, che in quelli di project management.
PMexpo 2021 | Massimo Pirozzi e Lidia Strigari "Il Project Management per la ...PMexpo
Le dimensioni e le complessità attuali dei progetti nella sanità richiedono sempre di più degli approcci speciali per raggiungere l’efficacia e l’efficienza rispettando i vincoli – inclusi ovviamente quelli etici –, assistendo le persone con la soddisfazione degli stakeholder, e minimizzando i rischi negativi. La Evidence Based Medicine (EBM) tiene conto di questi fattori integrando le migliori evidenze scientifiche sia con le pratiche cliniche che con le aspettative ed i valori dei pazienti, mentre la disciplina del Project Management può supportare efficacemente la EBM nell’affrontarne la complessità. L’intervento offrirà una descrizione sintetica della EBM, e mostrerà l’utilità del project management come supporto ai progetti EBM nell’affrontare la loro complessità con efficacia ed efficienza. Inoltre, si proporrà anche sia un modello innovativo per i progetti EBM incentrato sul paziente, chiamato EBM X.0, sia l’approccio di Project Management X.0 incentrato sugli stakeholder, i quali, tramite la loro integrazione, possono incrementare i tassi di successo ed il delivered value dei progetti nella sanità utilizzando le tecnologie web 1.0/2.0/3.0/4.0 al fine di potenziare il supporto alla decisione sia nei processi di delivery, che in quelli di project management.
Il Sistema di Risk Management applicato ai Censimenti generaliDaniele Frongia
Il sistema di controllo dei rischi del censimento della popolazione. La gestione di una crisi IT nel censimento della popolazione. A cura di Concetta Ferruzzi e Daniele Frongia (Istat). Censimenti al ForumPA: http://saperi.forumpa.it/story/60213/censimenti-primo-piano-allo-stand-istat-del-forum-pa. Istat: http://www.istat.it/istat/eventi/2011/forumPA/index.html
Presentazione a supporto dell'intervento di Andrea Baldin, FESG Manager, Advisor e Lead Auditor, Membro ODV al webinar "Presentazione del Manuale UNI
“LA NUOVA NORMA UNI ISO 37301:2021 -
SISTEMI DI GESTIONE PER LA COMPLIANCE, REQUISITI.
ISTRUZIONI APPLICATIVE PER AZIENDE E PROFESSIONISTI”
18 ottobre 2022" del 18 ottobre 2022
Il progetto di introdurre in Istat un Sistema di gestione di rischi organizzativi nasce dall’obiettivo strategico della messa in sicurezza di tutti i Sistemi, inclusa la gestione e la valorizzazione del patrimonio materiale e intellettuale dell’Istituto. Il fine ultimo è quello di consolidare la posizione di leadership dell’Istituto, accrescendo la qualità dei processi di supporto alla produzione, con la rimozione totale o parziale dei fattori che possono ostacolare la soddisfazione dei destinatari della statistica ufficiale (stakeholder).
Seguendo un percorso ciclico, che coinvolgerà tutti i settori dell’Istituto, all’analisi della percezione del rischio, a cui tutti i direttori sono gradualmente sottoposti, segue la formazione del catalogo delle criticità, condiviso dalla Commissione tecnica e dalle strutture inserite nel processo di ERM; i rischi così individuati, vengono valutati dalle strutture con il metodo del Control and Risk Self Assessment che misura il rischio complessivo secondo le dimensioni della probabilità di accadimento ed impatto dell’evento.
Fissate le priorità d’intervento, nel contesto della programmazione ordinaria della struttura interessata, vengono pianificate le azioni dirette ad impedire l’evento o a contenerne gli effetti e definiti gli indicatori di allerta.
Il Progetto è stato avviato a partire dall’analisi dei Censimenti generali, che per complessità, rilevanza e strategicità, costituiscono l’obiettivo di eccellenza dell’Istat nei prossimi anni; in tal senso, è stata prodotta una prima versione del Catalogo dei rischi che ha costituito un modello di riferimento anche per l’analisi degli altri macroprocessi.
Compliance in Banks - Forum delle Funzioni aziendali di ControlloNexen
Forum dedicato alle Funzioni Aziendali di Controllo:
VERSO UN NUOVO SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI
1° Forum delle Funzioni Aziendali di Controllo
8 ° Edizione Compliance in Banks
Roma, 7‐8 novembre 2013
Il sistema dei controlli interni assume un ruolo sempre più centrale rendendo le valutazioni di vigilanza un necessario strumento per assicurare la sana e prudente gestione delle imprese bancarie e finanziarie. Per Nexen parteciperà come relatore Pierluigi Pluviano, direttore della business unit Audit & Compliance.
La presentazione della logica e dei principali requisiti della norma sui sistemi di gestione sostenibile degli eventi.
Slide Slide presentate da Stefano Bonetto - Presidente Commissione “Servizi” UNI - al seminario "Progettare, realizzare e comunicare eventi sostenibili secondo la norma UNI ISO 20121", Milano 31 marzo 2014
La mappatura delle competenze contro il rischio di riciclaggioEttore Fareri
L'intermediario finanziario compie il proprio dovere in materia di lotta al riciclaggio quando assicura una collaborazione attiva per sé stesso e le proprie persone. Non deve limitarsi ad adottare regole, processi organizzativi e procedure ma deve assicurarsi che le regole siano accompagnate a tutti i livelli dalla consapevolezza delle loro necessità.Per questo motivo L&P srl ha coniugato le proprie competenze HR con Sinergica S.p.A. e i Membri del Comitato Scientifico sull'Antiriciclaggio dell'Università La Sapienza di Roma in modo da sviluppare un sistema diagnostico che consente di comprendere le divergenze tra le aspettative dell'Organizzazione e i reali comportamenti di coloro che ne fanno parte.
Analisi del rischio nei processi di accreditamento delle strutture sanitarie ...progettoetica
Analisi del rischio nei processi di accreditamento delle strutture sanitarie nella Regione Sicilia, Enzo Bivona, Dipartimento Studi Europei e Integrazione Internazionale Università di Palermo,
Il Sistema di Risk Management applicato ai Censimenti generaliDaniele Frongia
Il sistema di controllo dei rischi del censimento della popolazione. La gestione di una crisi IT nel censimento della popolazione. A cura di Concetta Ferruzzi e Daniele Frongia (Istat). Censimenti al ForumPA: http://saperi.forumpa.it/story/60213/censimenti-primo-piano-allo-stand-istat-del-forum-pa. Istat: http://www.istat.it/istat/eventi/2011/forumPA/index.html
Presentazione a supporto dell'intervento di Andrea Baldin, FESG Manager, Advisor e Lead Auditor, Membro ODV al webinar "Presentazione del Manuale UNI
“LA NUOVA NORMA UNI ISO 37301:2021 -
SISTEMI DI GESTIONE PER LA COMPLIANCE, REQUISITI.
ISTRUZIONI APPLICATIVE PER AZIENDE E PROFESSIONISTI”
18 ottobre 2022" del 18 ottobre 2022
Il progetto di introdurre in Istat un Sistema di gestione di rischi organizzativi nasce dall’obiettivo strategico della messa in sicurezza di tutti i Sistemi, inclusa la gestione e la valorizzazione del patrimonio materiale e intellettuale dell’Istituto. Il fine ultimo è quello di consolidare la posizione di leadership dell’Istituto, accrescendo la qualità dei processi di supporto alla produzione, con la rimozione totale o parziale dei fattori che possono ostacolare la soddisfazione dei destinatari della statistica ufficiale (stakeholder).
Seguendo un percorso ciclico, che coinvolgerà tutti i settori dell’Istituto, all’analisi della percezione del rischio, a cui tutti i direttori sono gradualmente sottoposti, segue la formazione del catalogo delle criticità, condiviso dalla Commissione tecnica e dalle strutture inserite nel processo di ERM; i rischi così individuati, vengono valutati dalle strutture con il metodo del Control and Risk Self Assessment che misura il rischio complessivo secondo le dimensioni della probabilità di accadimento ed impatto dell’evento.
Fissate le priorità d’intervento, nel contesto della programmazione ordinaria della struttura interessata, vengono pianificate le azioni dirette ad impedire l’evento o a contenerne gli effetti e definiti gli indicatori di allerta.
Il Progetto è stato avviato a partire dall’analisi dei Censimenti generali, che per complessità, rilevanza e strategicità, costituiscono l’obiettivo di eccellenza dell’Istat nei prossimi anni; in tal senso, è stata prodotta una prima versione del Catalogo dei rischi che ha costituito un modello di riferimento anche per l’analisi degli altri macroprocessi.
Compliance in Banks - Forum delle Funzioni aziendali di ControlloNexen
Forum dedicato alle Funzioni Aziendali di Controllo:
VERSO UN NUOVO SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI
1° Forum delle Funzioni Aziendali di Controllo
8 ° Edizione Compliance in Banks
Roma, 7‐8 novembre 2013
Il sistema dei controlli interni assume un ruolo sempre più centrale rendendo le valutazioni di vigilanza un necessario strumento per assicurare la sana e prudente gestione delle imprese bancarie e finanziarie. Per Nexen parteciperà come relatore Pierluigi Pluviano, direttore della business unit Audit & Compliance.
La presentazione della logica e dei principali requisiti della norma sui sistemi di gestione sostenibile degli eventi.
Slide Slide presentate da Stefano Bonetto - Presidente Commissione “Servizi” UNI - al seminario "Progettare, realizzare e comunicare eventi sostenibili secondo la norma UNI ISO 20121", Milano 31 marzo 2014
La mappatura delle competenze contro il rischio di riciclaggioEttore Fareri
L'intermediario finanziario compie il proprio dovere in materia di lotta al riciclaggio quando assicura una collaborazione attiva per sé stesso e le proprie persone. Non deve limitarsi ad adottare regole, processi organizzativi e procedure ma deve assicurarsi che le regole siano accompagnate a tutti i livelli dalla consapevolezza delle loro necessità.Per questo motivo L&P srl ha coniugato le proprie competenze HR con Sinergica S.p.A. e i Membri del Comitato Scientifico sull'Antiriciclaggio dell'Università La Sapienza di Roma in modo da sviluppare un sistema diagnostico che consente di comprendere le divergenze tra le aspettative dell'Organizzazione e i reali comportamenti di coloro che ne fanno parte.
Analisi del rischio nei processi di accreditamento delle strutture sanitarie ...progettoetica
Analisi del rischio nei processi di accreditamento delle strutture sanitarie nella Regione Sicilia, Enzo Bivona, Dipartimento Studi Europei e Integrazione Internazionale Università di Palermo,
Analisi del rischio nei processi di accreditamento delle strutture sanitarie ...progettoetica
Analisi del rischio nei processi di accreditamento delle strutture sanitarie nella Regione Sicilia, Enzo Bivona, Dipartimento Studi Europei e Integrazione Internazionale Università di Palermo
L’esperienza Semplificare la “ semplificazione” insieme a cittadini, imprese, associazioni..... ascoltandoli anche on line, Rosaria Cicala, Servizio Trasparenza e Semplificazione del Dipartimento Regionale della Funzione Pubblica, Regione Siciliana
1. Innovazione e trasparenza nella P.A. –
Trasparenza e gestione del rischio in
Agenzia del Territorio
Bari, 12 aprile 2011
Agenzia del Territorio – Largo Leopardi, 5 00185 – Roma – aprile 2011
Innovazione e trasparenza nella P.A. – la gestione del rischio in AdT Pag 1
2. La mission dell’Agenzia
• Assicurare al cittadino e ai professionisti, alle pubbliche amministrazioni,
agli enti pubblici e privati, una corretta ed efficace gestione dell'anagrafe
dei beni immobiliari attraverso l'offerta di servizi relativi al catasto, alla
pubblicità immobiliare ed alla cartografia;
• mantenere la guida dell'evoluzione del sistema catastale nel rispetto del
processo di decentramento;
• garantire la costituzione di un affidabile osservatorio del mercato
immobiliare e l'offerta di servizi estimativi.
L’Agenzia persegue il conseguimento dell’equità nel campo
dell’imposizione fiscale immobiliare e nel contrasto all’elusione e
all’evasione fiscale, nel rispetto dei principi di legalità, imparzialità e
trasparenza e secondo criteri di efficienza, economicità ed efficacia.
…… adottando un proprio codice etico
Innovazione e trasparenza nella P.A. – la gestione del rischio in AdT Pag 2
3. Il codice etico - un patto di responsabilità e
competenze tra il personale e l’Agenzia
• Ha lo scopo di rafforzare la cultura della responsabilità intesa come presupposto necessario di ogni
attività ed, al tempo stesso, intende costituire una precisa forma di assunzione di impegno valoriale del
personale verso istituzioni, professionisti e cittadini tutti.
• Si ispira a 5 principi: legalità, imparzialità, responsabilità, buona amministrazione e trasparenza che
devono orientare i comportamenti di coloro che operano nell’Agenzia per lo svolgimento della loro
funzione pubblica.
• Prevede 5 criteri : orientamento ai risultati e alla soluzione dei problemi, miglioramento organizzativo e
semplificazione, sviluppo delle persone e riconoscimento del merito, adeguamento delle conoscenze e
accessibilità ai servizi, tutti intesi a stabilire regole generali per favorire i corretti comportamenti dei
dipendenti.
• E infine 10 Norme di comportamento - qualità del servizio e dell’attività amministrativa, rapporto di
fiducia, rispetto delle persone e dell’ambiente, informazione e comunicazione, riservatezza,
aggiornamento professionale, attività incompatibili, contratti, comportamento nella vita sociale,
partecipazione ad associazioni ed altre organizzazioni - che declinano i principi ed i criteri in specifiche e
concrete regole di condotta e ad esse devono ispirarsi tutti coloro che agiscono nelle diverse articolazioni
dell’Agenzia.
Con questa iniziativa l’Agenzia conferma la propria sensibilità verso una cultura della
responsabilità e della trasparenza quali elementi distintivi dell’agire quotidiano, anche a
testimonianza di un tangibile impegno civile e sociale.
Innovazione e trasparenza nella P.A. – la gestione del rischio in AdT Pag 3
4. La Direzione Centrale Audit – la missione
• Cura la protezione dei rischi gestionali mediante sistemi e procedure atti a prevenire
disfunzioni ed irregolarità, fornendo assistenza e consulenza alle strutture interessate, a
qualsiasi livello territoriale operino, in ottica preventiva dei rischi gestionali
• Svolge funzioni ispettive e di vigilanza sulle strutture dell’Agenzia, garantendo il
necessario supporto alle Autorità competenti (ad es. la continua collaborazione con il
Servizio di Vigilanza del Dipartimento delle Finanze per il monitoraggio dei processi che
quest’ultimo seleziona annualmente come “critici”), con particolare riferimento alla
regolarità amministrativa e contabile, alla corretta applicazione dei processi di lavoro, al
rispetto della deontologia professionale ed alla garanzia di trasparenza, efficacia ed
efficienza dell’azione amministrativa;
• E’ una struttura centrale, di diretta dipendenza dal Direttore dell’Agenzia, con
articolazione logistica territoriale, che le assicura flessibilità e rapidità di intervento e
rapporto costante con le strutture territoriali servite
• Fornisce al Direttore dell’Agenzia periodica reportistica, almeno semestrale, sulle criticità
rilevate.
Innovazione e trasparenza nella P.A. – la gestione del rischio in AdT Pag 4
5. La Direzione Centrale Audit – la missione (2)
È un organismo caratterizzato da indipendenza tecnica ed autonomia
operativa nei confronti dell’intera struttura, in linea con i principi esposti negli
Standard Internazionali per la pratica professionale dell’Internal Auditing, fra i
quali: Indipendenza e obiettività, Competenza e diligenza professionale,
Pianificazione, Comunicazione ed approvazione, Comunicazione dei risultati
È una funzione specialistica preposta ad un controllo di secondo livello,
ovvero all’ insieme di attività, finalizzate a monitorare, in via sistematica e per
eccezione, l’andamento delle diverse famiglie di rischio, dei risultati quali-
quantitativi, dell’operatività e dell’adeguatezza del sistema dei controlli di
primo livello spettanti direttamente ai Responsabili degli altri processi
Innovazione e trasparenza nella P.A. – la gestione del rischio in AdT Pag 5
6. Evoluzione dello scenario normativo di riferimento
• Tenendo conto del nuovo contesto normativo e regolamentare venutosi a
delineare, in particolare, con l’emanazione del Decreto Legislativo n. 150
del 2009, che assegna un ruolo fondamentale e centrale alla funzione di
internal auditing e all’utilizzo di aggiornate metodologie per l’individuazione e
la valutazione dei rischi, sorge l’esigenza di interventi mirati:
► ad approfondire le principali metodologie e le tecniche di valutazione per la
gestione del rischio
► ad individuare le aree di vulnerabilità e di non conformità agli standards operativi
dell’Agenzia, nonché le variabili interne o esterne all’Agenzia che possono incidere
sulla realizzazione degli obiettivi da parte della stessa
► a quantificare e valutare gli effetti in termini di probabilità ed impatto, di tali
variabili sui risultati relativi ai processi dell’Agenzia
Innovazione e trasparenza nella P.A. – la gestione del rischio in AdT Pag 6
7. Il rischio e la sua gestione
Qualsiasi evento che possa influire negativamente sul raggiungimento degli
obiettivi rappresenta un rischio
Il processo di individuazione e valutazione del rischio (residuo) è alla base
del sistema di controllo che esiste proprio per ridurre i rischi a livelli
accettabili
Occorre identificare le operazioni chiave svolte nell’organizzazione e per
ognuna di esse definire l’entità di rischio associata
Per diminuire il rischio occorre esercitare azioni di controllo, ma soprattutto
intervenire
Il controllo deve essere indirizzato ai punti chiave di un processo senza
trascurare i dettagli
Innovazione e trasparenza nella P.A. – la gestione del rischio in AdT Pag 7
8. Valutazione del rischio
Il rischio si misura in termini di probabilità e impatto e si contiene riducendo la
probabilità di un evento negativo e/o limitando l’impatto
• Cosa si intende per impatto e per probabilità?
L’impatto è la conseguenza derivante dal verificarsi dell’evento
La probabilità, invece, è una grandezza per definizione non conosciuta e quindi
determinabile sulla base per proiezione di esperienze passate o in base a
valutazioni soggettive
• Come si valutano l’impatto e la probabilità?
L’impatto con valori che rappresentano i termini concreti del danno, secondo la
percezione dell’organizzazione (dati monetari, livelli di ricadute reputazionali,
gradi di carenze organizzative, etc.)
La probabilità con valori che rappresentano la frequenza di accadimento percepita
in archi temporali considerati significativi per l’organizzazione (semestre, anno,
biennio, decennio, etc.). Tali valori possono essere espressi in termini qualitativi
(es. alta, media, bassa) o quantitativi (scala numerica).
Rischio = Impatto x Probabilità
Innovazione e trasparenza nella P.A. – la gestione del rischio in AdT Pag 8
9. L’Enterprise Risk Management
è un processo
attuato dal Management e dal resto del personale
è applicato nella definizione delle strategie
è disegnato al fine di gestire i rischi nell’ambito di un livello di rischio accettabile
fornisce la ragionevole certezza del raggiungimento degli obiettivi
• E’ un processo attuato dal Management atto a identificare gli eventi che possono
interessare l’azienda, valutare i rischi e definirne il livello di accettabilità, in modo tale
da consentire di impostare strategie, organizzazione ed operatività dell’azienda, aventi
lo scopo di fornire una ragionevole certezza che i processi, così definiti, siano
efficacemente finalizzati al raggiungimento degli obiettivi aziendali prefissati
Innovazione e trasparenza nella P.A. – la gestione del rischio in AdT Pag 9
10. Il progetto “Evoluzione degli strumenti di ausilio alle attività
della DC Audit - Obiettivi
• La Direzione Audit, con il supporto del proprio partner tecnologico, ed in
parallelo con le analoghe iniziative adottate dalle altre Agenzie fiscali, ha in
corso di realizzazione un progetto finalizzato alla evoluzione degli strumenti di
ausilio e delle metodologie delle proprie funzioni istituzionali e al
perseguimento dei seguenti obiettivi:
► Individuare e classificare, con il coinvolgimento degli “owner di processo” e sulla
base delle esperienze già maturate nell’ambito delle analisi di processo, i profili di
maggiore criticità e i rischi di alcuni processi “core” dell’Agenzia, sulla base di un
modello di riferimento appositamente elaborato
► Valutare l’entità dei rischi rilevati e il relativo grado di efficacia del sistema di
controllo interno, al fine di procedere alla determinazione del rischio residuo
► Definire, sulla base delle analisi effettuate, il piano e la priorità degli interventi della
Direzione Audit, da predisporre in coerenza con i profili di rischio rilevati e le
risorse disponibili
► Definire le linee guida per la progettazione di un nuovo sistema informativo di
supporto alle attività istituzionali della Direzione Audit
Innovazione e trasparenza nella P.A. – la gestione del rischio in AdT Pag 10
11. Benefici attesi
• La realizzazione del progetto potrà apportare rilevanti benefici che
consentiranno di:
► Tutelare gli obiettivi strategici dell’Agenzia, attraverso un efficace presidio e
governo dei rischi e delle variabili endogene ed esogene che possono
comprometterne il raggiungimento;
► Supportare i processi decisionali del management in una logica risk adjusted, che
identifichi qualitativamente e quantitativamente vulnerabilità e minacce
► Migliorare l’efficienza e la qualità dei processi aziendali, attraverso una maggiore
sensibilità ai fattori di origine dei rischi
► Migliorare la percezione dell’Agenzia da parte degli interlocutori esterni (es.
cittadino, stakeholder, istituzioni)
Innovazione e trasparenza nella P.A. – la gestione del rischio in AdT Pag 11
12. La metodologia
• Approccio Risk based
– Il focus dell’analisi è incentrato sulla valutazione e l’apprezzamento della entità dei
rischi che possono incidere negativamente sul raggiungimento degli obiettivi
dell’Agenzia del territorio
• Autodiagnosi secondo la metodologia CRSA (Control risk self-assessment)
– Calibrando il processo di individuazione e di mappatura dei rischi alle
caratteristiche e peculiarità di alcuni processi “core” gestiti dalle strutture
dell’Agenzia del Territorio ed utilizzando le tecniche di rilevazione più idonee al
contesto operativo di riferimento (workshop o questionario)
Innovazione e trasparenza nella P.A. – la gestione del rischio in AdT Pag 12
13. … la metodologia
• L’approccio metodologico individuato intende:
– Essere allineato alle best practice di riferimento in materia di rilevazione e
valutazione dei rischi e dei relativi controlli e in materia di Internal Audit
– Definire un modello strutturato per la rilevazione sistematica dei rischi e dei relativi
controlli
– Consentire all’Agenzia l’introduzione, con un approccio sistematico coordinato dalla
Direzione Audit, delle tecniche di Risk and Control Self Assessment, che prevedono
il coinvolgimento e il contributo diretto del Management in sede di rilevazione e
valutazione dei rischi e dei controlli, anche al fine di creare uno strumento di
consolidamento della “cultura del controllo”
Innovazione e trasparenza nella P.A. – la gestione del rischio in AdT Pag 13
14. Le fasi operative
Identificazione dei rischi (selezione da Catalogo
Rilevazione e valutazione dei Rischi), ponderazione rilevanza e rappresentazione;
rischi e dei controlli identificazione controlli, ponderazione efficacia e
rappresentazione
Stima rischiosità residua Determinazione rischiosità al netto dei controlli
Valutazione e formalizzazione interventi da attuare
Identificazione delle azioni per minimizzare rischi, previa valutazione relativo
correttive rapporto costo / beneficio
Condivisione dei risultati Analisi e verifica congiunta risultanze prodotte con le
strutture oggetto della analisi
Innovazione e trasparenza nella P.A. – la gestione del rischio in AdT Pag 14
15. La condivisione dei risultati
Condivisione della valutazione del rischio con la struttura verificata
Individuazione congiunta fra auditor e responsabile della struttura delle azioni
da porre in essere per ridurre il rischio
Decisione congiunta sulla necessità di follow-up
Valutazione congiunta sui risultati ottenuti nel corso del follow-up
Innovazione e trasparenza nella P.A. – la gestione del rischio in AdT Pag 15
16. Gli esiti: la mappatura del rischio
La metodologia applicata permette:
• La tracciatura di una mappatura attendibile, su tutto il territorio nazionale, dei
rischi connessi alla gestione dei processi “chiave” dell’Agenzia, pervenendo
alla minimizzazione del livello di rischio, attraverso tempestivi e puntuali
interventi, laddove il rischio si presenta a livelli più elevati;
• la valutazione di provvedimenti necessari per una completa attività di
prevenzione attraverso l’analisi di documenti e interviste con i responsabili
diretti dei processi rende possibile;
• la risoluzione in tempo reale, addirittura in “fase concomitante”, di situazioni
che possono impattare negativamente sull’attività, grazie ad una
impostazione dell’attività di auditing orientata in senso collaborativo, della
struttura sottoposta a verifica.
Innovazione e trasparenza nella P.A. – la gestione del rischio in AdT Pag 16
17. La mappatura dei rischi
verifica Follow up
Innovazione e trasparenza nella P.A. – la gestione del rischio in AdT Pag 17