In data 7 Febbraio 2014, l'ufficio governativo che si occupa di politiche turistiche, recentemente passato dal Ministero degli Affari Regionali a quello dei Beni Culturali, ha pubblicato l'atteso bando per le reti d'impresa nel settore turistico.
Scadenza per la presentazione delle domande via PEC: 9 Maggio 2014.
Obiettivi: Promuovere l'integrazione fra le imprese turistiche e la riorganizzazione della filiera turistica per renderla più competitiva sui mercati esteri.
Riferimenti normativi: Avviso di pubblicazione bando sulla GU n. 31 del 7.02.2014; Decreto Ministro Affari Regionali 8.01.2013, pubblicato sulla GU del 19/04/2013, che ha disposto la concessione dei contributi alle reti d'impresa del settore turistico.
Avviso pubblico per lo sviluppo di prodotti
e servizi integrati per la valorizzazione degli attrattori turistico - culturali e naturali della Lombardia
Bando Smart&Start per start-up innovativeParma Couture
La misura Start&Smart, dopo un primo periodo di applicazione limitata alle start-up dei territori del Sud Italia, è stata estesa con Decreto Ministero Sviluppo Economico 24/09/2014 a tutto il territorio nazionale. L'agevolazione, in forma di finanziamento a tasso zero a copertura parziale delle spese di investimento e dei costi di esercizio, è destinata ad imprese da costituire (anche da parte di cittadini stranieri in possesso del "Visto Start-up") o già costituite da non più di 48 mesi ed iscritte nella sezione speciale del Registro Imprese come start-up innovative.
La domanda deve essere corredata da un Piano d'Impresa della start-up, che sarà oggetto di valutazione da parte del soggetto gestore Invitalia. La valutazione sarà effettuata in base all'ordine cronologico di arrivo della domanda. Non sono previste scadenze.
Apertura dello Sportello: 16 Febbraio 2015
Avviso pubblico per lo sviluppo di prodotti
e servizi integrati per la valorizzazione degli attrattori turistico - culturali e naturali della Lombardia
Bando Smart&Start per start-up innovativeParma Couture
La misura Start&Smart, dopo un primo periodo di applicazione limitata alle start-up dei territori del Sud Italia, è stata estesa con Decreto Ministero Sviluppo Economico 24/09/2014 a tutto il territorio nazionale. L'agevolazione, in forma di finanziamento a tasso zero a copertura parziale delle spese di investimento e dei costi di esercizio, è destinata ad imprese da costituire (anche da parte di cittadini stranieri in possesso del "Visto Start-up") o già costituite da non più di 48 mesi ed iscritte nella sezione speciale del Registro Imprese come start-up innovative.
La domanda deve essere corredata da un Piano d'Impresa della start-up, che sarà oggetto di valutazione da parte del soggetto gestore Invitalia. La valutazione sarà effettuata in base all'ordine cronologico di arrivo della domanda. Non sono previste scadenze.
Apertura dello Sportello: 16 Febbraio 2015
Provvedimento dell'Agenzia delle Entrate. Entro il 30 giugno banche, Poste e altri intermediari dovranno comunicare al fisco i dati di sintesi relativi al 2014 dei rapporti finanziari. Per i conti correnti debutta anche la giacenza media
Mini-bond: Decreto estensione garanzia dello StatoParma Couture
Il mercato dei capitali italiano comincia ad allinearsi a quelli anglosassoni, consentendo alle piccole e medie imprese di esplorare canali di finanziamento alternativi al credito bancario. Nei mesi di Luglio e Agosto 2014 (fonte Comunicato MEF n. 203 del 28/08/2014) sono ben 26 le PMI che per la prima volta hanno emesso mini-bond per un valore pari, complessivamente, a circa 1 miliardo di Euro. Le emissioni vanno da un minimo di 5 milioni di euro ad un massimo di 200 milioni di euro. Notevole impulso ai mini-bond è stato dato dalle norme introdotte nel D.L. Competitività (tra cui un regime fiscale vantaggioso) e dalle misure attuative di precedenti provvedimenti (Destinazione Italia), di recente adottate.
In particolare, il Decreto MISE del 5 Giugno 2014, pubblicato in GU n. 172 del 26/07/2014, consente finalmente l'attuazione dell'art. 12 comma 6/bis del Decreto Legge n. 145/2013 (cd. Destinazione Italia), prevedendo l'estensione del Fondo di Garanzia nazionale per le PMI alle operazioni di sottoscrizione di mini-bond da parte di investitori istituzionali.
Operatività della nuova garanzia estesa ai mini-bond:
a partire dal 15esimo giorno successivo alla data di pubblicazione delle Disposizioni operative del presente Decreto sul sito www.fondidigaranzia.it (al momento NON ANCORA PUBBLICATE).
Decreto MiSE 27/11/2013: Bando Nuova SabatiniParma Couture
Il decreto interministeriale MiSE e MEF del 27 novembre 2013 "Attuazione dell'articolo 2 del decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2013, n. 98 in materia di finanziamenti per l'acquisto di nuovi macchinari, impianti e attrezzature da parte di piccole e medie imprese", pubblicato sulla GU Serie Generale n.19 del 24-1-2014, ha finalmente stabilito le caratteristiche del Bonus Macchinari (o "Nuova Sabatini") previsto dal Decreto del Fare del 2013.
Legge regionale 4 marzo 1998, n. 7 “Organizzazione turistica regionale”BTO Educational
Legge regionale 4 marzo 1998, n. 7
“Organizzazione turistica regionale”
La presente legge disciplina l’organizzazione turistica
della Regione Emilia-Romagna e definisce l’attività della
Regione e l’esercizio delle funzioni conferite agli enti locali
territoriali e agli altri organismi interessati allo sviluppo del
turismo nel rispetto dei principi di:
a) sussidiarietà, differenziazione ed adeguatezza ai sensi
dell’articolo 118 della Costituzione;
b) integrazione tra i diversi livelli di governo garantendo
necessarie forme di cooperazione e procedure di raccordo e di
concertazione;
c) completezza, omogeneità delle funzioni, unicità della
responsabilità amministrativa
Decreto MISE-MEF n. 140/2015 - Nuove impreseParma Couture
Il Decreto MISE - MEF 08/07/2015 n. 140 (seguito dalla Circolare MISE 09/10/2015 n. 75445) ha riattivato la misura, gestita da Invitalia, di agevolazione delle nuove imprese prevista dal Decreto Legislativo n. 185/2000 Titolo I (Autoimprenditorialità). La nuova normativa prevede l'erogazione di finanziamenti a tasso zero destinati a società di micro o piccola dimensione costituite in territorio nazionale da non più di 12 mesi da parte di soci in maggioranza giovani (età non superiore a 35 anni) o donne.
La domanda può essere presentata anche da persone fisiche che si impegnano a costituire una società con i suddetti requisiti (l'avvenuta costituzione dovrà essere comunicata entro 45 giorni dall'ammissione). Le nuove imprese possono appartenere a qualsiasi settore di produzione o servizio (anche turismo, cultura e innovazione sociale), ad esclusione della sola produzione agricola primaria che non accede al de minimis. Gli investimenti ammissibili per le nuove imprese sono il suolo aziendale (max 10%), l'acquisto o costruzione di fabbricati e la realizzazione di opere edili e ristrutturazioni (in percentuale sul costo totale, variabile rispetto al settore), i macchinari, le attrezzature e (max 20%) i software e servizi ICT, i brevetti, licenze e marchi (max 20%), la formazione specialistica (max 5%) e le consulenze specialistiche (max 5%).
I finanziamenti a tasso zero per le nuove imprese hanno una durata massima di 8 anni e coprono fino al 75% dei costi totali ammissibili.
Circolare MISE Nuove Imprese giovanili e femminiliParma Couture
Il Decreto MISE - MEF 08/07/2015 n. 140 (seguito dalla Circolare MISE 09/10/2015 n. 75445) ha riattivato la misura, gestita da Invitalia, di agevolazione delle nuove imprese prevista dal Decreto Legislativo n. 185/2000 Titolo I (Autoimprenditorialità). La nuova normativa prevede l'erogazione di finanziamenti a tasso zero destinati a società di micro o piccola dimensione costituite in territorio nazionale da non più di 12 mesi da parte di soci in maggioranza giovani (età non superiore a 35 anni) o donne.
La domanda può essere presentata anche da persone fisiche che si impegnano a costituire una società con i suddetti requisiti (l'avvenuta costituzione dovrà essere comunicata entro 45 giorni dall'ammissione). Le nuove imprese possono appartenere a qualsiasi settore di produzione o servizio (anche turismo, cultura e innovazione sociale), ad esclusione della sola produzione agricola primaria che non accede al de minimis. Gli investimenti ammissibili per le nuove imprese sono il suolo aziendale (max 10%), l'acquisto o costruzione di fabbricati e la realizzazione di opere edili e ristrutturazioni (in percentuale sul costo totale, variabile rispetto al settore), i macchinari, le attrezzature e (max 20%) i software e servizi ICT, i brevetti, licenze e marchi (max 20%), la formazione specialistica (max 5%) e le consulenze specialistiche (max 5%).
I finanziamenti a tasso zero per le nuove imprese hanno una durata massima di 8 anni e coprono fino al 75% dei costi totali ammissibili.
Presentazione dei piani d'impresa a sportello a partire dal 13 Gennaio 2016 (fino ad esaurimento risorse)
Circolare 10/02/2014 Nuova Sabatini: DOMANDE DAL 31/03/2014Parma Couture
Con circolare del Direttore generale per gli incentivi alle imprese in data 10 febbraio 2014, n. 4567, sono fornite le istruzioni utili alla migliore attuazione dell’intervento "NUOVA SABATINI" e definiti gli schemi di domanda, nonché l’ulteriore documentazione da presentare per la concessione ed erogazione del contributo pubblico.
A partire dalle ore 9.00 del 31 marzo 2014 le imprese richiedenti potranno presentare le domande per la richiesta dei finanziamenti e dei contributi alle banche e agli intermediari finanziari aderenti alla convenzione tra Ministero dello sviluppo economico, Cassa Depositi e Prestiti e Associazione Bancaria Italiana (il cui elenco sarà prossimamente disponibile sul sito www.mise.gov.it e sul sito www.cassaddpp.it).
I moduli saranno disponibili per la compilazione entro il 10 marzo 2014 nella sezione “Beni strumentali (Nuova Sabatini)” del sito MISE.
Il Ministro dello sviluppo economico ha adottato il decreto attuativo che ha istituito, a beneficio delle micro, piccole e medie imprese, un contributo, assegnato tramite la concessione di un Voucher, di importo non superiore a 10.000 euro per l’adozione di interventi di digitalizzazione dei processi aziendali e di ammodernamento tecnologico.
Provvedimento dell'Agenzia delle Entrate. Entro il 30 giugno banche, Poste e altri intermediari dovranno comunicare al fisco i dati di sintesi relativi al 2014 dei rapporti finanziari. Per i conti correnti debutta anche la giacenza media
Mini-bond: Decreto estensione garanzia dello StatoParma Couture
Il mercato dei capitali italiano comincia ad allinearsi a quelli anglosassoni, consentendo alle piccole e medie imprese di esplorare canali di finanziamento alternativi al credito bancario. Nei mesi di Luglio e Agosto 2014 (fonte Comunicato MEF n. 203 del 28/08/2014) sono ben 26 le PMI che per la prima volta hanno emesso mini-bond per un valore pari, complessivamente, a circa 1 miliardo di Euro. Le emissioni vanno da un minimo di 5 milioni di euro ad un massimo di 200 milioni di euro. Notevole impulso ai mini-bond è stato dato dalle norme introdotte nel D.L. Competitività (tra cui un regime fiscale vantaggioso) e dalle misure attuative di precedenti provvedimenti (Destinazione Italia), di recente adottate.
In particolare, il Decreto MISE del 5 Giugno 2014, pubblicato in GU n. 172 del 26/07/2014, consente finalmente l'attuazione dell'art. 12 comma 6/bis del Decreto Legge n. 145/2013 (cd. Destinazione Italia), prevedendo l'estensione del Fondo di Garanzia nazionale per le PMI alle operazioni di sottoscrizione di mini-bond da parte di investitori istituzionali.
Operatività della nuova garanzia estesa ai mini-bond:
a partire dal 15esimo giorno successivo alla data di pubblicazione delle Disposizioni operative del presente Decreto sul sito www.fondidigaranzia.it (al momento NON ANCORA PUBBLICATE).
Decreto MiSE 27/11/2013: Bando Nuova SabatiniParma Couture
Il decreto interministeriale MiSE e MEF del 27 novembre 2013 "Attuazione dell'articolo 2 del decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2013, n. 98 in materia di finanziamenti per l'acquisto di nuovi macchinari, impianti e attrezzature da parte di piccole e medie imprese", pubblicato sulla GU Serie Generale n.19 del 24-1-2014, ha finalmente stabilito le caratteristiche del Bonus Macchinari (o "Nuova Sabatini") previsto dal Decreto del Fare del 2013.
Legge regionale 4 marzo 1998, n. 7 “Organizzazione turistica regionale”BTO Educational
Legge regionale 4 marzo 1998, n. 7
“Organizzazione turistica regionale”
La presente legge disciplina l’organizzazione turistica
della Regione Emilia-Romagna e definisce l’attività della
Regione e l’esercizio delle funzioni conferite agli enti locali
territoriali e agli altri organismi interessati allo sviluppo del
turismo nel rispetto dei principi di:
a) sussidiarietà, differenziazione ed adeguatezza ai sensi
dell’articolo 118 della Costituzione;
b) integrazione tra i diversi livelli di governo garantendo
necessarie forme di cooperazione e procedure di raccordo e di
concertazione;
c) completezza, omogeneità delle funzioni, unicità della
responsabilità amministrativa
Decreto MISE-MEF n. 140/2015 - Nuove impreseParma Couture
Il Decreto MISE - MEF 08/07/2015 n. 140 (seguito dalla Circolare MISE 09/10/2015 n. 75445) ha riattivato la misura, gestita da Invitalia, di agevolazione delle nuove imprese prevista dal Decreto Legislativo n. 185/2000 Titolo I (Autoimprenditorialità). La nuova normativa prevede l'erogazione di finanziamenti a tasso zero destinati a società di micro o piccola dimensione costituite in territorio nazionale da non più di 12 mesi da parte di soci in maggioranza giovani (età non superiore a 35 anni) o donne.
La domanda può essere presentata anche da persone fisiche che si impegnano a costituire una società con i suddetti requisiti (l'avvenuta costituzione dovrà essere comunicata entro 45 giorni dall'ammissione). Le nuove imprese possono appartenere a qualsiasi settore di produzione o servizio (anche turismo, cultura e innovazione sociale), ad esclusione della sola produzione agricola primaria che non accede al de minimis. Gli investimenti ammissibili per le nuove imprese sono il suolo aziendale (max 10%), l'acquisto o costruzione di fabbricati e la realizzazione di opere edili e ristrutturazioni (in percentuale sul costo totale, variabile rispetto al settore), i macchinari, le attrezzature e (max 20%) i software e servizi ICT, i brevetti, licenze e marchi (max 20%), la formazione specialistica (max 5%) e le consulenze specialistiche (max 5%).
I finanziamenti a tasso zero per le nuove imprese hanno una durata massima di 8 anni e coprono fino al 75% dei costi totali ammissibili.
Circolare MISE Nuove Imprese giovanili e femminiliParma Couture
Il Decreto MISE - MEF 08/07/2015 n. 140 (seguito dalla Circolare MISE 09/10/2015 n. 75445) ha riattivato la misura, gestita da Invitalia, di agevolazione delle nuove imprese prevista dal Decreto Legislativo n. 185/2000 Titolo I (Autoimprenditorialità). La nuova normativa prevede l'erogazione di finanziamenti a tasso zero destinati a società di micro o piccola dimensione costituite in territorio nazionale da non più di 12 mesi da parte di soci in maggioranza giovani (età non superiore a 35 anni) o donne.
La domanda può essere presentata anche da persone fisiche che si impegnano a costituire una società con i suddetti requisiti (l'avvenuta costituzione dovrà essere comunicata entro 45 giorni dall'ammissione). Le nuove imprese possono appartenere a qualsiasi settore di produzione o servizio (anche turismo, cultura e innovazione sociale), ad esclusione della sola produzione agricola primaria che non accede al de minimis. Gli investimenti ammissibili per le nuove imprese sono il suolo aziendale (max 10%), l'acquisto o costruzione di fabbricati e la realizzazione di opere edili e ristrutturazioni (in percentuale sul costo totale, variabile rispetto al settore), i macchinari, le attrezzature e (max 20%) i software e servizi ICT, i brevetti, licenze e marchi (max 20%), la formazione specialistica (max 5%) e le consulenze specialistiche (max 5%).
I finanziamenti a tasso zero per le nuove imprese hanno una durata massima di 8 anni e coprono fino al 75% dei costi totali ammissibili.
Presentazione dei piani d'impresa a sportello a partire dal 13 Gennaio 2016 (fino ad esaurimento risorse)
Circolare 10/02/2014 Nuova Sabatini: DOMANDE DAL 31/03/2014Parma Couture
Con circolare del Direttore generale per gli incentivi alle imprese in data 10 febbraio 2014, n. 4567, sono fornite le istruzioni utili alla migliore attuazione dell’intervento "NUOVA SABATINI" e definiti gli schemi di domanda, nonché l’ulteriore documentazione da presentare per la concessione ed erogazione del contributo pubblico.
A partire dalle ore 9.00 del 31 marzo 2014 le imprese richiedenti potranno presentare le domande per la richiesta dei finanziamenti e dei contributi alle banche e agli intermediari finanziari aderenti alla convenzione tra Ministero dello sviluppo economico, Cassa Depositi e Prestiti e Associazione Bancaria Italiana (il cui elenco sarà prossimamente disponibile sul sito www.mise.gov.it e sul sito www.cassaddpp.it).
I moduli saranno disponibili per la compilazione entro il 10 marzo 2014 nella sezione “Beni strumentali (Nuova Sabatini)” del sito MISE.
Il Ministro dello sviluppo economico ha adottato il decreto attuativo che ha istituito, a beneficio delle micro, piccole e medie imprese, un contributo, assegnato tramite la concessione di un Voucher, di importo non superiore a 10.000 euro per l’adozione di interventi di digitalizzazione dei processi aziendali e di ammodernamento tecnologico.
Il voucher PMI di Euro 10.000 per acquisto di hardware, software e consulenze, previsto dal decreto Destinazione Italia, sarà erogato a sportello una volta stabilita con decreto MEF la relativa copertura finanziaria.
Bando per accesso alle agevolazioni per acquisizione di servizi qualificati per la ricerca e l’innovazione, riservate alle PMI aggregate ai Poli di Innovazione – Call Servizi 2014 della Regione Piemonte
Art Bonus Decreto Legge 31 maggio 2014 83
Disposizioni urgenti per la tutela del patrimonio culturale, lo
sviluppo della cultura e il rilancio del turismo
Decreto Legge 83/2014 ArtBonus convertito in LeggeParma Couture
Il Governo interviene nei settori culturale e turistico con il Decreto Legge n. 83/2014 (cosiddetto "Decreto Franceschini" o "Decreto ArtBonus", pubblicato sulla GU n. 125 del 31 Maggio 2014), convertito con Legge n. 106/2014 (pubblicata sulla GU n. 175 del 30/07/2014). Oltre al credito di imposta del 65% sulle donazioni a favore del patrimonio culturale italiano, il decreto interviene nei settori dello spettacolo, del cinema (tax credit per ristrutturazione piccole sale cinematografiche e per le imprese estere che realizzano film in Italia), della tutela e fruizione dei beni culturali attraverso assunzione di giovani e del turismo proponendo agevolazioni per la digitalizzazione e la ristrutturazione delle strutture ricettive e per le start-up turistiche.
Bando Start-up agroalimentari per partecipazione ad Expo 2015Parma Couture
Il Ministero delle Politiche Agricole promuove la presentazione, in occasione di Expo 2015, di esperienze di successo e di soluzioni innovative sviluppate da giovani imprenditori della filiera agroalimentare, con particolare riferimento alle start-up connesse all'agricoltura, alla trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli ed alla pesca.
Il bando pubblicato a tal fine prevede il finanziamento di servizi propedeutici alla partecipazione delle PMI ad Expo 2015 (viaggio, iscrizione, affitto stand, materiale informativo, sito web, etc.) per un valore complessivo, per azienda, pari a 30.000 euro.
Scadenza: le domande devono pervenire al MIPAAF entro il 15 Dicembre 2014
Decreto direttoriale 11 maggio 2015: apertura sportello artigianato digitaleParma Couture
Il Decreto del Ministro Sviluppo Economico del 17/02/2015 (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 82 del 9/04/2015) stabilisce le prime disposizioni applicative dell'articolo 1 comma 56 della Legge n. 147/2013 (Stabilità 2014) relativo al nuovo fondo per il sostegno alle reti di imprese (ATI, RTI, contratti di rete, consorzi) per investimenti innovativi in manifattura sostenibile ed artigianato digitale. Il Decreto direttoriale 11 Maggio 2015 - QUI RIPORTATO AL NETTO DEGLI ALLEGATI - completa il quadro attuativo prevedendo un periodo di apertura dello sportello per la presentazione delle domande e stabilendo i criteri di valutazione delle stesse.
Le reti di imprese e i consorzi, anche costituendi, per l'artigianato digitale potranno candidare ad un finanziamento parzialmente rimborsabile i loro programmi - di valore totale compreso fra Euro 100.000 ed Euro 1.400.000 - di creazione di centri per la ricerca e lo sviluppo di software e hardware in modalità open e per l'incubazione di imprese dell'artigianato digitale, di messa a disposizione di tecnologie di fabbricazione digitale e di creazione di reti manifatturiere in tale ambito. La sovvenzione è solo in parte a fondo perduto (15%), mentre il restante 85% del finanziamento va restituito secondo un piano di ammortamento a tasso zero.
Le reti di imprese per l'artigianato digitale devono stabilire, al fine della presentazione della domanda, un accordo di collaborazione con soggetti del mondo della ricerca pubblica e della scuola e/o con enti rappresentativi del tessuto produttivo (Camera di Commercio, associazioni di categoria, ecc.).
NEW! Presentazione delle domande a partire dalle ore 10,00 del 1 Luglio 2015 e fino alle ore 12,00 del 25 Settembre 2015
Martedì, 22 Marzo 2016
Dall’insediamento del Ministro Federica Guidi, l’azione complessiva del Ministero dello Sviluppo economico è riconducibile ad un framework unitario, il cui obiettivo principale è di creare le condizioni affinché le imprese possano consolidarsi ed espandersi attraverso il rilancio degli investimenti, una più forte proiezione internazionale e un maggiore accesso ai fattori di produzione quali l’energia e il credito.
Per perseguire queste finalità il Ministero dello sviluppo economico ha adottato, in questi due anni, numerose misure per rafforzare la competitività del sistema produttivo e proiettare l’economia verso una maggiore innovazione tecnologica e organizzativa. In particolare attraverso lo stimolo alla ricerca e all’innovazione, la promozione e la crescita dimensionale di imprese innovative ad alto valore tecnologico, l’accesso alle fonti di finanziamento, il consolidamento patrimoniale, il rafforzamento della proiezione internazionale, l’approvvigionamento energetico a costi più competitivi, la realizzazione e promozione di servizi e infrastrutture digitali, nonché la promozione della concorrenza, la tutela della proprietà intellettuale e dei consumatori.
Con l’obiettivo di rilanciare il protagonismo delle imprese attraverso la crescita e il rafforzamento della competitività del nostro tessuto produttivo, l’Handbook, redatto sia in italiano che in inglese, rappresenta un vademecum di tutte le misure agevolative adottate dal Ministero dello sviluppo economico in un’ottica di modernizzazione e rafforzamento del paradigma imprenditoriale italiano.
L’Handbook raccoglie tutte le agevolazioni attualmente fruibili dalle imprese, suddivise in quattro macro-aree di intervento (sostegno alla competitività, sostegno all’innovazione, efficienza energetica, internazionalizzazione) e un focus speciale sulle startup e PMI innovative.
Rettifica Circolare MISE Nuove Imprese giovanili e femminiliParma Couture
Il Decreto MISE - MEF 08/07/2015 n. 140 (seguito dalla Circolare MISE 09/10/2015 n. 75445) ha riattivato la misura, gestita da Invitalia, di agevolazione delle nuove imprese prevista dal Decreto Legislativo n. 185/2000 Titolo I (Autoimprenditorialità). La nuova normativa prevede l'erogazione di finanziamenti a tasso zero destinati a società di micro o piccola dimensione costituite in territorio nazionale da non più di 12 mesi da parte di soci in maggioranza giovani (età non superiore a 35 anni) o donne.
La domanda può essere presentata anche da persone fisiche che si impegnano a costituire una società con i suddetti requisiti (l'avvenuta costituzione dovrà essere comunicata entro 45 giorni dall'ammissione). Le nuove imprese possono appartenere a qualsiasi settore di produzione o servizio (anche turismo, cultura e innovazione sociale), ad esclusione della sola produzione agricola primaria che non accede al de minimis. Gli investimenti ammissibili per le nuove imprese sono il suolo aziendale (max 10%), l'acquisto o costruzione di fabbricati e la realizzazione di opere edili e ristrutturazioni (in percentuale sul costo totale, variabile rispetto al settore), i macchinari, le attrezzature e (max 20%) i software e servizi ICT, i brevetti, licenze e marchi (max 20%), la formazione specialistica (max 5%) e le consulenze specialistiche (max 5%).
I finanziamenti a tasso zero per le nuove imprese hanno una durata massima di 8 anni e coprono fino al 75% dei costi totali ammissibili.
Presentazione dei piani d'impresa a sportello a partire dal 13 Gennaio 2016 (fino ad esaurimento risorse)
Bando ambulanze 2015: Domanda di contributo e allegatiParma Couture
E' disponibile il modello per la domanda di contributo, ai sensi dell'art. 96 della legge 342 del 2000 e del D.M. 177 del 2010, corredato dagli allegati e le linee guida, per le associazioni di volontariato ed Onlus che intendono presentare la richiesta di contributo per gli acquisti di ambulanze, beni strumentali e beni da donare a strutture sanitarie pubbliche effettuati nell'anno 2015. SCADENZA 31/12/2015
Ambulanze e beni strumentali: Linee guida 2015Parma Couture
E' disponibile il modello per la domanda di contributo, ai sensi dell'art. 96 della legge 342 del 2000 e del D.M. 177 del 2010, corredato dagli allegati e le linee guida, per le associazioni di volontariato ed Onlus che intendono presentare la richiesta di contributo per gli acquisti di ambulanze, beni strumentali e beni da donare a strutture sanitarie pubbliche effettuati nell'anno 2015. SCADENZA: 31 DICEMBRE 2015
forza motrice del progetto promosso da Parma Couture. Nasce a Parma un prestigioso marchio di abbigliamento maschile di alta qualità artigianale. Unire sotto un unico brand la produzione dei migliori artigiani presenti nel panorama sartoriale di Parma è l’obiettivo dell’iniziativa rivolta all’uomo di oggi che nelle sue scelte privilegia l’originalità delle creazioni ed esige la loro perfetta realizzazione.
Il talento e la maestria che gli artigiani parmensi sono in grado di esprimere, derivati dall’esperienza maturata da ciascuno nella sua personale specializzazione, garantiscono l’alta qualità di una gamma completa di prodotti di sartoria e complementi di abbigliamento maschile: camiceria, maglieria, cravatte, articoli di pelletteria e accessori.
Digital for social: FAQ della Fondazione VodafoneParma Couture
La Fondazione Vodafone Italia persegue, con il bando "Digital for Social. Il digitale al servizio delle buone idee", la digitalizzazione del Terzo Settore. I beneficiari della misura sono, in particolare, le organizzazioni già esistenti - ONLUS, volontariato, cooperative sociali o loro consorzi, APS, fondazioni, associazioni sportive, imprese sociali - che intendono realizzare progetti per l'utilizzo della tecnologia digitale a beneficio dei giovani in situazione di svantaggio. Il contributo a fondo perduto, di misura stabilita a discrezione della Fondazione per ciascun progetto ammesso, è destinabile a diverse attività - realizzazione siti, piattaforme e-commerce, APP, formazione, ecc. - e può coprire spese di personale, consulenza, forniture, marketing ed altri costi funzionali al progetto digitale.
Digital for Social: bando della Fondazione Vodafone Italia Parma Couture
La Fondazione Vodafone Italia persegue, con il bando "Digital for Social. Il digitale al servizio delle buone idee", la digitalizzazione del Terzo Settore. I beneficiari della misura sono, in particolare, le organizzazioni già esistenti - ONLUS, volontariato, cooperative sociali o loro consorzi, APS, fondazioni, associazioni sportive, imprese sociali - che intendono realizzare progetti per l'utilizzo della tecnologia digitale a beneficio dei giovani in situazione di svantaggio. Il contributo a fondo perduto, di misura stabilita a discrezione della Fondazione per ciascun progetto ammesso, è destinabile a diverse attività - realizzazione siti, piattaforme e-commerce, APP, formazione, ecc. - e può coprire spese di personale, consulenza, forniture, marketing ed altri costi funzionali al progetto digitale.
Scadenza per la presentazione delle domande: 20 Dicembre 2015
Scenari industriali CSC: la manifattura riparte da buone basiParma Couture
Scenari industriali N.6 - PRODUZIONE E COMMERCIO: COME CAMBIA LA GLOBALIZZAZIONE - LA MANIFATTURA ITALIANA RIPARTE SU BUONE BASI.
L’industria manifatturiera italiana ha cominciato a risalire la china, con un passo ancora lento e assai
disomogeneo tra i suoi comparti.
Non si tratta di una falsa partenza, simile alle molte che hanno punteggiato la lunga crisi. Le prospettive
rivelate dai dati e garantite dalle condizioni internazionali favorevoli e dalla politica di bilancio non più
restrittiva sono di consolidamento e progressiva diffusione del recupero.
È un nuovo cominciamento impostato su buone fondamenta, non una semplice ripresa congiunturale.
Perché il contesto esterno e la realtà interna sono molto cambiati nell’arco degli ultimi anni e anzi stanno
ulteriormente mutando quasi sotto i nostri occhi.
Di questi mutamenti profondi e continui le imprese e il sistema tutto devono tener conto, modificando
strategie e adottando politiche adeguate, che abbiano al centro l’industria, motore dello sviluppo.
Legge di Stabilità 2016 - Slides agricolturaParma Couture
Legge di stabilità, Mipaaf: le principali misure per l'agricoltura
Martina: via Irap e Imu sui terreni per imprese agricole. Oltre 800 milioni di euro per la crescita
(16/10/2015)
Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali rende noto che, con l'approvazione della Legge di Stabilità 2016, sono state introdotte importanti misure per il comparto agricolo per un totale di oltre 800 milioni di euro. "La legge di stabilità approvata ieri è tra le più agricole degli ultimi anni. - ha affermato il Ministro Maurizio Martina - Abbiamo lavorato per tutelare il reddito delle imprese con sostegni concreti e immediati a partire dall'eliminazione dell'Irap e dell'Imu sui terreni. Meno tasse e più semplificazione e investimenti per sostenere un settore strategico anche per la lotta alla disoccupazione. Le misure messe a punto ci consentono di investire oltre 800 milioni di euro, segnando così una delle azioni più forti che si siano mai fatte negli anni a sostegno del settore primario".
Internazionalizzazione: decreto legislativo attuativo della Delega FiscaleParma Couture
Con il Decreto Legislativo n. 147/2015, attuativo della Delega Fiscale (Legge n. 23/2014), il Governo ha disciplinato una pacchetto di misure per la crescita e l'internazionalizzazione volto a rendere più attrattivo, dal punto di vista fiscale, il nostro Paese per le imprese italiane e straniere che scelgono di insediarvi e/o mantenervi stabili organizzazioni, e a favorire l'abbattimento delle barriere alla loro internazionalizzazione.
La norma introduce, in particolare, una nuova disciplina degli "Accordi fiscali preventivi", vigenti per un periodo di 4 anni, tra le imprese con attività internazionale e l'Agenzia delle Entrate, al fine di promuovere la ricerca del consenso e della partecipazione nei rapporti fra impresa contribuente e fisco italiano. Si prevede, poi, la possibilità per le imprese italiane ed estere decise ad effettuare nuovi e rilevanti investimenti in Italia (minimo Euro 30.000.000) di presentare all'Agenzia delle Entrate, con lo strumento dell' "Interpello", un Piano di investimenti dettagliato (Business plan) al fine di ottenere - entro un massimo di 4 mesi (prorogabili a 7) - un quadro certo del proprio profilo fiscale.
Il Decreto crescita e internazionalizzazione introduce anche la cosiddetta "Branch exemption", ovvero un regime opzionale di esenzione dalle imposte degli utili e delle perdite realizzati nelle stabili organizzazioni all'estero da parte di imprese residenti in Italia. L'ultima misura qui riportata riguarda l'istituzione di un regime fiscale speciale a beneficio dei lavoratori qualificati che, dopo aver vissuto all'estero nei 5 anni precedenti, decidono di trasferirsi in Italia per almeno 2 anni: l'agevolazione consiste in una riduzione della base imponibile pari al 30% del reddito da lavoro dipendente prodotto presso una impresa residente in Italia.
Decreto crescita e internazionalizzazione è entrato in vigore il 7 Ottobre 2015. Tuttavia, la concreta operatività di alcune misure ivi contenute è condizionata all'emanazione di appositi Decreti attuativi da parte del Ministero dell'Economia.
Guida ai finanziamenti dell'Unione Europea 2014-2020Parma Couture
Edizione 2014 (pubblicata nel 2015) della Guida per principianti sui finanziamenti dell'Unione Europea: nuove possibilità di finanziamento dell'UE per il periodo 2014-2020
Il COSME è il programma dell’UE per la competitività delle
piccole e medie imprese (PMI). Una parte significativa del
programma COSME è dedicata agli strumenti finanziari
gestiti dal Fondo Europeo per gli Investimenti (FEI) nell’ambito
di un mandato della Commissione Europea.
Gli strumenti finanziari del programma COSME sono volti
a migliorare l’accesso ai finanziamenti per le PMI e ad
incoraggiare la competitività delle imprese europee. Gli
strumenti finanziari del programma COSME sono operativi
dal 2014 al 2020 con un bilancio previsto di 1,3 miliardi di
EUR. Il FEI intende migliorare l’accesso ai finanziamenti
per le PMI attraverso intermediari finanziari selezionati,
compresi istituti finanziari o fondi di private equity locali
scelti dal FEI attraverso un invito a manifestare interesse. Tali
strumenti sono finanziati dall’Unione Europea nel quadro del
programma COSME.
Progressi sulle 10 priorità della Commissione EuropeaParma Couture
President Juncker's State of the Union speech covered progress in implementing the Commission's ten priorities, and explained where work needs to be done. It presented his political vision for the future of the EU that will guide the preparation of the Commission's Work Programme for 2016 and beyond.
Al fine di promuovere la diffusione e il rafforzamento dell’economia sociale, con decreto ministeriale 3 luglio 2015 è stato istituito un regime di aiuto volto a sostenere la nascita e la crescita delle imprese operanti, in tutto il territorio nazionale, per il perseguimento degli interessi generali e delle finalità di utilità sociale.
I soggetti beneficiari delle agevolazioni sono le seguenti tipologie di imprese:
imprese sociali costituite in forma di società, di cui al decreto legislativo n. 155/2006;
cooperative sociali e relativi consorzi, di cui alla legge n. 381/1991;
società cooperative aventi qualifica di ONLUS ai sensi del decreto legislativo n. 460/1997.
L’intervento prevede la concessione di aiuti ai sensi dei regolamenti europei “de minimis”, da erogare sotto forma di finanziamenti agevolati per programmi di investimento delle predette imprese in qualunque settore, purché coerenti con le relative finalità istituzionali.
Le agevolazioni sono concesse sulla base di una procedura valutativa con procedimento a sportello.
La copertura dell’intervento è posta a carico del Fondo rotativo per il sostegno alle imprese e gli investimenti in ricerca (FRI) istituito dalla legge n. 311/2004 presso Cassa depositi e prestiti S.p.a., previa assegnazione delle risorse da parte del CIPE.
E’ prevista inoltre la possibilità di destinare alla misura anche risorse delle regioni o di altri enti pubblici, risorse dei fondi strutturali europei e stanziamenti derivanti da specifiche disposizioni normative, utilizzabili per associare ai predetti finanziamenti agevolati aiuti concessi sotto forma di contributi non rimborsabili.
Con decreto del Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze e con il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, saranno stabilite le condizioni e modalità per la concessione ed erogazione dei finanziamenti previsti dal nuovo regime di aiuto.
L’apertura dei termini e le modalità per la presentazione delle domande di agevolazione saranno definite con provvedimento del Direttore generale per gli incentivi alle imprese successivamente all’adozione degli atti concernenti l’assegnazione delle risorse finanziarie e la regolamentazione delle procedure.
Avviso pubblico disagio giovanile - drogheParma Couture
I Dipartimenti della Gioventù e delle Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio hanno promosso la pubblicazione di un bando per la prevenzione ed il contrasto all'uso di sostanze psicotrope e stupefacenti da parte di giovani in condizioni di disagio, evitandone il reperimento sul web (soprattutto da parte dei minori), affrontando il problema della connessa incidentalità stradale e ricostruendo un contesto di inclusione sociale.
Il bando sostiene progetti contro il disagio giovanile presentati da organizzazioni del Terzo Settore - associazioni di promozione sociale, cooperative sociali, organizzazioni di volontariato, fondazioni, altre associazioni -, in forma singola o in Associazione Temporanea di scopo (ATS), con una minima esperienza (3 - 5 anni) di attività negli ambiti di intervento individuati. E' previsto un contributo a fondo perduto, di importo compreso fra Euro 50.000 e 100.000, fino al 75% del costo complessivo necessario alla realizzazione del progetto contro il disagio giovanile (spese di personale, servizi e forniture, materiale informativo, eventi, automezzi, ecc., trasferimenti e soggiorni, spese generali). Il restante 25% del costo totale del progetto può essere coperto, oltre che da risorse finanziarie del proponente, anche da risorse umane e strumentali.
Il progetto contro il disagio giovanile deve essere avviato dopo la stipula di apposita Convenzione con il Dipartimento competente, che a sua volta fa seguito alla approvazione del medesimo progetto.
Scadenza presentazione domande: 16 Novembre 2015
Linee guida Bando disagio giovanile - drogheParma Couture
I Dipartimenti della Gioventù e delle Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio hanno promosso la pubblicazione di un bando per la prevenzione ed il contrasto all'uso di sostanze psicotrope e stupefacenti da parte di giovani in condizioni di disagio, evitandone il reperimento sul web (soprattutto da parte dei minori), affrontando il problema della connessa incidentalità stradale e ricostruendo un contesto di inclusione sociale.
Il bando sostiene progetti contro il disagio giovanile presentati da organizzazioni del Terzo Settore - associazioni di promozione sociale, cooperative sociali, organizzazioni di volontariato, fondazioni, altre associazioni -, in forma singola o in Associazione Temporanea di scopo (ATS), con una minima esperienza (3 - 5 anni) di attività negli ambiti di intervento individuati. E' previsto un contributo a fondo perduto, di importo compreso fra Euro 50.000 e 100.000, fino al 75% del costo complessivo necessario alla realizzazione del progetto contro il disagio giovanile (spese di personale, servizi e forniture, materiale informativo, eventi, automezzi, ecc., trasferimenti e soggiorni, spese generali). Il restante 25% del costo totale del progetto può essere coperto, oltre che da risorse finanziarie del proponente, anche da risorse umane e strumentali.
Il progetto contro il disagio giovanile deve essere avviato dopo la stipula di apposita Convenzione con il Dipartimento competente, che a sua volta fa seguito alla approvazione del medesimo progetto.
Il Ministero del Lavoro ha pubblicato il bando 2015 per il sostegno alle organizzazioni di volontariato iscritte nei registri ex Legge n. 266/91 e costituite da almeno 2 anni. I progetti sperimentali oggetto di finanziamento - promossi singolarmente o (con punteggio più alto) in collaborazione con altri soggetti pubblici (scuole, università, ecc.) e/o privati (altre organizzazioni di volontariato, terzo settore, imprese, gruppi informali, ecc.) - devono rientrare in un massimo di tre dei seguenti ambiti prioritari: cultura del volontariato, cittadinanza attiva, non discriminazione, reinserimento soggetti svantaggiati, esclusione sociale, tutela del territorio, sostegno a distanza, volontariato d'impresa.
Il contributo pubblico, di importo pari al 90% del costo complessivo, è destinato a finanziare spese - di ammontare non superiore ad Euro 30.000 - di personale interno e/o esterno, compresa la progettazione (max 20%), di acquisto/noleggio attrezzature e materiali didattici (max 25%) e costi generali (in quota parte). Il restante 10% dei costi è a carico dell'organizzazione di volontariato: contributi dei soci, donazioni, attività di volontari, cofinanziamento di terzi, ecc.
Scadenza per la presentazione domande: 21 Settembre 2015
E' in corso di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale il Decreto MEF - MISE di attuazione del regime opzionale di tassazione in presenza di redditi da utilizzo di opere d'ingegno, denominato "Patent Box" ed introdotto dalla Legge di Stabilità 2015 (L. 190/2014, art. 1 commi 37-45).
Per beneficiare dello sgravio fiscale, occorre essere una impresa (anche residente all'estero, ma comunque presente in Italia) che, direttamente o in licenza da terzi, svolga attività di valorizzazione - ricerca, design, sviluppo, ideazione, test, studi, promozione - di beni immateriali quali software, brevetti, marchi (anche collettivi), disegni e modelli, informazioni aziendali tutelabili.
L'agevolazione consiste, nel caso di utilizzo diretto del bene immateriale, nella deduzione dal reddito di un importo calcolato a partire dal "contributo economico" (figurativo) derivante dalla valorizzazione dello stesso bene.
Alla "quota di reddito agevolabile", calcolata come frazione del suddetto contributo economico tendente a 1 all'aumentare del peso dei "costi qualificati" per la valorizzazione del bene immateriale - sostenuti, nell'anno in corso e nei 3 precedenti, direttamente o tramite enti di ricerca o start-up innovative, ecc. -, è applicata una percentuale del 30% (per il 2015), del 40% (2016) e del 50% (a regime dal 2017) che corrisponde, quindi, all'ammontare della deduzione a beneficio dell'impresa.
Nel caso di concessione in uso del bene immateriale, il reddito a cui applicare le suddette percentuali corrisponde ai relativi canoni al netto dei costi diretti ed indiretti.
Per i soli periodi 2015 e 2016, per fruire dello sgravio occorre inviare una comunicazione all'Agenzia delle Entrate secondo modalità ancora da definirsi. A partire dal 2017, tale comunicazione avverrà in sede di dichiarazione dei redditi.
Bando Reti d'impresa settore Turismo - Scadenza 9/05/2014
1. Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo
SETTORE TURISMO DPCM 21.10.2013
BANDO
PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI A FAVORE DELLE RETI DI IMPRESA OPERANTI
NEL SETTORE DEL TURISMO
( D.M. 8.1.2013)
1. OBIETTIVI E FINALITA’
Il presente bando è finalizzato a promuovere e sostenere i processi di integrazione tra le
imprese turistiche attraverso lo strumento delle reti di impresa, con l’obiettivo di
supportare i processi di riorganizzazione della filiera turistica, migliorare la specializzazione
e la qualificazione del comparto e incoraggiare gli investimenti per accrescere la capacità
competitiva e innovativa dell’imprenditorialità turistica nazionale, in particolare sui mercati
esteri.
2. RIFERIMENTI NORMATIVI
Legislazione nazionale
• decreto del Presidente della Repubblica del 28 aprile 2013, registrato alla Corte dei
Conti il 30 aprile 2013, Presidenza del Consiglio dei Ministri, registro n. 3, foglio n.
395, con il quale il dott. Massimo Bray è stato nominato Ministro per i Beni e le
Attività Culturali;
• decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 4 giugno 2013, registrato alla
Corte dei Conti il 24 giugno 2013, Presidenza del Consiglio dei Ministri, registro n. 6,
foglio n. 25, con il quale al Ministro per i Beni e le Attività Culturali, on. dott.
Massimo Bray sono state delegate le funzioni del Presidente del Consiglio dei
Ministri in materia di turismo;
• art. 1, comma 2, della legge 24 giugno 2013, n. 71 di conversione del decreto-legge
26 aprile 2013, n. 43, che stabilisce il trasferimento delle funzioni esercitate dalla
Presidenza del Consiglio dei Ministri in materia di turismo al Ministero per i beni e
le attività culturali e, con decorrenza dalla data di adozione di apposito decreto del
Presidente del Consiglio dei Ministri previsto dal successivo comma 5, le inerenti
risorse umane, strumentali e finanziarie, compresa la gestione dei residui;
• decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 21 ottobre 2013, registrato alla
Corte dei conti il 21 novembre 2013, registro n. 9, foglio n. 85, concernente termini
e modalità di trasferimento delle risorse umane, strumentali e finanziarie dalla
Presidenza del Consiglio dei Ministri al Ministero dei beni e delle attività culturali e
1
2. Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo
SETTORE TURISMO DPCM 21.10.2013
•
•
•
•
•
del turismo, in attuazione dell’art. 1, commi da 2 a 8 e 10, della legge 24 giugno
2013, n. 71, di conversione del decreto-legge 26 aprile 2013, n. 43;
decreto del Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione del 20
novembre 2013 con il quale il dirigente generale dr. Roberto Rocca è stato
incaricato di adottare le determinazioni e gli atti necessari ad assicurare la
continuità della gestione amministrativa anche del personale, nonché l’esercizio dei
compiti e delle funzioni facenti capo al soppresso Ufficio per le politiche del turismo
avvalendosi delle risorse umane, strumentali e finanziarie individuate nel DPCM 21
ottobre 2013;
legge 33/2009 “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto legge n. 5/2009
recante misure a sostegno dei settori industriali in crisi” concernente l’istituzione
dei Contratti di Rete e, successive modifiche ed integrazioni;
art. 42 della Legge n. 122/2010 “Conversione in legge, con modificazioni, del
decreto legge n. 78/2010 recante misure urgenti in materia di stabilizzazione
finanziaria e di competitività economica” che introduce le agevolazioni fiscali ed
amministrative per le reti di impresa;
art. 66, commi 1 e 2 del decreto legge 22 giugno 2012, n. 83, convertito con
modificazioni dalla legge 22 giugno 2012, n. 134 che, al fine di favorire la creazione
di reti di impresa e di filiera nel settore turistico del territorio nazionale, prevede
l’adozione di uno o più decreti del Ministro per gli affari regionali, il turismo e lo
sport, d’intesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e
le Province Autonome di Trento e Bolzano, per la definizione dei criteri e delle
modalità per la realizzazione di progetti pilota, nel limite di spesa di 8 milioni di
euro;
decreto del Ministro per gli affari regionali, il turismo e lo sport dell’8 gennaio 2013
concernente “Concessione di contributi per le reti di impresa nel settore del
turismo”, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana il 19 aprile
2013.
Legislazione europea/comunitaria
• Regolamento CE n. 800/2008 art. 2, all’allegato 1, punti 2 e 3 relativamente alla
definizione di Piccola Impresa e Media Impresa;
• Regolamento CE n. 1998/2006/CE artt. 87 e 88 del Trattato CE, trasfusi negli art.
107 e 108 del TFUE, relativamente agli aiuti di importanza minore (de minimis). Fino
al 31 dicembre 2013, il Regolamento prevede che l’importo complessivo degli aiuti
concessi ad un singolo soggetto non deve superare € 200.000,00 nell’arco di tre
esercizi finanziari. In particolare, si fa riferimento all’ art. 1 (campo di applicazione),
art. 2 (aiuti di importo minore e relativi massimali), art. 3 (controlli);
2
3. Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo
SETTORE TURISMO DPCM 21.10.2013
3. SOGGETTI DESTINATARI DEL BANDO E TIPOLOGIA DI AGGREGAZIONE
3.1.
Possono beneficiare dell’intervento finanziario unicamente le imprese aderenti
all’aggregazione che, al momento della presentazione della domanda a valere sul presente
bando, risultino come di seguito dettagliato:
a) raggruppamenti di piccole e micro imprese con forma giuridica di “contratto di rete” di
cui all’art. 3, commi 4 ter e seguenti del decreto-legge n. 5/2009, convertito con legge
n. 33/2009, integrato e modificato dall’articolo 1 della legge 99/2009 e dall’articolo 42
del decreto-legge n. 78/2010, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 122/2010 e,
successivamente, modificato dall’art. 45 del decreto-legge n. 83/2012, convertito, con
modificazioni, dalla legge n. 134/2012 e, successivamente, integrato e modificato
dall’art. 36, commi 4 e 4 bis del decreto-legge n. 179/2012, convertito in legge n.
221/2012;
b) raggruppamenti di piccole e micro imprese che potranno assumere la forma giuridica di
A.T.I (Associazioni Temporanee di Imprese costituite o ancora da costituire), Consorzi e
società consortili costituiti anche in forma cooperativa.
3.2
Le aggregazioni non ancora costituite dovranno presentare idonea documentazione
con la quale manifestano l’impegno a costituirsi formalmente, nelle fattispecie previste dai
punti a) b) del presente articolo, entro 90 giorni dalla data di pubblicazione del bando a
pena di esclusione.
4. REQUISITI DI AMMISSIBILITA’
4.1
Alla data di presentazione della domanda, tutte le imprese dell'aggregazione che
partecipano per beneficiare del contributo devono possedere i seguenti requisiti di
ammissibilità:
a) appartenenza alla categoria delle micro, piccole imprese con riferimento alla
Raccomandazione 2003/361/CE del 6 maggio 2003, relativa alla definizione delle micro
e piccole imprese (GUUE L 124 del 20 maggio 2003), recepita con Decreto Ministeriale
del 18 maggio 2005 (GU n. 238 del 18 ottobre 2005);
b) avere sede operativa in Italia;
3
4. Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo
SETTORE TURISMO DPCM 21.10.2013
c) essere iscritte al registro delle imprese (REA) al momento della presentazione della
domanda di contributo;
d) essere in attività al momento della presentazione della domanda;
e) non trovarsi in stato di difficoltà ai sensi degli orientamenti comunitari sugli aiuti di
Stato per il salvataggio e la ristrutturazione di imprese in difficoltà e, in particolare, non
trovarsi in stato di fallimento, non essere sottoposte a procedure di liquidazione (anche
volontaria), concordato preventivo, amministrazione controllata o in qualsiasi altra
situazione equivalente secondo la normativa vigente;
f) avere effettuato regolarmente i versamenti relativi ai contributi previdenziali
obbligatori previsti dalla normativa vigente;
g) rispettare le norme dell’ordinamento giuridico italiano in materia di prevenzione degli
infortuni sui luoghi di lavoro e delle malattie professionali, della sicurezza sui luoghi di
lavoro, dei contratti collettivi di lavoro;
h) rispettare la normativa per gli aiuti “de minimis” secondo quanto dettagliato nel
successivo punto 9 del presente bando;
i) non rientrare tra coloro che hanno ricevuto e successivamente non rimborsato o non
depositato in un conto bloccato aiuti che lo Stato è tenuto a recuperare in esecuzione
di una decisione di recupero adottata dalla Commissione Europea;
j) risultare autonome tra di loro ai sensi della disciplina comunitaria e nel rispetto della
definizione di MPI. Non sono pertanto ammissibili nella stessa aggregazione le imprese
che risultino tra di loro associate o controllate ai sensi dell’art. 2359 Cod. civ. - Società
controllate e società collegate.
4.2
La mancanza o l’inosservanza di uno dei requisiti di ammissibilità, di cui al punto 4.1,
comporta l’inammissibilità dell’impresa e quindi la sua esclusione dall’aggregazione di cui
punto 3 del presente Bando.
4.3
Ogni modifica o variazione riguardante i requisiti sopra indicati, intervenuta dopo la
presentazione della domanda, deve essere tempestivamente comunicata dal capofila alla
Direzione generale competente in materia di turismo per le necessarie verifiche e
valutazioni.
4
5. Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo
SETTORE TURISMO DPCM 21.10.2013
4.4
Alla data di presentazione della domanda, le aggregazioni, di cui al punto 3, devono
possedere i seguenti requisiti di ammissibilità:
a) coerenza dell’oggetto sociale/finalità dell’aggregazione con gli obiettivi del bando;
b) partecipazione all’aggregazione di un numero minimo di 10 piccole e micro imprese;
c) almeno l’80% delle imprese partecipanti alla rete devono essere imprese turistiche
ovvero avere il codice primario ATECO 2007 (pubblicato sul sito www.istat.it) adottato
dall’Agenzia delle Entrate con provvedimento del 16 novembre 2007 (gruppo lett. I ,
nonché agenzie di viaggio e società trasporto persone).
5. IL CAPOFILA
5.1
All’interno di ciascuna aggregazione, l'impresa che presenta la domanda è
contestualmente il capofila e referente amministrativo per l'erogazione del contributo. E’
a cura dell’impresa capofila la ripartizione del contributo pubblico alle imprese
componenti l’aggregazione.
5.2
Spetta al capofila mantenere i rapporti con il Ministero dei beni e delle attività
culturali e del turismo – Direzione generale competente in materia di turismo. In
particolare, è compito del capofila:
a) presentare la domanda di partecipazione in nome e per conto dell’aggregazione;
b) presentare le istanze di rendicontazione e tutta la documentazione che la Direzione
generale competente in materia di turismo del Ministero dei beni e delle attività
culturali e del turismo riterrà opportuno richiedere all’aggregazione;
c) comunicare alla predetta direzione qualunque variazione intercorra nel corso della
realizzazione del progetto approvato e inserito nella graduatoria definitiva.
6. MODIFICHE DELL’AGGREGAZIONE E DEGLI INVESTIMENTI
6.1
Non potranno essere presentate richieste di variazione all’aggregazione di imprese
nel periodo intercorrente tra l’avvenuta presentazione della domanda e la data di
pubblicazione sul sito www.beniculturali.it/turismo della graduatoria definitiva, con
constestuale avviso sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana.
6.2
Nel caso in cui successivamente si verifichino eventi inerenti un soggetto
partecipante, che incidano sulla realizzazione delle attività progettuali, il capofila dovrà
comunicare immediatamente alla Direzione competente in materia di turismo la sostituzione
del beneficiario con un soggetto in possesso delle medesime caratteristiche e dei requisiti di
ammissibilità previsti dal presente bando, nonché presentare la proposta di prosieguo delle
5
6. Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo
SETTORE TURISMO DPCM 21.10.2013
attività, che comunque dovrà garantire la dimensione minima dell’aggregazione e il
raggiungimento degli obiettivi iniziali del progetto.
6.2
A seguito di valutazione, la Direzione competente in materia di turismo autorizzerà
la sostituzione del soggetto aggregato e/o il prosieguo delle attività. Non saranno rilasciate
autorizzazioni a sanatoria.
7. PROGETTI DI AGGREGAZIONE
7.1
Sono ammissibili proposte progettuali che prevedano spese complessivamente
non inferiori a euro 400.000,00. In particolare, i progetti dovranno prevedere una o più
delle seguenti attività:
a) iniziative volte alla riduzione dei costi delle imprese facenti parte della rete
attraverso: la messa a sistema degli strumenti informativi di amministrazione, di
gestione e di prenotazione dei servizi turistici, la creazione di piattaforme per
acquisti collettivi di beni e servizi;
b) iniziative che migliorino la conoscenza del territorio a fini turistici con particolare
riferimento a sistemi di promo-commercializzazione on line;
c) implementazione di iniziative di promo-commercializzazione che utilizzino le nuove
tecnologie e, in particolare, i nuovi strumenti di social marketing;
d) sviluppo di iniziative e strumenti di promo-commercializzazione condivise fra le
aziende della rete finalizzate alla creazione di pacchetti turistici innovativi;
e) promozione delle imprese sui mercati esteri attraverso la partecipazione a fiere e la
creazione di materiali promozionali comuni.
7.2
Il programma comune della rete di imprese dovrà essere coerente con il progetto
presentato.
7.3
Le Regioni, ove hanno sede le imprese partecipanti alla rete, verificano la
compatibilità dei progetti presentati con le linee di politica turistica regionale.
8. TEMPI DI REALIZZAZIONE DEI PROGETTI DI AGGREGAZIONE
8.1
I progetti dovranno essere conclusi entro quindici mesi dall’accettazione del
documento di notifica di ammissione al contributo.
8.2
Potrà essere concessa una proroga per un periodo massimo di sei mesi per motivate
e dimostrate ragioni connesse esclusivamente ad aspetti tecnici e realizzativi dei progetti.
6
7. Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo
SETTORE TURISMO DPCM 21.10.2013
9. REGIME DI AIUTO ED INTENSITA’ DELL’INTERVENTO FINANZIARIO
9.1
La dotazione finanziaria complessiva è pari a euro 8.000.000,00 (otto milioni).
L’importo concedibile è fissato in euro 200.000,00 (duecentomila) per ciascun progetto di
rete. Non saranno ritenuti ammissibili progetti di rete che prevedono una spesa totale
ammissibile inferiore a euro 400.000,00 (quattrocentomila).
9.2
ll finanziamento sarà concesso a fondo perduto nel rispetto del regime degli aiuti “de
minimis”, secondo la definizione di cui al Regolamento CE n. 1998/2006/CE, artt. 87 e 88
del Trattato CE, trasfusi negli artt. 107 e 108 del TFUE.
9.3
Per quanto riguarda le regole sul cumulo delle agevolazioni, si rinvia all’art. 2,
paragrafo 5 del Regolamento “de minimis” ove è previsto che ciascuna impresa può
ottenere aiuti in regime “de minimis”, complessivamente non superiori a euro
200.000,00 nell’arco di tre esercizi finanziari (esercizio finanziario in corso e due
precedenti).
9.4
L’aiuto si considera erogato nel momento in cui sorge per il beneficiario il diritto a
ricevere l’aiuto stesso.
10. SPESE AMMISSIBILI
10.1 Saranno dichiarate ammissibili le spese sostenute a decorrere dalla data di pubblicazione
del bando sul sito www.beniculturali.it/turismo ,e pari avviso sulla Gazzetta Ufficiale della
Repubblica Italiana, e sostenute entro e non oltre 15 mesi dall’accettazione del
documento di notifica di ammissione al contributo, salvo eventuali proroghe concesse, e
riconducibili a una o più delle seguenti tipologie:
a) i costi funzionali alla costituzione della rete di imprese, quali quelli riferiti alla
presentazione di fidejussioni, spese notarili e di registrazione, nella misura massima
del 5% del contributo richiesto;
b) costi per tecnologie e strumentazioni hardware e software funzionali al progetto di
aggregazione;
c)
costi di consulenza e assistenza tecnico-specialistica prestate da soggetti esterni
alla aggregazione per la redazione del programma di rete e sviluppo del progetto
nella misura massima del 10% del contributo;
7
8. Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo
SETTORE TURISMO DPCM 21.10.2013
d) costi per la promozione integrata sul territorio nazionale e per la promozione
unitaria sui mercati internazionali, in particolare attraverso le attività di promozione
dell’ENIT – Agenzia Nazionale del Turismo;
e) costi per la comunicazione e la pubblicità riferiti alle attività del progetto;
f) costi per la formazione dei titolari d’azienda e del personale dipendente impiegato
nelle attività di progetto, nella misura massima del 15% del contributo.
10.2
È consentita una variabilità tra le singole voci di spesa sostenute rispetto a quelle
originariamente ammesse all’intervento finanziario in una forbice massima del +/- 10%.
10.3
I costi ammissibili si intendono al netto di IVA, bolli, oneri bancari e ogni altra imposta
e/o onere accessorio.
10.4
Sono, in ogni caso, escluse spese quali quelle:
a) amministrative e di gestione o comunque per servizi continuativi, periodici o
connessi alle normali spese di funzionamento dei soggetti beneficiari;
b) per adeguamento ad obblighi di legge;
c) di manutenzione ordinaria e straordinaria;
d) per forniture e consulenze fatturate tra i soggetti appartenenti alla medesima
aggregazione, ivi compresi soci e amministratori;
e) per l’acquisto di beni usati;
f) i cui pagamenti sono effettuati tramite compensazione di qualsiasi genere tra
beneficiario e fornitore;
g) qualsiasi forma di autofatturazione;
h) pagate in contanti ovvero con modalità che non consentano la tracciabilità dei
pagamenti.
11. MODALITA’ E TERMINI DI PARTECIPAZIONE
11.1
La domanda, unitamente agli allegati e a tutta la documentazione, deve essere
presentata dal capofila o legale rappresentante entro e non oltre il 9 maggio 2014 a pena
di esclusione. I modelli di domanda e i relativi allegati sono scaricabili dal sito web
istituzionale del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo
(www.beniculturali.it/turismo ).
11.2
La domanda e i relativi allegati, nonché tutta la documentazione, deve essere
trasmessa esclusivamente tramite posta elettronica certificata (PEC) del Ministero dei
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9. Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo
SETTORE TURISMO DPCM 21.10.2013
beni e delle attività culturali e del turismo – turismo@mailcert.beniculturali.it e dovrà
recare come oggetto: DOMANDA PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI A FAVORE DELLE
RETI D’IMPRESA OPERANTI NEL SETTORE DEL TURISMO. La domanda e i relativi allegati
dovranno recare apposita firma digitale o altro tipo di firma elettronica qualificata,
secondo quanto stabilito dal d.Lgs. 7 marzo 2005, n. 82 "Codice dell'amministrazione
digitale".
11.3
Ai fini della presentazione fa fede la data di spedizione della domanda tramite PEC.
L’istruttoria avverrà, pertanto, secondo l’ordine cronologico di spedizione.
11.4
Una stessa rete non può presentare più di una domanda di ammissione a
contributo. Nel caso di mancato rispetto di questa prescrizione, si procederà con la
valutazione dei requisiti di ammissibilità esclusivamente della prima domanda pervenuta
in relazione all’ordine cronologico indicato e, pertanto, saranno escluse tutte le domande
presentate successivamente.
12. ALLEGATI ALLA DOMANDA DI PARTECIPAZIONE
12.1
Alla domanda di partecipazione dovranno essere allegati i seguenti documenti:
a) in caso di Contratto di Rete: copia del Contratto di Rete redatto e costituito ai sensi
della normativa vigente;
b) in caso di raggruppamenti temporanei di impresa: copia dell’atto costitutivo
dell’ATI;
c) in caso di consorzio già costituito: copia dello statuto o atto costitutivo;
d) qualora le aggregazioni non siano ancora costituite: dovrà essere presentata
idonea documentazione con la quale si manifesta l’impegno a costituirsi formalmente,
come previsto dal punto 3.2 del presente bando. Entro la scadenza dei termini indicati nel
bando per la presentazione delle domande, il capofila dovrà trasmettere copia dell’atto
costitutivo dell’aggregazione nelle modalità indicate al punto 11;
e) dichiarazione sottoscritta da tutti i soggetti indicati nella domanda di partecipazione
di essere in possesso dei requisiti previsti dal bando;
f) scheda di proposta progettuale, sottoscritta elettronicamente/digitalmente da
parte del legale rappresentante o altra persona delegata a rappresentare il
mandatario/capofila dell’aggregazione;
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10. Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo
SETTORE TURISMO DPCM 21.10.2013
g) progetto siglato in ogni pagina e sottoscritto elettronicamente/digitalmente da
parte del legale rappresentante o altra persona delegata a rappresentare il
mandatario/capofila dell’aggregazione, unitamente al cronoprogramma di realizzazione;
h) parere positivo espresso formalmente dalla Regione o dalle Regioni interessate in
caso di progetti interregionali in merito alla coerenza del progetto con le linee di politica
turistica regionale;
i) copia della carta di identità o del passaporto in corso di validità dei legali
rappresentanti di tutte le imprese indicate nella domanda di partecipazione (o altre
persone delegate a rappresentare);
j) copia dell’eventuale procura conferita ai sensi di legge per la sottoscrizione in caso
di soggetto firmatario diverso dal legale rappresentante;
k) dichiarazione sostitutiva della certificazione antimafia, redatta ai sensi della
normativa vigente, per ogni singola impresa componente la Rete, l’A.T.I. o il consorzio;
l) dichiarazione sostitutiva di atto notorio che ciascuna impresa è in regola con
l’assolvimento degli obblighi contributivi attestati dal DURC (Documento Unico di
Regolarità Contributiva);
m) dichiarazione liberatoria sulla privacy ai sensi del d.Lgs. n. 196/2003;
n) dichiarazione, ai sensi del DPR 445/2000, relativa a eventuali aiuti “de minimis”
ricevuti dalle imprese partecipanti all’aggregazione nell’arco di tre esercizi finanziari
(esercizio finanziario corrente e nei due precedenti) e che attesti altresì che le medesime
imprese non abbiano ricevuto e, successivamente, non rimborsato o non depositato in un
conto bloccato, aiuti che lo Stato è tenuto a recuperare in esecuzione di una decisione di
recupero adottata dalla Commissione Europea ai sensi del Reg. (CE) 659/1999.
12.2
Nel sito web del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo
www.beniculturali.it/turismo verrà resa disponibile la seguente modulistica:
a) Domanda di partecipazione e richiesta intervento finanziario per soggetti già
costituiti (allegato A);
b) Domanda di partecipazione e richiesta intervento finanziario per soggetti non
costituiti (allegato B);
c) Schema di proposta progettuale (allegato C)
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11. Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo
SETTORE TURISMO DPCM 21.10.2013
13. CAUSE DI INAMMISSIBILITA’ E ESCLUSIONE DELLA DOMANDA
13.1
Le domande trasmesse al di fuori dei termini o con modalità differenti rispetto a
quanto stabilito nei precedenti articoli saranno considerate inammissibili.
13.2
Le domande, la cui la modulistica e i relativi allegati non siano stati compilati in ogni
loro parte e debitamente sottoscritti dai soggetti indicati, saranno considerate
inammissibili.
13.3
Le domande che non avranno allegato il parere positivo espresso formalmente dalla
Regione o dalle Regioni interessate, di cui al punto 12.1, lett. h), saranno considerate
inammissibili.
13.4
Le domande presentate dalle aggregazioni in via di costituzione, ove non
perfezionate dall’invio, nei termini prescritti dal bando, dell’atto costitutivo
dell’aggregazione, saranno dichiarate escluse.
14. ISTRUTTORIA DELLE DOMANDE
14.1
L’istruttoria delle proposte progettuali è affidata alla Direzione generale
competente in materia di turismo del Ministero dei beni e delle attività culturali e del
turismo che, al fine dell’ammissione alla successiva fase di valutazione, verificherà la
documentazione trasmessa e la sua completezza, nonché il possesso dei requisiti
soggettivi ed oggettivi richiesti per la partecipazione al bando.
14.2
L’amministrazione può richiedere all’impresa capofila integrazioni
relativamente ai documenti presentati che risultino incompleti, concedendo un termine
perentorio di 10 giorni dal ricevimento della richiesta, decorso inutilmente il quale, la
domanda è dichiarata inammissibile.
15. VALUTAZIONE DELLE PROPOSTE PROGETTUALI
15.1
Con decreto del Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo sarà
nominato un Nucleo di Valutazione (di seguito “Nucleo”) composto dal Direttore
generale competente in materia di turismo, in qualità di Presidente, da due
componenti designati dal Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo e da
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12. Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo
SETTORE TURISMO DPCM 21.10.2013
due rappresentanti delle Regioni, designati dalla Conferenza permanente per i rapporti
tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano.
16. CRITERI DI VALUTAZIONE
16.1
Nella valutazione, il Nucleo di cui al punto 15, dovrà tener conto dei seguenti
parametri:
a)
Numero dei soggetti che partecipano alla rete di impresa (da 10 a 19: 1
punto); (da 20 a 29: 2 punti) fino ad un massimo di 10 punti;
b)
Interregionalità dei progetti (2 punti per ogni ambito regionale coinvolto);
c)
Progetti miranti alla destagionalizzazione dei flussi turistici (da 1 a 10 punti);
d)
Affidamento all’ENIT delle attività di promo-commercializzazione sui mercati
internazionali (da 5 a 10 punti in proporzione alle azioni affidate);
e)
Utilizzo di tecnologie innovative di promo-commercializzazione
compatibili con il Portale Italia.it (da 1 a 10 punti).
on line
17. COMUNICAZIONE ESITI DELLA VALUTAZIONE
17.1
Gli esiti della valutazione da parte del Nucleo, di cui al punto 16, saranno approvati
con decreto del Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo che sarà
pubblicato sul sito www.beniculturali.it/turismo con contestuale avviso sulla Gazzetta
Ufficiale della Repubblica Italiana .
17.2
A seguito della pubblicazione della graduatoria, la Direzione generale competente in
materia di turismo provvederà a notificare a mezzo PEC l’avvenuta concessione dei
benefici finanziari al capofila, ovvero, al legale rappresentante. Il documento di notifica
dovrà essere debitamente controfirmato per accettazione dal capofila dell’aggregazione,
ovvero dal legale rappresentante, e restituito all’Amministrazione tramite PEC,
unitamente all’indicazione del conto corrente bancario dedicato, entro 10 giorni dal
ricevimento. Qualora la restituzione non dovesse pervenire entro i termini sopra indicati,
il proponente si intenderà rinunciatario del finanziamento.
17.3
Le risorse rinvenienti da rinunce, revoche totali o parziali del contributo e sanzioni
verranno destinate a finanziare nuovi progetti secondo l’ordine di graduatoria.
12
13. Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo
SETTORE TURISMO DPCM 21.10.2013
18. MODALITÀ DI EROGAZIONE DELLE RISORSE E DI RENDICONTAZIONE
18.1
L’impresa capo fila è l’assegnataria del contributo attribuito all'aggregazione per la
realizzazione del progetto che verrà versato sul conto corrente bancario dalla stessa
indicato nella restituzione controfirmata del documento di notifica di ammissione a
contributo di cui al punto 17.2 del presente bando.
18.2
È a cura dell’impresa capofila la ripartizione del contributo pubblico alle altre
imprese componenti la rete.
18.3
L’erogazione del finanziamento avverrà secondo le seguenti modalità:
a) 40% a titolo di anticipazione, successivamente alla restituzione controfirmata della
notifica di ammissione a contributo e dietro presentazione di idonea garanzia
fidejussoria;
b) 40% a stato di avanzamento corrispondente al 70% del progetto in coerenza con il
cronoprogramma previsto. La rendicontazione da presentare consiste nella
compilazione dell’All. A e nella presentazione di una relazione che descriva in dettaglio
quanto realizzato.
c) 20% a saldo, previa rendicontazione finale e dietro presentazione della
documentazione relativa alla spesa effettivamente sostenuta. La rendicontazione da
presentare consiste nella compilazione dell’All. B, nella presentazione di una relazione
che descriva in dettaglio quanto realizzato, il pieno raggiungimento degli obiettivi e dei
risultati attesi e copia di tutti i documenti giustificativi di spesa.
19. OBBLIGHI DELLE IMPRESE BENEFICIARIE
19.1
I soggetti beneficiari sono obbligati a pena di revoca totale o parziale dell’intervento
finanziario, a:
a. realizzare e rendicontare il programma d’investimento per almeno il 70% del costo
dichiarato ed ammesso all’agevolazione nei termini previsti;
b. segnalare tempestivamente eventuali variazioni di ragione sociale, cessioni,
localizzazioni, o quanto altro riferito a variazioni inerenti il proprio status e
interventi sugli investimenti presentati in domanda avvenuti nel corso del periodo
di finanziamento;
c. non cumulare i contributi previsti dal presente provvedimento con altre
agevolazioni, ottenute per le medesime spese;
13
14. Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo
SETTORE TURISMO DPCM 21.10.2013
d. consentire ispezioni e controlli e fornire ogni utile dato e/o informazione richiesta;
e. conservare per tutta la durata del progetto e comunque nei 5 (cinque) anni
successivi all’erogazione del contributo, i titoli di spesa originali utilizzati per la
rendicontazione relativa al programma d’investimento, da esibirsi in caso di
controllo e/o di ispezioni;
f.
non alienare o distrarre eventuali beni acquistati per il progetto oggetto di
contributo per un periodo di 5 (cinque) anni ovvero prima che abbia termine
quanto previsto dal programma ammesso all’intervento, come previsto dall’art. 9,
decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 123.
20. REVOCHE E SANZIONI
20.1
Con provvedimento del Direttore generale competente in materia di turismo,
l’intervento finanziario verrà revocato parzialmente nel caso in cui il progetto di
investimento sia stato realizzato parzialmente, ma comunque in misura superiore al 70%,
purché ne siano garantite le caratteristiche e venga mantenuta la rispondenza alle finalità
poste dal presente provvedimento e agli obiettivi sostanziali del progetto medesimo. Di
conseguenza l’ammontare del contributo sarà proporzionalmente rideterminato e il
soggetto beneficiario sarà tenuto alla restituzione della eventuale quote non spettanti,
incrementate da un interesse pari al tasso ufficiale di riferimento della BCE, alla data
dell’ordinativo di pagamento, maggiorato di 5 punti percentuali.
20.2
Con decreto del Direttore generale competente in materia di turismo, l’intervento
finanziario verrà revocato totalmente nei seguenti casi:
a)
in caso di rinuncia da parte del beneficiario
b)
qualora il soggetto beneficiario non rispetti le prescrizioni e i vincoli definiti in sede
di concessione, nonché nel caso in cui la realizzazione non sia conforme, nel contenuto e
nei risultati conseguiti, al programma ed alle dichiarazioni rese;
c)
qualora eventuali beni acquistati per il progetto oggetto di contributo siano
alienati, ceduti o distratti nei cinque anni successivi alla concessione, ovvero prima che
abbia termine quanto previsto dal progetto ammesso all’intervento (art. 9, decreto
legislativo del 31 marzo 1998, n. 123);
d)
qualora il programma non sia stato realizzato per almeno il 70% del costo dichiarato
ed ammesso ad agevolazione;
20.3
In caso di revoca totale, il soggetto beneficiario dovrà restituire l’intera quota di
intervento finanziario già erogato, incrementato da un interesse pari al tasso ufficiale di
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15. Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo
SETTORE TURISMO DPCM 21.10.2013
riferimento della BCE, alla data dell’ordinativo di pagamento, maggiorato di 5 punti
percentuali.
20.4
La restituzione per revoca parziale o totale avverrà con le modalità ed i tempi
indicati nel provvedimento di revoca.
21. CONTROLLI
21.1
La Direzione generale competente in materia di turismo del Ministero dei beni e
delle attività culturali e del turismo effettuerà idonei controlli a campione in qualsiasi
momento, anche mediante ispezioni e sopralluoghi, su un numero non inferiore al 15%
delle richieste finanziate. I controlli riguarderanno in particolare il mantenimento dei
requisiti e il corretto adempimento degli obblighi previsti dal presente bando.
21.2
La medesima Direzione generale può richiedere la collaborazione delle Regioni per
la verifica di alcune delle attività previste dai progetti ammessi a finanziamento, qualora le
medesime si svolgano nell’ambito territoriale di competenza.
21.3
Allo svolgimento delle attività di controllo si provvede nell’ambito dei compiti
istituzionali, nel limite delle risorse umane, finanziarie strumentali disponibili a legislazione
vigente.
22. INFORMAZIONI GENERALI
22.1
Il responsabile del procedimento è il Dirigente generale incaricato per il turismo, dott.
Roberto Rocca.
22.2
Per qualsiasi controversia nascente dall’interpretazione e attuazione del presente
Bando è competente il Foro di Roma.
22.3
Avviso di pubblicazione del bando sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica Italiana. Il bando integrale verrà pubblicato sul sito istituzionale
www.beniculturali.it/turismo , dal quale si potrà scaricare la modulistica .
22.4
Informazioni e chiarimenti potranno essere chiesti alla Direzione generale
competente in materia di turismo scrivendo al seguente indirizzo e-mail:
turismo@beniculturali.it.
22.5
Ai sensi dell’art. 13 del d. lgs. 30 giugno 2003, n. 196 "Codice in materia di
protezione dei dati personali", si informa che i dati forniti saranno raccolti e trattati presso
il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo per le finalità di cui al presente
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16. Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo
SETTORE TURISMO DPCM 21.10.2013
Bando. Inoltre, gli interessati godono dei diritti di cui ai commi 1, 3 e 4 dell’art. 7 del citato
d.lgs. n. 196/2003, tra i quali figura il diritto di ottenere la conferma dell’esistenza o meno
dei dati agli stessi riferibili; l’aggiornamento, la rettifica, l’integrazione dei dati; la
cancellazione, la trasformazione in forma anonima dei dati trattati, compresi quelli di cui
non è necessaria la conservazione in relazione agli scopi per i quali i dati sono stati raccolti
e successivamente trattati.
23. RINVIO
23.1
Per qualsiasi altra clausola non inserita nel bando si rinvia a quanto indicato nel
decreto del Ministro per gli affari regionali, il turismo e lo sport dell’8 gennaio 2013.
Roma, 3 febbraio 2014
f.to IL DIRIGENTE GENERALE INCARICATO
Roberto Rocca
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17. Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo
SETTORE TURISMO DPCM 21.10.2013
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