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INNOVAZIONE
M
a se è relativamente semplice
avviare un’impresa, più difficile
è garantire la sua permanenza
sul mercato e tra le principali criticità,
un posto di rilievo spetta alla difficoltà
di reperire adeguate risorse finanziarie.
Questo è uno degli aspetti da risolvere al
fine di traghettare un’azienda dalla fase
di avvio fino allo stadio successivo, ca-
ratterizzato da una solidità che può es-
sere raggiunta attraverso la generazione
di cicli virtuosi di autofinanziamento.
Per ovviare alla mancanza di capitali in
questa fase delicata della vita dell’impre-
sa, si può ricorrere ai cosiddetti business
angels. Un business angel svolge un
ruolo essenziale nell’ecosistema del ca-
pitale di rischio perché colma quel vuoto
esistente fra il seed capital (il capitale
messo insieme ricorrendo a familiari e
amici) e il venture capital (il capitale reso
disponibile da investitori professionali).
Nella filiera italiana degli attori finanzia-
ri in modo particolare, il business angel
si caratterizza per un forte potenziale di
crescita, stimolato dalla significativa ri-
duzione dell'asimmetria informativa tra
imprenditori e investitori informali nel
capitale di rischio, che aveva caratteriz-
zato questo mercato negli anni scorsi.
Ma chi sono i business angels? Il termi-
ne, utilizzato per la prima volta a Bro-
adway all'inizio del ventesimo secolo per
indicare quei soggetti che finanziavano
gli spettacoli teatrali con il proprio de-
naro, è oggi utilizzato per indicare indi-
vidui, tipicamente manager, imprenditori
e professionisti, in attività o in pensione,
che investono i propri risparmi nel capi-
tale di giovani aziende dalle alte poten-
zialità. L'intervento degli angels in que-
ste prime fasi di vita dell'azienda risulta
essere determinante per il suo successo,
non solo perché apportano risorse finan-
ziarie indispensabili al raggiungimento
di determinati obiettivi, ma soprattutto
perché trasferiscono la loro pluriennale
esperienza, il loro know how e la propria
rete di contatti. Gli angeli, infatti, risul-
tano essere molto attivi nella fase post
investimento, contribuendo in maniera
importante all'assunzione di decisioni
strategiche e operative.
IBAN - Italian Business Angels Network
Il cosiddetto informal venture capital
è un mercato che si sta evolvendo, non
solo da un punto di vista quantitativo (i
dati parlano di un aumento nel numero
di soggetti che intraprendono tale attività
e del numero di aziende che beneficiano
dei loro capitali) ma anche e soprattut-
to da un punto di vista qualitativo. Tale
mercato, infatti, è passato da una for-
ma “invisibile e atomistica”, basata cioè
sull'azione di singoli angel operanti in
maniera autonoma e attenti a salvaguar-
dare il proprio anonimato, a una forma
più strutturata e organizzata, basata sul-
la creazione di network specifici.
Nel 1999, un gruppo di manager si fece
promotore di una missione: portare in
Italia la pratica dell'angel investing, tra-
sformando imprenditori di successo in
business angels. Nacque così l'IBAN
(Italian Business Angels Network), con
l'obiettivo di coordinare, sviluppare e in-
coraggiare, anche attraverso la struttu-
ra organizzativa rappresentata dai BAN
(Business Angels Network) le proprie
attività, contribuendo alla creazione di
programmi locali, nazionali ed interna-
zionali, promuovendo un ambiente fa-
vorevole in termini di strumenti, attori e
cultura, per agevolare gli investimenti.
Il circuito IBAN: i Business Angels Net-
work (BAN) territoriali
Da un punto di vista organizzativo IBAN
si configura come una “rete delle reti”,
The Hive porta i
Business Angels
nelle Marche
Quella che stiamo vivendo non è una crisi. E' una vera e propria svolta, che ci sta
conducendo verso una nuova economia, popolata di originali ecosistemi di imprese
dove i giovani, e non solo, dovranno essere innovativi e imprenditoriali, combinando e
ricombinando competenze e risorse complementari, lavorando in gruppo, lanciando
nuove imprese, valorizzando le tecnologie
con il compito di coordinare e definire i
parametri di azione entro cui le diverse
strutture locali radicate nel territorio
possono muoversi (BAN, Club di angels,
ecc). I network di business angel rappre-
sentano una risposta concreta alle pro-
blematiche connesse alla ricerca degli
investitori informali e agli elevati costi di
“scouting” che investitori in cerca di pro-
getti ed imprenditori in cerca di finanzia-
tori sostengono.
Per tale motivo, il circuito IBAN si pre-
senta con un interlocutore di riferimento
per l’imprenditore motivato ad aprire la
sua compagine azionaria e dove le sue
leve operative sul territorio sono rappre-
sentate dai singoli network locali di bu-
siness angels. Questa soluzione rimane
pertanto il canale di comunicazione più
immediato con il mondo dell’informal
venture capital, in quanto è in grado di
portare i progetti di investimento all’at-
tenzione di un vasto numero di finanzia-
tori in maniera simultanea.
I servizi offerti si rivolgono ad entrambe
le parti coinvolte nel processo, con il fine
ultimo di agevolare il connubio tra im-
prenditore e finanziatore. In particolare:
per i business angels: attività di scre-
ening dei business models dei vari im-
prenditori, analisi e successiva classi-
ficazione nel database disponibile agli
stessi investitori, attività di formazione e
orientamento, opportunità per la costi-
tuzione di syndication, partecipazione ad
eventi e manifestazioni;
per gli imprenditori: consulenza ed ana-
lisi sul business model del progetto,
formazione sui contenuti essenziali per
presentarsi all’investitore, diffusione
dello schema di presentazione (elevator
pitch) e del business plan presso gli inve-
stitori, preparazione della presentazione,
opportunità di co-investimento.
IBAN e The Hive, nasce la collaborazio-
ne per l’avvio del BAN Marche
La necessità di offrire anche alla co-
munità marchigiana di imprenditori e
manager la possibilità di incontrarsi e
di avviare collaborazioni tra imprese,
competenze e capitali a favore della na-
scita e dello sviluppo di nuove imprese,
ha spinto The Hive, coworking e incu-
batore di imprese, nato ad Ancona nel
mese di giugno, a farsi promotore del
BAN Marche che, attraverso la rete dei
business angels marchigiani, contribuirà
ad elevare la capacità manageriale e la
disponibilità di capitali per le start up del
territorio. La collaborazione è stata pre-
sentata in occasione della seconda edi-
zione di ILikeStartup, organizzata da The
Hive per favorire l’incontro tra startupper
e potenziali investitori che si è svolta
presso il Conero Golf Club di Sirolo e alla
quale ha partecipato il Vice Presidente di
IBAN, Tomaso Marzotto Caotorta.
The Hive vuole diventare il più grande co-
struttore d’impresa nel nostro territorio
e un modello di business da replicare,
caratterizzandosi per la velocità e l’effi-
cacia.
La missione di The Hive consiste, infatti,
nell’aiutare imprenditori e professionisti
ad avviare, rilanciare, far crescere con
rapidità e successo il proprio business,
integrando le eccellenze e la passione
dell’imprenditore, professionista, star-
tupper.
Cristina Panara
Gruppo Sida
Tel. 071.28521
c.panara@sidasrl.it
L'intervento degli angels risulta
essere determinante
per il suo successo di un'azienda
soprattutto perché trasferiscono
la loro pluriennale esperienza,
il loro know how e la propria
rete di contatti