3. Sin dall’antichità le donne venivano considerate inferiori
perché troppo deboli e fragili psicologicamente, e solo
dal XX secolo è apparso chiaro che le limitazioni dei
diritti delle donne non erano altro che un’altra odiosa
forma di oppressione caratteristica della storia
dell’occidente.
Le varie istituzioni formatesi tra il XIX e il XX secolo, in
gran parte del mondo, hanno raggiunto traguardi come
un’istruzione uguale per ragazzi e ragazze e il
diritto a un uguale trattamento dal punto di vista
civile, politico e lavorativo.
4. All’inizio del XXI secolo, per garantire
l’eguaglianza dei diritti di uomini e donne, il
parlamento italiano ha aggiunto due nuove norme
nella propria costituzione, negli articoli 51 e 117,
che stabiliscono il principio di pari opportunità, cioè
che stato e regioni debbano attivarsi per per
rimuovere ostacoli che impediscono una perfetta
realizzazione dell’eguaglianza tra uomini e donne.
6. ESPANSIONE DELL’EUROPA TRA IL XV E IL
XVI SECOLO
Il colonialismo europeo nelle Americhe e in Asia del 500’ ha una
grande importanza storica, in quanto da’ il via ad un’espansione
che comporta: violenze, discriminazioni, sopraffazioni economiche
e sociali, portate da quasi tutti i conquistatori europei, in tutto il
mondo. Questo disprezzo verso «i più deboli» accompagnerà
l’uomo fino alla fine della seconda guerra mondiale.
7. Varie ricerche, avvenute nella dine del XX secolo,
hanno portato alla conclusione che se il razzismo
non ha alcuna dignità etica, non ha nemmeno
alcun fondamento scientifico.
L’oppressione di altri popoli è stata accompagnata
da tecniche di sfruttamento brutali. Tortura, schiavitù,
deportazione di uomini e donne, erano considerate
quasi normali agli occhi dei popoli occidentali.
9. Las Casas, nel 1514, rimasto colpito dai
domenicani, che denunciavano lo
sfruttamento e il maltrattamento dei popoli
colonizzati, abbraccia la causa delle
popolazioni native, fino a diventare
anch’egli domenicano nel 1522. il suo più
grande intervento è stato quello al
cospetto di Carlo V di Valladolid, per
valutare la situazione creatasi nelle
colonie del Nuovo Mondo
10. Sepúlveda, cronista e cappellano di
Carlo V, è autore di numerose opere
storiche e filosofiche nelle quali sostiene
la legittimità della guerra nelle terre
d’oltre mare, e della schiavitù degli
indios, sfruttando giustificazioni
filosofiche e religiose .