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Il Fascicolo dell’opera
Sicurezza in casa
SICUREZZA A 360°
Sicurezza al lavoro
Sicurezza per strada
Sicurezza nel tempo libero
Sicurezza nelle macchine
Sicurezza nei luoghi di lavoro?
Nel 2013 sono 571 i morti
sui luoghi di lavoro, ma
oltre1300 se si aggiungono
anche i decessi sulle strade e
in itinere
Sicurezza per strada
Sicurezza per strada
Questa attività può essere svolta sia come dipendente che come libero professionista
Sicurezza per strada
In termini numerici gli incidenti
stradali sono responsabili della
morte di circa 4000 persone.
Quasi 10 volte gli infortuni sul
lavoro.
Sicurezza in casa
Quanti infortuni
mortali in casa ogni
anno?
Sicurezza in casa
Abbiamo circa 2.900.000
Infortuni domestici ogni anno
(il triplo degli infortuni sul lavoro)
130.000 Ricoveri
Circa 8.400 infortuni mortali
(otto volte gli infortuni sul lavoro)
SUL LAVORO PER LE STRADE A CASA
FERITI 650.000 300.000 2.900.000
MORTI 500 4.000 8.000
DATI A CONFRONTO…..
Costa Concordia
Per aumentare la
consapevolezza
della gravità del
fenomeno
potremmo
immaginare di
riempire due
motonavi concordia
con 4.000
passeggeri e
affondarle senza
superstiti.
NON una tantum,
ma ogni anno!
Quanto e quando progettiamo la sicurezza
delle Nostre case?....
Quanto e quando pensiamo alla sicurezza
delle Nostre case?....
AI SENSI DEL DECRETO LEGISLATIVO 9 APRILE 2008, N.81 integrato con:
- Legge 7 Luglio 2009 n° 88;
-Decreto legislativo 3 Agosto 2009 n° 106.
IL FASCICOLO DELL’OPERA
normativa ed opportunità
CORTE DI CASSAZIONE - SEZIONE TERZA CIVILE - Sentenza 16 ottobre 2008,
n. 25251:
In tema di condominio, la figura dell'amministratore nell'ordinamento non si
esaurisce nell'aspetto contrattuale delle prerogative dell'ufficio. A tale figura il
codice civile e le leggi speciali imputano doveri ed obblighi finalizzati ad impedire
che il modo d'essere dei beni condominiali provochi danno di terzi. In relazione a
tali beni l'amministratore, in quanto ha poteri e doveri di controllo e poteri di
influire sul loro modo d'essere, si trova nella posizione di custode, pertanto deve
curare che i beni comuni non arrechino danni agli stessi condomini od a terzi
L’AMMINISTRATORE QUALE «CUSTODE»
Solo in Italia 50 bambini MUOIONO ogni anno per soffocamento dovuto
a ostruzione delle vie aeree da corpo estraneo.
La progettazione degli impianti
Le abitazioni italiane con impianti elettrici
non a norma sono più dei 2/3 con quasi
50.000 incidenti domestici, anche
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diversi milioni di euro. I dati di un’indagine
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fanno emergere un quadro piuttosto
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Protezione dai fulmini
Il Bagno
La notte
Lampada con
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movimento
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Radon
Direttiva
macchine e
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• Verifica Test salvavita: Mensile
• Verifica messa a terra: ogni 5 anni
• Estintori : 6 mesi – 3
anni
• Valvola sicurezza boiler 6 mesi
• Caldaia: 1 anno
• Pulizia canna fumaria camini: 1 anno
• Perdite acqua: Mensile
• Rilevatori gas 6 mesi
• Tubo gas 6 mesi – 5
anni
• Luci di emergenza 6 mesi
OBBIETTIVI DEI DIVERSI FASCICOLI E PIANI DI
MANUTENZIONE DELLE OPERE
Piano di
manutenzione
dell’opera e
delle sue parti
Fascicolo del
fabbricato
Fascicolo
dell’opera
(art. 91 – D.Lgs81/2008)
Obiettivo
prevedere, pianificare e programmare l’attività di manutenzione
dell’opera eseguita, al fine di mantenerne nel tempo la funzionalità, le
caratteristiche qualitative, l’efficienza ed il valore economico.
Obiettivo
tutelare i fruitori dell’immobile mediante la raccolta di tutte le
informazioni utili per definire e monitorare nel tempo lo stato
complessivo dell’opera con particolare attenzione alle condizioni
strutturali della stessa
Obiettivo
definire tutte le informazioni in grado di facilitare l'attività di tutela della
sicurezza e della salute del personale incaricato, durante l’esercizio
dell’opera, dell’esecuzione di tutti quei lavori necessari (e prevedibili),
per la futura gestione (manutenzione compresa) dell'opera eseguita.
COS’E’ IL FASCICOLO DELL’OPERA.
Il F.O. è il documento predisposto dal coordinatore della sicurezza (nella
fase di progettazione dell’opera) contenente informazioni utili ai fini
della prevenzione e protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori.
Il F.O. sarà preso in considerazione all’atto di eventuali lavori successivi
sull’opera.
Il F.O. è a tutti gli effetti un elaborato tecnico, è nel redigerlo il
coordinatore terrà ben presente il requisito prestazionale del documento,
ovvero fornire tutte le informazioni utili per assicurare l’esecuzione in
sicurezza dei lavori sull’opera edile, successivi alla costruzione.
Per le opere pubbliche (D.Lgs 163/2006 e s.m.i.) il fascicolo tiene conto
del piano di manutenzione dell’opera e delle sue parti (art. 40 DPR
554/1999).
CHI E QUANDO DEVE REDIGERE IL FASCICOLO
La compilazione del F.O. costituisce un obbligo esclusivo del coordinatore della progettazione,
(art.91 del D.lgs. 81/2008 (T.U.S.L.).
Anche se il F.O. è un documento tecnico effettivamente utilizzabile per lavori successivi
sull’opera, vi sono due ragioni che impongono la realizzazione dello stesso prima dell’apertura
del cantiere:
1. La redazione del F.O. si configura come momento di verifica della corretta progettazione, in
relazione alla sicurezza dei futuri interventi (lacune progettuali potrebbero essere rettificate
prima dell’apertura del cantiere).
2. La presenza del F.O. è obbligatoria per la validità del permesso di costruire o della d.i.a.;
difatti in assenza della Notifica preliminare, del piano di sicurezza, in assenza del documento
unico di regolarità contributiva delle imprese e dei lavoratori autonomi o appunto del F.O., è
sospesa l’efficacia del titolo abilitativo (D.lgs. 81/2008 art. 90 comma 10).
PER QUALI OPERE E PREVISTO IL F.O.
Per tutte le opere che richiedono la nomina del CSP.
Per tutte le opere che pur non richiedendo il CSP richiedono il CSE
Il fascicolo non è necessario nel caso di lavori di manutenzione
ordinaria di cui all’art. 3 comma 1 lett. a) del DPR 380/2001
(testounico dell’edilizia).
Interventi di manutenzione ordinaria: interventi che riguardano le
opere di riparazione, rinnovamento e sostituzione delle finiture di
edifici e quelle necessarie ad integrare o mantenere in efficienza
gli impianti tecnologici esistenti.
COMMITTENTE
PRIVATO
Nuova opera
rientrante
nel titolo IV
Modifiche
alle opere
esistenti
Manutenzione
Ordinaria
Es Rif pavimenti, intonaci,
cartongessi, ecc.
Altra
ManutenzioneNomina
CSP/CSE ed
elaborazione
PSC e FTO
Può essere obbligatoria redazione
PSC ma non il FTO.
Il committente mette a disposizione
il FTO esistente, se c’è!
Il Committente mette
a disposizione del CSP
il FTO se c’è.
AZIENDA
Nuova opera
rientrante
nel titolo IV
Modifiche
alle opere
esistenti
Manutenzione
Ordinaria
Es Rif pavimenti, intonaci,
cartongessi, ecc.
Altra
Manutenzione
Nomina
CSP/CSE ed
elaborazione
PSC e FTO
Art 26 ovvero nomina CSP il quale
non è obbligato a redigere il FTO.
Il committente mette a disposizione
il FTO esistente, se c’è!
Il Committente mette
a disposizione del CSP
il FTO se c’è.
Nuova opera
NON
rientrante nel
titolo IV
Art 26
mettendo a
disposizione
FTO
COMMITTENTE DATORE DI LAVORO E F.O.
Il documento F.O. alla fine dei lavori viene trasmesso al committente.
Al committente spetta inoltre il compito dell’ aggiornare il F.O.
Per lavori successivi sull’opera il committente avrà il dovere di informare le ditte
affidatarie dei rischi e delle misure di sicurezza presenti sul luogo , e potrà adempiere
a questo obbligo (quantomeno in parte se non del tutto) con la messa a disposizione
del F.O.
Per interventi successivi in cui si prevedono interferenze che rendono necessaria la
compilazione del DUVRI, questo sarà redatto tenendo conto del F.O.
Nel caso di interventi successivi sull’opera in cui ci sia la nomina del Coordinatore, con
il compito di redigere il P.S.C. il committente dovrà fornire copia del F.O. al
coordinatore della sicurezza, il quale baserà il proprio P.S.C. sull’individuazione dei
rischi e delle misure già disponibili sul F.O.
VITA DELL’OPERA E GESTIONE DEL F.O.NELLA SEGUENTE TABELLA E’ RAPPRESENTATA LA GESTIONE DEL DOCUMENTO F.O. DALLA
NASCITA DELL’OPERA ALL’EVOLUZIONE DELLA STESSA CON I RELATIVI INTERVENTI DI
MANUTENZIONE.
Nota
C.S.P. : Coordinatore della Sicurezza in fase di Progettazione;
C.S.E. : Coordinatore della Sicurezza in fase di Esecuzione;
F.O. : Fascicolo dell’Opera
F a s e d i p r o g e t t
P r o g e t t o D e f
E s e c u t i v o
F a s e d i r e a l
F i n e L a v
C o l l a u d oM a n u t eM a n uM a
t
P r e d i s p o s i z i o n e
d a p a r t e d e l C .
P r i m a S t e s u r
d e l F . O
A g g i o r n a m e n
d a p a r t e d e
M a n u t eM a n uM a
O
tA g g i o r n
C o m m i
t
R e d a z i o n e e
g e s t i o n e d e l F . O .
O
R e a l i z z a z i o n e e
m a n u t e n z i o n e
d e l l 'o p e r a
F i n e L a v
C o l l a u d o
IL FASCICOLO CON LE CARATTERISTICHE
DELL’OPERA O “F.O.”
RIRERIMENTI LEGISLATIVI.
L’ Articolo 91 del D.Lgs. 81/2008 definisce gli obblighi del coordinatore per la progettazione.
1. Durante la progettazione dell'opera e comunque prima della richiesta di presentazione delle
offerte, il coordinatore per la progettazione:
a) redige il piano di sicurezza e di coordinamento di cui all'articolo 100, comma 1, i cui contenuti
sono dettagliatamente specificati nell’ ALLEGATO XV;
b) predispone un fascicolo adattato alle caratteristiche dell’opera, i cui contenuti sono definiti
all‘ALLEGATO XVI, contenente le informazioni utili ai fini della prevenzione e della protezione
dai rischi cui sono esposti i lavoratori, tenendo conto delle specifiche norme di buona tecnica e
dell'allegato II al documento UE 26 maggio 1993. Il fascicolo non è predisposto nel caso di lavori di
manutenzione ordinaria di cui all'articolo 3, comma 1, lettera a) del testo unico delle disposizioni
legislative e regolamentari in materia di edilizia, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 6
giugno 2001, n. 380.
Edificio sicuro fin dalla costruzione
alcuni esempi
Nella fase di progettazione
Durante la progettazione l’opera assume i suoi
caratteri principali.
Spesso l’estetica, l’economicità, la consuetudine
portano il progettista a scelte che influenzeranno
per sempre la sicurezza dell’opera stessa
STUTTURE PEDONABILIMolti infortuni
avvengono a causa
dello sfondamento delle
strutture fragili (Eternit,
traslucidi, ecc)
PROTEZIONE
LUCERNARI
I lucernari,a causa della
loro fragilià ed anche in
considerazione del fatto
che verrranno montati a
struttura ultimata, sono
dei punti decisamente
critici
Reti di protezione
sotto le aperture
Realizzare reti di
protezioni sotto a
solai non pedonabili
da lasciare in opera
definitivamente
ATTENZIONE
Il posizionamento delle reti
non dovrà interferire con gli
impianti in progetto:
ES. Spinkler, illuminazione,
areazione ecc
PARAPETTI
STRUTTURALI
Nella definizione degli
elementi è opportuno
che essi costituiscano
parapetti strutturali
PARAPETTI
STRUTTURALI
L’elemento di
tamponamento può
essere alzato a 1,00
m?
Diversamente quali
soluzioni definitive si
possono adottare
anche per la
manutenzione ?
ACCESSI ALLE COPERTURE
E’ preferibile
individuare delle scale
fisse o di servizio, in
particolare se sulla
coperertura sono
istallati impianti (UTA,
Camini,ecc) Questo
consente di usufruire
delle scale anche in
fase di costruzione e
di manutenzione.
Scala fissa.
Scala alla marinara.
ACCESSI ALLE
COPERTURE
Qualora ciò non sia
tecnicamente realizzabile,
devono essere previsti
percorsi sicuri e
punti o linee di ancoraggio per
imbracature di sicurezza,
conformi alla norma
UNI EN 795
Gli elaborati grafici di progetto devono indicare nel dettaglio i sistemi di sicurezza adottati.
In Provincia di Bg ogni 48 Ore brucia una canna fumaria
16 marzo 2013
180 casi in BG
50 casi hanno
interessato
tutto il tetto
Introduzione
COME DEVE ESSERE REDATTO
Per redigere il F.O. il coordinatore dovrà fare riferimento all’allegato XVI
del D.Lgs. 81/2008.
STRUTTURA DELL’ALLEGATO XVI D.Lgs. 81/2008 E CONTENUTI MINIMI
DEL
FASCICOLO DELL’OPERA
Contenuti
CAPITOLO I (scheda I.1)
CAPITOLO II (scheda II.1; II.2;II.3)
CAPITOLO III (scheda III.1; III.2;III.3)
Fascicolo dell’Opera
INTRODUZIONEIl fascicolo predisposto la prima volta a cura del coordinatore per la progettazione, è
eventualmente modificato nella fase esecutiva in funzione dell’evoluzione dei lavori ed è
aggiornato a cura del committente a seguito delle modifiche intervenute in un’opera nel corso
della sua esistenza. Per interventi su opere esistenti già dotate di fascicolo e che richiedono la
designazione dei coordinatori, l’aggiornamento del fascicolo è predisposto a cura del
coordinatore per la progettazione.
Per le opere di cui al D.Lgs. n. 163 del 12 aprile 2006 e successive modifiche, il fascicolo tiene
conto del piano di manutenzione dell’opera e delle sue parti, di cui all’articolo 40 del Decreto del
Presidente della Repubblica 21 dicembre 1999, n. 554.
Il fascicolo accompagna l’opera per tutta la sua durata di vita.
CAPITOLO IQuesto capitolo contiene la descrizione sintetica dell’opera e
l’individuazione dei soggetti interessati.
Scheda I: descrizione sintetica dell’opera e l’individuazione dei
soggetti interessati.
CAPITOLO II
Questo capitolo riporta l’individuazione dei rischi, delle misure preventive e
protettive in dotazione dell’opera e di quelle ausiliarie, per gli interventi
successivi prevedibili sull’opera, quali le manutenzioni ordinarie e straordinarie,
nonché per gli altri interventi successivi già previsti o programmati. Di fatto
questo capitolo è costituito dalle Schede II-1, II-2 e II-3.
Scheda II-1:Misure preventive e protettive in dotazione dell’opera ed
ausiliarie
Scheda II-2:Adeguamento delle misure preventive e protettive in
dotazione dell’opera ed ausiliarie
Scheda II-3:Informazioni sulle misure preventive e protettive in dotazione
dell’opera necessarie per pianificarne la realizzazione in condizioni di sicurezza e
modalità di utilizzo e di controllo dell'efficienza delle stesse
ANALISI della scheda II.1.e II.2. del CAPITOLO II
All’interno della scheda II.1 e II.2 vengono analizzati i punti critici
dell’attività di manutenzione dell’opera :
CAPITOLO III
Contiene i riferimenti alla documentazione di supporto esistente . Il capitolo III è di
fatto costituito dalle schede schede III-1, III-2 e III-3.
Scheda III-1: Elenco e collocazione degli elaborati tecnici relativi
all'opera nel proprio contesto
Scheda III-2: Elenco e collocazione degli elaborati tecnici relativi alla
struttura architettonica e statica dell'opera
Scheda III-3: Elenco e collocazione degli elaborati tecnici relativi agli
impianti dell'opera
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58 2015 stefano fiori - il fascicolo dell'opera

  • 2. Sicurezza in casa SICUREZZA A 360° Sicurezza al lavoro Sicurezza per strada Sicurezza nel tempo libero Sicurezza nelle macchine
  • 3. Sicurezza nei luoghi di lavoro? Nel 2013 sono 571 i morti sui luoghi di lavoro, ma oltre1300 se si aggiungono anche i decessi sulle strade e in itinere
  • 4.
  • 6. Sicurezza per strada Questa attività può essere svolta sia come dipendente che come libero professionista
  • 7. Sicurezza per strada In termini numerici gli incidenti stradali sono responsabili della morte di circa 4000 persone. Quasi 10 volte gli infortuni sul lavoro.
  • 8. Sicurezza in casa Quanti infortuni mortali in casa ogni anno?
  • 9. Sicurezza in casa Abbiamo circa 2.900.000 Infortuni domestici ogni anno (il triplo degli infortuni sul lavoro) 130.000 Ricoveri Circa 8.400 infortuni mortali (otto volte gli infortuni sul lavoro)
  • 10.
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  • 14. SUL LAVORO PER LE STRADE A CASA FERITI 650.000 300.000 2.900.000 MORTI 500 4.000 8.000 DATI A CONFRONTO…..
  • 15. Costa Concordia Per aumentare la consapevolezza della gravità del fenomeno potremmo immaginare di riempire due motonavi concordia con 4.000 passeggeri e affondarle senza superstiti. NON una tantum, ma ogni anno!
  • 16. Quanto e quando progettiamo la sicurezza delle Nostre case?.... Quanto e quando pensiamo alla sicurezza delle Nostre case?....
  • 17. AI SENSI DEL DECRETO LEGISLATIVO 9 APRILE 2008, N.81 integrato con: - Legge 7 Luglio 2009 n° 88; -Decreto legislativo 3 Agosto 2009 n° 106. IL FASCICOLO DELL’OPERA normativa ed opportunità
  • 18. CORTE DI CASSAZIONE - SEZIONE TERZA CIVILE - Sentenza 16 ottobre 2008, n. 25251: In tema di condominio, la figura dell'amministratore nell'ordinamento non si esaurisce nell'aspetto contrattuale delle prerogative dell'ufficio. A tale figura il codice civile e le leggi speciali imputano doveri ed obblighi finalizzati ad impedire che il modo d'essere dei beni condominiali provochi danno di terzi. In relazione a tali beni l'amministratore, in quanto ha poteri e doveri di controllo e poteri di influire sul loro modo d'essere, si trova nella posizione di custode, pertanto deve curare che i beni comuni non arrechino danni agli stessi condomini od a terzi L’AMMINISTRATORE QUALE «CUSTODE»
  • 19.
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  • 25. Solo in Italia 50 bambini MUOIONO ogni anno per soffocamento dovuto a ostruzione delle vie aeree da corpo estraneo.
  • 27. Le abitazioni italiane con impianti elettrici non a norma sono più dei 2/3 con quasi 50.000 incidenti domestici, anche mortali, causati ogni anno da problemi all’impianto elettrico, con danni sociali per diversi milioni di euro. I dati di un’indagine presentata durante un convegno nazionale sulla sicurezza degli impianti elettrici organizzato mesi fa da Vega Engeneering fanno emergere un quadro piuttosto allarmante che evidenzia l’inadeguatezza di una grossa fetta degli impianti esistenti
  • 28. Linee separate e ben riconoscibili Potenza lampade compatibili per evitare sovraccarichi
  • 30. Sicurezza delle terrazze e dei parapetti
  • 32. Le fonti di abbagliamento
  • 33. Luoghi confinati o con sospetto di inquinamento
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  • 41. Radon
  • 43. Alcuni controlli • Verifica Test salvavita: Mensile • Verifica messa a terra: ogni 5 anni • Estintori : 6 mesi – 3 anni • Valvola sicurezza boiler 6 mesi • Caldaia: 1 anno • Pulizia canna fumaria camini: 1 anno • Perdite acqua: Mensile • Rilevatori gas 6 mesi • Tubo gas 6 mesi – 5 anni • Luci di emergenza 6 mesi
  • 44. OBBIETTIVI DEI DIVERSI FASCICOLI E PIANI DI MANUTENZIONE DELLE OPERE Piano di manutenzione dell’opera e delle sue parti Fascicolo del fabbricato Fascicolo dell’opera (art. 91 – D.Lgs81/2008) Obiettivo prevedere, pianificare e programmare l’attività di manutenzione dell’opera eseguita, al fine di mantenerne nel tempo la funzionalità, le caratteristiche qualitative, l’efficienza ed il valore economico. Obiettivo tutelare i fruitori dell’immobile mediante la raccolta di tutte le informazioni utili per definire e monitorare nel tempo lo stato complessivo dell’opera con particolare attenzione alle condizioni strutturali della stessa Obiettivo definire tutte le informazioni in grado di facilitare l'attività di tutela della sicurezza e della salute del personale incaricato, durante l’esercizio dell’opera, dell’esecuzione di tutti quei lavori necessari (e prevedibili), per la futura gestione (manutenzione compresa) dell'opera eseguita.
  • 45. COS’E’ IL FASCICOLO DELL’OPERA. Il F.O. è il documento predisposto dal coordinatore della sicurezza (nella fase di progettazione dell’opera) contenente informazioni utili ai fini della prevenzione e protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori. Il F.O. sarà preso in considerazione all’atto di eventuali lavori successivi sull’opera. Il F.O. è a tutti gli effetti un elaborato tecnico, è nel redigerlo il coordinatore terrà ben presente il requisito prestazionale del documento, ovvero fornire tutte le informazioni utili per assicurare l’esecuzione in sicurezza dei lavori sull’opera edile, successivi alla costruzione. Per le opere pubbliche (D.Lgs 163/2006 e s.m.i.) il fascicolo tiene conto del piano di manutenzione dell’opera e delle sue parti (art. 40 DPR 554/1999).
  • 46. CHI E QUANDO DEVE REDIGERE IL FASCICOLO La compilazione del F.O. costituisce un obbligo esclusivo del coordinatore della progettazione, (art.91 del D.lgs. 81/2008 (T.U.S.L.). Anche se il F.O. è un documento tecnico effettivamente utilizzabile per lavori successivi sull’opera, vi sono due ragioni che impongono la realizzazione dello stesso prima dell’apertura del cantiere: 1. La redazione del F.O. si configura come momento di verifica della corretta progettazione, in relazione alla sicurezza dei futuri interventi (lacune progettuali potrebbero essere rettificate prima dell’apertura del cantiere). 2. La presenza del F.O. è obbligatoria per la validità del permesso di costruire o della d.i.a.; difatti in assenza della Notifica preliminare, del piano di sicurezza, in assenza del documento unico di regolarità contributiva delle imprese e dei lavoratori autonomi o appunto del F.O., è sospesa l’efficacia del titolo abilitativo (D.lgs. 81/2008 art. 90 comma 10).
  • 47. PER QUALI OPERE E PREVISTO IL F.O. Per tutte le opere che richiedono la nomina del CSP. Per tutte le opere che pur non richiedendo il CSP richiedono il CSE Il fascicolo non è necessario nel caso di lavori di manutenzione ordinaria di cui all’art. 3 comma 1 lett. a) del DPR 380/2001 (testounico dell’edilizia). Interventi di manutenzione ordinaria: interventi che riguardano le opere di riparazione, rinnovamento e sostituzione delle finiture di edifici e quelle necessarie ad integrare o mantenere in efficienza gli impianti tecnologici esistenti.
  • 48. COMMITTENTE PRIVATO Nuova opera rientrante nel titolo IV Modifiche alle opere esistenti Manutenzione Ordinaria Es Rif pavimenti, intonaci, cartongessi, ecc. Altra ManutenzioneNomina CSP/CSE ed elaborazione PSC e FTO Può essere obbligatoria redazione PSC ma non il FTO. Il committente mette a disposizione il FTO esistente, se c’è! Il Committente mette a disposizione del CSP il FTO se c’è.
  • 49. AZIENDA Nuova opera rientrante nel titolo IV Modifiche alle opere esistenti Manutenzione Ordinaria Es Rif pavimenti, intonaci, cartongessi, ecc. Altra Manutenzione Nomina CSP/CSE ed elaborazione PSC e FTO Art 26 ovvero nomina CSP il quale non è obbligato a redigere il FTO. Il committente mette a disposizione il FTO esistente, se c’è! Il Committente mette a disposizione del CSP il FTO se c’è. Nuova opera NON rientrante nel titolo IV Art 26 mettendo a disposizione FTO
  • 50. COMMITTENTE DATORE DI LAVORO E F.O. Il documento F.O. alla fine dei lavori viene trasmesso al committente. Al committente spetta inoltre il compito dell’ aggiornare il F.O. Per lavori successivi sull’opera il committente avrà il dovere di informare le ditte affidatarie dei rischi e delle misure di sicurezza presenti sul luogo , e potrà adempiere a questo obbligo (quantomeno in parte se non del tutto) con la messa a disposizione del F.O. Per interventi successivi in cui si prevedono interferenze che rendono necessaria la compilazione del DUVRI, questo sarà redatto tenendo conto del F.O. Nel caso di interventi successivi sull’opera in cui ci sia la nomina del Coordinatore, con il compito di redigere il P.S.C. il committente dovrà fornire copia del F.O. al coordinatore della sicurezza, il quale baserà il proprio P.S.C. sull’individuazione dei rischi e delle misure già disponibili sul F.O.
  • 51. VITA DELL’OPERA E GESTIONE DEL F.O.NELLA SEGUENTE TABELLA E’ RAPPRESENTATA LA GESTIONE DEL DOCUMENTO F.O. DALLA NASCITA DELL’OPERA ALL’EVOLUZIONE DELLA STESSA CON I RELATIVI INTERVENTI DI MANUTENZIONE. Nota C.S.P. : Coordinatore della Sicurezza in fase di Progettazione; C.S.E. : Coordinatore della Sicurezza in fase di Esecuzione; F.O. : Fascicolo dell’Opera F a s e d i p r o g e t t P r o g e t t o D e f E s e c u t i v o F a s e d i r e a l F i n e L a v C o l l a u d oM a n u t eM a n uM a t P r e d i s p o s i z i o n e d a p a r t e d e l C . P r i m a S t e s u r d e l F . O A g g i o r n a m e n d a p a r t e d e M a n u t eM a n uM a O tA g g i o r n C o m m i t R e d a z i o n e e g e s t i o n e d e l F . O . O R e a l i z z a z i o n e e m a n u t e n z i o n e d e l l 'o p e r a F i n e L a v C o l l a u d o
  • 52. IL FASCICOLO CON LE CARATTERISTICHE DELL’OPERA O “F.O.” RIRERIMENTI LEGISLATIVI. L’ Articolo 91 del D.Lgs. 81/2008 definisce gli obblighi del coordinatore per la progettazione. 1. Durante la progettazione dell'opera e comunque prima della richiesta di presentazione delle offerte, il coordinatore per la progettazione: a) redige il piano di sicurezza e di coordinamento di cui all'articolo 100, comma 1, i cui contenuti sono dettagliatamente specificati nell’ ALLEGATO XV; b) predispone un fascicolo adattato alle caratteristiche dell’opera, i cui contenuti sono definiti all‘ALLEGATO XVI, contenente le informazioni utili ai fini della prevenzione e della protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori, tenendo conto delle specifiche norme di buona tecnica e dell'allegato II al documento UE 26 maggio 1993. Il fascicolo non è predisposto nel caso di lavori di manutenzione ordinaria di cui all'articolo 3, comma 1, lettera a) del testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di edilizia, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380.
  • 53. Edificio sicuro fin dalla costruzione alcuni esempi
  • 54. Nella fase di progettazione Durante la progettazione l’opera assume i suoi caratteri principali. Spesso l’estetica, l’economicità, la consuetudine portano il progettista a scelte che influenzeranno per sempre la sicurezza dell’opera stessa
  • 55. STUTTURE PEDONABILIMolti infortuni avvengono a causa dello sfondamento delle strutture fragili (Eternit, traslucidi, ecc)
  • 56. PROTEZIONE LUCERNARI I lucernari,a causa della loro fragilià ed anche in considerazione del fatto che verrranno montati a struttura ultimata, sono dei punti decisamente critici
  • 57. Reti di protezione sotto le aperture Realizzare reti di protezioni sotto a solai non pedonabili da lasciare in opera definitivamente
  • 58. ATTENZIONE Il posizionamento delle reti non dovrà interferire con gli impianti in progetto: ES. Spinkler, illuminazione, areazione ecc
  • 59. PARAPETTI STRUTTURALI Nella definizione degli elementi è opportuno che essi costituiscano parapetti strutturali
  • 60. PARAPETTI STRUTTURALI L’elemento di tamponamento può essere alzato a 1,00 m? Diversamente quali soluzioni definitive si possono adottare anche per la manutenzione ?
  • 61. ACCESSI ALLE COPERTURE E’ preferibile individuare delle scale fisse o di servizio, in particolare se sulla coperertura sono istallati impianti (UTA, Camini,ecc) Questo consente di usufruire delle scale anche in fase di costruzione e di manutenzione. Scala fissa. Scala alla marinara.
  • 62. ACCESSI ALLE COPERTURE Qualora ciò non sia tecnicamente realizzabile, devono essere previsti percorsi sicuri e punti o linee di ancoraggio per imbracature di sicurezza, conformi alla norma UNI EN 795 Gli elaborati grafici di progetto devono indicare nel dettaglio i sistemi di sicurezza adottati.
  • 63. In Provincia di Bg ogni 48 Ore brucia una canna fumaria 16 marzo 2013 180 casi in BG 50 casi hanno interessato tutto il tetto
  • 64.
  • 65. Introduzione COME DEVE ESSERE REDATTO Per redigere il F.O. il coordinatore dovrà fare riferimento all’allegato XVI del D.Lgs. 81/2008. STRUTTURA DELL’ALLEGATO XVI D.Lgs. 81/2008 E CONTENUTI MINIMI DEL FASCICOLO DELL’OPERA Contenuti CAPITOLO I (scheda I.1) CAPITOLO II (scheda II.1; II.2;II.3) CAPITOLO III (scheda III.1; III.2;III.3) Fascicolo dell’Opera
  • 66. INTRODUZIONEIl fascicolo predisposto la prima volta a cura del coordinatore per la progettazione, è eventualmente modificato nella fase esecutiva in funzione dell’evoluzione dei lavori ed è aggiornato a cura del committente a seguito delle modifiche intervenute in un’opera nel corso della sua esistenza. Per interventi su opere esistenti già dotate di fascicolo e che richiedono la designazione dei coordinatori, l’aggiornamento del fascicolo è predisposto a cura del coordinatore per la progettazione. Per le opere di cui al D.Lgs. n. 163 del 12 aprile 2006 e successive modifiche, il fascicolo tiene conto del piano di manutenzione dell’opera e delle sue parti, di cui all’articolo 40 del Decreto del Presidente della Repubblica 21 dicembre 1999, n. 554. Il fascicolo accompagna l’opera per tutta la sua durata di vita.
  • 67. CAPITOLO IQuesto capitolo contiene la descrizione sintetica dell’opera e l’individuazione dei soggetti interessati. Scheda I: descrizione sintetica dell’opera e l’individuazione dei soggetti interessati.
  • 68.
  • 69. CAPITOLO II Questo capitolo riporta l’individuazione dei rischi, delle misure preventive e protettive in dotazione dell’opera e di quelle ausiliarie, per gli interventi successivi prevedibili sull’opera, quali le manutenzioni ordinarie e straordinarie, nonché per gli altri interventi successivi già previsti o programmati. Di fatto questo capitolo è costituito dalle Schede II-1, II-2 e II-3. Scheda II-1:Misure preventive e protettive in dotazione dell’opera ed ausiliarie Scheda II-2:Adeguamento delle misure preventive e protettive in dotazione dell’opera ed ausiliarie Scheda II-3:Informazioni sulle misure preventive e protettive in dotazione dell’opera necessarie per pianificarne la realizzazione in condizioni di sicurezza e modalità di utilizzo e di controllo dell'efficienza delle stesse
  • 70. ANALISI della scheda II.1.e II.2. del CAPITOLO II All’interno della scheda II.1 e II.2 vengono analizzati i punti critici dell’attività di manutenzione dell’opera :
  • 71.
  • 72.
  • 73.
  • 74. CAPITOLO III Contiene i riferimenti alla documentazione di supporto esistente . Il capitolo III è di fatto costituito dalle schede schede III-1, III-2 e III-3. Scheda III-1: Elenco e collocazione degli elaborati tecnici relativi all'opera nel proprio contesto Scheda III-2: Elenco e collocazione degli elaborati tecnici relativi alla struttura architettonica e statica dell'opera Scheda III-3: Elenco e collocazione degli elaborati tecnici relativi agli impianti dell'opera
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  • 77.