Raffaello2020 MOOC - Raffaello e le Stanze: innovazione e continuitàAlessandro Bogliolo
Silvia Cuppini parla delle Stanze di Raffaello, mettendo in evidenza la continuità delle esigenze di rappresentazione pittorica e le innovazioni introdotte da Raffaello per rispondere a tali esigenze
https://mooc.uniurb.it/raffaello
Didattica universitaria aperta dell'Università di Urbino, in collaborazione con Accademia Raffaello, Galleria nazionale delle Marche, Città di Urbino e RAI Cultura.
Canale Telegram https://t.me/s/raffaello2020
Raffaello2020 MOOC - Vita e opere di Raffaello, in sintesiAlessandro Bogliolo
Anna Maria Ambrosini Massari delinea la vita e l'opera di Raffaello per offrire una cornice al corso
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Maria Beltramini parle del rapporto di Raffaello con l'Architettura e delle sue opere architettoniche
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Lorenzo Bonoldi - Alexander(s) - Engramma 79, aprile 2010engramma
Nel corso dei secoli l’incredibile avventura – fra mito e storia – di Alessandro il Grande è stata narrata e raffigurata sui più svariati supporti: miniature e arazzi, smalti e bassorilievi, dipinti e complessi monumentali hanno tramandato in immagini le gesta del Macedone che conquistò il mondo.
Anche la decima musa, che da Hollywood (e non solo) presiede all’arte cinematografica, non ha mancato di omaggiare la figura del grande macedone. E lo ha fatto almeno due volte: la prima nel 1956 (Alexander the Great di Robert Rossen) e la seconda nel 2004 (Alexander di Oliver Stone). Dal confronto fra le due pellicole emergono interessanti spunti di riflessione, legati, soprattutto al mutamento della percezione archeologica della Macedonia antica. A marcare la linea di rottura che, come un vero e proprio spartiacque, segna questo cambiamento, è il 1977, anno in cui l’archeologo Manolis Andronikos scoprì le tombe reali macedoni di Vergina.
Anna Cerboni Baiardi parla della tecnica del disegno di Raffaello, come genesi dell'opera
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Luigi Bravi parla della casa di Raffaello e del suo rapporto con le botteghe, a partire da quella "sotto casa", del padre Giovanni Santi
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Raffaello2020 MOOC - Raffaello e le Stanze: innovazione e continuitàAlessandro Bogliolo
Silvia Cuppini parla delle Stanze di Raffaello, mettendo in evidenza la continuità delle esigenze di rappresentazione pittorica e le innovazioni introdotte da Raffaello per rispondere a tali esigenze
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Raffaello2020 MOOC - Vita e opere di Raffaello, in sintesiAlessandro Bogliolo
Anna Maria Ambrosini Massari delinea la vita e l'opera di Raffaello per offrire una cornice al corso
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Lorenzo Bonoldi - Alexander(s) - Engramma 79, aprile 2010engramma
Nel corso dei secoli l’incredibile avventura – fra mito e storia – di Alessandro il Grande è stata narrata e raffigurata sui più svariati supporti: miniature e arazzi, smalti e bassorilievi, dipinti e complessi monumentali hanno tramandato in immagini le gesta del Macedone che conquistò il mondo.
Anche la decima musa, che da Hollywood (e non solo) presiede all’arte cinematografica, non ha mancato di omaggiare la figura del grande macedone. E lo ha fatto almeno due volte: la prima nel 1956 (Alexander the Great di Robert Rossen) e la seconda nel 2004 (Alexander di Oliver Stone). Dal confronto fra le due pellicole emergono interessanti spunti di riflessione, legati, soprattutto al mutamento della percezione archeologica della Macedonia antica. A marcare la linea di rottura che, come un vero e proprio spartiacque, segna questo cambiamento, è il 1977, anno in cui l’archeologo Manolis Andronikos scoprì le tombe reali macedoni di Vergina.
Anna Cerboni Baiardi parla della tecnica del disegno di Raffaello, come genesi dell'opera
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Luigi Bravi parla della casa di Raffaello e del suo rapporto con le botteghe, a partire da quella "sotto casa", del padre Giovanni Santi
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Cecilia Prete parla del periodo fiorentino
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Anna Maria Ambrosini Massari parla della formazione di Raffaello, tra Urbino e l'Umbria
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Alessandro Delpriori parla dei cantieri vaticani e della maturità di Raffaello a Roma.
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Saturno contro. All’ombra dei giganti del Rinascimento. 1. Leonardo da VinciErika Vecchietti
Corso tenuto presso l'Università per la Formazione Permanente degli Adulti GIOVANNA BOSI MARAMOTTI, Ravenna (2012).
Le due facce dell'epoca d'oro dell'arte italiana: il pieno Rinascimento. A fianco delle straordinarie ed esplosive esperienze dei tre grandi geni (Leonardo, Michelangelo e Raffaello) scopriremo quello che la critica chiama “antirinascimento”, ossia una serie di correnti anticlassiche (manieriste, espressioniste, allegoriche e simboliche) che nel panorama culturale del '500 convivono e si intrecciano con le meglio conosciute espressioni del “classicismo” e dell'ordine razionale.
E sorge anche una nuova e inconsueta immagine dell'artista, inteso come personaggio eccentrico e “marginale”, la cui dote creativa è, secondo l'astrologia, ascritta all'influsso di un pianeta capriccioso e caratteriale: Saturno.
Approfondiremo quindi le tematiche del Rinascimento e dell'“antirinascimento”, dei grandi artisti del panorama “ufficiale” e dei meno conosciuti, ma non meno interessanti, artisti “saturnini”, portatori di aspetti eccentrici e trasgressivi del capriccioso, del grottesco, del mostruoso e del deforme che hanno popolato l'immaginazione del Cinquecento.
Cecilia Prete parla del periodo fiorentino
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Anna Maria Ambrosini Massari parla della formazione di Raffaello, tra Urbino e l'Umbria
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Alessandro Delpriori parla dei cantieri vaticani e della maturità di Raffaello a Roma.
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Saturno contro. All’ombra dei giganti del Rinascimento. 1. Leonardo da VinciErika Vecchietti
Corso tenuto presso l'Università per la Formazione Permanente degli Adulti GIOVANNA BOSI MARAMOTTI, Ravenna (2012).
Le due facce dell'epoca d'oro dell'arte italiana: il pieno Rinascimento. A fianco delle straordinarie ed esplosive esperienze dei tre grandi geni (Leonardo, Michelangelo e Raffaello) scopriremo quello che la critica chiama “antirinascimento”, ossia una serie di correnti anticlassiche (manieriste, espressioniste, allegoriche e simboliche) che nel panorama culturale del '500 convivono e si intrecciano con le meglio conosciute espressioni del “classicismo” e dell'ordine razionale.
E sorge anche una nuova e inconsueta immagine dell'artista, inteso come personaggio eccentrico e “marginale”, la cui dote creativa è, secondo l'astrologia, ascritta all'influsso di un pianeta capriccioso e caratteriale: Saturno.
Approfondiremo quindi le tematiche del Rinascimento e dell'“antirinascimento”, dei grandi artisti del panorama “ufficiale” e dei meno conosciuti, ma non meno interessanti, artisti “saturnini”, portatori di aspetti eccentrici e trasgressivi del capriccioso, del grottesco, del mostruoso e del deforme che hanno popolato l'immaginazione del Cinquecento.
Villa Arconati, detta anche il Castellazzo, è una storica villa a Castellazzo di Bollate. Si tratta di un esempio di barocchetto lombardo settecentesco ed è monumento nazionale.
Villa Arconati è una delle importanti ville storiche che si incontrano lungo la ciclabile che affianca il Canale Villoresi.
La ciclabile è documentata in sempreinbici.com/villoresi
Styles of Scientific Reasoning, Scientific Practices and Argument in Science ...Elsa von Licy
The document discusses various topics related to scientific reasoning, practices, and argumentation including different styles of scientific thinking, features of scientific knowledge, and teaching and learning science. It provides examples of "crazy ideas" in science that are now accepted, examines the role of argument in science, and outlines the scientific practices and central questions of science. It also discusses developing models, planning investigations, analyzing data, and constructing explanations as key scientific practices.
Anti-philosophy rejects traditional philosophy and logic, instead embracing creativity, spirituality, and personality. It considers philosophy to be dead, kept alive artificially by analytic philosophers. The document criticizes how philosophy is currently taught and argues it has become unproductive, replacing original aims with nonsense. Anti-philosophy's goal is not to destroy philosophy but to transform its current state and avoid fundamentalism in philosophy and science.
There is no_such_thing_as_a_social_science_introElsa von Licy
This document provides an introduction and overview of the arguments made in the book "There is No Such Thing as Social Science". It begins by stating the provocative title and questioning whether the authors will take it back or qualify their position.
It then outlines three ways the term "social science" could be used - referring to a scientific spirit of inquiry, a shared scientific method, or reducibility to natural sciences. The authors argue against the latter two, methodological and substantive reductionism.
The introduction discusses how opponents may accuse the authors of being a priori or anti-reductionist, but argues that those defending social science are actually being dogmatic by insisting it must follow a scientific model. It frames the debate as being
2. ORFEO, favola pastorale
di A. Poliziano,
allestimento di L. da Vinci
per Charles d’Amboise,
governatore francese di
Milano, 1506-07 (?)
Scenografia e appunti
con i macchinari per
l’apertura della grotta
Londra, British Museum, Codice
Arundel 263, fol. 224
3. Scenografia con il meccanismo per l’apertura della grotta
Londra, British Museum, Codice Arundel 263, fol. 224 (part.)
4. La macchina
Teatri ruotanti e
anfiteatro: ipotesi di
ricostruzione dei teatri
romani di Curione
descritti da Plinio,
1497 ca
Madrid, Biblioteca Nacional,
Codice I 8937, fol. 110 r.
5. Le rocce
Orridi e precipizi.
Geologia dei paesaggi
alpini
Windsor, Biblioteca Reale, n. 12395
6. Giotto, Fuga in Egitto
Padova, Cappella degli Scrovegni, 1303-1305
8. Suggestioni dal
passato: la montagna
Ipotesi di ricostruzione
dell’«ingegno» di
Francesco d’Angelo
detto il Cecca per
l’Ascensione
Santa Maria del
Carmine,
secolo XV
9. Il Monte delli Ebrei,
miniatura di Lionardo
da Colle in Ordine de le
Noze de lo illustrissimo
Signor Misir Costantio
Sfortia de Aragonia et de
la illustrissima Madona
Camilia de Aragonia…
(1475)
manoscritto datato 1480
12. La comparsa di
Plutone
Studio per il
meccanismo della risalita
dal Codice Atlantico , fol. 50 r.
(da una Raccolta di disegni e
stampe di Stefano della Bella,
proprietà privata)
16. L’Ade: IV intermezzo della Pellegrina
(E. d’Alfiano inc. da B. Buontalenti), 1589
17. Il Sant’Alessio, dramma musicale, testo di G. Rospigliosi, mus. di S.
Landi, fronte scenico e macchine di F. Guitti, scene di P. da Cortona
(e/o di G. L. Bernini?), probabile supervisione di G. L. Bernini,
Roma, palazzo Barberini, 1634
19. Un castello “di delizie” con un “sito di Venere” per
Charles d’Amboise, governatore di Milano, 1506
Allievo di Leonardo,Una veduta del Castello di Amboise,
Windsor, RL, 12395
20. Feste per l’ingresso del re Francesco I di Francia
in Lione offerto dalla Nazione fiorentina, 1515
Drago
Windsor, Biblioteca Reale, n. 12369
28. I “moti dell’animo” nel teatro.
Frammenti per l’Orfeo
Aristeo insegue Euridice
Windsor, R.L. 12708 r. (già Codice Atlantico, 289 r.)
29. Orfeo davanti alla montagna degli Inferi
già dal Codice Atlantico, fol. 50 r.
(da una Raccolta di disegni e stampe di Stefano della Bella, proprietà privata)
30. Le Baccanti colpiscono Orfeo
già dal Codice Atlantico , fol. 50 r.
(da una Raccolta di disegni e stampe di Stefano della Bella, proprietà privata)