La suite completa, configurabile e flessibile di Contabilità Analitica e Controllo di Gestione per gestire il budget, rilevare i dati consuntivi e redigere reportistica avanzata. Controlling One è il sistema completo e flessibile, nato dalla ventennale esperienza di Sys-Dat nella progettazione di sistemi di controllo che consentano all’azienda di plasmare tutto il reporting direzionale, necessario al fine di governare con efficienza l’impresa. http://www.sys-dat.it/a/2169/soluzioni-sap-business-one-controlling-one.aspx .Con Controlling One è possibile modellare sistemi complessi, gestire fino a 14 variabili di dettaglio configurabili a piacimento, eseguire formule, calcolare ribaltamenti, impostare grafiche di layout, il tutto senza la necessità di far intervenire dei programmatori.
La suite completa, configurabile e flessibile di Contabilità Analitica e Controllo di Gestione per gestire il budget, rilevare i dati consuntivi e redigere reportistica avanzata. Controlling One è il sistema completo e flessibile, nato dalla ventennale esperienza di Sys-Dat nella progettazione di sistemi di controllo che consentano all’azienda di plasmare tutto il reporting direzionale, necessario al fine di governare con efficienza l’impresa. http://www.sys-dat.it/a/2169/soluzioni-sap-business-one-controlling-one.aspx .Con Controlling One è possibile modellare sistemi complessi, gestire fino a 14 variabili di dettaglio configurabili a piacimento, eseguire formule, calcolare ribaltamenti, impostare grafiche di layout, il tutto senza la necessità di far intervenire dei programmatori.
Considerazioni per sviluppare in modo pervasivo il mercato della Comunicazione Unificata in Italia: promuovere l'impiego all'interno di aziende ed enti mediante un confronto sistematico delle esperienze degli utilizzatori
PMexpo 2022 | La valutazione di congruità dei progetti ICT del PNRRPMexpo
Roberto Meli
Il PNRR, come è noto, non ha solo a che fare con le prassi di governo degli investimenti pubblici nazionali ma deve essere coerente con gli approcci a livello europeo, tipicamente più orientati all’efficacia ed efficienza dei processi piuttosto che al rispetto pedissequo di procedure ammnistrative verticalizzate e spesso non integrate tipiche del nostro contesto nazionale. Il vento sta cambiando anche da noi, però, e gli indirizzi forniti dal governo centrale della PA spingono ora nella direzione giusta.
Ogni intervento ICT del PNRR (diretto o strumentale che sia ad altri ambiti) deve essere giudicato congruo in partenza (ex-ante), deve essere gestito in modo flessibile e trasparente (change requests, agile processes) e rendicontato in modo certo e verificabile (ex-post).
Molte iniziative sono inquadrate in modalità “a corpo” dove assume rilevanza strategica la capacità di fare stime iniziali di tempi, effort e costi accurate, altre sono inquadrate in modalità a consumo o a misura di risultato per le quali è fondamentale non solo fare una scommessa iniziale realistica per lo stanziamento dei fondi ma seguire il processo affinchè resti conveniente, adeguato, flessibile ed efficace.
La maggior parte delle iniziative ICT sono iscritte nell’ambito di mega gare pubbliche oppure accordi quadro o convenzioni CONSIP che, nel momento in cui vengono assegnate (e passano le forche caudine degli immancabili ricorsi alla giustizia amministrativa) apparirebbero già congruite. In realtà quello che viene congruito nelle grosse competizioni di mercato sono i prezzi unitari o le produttività. Dove può nascondersi allora il possibile “danno” o valutazione incongrua ? In genere è nella stima delle quantità di giorni persona oppure delle misure di prodotto che sono previste e rendicontate per raggiungere gli obiettivi che di volta in volta vengono identificati in modo più dettagliato di quanto possibile in un accordo quadro. Nel caso del software, le quantità si chiamano function points, oggi nella versione Simple FP, più moderna e agevole da utilizzare. Se sulle quantità non viene esercitato un governo attento (prima, durante e dopo) il rischio che tariffe congrue generino totali incongrui è elevato.
Ma i function point non sono tutto. Esistono altre componenti di costo che devono essere considerate.
Il Project Management fornisce tecniche di pianificazione e controllo la cui adozione diventa un asset strategico improrogabile per garantire equi processi e fluidità di erogazione e fatturazione dei fornitori nelle iniziative ICT del PNRR.
Il workshop illustra un modello ed un approccio per la valorizzazione economica preventiva e consuntiva di interventi ICT esternalizzati dalla Pubblica Amministrazione che sia coerente con il quadro normativo degli appalti di riferimento. Obiettivo principale del modello denominato R3 – VAMOS (VAlorization MOdel for Software) è quello di facilitare e velocizzare il processo di convergenza sulle stime economiche inizi
Le nuove competenze di Maticmind in ambito applicativoMaticmind
Qualche dato sul team che Maticmind ha acquisito da HP alla fine del 2015.
I servizi applicativi: Tipologie di servizi applicativi che siamo in grado di erogare. Le nostre competenze funzionali: volumi che possiamo esprimere e quali industry possiamo supportare Competenze certificate: PM, PMP, ITIL, SAP, altre certificazioni, etc. e volumi che possiamo esprimere.
Indicatori quantitativi per la valutazione dei processiFulvio Corno
Intervento presso il convegno "Valutare l'efficacia delle cure: un modello al servizio della Persona" organizzato dall'ASL-TO1 e tenutosi il 27/03/2015
Indicatori quantitativi per la valutazione dei processi
Argomenti:
Processi (Riconoscere e descrivere le attività)
Risultati (Valutazione e gestione basata sui risultati)
Indicatori (Condensare in un numero)
Considerazioni (Teoria e pratica)
PMexpo17 - Interpretare DevOps per misurare bene (e meglio) i progetti - Luig...PMexpo
Pmexpo 2017 - 27 ottobre 2017
-----------------------------------------------------------------------
Interpretare DevOps per misurare bene (e meglio) i progetti
(Luigi Buglione - GUFPI-ISMA)
https://www.pmexpo.it/2017/programma/009tk
Considerazioni per sviluppare in modo pervasivo il mercato della Comunicazione Unificata in Italia: promuovere l'impiego all'interno di aziende ed enti mediante un confronto sistematico delle esperienze degli utilizzatori
PMexpo 2022 | La valutazione di congruità dei progetti ICT del PNRRPMexpo
Roberto Meli
Il PNRR, come è noto, non ha solo a che fare con le prassi di governo degli investimenti pubblici nazionali ma deve essere coerente con gli approcci a livello europeo, tipicamente più orientati all’efficacia ed efficienza dei processi piuttosto che al rispetto pedissequo di procedure ammnistrative verticalizzate e spesso non integrate tipiche del nostro contesto nazionale. Il vento sta cambiando anche da noi, però, e gli indirizzi forniti dal governo centrale della PA spingono ora nella direzione giusta.
Ogni intervento ICT del PNRR (diretto o strumentale che sia ad altri ambiti) deve essere giudicato congruo in partenza (ex-ante), deve essere gestito in modo flessibile e trasparente (change requests, agile processes) e rendicontato in modo certo e verificabile (ex-post).
Molte iniziative sono inquadrate in modalità “a corpo” dove assume rilevanza strategica la capacità di fare stime iniziali di tempi, effort e costi accurate, altre sono inquadrate in modalità a consumo o a misura di risultato per le quali è fondamentale non solo fare una scommessa iniziale realistica per lo stanziamento dei fondi ma seguire il processo affinchè resti conveniente, adeguato, flessibile ed efficace.
La maggior parte delle iniziative ICT sono iscritte nell’ambito di mega gare pubbliche oppure accordi quadro o convenzioni CONSIP che, nel momento in cui vengono assegnate (e passano le forche caudine degli immancabili ricorsi alla giustizia amministrativa) apparirebbero già congruite. In realtà quello che viene congruito nelle grosse competizioni di mercato sono i prezzi unitari o le produttività. Dove può nascondersi allora il possibile “danno” o valutazione incongrua ? In genere è nella stima delle quantità di giorni persona oppure delle misure di prodotto che sono previste e rendicontate per raggiungere gli obiettivi che di volta in volta vengono identificati in modo più dettagliato di quanto possibile in un accordo quadro. Nel caso del software, le quantità si chiamano function points, oggi nella versione Simple FP, più moderna e agevole da utilizzare. Se sulle quantità non viene esercitato un governo attento (prima, durante e dopo) il rischio che tariffe congrue generino totali incongrui è elevato.
Ma i function point non sono tutto. Esistono altre componenti di costo che devono essere considerate.
Il Project Management fornisce tecniche di pianificazione e controllo la cui adozione diventa un asset strategico improrogabile per garantire equi processi e fluidità di erogazione e fatturazione dei fornitori nelle iniziative ICT del PNRR.
Il workshop illustra un modello ed un approccio per la valorizzazione economica preventiva e consuntiva di interventi ICT esternalizzati dalla Pubblica Amministrazione che sia coerente con il quadro normativo degli appalti di riferimento. Obiettivo principale del modello denominato R3 – VAMOS (VAlorization MOdel for Software) è quello di facilitare e velocizzare il processo di convergenza sulle stime economiche inizi
Le nuove competenze di Maticmind in ambito applicativoMaticmind
Qualche dato sul team che Maticmind ha acquisito da HP alla fine del 2015.
I servizi applicativi: Tipologie di servizi applicativi che siamo in grado di erogare. Le nostre competenze funzionali: volumi che possiamo esprimere e quali industry possiamo supportare Competenze certificate: PM, PMP, ITIL, SAP, altre certificazioni, etc. e volumi che possiamo esprimere.
Indicatori quantitativi per la valutazione dei processiFulvio Corno
Intervento presso il convegno "Valutare l'efficacia delle cure: un modello al servizio della Persona" organizzato dall'ASL-TO1 e tenutosi il 27/03/2015
Indicatori quantitativi per la valutazione dei processi
Argomenti:
Processi (Riconoscere e descrivere le attività)
Risultati (Valutazione e gestione basata sui risultati)
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PMexpo17 - Interpretare DevOps per misurare bene (e meglio) i progetti - Luig...PMexpo
Pmexpo 2017 - 27 ottobre 2017
-----------------------------------------------------------------------
Interpretare DevOps per misurare bene (e meglio) i progetti
(Luigi Buglione - GUFPI-ISMA)
https://www.pmexpo.it/2017/programma/009tk
Vigilanza ed esperienza: come le norme e le metodologie evolvono
2015 PMI Chapter Università degli Studi Roma Tre
1. 11° T&PM – Roma, 30 Gennaio 2015
Elementi di Pianificazione
Industriale di un progetto di
sviluppo SW
Marco Daccò,
Resp. Pianificazione Tecnica , Telecom Italia Information Technology
2. 21° T&PM – Roma, 30 Gennaio 2015
Sfide alla base della misura,
pianificazione e controllo di un progetto
Software
2
• Specificità/unicità delle funzionalità richieste
• Requisiti espliciti vs requisiti impliciti
• Differenze nello stack/framework tecnologico utilizzato
• Modello di sviluppo adottato
• Modello di sourcing
• Diversi Livelli qualità del Software (es. mission critical)
• Livelli copertura Requisiti non funzionali (es. sicurezza, portabilità)
Sono tutte forze che tendono a far divergere il progetto
da modelli standard/ripetibili
verso ad hoc solution (tailored)
3. 31° T&PM – Roma, 30 Gennaio 2015
Quali modelli di
pianificazione e
controllo utilizzare ?
Metriche volumetriche (tecniche)
• source lines of code o linee di codice sorgente
• complessità ciclomatica
• punti funzione (es. IFPUG, COSMIC, FFP)
• numero di linee richieste dal cliente.
• numero di classi e interfacce
Metriche volumetriche (business)
• Cost per subscriber (es. ambito CRM, consumer)
• Cost per bill (billing)
• Cost per fulfillment di un ordine
Metriche «turk Key» basati su benchmark di settore
Metriche Time & Material
Others….
3
4. 41° T&PM – Roma, 30 Gennaio 2015
Esperienza Telecom Italia
Non esiste una unica ricetta proprio in ragione delle
singole specificità di una iniziativa progettuale
La soluzione scelta da Telecom è quella di combinare
elementi tipici della produzione industriale con
elementi specifici della singola iniziativa
Nelle chart successive vedremo alcuni passaggi chiave
per la definizione di un modello di controllo progettuale
4
5. 51° T&PM – Roma, 30 Gennaio 2015
Il contesto IT nel
gruppo Telecom Italia
5
Perimetro
Telecom Italia Information Technology
TOP 5 a livello italiano per quanto riguarda la
dimensione degli investimenti in progetti di
evoluzione piattaforme ICT
Oltre 70 iniziative progettuali per anno che
insistono su uno dei piu grandi sistemi
informativi italiani
Cantiere Edilizio
A
Air control panel
B
6. 61° T&PM – Roma, 30 Gennaio 2015
Step Zero: focus e analisi profonda
sul proprio ciclo industriale e
modello organizzativo adottato
6
7. 71° T&PM – Roma, 30 Gennaio 2015
Step 1: Operare la scelta delle
metriche in modalità best of breed
Metriche
Volumetriche
Function Points
DEVELOPMENT
Benchmark di
mercato
Rapporti tra
fasi del ciclo di
vita
Ad Hoc KPI
Numero Use Cases
Change Request
Numero Issue
Defect/FP
gguu/FP
Issue type/SDLC
Time based
Quality based
8. 81° T&PM – Roma, 30 Gennaio 2015
Alcuni Esempi in
ambito Telecom Italia
Function Points
(FFP by Gartner)
Utilizzati per determinare la dimensione
della componente di sviluppo SW
Benchmark
di mercato
Business
Use Case
(UML Flow)
Utilizzati per determinare la dimensione
della componente di gestione requisiti
Utilizzati per determinare componenti ancillari del
SDLC (es. PMO, architetture,quality assurance , etc.) in
rapporto alla componente di sviluppo
KPI process
specific
Numerosità di Issue che riguardano «requisiti utente»
clusterizzate secondo timeline di progetto
9. 91° T&PM – Roma, 30 Gennaio 2015
Step 2: Leva su modelli Activity Based
Costing (ABC)
Pur utilizzando un modello di metriche industriali non si può escludere mai la dimensione
Economica in un modello di pianificazione e controllo.
Il modo migliore per garantire corretto allineamento della dimensione economica alla
dimensione industriale (specialmente in contesti ad elevato grado di variabilità della
domanda informatica e con centri di costo che operano su diversi progetti
simultaneamente) è quello di basarsi su modelli di pianificazione ABC (e non su modelli
basati su centri di costo «ab initio» )
E di «trasformare gli economics di progetto» da: MONETA a MONETA DI SCOPO
10. 101° T&PM – Roma, 30 Gennaio 2015
Step 3: Imparare dai propri
errori e disporre di una
propria knoledge base
Il benchmark migliore è quello con se stessi.
Nelle metriche di produzione è quindi fondamentale :
• Disporre di Modelli retroazionati : es. se utilizzi FP devi mettere in
conto un budget di quality assurance per verifiche a consuntivo in
campo (fatto da parte terza)
• Essere disposti ad allocare effort per definire i razionali dalla base di
worst e best case
• Implementare e mantenere una Knowledge Base interna alla azienda
11. 111° T&PM – Roma, 30 Gennaio 2015
Step 4: Attenzione al modello di
comunicazione e alla modalità produzione e
consumo dei datiLo scopo di un modello di pianificazione e
controllo non ha solo il fine di misurare
una prestazione ma deve anche essere
Utilizzato per costruire l’ identità
aziendale del progetto/iniziativa
E allineare i comportamenti futuri (leva
management accounting e non solo
finantial accounting)
Caratteristiche chiave per raggiungere
questo obiettivo sono:
• Modelli paperless e social (es.
utilizzo di frame di collaboration per la
gestione di tutti i dati di governo del
progetto)
• Disaccoppiamento tra produttore e
consumatore del dato
12. 121° T&PM – Roma, 30 Gennaio 2015
Step 4: esperienza TI tracking
Oltre 100
Utenti
univoci al
giorno
5.000
Call to
action
Gestite in
un anno
Miglioram
ento del
delivery
rate di
oltre 30%
10.000
Friendly
remainders
time to
respond
meno 24%
13. 131° T&PM – Roma, 30 Gennaio 2015
Grazie per l’ attenzione