2. Agenzia Europea
per la Sicurezza e Salute
sul Lavoro
Priorità e strategie
nelle politiche di
sicurezza e salute sul
lavoro degli Stati membri
dell’Unione europea
3. Membri del gruppo rete tematica “Priorità e programmi nazionali”
Austria: Ernst Piller
Belgio: Luc van Hamme
Danimarca: Jens Jensen
Finlandia: Lars-Mikael Bjurström
Francia: Françoise Murillo
Germania: Ulrich Riese
Grecia: Matina Pissimissi
Irlanda: Sylvia Wood
Italia: Sergio Perticaroli e Maria Castriotta
Lussemburgo: Robert Klopp
Paesi Bassi: Rob Triemstra
Portogallo: António Fonseca
Spagna: Teófilo Serrano Beltrán
Svezia: Bertil Remaeus
Regno Unito: Gwyneth Deakins
Presidente: Hans-Horst Konkolewsky
Direttore del progetto: Martin den Held
Assistente del progetto: Dagmar Radler
3
5. 7
SINTESI
Introduzione
I. Uno dei principali compiti dell’Agenzia europea
per la sicurezza e la salute sul lavoro consiste nel
facilitare lo scambio di informazioni tra gli Stati
membri europei. Un importante strumento da uti-
lizzare a tal fine è l’organizzazione di progetti infor-
mativi su argomenti specifici. La presente relazio-
ne riassume il primo grande progetto informativo
promosso dall’Agenzia europea da quando, nel set-
tembre 1996, è divenuta operativa. Si basa sui ri-
sultati di un questionario che è stato elaborato in
collaborazione con i rappresentanti di tutti gli Stati
membri e quindi sottoposto ai singoli paesi. L’in-
dagine verteva in particolare sulle priorità e strate-
gie individuate negli Stati membri per migliorare la
sicurezza e salute sul lavoro. Ha tentato soprattutto
di mettere in evidenza esperienze e riflessioni,
comprese quelle delle parti sociali e di altri organi-
smi, utili per la formulazione di una politica pre-
venzionale .
L’uso di strumenti politici
II. Finora in tutti gli Stati membri il compito di mi-
gliorare il livello di sicurezza e salute sul lavoro è
sempre stato affidato alla legislazione. Se in un pri-
mo tempo l’attenzione era soprattutto rivolta agli
aspetti relativi alla sicurezza, successivamente si è
spostata sui problemi riguardanti la salute. Negli
ultimi anni la legislazione ha affrontato anche que-
stioni di carattere sociale e organizzativo.
Numerosi Stati membri fanno sapere che nel corso
degli anni gli indicatori classici del livello di salu-
te e sicurezza sul lavoro, quali gli infortuni e le ma-
lattie professionali, hanno registrato una notevole
flessione. Risultati ancora più positivi sono inoltre
riscontrabili in alcuni settori specifici, come la si-
curezza dei macchinari. Tuttavia, non è facile valu-
tare con precisione l’efficacia della normativa poi-
ché in genere risulta piuttosto arduo riuscire ad
isolarla da altri fattori. In numerosi Stati membri
sono comunque in corso iniziative per migliorare
le tecniche di valutazione.
A livello di luoghi di lavoro, lo strumento delle li-
nee guida, in cui vengono chiariti i requisiti di leg-
ge meno accessibili, risultano essere il modo mi-
gliore per diffondere le necessarie informazioni .
Per questo, nella maggior parte degli Stati membri
vengono spese risorse considerevoli per la produ-
zione e l’aggiornamento di queste pubblicazioni.
Per quanto riguarda il futuro ruolo della legislazio-
ne, è opinione comune che essa continuerà ad es-
sere un importante strumento per determinare i li-
velli di sicurezza contro i rischi per la sicurezza e
salute sul lavoro. Inoltre, si ritiene che la legisla-
zione debba mirare ad un concetto alto di sicurez-
za sulla base dei più recenti dati scientifici e anda-
re al passo con l’evoluzione tecnica e sociale. Ep-
pure, vari Stati membri si dicono preoccupati per la
qualità della legislazione. Poiché gran parte della
normativa è stata formulata diversi anni fa, vedono
la necessità di abrogare vecchie disposizioni ed
aggiornarne altre. Inoltre, esiste una forte volontà
di eliminare gran parte dei dettagli tecnici, lascian-
do che i problemi specifici vengano risolti sul po-
sto di lavoro, nel rispetto dei livelli di sicurezza ri-
chiesti. La maggior parte degli Stati membri ritiene
che in futuro la legislazione debba servire soprat-
tutto a fissare obiettivi e che debba essere formula-
ta in modo tale da non ostacolare tecnologie o me-
todi di lavoro nuovi. Alcuni paesi hanno già fatto
molto in questo campo a livello nazionale; altri pre-
vedono di affrontare la questione in futuro.
III. Per migliorare il livello di sicurezza e salute nei
luoghi di lavoro gli Stati membri europei, la legi-
slazione e l’imposizione hanno costituito le misure
tradizionali di intervento. Ogni anno in Europa ven-
gono visitate dagli ispettori diverse migliaia di im-
prese. In molti casi si prendono provvedimenti, che
possono andare dai semplici avvisi alle azioni le-
gali.
Risulta in particolare che un accurato sistema di
controllo abbia portato alla riduzione dei rischi più
gravi. Tuttavia, come avviene per la legislazione,
appare difficile valutare l’esatto impatto delle attività
di ispezione /imposizione, poiché in genere non si
6. 8
procede ad isolare l’effetto delle singole attività da
altri fattori.
Tutti i paesi convengono sull’importanza delle mi-
sure di ispezione/imposizione e ritengono che an-
che in futuro possano svolgere un importante ruo-
lo per migliorare gli aspetti pratici nel campo della
prevenzione e sicurezza del lavoro. Tuttavia, per
una serie di fattori, alcuni Stati membri prevedono
che il ruolo di tali misure cambierà.
In primo luogo, si riscontra la tendenza a concen-
trare le ispezioni nei settori ad alto rischio, per in-
dividuare i quali gli Stati membri si avvalgono in
genere di sistemi di attribuzione di punteggi.
In secondo luogo, è aumentato il numero degli
esperti di sicurezza e salute sul lavoro (ingegneri
della sicurezza, ergonomi, medici del lavoro e altre
figure professionali del settore che operano nelle
imprese oppure presso servizi o società di consu-
lenza). Una maggiore conoscenza delle questioni
attinenti alla sicurezza e salute sul lavoro è riscon-
trabile anche altrove, ad esempio nelle organizza-
zioni di settore o in quelle delle parti sociali. Gli
ispettorati collaborano sempre più frequentemente
con queste organizzazioni intermediarie, soprattut-
to perché consentono di contattare facilmente i re-
sponsabili della prevenzione e sicurezza del lavoro
(specie nelle piccole e medie imprese).
Un terzo fattore strettamente connesso a quello
precedente è rappresentato dalla volontà esistente
in molti Stati membri di consolidare gli sforzi
compiuti in materia di prevenzione e sicurezza del
lavoro dalle stesse imprese, ad esempio promuo-
vendo la collaborazione tra datori di lavoro e lavo-
ratori e incoraggiando la realizzazione di sistemi
prevenzionali. Un notevole incentivo in tal senso è
dato dalla direttiva quadro europea, che prevede
l’obbligo per le imprese di effettuare una valutazio-
ne dei rischi.
IV. Le campagne di sensibilizzazione rappresenta-
no una forma particolare di intervento. Numerosi
Stati membri europei promuovono iniziative mirate
all’analisi di determinati rischi per la sicurezza e
salute sul lavoro. In genere tali iniziative vengono
organizzate dalle autorità nazionali o da altri enti
parastatali. Accanto alle misure legislative e di
ispezione/imposizione sono previste una serie di
attività informative che si avvalgono di vari stru-
menti, come opuscoli, pieghevoli, pubblicazioni,
ecc.
La maggior parte degli Stati membri ha già lancia-
to campagne di sensibilizzazione per migliorare la
sicurezza e salute sul lavoro. Sembra infatti che
questo tipo di intervento possa determinare una
notevole flessione degli infortuni e delle malattie
professionali. Ciò perché una maggiore consape-
volezza del rischio porterebbe i gruppi interessati
ad adottare misure preventive. Particolarmente uti-
li si sono dimostrate le campagne orientate per set-
tore, che prevedono il coinvolgimento di parti so-
ciali, imprese, lavoratori ed altre organizzazioni in-
termediarie, poiché consentono di tener conto del-
le condizioni specifiche del settore contemplato.
Data l’efficacia di questo strumento, non sorprende
che la maggior parte dei paesi intenda continuare
ad avvalersene in futuro.
V. Uno strumento piuttosto diverso per migliorare
la sicurezza e salute sul lavoro sono gli incentivi fi-
nanziari. Per incoraggiare le imprese a migliorare i
loro livelli di sicurezza e salute molte amministra-
zioni e diversi enti assicurativi (parastatali) hanno
affiancato agli obblighi prescritti dalla legge una
serie di incentivi finanziari. Questi prevedono so-
prattutto: la differenziazione dei premi assicurativi
contro gli infortuni e le malattie professionali; sov-
venzioni pubbliche per la ricerca e lo sviluppo tec-
nologico; agevolazioni fiscali per le imprese che
investono in sicurezza e salute sul lavoro; sovven-
zioni per valutare la situazione a livello aziendale.
Per quanto riguarda i premi per le assicurazioni
contro gli infortuni e le malattie professionali,
sembra accentuarsi la differenziazione degli stessi.
In alcuni paesi i datori di lavoro sono tenuti a so-
stenere gran parte dei costi relativi ai periodi di as-
senza per malattia del personale.
VI. Uno strumento relativamente nuovo per mi-
gliorare la sicurezza e salute sul lavoro è la certifi-
cazione di prodotti e servizi. L’uso più tradizionale
della certificazione si ritrova nel campo della sicu-
7. 9
rezza. Probabilmente meno conosciuti sono i re-
quisiti di legge per i prodotti chimici. Gli ultimi svi-
luppi (in parte dovuti all’attuazione della direttiva
quadro europea negli Stati membri) riguardano la
certificazione della qualità dei servizi per la sicu-
rezza e salute sul lavoro.
La maggior parte degli Stati membri ha un atteg-
giamento positivo nei confronti della certificazione.
Tuttavia, alcuni osservano che tale strumento non
sempre fornisce garanzie sufficienti per il livello di
sicurezza o che andrebbe utilizzato soltanto in caso
di rischi elevati. Altri paesi promuovono una poli-
tica attiva per incoraggiare il settore privato ad isti-
tuire in vari campi programmi di certificazione vo-
lontaria.
VII. In tutti gli Stati membri vengono promossi
corsi di formazione per la sicurezza e salute sul la-
voro. I corsi possono essere rivolti a diverse cate-
gorie di persone: lavoratori, rappresentanti sinda-
cali, dipendenti con mansioni specifiche nel
campo della sicurezza e salute sul lavoro, impren-
ditori, apprendisti, esperti in prevenzione (come
ingegneri della sicurezza, ecc.), medici e infine gli
stessi formatori.
Numerosi Stati membri segnalano la difficoltà di
valutare gli effetti reali della formazione sui luoghi
di lavoro. Finora sono state condotte poche ricer-
che in materia. Tuttavia, dai dati disponibili è pos-
sibile dedurre che la formazione costituisce uno
strumento molto importante ed efficace per la pre-
venzione. Ad esempio, risulta che i lavoratori che
beneficiano meno della formazione (ad es. quelli a
tempo determinato o a domicilio) sono maggior-
mente esposti a rischi di infortunio.
Molti Stati membri ritengono che la formazione di-
venterà sempre più importante in futuro. È essen-
ziale finalizzarla maggiormente ai diversi gruppi in-
teressati.
Priorità nei vari ambiti
VIII. In passato numerosi Stati membri hanno ri-
volto un’attenzione particolare ai rischi chimici, fi-
sici e di sicurezza. Nel campo delle sostanze chi-
miche ci si è occupati principalmente dell’amianto,
mentre in quello degli agenti fisici del rumore. Per
quanto riguarda la sicurezza, è stata presa in con-
siderazione soprattutto la sicurezza dei macchinari.
Una notevole attenzione è stata dedicata anche allo
sforzo fisico e alla movimentazione manuale dei
carichi.
Le categorie di rischio ritenute importanti per il fu-
turo sono: gli agenti chimici (cancerogeni), i rischi
per la sicurezza (sicurezza dei macchinari, rischio
di cadute) e i fattori psicosociali (soprattutto lo
stress sul lavoro). Una novità riscontrata nei paesi
europei è la tendenza a tener conto sempre più dei
problemi che sorgono in campo organizzativo e
gestionale, ad esempio rivolgendo una maggiore
attenzione alla valutazione dei rischi e all’analisi dei
potenziali rischi legati ai nuovi modelli di lavoro.
IX. Per quanto riguarda le categorie di lavoratori,
in passato è stata prestata attenzione soprattutto ai
giovani. Si prevede che negli anni a venire si terrà
conto, insieme ai lavoratori giovani, anche dei la-
voratori anziani. Una maggiore attenzione verrà ri-
volta anche al cosiddetto “lavoro atipico” (lavoro a
domicilio, telelavoro, ecc.) come pure alla catego-
ria dei lavoratori autonomi.
X. I settori economici che negli ultimi dieci anni
sono stati oggetto di particolare attenzione sono:
l’agricoltura e i settori connessi, l’industria chimi-
ca, l’industria metallurgica e l’edilizia. Mentre i set-
tori che verranno presi maggiormente in conside-
razione in futuro sono: ancora l’edilizia; il
commercio, i trasporti e i servizi; nonché l’istruzio-
ne, la sanità (in particolare gli ospedali) e il setto-
re pubblico.
XI. Negli Stati membri europei la ricerca si è occu-
pata soprattutto degli agenti chimici. In alcuni pae-
si sono stati presi in esame soltanto uno o alcuni
agenti chimici, mentre in altri la gamma delle so-
stanze analizzate è assai vasta.
In futuro la ricerca si occuperà probabilmente an-
che di altri aspetti. Si continueranno a studiare gli
agenti chimici (in particolare quelli cancerogeni),
ma altrettanto importanti diventeranno le proble-
matiche psicosociali (soprattutto lo stress sul lavo-
8. 10
ro) e le questioni metodologiche (ad esempio, va-
lutazione dei rischi e analisi costi-benefici). Infine,
importante materia di ricerca saranno anche le
conseguenze dell’introduzione di nuovi modelli di
lavoro.
Sviluppi a livello aziendale
XII. La gestione della sicurezza e salute sul lavoro
è diventata un’area dinamica negli ultimi anni. Se
in un primo tempo era orientata soprattutto alla ri-
duzione di determinati rischi nei luoghi di lavoro,
alla fine degli anni ‘70 e nel corso degli anni ‘80 si
è avuto un radicale cambiamento con l’affermarsi
del concetto di prevenzione. Attualmente a livello
aziendale vengono presi in considerazione diversi
aspetti importanti.
In primo luogo, ai sensi della direttiva quadro eu-
ropea, le imprese devono disporre dei risultati di
una valutazione dei rischi. In numerosi paesi euro-
pei sono in corso iniziative per agevolare tale pro-
cesso. Molti enti pubblici e associazioni di catego-
ria si stanno adoperando per elaborare metodi
pratici per la valutazione dei rischi.
Secondariamente, la disponibilità su così vasta
scala delle valutazioni dei rischi effettuate dalle im-
prese pone l’interrogativo se sia il caso di utilizza-
re questi dati per altre finalità e con quali modalità.
Le informazioni contenute nelle valutazioni dei ri-
schi potrebbero costituire un valido strumento di
lavoro, in particolare per i servizi addetti all’impo-
sizione. In alcuni paesi si ritiene che se un’impresa
dispone di un adeguato sistema di valutazione dei
rischi e di un programma di miglioramento, le au-
torità ne debbano tenere conto nel momento impo-
sitivo.
Futuri sviluppi
XIV Nel mercato del lavoro si stanno registrando
una serie di sviluppi di grande importanza, il cui
impatto sarà probabilmente avvertito in maniera
ancor più rilevante in futuro. L’emergere di tali ten-
denze mette in discussione il ruolo tradizionale
della legislazione e dell’imposizione.
In primo luogo, sono in atto alcuni cambiamenti
demografici. Particolarmente evidente è la maggio-
re presenza di persone anziane nella società e
quindi nel mondo del lavoro. Ciò significa che una
parte crescente della popolazione attiva sarà più
esposta a determinati rischi professionali. Biso-
gnerà perciò stabilire come tutelare adeguatamen-
te i lavoratori meno giovani.
In secondo luogo, si registrano varie tendenze che
denotano un’evoluzione dei modelli di lavoro. Tra
queste, figura il maggior ricorso al lavoro tempora-
neo, a domicilio e interinale. Chiaramente tali svi-
luppi mettono a dura prova la capacità delle auto-
rità nazionali di formulare adeguate politiche di
occupazione.
XV. Gli Stati membri sono stati invitati a formulare
le proprie idee sulle iniziative da intraprendere a li-
vello europeo. Le risposte sono state molteplici.
Molti hanno ribadito l’esigenza di uno scambio di
informazioni ed esperienze tra paesi sulle questio-
ni inerenti alla sicurezza e salute sul lavoro. A ciò
si collega il parere espresso da alcuni Stati membri
in merito all’incontestabile valore aggiunto che
avrebbero proposte di programmi come SAFE, se
potessero essere scambiate esperienze positive
con altri Stati membri.
Alcuni Stati membri hanno anche proposto di pre-
vedere una qualche forma di coordinamento per la
ricerca nel campo della sicurezza e salute sul lavo-
ro, al fine di evitare iniziative superflue e realizzare
azioni comuni. Analogamente, gli Stati membri
hanno proposto di unire le forze per elaborare linee
guida comuni o sistemi di linee guida (ad esempio,
per la valutazione dei rischi), sistemi di autovaluta-
zione per specifiche professioni o per settori ed al-
tri strumenti di uso pratico.
9. 1.
11
INTRODUZIONE
Uno dei principali compiti dell’Agenzia europea per
la sicurezza e la salute sul lavoro consiste nel faci-
litare lo scambio di informazioni tra gli Stati mem-
bri europei. Un importante strumento da utilizzare
a tal fine è l’organizzazione di progetti informativi
su argomenti specifici.
La presente relazione sulle priorità e strategie ri-
scontrabili nelle politiche di sicurezza e salute sul
lavoro degli Stati membri dell’Unione europea rias-
sume il primo grande progetto informativo intra-
preso sotto la responsabilità dell’Agenzia europea
da quando è divenuta operativa nel settembre
1996. La relazione si basa sulle risposte date da
tutti gli Stati membri ad un questionario elaborato
in collaborazione con i loro rappresentanti. Le ri-
sposte complete possono essere consultate sul
sito Internet dell’Agenzia, mentre alcune figurano
anche sui siti dei punti focali nazionali.
Il progetto è stato avviato a seguito di una decisio-
ne presa dal consiglio di amministrazione dell’A-
genzia nel febbraio 1997. Secondo il consiglio di
amministrazione, questa prima indagine avrebbe
dovuto servire ad ottenere una panoramica delle
priorità e strategie attualmente in atto nel campo
della sicurezza e salute sul lavoro. Oltre ad inclu-
dere una descrizione degli sviluppi registrati negli
ultimi anni nei vari Stati membri, avrebbe dovuto
evidenziare anche le nuove e future tendenze previ-
ste in questo campo. Il consiglio di amministrazio-
ne ha inoltre ritenuto importante che nelle loro ri-
sposte gli Stati membri tenessero debitamente
conto anche dei pareri di altri soggetti interessati a
livello nazionale, come le parti sociali, gli enti au-
tonomi territoriali e/o gli istituti assicurativi nazio-
nali.
La formulazione delle priorità e strategie nel cam-
po della sicurezza e salute sul lavoro non viene in-
fatti portata avanti soltanto dalle autorità nazionali.
In alcuni paesi la definizione delle priorità e strate-
gie viene condotta in accordo con le parti sociali. In
molti altri esiste una qualche forma di consultazio-
ne delle parti sociali. In altri paesi vengono coin-
volti anche gli enti autonomi territoriali. Infine, in
alcuni Stati membri i principali istituti assicurativi,
accanto alla loro tradizionale funzione assicurati-
va, svolgono un importante ruolo incoraggiando le
imprese ad introdurre misure di prevenzione.
Chiaramente, l’attuazione di una politica incentrata
sulle priorità e strategie diventa un processo assai
complicato se prevede il coinvolgimento di sog-
getti diversi. Tuttavia, la partecipazione di tali sog-
getti è ritenuta essenziale. Pertanto, questi ultimi
sono stati in un modo o nell’altro coinvolti nella
stesura delle risposte al questionario da parte degli
Stati membri.
Questo progetto intendeva dare una panoramica
delle varie opinioni esistenti riguardo ai numerosi
aspetti della sicurezza e salute sul lavoro piuttosto
che effettuare un’analisi approfondita che aiutasse
a comprendere i diversi approcci adottati in mate-
ria. Comunque, a seguito di questa indagine sa-
ranno varati alcuni progetti informativi specifici
che potranno avvalersi delle informazioni raccolte.
Ulteriori decisioni al riguardo saranno prese nel-
l’ambito del programma di lavoro 1998 dell’Agen-
zia.
Poiché la presente indagine è stata condotta attra-
verso un questionario abbastanza vasto, riguardan-
te diversi elementi, è stato necessario un notevole
impegno da parte degli Stati membri. Innanzitutto,
le risposte hanno richiesto molto tempo. In secon-
do luogo, il questionario ha portato le persone
coinvolte nella determinazione delle priorità e stra-
tegie a riflettere sistematicamente sia sul lavoro
svolto in passato che sulle attività previste per il fu-
turo. Sono state analizzate le reali priorità del pas-
sato e le precise strategie del futuro. Di conseguen-
za, questo esercizio ha comportato uno scambio
molto interessante e valido di opinioni tra gli Stati
membri e la presente relazione può essere conside-
rata un importante risultato di tale processo.
10. 12
2.LEGISLAZIONE
Finora in tutti gli Stati membri il compito di mi-
gliorare il livello di sicurezza e salute sul lavoro è
sempre stato affidato alla legislazione. Le prime
norme risalgono al XIX secolo. Se all’inizio l’atten-
zione era rivolta soprattutto agli aspetti relativi alla
sicurezza, successivamente si è spostata sui pro-
blemi riguardanti la salute. Negli ultimi anni la le-
gislazione ha affrontato anche altri temi, di caratte-
re più sociale e organizzativo.
2.1 Efficacia della legislazione
Gli Stati membri europei si avvalgono da tempo
della legislazione come strumento per migliorare la
sicurezza e salute sul lavoro. In questa sede, tutta-
via, l’aspetto più importante è verificare se e fino a
che punto la legislazione sia risultata efficace a li-
vello di luogo di lavoro.
Numerosi Stati membri hanno evidenziato che ne-
gli ultimi anni gli indicatori classici del livello di si-
curezza e salute sul lavoro, come gli infortuni e le
malattie professionali, hanno mostrato una note-
vole flessione. Risultati ancora più positivi sono
inoltre riscontrabili in alcuni settori specifici, come
la sicurezza dei macchinari.
In alcuni paesi la legislazione ha portato ad un calo
delle rivendicazioni da parte dei lavoratori per con-
dizioni di lavoro inadeguate, mentre in altri casi ha
avuto un effetto positivo anche sui congedi per ma-
lattia. Si osserva inoltre un maggiore rispetto della
legislazione da parte delle imprese (livello di os-
servanza).
Per quanto riguarda i fattori indispensabili per ga-
rantire l’efficacia della legislazione, gli Stati mem-
bri fanno una serie di considerazioni. E’ essenziale
che la legislazione sia realistica, in modo da moti-
vare positivamente gli interessati. Anche il coinvol-
gimento delle parti sociali nell’elaborazione delle
norme viene considerato fondamentale. Le opinio-
ni divergono invece sul modo in cui la legislazione
vada formulata. Alcuni ritengono che norme estre-
mamente precise e dettagliate siano utili per garan-
tire la comprensione e l’osservanza da parte delle
imprese. Altri invece considerano che una norma-
tiva dettagliata, che rischia di essere poco flessibi-
le, costituisca un ostacolo al progresso tecnologi-
co e socioeconomico.
Tuttavia, risulta assai difficile valutare con precisio-
ne l’efficacia della normativa, essendo piuttosto ar-
duo riuscire ad isolarla da altri fattori. In numerosi
Stati membri sono comunque in corso iniziative
per migliorare le tecniche di valutazione.
Per quanto riguarda i singoli luoghi di lavoro, il
modo migliore per diffondere le necessarie infor-
mazioni sembra essere una serie di linee guida, in
cui vengano chiarite le disposizioni legislative
meno accessibili. Nella maggior parte degli Stati
membri è stato realizzato un elevato numero di
pubblicazioni, per sostenere e aggiornare le quali
vengono spese risorse considerevoli.
Alcuni paesi ritengono che, oltre all’efficacia, oc-
corra valutare anche l’efficienza della normativa, ad
esempio, confrontando il suo impatto con altre mi-
sure che potrebbero essere adottate. Una maggio-
re attenzione potrebbe inoltre essere prestata all’e-
laborazione di analisi costi-benefici.
Per incoraggiare le attività di prevenzione è poi
possibile rendere le imprese più consapevoli dei
vantaggi economici che la promozione della sicu-
rezza e salute sul lavoro comporta.
Altri paesi indicano la necessità di verificare l’effet-
tiva applicazione della normativa a livello azienda-
le, sottolineando che essa può essere garantita sol-
tanto mediante misure di vigilanza.
11. AusAustriatria
ss a causa della recente riforma, non
è ancora possibile determinare
l’efficacia della legislazione
GermaniaGermania
ss spesso si può far rispettare la
legge soltanto con le ispezioni
PPaesi Bassiaesi Bassi
ss la legislazione ha contribuito a
ridurre i congedi per infortunio e
malattia
ss a volte la legislazione non è
abbastanza flessibile, il che
comporta effetti negativi per il
progresso tecnologico e
socioeconomico
ss la trasparenza della legislazione
non è sempre garantita
BelgioBelgio
ss gli indicatori classici degli
infortuni e delle malattie
professionali hanno registrato una
flessione a seguito dell’intervento
pubblico. Tuttavia, l’efficacia delle
misure adottate va ancora valutata
con precisione
GreciaGrecia
ss la legislazione è risultata efficace,
grazie anche alla partecipazione
delle parti sociali
ss l’efficacia è aumentata grazie ad
un’attenta e precisa definizione
delle misure/specifiche
obbligatorie
ss il calo di infortuni, querele e
problemi gravi denota l’efficacia
della legislazione, come pure la
maggiore osservanza delle norme
da parte delle imprese
PPortortogalloogallo
ss un gruppo tecnico, istituito dal
governo e dalle parti sociali,
studierà la legislazione in atto e
proporrà le modifiche reputate
necessarie; queste verranno
valutate durante i prossimi
negoziati con le parti sociali
DDanimaranimarcaca
ss per quanto riguarda i singoli
luoghi di lavoro, il modo migliore
per diffondere le conoscenze
necessarie in materia di sicurezza
e salute sul lavoro sembra essere
una serie di linee-guida, in cui
vengono riprese e spiegate le
disposizioni legislative meno
accessibili
ss la legislazione è indispensabile per
l’autorità di controllo e consente di
garantire un livello minimo di OSH
in tutto il paese
IrlandaIrlanda
ss il rispetto della legislazione sul
luogo di lavoro sta migliorando
ss l’efficacia della legislazione ai fini
della salute e sicurezza resta
ancora da accertare
ss la legislazione serve da punto di
riferimento per l’elaborazione di
contromisure
SpagnaSpagna
ss la flessione dei dati relativi agli
infortuni indica l’efficacia della
legislazione, anche se è difficile
isolarne gli effetti da altri fattori
FinlandiaFinlandia
ss per quanto riguarda la normativa
sui macchinari un effetto
chiaramente positivo risulta dalle
statistiche sugli infortuni
ItaliaItalia
ss non è ancora possibile valutare
l’efficacia della recente legislazione
di recepimento delle Direttive UE
ss la precedente legislazione, basata
su un sistema di controllo e
sanzioni, non è risultata molto
efficace. La maggior parte degli
infortuni avveniva senza che la
legge venisse violata
SSveziavezia
ss la normativa da sola non risolverà
i problemi della sicurezza e salute
sul lavoro
ss la modernizzazione della
legislazione, avvenuta nel 1990,
costituisce un utile punto di
partenza per definire le
responsabilità dei datori di lavoro
ai fini di un’adeguata e crescente
gestione della sicurezza e salute
sul lavoro
FrFranciaancia
ss la legislazione degli ultimi anni ha
contribuito a ridurre gli infortuni
mortali e non mortali
ss la legislazione dovrebbe essere
realistica, pertinente e stabile al
fine di motivare i vari soggetti
interessati
LussemburLussemburgogo
ss la legislazione che definisce le
responsabilità e, in particolare, la
direttiva quadro, contribuiscono
notevolmente alla sicurezza e
salute sul lavoro.
Altrettanto utile sembra essere una
maggiore consapevolezza dei
benefici economici che una
politica preventiva comporta
Regno UnitRegno Unitoo
ss la riduzione negli ultimi 25 anni
del tasso di incidenti mortali
indica i benefici di una
legislazione efficace, anche se non
è possibile calcolare il suo preciso
impatto senza tener conto di altri
fattori, quali l’imposizione.
ss da una valutazione dell’impatto di
norme specifiche emerge come la
legislazione possa comportare
notevoli vantaggi, anche se spesso
in termini qualitativi, piuttosto che
quantitativi
Domanda
In che misura la legislazione si è dimostrata efficace sul luogo di lavoro?
In che modo è stata effettuata la valutazione?
13
12. 14
2.2 Il futuro ruolo della legislazione
Un’attenzione particolare viene rivolta al modo in
cui la legislazione debba essere applicata nei luo-
ghi di lavoro. Si sottolinea l’importanza di lasciare
ai datori di lavoro e ai lavoratori spazio sufficiente
per mettere in atto a livello aziendale le misure più
opportune.
Quanto al futuro ruolo della legislazione, è opinio-
ne comune che continuerà ad essere un importan-
te strumento per creare livelli di protezione contro i
rischi per la sicurezza e salute sul lavoro. A tale
proposito, alcuni Stati membri sollecitano la Com-
missione europea ad adeguare le attuali proposte
di direttiva in modo tale da renderle accettabili per
il Consiglio. D’altre parte, i paesi europei ritengono
anche che gran parte dei rischi professionali siano
ormai disciplinati dalla legge.
Inoltre, un parere ampiamente condiviso è che la
legislazione debba mirare ad un concetto elevato di
sicurezza sulla base delle ultime conoscenze
scientifiche e andare al passo con l’evoluzione tec-
nica e sociale.
Cionostante, diversi Stati membri segnalano il pro-
blema della qualità della legislazione. Poiché gran
parte della normativa è stata formulata diversi anni
fa, alcuni paesi sentono il bisogno di abrogare cer-
te disposizioni ormai obsolete. Inoltre, esiste una
forte volontà di eliminare gran parte dei dettagli
tecnici, lasciando ai diretti interessati il compito di
decidere come risolvere i problemi specifici che
possono sorgere sul posto di lavoro, sempre nel ri-
spetto dei previsti livelli di sicurezza.
Alcuni Stati membri affermano che in futuro la le-
gislazione andrebbe maggiormente orientata alla
definizione degli obiettivi e formulata in modo tale
da non costituire un ostacolo per tecnologie o me-
todi di lavoro nuovi. Le proposte di legge dovreb-
bero essere corredate di accurati studi che ne valu-
tino l’impatto.
Gli Stati membri ritengono importante che la nor-
mativa europea in vigore nel campo della sicurezza
e salute sul lavoro venga applicata correttamente in
tutti i paesi. Un’applicazione uniforme a livello eu-
ropeo consente infatti di evitare forme di concor-
renza tra Stati membri sulla base di disposizioni
sociali.
Altri Stati membri sottolineano che i nuovi servizi
di prevenzione e sicurezza, previsti dalla direttiva
quadro europea, influiranno sul ruolo e la funzione
di numerosi operatori del settore.
Infine, alcuni Stati membri affermano che in futuro
la legislazione in materia di sicurezza e salute sul
lavoro andrebbe maggiormente allineata con le
norme presenti in altri settori collegati.
13. AusAustriatria
ss semplificare la legislazione in
vigore per agevolarne la
comprensione e l’applicazione da
parte di imprenditori e lavoratori
GermaniaGermania
ss la futura legislazione dovrebbe
concentrarsi sui rischi gravi
ss le norme andrebbero stilate in
modo comprensibile e attuabile e
dovrebbero accrescere la
responsabilità personale del datore
di lavoro
ss maggiore attenzione va data alle
relazioni pubbliche e/o alle attività
informative per le persone
interessate alla salute e sicurezza
sul lavoro
PPaesi Bassiaesi Bassi
ss occorre migliorare l’efficacia della
legislazione dando maggiori
responsabilità a datori di lavoro e
lavoratori sul luogo di lavoro
ss vanno mantenuti gli attuali livelli
di sicurezza
ss occorre semplificare e rendere più
flessibile la legislazione (europea)
ss la legislazione dovrebbe limitarsi a
fissare gli obiettivi
BelgioBelgio
ss la normativa dovrebbe essere più
orientata agli obiettivi
ss i nuovi servizi di prevenzione
multidisciplinari influiranno sul
ruolo e sul compito di numerosi
operatori del settore
GreciaGrecia
ss la legislazione continuerà a
svolgere un ruolo di primo piano
ss misure e specifiche di natura
obbligatoria continueranno ad
essere introdotte e promosse da
misure non legislative
PPortortogalloogallo
ss la legislazione dovrebbe tener
conto del suo impatto sulle
imprese (specie PMI) e della sua
attuabilità
ss la legislazione andrebbe sostenuta
dagli accordi collettivi derivanti dai
negoziati tra le parti sociali
DDanimaranimarcaca
ss le norme dovrebbero seguire lo
sviluppo tecnico e sociale. Le
disposizioni andrebbero quindi
sottoposte ad una costante
revisione ed eventualmente
semplificate. Tuttavia, esiste un
limite naturale alla semplificazione
poiché il settore della salute e
sicurezza sul lavoro è assai
complesso dal punto di vista
tecnico.
IrlandaIrlanda
ss la legislazione deve essere
facilmente comprensibile
ss la legislazione deve fissare gli
obiettivi
ss i metodi per valutare l’impatto
delle norme vanno migliorati
ss occorre coordinare e rendere
complementari i provvedimenti
emanati da diversi enti governativi
SpagnaSpagna
ss la legislazione continuerà ad
essere indispensabile per
determinare i livelli di sicurezza,
consentendo ai lavoratori e ai
datori di lavoro di mettere in atto
le misure necessarie per
raggiungere tali livelli
FinlandiaFinlandia
ss la legislazione deve mirare ad un
concetto elevato di sicurezza sulla
base delle ultime conoscenze
scientifiche; le disposizioni
obsolete vanno abrogate, mentre
gran parte dei dettagli tecnici
possono essere risolti sul luogo
di lavoro, nel rispetto dei livelli di
sicurezza richiesti
ss le attuali proposte di direttive della
Commissione vanno adeguate in
modo tale da poter essere adottate
dal Consiglio
ItaliaItalia
ss la legislazione dovrebbe
disciplinare i rischi più gravi.
Linee guida di settore dovrebbero
aiutare i datori di lavoro ad
effettuare la valutazione dei rischi e
ad adottare le misure previste
ss è necessario creare un testo unico
che comprenda tutta la normativa
vigente in materia. Occorre
migliorare e semplificare il sistema
normativo, conferendo maggiori
responsabilità alle parti sociali
SSveziavezia
ss occorre coordinare meglio le varie
leggi e normative sulla sicurezza e
salute sul lavoro con quelle di
altri settori collegati
ss esiste un chiaro e urgente bisogno
di ridurre ulteriormente i dettagli
tecnici a favore di un approccio
più sistematico basato sul
controllo interno
FrFranciaancia
ss la legislazione disciplina ormai le
principali aree di rischio
ss le nuove norme dovrebbero
basarsi su accurati studi di
impatto
ss esiste la necessità di semplificare
la legislazione per renderla più
coerente e accessibile, senza
ridurre il livello di protezione
ss occorre dare la precedenza
all’effettiva ed uniforme
applicazione della legislazione in
tutta l’Unione europea
LussemburLussemburgogo
ss nel campo della sicurezza e salute
sul lavoro una legislazione risulta
indispensabile; tuttavia potrebbe
essere formulata in modo più
chiaro e accessibile
Regno UnitRegno Unitoo
ss occorre continuare a considerare
una legislazione basata su un tipo di
approccio mirato, integrandola con
codici di condotta e linee guida in
modo da:
– proteggere tutta la popolazione
attiva
– mantenere un quadro giuridico
abbastanza flessibile da riuscire
ad esaminare nuovi rischi e
problemi per la collettività
senza ostacolare nuove
tecnologie o metodi di lavoro.
Domanda
Quali sono le idee in merito al futuro ruolo della legislazione?
15
14. 16
3.ISPEZIONE/IMPOSIZIONE
SULL’APPLICAZIONE DELLE
NORME
Per migliorare il livello di sicurezza e salute nei
luoghi di lavoro gli Stati membri europei hanno ge-
neralmente provveduto ad adottare, insieme alla
legislazione, una serie di misure volte a garantirne
il rispetto. I primi ispettorati sono stati istituiti nel
XIX secolo. Di solito si occupavano di aspetti spe-
cifici con mezzi piuttosto limitati. Oggi invece gli
ispettorati intervengono spesso in molti settori e il
più delle volte dispongono di personale con quali-
fiche tecniche di vario tipo e che si avvale di diver-
si metodi di lavoro.
3.1 Efficacia delle attività di
ispezione e di imposizione
sull’applicazione delle norme
Gli indicatori classici della sicurezza e salute sul
lavoro evidenziano come l’intervento delle autorità
pubbliche abbia prodotto un calo degli infortuni,
delle malattie professionali e dei rischi. La riduzio-
ne dei rischi gravi sarebbe da attribuire in partico-
lare alle attività di vigilanza condotte dagli organi
incaricati di garantire il rispetto della normativa.
Un punto particolare che è stato messo in evidenza
dagli Stati membri è la vastità del mandato dei ser-
vizi ispettivi. Ogni anno in Europa vengono con-
trollate diverse migliaia di imprese. In molti casi si
prendono provvedimenti, che vanno dai semplici
avvisi alle azioni legali. Tuttavia, molte imprese
non vengono controllate per lunghi periodi a cau-
sa delle limitate risorse di cui dispongono i servizi
ispettivi. Ciò è deplorevole perché le ispezioni
spesso costituiscono per le imprese un incentivo a
sviluppare e migliorare le attività di prevenzione.
Numerosi Stati membri adottano da tempo un ap-
proccio settoriale. L’impressione è che questo
modo di procedere per priorità possa risultare par-
ticolarmente efficace. Tuttavia, è difficile valutare
l’esatto impatto delle attività di ispezione e di con-
trollo sull’applicazione della normativa, poiché in
genere non si procede ad isolare l’effetto delle sin-
gole attività da altri fattori. In alcuni paesi sono co-
munque in corso iniziative per migliorare l’efficacia
di tali attività.
E’ importante riconoscere che le sole attività di
ispezione e di imposizione non sono in grado di ri-
solvere tutti i problemi riguardanti la sicurezza e
salute sul lavoro. Occorre che a livello aziendale
datori di lavoro e lavoratori dedichino alla preven-
zione il tempo e gli sforzi necessari.
15. AusAustriatria
ss a causa della recente riforma, non
è ancora possibile determinare
l’efficacia delle misure volte a
garantire il rispetto della nuova
legislazione
GermaniaGermania
ss il controllo dell’applicazione a
livello aziendale delle misure per
la salute e sicurezza sul lavoro
comporta una notevole riduzione
dei casi di infortunio
PPaesi Bassiaesi Bassi
ss l’efficacia è migliorata a seguito
dell’adozione di un approccio
settoriale che definisce la priorità
dei singoli settori
BelgioBelgio
ss gli indicatori classici degli
infortuni e delle malattie
professionali hanno registrato una
flessione a seguito dell’intervento
dello Stato. Tuttavia, l’efficacia
delle misure adottate va ancora
valutata con precisione
GreciaGrecia
ss fino al 1995 l’efficacia è stata
soddisfacente. Si è avuto un calo
del numero di infortuni e querele
ed è aumentato il rispetto delle
norme da parte delle imprese
ss a causa della riorganizzazione
della pubblica amministrazione (in
corso dal 1995) si registrano ora
alcuni problemi per quanto
riguarda la raccolta dei dati che
consentono di valutare l’efficacia
delle attività
PPortortogalloogallo
ss l’efficacia viene valutata
controllando il livello di
osservanza delle norme e
attraverso le misure correttive
imposte dall’ispettorato
ss la valutazione si basa anche sulle
statistiche relative agli infortuni e
sui rapporti d’ispezione (generali,
regionali o settoriali)
DDanimaranimarcaca
ss Ogni anno vengono controllate
circa 55.000 imprese. Gli avvisi
che invitano queste ultime ad
apportare miglioramenti
ammontano annualmente a
17.500, mentre 8.200 sono i casi
in cui vengono formulate delle
raccomandazioni
IrlandaIrlanda
ss l’efficacia non è ancora stata
misurata perché l’organo preposto
(HSA) non è stato finora in grado
di individuare le adeguate tecniche
di valutazione
SpagnaSpagna
ss le attività di ispezione/imposizione
contribuiscono a ridurre i livelli di
rischio e il tasso di infortuni;
l’effetto di tali attività non è stato
misurato fuori dal contesto di altre
azioni
FinlandiaFinlandia
ss sulla base di indagini e statistiche
sugli infortuni, è possibile
affermare che si sono ottenuti
risultati positivi
ss le attività di ispezione hanno
comportato in particolare una
riduzione dei rischi più gravi; si
ritiene che le visite incoraggino
l’adozione nei luoghi di lavoro di
misure a favore della sicurezza
ItaliaItalia
ss i controlli effettuati a norma della
legislazione vigente non sono stati
sempre in grado di garantire
adeguati livelli di sicurezza
ss la carenza di personale negli
ispettorati influisce sull’efficacia
delle relative attività
SSveziavezia
ss le attività di ispezione/imposizione
da sole non risolveranno tutti i
problemi della sicurezza e salute
sul lavoro. E’ importante che
ciascuno si assuma le proprie
responsabilità
FrFranciaancia
ss le ispezioni si sono dimostrate
efficaci sul luogo di lavoro. Nei
settori ai quali gli organi incaricati
di fare rispettare le leggi hanno
dedicato una particolare
attenzione, la prevenzione è
migliorata
LussemburLussemburgogo
ss occorre risolvere il problema della
limitata prospettiva nazionale degli
organi ispettivi rispetto alla
prospettiva globale degli operatori
economici
Regno UnitRegno Unitoo
ss la riduzione negli ultimi 25 anni
del tasso di incidenti mortali
denota anche l’efficacia delle
misure di imposizione
ss un’indagine condotta presso alcuni
“stakeholder” ha rivelato che
questi sostengono e confidano
nelle misure di imposizione
ss da una ricerca su alcuni strumenti
specifici di imposizione, come la
verifica della gestione della
sicurezza, emerge che pur essendo
efficaci, potrebbero essere
migliorati
Domanda
In che misura le attività di ispezione/imposizione si sono dimostrate efficaci sul luogo di lavoro?
In che modo è stata effettuata la valutazione?
17
16. 18
3.2 Il futuro ruolo delle attività di
ispezione e di imposizione.
Nel contesto di una società dinamica, in cui le co-
noscenze in materia di salute e sicurezza sul lavo-
ro non sono più monopolio delle autorità compe-
tenti, stanno emergendo nuove idee sull’eventuale
futuro ruolo delle attività di ispezione.
Tutti gli Stati membri europei convengono sull’im-
portanza dell’ispezione e ritengono che anche in fu-
turo essa possa svolgere un importante ruolo come
stimolo a migliorare la pratica nel campo della
prevenzione e sicurezza del lavoro. Tuttavia, per
una serie di fattori, si prevede che il ruolo delle mi-
sure di ispezione e di imposizione cambierà.
In primo luogo, si riscontra una chiara tendenza a
concentrare le ispezioni nei settori che presentano
maggiori rischi (ad es. l’edilizia). Gli sforzi volti a
far osservare la normativa saranno maggiormente
diretti verso quei settori in cui il livello di rischio è
tale da giustificarli. Per selezionare questi settori
prioritari, gli Stati membri si avvalgono in genere
di un qualche sistema di valutazione dei rischi.
In secondo luogo, sono aumentate le persone che
hanno una buona conoscenza dei problemi della
sicurezza e salute sul lavoro. Il numero degli esper-
ti in salute sul lavoro, ergonomi, medici del lavoro,
tecnici della sicurezza ed altri operatori del settore
che lavorano nelle imprese, o presso servizi e so-
cietà di consulenza per la salute e sicurezza sul la-
voro, è aumentato negli ultimi dieci anni in nume-
rosi paesi europei. Inoltre, anche altre organizza-
zioni (di settore o gruppi d’interesse) sono a cono-
scenza della materia. Gli ispettorati stanno
cooperando più ampiamente con tali organizzazio-
ni intermediarie, in particolare perché consentono
di contattare facilmente i responsabili della salute e
sicurezza sul lavoro nelle piccole e medie imprese.
Un terzo aspetto, che si ricollega a quello prece-
dente, è che numerosi Stati membri ritengono che
il rafforzamento degli sforzi compiuti direttamente
dalle imprese a favore della prevenzione e sicurez-
za del lavoro costituisca un chiaro obiettivo. Que-
st’ultimo può essere conseguito, ad esempio, favo-
rendo la collaborazione tra datori di lavoro e
lavoratori e incoraggiando la realizzazione di siste-
mi prevenzionali. L’obbligo per le imprese di effet-
tuare una valutazione dei rischi, previsto dalla di-
rettiva quadro europea, costituisce un ulteriore
stimolo in tal senso.
In alcuni paesi i metodi ispettivi sono cambiati, nel
senso che gli ispettori verificano innanzitutto se l’a-
zienda controllata è in grado di mostrare i risultati
di una valutazione sistematica dei rischi. In caso
affermativo, l’ispezione è limitata.
Un altro notevole cambiamento riscontrato in vari
Stati membri, è l’aumento delle pene massime che
possono essere inflitte in caso di violazione della
normativa prevenzionale.
Quanto al modo in cui effettuare le ispezioni, alcu-
ni paesi sottolineano l’importanza di emanare rac-
comandazioni e di fornire informazioni. Eventuali
sanzioni andrebbero prese in considerazione sol-
tanto in una fase successiva. Altri Stati membri at-
tribuiscono invece una maggiore importanza alle
misure impositive.
17. AusAustriatria
ss le misure volte a fare rispettare le
leggi devono prevedere consigli,
prima di intraprendere qualsiasi
altra azione
GermaniaGermania
ss un’attenta ispezione dei luoghi di
lavoro sarà condotta soprattutto in
alcuni settori ad alto rischio (ad
es. l’edilizia)
ss inoltre, le attività di ispezione,
orientate ai dettagli diventeranno
più orientate al sistema
ss gran parte del lavoro sarà dedicato
alle iniziative di consulenza e di
sostegno per le imprese.
PPaesi Bassiaesi Bassi
ss ulteriore concentrazione sui settori
a rischio
ss attività più orientate al sistema
ss introduzione di pene pecuniarie
ss maggiore interesse per le PMI
ss applicazione uniforme della
legislazione in tutto il paese
BelgioBelgio
ss l’ispezione dovrebbe basarsi sulla
valutazione dei rischi, dal
momento che le norme saranno
più orientate agli obiettivi
ss date le scarse possibilità ispettive,
occorre stabilire una serie di
priorità indicando quale tipo di
organizzazione controllare più a
fondo
ss le PMI saranno esaminate su base
settoriale
ss occorre definire alcune linee di
condotta indicative
GreciaGrecia
ss le misure di verifica e imposizione
saranno rafforzate
ss le attività di informazione e
consulenza saranno mantenute e
quelle per le piccole imprese
saranno potenziate
ss continueranno ad essere previste
sanzioni per il mancato rispetto
delle norme da parte dei datori di
lavoro
PPortortogalloogallo
ss coordinamento con altri enti
competenti in materia di salute e
sicurezza sul lavoro
ss determinazione dei settori prioritari
in cui intervenire con azioni
coercitive, in particolare quelli che
presentano elevati rischi
ss maggiore collaborazione con le
strutture che rappresentano datori
di lavoro e lavoratori
ss la prevenzione andrebbe
organizzata a livello aziendale
DDanimaranimarcaca
ss rafforzamento degli sforzi compiuti
dalle aziende stesse (favorire la
collaborazione tra datori di lavoro
e lavoratori e l’introduzione di
sistemi prevenzionali)
ss se le imprese inizieranno a
valutare sistematicamente i rischi
presenti sul lavoro, il ruolo
dell’ispettorato cambierà
(orientamento e controlli casuali
selettivi)
ss in Parlamento è in discussione
una proposta per aumentare i limiti
di pena per violazioni gravi della
normativa in vigore
IrlandaIrlanda
ss promozione di programmi di
partenariato condotti da imprese
all’avanguardia per quanto
riguarda la sicurezza
ss collaborazione con intermediari
ss maggiore attenzione per i settori
più a rischio
ss maggiore attenzione per le imprese
che hanno fatto poco per la
sicurezza
ss miglioramento qualitativo delle
ispezioni
SpagnaSpagna
ss l’ispettorato svilupperà l’attività in
settori prioritari. E’ in preparazione
una legge per ridefinire le funzioni
dell’ispettorato e stabilire le sue
relazioni con le comunità
autonome
FinlandiaFinlandia
ss per migliorare la vigilanza si
stanno elaborando diversi metodi
da abbinare al tradizionale lavoro
di ispezione
ss le competenze del personale
ispettivo saranno accresciute
mediante un apposito progetto
formativo
ss gli ispettori saranno chiamati ad
avvalersi delle conoscenze e dei
modelli dell’economia
dell’ambiente di lavoro
ItaliaItalia
ss oltre a prevedere misure di
ispezione/imposizione, la nuova
legislazione stimola le imprese a
migliorare la sicurezza e salute sul
lavoro, riconoscendo ai lavoratori
la possibilità di esercitare una
maggiore influenza. Conferisce
inoltre alle aziende maggiori
responsabilità e prevede una
formazione tecnica permanente per
gli ispettori
SSveziavezia
ss serve un maggiore coordinamento
tra organi di controllo competenti
in materia di sicurezza e salute sul
lavoro e quelli che operano in altri
settori
FrFranciaancia
ss le attività di ispezione/imposizione
forzata continueranno ad essere
indispensabili
ss per la vastità delle loro
competenze, gli organi incaricati di
fare rispettare le leggi hanno la
possibilità di adottare un
approccio globale alla prevenzione
dei rischi professionali
LussemburLussemburgogo
ss l’elaborazione di soluzioni ai
problemi di salute e sicurezza sul
lavoro da parte degli organi
incaricati di fare rispettare le leggi,
andrebbe adeguata alla normativa
europea ed internazionale
ss inoltre, la politica da condurre in
questo campo dovrebbe prevedere
sia incentivi che sanzioni.
Regno UnitRegno Unitoo
ss il controllo intende essere
costante, adeguato, trasparente e
mirato
ss i programmi settoriali, volti a
perfezionare i sistemi ispettivi di
valutazione dei rischi e le
campagne di sensibilizzazione,
contribuiscono a rendere gli
interventi più mirati
ss si stanno inoltre sperimentando
altre forme per contattare le
persone interessate, come l’invio
di circolari e la collaborazione con
gli intermediari
Domanda
Quali sono le idee in merito al futuro ruolo delle attività di ispezione/imposizione?
19
18. 20
4.CAMPAGNE DI
SENSIBILIZZAZIONE
Numerosi Stati membri europei promuovono ini-
ziative mirate contro determinati rischi per la sicu-
rezza e salute sul lavoro. In genere tali iniziative
vengono organizzate dalle autorità nazionali o da
altri enti parastatali. Tale approccio generalmente
prevede, accanto a misure legislative e ispettive,
una serie di attività informative che si avvalgono di
vari strumenti, come opuscoli, pieghevoli, pubbli-
cazioni, ecc. Possono anche essere abbinate ad al-
tri strumenti di politica prevenzionale, come gli in-
centivi finanziari, la certificazione, ecc.
4.1 Efficacia delle campagne
La maggior parte degli Stati membri europei ha già
varato campagne di questo tipo per migliorare la
sicurezza e salute sul lavoro.
Sembra infatti che le campagne di sensibilizzazio-
ne possano determinare una notevole flessione de-
gli infortuni, delle malattie professionali e delle
conseguenti assenze dal lavoro. Ciò perché una
maggiore consapevolezza dei rischi porterebbe i
gruppi interessati ad adottare misure preventive.
Particolarmente utili sono risultate le campagne
settoriali, che prevedono il coinvolgimento di parti
sociali, imprese, lavoratori ed altre organizzazioni
intermediarie, poiché consentono di tener conto
delle condizioni specifiche del settore contempla-
to. In alcuni paesi si è persino riscontrato che gli
effetti ottenuti permangono nel tempo.
Poiché le campagne si sono dimostrate particolar-
mente importanti per il miglioramento della sicu-
rezza e salute sul lavoro, gli Stati membri europei
si stanno adoperando per mettere a punto stru-
menti di valutazione più precisi, in modo da riusci-
re a preparare iniziative ancora più mirate.
Tra tali metodi di valutazione figurano in modo spe-
cifico:
• il controllo delle vendite di pubblicazioni, video,
ecc.;
• il controllo dell’uso che viene fatto dei servizi di-
sponibili, come il numero di richieste telefoni-
che di informazioni;
• la verifica della consapevolezza di un determi-
nato problema da parte del pubblico prima e
dopo il varo della campagna;
• la valutazione della chiarezza del messaggio e
della misura di incoraggiamento alla partecipa-
zione, per esempio, ad un evento organizzato.
19. AusAustriatria
ss le informazioni inviate ai gruppi
interessati sono state molto
apprezzate
GermaniaGermania
ss le campagne pubbliche si sono
rivelate efficaci, anche se i risultati
sono stati misurati soltanto in
termini di assenze per malattia a
livello aziendale
ss alcuni enti assicurativi contro gli
infortuni hanno condotto
campagne che hanno comportato
un maggiore coinvolgimento dei
gruppi interessati e un aumento
della consapevolezza generale
PPaesi Bassiaesi Bassi
ss particolarmente utili si sono
dimostrate le campagne orientate
verso settori o aspetti specifici
ss la collaborazione con le parti
sociali o altri gruppi d’interesse
aumenta l’efficacia
BelgioBelgio
ss gli indicatori classici degli
infortuni e delle malattie
professionali hanno registrato un
calo a seguito dell’intervento
pubblico. Tuttavia, l’efficacia delle
misure adottate va ancora valutata
con precisione
GreciaGrecia
ss le campagne condotte a livello
nazionale e locale si sono
dimostrate efficaci, come risulta
dagli elevati livelli di
partecipazione e dall’interesse
suscitato
ss in particolare, la partecipazione
delle parti sociali è di grande aiuto
PPortortogalloogallo
ss le campagne settoriali risultano
essere un metodo efficace per la
prevenzione
ss viene considerato importante il
coinvolgimento delle parti sociali
ss l’efficacia sul posto di lavoro viene
valutata esaminando l’evoluzione
degli infortuni
DDanimaranimarcaca
ss campagne mirate di prevenzione
hanno prodotto una notevole
riduzione degli infortuni sul lavoro
ss particolarmente utili si sono
dimostrate le campagne settoriali
(che coinvolgono parti sociali,
imprese e lavoratori), poiché
consentono di tener conto delle
condizioni specifiche del settore
IrlandaIrlanda
ss la consapevolezza a livello
aziendale sta migliorando, anche
se resta da verificare se ciò si
traduce in una maggiore salute e
sicurezza sul lavoro
ss tale consapevolezza è stata valutata
prima e dopo le campagne per
determinarne l’efficacia
SpagnaSpagna
ss le campagne sono riuscite ad
aumentare la consapevolezza dei
rischi da parte della popolazione e
a favorire azioni preventive
ss per la valutazione delle campagne
si è tenuto conto anche delle
statistiche sugli infortuni, pur non
essendo facile isolare gli effetti di
una campagna da altre circostanze
FinlandiaFinlandia
ss le campagne orientate al luogo di
lavoro sono risultate molto
efficaci,avendo comportato una
riduzione degli infortuni e dei
congedi per malattia
ss gli effetti delle campagne
promosse dalle autorità
competenti in materia di salute e
sicurezza del lavoro
sembrerebbero duraturi
ItaliaItalia
ss ci si è avvalsi raramente di questo
strumento e non vi è prova della
sua efficacia
SSveziavezia
ss ultimamente molte campagne
hanno avuto un riscontro positivo
ss gli effetti possono essere sia
generali che specifici
FrFranciaancia
ss gli organismi preposti alla
prevenzione hanno promosso
diverse attività su questioni
specifiche, mentre gli organi
incaricati di fare rispettare le leggi
hanno organizzato campagne
locali; tuttavia tali attività non sono
state sottoposte a valutazione
ss sondaggi d’opinione indicano che
esiste una crescente
consapevolezza dei rischi
professionali
LussemburLussemburgogo
ss le campagne non sono state
valutate in modo sistematico, ma i
risultati sono considerati
incoraggianti
Regno UnitRegno Unitoo
ss le campagne hanno conseguito
una serie di obiettivi, tra cui:
maggiore consapevolezza, meno
infortuni e malattie professionali,
più informazione, promozione di
un nuovo servizio,
incoraggiamento a partecipare ad
un evento pubblico
ss le campagne vengono valutate
mediante una serie di indicatori
Domanda
In che misura le campagne di sensibilizzazione si sono dimostrate efficaci sul luogo di lavoro?
In che modo è stata effettuata la valutazione?
21
20. 22
4.2 Il futuro ruolo delle campagne di
sensibilizzazione
Visti i risultati positivi delle campagne di sensibi-
lizzazione, non sorprende che la maggior parte dei
paesi intenda continuare ad avvalersi di questo
strumento, essendosi soprattutto dimostrato effi-
cace nel ridurre rischi specifici. Pertanto, sulla
base delle precedenti esperienze, in numerosi Sta-
ti membri sono stati formulati ulteriori obiettivi da
conseguire, tra cui: raggiungere un pubblico più
vasto, trattare più in dettaglio gli argomenti, utiliz-
zare diversi mezzi promozionali e ricorrere in modo
più regolare e sistematico allo strumento della
campagna di sensibilizzazione.
Alcuni Stati membri affermano che in futuro, per ri-
sultare efficaci, le campagne dovranno essere più
mirate e prevedere diverse misure e modalità d’in-
tervento. Altri paesi sostengono che le campagne
dovranno cercare di favorire la messa in rete e il
dialogo tra i gruppi d’interesse. Altri ancora riten-
gono importante prevedere un maggiore coinvolgi-
mento delle parti sociali, consentendo loro di or-
ganizzare direttamente alcune campagne o
contemplando forme di collaborazione con le auto-
rità competenti.
Un’altra importante considerazione è che il profilo
dei lavoratori sta cambiando. Ad esempio, oggi
molte persone possiedono un computer e hanno
accesso a Internet, strumenti che in modo crescen-
te diventeranno fonti d’informazione. Risulta quin-
di importante valutare come raggiungere determi-
nati gruppi di lavoratori in modo efficace ed effi-
ciente.
21. AusAustriatria
ss nell’organizzare le future
campagne sarà necessario
rafforzare la collaborazione tra
parti sociali e autorità competenti
GermaniaGermania
ss si continueranno ad utilizzare le
campagne di sensibilizzazione,
ricercando un approccio che
favorisca la messa in rete e il
dialogo nonché l’interdisciplinarità
PPaesi Bassiaesi Bassi
ss le campagne dovrebbero essere
più mirate, interessandosi di
settori o problematiche specifiche
ss il numero delle campagne
organizzate dalle parti sociali o da
altri gruppi d’interesse sta
crescendo
BelgioBelgio
ss le autorità intendono valutare
l’effetto delle campagne
avvalendosi della collaborazione di
organismi competenti in altri
settori, come la sicurezza sociale
GreciaGrecia
ss l’obiettivo è promuovere una
maggiore consapevolezza della
salute e sicurezza del lavoro: (1)
rivolgendosi ad un pubblico più
vasto, (2) affrontando più in
dettaglio la materia, (3) utilizzando
diversi metodi promozionali e (4)
promuovendo campagne di
sensibilizzazione in modo più
regolare e sistematico
PPortortogalloogallo
ss essendo risultate efficaci, si
provvederà a promuovere
campagne di sensibilizzazione
anche in futuro
DDanimaranimarcaca
ss azioni e campagne promozionali
continueranno a svolgere un ruolo
importante nelle future attività di
ispezione
ss per far sì che una campagna risulti
efficace occorre prevedere una
partecipazione attiva dei lavoratori,
delle parti sociali e di tutti gli altri
soggetti interessati
IrlandaIrlanda
ss le future campagne saranno più
mirate e comporteranno un
maggiore coinvolgimento delle
principali organizzazioni di settore
SpagnaSpagna
ss campagne informative saranno
organizzate in collaborazione con
le parti sociali e le Comunità
Autonome
ss il loro scopo sarà di aumentare la
consapevolezza dei rischi,
diffondere informazioni sulle
metodologie e gli indirizzi da
seguire per conformarsi alla nuova
legislazione
FinlandiaFinlandia
ss sono risultate efficaci e quindi
saranno promosse in futuro le
campagne mirate che
comprendono una vasta gamma di
misure e modalità d’intervento
ItaliaItalia
ss sarà necessario programmare
campagne promozionali nei vari
settori, poiché le attività
informative sui rischi professionali
stanno assumendo una crescente
importanza
SSveziavezia
FrFranciaancia
ss per i prossimi anni non è previsto
un aumento rilevante delle
campagne di sensibilizzazione
ss tali campagne devono essere in
grado di rivolgersi a tutte le parti
interessate alla prevenzione (PMI,
lavoratori autonomi)
LussemburLussemburgogo
ss occorre elaborare sistemi di
feedback
Regno UnitRegno Unitoo
ss l’attenzione si sposterà
dall’organizzazione all’individuo.
Esiste quindi l’esigenza di valutare
come gruppi mirati recepiscono le
informazioni e di orientare di
conseguenza le pubblicazioni
Domanda
Quali sono le idee in merito al futuro ruolo delle campagne di sensibilizzazione?
23
22. 24
5.INCENTIVI FINANZIARI
Per incoraggiare le imprese a migliorare i livelli di
sicurezza e salute sul lavoro, molte amministrazio-
ni e diversi enti assicurativi (che spesso sono pa-
rastatali) stanno affiancando una serie di incentivi
finanziari agli obblighi prescritti dalla legge. I prin-
cipali tipi di incentivi sono:
– differenziazione dei premi assicurativi contro gli
infortuni e le malattie professionali;
– sovvenzioni pubbliche per la ricerca e lo svilup-
po tecnologico;
– agevolazioni fiscali per le imprese che investo-
no in sicurezza e salute sul lavoro;
– sovvenzioni per valutare la situazione di sicurez-
za e salute a livello aziendale e sostegno per corsi
di formazione in materia.
Per quanto riguarda i premi assicurativi contro gli
infortuni e le malattie professionali, sembra ac-
centuarsi la differenziazione. In alcuni paesi i dato-
ri di lavoro sono tenuti a sostenere i costi relativi ai
periodi di assenza per malattia del personale.
Un importante problema che si pone dal punto di
vista metodologico, è se sia preferibile basare la
differenziazione dei premi sulla situazione prece-
dente o sulle aspettative future. Nel primo caso, il
premio dipende dal reale calo o aumento degli
infortuni e delle malattie professionali in un’impre-
sa. Un approccio di questo tipo può causare note-
voli problemi alle piccole e medie imprese, poiché
in genere registrano pochi incidenti. Nel secondo
caso, il premio si basa sulla previsione di un mi-
glioramento dell’ambiente di lavoro nell’impresa in
questione.
Quanto alle sovvenzioni pubbliche per la ricerca e
lo sviluppo tecnologico nell’ambiente di lavoro,
pare che in vari Stati membri, queste stiano dimi-
nuendo. Inoltre, soltanto alcuni paesi prevedono
incentivi fiscali a favore delle aziende che compio-
no azioni particolari a favore della sicurezza e salu-
te sul lavoro. In questo caso, grande attenzione va
prestata alla definizione dei prodotti e dei servizi
che possono beneficiare di tali agevolazioni.
Vi sono poi iniziative che prevedono un servizio di
consulenza gratuita per aiutare le imprese a valuta-
re le loro condizioni di sicurezza e salute. A volte
tali iniziative vengono promosse dagli enti assicu-
rativi nazionali. Alcuni paesi offrono anche incenti-
vi finanziari per la formazione del personale. Tali
misure sono risultate particolarmente efficaci ai fini
della prevenzione nei luoghi di lavoro.
23. AusAustriatria
ss al momento non è prevista alcuna
azione di questo tipo
GermaniaGermania
ss i fondi assicurazione contro gli
infortuni calcolano i contributi
sulla base dei rischi, per cui le
singole imprese possono essere
chiamate a pagare più o meno a
seconda dell’efficienza delle
rispettive misure prevenzionali.
PPaesi Bassiaesi Bassi
ss si ritiene che gli incentivi possano
avere un’influenza positiva sulla
salute e sicurezza del lavoro
ss viene giudicata positivamente
l’esperienza acquisita a seguito
dell’aumento della responsabilità
finanziaria dei datori di lavoro per
i congedi malattia
ss si intende introdurre incentivi
fiscali per le imprese (specie PMI)
che investono in salute e
sicurezza)
BelgioBelgio
ss vi potrebbe essere una più stretta
correlazione tra premi e numero di
infortuni, per spingere i datori di
lavoro ad investire nella sicurezza
e salute sul lavoro
GreciaGrecia
ss i programmi vengono finanziati
con risorse nazionali e comunitarie
ss per favorire il miglioramento delle
condizioni di lavoro è previsto un
contributo per i rischi
professionali a carico del datore di
lavoro
ss la creazione di nuovi fondi è
attualmente oggetto di uno studio
di fattibilità
PPortortogalloogallo
ss l’IDICT promuove un programma
annuale che consente a organismi
privati, cooperativistici e pubblici,
di presentare progetti specifici
ss l’IDICT gestisce un fondo
alimentato dai contributi forniti dal
sistema di sicurezza sociale
DDanimaranimarcaca
ss le assicurazioni contro gli infortuni
sul lavoro prevedono un
programma di incentivazione
economica in cui alle imprese che
compiono azioni particolari (oltre a
quelle previste dalla legge) per
migliorare l’ambiente di lavoro,
vengono concessi vantaggi
finanziari (premi ridotti)
ss esistono vari programmi di
sovvenzionamento per scopi
specifici
IrlandaIrlanda
ss non esiste, né è previsto, un uso
sistematico degli incentivi
ss in genere le compagnie di
assicurazione offrono premi ridotti
alle imprese che hanno una
situazione positiva per quanto
riguarda la salute e sicurezza sul
lavoro
SpagnaSpagna
ss la legge sulle assicurazioni sociali
consente variazioni dei premi del
+/- 10 % a seconda dell’efficacia
della politica di riduzione dei
rischi portata avanti dalle singole
imprese
ss a norma della legge sulla
prevenzione dei rischi
professionali verrà istituito un
fondo per promuovere il
miglioramento delle condizioni di
salute e sicurezza sul lavoro
FinlandiaFinlandia
ss gli incentivi non sono necessari
per investimenti economicamente
redditizi; basta fornire le debite
informazioni
ss esistono fondi per sostenere le
imprese impegnate a migliorare lo
stato della salute e sicurezza sul
lavoro
ss il sistema di assicurazione contro
gli infortuni prevede premi
differenziati a seconda del numero
di infortuni
ss parte dei costi sostenuti dagli
imprenditori per la salute sul
lavoro vengono coperti da fondi
pubblici
ItaliaItalia
ss recentemente è stata introdotta una
differenziazione dei premi a favore
delle piccole imprese (max. 15
lavoratori)
ss alcune regioni prevedono
finanziamenti o prestiti agevolati
per innovazioni tecnologiche sul
lavoro connesse alla sicurezza
SSveziavezia
ss esistono numerosi incentivi
finanziari per iniziative di
formazione
ss scarse risorse finanziarie hanno un
effetto negativo sulla formazione
ss il principale incentivo consiste nel
convincere datori di lavoro e
lavoratori che le misure da
adottare comportano dei vantaggi
per l’azienda
FrFranciaancia
ss è stata elaborata una politica attiva
di sostegno finanziario
ss tale sostegno comporta:
– un sostegno diagnostico
gratuito (ANACT);
– sovvenzioni per innovazioni che
possono essere trasferite ad
altre aziende (FACT);
– sovvenzioni a favore di imprese
con meno di 200 lavoratori per
iniziative di formazione e
investimenti materiali (CRAM:
assicurazione sociale locale)
LussemburLussemburgogo
ss finora non si è ancora fatto un uso
sistematico degli incentivi
finanziari
Regno UnitRegno Unitoo
ss si sta riconsiderando la validità
degli incentivi finanziari poiché si
teme che possano falsare il reale
livello di sicurezza
Domanda
Quale politica viene adottata per promuovere a livello aziendale attività per la salute e sicurezza
sul lavoro mediante incentivi finanziari? Esistono fondi speciali istituzionalizzati per tali attività?
25
24. 26
6.CERTIFICAZIONE
6.1 Atteggiamento delle autorità
competenti nei confronti della
certificazione
Uno strumento relativamente nuovo per migliorare
la sicurezza e salute sul lavoro è la certificazione di
prodotti e servizi (incluso l’accertamento della
conformità). In molti paesi europei la certificazione
è una questione politica che comporta una serie di
scelte sui prodotti da certificare, su come formula-
re la normativa in materia e sugli organismi cui af-
fidare l’attività di certificazione. Forse a causa della
relativa novità di questo strumento, i pareri sul va-
lore e l’eventuale uso della certificazione sono con-
trastanti.
L’uso più tradizionale della certificazione si ritrova
nel campo della sicurezza. In molti paesi europei
vige l’obbligo di controllare la sicurezza di ascen-
sori, impianti elettrici e attrezzature similari. Negli
ultimi anni si sono avuti sviluppi analoghi a livello
europeo. Per diversi tipi di attrezzature, come i
macchinari e i dispositivi di protezione individuale,
sono state formulate norme che definiscono i crite-
ri per valutare gli opportuni livelli di sicurezza.
Forse meno conosciuti delle disposizioni sulla si-
curezza sono i requisiti di legge che disciplinano i
prodotti chimici. Diversi Stati membri possedeva-
no una normativa per l’ammissione di tali prodotti
sul mercato nazionale. Poi, nell’ambito del merca-
to interno dell’Unione europea, sono state elabora-
te una serie di disposizioni a livello comunitario,
per cui i prodotti stranieri possono ora essere am-
messi più facilmente sui mercati nazionali.
Un altro uso tradizionale dello strumento della cer-
tificazione riguarda le competenze professionali. Si
è discusso a lungo sulle qualifiche che devono
possedere tecnici della sicurezza, medici del lavo-
ro, esperti in salute occupazionale, ergonomi, in-
fermieri, ecc.
Gli ultimi sviluppi, dovuti in parte all’attuazione
della direttiva quadro europea negli Stati membri,
riguardano la certificazione della qualità dei servizi
per la sicurezza e salute sul lavoro. Diversi paesi
europei non ritengono sufficiente stabilire le quali-
fiche professionali che devono essere possedute
dagli operatori attivi nelle strutture che forniscono
tali servizi, ma considerano altrettanto importante
stabilire norme o criteri per determinare la qualità
dei servizi erogati e il modo in cui vanno forniti.
Oltre al problema di determinare prodotti e servizi
da sottoporre a certificazione, restano da risolvere
diverse altre questioni fondamentali.
La maggior parte degli Stati membri mostra un at-
teggiamento positivo nei confronti della certifica-
zione. Tuttavia, alcuni sottolineano come tale stru-
mento non sempre fornisca sufficienti garanzie per
il livello di sicurezza, mentre altri ritengono che an-
drebbe utilizzato soltanto in caso di rischi elevati.
D’altra parte, alcune amministrazioni nazionali
stanno attivamente incoraggiando il settore privato
ad istituire programmi di certificazione volontaria
in numerosi campi. Un’altra questione correlata
consiste nello stabilire in che misura le ammini-
strazioni pubbliche debbano partecipare alle atti-
vità di certificazione, oppure affidarle al settore pri-
vato. Alcune amministrazioni ritengono di non
dover essere coinvolte nella certificazione, a meno
che non vi siano motivi particolari.
Un fattore che viene a complicare la questione è
che la certificazione nel campo della sicurezza e sa-
lute sul lavoro non è sempre considerata come un
elemento positivo dal punto di vista commerciale.
Pertanto, a volte, quando viene riscontrata una
mancanza di interesse da parte del settore privato,
alle amministrazioni non rimane altro che interve-
nire.
Occorre poi definire se spetti alla stessa pubblica
amministrazione decidere a quali organismi affida-
re il lavoro di certificazione, oppure se tale decisio-
ne possa essere delegata ad un altro ente. Ciò con-
duce alla necessità di stabilire quale controllo vada
eventualmente esercitato su quest’ultimo e quale
statuto giuridico tale ente dovrebbe avere.
25. AusAustriatria
GermaniaGermania
ss per i costi che comporta, la
certificazione obbligatoria
andrebbe di preferenza limitata ai
prodotti particolarmente pericolosi
ss la certificazione volontaria può
aumentare l’efficienza poiché
fornisce informazioni aggiuntive
PPaesi Bassiaesi Bassi
ss la certificazione viene considerata
anche uno strumento di
autoregolamentazione
ss l’uso volontario di questo
strumento viene incoraggiato, in
particolare perché alcune iniziative
volontarie hanno dato buoni
risultati
BelgioBelgio
ss sistemi di certificazione basati
sulla qualità saranno utilizzati
almeno per i servizi di prevenzione
esterni
GreciaGrecia
ss la certificazione viene valutata in
modo positivo se favorisce
l’applicazione della normativa
vigente
PPortortogalloogallo
ss è auspicabile disporre di sistemi
che illustrino agli utenti la qualità
di prodotti o attrezzature
ss la certificazione delle imprese è
volontaria e non è considerata una
garanzia sufficiente di gestione
della prevenzione
DDanimaranimarcaca
ss l’atteggiamento nei confronti della
certificazione come strumento per
migliorare la salute e la sicurezza
sul lavoro, è molto positivo
IrlandaIrlanda
ss in certi casi la certificazione viene
considerata uno strumento valido
SpagnaSpagna
ss la certificazione e l’accertamento
della conformità sono considerati
strumenti essenziali per un’azione
efficace ai fini prevenzionali
ss le pubbliche amministrazioni
stanno compiendo notevoli sforzi
per quanto riguarda i dispositivi di
protezione individuale e i
macchinari
FinlandiaFinlandia
ss la certificazione può essere un
metodo efficace per migliorare la
salute e sicurezza sul lavoro, se si
basa su documenti pubblici
controllati e se viene garantita la
competenza dei certificatori
ss finora i risultati sono stati positivi
soprattutto nel campo della
sicurezza dei prodotti
ItaliaItalia
ss la certificazione viene incoraggiata,
ma non è considerata una garanzia
sufficiente
SSveziavezia
ss la materia è attualmente in
discussione e non è ancora stata
adottata una posizione definitiva
FrFranciaancia
ss le autorità competenti hanno un
atteggiamento positivo nei
confronti della certificazione,
purché la normalizzazione tecnica
e l’accreditamento soddisfino i
requisiti essenziali prescritti dalla
legge
LussemburLussemburgogo
ss l’uso dei certificati di conformità
(ISO 9000 o 45000) viene favorito
nella misura in cui può includere il
concetto di salute e sicurezza sul
lavoro. Tuttavia, ciò vale soltanto
per le grandi aziende. Per quanto
riguarda le verifiche di conformità
nelle PMI, il CEN non rappresenta
la sede appropriata per lo sviluppo
di un tale sistema
Regno UnitRegno Unitoo
ss per i settori ad alto rischio si
possono prevedere requisiti
normativi per un’ulteriore garanzia
di sicurezza
ss la politica è quella di evitare
un’approvazione diretta da parte
delle autorità competenti, a meno
che (1) non sussistano problemi
particolari per la sicurezza, (2)
soltanto l’HSE abbia le competenze
tecniche necessarie, oppure (3) la
tecnologia richiesta non sia ancora
stata perfezionata
Domanda
Qual è l’atteggiamento delle autorità competenti nei confronti dell’uso della certificazione ai fini
della sicurezza e salute sul lavoro?
27
26. 28
6.2 Aspetti per il futuro
Attualmente nella maggior parte degli Stati membri
sono in discussione diversi aspetti particolari rela-
tivi all’uso della certificazione, ad esempio come
avvalersi della certificazione nei servizi preventivi e
come rispettare i requisiti specifici previsti dalla le-
gislazione europea, quale la direttiva sui dispositi-
vi di protezione individuale. Assai controversa è la
proposta di uno standard europeo certificabile per
la gestione della sicurezza e salute sul lavoro (Co-
mitato europeo di normalizzazione-CEN). Numero-
si Stati membri sembrano seriamente preoccupati
per le implicazioni di una tale proposta.
Alcuni paesi prevedono inoltre di promuovere ini-
ziative che comportano la certificazione volontaria.
27. AusAustriatria
GermaniaGermania
ss sono in discussione: (1) la
proposta di uno standard
certificabile per la gestione
prevenzionale, (2) la garanzia
della qualità per i controlli relativi
alla sicurezza dei macchinari e (3)
il riconoscimento dei certificati di
approvazione per i macchinari,
rilasciati da organi di certificazione
che si avvalgono della normativa
nazionale
PPaesi Bassiaesi Bassi
ss saranno promosse iniziative
volontarie
BelgioBelgio
ss sistemi di certificazione basati
sulla qualità saranno utilizzati
almeno per i servizi di prevenzione
esterni
GreciaGrecia
ss il principale tema attualmente in
discussione è la certificazione dei
servizi di protezione e prevenzione
PPortortogalloogallo
ss è prevista una maggiore
partecipazione all’elaborazione
della legislazione
ss sono in discussione la creazione
di un sistema per la certificazione
degli esperti in prevenzione,
nonché di un sistema per
l’accreditamento dei servizi di
prevenzione esterni
DDanimaranimarcaca
ss attualmente sono in discussione
temi quali: i dispositivi di
protezione individuale, i serbatoi
sotto pressione semplice, la
certificazione delle saldatrici e del
personale addetto alle prove non
distruttive e la certificazione delle
persone che svolgono controlli
periodici
IrlandaIrlanda
ss la certificazione delle competenze
è attualmente prevista in alcuni
settori e si sta valutando se
estenderla ad altri campi
SpagnaSpagna
ss la proposta di uno standard
certificabile per la gestione del
sistema prevenzionale viene
considerata discutibile
FinlandiaFinlandia
ss si sta discutendo del ruolo delle
autorità competenti ai fini della
certificazione
ss più in particolare si sta valutando
la possibilità di sottoporre a
certificazione la gestione
prevenzionale
ItaliaItalia
ss formulazione della normativa in
materia di certificazione
ss definizione di sistemi di
autocertificazione e di accordi
volontari
SSveziavezia
ss la materia è attualmente in
discussione e non è ancora stata
adottata una posizione definitiva
FrFranciaancia
ss le autorità competenti intendono
introdurre un uso più frequente
della certificazione (ad esempio
per l’amianto), nel rispetto però dei
requisiti fondamentali prescritti
dalla legge
LussemburLussemburgogo
ss nel contesto del programma SAFE
sono stati avviati alcuni progetti
pilota per sviluppare il concetto di
“autocontrollo” nelle PMI
Regno UnitRegno Unitoo
ss si sta valutando la validità di uno
standard europeo/internazionale
certificabile per la gestione del
sistema prevenzionale
ss l’accertamento della conformità
interesserà il trasporto di metano e
l’interoperabilità dei treni ad alta
velocità. E’ probabile che verrà
esteso alle attività in mare aperto
per verificare gli aspetti
fondamentali per la sicurezza
Domanda
Quali temi specifici sono attualmente in discussione o lo saranno nel prossimo futuro?
29
28. 30
7.FORMAZIONE
In tutti gli Stati membri vengono promossi corsi di
formazione per la sicurezza e salute sul lavoro. I
corsi possono essere rivolti a diverse categorie di
persone: lavoratori, rappresentanti sindacali, di-
pendenti con mansioni specifiche nel campo della
sicurezza e salute sul lavoro, datori di lavoro, ap-
prendisti, esperti in prevenzione (come tecnici del-
la sicurezza, ecc.), medici e infine gli stessi forma-
tori.
In alcuni paesi la formazione dei lavoratori viene
organizzata e/o condotta da enti pubblici o dalle or-
ganizzazioni delle parti sociali; in altri un ruolo
considerevole viene svolto dal settore privato. Tut-
tavia, in tutti gli Stati membri si ritiene indispensa-
bile far conoscere ai lavoratori i rischi cui sono
esposti.
7.1 Efficacia della formazione
In tutti gli Stati membri la formazione viene consi-
derata un elemento fondamentale per la prevenzio-
ne degli infortuni e delle malattie professionali e il
numero di persone che sta attualmente seguendo
corsi di formazione sulla sicurezza e salute sul la-
voro è molto elevato. Infatti, la formazione è indi-
spensabile per dare ai soggetti interessati le cono-
scenze essenziali per sapersi muovere in questo
campo.
Molti Stati membri segnalano la difficoltà di valu-
tare gli effetti reali della formazione sul luogo di la-
voro. Finora sono state condotte poche ricerche in
materia, anche se in alcuni paesi sono previsti stu-
di più approfonditi sull’efficacia della formazione.
Tuttavia, alcuni dati confermano indirettamente
l’importanza e l’efficacia della formazione quale
strumento di prevenzione. Ad esempio, pare che i
lavoratori che beneficiano meno della formazione
(ad es. quelli a tempo determinato o a domicilio)
corrano maggiori rischi di infortunio. Vi sono inol-
tre chiare indicazioni che una ripetizione regolare
dei corsi di formazione contribuisca ad accrescere
la consapevolezza dei problemi in materia di salu-
te e sicurezza sul lavoro.
29. AusAustriatria
ss dati sull’efficacia della formazione
sul luogo di lavoro non sono
disponibili
GermaniaGermania
ss gli effetti della formazione sono
difficili da valutare, ma le
statistiche sugli infortuni possono
dare alcune indicazioni
ss una ripetizione regolare dei corsi
contribuisce ad accrescere la
consapevolezza
ss più di 360.000 persone vengono
ogni anno formate con fondi di
assicurazione contro gli infortuni
prescritti dalla legge
PPaesi Bassiaesi Bassi
ss i corsi di formazione in azienda
sono sempre più numerosi;
spesso si devono agli sforzi
compiuti dagli esperti in
prevenzione
BelgioBelgio
ss gli attuali indicatori non sono in
grado di evidenziare gli effetti della
formazione
GreciaGrecia
ss il miglioramento dell’OSH, il calo
degli infortuni sul lavoro e un
atteggiamento diverso dei
lavoratori verso le problematiche
inerenti alla sicurezza dimostrano
l’efficacia delle iniziative di
formazione
ss programmi di formazione vengono
elaborati e condotti ad ogni livello
(nazionale, locale, settoriale,
aziendale)
PPortortogalloogallo
ss gli attuali corsi di formazione
vengono considerati insufficienti
ss occorre prevedere un maggiore
coinvolgimento delle parti sociali
nella promozione della formazione;
una maggiore partecipazione delle
università alla realizzazione dei
corsi formativi e un maggiore
impegno da parte dell’IDICT nel
promuovere la formazione di
esperti in sicurezza
DDanimaranimarcaca
ss importante è risultata la
formazione obbligatoria dei
gruppi/organismi per la sicurezza
ss corsi di formazione vengono
organizzati anche dalle parti
sociali, dalla pubblica
amministrazione e con fondi
pubblici
ss esiste una formazione
professionale obbligatoria, ad es.
per i lavori che comportano l’uso
di resine epossidiche, stirene,
impalcature, carrelli elevatori a
forca, amianto, asfalto e gru
IrlandaIrlanda
ss sebbene non sia stata condotta
alcuna valutazione formale, è
opinione diffusa che un approccio
multidisciplinare, con un gruppo
di materie comuni, ai vari tipi di
formazione – per datori di lavoro,
lavoratori, rappresentanti per la
sicurezza ed esperti in prevenzione
- consenta di portare avanti
un’azione di prevenzione globale
SpagnaSpagna
FinlandiaFinlandia
ss della formazione si occupano
diversi organismi. Il corso di base
consiste in genere di cinque
giorni;
ss secondo le statistiche vi sarebbero
10.000 ispettori della sicurezza (il
26% ha seguito un corso di base),
8.700 rappresentanti per la
sicurezza tra gli operai e 5.000 tra
gli impiegati.
ss gli effetti della formazione in
materia di sicurezza non sono stati
valutati sistematicamente
ItaliaItalia
ss in seguito al recepimento della
direttiva quadro la formazione è
diventata un aspetto essenziale; la
relativa efficacia verrà valutata
dalle parti sociali e controllata
dagli ispettorati
SSveziavezia
ss i programmi di formazione sono
stati sottoposti a diverse
valutazioni
FrFranciaancia
ss tutti i lavoratori devono seguire al
momento dell’assunzione un corso
di formazione pratico per la
sicurezza; tale formazione viene
rivista quando le condizioni di
lavoro cambiano;
ss sebbene non venga condotta una
valutazione sistematica dei corsi di
formazione obbligatori, è chiaro
che i lavoratori che beneficiano
meno della formazione (ad es.
quelli a tempo determinato o a
domicilio) corrono maggiori rischi
di infortunio
LussemburLussemburgogo
ss la formazione viene considerata
uno strumento indispensabile per
fornire ai soggetti interessati le
conoscenze essenziali per sapersi
muovere nel campo della sicurezza
ss e salute sul lavoro
Regno UnitRegno Unitoo
ss alla formazione viene attribuita una
notevole importanza, anche se
finora non sono stati condotti studi
per valutarne l’efficacia. Studi del
genere sono comunque previsti
per il futuro
Domanda
In che misura la formazione si è dimostrata efficace sul luogo di lavoro?
In che modo è stata effettuata la valutazione?
31
30. 32
7.2 Il futuro ruolo della formazione
Numerosi Stati membri ritengono che la formazio-
ne diventerà sempre più importante in futuro. È es-
senziale indirizzarla maggiormente ai diversi grup-
pi interessati.
In molti paesi vengono promosse iniziative per in-
serire la formazione o l’informazione sulle proble-
matiche inerenti alla sicurezza e salute sul lavoro
nei corsi di formazione professionale condotti da
scuole e università. Inoltre, in diversi paesi si stan-
no realizzando corsi per esperti in prevenzione. A
volte queste attività sono una diretta conseguenza
dell’attuazione della direttiva quadro europea.
In vari paesi europei si stanno rivedendo gli attua-
li metodi formativi. Esistono poi iniziative volte ad
elaborare nuovi tipi di formazione, ad esempio av-
vicinandola al luogo di lavoro e adattandola mag-
giormente alle relative esigenze. In alcuni casi, si
sta tentando di adottare un approccio settoriale.
Un approccio multisettoriale è invece ritenuto im-
portante per la formazione degli esperti in preven-
zione. Vi sono inoltre alcuni sviluppi riguardanti le
possibilità offerte dall’apprendimento a distanza.
Un motivo per cui la formazione assumerà in futu-
ro una crescente importanza è il costante sviluppo
di nuovi modelli di lavoro (lavoro a tempo determi-
nato, flessibile, ecc.). I lavoratori saranno sempre
più esposti a rischi di natura diversa. Per far fronte
a tale situazione, occorrerà rivolgere un’attenzione
particolare a queste categorie di lavoratori.
Un’importanza crescente viene attribuita alla for-
mazione di coloro che influiscono sulla sicurezza
del luogo di lavoro in senso lato: progettisti, archi-
tetti e studenti degli istituti tecnici in genere. Con
questo approccio si intende garantire che l’aspetto
della salute e sicurezza venga considerato sin dal-
la fase iniziale di progettazione del luogo di lavoro
e della relativa attrezzatura.
31. AusAustriatria
ss a volte gli ispettori del lavoro
partecipano alla formazione di
esperti in sicurezza e medici
aziendali
ss in certi casi gli ispettori del lavoro
offrono consulenza e informazioni
ad imprese, associazioni di
categoria ed organi rappresentativi
GermaniaGermania
ss la formazione prevenzionale deve
essere parte integrante di altri tipi
di formazione
ss la ricerca dovrebbe individuare
nuovi argomenti e concetti
formativi
ss il contenuto e le materie di studio
dei corsi di formazione destinati al
personale di controllo e agli
esperti prevenzionali sono
attualmente in fase di revisione
ss la formazione sul posto di lavoro
va intensificata, in particolare per
quanto riguarda la prevenzione dei
rischi per la salute
PPaesi Bassiaesi Bassi
ss la formazione diventerà sempre più
importante. Un’attenzione
particolare verrà data alla
formazione dei membri dei
comitati aziendali
BelgioBelgio
ss formazione dei consulenti per la
prevenzione:
– la formazione dovrebbe essere
più multidisciplinare
– va previsto un aggiornamento
per coloro che sono stati
formati nell’ambito del
precedente sistema
ss formazione del personale sul
luogo di lavoro: con la crescente
flessibilità del mercato del lavoro
la formazione diventerà sempre più
importante
GreciaGrecia
ss la domanda di formazione crescerà
ss i corsi saranno portati avanti da
enti istituzionalizzati (ministero
del Lavoro, agenzie per l’impiego,
università, camere di commercio)
PPortortogalloogallo
ss la formazione prevenzionale
dovrebbe tener conto delle nuove
forme di lavoro e rientrare nella
formazione professionale
ss la prevenzione andrebbe
gradualmente inserita
nell’istruzione generale e nella
formazione professionale
ss una struttura e un sostegno per la
formazione di esperti andrebbero
forniti a livello europeo
DDanimaranimarcaca
ss si sta riconsiderando la
qualificazione dei membri dei
gruppi/organismi per la sicurezza.
La formazione dovrebbe forse
essere più modulare e settoriale
ss tra gli obiettivi per il futuro
figurano: una formazione più
approfondita per gli studenti,
l’inserimento della formazione nei
corsi rivolti al mercato del lavoro e
un’attenzione particolare per gli
studenti degli istituti tecnici e delle
scuole di architettura e
progettazione
IrlandaIrlanda
ss si prevede di ampliare il numero
dei corsi di apprendimento a
distanza
ss la formazione dovrà essere più
settoriale
ss maggiore attenzione verrà prestata
alla sicurezza
SpagnaSpagna
ss gli obiettivi per il futuro sono:
promuovere la prevenzione nelle
scuole e avviare la formazione in
materia; sostenere le attività
formative condotte dalle parti
sociali e dalle comunità autonome;
istituire corsi specifici nelle
università e sostenere la
formazione degli insegnanti degli
istituti professionali
FinlandiaFinlandia
ss tendenza generale a portare la
formazione sul posto di lavoro,
adeguandola alle relative esigenze
specifiche
ss il Centro per la sicurezza sul
lavoro e l’Istituto per la salute sul
lavoro stanno rivolgendo
un’attenzione crescente ai luoghi
di lavoro
ItaliaItalia
ss la formazione continuerà ad essere
uno strumento fondamentale. Si
stanno realizzando pacchetti
formativi per il personale dei
servizi di prevenzione e protezione,
i rappresentanti dei lavoratori per
la sicurezza e i gruppi di pronto
soccorso
ss si stanno inoltre elaborando
alcune linee guida per
l’inserimento della formazione
prevenzionale nei programmi
educativi e di formazione
professionale pubblici e privati
SSveziavezia
ss la formazione sarà sempre più
importante
ss l’evoluzione della vita lavorativa
richiede nuovi metodi di
formazione
ss la formazione va rivolta non
soltanto agli esperti in
prevenzione, ma anche ad alunni e
studenti
ss verranno potenziate le attività di
valutazione
FrFranciaancia
ss in futuro si darà la precedenza alla
protezione di gruppi specifici,
come i lavoratori temporanei,
migliorando i corsi di formazione
per tali categorie
ss particolari sforzi verranno inoltre
compiuti per formare i coordinatori
di cantieri edili, esperti e formatori
prevenzionali
ss l’INRS sta mettendo a punto
progetti per integrare la
prevenzione nei corsi professionali
di base delle facoltà di ingegneria
e architettura
LussemburLussemburgogo
ss la formazione sistematica verrà
istituzionalizzata mediante una
serie di norme attualmente in fase
di adozione
ss la formazione diventerà
obbligatoria e sarà di elevato
livello
qualitativo
Regno UnitRegno Unitoo
ss Si continuerà a porre l’accento
sulla formazione come parte delle
competenze, nonché a sostenere lo
sviluppo delle competenze in
materia prevenzionale in tutti i
corsi di qualificazione
professionale
Domanda
Quali sono le idee in merito al futuro ruolo della formazione?
33
32. 34
8.RISCHI
Alla domanda: “Quali rischi sono stati oggetto di
particolare attenzione negli ultimi dieci anni e qua-
li, stando alle previsioni, lo saranno nei prossimi
3-5 anni?” gli Stati membri hanno dato risposte
molto diverse. Per rendere più accessibili le infor-
mazioni raccolte, si è provveduto a raggruppare i
vari rischi nelle seguenti categorie:
• agenti chimici
• agenti fisici
• agenti biologici
• allergie
• rischi per la sicurezza
• rischi psicosociali
• problemi ergonomici
• problemi organizzativi/gestionali.
I rischi menzionati dagli Stati membri vengono in-
dicati singolarmente e insieme alla relativa catego-
ria. A volte come rischio è stata menzionata una ca-
tegoria. In questo caso la categoria viene indicata
tra i rischi specifici e (come normale rischio) con-
teggiata nelle categorie. I rischi menzionati com-
plessivamente meno di due volte (sia per il passa-
to che per il futuro) non sono stati presi in
considerazione nell’analisi.
Poiché negli Stati membri la questione dei rischi
futuri è ancora in esame, le differenze tra l’attenzio-
ne rivolta in passato a determinati rischi e quella
prevista per il futuro vanno interpretate con molta
cautela. Per ulteriori dettagli sulle priorità dei sin-
goli Stati membri si veda l’allegato I.
8.1 Rischi passati
Come risulta dalla tabella I, quasi tutti gli Stati
membri hanno rivolto un’attenzione particolare ai
rischi chimici, fisici e per la sicurezza. Nel campo
delle sostanze chimiche ci si è occupati principal-
mente dell’amianto, mentre, in quello degli agenti
fisici, del rumore. Per quanto riguarda la sicurezza,
è stata presa in considerazione soprattutto la sicu-
rezza dei macchinari.
Un’attenzione minore è stata prestata ai fattori psi-
cosociali e all’ergonomia. In questi settori sono
stati studiati soprattutto i rischi legati allo stress
sul lavoro e alla movimentazione manuale dei cari-
chi/sforzo fisico. Relativamente inferiore è stata
l’attenzione rivolta agli aspetti organizzativi e ge-
stionali.
Si osserva inoltre che mentre in alcuni Stati mem-
bri è stata presa in considerazione tutta la serie di
rischi appartenenti ad una determinata categoria, in
altri paesi ci si è occupati soltanto di alcuni di essi.
Ulteriori dettagli sulle priorità degli anni passati dei
singoli Stati membri figurano all’allegato I.
33. ss14 Agenti chimici
ss Agenti chimici (in generale)
ss Piombo
ss Amianto
ss Sostanze cancerogene
ss Metalli pesanti
ss Solventi organici
ss Benzene
ss Cloruro di vinile
ss Pesticidi
ss Fibre minerali
ss Polveri
ss Citostatici
ss12 Agenti fisici
ss Agenti fisici (in generale)
ss Rumore
ss Stress termico
ss Radiazioni ionizzanti
ss Campi elettromagnetici
ss Vibrazioni
ss Clima interno
ss7 Agenti biologici
ss13 Sicurezza
ss Sicurezza (in generale)
ss Sicurezza dei macchinari
ss Rischio di cadute
ss Carichi sospesi
ss Traffico sul posto di lavoro
ss Seveso-II/Rischi gravi
ss Rischi di incendio
ss Rischi elettrici
ss Uso delle attrezzature di lavoro
ss Crollo di scavi
ss Esplosioni
ss10 Fattori psicosociali
ss Fattori psicosociali (in generale)
ss Molestie sessuali
ss Stress
ss Esaurimento
ss Violenza sul lavoro
ss Intimidazione psicosociale
ss11 Ergonomia
ss Ergonomia (in generale)
ss Videoterminali
ss Movimenti ripetitivi
ss Sforzo fisico/movimentaz. manuale
ss6 Organizzazione/gestione
ss Nuovi modelli di lavoro
ss Ritmi di lavoro
ss Invecchiamento della manodopera
ss Lavoro notturno
ss Incentivi economici
ss Piccole imprese
ss Organizzazione OSH
ss Sistema di gestione qualità
ss Lavori monotoni
ss Valutazione dei rischi
ss4 Allergie
ss Allergie (in generale)
ss Vie respiratorie
ss Pelle
Tabella I.
Quali rischi sono stati oggetto di particolare attenzione negli ultimi dieci anni?
35
Legenda:Legenda:
ss = rischi menzionati meno di 4 volte
ss = rischi menzionati 4-6 volte
ss = rischi menzionati 7-9 volte
ss = rischi menzionati più di 9 volte
ss = numero di Stati membri che hanno rivolto
particolare attenzione ad uno o più rischi di una data
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