La bioedilizia è un argomento molto importante, perchè attualizza la maggior parte delle problematiche legate al benessere abitativo e al concetto di ecologia. Uno dei suoi obiettivi è quello di restituire alla casa quelle sensazioni di benessere che si ripercuotono sulla salute fisica e nelle relazioni di noi uomini. Per maggiori approfondimenti: www.lacasacorretta.it
La bioedilizia è un argomento molto importante, perchè attualizza la maggior parte delle problematiche legate al benessere abitativo e al concetto di ecologia. Uno dei suoi obiettivi è quello di restituire alla casa quelle sensazioni di benessere che si ripercuotono sulla salute fisica e nelle relazioni di noi uomini. Per maggiori approfondimenti: www.lacasacorretta.it
Ogni formazione alla sicurezza è un racconto: lo storytelling implicitoCarlo Bisio (1000 +)
Dalla procedura LOTO all’art. 19 D.Lgs.81/08, alla scheda di sicurezza, sai quale storia stai raccontando?
In ogni comunicazione sociale persuasiva esiste una struttura profonda che viene percepita come un racconto.
La necessità di essere persuasivi nella formazione alla sicurezza è fondamentale: non basta fornire informazioni o abilità se le persone non sono convinte della loro utilità.
Spesso si parla di ‘storytelling’ nella formazione: possono essere raccontati episodi e storie di diverso tipo, a diversi fini (storytelling esplicito).
Nel seguito si abbraccia una prospettiva diversa: ogni volta la formazione è un racconto. I partecipanti percepiscono una storia, indipendentemente dalla volontà del formatore di raccontarla (storytelling implicito).
Tanto vale esserne consapevoli e raccontarla bene.
2° blocco di slides
LIS (LINGUA DEI SEGNI ITALIANA): UN PERCORSO DI INCLUSIONE SOCIALE
Il laboratorio mira a sensibilizzare la collettività ad una realtà ancora poco conosciuta: la cultura della comunità sorda o non udente ed acquisire le competenze tecniche e strutturali di primo livello, della comunicazione visivo - gestuale attraverso un'adeguata formazione. Esso basandosi su una learning organization mira al cambiamento, allo sviluppo ed alla realizzazione di una Knowledge society (società della conoscenza). Il laboratorio prevede una prima parte Teorica, che fornirà le nozioni essenziali, fisiologiche e neurologiche sulla sordità e di conseguenza le malattie correlate, le cause e la psicologia del non udente. Necessario è un accenno alla storia che ha comportato la “nascita” della Lingua dei Segni Italiana/LIS e della cultura sorda. Si proseguirà con un percorso prevalentemente Pratico, ricco di esercitazioni in cooperative learning, dialoghi assistiti, comprensione e riproduzione. La ricca praticità di cui sono caratterizzate le attività è al fine di consentire un reale e facile apprendimento della Lingua di Segni Italiana/LIS.
Questa relazione è stata redatta al termine del periodo di tirocionio curricolare previsto nel percorso di laurea triennale.
This internship report has been done at the end of the training period provided for in the curriculum of undergraduate course.
Introduzione ai supporti visivi nei Disturbi Pervasivi dello Sviluppo [di L. ...Maria Grazia Fiore
Introduzione all'utilizzo dei supporti visivi nei Disturbi Pervasivi dello Sviluppo del dott. Luca Ferretti, utile anche a chi vuole cominciare a capirne qualcosa per migliorare la mediazione didattica in caso di difficoltà.
Ogni formazione alla sicurezza è un racconto: lo storytelling implicitoCarlo Bisio (1000 +)
Dalla procedura LOTO all’art. 19 D.Lgs.81/08, alla scheda di sicurezza, sai quale storia stai raccontando?
In ogni comunicazione sociale persuasiva esiste una struttura profonda che viene percepita come un racconto.
La necessità di essere persuasivi nella formazione alla sicurezza è fondamentale: non basta fornire informazioni o abilità se le persone non sono convinte della loro utilità.
Spesso si parla di ‘storytelling’ nella formazione: possono essere raccontati episodi e storie di diverso tipo, a diversi fini (storytelling esplicito).
Nel seguito si abbraccia una prospettiva diversa: ogni volta la formazione è un racconto. I partecipanti percepiscono una storia, indipendentemente dalla volontà del formatore di raccontarla (storytelling implicito).
Tanto vale esserne consapevoli e raccontarla bene.
2° blocco di slides
LIS (LINGUA DEI SEGNI ITALIANA): UN PERCORSO DI INCLUSIONE SOCIALE
Il laboratorio mira a sensibilizzare la collettività ad una realtà ancora poco conosciuta: la cultura della comunità sorda o non udente ed acquisire le competenze tecniche e strutturali di primo livello, della comunicazione visivo - gestuale attraverso un'adeguata formazione. Esso basandosi su una learning organization mira al cambiamento, allo sviluppo ed alla realizzazione di una Knowledge society (società della conoscenza). Il laboratorio prevede una prima parte Teorica, che fornirà le nozioni essenziali, fisiologiche e neurologiche sulla sordità e di conseguenza le malattie correlate, le cause e la psicologia del non udente. Necessario è un accenno alla storia che ha comportato la “nascita” della Lingua dei Segni Italiana/LIS e della cultura sorda. Si proseguirà con un percorso prevalentemente Pratico, ricco di esercitazioni in cooperative learning, dialoghi assistiti, comprensione e riproduzione. La ricca praticità di cui sono caratterizzate le attività è al fine di consentire un reale e facile apprendimento della Lingua di Segni Italiana/LIS.
Questa relazione è stata redatta al termine del periodo di tirocionio curricolare previsto nel percorso di laurea triennale.
This internship report has been done at the end of the training period provided for in the curriculum of undergraduate course.
Introduzione ai supporti visivi nei Disturbi Pervasivi dello Sviluppo [di L. ...Maria Grazia Fiore
Introduzione all'utilizzo dei supporti visivi nei Disturbi Pervasivi dello Sviluppo del dott. Luca Ferretti, utile anche a chi vuole cominciare a capirne qualcosa per migliorare la mediazione didattica in caso di difficoltà.
Contesto normativo ed operative per le procedure di collaudo "chiavi in mano" che, quindi, prevedono aoltre all'isntallazione di una più tecnologie biomediche anche una quota parte significativa di lavori impiantistici e strutturali.
Presentazione in occasione del convegno regionale AIIC - Campania del 06/11/2014
Gestire la continuità del servizio e il cantiere in strutture ospedaliere fun...Davide Truffo
21 maggio 2008
CONVEGNO AICARR SANITA'
Gli interventi di riqualificazione:
gestire la continuità del servizio e il cantiere in strutture funzionanti.
• Ruolo dell’installatore oggi;
• Appalto e requisiti dell'installatore;
• Responsabilit e garanzie;
• Metodi per favorire la continuit del servizio;
• Conclusioni.
Gestire la continuità del servizio e il cantiere in strutture ospedaliere funzionanti.
1. IL RUOLO DEL CSE. COME SVOLGERE LE
ATTIVITÀ A CARICO DEL CSE E DARE
ATTUAZIONE A QUANTO RICHIESTO DEL
D.LGS. 81/08, ALLA LUCE DELLE PRINCIPALI
INDICAZIONI GIURISPRUDENZIALI.
«Un metodo per svolgere correttamente i
compiti affidati al CSE dal D. Lgs. 81/08.
Casi pratici e documenti utilizzati».
Ing. Giorgio Fiocchi
2. D.Lgs. 81/08 e s.m.i.
art. 92 - Obblighi del coordinatore per l’esecuzione dei lavori
verifica, con opportune azioni di coordinamento e controllo,
l’applicazione, da parte delle imprese esecutrici e dei lavoratori
autonomi, delle disposizioni loro pertinenti contenute nel piano di
sicurezza e di coordinamento e la corretta applicazione delle relative
procedure di lavoro (comma 1, lettera a)
Operativamente il CSE deve:
1. Effettuare delle riunioni di coordinamento:
a) Preliminare (prima dell’inizio dei lavori)
b) Periodiche (durante il cantiere)
2. Effettuare dei sopralluoghi in cantiere
11/12/2014 Ing. Giorgio Fiocchi 2
3. La riunione di coordinamento Preliminare
È indetta dal CSE prima dell’inizio dei lavori
Alla riunione preliminare partecipano:
• Il committente /Responsabile dei lavori (facoltativo)
• La direzione lavori (facoltativo)
• L’impresa affidataria (obbligatorio) con il Datore di lavoro, il RLS, il
Preposto
Al termine della riunione il CSE redigerà apposito verbale sottoscritto
da tutti i partecipanti (Esempio di verbale di riunione preliminare).
11/12/2014 Ing. Giorgio Fiocchi 3
4. Le riunioni di coordinamento periodiche
È indetta dal CSE durante il cantiere
• Prima dell’ingresso in cantiere di ogni nuova impresa esecutrice
• In funzione dello sviluppo e della complessità dei lavori
Alle riunioni di coordinamento partecipano:
• La direzione lavori (facoltativo)
• L’impresa affidataria (obbligatorio) con DL, il RLS, il Preposto
• Le imprese esecutrici (obbligatorio) con DL, il RLS, il Preposto
Al termine della riunione il CSE redigerà apposito verbale sottoscritto
da tutti i partecipanti (Esempio di verbale di riunione di coordinamento).
11/12/2014 Ing. Giorgio Fiocchi 4
5. I sopralluoghi in cantiere
Durante il cantiere il CSE deve effettuare dei sopralluoghi
Frequenza :
• Dipende dalla complessità del cantiere, delle fasi di lavoro e dalle
loro interferenze.
• È necessaria comunque una frequenza minima che può essere
indicativamente di due sopralluoghi a settimana.
Al termine del sopralluogo il CSE redigerà apposito verbale
(Esempio di verbale di sopralluogo).
11/12/2014 Ing. Giorgio Fiocchi 5
6. D.Lgs. 81/08 e s.m.i.
art. 92 - Obblighi del coordinatore per l’esecuzione dei lavori
verifica l’idoneità del POS, da considerare come piano
complementare di dettaglio del PSC assicurandone la coerenza con
quest’ultimo (comma 1, lettera b)
Il CSE deve verificare l’idoneità del POS dell’impresa affidataria e di
tutte le imprese esecutrici, prima dell’inizio dei lavori in cantiere, in
base ai contenuti minimi riportati nell’allegato XV e eventuali contenuti
supplementari indicati nel PSC
Per la verifica del POS il CSE potrà utilizzare apposita check-list
(Esempio di check-list per verifica POS).
Nota: Il POS delle imprese esecutrici deve essere inviato al CSE dall’impresa affidataria previa
verifica da parte di quest’ultima della congruenza rispetto al proprio POS. Il CSE deve quindi
richiedere all’impresa affidataria evidenza dell’avvenuta verifica del POS delle imprese
esecutrici subaffidatarie
11/12/2014 Ing. Giorgio Fiocchi 6
7. D.Lgs. 81/08 e s.m.i.
art. 92 - Obblighi del coordinatore per l’esecuzione dei lavori
adegua il PSC ed il fascicolo in relazione all’evoluzione dei lavori ed alle
eventuali modifiche intervenute, valutando le proposte delle imprese
esecutrici dirette a migliorare la sicurezza in cantiere (comma 1, lettera b)
Il CSE, se necessario, deve adeguare il PSC con elaborati grafici, e
documenti scritti. Per aggiornare il PSC il CSE può avvalersi anche dei
verbali di sopralluogo e di riunione di coordinamento.
Il CSE deve aggiornare il Fascicolo con elaborati grafici, fotografie parti
scritte, ecc.. Il fascicolo deve essere obbligatoriamente aggiornato dal
CSE al termine del cantiere.
11/12/2014 Ing. Giorgio Fiocchi 7
8. D.Lgs. 81/08 e s.m.i.
art. 92 - Obblighi del coordinatore per l’esecuzione dei lavori
organizza tra i datori di lavoro, ivi compresi i lavoratori autonomi, la
cooperazione ed il coordinamento delle attività nonché la loro reciproca
informazione (comma 1, lettera c)
Il CSE deve effettuare delle riunioni di coordinamento periodiche alle
quali devono partecipare l’impresa affidataria, le imprese esecutrici ed i
lavoratori autonomi.
Il CSE deve valutare il programma dei lavori e le eventuali interferenze
tra le lavorazioni e aggiornarlo se necessario
Al termine del sopralluogo il CSE redigerà apposito verbale
(Esempio di verbale di coordinamento).
11/12/2014 Ing. Giorgio Fiocchi 8
9. verifica l’attuazione di quanto previsto negli accordi tra le parti
sociali al fine di realizzare il coordinamento tra i rappresentanti della
sicurezza finalizzato al miglioramento della sicurezza in cantiere
(comma 1, lettera d)
D.Lgs. 81/08 e s.m.i.
art. 92 - Obblighi del coordinatore per l’esecuzione dei lavori
Il CSE deve verificare che nel POS sia indicato il nominativo del RLS
(interno o territoriale).
Il CSE deve richiedere la presenza del RLS (interno o territoriale) alle
riunioni di coordinamento preliminare e periodiche (almeno quelle più
importanti).
11/12/2014 Ing. Giorgio Fiocchi 9
10. segnala al committente o al responsabile dei lavori, previa
contestazione scritta alle imprese e ai lavoratori autonomi
interessati, le inosservanze alle disposizioni degli articoli 94 (Obblighi
dei lavoratori autonomi), 95 (Misure generali di tutela), 96 (Obblighi dei datori di lavoro,
dei dirigenti e dei preposti) e 97, comma 1 (Obblighi del datore di lavoro dell’impresa
affidataria), e alle prescrizioni del PSC (comma 1, lettera e)
D.Lgs. 81/08 e s.m.i.
art. 92 - Obblighi del coordinatore per l’esecuzione dei lavori
Il CSE in occasione di ogni sopralluogo deve redigere il verbale
annotando nello stesso le eventuali inadempienze rilevate e le azioni
da intraprendere. Il Verbale di sopralluogo deve essere sempre firmato
dal preposto dell’impresa affidataria e dai preposti delle imprese
esecutrici inadempienti.
Copia del verbale di sopralluogo deve essere inviato al Committente o RL (ad es. mail).
11/12/2014 Ing. Giorgio Fiocchi 10
11. propone la sospensione dei lavori, l’allontanamento delle imprese o
dei lavoratori autonomi dal cantiere o la risoluzione del contratto. Nel
caso in cui il committente o il responsabile dei lavori non adotti alcun
provvedimento in merito alla segnalazione, senza fornire idonea
motivazione, il CSE dà comunicazione dell’inadempienza alla AUSL e
alla DPL territorialmente competenti (comma 1, lettera e).
D.Lgs. 81/08 e s.m.i.
art. 92 - Obblighi del coordinatore per l’esecuzione dei lavori
La proposta di sospensione, l’allontanamento o la risoluzione del
contratto può essere riportata da parte del CSE direttamente nel
verbale di sopralluogo oppure nella comunicazione al Committente/RL
che accompagna l’invio del verbale
11/12/2014 Ing. Giorgio Fiocchi 11
12. sospende, in caso di pericolo grave e imminente, direttamente
riscontrato, le singole lavorazioni fino alla verifica degli avvenuti
adeguamenti effettuati dalle imprese interessate (comma 1, lettera f).
D.Lgs. 81/08 e s.m.i.
art. 92 - Obblighi del coordinatore per l’esecuzione dei lavori
In occasione del sopralluogo in cantiere, se si riscontrano le condizioni
di «pericolo grave ed imminente», si devono sospendere
immediatamente le lavorazioni. La sospensione dei lavori deve essere
annotata sul verbale di sopralluogo che dovrà essere firmato dal
preposto dell’impresa affidataria e dai preposti delle imprese esecutrici
ai quali vengono sospesi i lavori.
Copia del verbale di sopralluogo deve essere inviato al Committente o RL (ad es. mail).
11/12/2014 Ing. Giorgio Fiocchi 12
13. Pericolo grave ed imminente:
D.Lgs. 81/08 e s.m.i.
art. 92 - Obblighi del coordinatore per l’esecuzione dei lavori
Esempi di pericolo grave ed imminente riscontrabili in cantiere:
• Caduta dall’alto (h>2,m);
• Seppellimento;
• Lavori in prossimità di linee elettriche aeree non protette;
• Caduta in profondità;
• ….
Per valutare la gravità e l’immediatezza di un pericolo è possibile fare riferimento alla gravità
dei suoi effetti (morte, infortunio permanente, ecc.) ed ad alla circostanza che tali effetti
possano manifestarsi nell’immediato
Il CSE, dopo aver riscontrato l’eliminazione delle condizioni di pericolo
grave ed imminente, autorizza la ripresa dei lavori annotandola nel
verbale di sopralluogo.
Copia del verbale di sopralluogo deve essere inviato al Committente o RL (ad es. mail).
11/12/2014 Ing. Giorgio Fiocchi 13
14. Nei casi di cui all’articolo 90, comma 5 (dopo l’affidamento dei lavori a
un’unica impresa, l’esecuzione dei lavori o di parte di essi è affidata a
una o più imprese) il CSE, oltre a svolgere i compiti di cui al comma
1, redige il PSC e predispone il fascicolo (comma 2)
D.Lgs. 81/08 e s.m.i.
art. 92 - Obblighi del coordinatore per l’esecuzione dei lavori
Nei lavori privati non soggetti a permesso di costruire in base alla
normativa vigente e comunque di importo inferiore ad euro 100.000 il
CSE deve svolgere anche le funzioni del CSP (art. 90 – comma 11)
11/12/2014 Ing. Giorgio Fiocchi 14
15. 11/12/2014 Ing. Giorgio Fiocchi 15
Modelli di documentazione di supporto all’attività del CSE:
“Modello M - verbale di riunione preliminare”
“Modello N - verbale di riunione di coordinamento”
“Modello A – documentazione richiesta all’impresa esecutrice”
“Modello B – lista di controllo per la verifica dell’idoneità del POS”
“Modello C – lista di controllo per la verifica dell’idoneità del Pi.M.U.S.”
“Modello D – dichiarazione di presa visione del Pi.M.U.S.”
“Modello F – dichiarazioni varie ai sensi del D.LGS 81/08”
“Modello H – dichiarazione personale occupato in cantiere”
“Modello L – dichiarazione di lavoratore autonomo”
Di seguito un esempio di documenti utilizzati dal CSE:
16. LA FEDERAZIONE REGIONALE DEGLI ORDINI DEGLI INGEGNERI DELL’EMILIA
ROMAGNA E DELLA TOSCANA HA RECENTEMENTE ELABORATO UNA PROPOSTA DI
LINEE GUIDA PER IL CSE.
11/12/2014 Ing. Giorgio Fiocchi 16
Le suddette linee guida sono state condivise con Enti Preposti di Vigilanza e sono state state
sottoposte al vaglio del C.N.I.
Linee guida CSE