Alberto Magnaghi - Dalla partecipazione all’autogoverno della comunità locale...Marco Garoffolo
Caricato PDF per condividerlo con i Social per il progetto di www.salviamoilpaesaggio.net trovate l'originale
http://www.societadeiterritorialisti.it/images/DOCUMENTI/100615_amagnaghi_saggio_dd_per_sdt.pdf
Informazione locale e comunità. La sfida glocalLorenzo Fabbri
Le comunità locali sono davvero schiacciate dalla globalizzazione? La presentazione analizza il duplice ruolo delle comunità nella interpretazione e localizzazione di fenomeni globali e nella condivisione di esperienze locali secondo una cultura di rete.
Il tragico ossimoro: note sulla deriva monoculturale del multiculturalismoINSMLI
Di Roberto Malighetti. Documento utlilizzato come materiale preparatorio del seminario di formazione di Reggio Emilia, 6-8 marzo 2006, intitolato Dalla storia alla cittadinanza. Saperi e pratiche per un ethos civile, che si è svolto presso la sede dell'Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea in provincia di Reggio Emilia. Il seminario è stato promosso e progettato dal Landis.
Alberto Magnaghi - Dalla partecipazione all’autogoverno della comunità locale...Marco Garoffolo
Caricato PDF per condividerlo con i Social per il progetto di www.salviamoilpaesaggio.net trovate l'originale
http://www.societadeiterritorialisti.it/images/DOCUMENTI/100615_amagnaghi_saggio_dd_per_sdt.pdf
Informazione locale e comunità. La sfida glocalLorenzo Fabbri
Le comunità locali sono davvero schiacciate dalla globalizzazione? La presentazione analizza il duplice ruolo delle comunità nella interpretazione e localizzazione di fenomeni globali e nella condivisione di esperienze locali secondo una cultura di rete.
Il tragico ossimoro: note sulla deriva monoculturale del multiculturalismoINSMLI
Di Roberto Malighetti. Documento utlilizzato come materiale preparatorio del seminario di formazione di Reggio Emilia, 6-8 marzo 2006, intitolato Dalla storia alla cittadinanza. Saperi e pratiche per un ethos civile, che si è svolto presso la sede dell'Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea in provincia di Reggio Emilia. Il seminario è stato promosso e progettato dal Landis.
Comunicazione, Potere e Contropotere nella network societyMarco Garoffolo
Il presente articolo formula una serie di fondate ipotesi sull’interazione tra comunicazione e
rapporti di potere nel contesto tecnologico che caratterizza la network society, o “società in rete”.
Partendo da un corpus selezionato di studi sulla comunicazione e da una serie di case study ed
esempi, si giunge alla conclusione che i media siano divenuti lo spazio sociale ove il potere viene
deliberato. Mostrando il legame diretto tra politica, politica dei media, politica dello scandalo e crisi
della legittimità politica in una prospettiva globale. E avanzando l’idea che lo sviluppo di reti di
comunicazione interattiva orizzontale ha favorito l’affermazione di una nuova forma di
comunicazione, la mass self-communication (comunicazione individuale di massa), attraverso
Internet e le reti di comunicazione wireless. In un tale contesto, politiche insurrezionali e
movimenti sociali sono in grado di intervenire con maggiore efficacia nel nuovo spazio di
comunicazione. Sul quale, però, hanno investito anche i media ufficiali o corporate media e la
politica mainstream. Tutto ciò si è tradotto nella convergenza tra mass media e reti di
comunicazione orizzontale. E, più in generale, in uno storico spostamento della sfera pubblica
dall’universo istituzionale al nuovo spazio di comunicazione.
Fonte http://www.caffeeuropa.it/socinrete/castells.pdf
Comunicazione, Potere e Contropotere nella network societyMarco Garoffolo
Il presente articolo formula una serie di fondate ipotesi sull’interazione tra comunicazione e
rapporti di potere nel contesto tecnologico che caratterizza la network society, o “società in rete”.
Partendo da un corpus selezionato di studi sulla comunicazione e da una serie di case study ed
esempi, si giunge alla conclusione che i media siano divenuti lo spazio sociale ove il potere viene
deliberato. Mostrando il legame diretto tra politica, politica dei media, politica dello scandalo e crisi
della legittimità politica in una prospettiva globale. E avanzando l’idea che lo sviluppo di reti di
comunicazione interattiva orizzontale ha favorito l’affermazione di una nuova forma di
comunicazione, la mass self-communication (comunicazione individuale di massa), attraverso
Internet e le reti di comunicazione wireless. In un tale contesto, politiche insurrezionali e
movimenti sociali sono in grado di intervenire con maggiore efficacia nel nuovo spazio di
comunicazione. Sul quale, però, hanno investito anche i media ufficiali o corporate media e la
politica mainstream. Tutto ciò si è tradotto nella convergenza tra mass media e reti di
comunicazione orizzontale. E, più in generale, in uno storico spostamento della sfera pubblica
dall’universo istituzionale al nuovo spazio di comunicazione.
Fonte http://www.caffeeuropa.it/socinrete/castells.pdf
2. il problema della classificazione: strumento
di gestione e potere
hibridismi, fluidità e cambiamenti
estrema complessità della diversità
la costruzione di terminologie e
tassonomie da African Political Systems
fino agli anni ‘80
3. è basata su:
• strumenti di integrazione politica
• accesso alla leadership
• metodi di decisione all’interno del gruppo
è possibile perchè:
• si fonda su propietà sistemiche
• il sistema sarà influenzato dall’ambiente fisico in cui si
trova
• e dal livello tecnologico
funziona meglio pensando in termini di
relazioni strutturali, un elemento ne implica un
altro
4.
5. tenere presente l’enorme gamma di
variazioni e particolarità, che non possono
essere limitate dal determinismo
dell’influenza tecnologica e ambientale
ciò che in realtà mostrano queste
classificazioni è la complessità culturale
le diverse tipologie costruiscono punti
lungo un continuum e spesso si
sovrappongono tra loro, ma
6.
7. senza una élite politica permanente
il potere è frammentario e temporaneo,
disperso tra famiglie, bande, lignaggi e
differenti associazioni
gruppi fluidi che si separano e uniscono in
base alle necessità e al periodo dell’anno
non esistono monopoli di potere o di
gestione economica
8. 25-150 unità, aggruppate in famiglie nucleari
(parentela bilaterale), costruite su costumi,
tradizioni e valori comuni
cacciatori-raccoglitori,
mancanza di una autorità centralizzata
organizzazione stagionale. senza una specifica
specializzazione del lavoro e delle competenze,
egualitarie in senso economico e politico, il potere
è basato su attributi personali, è temporaneo e
manca dell’ambito coercitivo
esogamia che forza alle alleanze con altre bande.
legami costruiti su relazioni reciproche
9.
10.
11. “If I had to select one word in the vocabulary of anthropology as the
single most egregious case of meaninglessness,” wrote Morton Fried
(1967: 154), “I would have to pass over ‘tribe’ in favor of ‘race.’
complessità e poca chiarezza del termine
necessario per costruire un ponte tra cacciatori-raccoglitori e
sistemi centralizzati
sistemi egualitari in cui l’autorità è distribuita tra piccoli gruppi,
l’unità è costruita su relazioni individuali e tra gruppi.
i gruppi si basano su risorse di cibo addomesticato, dunque
più popolosi e più sedentari delle bande.
esiste una sorta di solidarietà pan-tribale che unisce varie
comunità autosufficienti in unità sociali più vaste
la solidarietà tra gruppi si costruisce sulla parentela (lignaggi e
clan) e su altre realtà di mutuo aiuto volontario o involontario
(classi di età)
il potere legato all’ambito rituale
legato a consigli di villaggio
legato al benessere e alla generosità individuale
12.
13.
14.
15. società in cui il potere e l’autorità risiede in
una persona o in un gruppo:
specializzazione della politica
più densamente popolate di bande e tribù
stratificate in ranghi o classi
ruoli e occupazioni specializzate
redistribuzione centralizzata delle risorse
disuguaglianze socio-economiche e
politiche
16. popolazione maggiore delle tribù
maggiore efficienza produttiva
organizzazione più complessa con qualche
sistema di autorità centralizzata, permanente e
specializzata, tipicamente basata sulla raccolta e
redistribuzione del surplus
il capo ha accesso a un certo livello di potere
coercitivo, può essere in grado di organizzare una
difesa, oltre che la distribuzione delle terre e di altri
beni con cui costruisce solidarietà e supporto
le posizioni di potere sono accessibili solo ad
alcune famiglie o lignaggi
spesso instabili
17.
18. “the presence of that special
form of control, the consistent threat of force by a body of persons
legitimately constituted to use it” Elman Service (1971: 163)
istituzioni specializzate, formali e informali,
che mantengono una gerarchia con differente
accesso alle risorse
vaste e complesse società, comprendenti una
varietà di classi, associazioni, e gruppi
occupazionali
burocrazia specializzata nella gestione del
potere
necessità di leggi impersonali per gestire
tensioni e conflitti
19.
20.
21. “More than 99 percent of human’s two- to three- million-year sojourn
on Earth has been spent in small bands—flexible, egalitarian, nomadic
groups comprised of several extended families”. (Lewellen 2003)
aumento della popolazione
addomesticamento animali e piante
sedentarizzazione
22. Frederick Engels L’origine della famiglia, della
propietà privata e dello stato (1891): teoria
del conflitto di classe come causa e motore
principale della organizzazione statale.
• le innovazioni tecnologiche
• la creazione del surplus
• differenziazione di classe con differente accesso alle
risorse
• proprietà privata
• costruzioni da parte di una élite di strutture di
protezione dei loro interessi
23. “In the Biblical version of social evolution, the development of cities
is a direct result of Cain’s primordial murder of his brother Abel. This
idea, that states are born in blood and war, was given scientific respect-
ability with the emergence of Social Darwinism in the latter half of the
nineteenth century” (Lewellen 2003)
la società più forte prevale sulle piu deboli e le
ingloba sotto un potere centralizzato che detiene il
monopolio dell’uso della forza
le richerche antropologiche dimostrano che:
• la guerra è piu che altro una funzione piuttosto che una
causa di un dato livello di integrazioone sociale
• la guerra tra tribù e chiefdoms ha più la funzione di
prevedere la formazione dello stato che di causarla. perchè
i gruppi si disperdono quando minacciati da forze più
potenti
24. dalle teorie ecologiche e materialistiche
legate all’aumento della popolazione e
all’adattamento umano all’ambiente fisico
(Carneiro, Stewart, Harris)
alle teorie legate alle strategie decisionali:
il concetto di leadership e strategie
individuali (Service)
modelli sistemici che coinvolgono più
fattori e descrivono i processi, senza
cercare il percorsi causa-effetto
25. la società come sistema flessibile
adattabile, in costante e continuo processo
di aggiustamento a vari fattori
• nucleazione (urbanizzazione): maggiore necessità
di produzione
• stratificazione economica e differenziazione del
processo produttivo
• centralizzazione del processo decisionale