Domenico Tebala, La valutazione delle politiche e del benessere attraverso un indice di corruzione europea
13° Conferenza Nazionale di statistica 4-5-6 luglio 2018
Centro Congressi Ergife Via Aurelia, 619 Roma
Domenico Tebala, La valutazione delle politiche e del benessere attraverso un indice di corruzione europea
1. La valutazione delle
politiche e del
benessere attraverso
un indice di corruzione
europea
DOMENICO TEBALA
Istat - Tecnologo
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2. ① Obiettivi
② Descrizione
③ Framework teorico
④ Metodologia ed elaborazione dati
⑤ Risultati
⑥ Conclusioni
DOMENICO TEBALA
Tecnologo
1
Indice
3. 2
2
Obiettivi
La corruzione è un fenomeno pervasivo e nebuloso che, in generale, non desta allarme sociale e, pertanto,
resta sommerso fin quando le indagini non lo fanno venire alla luce. Inoltre incide negativamente non solo
sullo spreco di risorse, ma anche sulla libertà socio-economica di ognuno distorcendo i meccanismi di
libera concorrenza e di meritocrazia che sono alla base di ogni democrazia economica.
Pertanto il paper vuole provare a valutare l’impatto che la corruzione può dare alle politiche e al benessere
collettivo utilizzando la metodologia del Bes (Benessere Equo e Sostenibile).
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Tecnologo
4. 3
3
Descrizione
La costruzione dell’indice avverrà attraverso i seguenti passi:
1) descrizione del framework teorico
2) descrizione della metodologia di sintesi, degli indicatori utilizzati per calcolare la corruzione potenziale e
percepita e dei risultati dell’analisi descrittiva: in particolare, si valuterà la robustezza del metodo individuato
attraverso l’“analisi di influenza” al fine di verificare se e con quanta intensità cambiano le graduatorie
dell’indice composito a seguito dell’eliminazione dall’insieme di partenza di un indicatore elementare e
quindi analizzare gli indicatori che “pesano” di più (software COMIC - COMposite Indices Creator).
3) descrizione dei risultati attraverso una mappa georeferenziata dell’indice sintetico della corruzione totale
europea
4) conclusioni
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Tecnologo
5. 4
4
Framework teorico (1)
La corruzione è un fenomeno pervasivo e nebuloso che, in generale, non desta allarme sociale e, pertanto,
resta sommerso fin quando le indagini non lo fanno venire alla luce.
In primo luogo la corruzione ha un costo, un costo che è fatto di più componenti.
La corruzione distorce la concorrenza di mercato, perché la selezione non avviene sulla base del merito,
bensì sulla base del sinallagma corruttivo. Le selezioni, le gare, i concorsi non sono vinti dai migliori, ma da
coloro che sono meglio inseriti nei meccanismi di corruzione. E questo ha come corollario lavori fatti male e
sprechi.
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Tecnologo
6. 5
5
Framework teorico (2)
L’altra componente di costo della corruzione è costituita dalla dispersione di risorse che vengono distratte
dal loro indirizzo verso il bene collettivo per essere trasformate in illegittime utilità private. Il danno sociale
è, quindi, duplice. Allo spreco di risorse si affianca anche la limitazione della libertà economica. Eliminare
e/o ridurre il costo della corruzione è, quindi, un obiettivo di civiltà, oltre che un mezzo per sanare i bilanci
pubblici.
Alla luce di queste considerazioni, al fine di una migliore comprensione del fenomeno, può essere
interessante analizzare i divari di corruzione fra i paesi europei attraverso lo studio della corruzione
potenziale e percepita.
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Tecnologo
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6
Metodologia ed elaborazione dati (1)
1. Selezione indicatori elementari secondo un approccio soggettivo (valori mancanti imputati con il metodo
hot-deck e, ove non possibile, con il valore medio Europa)
2. Costruzione di «pilastri» non sostituibili mediante aggregazione di indicatori elementari (Tabella 1)
3. Metodo di sintesi: modello di misurazione di tipo formativo (indicatori elementari non sostituibili, ossia
non si compensano tra loro)
4. Analisi descrittiva dei dati: media, scarto quadratico medio, frequenza e matrice di correlazione degli
indicatori (Tabelle 2 e 3) di corruzione potenziale, percepita e totale
5. Aggregazione semplice indicatori elementari: media aritmetica corretta con penalità proporzionale alla
variabilità “orizzontale”
6. Normalizzazione indicatori elementari: trasformazione in indici relativi rispetto al campo di variazione
(min-max) per permettere confronti assoluti nel tempo
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Tecnologo
8. 7
7
Metodologia ed elaborazione dati (2)
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Tecnologo
7. Stesso peso agli indicatori seguendo approccio soggettivo
8. Inversione di segno delle polarità per gli indicatori elementari con polarità differenti mediante una
trasformazione lineare (la polarità è il segno della relazione tra l’indicatore e il fenomeno da analizzare)
9. Analisi influenza (Figure 2 e 3)
10. Calcolo di indici sintetici (pilastri) di corruzione potenziale e percepita facendo ricorso alla metodologia
risultata più appropriata per ottenere indicazioni fruibili e analitiche sulla corruzione nelle nazioni europee
11. Calcolo indicatore sintetico: metodo di sintesi Adjusted Mazziotta-Pareto Index (AMPI), che consiste
nella standardizzazione min-max degli indicatori elementari e aggregazione con la media aritmetica
penalizzata dalla variabilità «orizzontale» degli indicatori medesimi
9. 8
8
Metodologia ed elaborazione dati (3)
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Tecnologo
𝑀𝑟𝑖 e 𝑆𝑟𝑖: media aritmetica e scostamento quadratico medio dei valori normalizzati degli indicatori dell’unità
i
𝑐𝑣𝑖= 𝑆𝑟𝑖 / 𝑀𝑟𝑖: coefficiente di variazione dei valori normalizzati degli indicatori dell’unità i.
Il fattore correttivo è funzione diretta del coefficiente di variazione dei valori normalizzati degli indicatori per
ogni unità e, a parità di media aritmetica, consente di penalizzare le unità che presentano un maggiore
squilibrio fra gli indicatori, spingendo verso il basso il valore dell’indice (più è basso il valore dell’indice,
minore è il livello di corruzione).
10. 9
9
Metodologia ed elaborazione dati (4)
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Tecnologo
Tale metodo soddisfa tutti i requisiti per la sintesi del benessere:
• comparabilità spaziale e temporale,
• non sostituibilità degli indicatori elementari,
• semplicità e trasparenza di calcolo,
• immediata fruizione ed interpretazione dei risultati ottenuti,
• robustezza dei risultati ottenuti.
11. 10
10
Metodologia ed elaborazione dati (5)
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Tabella 1 – Indicatori per macroaree e polarità
Governance
Governance
Benessere
Benessere
Benessere
soggettivo
12. 11
11
Metodologia ed elaborazione dati (6)
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Tecnologo
Tabella 2 – Analisi descrittiva - Corruzione potenziale, percepita e totale
Tipo di statistica
Pil Pro
Capite Spesa PA Condannati FDI
Media 26750 12334.271 1079.161 30.418
Scarto quadratico medio 11563.496 8406.086 1495.058 132.095
Frequenza 28 28 28 28
Tipo di statistica CPI Control Of Corruption
Media 64.607 0.985
Scarto quadratico medio 14.933 0.819
Frequenza 28 28
Tipo di statistica
Correlazione
potenziale
Correlazione
percepita
Media 98.691 100.131
Scarto quadratico medio 7.197 18.525
Frequenza 28 28
13. 12
12
Metodologia ed elaborazione dati (7)
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Tecnologo
Tabella 3 – Matrice di correlazione tra gli indicatori di corruzione
potenziale, percepita e totale
Indicatore
base
Pil Pro
Capite Spesa PA Condannati FDI
Pil Pro Capite 1.000
Spesa PA 0.914 1.000
Condannati 0.031 0.117 1.000
FDI 0.783 0.561 -0.081 1.000
Indicatore
base CPI
Control Of
Corruption
CPI 1.000
Control Of Corruption 0.977 1.000
Indicatore
base
Correlazione
potenziale
Correlazione
percepita
Correlazione
potenziale
1.000
Correlazione
percepita
-0.012 1.000
14. 13
13
Metodologia ed elaborazione dati (8)
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Analisi di influenza
Figura 2 - Media degli shifts delle graduatorie
15. 14
14
Metodologia ed elaborazione dati (9)
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Analisi di influenza
Figura 3 - Scarto quadratico medio degli shifts delle graduatorie
17. 16
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6) Conclusioni (1)
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Tecnologo
La rappresentazione cartografica del valore dell’indice sintetico finale della corruzione rileva che la
performance peggiore è ottenuta dalla Grecia (indice corruzione totale 110.92, indice corruzione
potenziale 99.34, indice corruzione percepita 125.70), e nell’ordine da Bulgaria, Italia, Cipro, Ungheria,
Romania, Croazia, nazioni caratterizzate, tranne l’Italia, da un basso livello di Pil Pro capite e di spesa
della Pubblica amministrazione, ma anche da un’alta percezione di corruzione da parte della popolazione
residente.
Il Lussemburgo è la nazione meno corrotta della graduatoria (indice 62.38), preceduta dalla Danimarca
come del resto tutto il Nord Est Europa.
18. 17
17
6) Conclusioni (2)
DOMENICO TEBALA
Tecnologo
Come accennato, l’Italia si colloca al 3° posto (su 28) della graduatoria della corruzione totale (indice
110.16), in particolare 11° della graduatoria della corruzione potenziale e 3° (indice 122.92) per la
corruzione percepita, segno evidente di una minore capacità di contrasto alla corruzione.
L’Italia, quindi, appare sul versante della corruzione distante anni luce dallo standard delle democrazie
europee con le quali dovrebbe confrontarsi. Non è sbagliato affermare alla luce di questi dati che quello
della corruzione è e rimane uno dei principali problemi dell’Italia che influenza le politiche e il benessere
del Paese.
19. 18
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DOMENICO TEBALA
Tecnologo
Grazie per l’attenzione
Domenico Tebala (tebala@istat.it)
Istat
Dipartimento per la raccolta dati e lo sviluppo di metodi e tecnologie per la produzione e diffusione
dell'informazione statistica
Ufficio territoriale per il Lazio, il Molise e la Calabria