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Parrocchia di Sant’Anna,
Lugagnano (VR)
INTRODUZIONE
AL VANGELO DI LUCA I
I INCONTRO:
I VANGELI TRA FEDE E STORIA
CONTENUTI DEL I INCONTRO
a. Che cosa significa la parola Vangelo?
b. Chi ha scritto i vangeli? Ci si può fidare
di quello che dicono?
c. Che cosa significa che i Vangeli sono
Parola di Dio?
d. Si può pregare con i Vangeli? Come?
I QUATTRO COLORI DEL VANGELO
il NERO: sottolinea con questo
colore i personaggi, i luoghi, le
indicazioni di tempo e i verbi. La
forma ideale è quella di riportare
sul tuo quaderno in colonna
questi tre tipi d'indicazioni.
L’AZZURRO scegli la frase che
più ti è piaciuta nel Vangelo,
quella che ti ha colpito
particolarmente, e trascrivila con
questo colore sulla pagina di
quaderno.
Il ROSSO: Che cosa rispondi a
Gesù, dopo quanto ti ha detto con
la sua Parola? Scrivi con questo
colore una preghiera o almeno
una semplice invocazione,
magari presa dallo stesso
Vangelo.
Il VERDE è il colore della vita.
Scrivi con questo colore un
proposito partendo dalla lettura
del brano. La sera o in qualche
altro momento, ti chiederai se
l’hai messo in pratica.
Dal Vangelo secondo Luca (Lc 1, 1-4)
1 Poiché molti han posto mano a stendere un
racconto degli avvenimenti successi tra di noi, 2
come ce li hanno trasmessi coloro che ne furono
testimoni fin da principio e divennero ministri
della parola, 3 così ho deciso anch'io di fare
ricerche accurate su ogni circostanza fin dagli
inizi e di scriverne per te un resoconto ordinato,
illustre Teòfilo, 4 perché ti possa rendere conto
della solidità degli insegnamenti che hai ricevuto.
 Quali passaggi l'evangelista ha dovuto compiere
prima di scrivere il suo vangelo?
 Per chi è stato scritto il Vangelo? Qual è lo scopo
dell'opera?
La parola greca
euaggelion
(εὐαγγέλιον) significa
buona notizia e
indicava i messaggi
che gli emissari
dell'imperatore
proclamavano in
piazza.
Il Vangelo e i vangeli
IL VANGELO ANNUNCIATO DA GESÙ
DURANTE LA SUA PREDICAZIONE ITINERANTE,
Gesù annunciava il Vangelo di Dio che
consisteva nella venuta imminente del Regno.
Dopo il tempo della lontananza, Dio tornava a
mostrare la sua vicinanza al popolo guarendo i
malati e offrendo il perdono ai peccatori.
Gesù andò nella Galilea, proclamando il vangelodi Dio, 15e
diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino;
convertitevi e credete nel Vangelo» (Mc 1, 15)
IL VANGELO ANNUNCIATO DAGLI APOSTOLI
DOPO LA PASQUA, i discepoli hanno indicato con il
termine di Vangelo l'annuncio della morte e della
risurrezione di Gesù (il kerygma). Questo evento era il
cuore di quella fede che era necessaria per ottenere la
giustificazione dei propri peccati.
«1Paolo, servo di Cristo Gesù, apostolo per chiamata, scelto per annunciare il
vangelo di Dio –2che egli aveva promesso per mezzo dei suoi profeti nelle sacre
Scritture3e che riguarda il Figlio suo, nato dal seme di Davide secondo la carne,
4costituito Figlio di Dio con potenza, secondo lo Spirito di santità, in virtù della
risurrezione dei morti, Gesù Cristo nostro Signore»(Rm 1, 1-4)
IL VANGELO SCRITTO DAGLI EVANGELISTI
ALCUNI DECENNI DOPO, Marco unisce i due significati
precedenti in un unico racconto: il regno di Dio,
annunciato da Gesù, si realizza con la sua morte e
risurrezione. Nasce un nuovo genere letterario: i
Vangeli. Questi testi non sono semplici biografie di
Gesù, perché non si limitano a raccontare la sua storia
ma intendono aiutare il lettore a credere in Lui.
Sono, dunque, dei racconti STORICO-TEOLOGICI.
1Inizio del vangelo di Gesù,
Cristo, Figliodi Dio.
(Mc 1, 1)
Le fasi di composizione dei Vangeli
gli avvenimenti
che si sono compiuti in mezzo a noi,
come ce li hanno trasmessi coloro che ne furono TESTIMONI OCULARI
(αὐτοπτικός)
I PRIMI TESTIMONI
Luca si rifà, innanzitutto,
alla testimonianza dei primi
compagni di Gesù, che
considera fonti attendibili.
Sono stati, infatti, con Lui fin
dall'inizio e lo hanno visto
vivo dopo la sua morte.
Le fasi di composizione dei Vangeli
divennero MINISTRI DELLA PAROLA
LA TRADIZIONE
ORALE NELLE
CHIESE
i discepoli diffusero,
in tutto il mondo, il
kerygma, creando
così le prime
comunità cristiane.
In questi piccoli
gruppi si conservava
la memoria di Gesù.
Le fasi di composizione dei Vangeli
MOLTI hanno cercato di raccontare
con ordine gli avvenimenti
LE PRIME
COMPOSIZIONI SCRITTE
con la morte dei primi testimoni,
le comunità cristiane hanno
iniziato a mettere per iscritto le
memorie su Gesù. Nel proemio
Luca fa accenno a queste fonti
precedenti, da cui ha certamente
attinto per scrivere il suo vangelo.
Il Vangelo di Marco: sono i brani che sono
presenti sia in Marco che in Matteo ed in Luca
MARCO 4, 21 MATTEO 5, 15 LUCA 8, 16
Viene forse la
lampada per essere
messa sotto il moggioo
sotto il letto? O non
invece per essere messa
sul candelabro?
né si accende una
lampada per metterla
sotto il moggio, ma sul
candelabro, e così fa
luce a tutti quelli che
sono nella casa.
Nessuno accende una
lampada e la copre con
un vaso o la mette sotto
un letto, ma la pone su
un candelabro, perché
chi entra veda la luce
La fonte Q: se confrontiamo Matteo e Luca,
troviamo numerosi detti simili. Si pensa che
facessero parte di una raccolta che si è ormai
perduta.
MATTEO 5, 3 LUCA 6, 20-21
Beati i poveri in spirito,
perché di essi è
il regno dei cieli.
Beati
quelli che sono
nel pianto,
perché saranno consolati.
Beati voi, poveri,
perché vostro è
il regno di Dio.
Beati voi,
che ora avete fame,
perché sarete saziati.
Beati voi,
che ora piangete,
perché riderete.
Fonti proprie: Luca ha una serie di parabole che
non sono presenti in nessun altro vangelo (Padre
misericordioso, ricco Epulone ecc). Probabilmente
facevano parte di una raccolta scritta in
precedenza (sigla L).
LUCA 15, 9-10
quale donna, se ha dieci monete e ne perde una, non accende la lampada e
spazza la casa e cerca accuratamente finché non la trova?E dopo averla
trovata, chiama le amiche e le vicine, e dice: “Rallegratevi con me, perché ho
trovato la moneta che avevo perduto”. Così, io vi dico, vi è gioia davanti agli
angeli di Dio per un solo peccatore che si converte.
Le fasi di composizione dei Vangeli
così ANCH’IO ho deciso di fare ricerche accurate su ogni
circostanza, fin dagli inizi, e di scriverne un resocontoordinato.
REDAZIONE FINALE
Luca non si è limitato a
copiare le fonti, ma le ha
confrontate e ordinate.
Questo lavoro di redazione è
ancora oggi visibile, se
confrontiamo il vangelo di
Luca con gli altri due
sinottici.
MARCO 14, 72 MATTEO 26, 74-75 LUCA 22,60-61
subito, per la seconda
volta, un gallo cantò.
E Pietro si ricordò
della parola che Gesù gli
aveva detto: "Prima che
due volte il gallo canti,
tre volte
mi rinnegherai".
subito un gallo cantò.
E Pietro si ricordò della
parola di Gesù, che aveva
detto: "Prima che il gallo
canti, tu mi rinnegherai
tre volte".
un gallo cantò.
Allora
il Signore si voltòe fissò
lo sguardo su Pietro,
e Pietro si ricordò della
parola che il Signore gli
aveva detto: "Prima che
il gallo canti, oggi
mi rinnegherai
tre volte".
Durante il mese di Ramadàn del suo
quarantesimo anno nella grotta del monte
Hirà, Dio affidò al Suo Servo Muhàmmad la
Missione Profetica. Era l'anno 13 prima
dell'Egira, durante il mese di Ramadàn,
mese in cui Muhàmmad era solito praticare
il digiuno. Fu una delle ultime notti dispari.
Muhàmmad stava meditando, quando
l'Angelo entrò nella grotta e gli intimò:
iqra (leggi!)
Poi, terminata la rivelazione del primo
brano del Testo Coranico, l'Angelo
annunciò:«Muhàmmad, io sono Gabriele e
tu sei l'Inviato di Dio!»
Il Vangelo, Parola di Dio e parola dell'uomo
DalVangelosecondoLuca
1 Poiché molti han posto mano a stendere un racconto degli
avvenimenti successi tra di noi, 2 come ce li hanno
trasmessi coloro che ne furono testimoni fin da principio e
divennero ministri della parola, 3 così ho deciso anch'io di
fare ricerche accurate su ogni circostanza fin dagli inizi e
di scriverne per te un resoconto ordinato, illustre Teòfilo, 4
perché ti possa rendere conto della solidità degli
insegnamenti che hai ricevuto.
entrambi i testi raccontano la composizione
di un testo sacro. Che differenza noti?
Che cosa s’intende dire quando si afferma
che il Corano è Parola di Dio?
Che cosa s’intende dire quando invece
afferma che il Vangelo è Parola di Dio?
Il Vangelo non è solo un resoconto storico, ma è
considerato da sempre anche come Parola di Dio. Per
spiegare ciò i teologi hanno coniato un'espressione ben
precisa: la Sacra Scrittura è ispirata. Quest'aggettivo ha
due significati:
• Gli autori umani che hanno scritto la Bibbia hanno
ricevuto uno speciale dono dello Spirito, che li ha
guidati in tutte le fasi della composizione.
• Lo Spirito Santo illumina chi legge con fede le Scritture
perché possano comprendere il significato autentico dei
testi.
Tutta la Scrittura, ispirata da Dio, è anche utile per insegnare, convincere,
correggere ed educare nella giustizia (2 Tm 3, 16)
Per molti secoli
l'ispirazione è stata intesa
come un vero e proprio
dettato: Dio suggeriva
ogni singola parola
all'autore, senza alcun
margine di errore.
Questa metafora è, però,
entrata in crisi nell'epoca
moderna perché non era in
grado di dare risposta a tre
domande fondamentali:
Se lo Spirito detta a Luca il
testo, come possiamo
considerarlo un vero autore?
Non rischia di essere un
burattino nelle mani di Dio?
Se la scrittura è Parola di Dio, è
vera senza errori. Come allora
possiamo spiegare le inesattezze
scientifiche, le contraddizioni
testuali e i numerosi errori storici?
Se la composizione del vangelo
è stata molto lunga e ha
coinvolto diverse persone,
l'immagine del dettato non
appare un po' ingenua?
Con la Dei Verbum del Concilio Vaticano II si è
riletto il concetto dell'ispirazione:
Il Padre si rivela all'uomo, innanzitutto, attraverso
suo Figlio. La parola di Dio è, dunque, Gesù
Cristo stesso, il Verbo che si è fatto carne È Lui,
infatti, che realizza tutte le parole contenute nelle
Scritture.
Come Gesù si è fatto
uomo per rivelarsi alle
sue creature, così
anche la Sacra
Scrittura si è adattata
al linguaggio umano
per farsi comprendere.
In questo caso la
personalità e la cultura
dell'autore sono gli
strumenti vivi con cui
Dio parla all'uomo.
Lo scopo ultimo della
Bibbia non è solo
trasmettere delle
nozioni, ma è portare
l'uomo alla salvezza.
La Sacra Scrittura non
vuole fare una
semplice cronaca
degli avvenimenti, ma
intende offrire,
innanzitutto, una
lettura teologica
della storia.
Pregare con il Vangelo
Nei documenti che hanno
preparato ed accompagnato il
Sinodo si è parlato di diversi
metodi per accostare con frutto
e nella fede le sacre Scritture.
Tuttavia l’attenzione maggiore è
stata data alla lectio divina, che
è davvero «capace di schiudere al
fedele il tesoro della Parola di
Dio, ma anche di creare
l’incontro col Cristo, parola
divina vivente».
DALL'ESORTAZIONE Verbum Domini di Benedetto XVI, 87
Essa si apre con LA LETTURA (LECTIO) del testo,
che provoca la domanda circa una conoscenza
autentica del suo contenuto:
Senza questo
momento si
rischia che il testo
diventi solo un
pretesto per non
uscire mai dai
nostri pensieri.
Che cosa dice il testo biblico in sé?
Qui ciascuno
personalmente, ma anche
come realtà comunitaria,
deve lasciarsi toccare e
mettere in discussione,
poiché non si tratta di
considerare parole
pronunciate nel passato,
ma nel presente.
Segue, poi, LA MEDITAZIONE (MEDITATIO)
nella quale l’interrogativo è:
Che cosa dice il testo biblico a noi?
La preghiera
come richiesta,
intercessione,
ringraziamento e
lode, è il primo
modo con cui la
Parola ci cambia.
Si giunge successivamente al momento della
PREGHIERA (ORATIO) che suppone la
domanda:
Che cosa diciamo al Signore
come risposta alla sua Parola?
Infine, la lectio divina si conclude con LA
CONTEMPLAZIONE (CONTEMPLATIO)
durante la quale noi assumiamo come dono
di Dio lo stesso suo sguardo nel giudicare la
realtà e ci domandiamo:
Quale
conversione
della mente,
del cuore e
della vita
chiede a noi il
Signore?
È bene poi ricordare che la lectio divina non si
conclude nella sua dinamica fino a quando non
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Introduzione al vangelo di Luca 1

  • 1. Parrocchia di Sant’Anna, Lugagnano (VR) INTRODUZIONE AL VANGELO DI LUCA I I INCONTRO: I VANGELI TRA FEDE E STORIA
  • 2. CONTENUTI DEL I INCONTRO a. Che cosa significa la parola Vangelo? b. Chi ha scritto i vangeli? Ci si può fidare di quello che dicono? c. Che cosa significa che i Vangeli sono Parola di Dio? d. Si può pregare con i Vangeli? Come?
  • 3. I QUATTRO COLORI DEL VANGELO il NERO: sottolinea con questo colore i personaggi, i luoghi, le indicazioni di tempo e i verbi. La forma ideale è quella di riportare sul tuo quaderno in colonna questi tre tipi d'indicazioni. L’AZZURRO scegli la frase che più ti è piaciuta nel Vangelo, quella che ti ha colpito particolarmente, e trascrivila con questo colore sulla pagina di quaderno. Il ROSSO: Che cosa rispondi a Gesù, dopo quanto ti ha detto con la sua Parola? Scrivi con questo colore una preghiera o almeno una semplice invocazione, magari presa dallo stesso Vangelo. Il VERDE è il colore della vita. Scrivi con questo colore un proposito partendo dalla lettura del brano. La sera o in qualche altro momento, ti chiederai se l’hai messo in pratica.
  • 4. Dal Vangelo secondo Luca (Lc 1, 1-4) 1 Poiché molti han posto mano a stendere un racconto degli avvenimenti successi tra di noi, 2 come ce li hanno trasmessi coloro che ne furono testimoni fin da principio e divennero ministri della parola, 3 così ho deciso anch'io di fare ricerche accurate su ogni circostanza fin dagli inizi e di scriverne per te un resoconto ordinato, illustre Teòfilo, 4 perché ti possa rendere conto della solidità degli insegnamenti che hai ricevuto.  Quali passaggi l'evangelista ha dovuto compiere prima di scrivere il suo vangelo?  Per chi è stato scritto il Vangelo? Qual è lo scopo dell'opera?
  • 5. La parola greca euaggelion (εὐαγγέλιον) significa buona notizia e indicava i messaggi che gli emissari dell'imperatore proclamavano in piazza. Il Vangelo e i vangeli
  • 6. IL VANGELO ANNUNCIATO DA GESÙ DURANTE LA SUA PREDICAZIONE ITINERANTE, Gesù annunciava il Vangelo di Dio che consisteva nella venuta imminente del Regno. Dopo il tempo della lontananza, Dio tornava a mostrare la sua vicinanza al popolo guarendo i malati e offrendo il perdono ai peccatori. Gesù andò nella Galilea, proclamando il vangelodi Dio, 15e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo» (Mc 1, 15)
  • 7. IL VANGELO ANNUNCIATO DAGLI APOSTOLI DOPO LA PASQUA, i discepoli hanno indicato con il termine di Vangelo l'annuncio della morte e della risurrezione di Gesù (il kerygma). Questo evento era il cuore di quella fede che era necessaria per ottenere la giustificazione dei propri peccati. «1Paolo, servo di Cristo Gesù, apostolo per chiamata, scelto per annunciare il vangelo di Dio –2che egli aveva promesso per mezzo dei suoi profeti nelle sacre Scritture3e che riguarda il Figlio suo, nato dal seme di Davide secondo la carne, 4costituito Figlio di Dio con potenza, secondo lo Spirito di santità, in virtù della risurrezione dei morti, Gesù Cristo nostro Signore»(Rm 1, 1-4)
  • 8. IL VANGELO SCRITTO DAGLI EVANGELISTI ALCUNI DECENNI DOPO, Marco unisce i due significati precedenti in un unico racconto: il regno di Dio, annunciato da Gesù, si realizza con la sua morte e risurrezione. Nasce un nuovo genere letterario: i Vangeli. Questi testi non sono semplici biografie di Gesù, perché non si limitano a raccontare la sua storia ma intendono aiutare il lettore a credere in Lui. Sono, dunque, dei racconti STORICO-TEOLOGICI. 1Inizio del vangelo di Gesù, Cristo, Figliodi Dio. (Mc 1, 1)
  • 9. Le fasi di composizione dei Vangeli gli avvenimenti che si sono compiuti in mezzo a noi, come ce li hanno trasmessi coloro che ne furono TESTIMONI OCULARI (αὐτοπτικός) I PRIMI TESTIMONI Luca si rifà, innanzitutto, alla testimonianza dei primi compagni di Gesù, che considera fonti attendibili. Sono stati, infatti, con Lui fin dall'inizio e lo hanno visto vivo dopo la sua morte.
  • 10. Le fasi di composizione dei Vangeli divennero MINISTRI DELLA PAROLA LA TRADIZIONE ORALE NELLE CHIESE i discepoli diffusero, in tutto il mondo, il kerygma, creando così le prime comunità cristiane. In questi piccoli gruppi si conservava la memoria di Gesù.
  • 11. Le fasi di composizione dei Vangeli MOLTI hanno cercato di raccontare con ordine gli avvenimenti LE PRIME COMPOSIZIONI SCRITTE con la morte dei primi testimoni, le comunità cristiane hanno iniziato a mettere per iscritto le memorie su Gesù. Nel proemio Luca fa accenno a queste fonti precedenti, da cui ha certamente attinto per scrivere il suo vangelo.
  • 12. Il Vangelo di Marco: sono i brani che sono presenti sia in Marco che in Matteo ed in Luca MARCO 4, 21 MATTEO 5, 15 LUCA 8, 16 Viene forse la lampada per essere messa sotto il moggioo sotto il letto? O non invece per essere messa sul candelabro? né si accende una lampada per metterla sotto il moggio, ma sul candelabro, e così fa luce a tutti quelli che sono nella casa. Nessuno accende una lampada e la copre con un vaso o la mette sotto un letto, ma la pone su un candelabro, perché chi entra veda la luce
  • 13. La fonte Q: se confrontiamo Matteo e Luca, troviamo numerosi detti simili. Si pensa che facessero parte di una raccolta che si è ormai perduta. MATTEO 5, 3 LUCA 6, 20-21 Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli. Beati quelli che sono nel pianto, perché saranno consolati. Beati voi, poveri, perché vostro è il regno di Dio. Beati voi, che ora avete fame, perché sarete saziati. Beati voi, che ora piangete, perché riderete.
  • 14. Fonti proprie: Luca ha una serie di parabole che non sono presenti in nessun altro vangelo (Padre misericordioso, ricco Epulone ecc). Probabilmente facevano parte di una raccolta scritta in precedenza (sigla L). LUCA 15, 9-10 quale donna, se ha dieci monete e ne perde una, non accende la lampada e spazza la casa e cerca accuratamente finché non la trova?E dopo averla trovata, chiama le amiche e le vicine, e dice: “Rallegratevi con me, perché ho trovato la moneta che avevo perduto”. Così, io vi dico, vi è gioia davanti agli angeli di Dio per un solo peccatore che si converte.
  • 15. Le fasi di composizione dei Vangeli così ANCH’IO ho deciso di fare ricerche accurate su ogni circostanza, fin dagli inizi, e di scriverne un resocontoordinato. REDAZIONE FINALE Luca non si è limitato a copiare le fonti, ma le ha confrontate e ordinate. Questo lavoro di redazione è ancora oggi visibile, se confrontiamo il vangelo di Luca con gli altri due sinottici.
  • 16. MARCO 14, 72 MATTEO 26, 74-75 LUCA 22,60-61 subito, per la seconda volta, un gallo cantò. E Pietro si ricordò della parola che Gesù gli aveva detto: "Prima che due volte il gallo canti, tre volte mi rinnegherai". subito un gallo cantò. E Pietro si ricordò della parola di Gesù, che aveva detto: "Prima che il gallo canti, tu mi rinnegherai tre volte". un gallo cantò. Allora il Signore si voltòe fissò lo sguardo su Pietro, e Pietro si ricordò della parola che il Signore gli aveva detto: "Prima che il gallo canti, oggi mi rinnegherai tre volte".
  • 17. Durante il mese di Ramadàn del suo quarantesimo anno nella grotta del monte Hirà, Dio affidò al Suo Servo Muhàmmad la Missione Profetica. Era l'anno 13 prima dell'Egira, durante il mese di Ramadàn, mese in cui Muhàmmad era solito praticare il digiuno. Fu una delle ultime notti dispari. Muhàmmad stava meditando, quando l'Angelo entrò nella grotta e gli intimò: iqra (leggi!) Poi, terminata la rivelazione del primo brano del Testo Coranico, l'Angelo annunciò:«Muhàmmad, io sono Gabriele e tu sei l'Inviato di Dio!» Il Vangelo, Parola di Dio e parola dell'uomo DalVangelosecondoLuca 1 Poiché molti han posto mano a stendere un racconto degli avvenimenti successi tra di noi, 2 come ce li hanno trasmessi coloro che ne furono testimoni fin da principio e divennero ministri della parola, 3 così ho deciso anch'io di fare ricerche accurate su ogni circostanza fin dagli inizi e di scriverne per te un resoconto ordinato, illustre Teòfilo, 4 perché ti possa rendere conto della solidità degli insegnamenti che hai ricevuto. entrambi i testi raccontano la composizione di un testo sacro. Che differenza noti? Che cosa s’intende dire quando si afferma che il Corano è Parola di Dio? Che cosa s’intende dire quando invece afferma che il Vangelo è Parola di Dio?
  • 18. Il Vangelo non è solo un resoconto storico, ma è considerato da sempre anche come Parola di Dio. Per spiegare ciò i teologi hanno coniato un'espressione ben precisa: la Sacra Scrittura è ispirata. Quest'aggettivo ha due significati: • Gli autori umani che hanno scritto la Bibbia hanno ricevuto uno speciale dono dello Spirito, che li ha guidati in tutte le fasi della composizione. • Lo Spirito Santo illumina chi legge con fede le Scritture perché possano comprendere il significato autentico dei testi. Tutta la Scrittura, ispirata da Dio, è anche utile per insegnare, convincere, correggere ed educare nella giustizia (2 Tm 3, 16)
  • 19. Per molti secoli l'ispirazione è stata intesa come un vero e proprio dettato: Dio suggeriva ogni singola parola all'autore, senza alcun margine di errore. Questa metafora è, però, entrata in crisi nell'epoca moderna perché non era in grado di dare risposta a tre domande fondamentali:
  • 20. Se lo Spirito detta a Luca il testo, come possiamo considerarlo un vero autore? Non rischia di essere un burattino nelle mani di Dio? Se la scrittura è Parola di Dio, è vera senza errori. Come allora possiamo spiegare le inesattezze scientifiche, le contraddizioni testuali e i numerosi errori storici? Se la composizione del vangelo è stata molto lunga e ha coinvolto diverse persone, l'immagine del dettato non appare un po' ingenua?
  • 21. Con la Dei Verbum del Concilio Vaticano II si è riletto il concetto dell'ispirazione: Il Padre si rivela all'uomo, innanzitutto, attraverso suo Figlio. La parola di Dio è, dunque, Gesù Cristo stesso, il Verbo che si è fatto carne È Lui, infatti, che realizza tutte le parole contenute nelle Scritture.
  • 22. Come Gesù si è fatto uomo per rivelarsi alle sue creature, così anche la Sacra Scrittura si è adattata al linguaggio umano per farsi comprendere. In questo caso la personalità e la cultura dell'autore sono gli strumenti vivi con cui Dio parla all'uomo.
  • 23. Lo scopo ultimo della Bibbia non è solo trasmettere delle nozioni, ma è portare l'uomo alla salvezza. La Sacra Scrittura non vuole fare una semplice cronaca degli avvenimenti, ma intende offrire, innanzitutto, una lettura teologica della storia.
  • 24. Pregare con il Vangelo Nei documenti che hanno preparato ed accompagnato il Sinodo si è parlato di diversi metodi per accostare con frutto e nella fede le sacre Scritture. Tuttavia l’attenzione maggiore è stata data alla lectio divina, che è davvero «capace di schiudere al fedele il tesoro della Parola di Dio, ma anche di creare l’incontro col Cristo, parola divina vivente». DALL'ESORTAZIONE Verbum Domini di Benedetto XVI, 87
  • 25. Essa si apre con LA LETTURA (LECTIO) del testo, che provoca la domanda circa una conoscenza autentica del suo contenuto: Senza questo momento si rischia che il testo diventi solo un pretesto per non uscire mai dai nostri pensieri. Che cosa dice il testo biblico in sé?
  • 26. Qui ciascuno personalmente, ma anche come realtà comunitaria, deve lasciarsi toccare e mettere in discussione, poiché non si tratta di considerare parole pronunciate nel passato, ma nel presente. Segue, poi, LA MEDITAZIONE (MEDITATIO) nella quale l’interrogativo è: Che cosa dice il testo biblico a noi?
  • 27. La preghiera come richiesta, intercessione, ringraziamento e lode, è il primo modo con cui la Parola ci cambia. Si giunge successivamente al momento della PREGHIERA (ORATIO) che suppone la domanda: Che cosa diciamo al Signore come risposta alla sua Parola?
  • 28. Infine, la lectio divina si conclude con LA CONTEMPLAZIONE (CONTEMPLATIO) durante la quale noi assumiamo come dono di Dio lo stesso suo sguardo nel giudicare la realtà e ci domandiamo: Quale conversione della mente, del cuore e della vita chiede a noi il Signore?
  • 29. È bene poi ricordare che la lectio divina non si conclude nella sua dinamica fino a quando non arriva all’AZIONE (ACTIO), che muove l’esistenza credente a farsi dono per gli altri nella carità.