Aggiornamento piano d’ambito 2014 della città di Milano: indirizzi e strategie
1. Ufficio d’Ambito della Città di Milano
Azienda Speciale del Comune di Milano
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Aggiornamento Piano d‘Ambito 2014 della Città di Milano:Aggiornamento Piano d‘Ambito 2014 della Città di Milano:
Indirizzi e StrategieIndirizzi e Strategie
Andrea Zelioli – Direttore ATO Città di Milano
2. SCOPO DELL’AGGIORNAMENTO
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Regolatorio, in primis, per adeguare il Piano d’Ambito al nuovo contesto di
regolazione economica dettato dall’Autorità per l’Energia Elettrica, il Gas e i
Servizi Idrici (AEEGSI);
Normativo, alla luce delle recenti modifiche normative apportate al D. Lgs.
152/2006 dalla Legge n. 164 del 11 novembre 2014 (legge di conversione del
decreto-legge n. 133 del 12 settembre 2014 detto ''Sblocca Italia''), nonché del
testo vigente della L.R. Lombardia 12 dicembre 2003, n. 26, come emerge dalla
recente L.R. 26 novembre 2014, n. 29;
Finanziario, al fine di modificare il Piano degli investimenti e rendere il Piano
Economico Finanziario sostenibile nel lungo periodo. Per questo motivo è stato
esteso il periodo di riferimento del Piano vigente per un ulteriore decennio,
portando la scadenza al 2037.
4. NOVITÀ DELL’AGGIORNAMENTO
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L’aggiornamento del Piano d’Ambito 2014
Seppur nella sua originaria finalità primaria di conservazione della piena funzionalità di
un sistema di impianti e reti ottimale e di mantenimento ed ulteriore miglioramento
degli attuali livelli di servizio offerti, tiene conto delle criticità tipiche di un centro
urbanizzato altamente complesso quale il territorio milanese, prevedendo tra le varie
strategie:
Il maggior ricorso ad interventi di risanamento delle reti con innovative metodiche di relining
che, per ridurre i costi, non prevedono scavi riducendo nel contempo impatti sulla viabilità
urbana;
L’installazione di nuovi impianti di denitrificazione tecnologicamente avanzati per conseguire
un ulteriore miglioramento della già buona qualità dell’acqua potabile distribuita;
L’avvio di una più sistematica campagna di rilevazione e di intervento per il distoglimento
delle “acque parassite” (pompe di calore, reti bianche, fontanili, ecc.) tutt’ora impropriamente
recapitate in fognatura al fine di ridurre la diluizione e i carichi idraulici impropri collettati in
depurazione, favorendo altresì la riconnessione e riviviscenza dell’originario reticolo idrico
superficiale, componente essenziale del sistema drenante della Città.
Implementazione strumenti di misura sulla rete e sugli scaricatori di piena
5. NOVITÀ DELL’AGGIORNAMENTO
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Sulla base della gap analysis tra gli obiettivi individuati e lo stato di fatto del SII, si è
provveduto all’aggiornamento del Piano degli Interventi, ponendo particolare
attenzione ad azioni innovative mirate al monitoraggio e gestione delle tre fasi di
distribuzione, collettamento e depurazione, individuate a livello strategico.
Il Piano degli Interventi è stato modificato anche nell’ottica di rendere il Piano
Economico Finanziario sostenibile nel lungo periodo, estendendo pertanto il periodo di
riferimento del Piano vigente per un ulteriore decennio.
Tra le varie, alcune strategie di intervento perseguono il duplice obiettivo di
ottimizzazione del sistema di collettamento e trattamento della città di Milano e, al
contempo, di mitigazione dell’attuale, e purtroppo ben noto, elevato grado di rischio
idraulico delle aree urbane, che trova peraltro origine a scala di bacino, con azioni
locali come l’intervento sugli scaricatori di piena mediante installazione di nuovi sistemi
tecnologici di monitoraggio e controllo.
6. NOVITÀ DELL’AGGIORNAMENTO
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Fondamentale azione, volta all’ efficientamento delle linee di trattamento
degli impianti di depurazione, sono gli interventi sulle acque parassite, che verrebbero,
ove possibile, distolte dalla rete acque reflue e convogliate nel Reticolo Idrico
Minore superficiale, previo ripristino della continuità idraulica dello stesso e verifica
quantitativa in merito alle maggiori portate introdotte.
Altro tema fondamentale è la riduzione dei consumi energetici, che verrà
perseguita attraverso la combinazione di diverse azioni strategiche, come
l’attivazione di sistemi di monitoraggio dei consumi energetici puntuali, la distrettualizzazione
della rete acquedottistica, nonché la sostituzione delle apparecchiature vetuste con dispositivi
di controllo ed erogazione più efficienti, ed utilizzo di sistemi di recupero energetico da
risorse rinnovabili.
7. NOVITÀ DELL’AGGIORNAMENTO
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Altro tema di rilievo trattato è l’impatto sociale della tariffa, peraltro
recentemente sottolineato dalla stessa Autorità per l’Energia Elettrica il Gas e
il Sistema Idrico, la quale intende improntare la regolazione alla promozione
dell’efficienza nella gestione, ed al conseguente trasferimento ai consumatori
dei relativi benefici generati. Con questo intento, l’Ufficio d’Ambito della Città di
Milano, ha deliberato che almeno il 30% del FoNI sia destinato a scopi sociali, come
previsto dall’art. 7.2 della deliberazione AEEGSI 585/2012/R/idr.
8. LA QUALITÀ DELLA RISORSA
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COMPOSTI ORGANO-ALOGENATI
Gli inquinanti organo-alogenati, poco solubili in acqua, una volta penetrati nel
terreno, possono restare nell’acquifero per tempi lunghissimi, rilasciando quantità
molto piccole ma sufficienti a compromettere la potabilità dell’acqua di falda, pertanto
i fronti di contaminazione, anche se originati da scarichi di vecchia data, continuano
per diversi decenni a propagarsi nel sottosuolo mdiante il meccanismo del trasporto
e della diffusione .
Se, complessivamente, la contaminazione media chimica della falda, in particolare
da organo-alogenati, risulta in diminuzione, questa tendenza non è però presente in
tutto il territorio cittadino, infatti l’andamento della concentrazione totale dei solventi clorurati e
della sommatoria di tricloroetilene e tetracloroetilene nella zona nord-ovest di Milano è in aumento,
ed è probabilmente legatao all’innalzameno della falda.
9. LA QUALITÀ DELLA RISORSA
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PESTICIDI
Il pesticida più diffuso è la 2,6 diclorobenzammide che si trova maggiormente nelle centrali poste nella
fascia nord-ovest della città come si evince dagli Allegati. Questi ultimi presentano l’andamento della
concentrazione presente nei pozzi spia che nel corso degli ultimi anni è rimasta pressoché invariata.
CROMO ESAVALENTE
Il cromo esavalente è presente principalmente nei pozzi della centrale Gorla e Armi. Il valore medio del
Cromo VI al rubinetto di Armi nel 2013 è stato pari a 12 µg/l. Il valore medio al rubinetto di Gorla (dopo
trattamento con osmosi inversa di una parte dell’acqua prelevata dai pozzi) nel 2013 è stato pari a 12 µg/l.
NITRATI
I nitrati sono in lento aumento principalmente nella zona nord-est di Milano. I numerosi studi pubblicati
individuano come l’origine dei nitrati presenti in falda sia non tanto di origine agricola quanto, piuttosto, di
origine antropica, e quindi prevalentemente dovute alle interazioni tra le reti fognarie e le acque di falda.
11. LA QUANTITÀ DELLA RISORSA
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Reticolo idrico superficiale del Comune di Milano
12. LA QUANTITÀ DELLA RISORSA
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IL RETICOLO DEI CORSI D’ACQUA
sviluppo complessivo ≈ 330 kmsviluppo complessivo ≈ 330 km
alvei copertialvei coperti ) ≈ 200 km≈ 200 km (al di sotto delle strade comunali,
a poca profondità dal piano stradale)
• 5050 km tombinature dei corsi d’acquakm tombinature dei corsi d’acqua
maggiorimaggiori
(Fiume Olona, Torrenti Merlata, Pudiga, Seveso,(Fiume Olona, Torrenti Merlata, Pudiga, Seveso,
Naviglio della Martesana e Cavo Redefossi);Naviglio della Martesana e Cavo Redefossi);
• 150 Km tombinature corsi d’acqua minori150 Km tombinature corsi d’acqua minori
(rogge, fontanili, cavi derivati dal reticolo principale,(rogge, fontanili, cavi derivati dal reticolo principale,
ecc.)ecc.)
14. LA QUANTITÀ DELLA RISORSA
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La struttura del sistema fognario della Città di Milano
improntata al sistema unitario
funzionamento a gravità
sviluppo complessivo: ≈ 1.480 km
età media: > 60 anni
superficie urbanizzata: ≈ 12.000 ha
collettori autonomi a servizio di una serie di zone concentriche rispetto al
centro
caratterizzato da un’estesa rete minore costituita da condotti, di sezioni
ampie e interconnessi fra loro (maglie chiuse).
16. LA QUANTITÀ DELLA RISORSA
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PGT
Componente geologica, idrogeologica e sismica allegata al
PGT.
Ricognizione del RIM sul territorio del Comune di
Milano (Comune-MM).
Ricognizione pozzi di reimmissione in falda.
Individuazione aree critiche e definizione interventi.
Piano delle Regole
NTA di piano (capo 3 “tutele sovraordinate”, artt. 20, 21 e 22)
Allegato 6 “Elenco Vincoli”
Allegato 8 “Regolamento in materia di polizia idraulica”
Tavole R05 “Vincoli amministrativi - suolo”
18. PIANO DEGLI INTERVENTI (PDI)
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Il nuovo Piano degli Interventi tiene, altresì, conto del programma degli
interventi 2014-2017, parte integrante dell’aggiornamento della proposta
tariffaria 2014-2015, approvata da AEEGSI con Deliberazione
538/2014/R/idr.
Gli investimenti previsti nel periodo 2014 – 2037 ammontano a circa 890
milioni di euro, di cui:
• circa 400 milioni per l’acquedotto;
• 350 milioni di euro per la fognatura;
• 130 milioni per la depurazione;
• 13 milioni per altre attività.