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CAMERADEIDEPUTATICONVEGNO
OSSERVATORIO NAZIONALE SULL’AMIANTO
ONA Onlus
Atti della
Seconda Conferenza Internazionale
Lotta all’amianto:
il diritto incontra la scienza
Roma, 20 – 21 marzo 2014
Con il patrocinio di:
©Osservatorio Nazionale sull’Amianto – ONA Onlus
Proprietà letteraria riservata
ISBN 978-88-909105-5-5
Osservatorio Nazionale sull’Amianto – ONA Onlus
Via Crescenzio, 2 – 00193 – Roma
http://osservatorioamianto.jimdo.com/
Email osservatorioamianto@gmail.com
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Sono vietate in tutti i Paesi la traduzione, la riproduzione, la memorizzazione elettronica e l’adattamento,
anche parziali, con qualsiasi mezzo effettuate, per finalità di carattere professionale, economico o
commerciale o comunque per uso diverso da quello personale senza la specifica autorizzazione
dell’Editore.
Atti della
Seconda Conferenza Internazionale
Lotta all’amianto:
il diritto incontra la scienza
Roma, 20 – 21 marzo 2014
Auletta dei Gruppi Parlamentari della Camera dei Deputati
Sala Tirreno, Regione Lazio
Tutti i diritti sono riservati a norma di legge e delle convenzioni internazionali
Prima edizione: 30 giugno 2014
ISBN 978-88-909105-5-5
Organizzazione del Convegno
Comitato Scientifico
Claudio Bianchi
Ezio Bonanni
Ronald E. Gordon
Luciano Mutti
Pietro Sartorelli
Morando Soffritti
Giancarlo Ugazio
Segreteria Organizzativa
Silvia Arata
Anna Corbi
Atti a cura di
Lorenza Fiumi
Michele Rucco
Hanno contribuito
Paola Ceccarel
Nicoletta Corio
Carlo Meoni
Laura Pirelli
VOLUME II
Programma dei lavori del 20 marzo 2014
Camera dei Deputati Auletta dei Gruppi Parlamentari
Presiede
Modera la Dott.ssa Valentina Renzopaoli, giornalista
Indirizzo di benvenuto
Dott. Michele Rucco - Segretario Generale Osservatorio Nazionale
Amianto Pag. 1-3
PRIMA PARTE:
Il ruolo delle istituzioni risp
On.le Luigi Di Maio Vice Presidente della Camera dei Deputati Pag. 4-6
La proposta di legge n. 1366 del 16 luglio 2013 in materia di
amianto
à, Capogruppo del Movimento 5 Stelle alla
Camera dei Deputati Pag. 7-10
Il ruolo del legislatore in materia di amianto
On.le Dott. Alberto Zolezzi. Deputato
Pag.11-15
La legislazione e nuove prospettive per la tutela delle vittime
On.le Edmondo Cirielli, Deputato Pag.16-18
Ruolo del sindacato nella tutela della salute di lavoratori e
cittadini
Dott. Paolo Varesi, Vicesegretario Confederale Nazionale UGL
SECONDA PARTE:
Amiantopoli: la lobby assassina. Nascondere la realtà per
continuare ad uccidere
Avv. Ezio Bonanni,
Pag.19-24
Quale migliore percorso per rendere possibile la risoluzione
del problema amianto?
Arch. Giampiero Cardillo, Generale in congedo del Corpo dei
Carabinieri Pag. 25-37
Le patologie asbesto correlate come dose dipendenti: miti e
verità
Dose response and asbestos related carcinogenesis: myths and
truths
Prof. Ronald E. Gordon, Direttore del Dipartimento di Patologia
Mount Sinai School of Medicine di New York Pag. 38-42
►
Il mesotelioma quale patologia dose dipendente
Prof. Morando Soffritti, Presidente Onorario dell’Istituto Ramazzini
di Bologna
►
Indicatori biologici di pregressa esposizione ad asbesto
Prof. Pietro Sartorelli, ordinario di Medicina del Lavoro presso
l’Università di Siena e membro del Comitato Tecnico Scientifico
dell’ONA Pag. 43-48
►
Il diritto alla salute e al lavoro salubre
Prof. Avv. Gaetano Veneto, ordinario di Diritto del Lavoro, Facoltà di
Giurisprudenza, Università di Bari Pag.49-50
►
Metodi investigativi per la identificazione dei responsabili di
crimini legati all’esposizione all’amianto
Dott. Paolo Rivella, commercialista e consulente delle Procure della
Repubblica di Torino, di Milano e di Trieste Pag.51-56
►
Metodi investigativi del Pubblico Ministero in caso di patologie
asbesto correlate
Dott. Sergio Dini, Sostituto Procuratore della Repubblica di Padova
►
Nuove scoperte nella biologia delle patologie neoplastiche
causate dall’amianto
New insights in biology of asbestos related tumors
Prof. Ronald E. Gordon, Direttore del Dipartimento di Patologia
Mount Sinai School of Medicine di New York
►
Nesso causale e colpa in materia di amianto
Dott. Maurizio Ascione, Sostituto Procuratore della Repubblica di
Milano Pag.57-82
►
L’amianto e i tumori gastroenterici e dell’apparato urinario
Prof. Fiorella Belpoggi, Direttore del Centro di Ricerca sul Cancro
Cesare Maltoni dell’Istituto Ramazzini di Bologna Pag.83-109
►
Amianto: l’esposizione continua! - Atti di indirizzo e benefici
contributivi
Dott. Paolo Pitotto, medico del lavoro, consulente della Procura della
Repubblica di Milano, membro del Comitato Tecnico Scientifico
dell’ONA Pag. 110-125
TERZA PARTE:
Prevenzione primaria, diagnosi e cura delle patologie asbesto
correlate
►
Patologie da esposizione a fibrille di asbesto in ambiente di
lavoro e/o in ambiente di vita
Prof. Giancarlo Ugazio, già ordinario di Patologia Generale presso
l’Università di Torino, Presidente del G.R.I.P.P.A - Gruppo di Ricerca
per la Prevenzione della Patologia Ambientale, membro del
Comitato Tecnico Scientifico dell’ONA Pag. 126-158
►
L'epidemia di mesotelioma: evoluzione e caratteristiche
Prof. Claudio Bianchi, anatomopatologo, consulente di diversi Uffici
Giudiziari, Presidente della Lega Italiana Per La Lotta Contro I
Tumori - Sez. Gorizia Pag. 159-159
►
L’Italia e la verità: le lobby e il negazionismo
Dott. Aristide Lombardi, Generale in congedo, già Direttore della
Scuola di Sanità Militare e membro del Comitato Tecnico Scientifico
dell’ONA Pag.160-162
►
Fusione e demolizione molecolare: i due principi chimico-fisici
impiegati nel processo di "inertizzazione" dell'amianto
Prof. Renato Sinno, Professore Emerito dell’Università di Napoli in
mineralogia, membro del Comitato Tecnico Scientifico dell’ONA Pag. 163-178
►
Integrazione di tecniche e dati per lo studio della presenza di
cemento amianto sul territorio
Dott.ssa Lorenza Fiumi, ricercatrice CNR, membro del Comitato
Tecnico Scientifico dell’ONA Pag.179-186
►
La ricerca sul mesotelioma pleurico: dal laboratorio alla
pratica clinica
Prof. Luciano Mutti, Direttore di medicina generale e del laboratorio
di oncologia clinica ASL 11 Vercelli e membro del Comitato Tecnico
Scientifico dell’ONA
►
Ruolo della chirurgia nel mesotelioma pleurico
Prof. Vittore Pagan, Direttore Chirurgia Oncologica Polmonare di
Aviano Pag. 187-187
►
Verso un modello teorico ed applicativo di prevenzione ed
affiancamento nel rischio ambientale in età evolutiva
Prof. Matteo Villanova, Presidente Osservatorio Laboratorio
Rispetto Emozionale Età Evolutiva (OLTREEE), Docente di Medicina
preventiva e psicopatologia forense presso l’ Università Roma Tre e
membro del Comitato Tecnico Scientifico dell’ONA Pag. 188-190
►
Ricorso alla Corte Europea di Strasburgo per la salvaguardia
Dei Diritti Dell'Uomo. La Sentenza ECHR069 (2014) dell’11
marzo 2014
Avv. Mario Item, Avvocato in Lugano; Membro del Comitato Centrale e
Presidente Regione Lombardia della Lega dei Diritti dell’Uomo Pag.191-195
►
Conclusioni
Avv. Ezio Bonanni, Presidente Osservatorio Nazionale sull’Amianto .
Programma dei lavori del 21 marzo 2014
Regione Lazio – Sala Tirreno
Presiede l’Avv. Ezio Bonanni, Presidente Osservatorio Nazionale sull’Amianto
Modera la Dott.ssa Valentina Renzopaoli, giornalista
►
Indirizzo di benvenuto
Dott. Michele Rucco - Segretario Generale Osservatorio Nazionale
Amianto Pag. 196-198
►
Una proposta di legge in materia di amianto per la Regione
Lazio
On.le Fabrizio Santori, Consigliere Regionale del Lazio e
componente del Comitato Tecnico Scientifico Nazionale dell’ONA
►
La legge regionale amianto per la Sicilia
On.le Giuseppe Gianni, Consigliere Regionale della Sicilia e
componente del Comitato Tecnico Scientifico Nazionale dell’ONA
►
L’amianto nella Regione Abruzzo e la risposta delle istituzioni
On.le Gianluca Castaldi, Senatore Pag.199-205
►
Una nuova legge nazionale per l’abolizione della decadenza
INAIL e per la sorveglianza sanitaria dei lavoratori esposti ad
amianto
On.le Ivana Simeoni, Senatrice
►
Come trasformare il problema amianto in risorsa
Arch. Giampiero Cardillo, Generale in congedo del Corpo dei
Carabinieri
►
L’ONA e l’azione di contrasto alle lobby dell’amianto
Dott. Aristide Lombardi, Generale in congedo, già Direttore della
Scuola di Sanità Militare e membro del Comitato Tecnico
Scientifico dell’ONA .
►
Il ruolo della Magistratura nella tutela della salute e
dell’ambiente e nella repressione dei crimini ambientali
Dott. Maurizio Ascione, Sostituto Procuratore della Repubblica di
Milano
►
Il significato clinico dei biomarkers molecolari nella
sorveglianza sanitaria degli ex esposti ad asbesto
Prof.ssa Lory Santarelli, Medicina del Lavoro - Dipartimento
Scienza Clinica e Molecolare, Università Politecnica delle Marche, Pag.206-213
"Ospedali Riuniti di Ancona" Policlinico Universitario
►
Linee guida per il trattamento multimodale del mesotelioma
pleurico
Prof. Luciano Mutti e Prof. Vittore Pagan, rispettivamente Direttore
di medicina generale e del laboratorio di oncologia clinica ASL 11
Vercelli e membro del Comitato Tecnico Scientifico dell’ONA,
Direttore Chirurgia Oncologica Polmonare di Aviano
►
Linee guida dell’ONA Onlus per la diagnosi e cura delle
patologie asbesto correlate non neoplastiche
Dott. Paolo Pitotto, medico del lavoro, consulente della Procura
della Repubblica di Milano, membro del Comitato Tecnico
Scientifico dell’ONA Pag.214-220
►
I servizi dell’ambulatorio oncologico on-line dell’ONA
Dott. Roberto Valenza, Primario del reparto di Oncologia Medica
dell’Azienda Ospedaliera Vittorio Emanuele di Gela e membro del
Comitato Tecnico Scientifio dell’ONA Pag. 221-221
►
Come quantificare l’esposizione a polveri e fibre di amianto, ai
fini del conseguimento dei benefici contributivi per
esposizione ad amianto per prepensionamento e/o
rivalutazione delle prestazioni pensionistiche
Ing. Flavio Domenichini, membro del Comitato Tecnico Scientifico
dell’ONA Pag. 222-229
►
La Consulenza Tecnica d’Ufficio come mezzo di prova per la
sussistenza dell’esposizione qualificata all’amianto:
metodologia d’indagine e criteri di accertamento
Ing. Giuseppe Infusini, Consulente Tecnico d’Ufficio presso i
Tribunali di Cosenza e Castrovillari e membro dell’Ufficio Tecnico
dell’ONA Pag.230-246
►
La quantificazione dei danni differenziali in caso di patologie
asbesto correlate
Avv. Massimiliano Fabiani del Foro di Bologna Pag. 247-258
►
La triade interattiva. Come l'azione di multipli agenti
inquinanti conduce ad un intreccio di patologie importanti
Prof. Giancarlo Ugazio, già ordinario di Patologia Generale presso
l’Università di Torino, Presidente del G.R.I.P.P.A - Gruppo di
Ricerca per la Prevenzione della Patologia Ambientale, membro del
Comitato Tecnico Scientifico dell’ONA
►
Modalità operative per la bonifica e la decontaminazione degli
ambienti di vita e di lavoro
Ing. Riccardo Tagliapini, Coordinatore del Dipartimento bonifica e
decontaminazione dei siti ambientali e lavorativi dell’ONA Pag. 259-263
►
Quando uno studioso abbraccia una vittima dell'amianto
Prof. Renato Sinno, Professore Emerito dell’Università di Napoli in
mineralogia, membro del Comitato Tecnico Scientifico dell’ONA Pag. 264-270
►
Le testimonianze delle vittime
Pag. 271-274
►
Gli interventi delle associazioni e dei rappresentanti
territoriali dell’ONA Pag. 275-285
►
Considerazioni conclusive
Prof. Giancarlo Ugazio Pag. 286-294
Appendice n. 1
PRESENTAZIONI - SLIDES
Dott. Michele Rucco Slide 311-314
►
Dott. Federico D’Incà Slide 315-329
►
Dott. Alberto Zolezzi Slide 330-367
►
Avv. Ezio Bonanni Slide 368-392
►
Arch. Giampiero Cardillo Slide 393-442
►
Prof. Ronald E. Gordon Slide 443-486
►
Prof. Morando Soffritti Slide 487-518
►
Prof. Pietro Sartorelli Slide 519-555
►
Dott. Paolo Rivella Slide 556-563
►
Prof. Ronald E. Gordon Slide 564-584
►
Dott. Paolo Pitotto Slide 585-604
►
Prof. Claudio Bianchi Slide 605-660
►
Prof. Renato Sinno Slide 661-679
►
Arch. Lorenza Fiumi Slide 680-686
►
Prof. Luciano Mutti Slide 687-723
►
Prof. Vittore Pagan Slide 724-739
►
Prof. Lory Santarelli Slide 740-768
►
Prof. Luciano Mutti e Prof . Vittore Pagan Slide 769-781
►
Dott. Roberto Valenza Slide 782-795
►
Ing. Flavio Domenichini Slide 796-813
Ing. Giuseppe Infusini Slide 814-854
Prof: Giancarlo Ugazio Slide 855-883
►
Prof. Renato Sinno Slide 884-890
►
Appendice n. 2
ATTI LEGISLATIVI
►
Proposta di legge n. 52 del 15 marzo 2013 presentata dal deputato
Edmondo Cirielli
Slide 892-900
►
Proposta di legge n. 1336 del 16 luglio 2013 presentata dal deputato
Federico D’Incà e da altri 83 deputati del Movimento 5 Stelle
Slide 901-921
►
Disegno di legge n. 1268 del 29 gennaio 2014 presentata dalla senatrice
Ivana Simeoni e da altri 10 senatori del Movimento 5 Stelle
Slide 922-934
►
Atti di sindacato ispettivo effettuati dai deputati del Movimento 5 Stelle
nel corso della 17° legislatura
Slide 935-943
Proposta di risoluzione n. 7/00335 dell’ 8 aprile 2014, presentata
dall’onorevole Alberto Zolezzi alla VIII Commissione Permanente
(Ambiente, territorio e lavori pubblici) Slide 944-949
Resoconto stenografico della seduta del 7 maggio 2014 della VIII
Commissione Permanente (Ambiente, territorio e lavori pubblici)
Slide 950-956
►
Legge Regione Sicilia n. 10 del 29 aprile 2014
Slide 957-964
►
Proposta di legge della Regione Lazio n. 24 del 9 maggio 2013
presentata dall’on. Fabrizio Santori
Slide 965-983
►
Lettera inviata dall’ONA a tutti i parlamentari
Slide 984-1018
Sintesi del Piano Nazionale Amianto dell’Osservatore Nazionale
sull’Amianto – ONA Onlus
Slide 1019-1023
Appendice n. 1
PRESENTAZIONI - SLIDES
1
Indirizzo di benvenuto
Dott. Michele Rucco
dott. Michele Rucco
Segretario Generale
2
Quello che tu puoi fare
è solo una goccia nell’oceano,
ma è ciò che dà significato
alla tua vita.
Albert Schweitzer
3
4
Buon Lavoro
La proposta di legge n. 1366 del 16 luglio 2013
in materia di amianto
Dott. Federico D’Incà
recepimento della direttiva 2009/148/CE del Parlamento europeo e del Consiglio,
del 30 novembre 2009,
sulla protezione dei lavoratori contro i rischi connessi con
un’esposizione all’amianto durante il lavoro,
per la bonifica dell’amianto e dei materiali contenenti
amianto nei locali pubblici o aperti al pubblico,
per la progressiva sostituzione dei materiali in amianto con altri
prodotti di uso equivalente, nonché in materia di eguaglianza nell’accesso ai
benefìci previdenziali per i lavoratori esposti all’amianto
Art. 1
Nei LOCALI PUBBLICI e aperti al pubblico,
compresi scuole e ospedali,
è fatto OBBLIGO ALLE AMMINISTRAZIONI
COMPETENTI E AI PROPRIETARI PRIVATI di
PROVVEDERE ALLA BONIFICA dell’amianto o dei
materiali con- tenenti amianto ENTRO IL 1°
GENNAIO 2020
Art. 2
Nei LUOGHI DI LAVORO dove i lavoratori sono, o
possono essere, esposti alla polvere proveniente
da amianto o da materiali contenenti amianto ivi
presente, IL DATORE DI LAVORO, DEVE
PROVVEDERE ALLA BONIFICA DI TALI MATERIALI
ENTRO IL 1° GENNAIO 2020.
Art. 3
OPERAZIONI DI BONIFICA dell’amianto o dei materiali contenenti
amianto di cui agli articoli 1 e 2, gli interventi di rimozione di coperture, tettoie e
altri rivestimenti di immobili su edifici esistenti sono eseguiti in modo che le
successive azioni di verifica, manutenzione e
riparazione delle opere stesse e
delle loro pertinenze, comprese le componenti tecnologiche,
avvengano in condizioni di sicurezza per i lavoratori
50 decessi all’anno per caduta da tetti di amianto
sfondati
Art. 4
Fuori dei casi previsti dagli articoli 1 e 2,
è fatto obbligo di diminuire progressivamente il rischio di
esposizione all’amianto
attraverso la progressiva sostituzione dei materiali in
amianto
con altri prodotti di uso equivalente non contenenti amianto e
altre sostanze cancerogene
Art. 5
Entro il 1° gennaio 2015, la PRESENZA DI AMIANTO, in qualunque
luogo, deve essere evidenziata con l’apposizione di un’etichetta chiara e
visibile recante l’indicazione della presenza di amianto e il simbolo del teschio
raffigurante la morte.
Entro la stessa data terminare la mappatura
ART. 6.
Riaperti i termini di richiesta dei benefìci
previdenzialiai lavoratori esposti ed ex esposti all’amianto che intendono
ottenere il riconoscimento dei benefìci di cui al comma 1 dell’articolo 47 del decreto
legge 30 settembre 2003, n. 269, convertito, con modificazioni, dalla legge 24
novembre 2003, n. 326, devono presentare domanda agli enti previdenziali presso i
quali sono iscritti entro un anno dalla data di entrata in vigore della presente legge.
Per gli addetti alle bonifiche o per coloro che lavorano in ambienti nei
quali sono presenti fibre di amianto, al fine del riconoscimento dei benefìci di cui al
citato comma 1 dell’articolo 47 del decreto-legge n. 269 del 2003, convertito, con
modificazioni, dalla legge n. 326 del 2003, non è fissato nessun
termine per la presentazione della relativa
domanda.
ART. 7.
Collocazione in pensione dei lavoratori affetti da
patologie asbesto correlate.
1. I lavoratori affetti da patologie asbesto-correlate di origine professionale, qua-
lora non abbiano ancora raggiunto i requisiti per la maturazione del diritto alla
pensione, anche dopo la rivalutazione del periodo contributivo ai sensi
dell’articolo 13, comma 7, legge 27 marzo 1992, n. 257, e successive
modificazioni, possono comunque accedere al pensionamento anticipato, con il
sistema contributivo
Decessi di malati ancora al lavoro il giorno del
pensionamento
ART. 9 e 10.
(Maggiorazioni contributive per il personale militare).
Gli appartenenti alle Forze armate e alle Forze di
polizia, compresi l’Arma dei carabinieri e il
Corpo della guardia di finanza,
che nel corso dell’attività di servizio prestata nelle installazioni o a bordo
di naviglio dello Stato sono stati esposti all’amianto per
oltre dieci annihanno
maggiorazioni contributive con un coefficiente pari all’1,5
del periodo di esposizione, lo stesso vale per la stessa tipologia di
soggetti a cui sia stata diagnosticata una patologia
professionale
ART. 11.
Istituzione del Registro nazionale dei lavoratori
esposti all’amianto e dei casi accertati di patologie
asbesto-correlate.
1. È istituito, d’intesa con le regioni, il Registro nazionale dei lavoratori esposti
all’amianto e dei casi accertati di patologie asbesto-correlate, realizzato mediante
la raccolta e l’analisi dei dati rilevati a livello
territoriale, dei dati contenuti nei registri tumori
e dei dati rilevati delle associazioni delle vittime
dell’amianto.
Art. 12
Rimozione dell’amianto da edifici privati
Inserimento dell’intervento fra le spese detraibili per interventi di recupero del
patrimonio edilizio
72% defiscalizzazione
ART. 13.
PRESTAZIONI SANITARIE PER I LAVORATORI ESPOSTI
ED EX ESPOSTI ALL’AMIANTO.
I lavoratori esposti ed ex esposti all’amianto hanno
diritto a fruire gratuitamente dei necessari controlli
sanitari ai fini della diagnosi precoce e, in caso di
patologia ai trattamenti sanitari specifici.
ART. 14.
FONDO per il RISANAMENTO DEI LOCALI PUBBLICI
E APERTI AL PUBBLICO
Per l’attuazione della bonifica dei locali pubblici e aperti al pubblico di cui
all’articolo 1, presso il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del
mare è istituito un apposito fondo. La dotazione del fondo è stabilita in 100
milioni di euro
fondo speciale di conto capitale iscritto, ai fini del bilancio triennale 2013-2015,
nell’ambito del programma « Fondi di riserva e speciali» della missione «Fondi da
ripartire » dello stato di previsione del MEF
Il ruolo del legislatore in materia di amianto
Dott. Alberto Zolezzi
Lotta all’amianto: il diritto incontra la scienza
CONFERENZA INTERNAZIONALE
20 marzo 2014,
Aula dei Gruppi Parlamentari, Montecitorio, Roma
Il RUOLO DEL LEGISLATORE in materia di AMIANTO
Alberto Zolezzi,
Commissione Ambiente,
Camera,
Movimento 5 Stelle
UN PO’ DI STORIA
1906: prima sentenza in cui venne riconosciuta la “pericolosità”
dell’amianto
Regio Decreto 442/1909: necessità di evitare l’esposizione dei bimbi
all’amianto
Legge 455/1943: riconoscimento dell’asbestosi come patologia professionale
Legge 257/1992: vietata la produzione e la lavorazione dell’amianto,
Interventi previdenziali per i lavoratori esposti
IL TRIBUNALE DI TORINO, CON UNA SENTENZA DEL
1908,
aveva definito la causa iscritta al n. 1197/1906, promossa
dalla società anonima The British Asbestos company
Limitedcontro l’avvocato Carlo Pich,
aveva rigettato la domanda risarcitoria sul presupposto che « le acquisizioni del
Congresso internazionale di Milano sulle malattie
professionali indicavano fra le cause le polveri fibrose fra cui
spicca l’amianto”
Procedure infrazione:
L’Italia non aveva recepito la direttiva 83/477/
CEE, « Sulla protezione dei lavoratori contro i
rischi connessi con una esposizione ad amianto
durante il lavoro », entro il termine del 1o
gennaio 1987
OLTRE
ATTI DI SINDACATO ISPETTIVO
RISOLUZIONE…
DATI SANITARI:
LINEE GUIDA DEFINITE,
MA TRATTAMENTI DISOMOGENEI SUL TERRITORIO
NAZIONALE,
COSTI VARIABILI DEI DIVERSI INTERVENTI E PRESIDI,
MANCA REPORT E REGISTRO DEGLI OUTCOME, QUALITÀ E
QUANTITÀ DI VITA,
Ad esempio DEI CIRCA 80 INTERVENTI ALL’ANNO DI PLEUROPNEUMONECTOMIA
EXTRAPLEURICA,
NEOPLASIE PLEURICHE PATOLOGIA RARA, CIRCA 1300 CASI ALL’ANNO,
UN REGISTRO AIUTEREBBE A RENDERE PIÙ OMOGENEO IL TRATTAMENTO E A
INDIRIZZARE GLI INVESTIMENTI IN ASSISTENZA
(PERSONALE, ASSISTENZA OSPEDALIERA E DOMICILIARE), E IN RICERCA
PREDISPORRE PIANO SANITARIO MIRATO,
Gli AFFETTI DA GRAVE PATOLOGIA PROFESSIONALE
AMIANTO CORRELATA
SONO STATI Già OFFESI DALLA RAGIONE DI STATO,
RICORDO LA SENTENZA DEL 1906, i dati erano ben
noti durante tutto il periodo in cui sono stati
esposti tutti gli attuali malati
Per cui lo Stato dovrebbe farsi carico dell’assistenza
ai malati rivalendosi sulle imprese italiane e
straniere coinvolte in questa strage di Stato
SORVEGLIANZA EPIDEMIOLOGICA
Necessario potenziamento dei registri mesoteliomi
Attuale approccio volontaristico, questionari che
tenderanno ad essere incompleti e imprecisi se non
supportati da personale dedicato
Importanza di avere il REFERTO EPIDEMIOLOGICO
della popolazione per avere indicazioni sullo stato di
salute della popolazione
DATI:
Cosa ci dicono i centri operativi regionali (COR)
che afferiscono i dati al registro mesoteliomi
nazionale (RENAM) INAIL?
In Liguria circa 1600 mesoteliomi pleurici
maligni stimati fra il 1993 e il 2008
600 casi in lavoratori della cantieristica navale
Ministero della Difesa
Il Fatto Quotidiano
18 gennaio 2014
Stefano Feltri
Interrogazione Zolezzi et
al. n. 501767
Dati ONA
Inchiesta di Torino e di Padova
È necessario dare sicurezza ai lavoratori e
riconoscere loro i diritti previdenziali
Dati produttivi
L’Italia è stata uno dei maggiori produttori ed utilizzatori di amianto fino alla fine
degli anni ‘80. Dal dopoguerra al bando del 1992 sono state prodotte 3.748.550
tonnellate di amianto grezzo. Il periodo tra il 1976 ed il 1980 è
quello di picco nei livelli di produzione con più di
160.000 tonnellate-anno prodotte. Fino al 1987 la
produzione non è mai scesa sotto le 100.000
tonnellate-anno per poi decrescere rapidamente fino al bando. Le
importazioni italiane di amianto grezzo sono state pure molto consistenti
mantenendosi superiori alle 50.000 tonnellate-anno fino al 1991.
Complessivamente l’Italia dal dopoguerra al 1992 ha importato 1.900.885
tonnellate di amianto. Per il costo contenuto e l’ampia disponibilità, l’utilizzo
dell’amianto è avvenuto in numerosissime applicazioni industriali sfruttando le
proprietà di resistenza al fuoco, di isolamento e insonorizzazione.
Quante fibre respirate durante la manutenzione
in ambito militare senza dispositivi di protezione
individuale?
Esistono ambiti civili dove ancora si manipola
sistematicamente amianto senza avere
informazioni i nmerito?
40mila siti in Italia con presenza di amianto,
400 ad elevato rischio
Riduzione del rischio
Dove stoccare l’amianto?
Discariche a norma di legge, studiare situazione
estera, dati Germania
Dove a breve non sarà più possibile inviare amianto
Gallerie dismesse?
Evitare stoccaggi insicuri (cave), senza fondo
consolidato
Regioni prive di discariche
È necessaria una filiera corta di smaltimento
(rischio da trasporto, speculazioni, ribonifica ecc)
Richiesta di dati regionali in merito ai siti
individuati
Necessaria comunicazione puntuale
Partecipazione della popolazione
Sicilia e Calabria nessun dato di mappatura
amianto
SCUOLE
Al 2012 SOLO 6 REGIONI HANNO COMUNICATO
I DATI
REGIO DECRETO DEL 1908…
ONA stima 2400 scuole italiane con presenza
di amianto
Latenza malattia
Mappatura
Dati di monitoraggio satellitare (AGEA)
Proposta di legge Reati ambientali nel codice
penale (passaggio al Senato)
Mio Ordine del giorno accolto il 26 febbraio in
merito all’inserimento della frode ambientale nel
codice penale
Amianto mescolato in maniera truffaldina con
altri materiali, speculazione sulla gestione, 300
euro a tonnellata di MCA
INERTIZZAZIONE
Incentivare la ricerca
Obbligo di pubblicazione dei dati, anche degli studi
eseguiti in ambito militare
Accedere ai dati stranieri, sicurezza dei lavoratori e
degli ambienti limitrofi
Ne parleranno ottimi relatori in seguito
recepimento della direttiva 2009/148/CE del Parlamento europeo e del Consiglio,
del 30 novembre 2009,
sulla protezione dei lavoratori contro i rischi connessi con
un’esposizione all’amianto durante il lavoro,
per la bonifica dell’amianto e dei materiali contenenti
amianto nei locali pubblici o aperti al pubblico,
per la progressiva sostituzione dei materiali in amianto con altri
prodotti di uso equivalente, nonché in materia di eguaglianza nell’accesso ai
benefìci previdenziali per i lavoratori esposti all’amianto
Art. 1
Nei LOCALI PUBBLICI e aperti al pubblico,
compresi scuole e ospedali,
è fatto OBBLIGO ALLE AMMINISTRAZIONI
COMPETENTI E AI PROPRIETARI PRIVATI di
PROVVEDERE ALLA BONIFICA dell’amianto o dei
materiali con- tenenti amianto ENTRO IL 1°
GENNAIO 2020
Art. 2
Nei LUOGHI DI LAVORO dove i lavoratori sono, o
possono essere, esposti alla polvere proveniente
da amianto o da materiali contenenti amianto ivi
presente, IL DATORE DI LAVORO, DEVE
PROVVEDERE ALLA BONIFICA DI TALI MATERIALI
ENTRO IL 1° GENNAIO 2020.
Art. 3
OPERAZIONI DI BONIFICA dell’amianto o dei materiali contenenti
amianto di cui agli articoli 1 e 2, gli interventi di rimozione di coperture, tettoie e
altri rivestimenti di immobili su edifici esistenti sono eseguiti in modo che le
successive azioni di verifica, manutenzione e
riparazione delle opere stesse e
delle loro pertinenze, comprese le componenti tecnologiche,
avvengano in condizioni di sicurezza per i lavoratori
50 decessi all’anno per caduta da tetti di amianto
sfondati
Art. 4
Fuori dei casi previsti dagli articoli 1 e 2,
è fatto obbligo di diminuire progressivamente il rischio di
esposizione all’amianto
attraverso la progressiva sostituzione dei materiali in
amianto
con altri prodotti di uso equivalente non contenenti amianto e
altre sostanze cancerogene
Art. 5
Entro il 1° gennaio 2015, la PRESENZA DI AMIANTO, in qualunque
luogo, deve essere evidenziata con l’apposizione di un’etichetta chiara e
visibile recante l’indicazione della presenza di amianto e il simbolo del teschio
raffigurante la morte.
Entro la stessa data terminare la mappatura
ART. 6.
Riaperti i termini di richiesta dei benefìci
previdenzialiai lavoratori esposti ed ex esposti all’amianto che intendono
ottenere il riconoscimento dei benefìci di cui al comma 1 dell’articolo 47 del decreto
legge 30 settembre 2003, n. 269, convertito, con modificazioni, dalla legge 24
novembre 2003, n. 326, devono presentare domanda agli enti previdenziali presso i
quali sono iscritti entro un anno dalla data di entrata in vigore della presente legge.
Per gli addetti alle bonifiche o per coloro che lavorano in ambienti nei
quali sono presenti fibre di amianto, al fine del riconoscimento dei benefìci di cui al
citato comma 1 dell’articolo 47 del decreto-legge n. 269 del 2003, convertito, con
modificazioni, dalla legge n. 326 del 2003, non è fissato nessun
termine per la presentazione della relativa
domanda.
ART. 7.
Collocazione in pensione dei lavoratori affetti da
patologie asbesto correlate.
1. I lavoratori affetti da patologie asbesto-correlate di origine professionale, qua-
lora non abbiano ancora raggiunto i requisiti per la maturazione del diritto alla
pensione, anche dopo la rivalutazione del periodo contributivo ai sensi
dell’articolo 13, comma 7, legge 27 marzo 1992, n. 257, e successive
modificazioni, possono comunque accedere al pensionamento anticipato, con il
sistema contributivo
Decessi di malati ancora al lavoro il giorno del
pensionamento
ART. 9 e 10.
(Maggiorazioni contributive per il personale militare).
Gli appartenenti alle Forze armate e alle Forze di
polizia, compresi l’Arma dei carabinieri e il
Corpo della guardia di finanza,
che nel corso dell’attività di servizio prestata nelle installazioni o a bordo
di naviglio dello Stato sono stati esposti all’amianto per
oltre dieci annihanno
maggiorazioni contributive con un coefficiente pari all’1,5
del periodo di esposizione, lo stesso vale per la stessa tipologia di
soggetti a cui sia stata diagnosticata una patologia
professionale
ART. 11.
Istituzione del Registro nazionale dei lavoratori
esposti all’amianto e dei casi accertati di patologie
asbesto-correlate.
1. È istituito, d’intesa con le regioni, il Registro nazionale dei lavoratori esposti
all’amianto e dei casi accertati di patologie asbesto-correlate, realizzato mediante
la raccolta e l’analisi dei dati rilevati a livello
territoriale, dei dati contenuti nei registri tumori
e dei dati rilevati delle associazioni delle vittime
dell’amianto.
Art. 12
Rimozione dell’amianto da edifici privati
Inserimento dell’intervento fra le spese detraibili per interventi di recupero del
patrimonio edilizio
72% defiscalizzazione
ART. 13.
PRESTAZIONI SANITARIE PER I LAVORATORI ESPOSTI
ED EX ESPOSTI ALL’AMIANTO.
I lavoratori esposti ed ex esposti all’amianto hanno
diritto a fruire gratuitamente dei necessari controlli
sanitari ai fini della diagnosi precoce e, in caso di
patologia ai trattamenti sanitari specifici.
ART. 14.
FONDO per il RISANAMENTO DEI LOCALI PUBBLICI
E APERTI AL PUBBLICO
Per l’attuazione della bonifica dei locali pubblici e aperti al pubblico di cui
all’articolo 1, presso il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del
mare è istituito un apposito fondo. La dotazione del fondo è stabilita in 100
milioni di euro
fondo speciale di conto capitale iscritto, ai fini del bilancio triennale 2013-2015,
nell’ambito del programma « Fondi di riserva e speciali» della missione «Fondi da
ripartire » dello stato di previsione del MEF
Amiantopoli: la lobby assassina.
Nascondere la realtà per continuare ad uccidereNascondere la realtà per continuare ad uccidere
Avv. Ezio Bonanni
Seconda Conferenza Internazionale
Osservatorio Nazionale Amianto
“Lotta all’amianto:
il diritto incontra la scienza”
Camera dei Deputati – Auletta dei GruppiCamera dei Deputati – Auletta dei Gruppi
Parlamentari - 20 marzo 2014
Il Tribunale di Torino
affermò per la prima
volta che le fibre di
Sentenza del Tribunale di Torino
31 ottobre 1906
Seconda conferenza internazionale: “Lotta all’amianto: il diritto incontra la scienza”
3
amianto sono
dannose per la
salute umana con la
Sentenza del 31
ottobre 1906.
Sentenza della Corte di Appello
di Torino del 1907
Nel 1907,
la Corte d'Appello di
Torino conferma la
decisione del Tribunale, e
rigettava definitivamente le
richieste risarcitorie avanzate
Seconda conferenza internazionale: “Lotta all’amianto: il diritto incontra la scienza”
4
richieste risarcitorie avanzate
da industriali dell’amianto e ha
assolto l’editore e il direttore del
giornale “Il progresso del
Canavese e delle Valli di Stura”
che avevano sostenuto le
rivendicazioni dei lavoratori
dell’amianto, affermando che le
loro aspettative di vita erano di
molto inferiori rispetto al resto
della cittadinanza.
Seconda conferenza internazionale: “Lotta all’amianto: il diritto incontra la scienza”
“E’ … certo ed incontestabile che l’integrità
personale dell’uomo e la sua salute (sommi beni
che trascendono dalla sfera dell’individuo per
assurgere ad importanza sociale, come
necessaria premessa della conservazione e del
miglioramento della specie) sono protette non
soltanto dal contratto, ma altresì da numerose
Sentenza della Corte di Cassazione
28 Aprile 1936 n. 2107
Il diritto alla salute nella
sua dimensione individuale e collettiva
5
soltanto dal contratto, ma altresì da numerose
leggi di pulizia sanitaria e perfino dal Codice
Penale” (Corte di Cassazione Civile, Sentenza
n. 2107 del 28.04.1936, pubblicata il
17.06.1936), e “le forme assicurative
predisposte per garantire gli operai contro talune
malattie professionali tassativamente elencate,
non dispensano i datori di lavoro dall’obbligo
contrattuale di usare la dovuta diligenza nella
propria azienda, per evitare danni ai lavoratori
(anche se compresi nella previdenza
assicurativa), adottando tutti i mezzi protettivi
prescritti o suggeriti dalla tecnica e dalla
scienza”.
Il dovere di prevenzione, che l’art. 17 r.d. 14
aprile 1927, n. 530, sull’igiene del lavoro,
impone per il lavoro che si svolga in ‘locali
chiusi’ va osservato in tutti quei casi in cui il
luogo di lavoro, pur non essendo
completamente chiuso, non sia tale da
permettere comodamente e senza pericolo la
uscita dei vapori e di qualsiasi materia
nociva”: la colpa risiede nell’assenza di
“aspiratori” in “locali non perfettamente
Seconda conferenza internazionale: “Lotta all’amianto: il diritto incontra la scienza”
6
“aspiratori” in “locali non perfettamente
chiusi” e di “maschere per i lavoratori” e nella
negligenza e imprudenza rispetto “allarme
dato dagli scienziati” sulla pericolosità delle
polveri (Cass. Sent. n. 682 del 20.01.1941,
pubblicata il 10.03.1941, Soc. acciaierie
elettr. c. Panceri) …
Sentenza della Corte di Cassazione
20 gennaio1941 n. 682
Il rispetto delle norme di
prevenzione tecnica e protezione individuale
Seconda conferenza internazionale: “Lotta all’amianto: il diritto incontra la scienza”
“…né può costituire un esonero il fatto che “gli
operai non avevano mai denunziato disturbi […]
perché la silicosi insidia insensibilmente
l’organismo del lavoratore fino alle manifestazioni
gravi che causano l’incapacità al lavoro sicché il
lavoratore non è in grado di accorgersene in
precedenza”, poiché l’art. 2 del r.d. 530 del 1927,
“prescrive al datore di lavoro di avvertire
preventivamente il lavoratore del pericolo, di
indicargli i mezzi di prevenzione adatti” e l’art. 17
Sentenza della Corte di Cassazione
7 gennaio1941 n. 686
7
indicargli i mezzi di prevenzione adatti” e l’art. 17
“prescrive l’aspirazione della polvere
immediatamente vicino al luogo ove viene
prodotta” (Corte di Cassazione, II^ Sezione
Civile, Sentenza n. 686 del 17.01.1941), cui
corrisponde la norma di chiusura di cui all’art.
2087 c.c. (r.d. 16.03.1942, n. 262), con la quale
si impone all’imprenditore di “adottare
nell'esercizio dell'impresa le misure che, secondo
la particolarità del lavoro, l'esperienza e la
tecnica, sono necessarie a tutelare l'integrità
fisica e la personalità morale dei prestatori di
lavoro”.
Seconda conferenza internazionale: “Lotta all’amianto: il diritto incontra la scienza”
poiché per le “malattie professionali
Sentenza della Corte di Cassazione
17 gennaio1941
Obbligo di riconoscimento ed indennizzo
anche per le malattie non inserite nelle tabelle
8
poiché per le “malattie professionali
non garantite da assicurazione
obbligatoria il datore di lavoro non
può esimersi da responsabilità se
l’evento dannoso si sia prodotto per
sua colpa” (Corte di Cassazione,
Sentenza 17.01.1941, Soc. off.
elettroferro Tallero c. Massara)
Con la legge n. 455
del 12.04.1943,
l’asbestosi viene
contemplata tra le
malattie di origine
professionale
Seconda conferenza internazionale: “Lotta all’amianto: il diritto incontra la scienza”
9
professionale
indennizzabili
dall’INAIL.
PRODUZIONE E IMPORTAZIONE DI AMIANTO
IN ITALIA DAL 1946 AL 1992
Seconda conferenza internazionale: “Lotta all’amianto: il diritto incontra la scienza”
Fonte: O.N.A. 10
Seconda conferenza internazionale: “Lotta all’amianto: il diritto incontra la scienza”
Orange:
United States
Produzione nazionale di amianto grezzo Italia e
Stati Uniti d'America; tonnellate; anni: 1945-1992
11
United States
Red:
Italy
L’amianto in Italia
Materiali contenenti amianto in matrice
compatta 32 milioni di tonnellate
Seconda conferenza internazionale: “Lotta all’amianto: il diritto incontra la scienza”
12
Amianto friabile alcuni milioni di
tonnellate
Amianto bonificato 500mila tonnellate
(meno del 2% del totale)
Principio
di precauzione
e rischio zero come
forma di prevenzione
primaria.
Patologia
Ambientale
Seconda conferenza internazionale: “Lotta all’amianto: il diritto incontra la scienza”
13
Mondo pulito = Salute
Mondo inquinato = Malattia
(René Truhaut e Giancarlo Ugazio)
Salute
Ambientale
Seconda conferenza internazionale: “Lotta all’amianto: il diritto incontra la scienza”
14
AMIANTOAMIANTO
KILLERKILLER
Dati pubblicati nel 2012 nel “Registro Nazionale dei Mesoteliomi (ReNaM – Inail - ISPESL) –
Quarto Rapporto”, che mostra l’aumento dei casi di mesoteliomi in Italia:
Seconda conferenza internazionale: “Lotta all’amianto: il diritto incontra la scienza”
15
Seconda conferenza internazionale: “Lotta all’amianto: il diritto incontra la scienza”
16Fonte INAIL
I dati dell’epidemia in corso:
Source O.N.A. 2010
Seconda conferenza internazionale: “Lotta all’amianto: il diritto incontra la scienza”
E’ confermato che in Italia più di 5.000 persone ogni anno perdono la vita in
seguito a patologie asbesto correlate (stime prudenziali che non tengono conto
delle altre patologie asbesto correlate).
17
Stime ONA
La lobby dell'amianto (1)
Relazione scritta il 20 dicembre
1976, da Ermanno Martini,
ingegnere e dipendente della
ditta "Amiantifera" di
Balangero (Torino). La relazione
è stata utilizzata nel corso
tenuto a Neuss(Dusseldorf)
dal 13 al 18 dicembre
1976 a Wirtschaftsverband Asb
Seconda conferenza internazionale: “Lotta all’amianto: il diritto incontra la scienza”
18
1976 a Wirtschaftsverband Asb
estzement e V. (WVAZ)
[Unione dei produttori di
cemento-amianto], organizzato
da Stephan Schmidheiny. In
questo rapporto è possibile
leggere la frase
"Dissociarsi da ogni
discussione delle idee del
dottor Selikoff e astenersi
dal citarlo".
Vi fa riferimento la Sentenza
del Tribunale di Torino n. 565
del 2012 (caso Eternit)
La lobby dell'amianto è
riuscita ad influenzare le
decisioni del Governo Italiano
affinché in Italia non fossero
introdotti i limiti di soglia:
Nota scritta a mano su un
"incontro" presso
la "Assocemento" di Roma, il
17 novembre 1978.Questa nota è
stata trovata fra le carte del
Seconda conferenza internazionale: “Lotta all’amianto: il diritto incontra la scienza”
19
stata trovata fra le carte del
Consiglio di Amministrazione della
società"Amiantifera di
Balangero" (Torino) e ora si
tiene presso l'Archivio di Stato di
Torino. (Società di produzione di
amianto chiedere di rallentare la
questione della normativa sui limiti
di esposizione legati alla
produzione dei
lavoratori, "l'ENPI ha aderito a
questa richiesta ... Il ministro della
Salute ha confermato questo
fatto." - Torino, Archivio di Stato).
Seconda conferenza internazionale: “Lotta all’amianto: il diritto incontra la scienza”
Il Tribunale di Torino,
con la Sentenza n.
565 del 2012, ha
condannato Stephan
Schmidheiny a sedici
anni di reclusione.
20
anni di reclusione.
La decisione è stata
poi confermata dalla
Corte di Appello di
Torino, che ha
aggravato la pena a
18 anni di reclusione.
Il Dott. Stephan Schmidheiny insieme con il più volte
Presidente del Consiglio e già Presidente dell’Unione
Europea, Prof. Romano Prodi
Piano nazionale amianto del Governo Monti
Termine della mappatura;
Sensibilizzazione ed informazione;
Studio del problema amianto, per cercare una soluzione;
Utilizzo delle discariche;
Seconda conferenza internazionale: “Lotta all’amianto: il diritto incontra la scienza”
21
Utilizzo delle discariche;
Sottovalutazione dei dati relativi alla presenza di amianto e
dell’epidemia in corso;
Limitazione del problema amianto ai soli siti Eternit (e a
pochi altri).
Piano nazionale amianto dell’ONA Onlus
I. PREVENZIONE PRIMARIA.
Decontaminazione dei luoghi di vita e di lavoro, con la
bonifica, attraverso un piano pluriennale nazionale di
modernizzazione infrastrutturale e di rilancio industriale,
attraverso la detrazione fiscale delle spese, l’utilizzo dei fondi
strutturali europei, e dei finanziamenti della cassa depositi e
Seconda conferenza internazionale: “Lotta all’amianto: il diritto incontra la scienza”
22
strutturali europei, e dei finanziamenti della cassa depositi e
prestiti;
Governo pubblico dell’economia, attraverso una costituzione
dell’economia, che detti regole precise, con lo Stato arbitro, in
grado di intervenire per interdire eventuali distorsioni del
libero mercato e per fini sociali;
Valorizzazione delle autonomie locali e della sussidiarietà.
Piano nazionale amianto dell’ONA Onlus
II. PREVENZIONE SECONDARIA.
Ricerca scientifica, con la valorizzazione delle esperienze e
dei risultati conseguiti a livello internazionale;
Seconda conferenza internazionale: “Lotta all’amianto: il diritto incontra la scienza”
23
Sorveglianza sanitaria per i cittadini e lavoratori esposti a
fibre di amianto;
Istituzione di una cabina di regia, per la costituzione di un
unico protocollo nazionale, applicabile ai casi di patologie
asbesto correlate.
Piano nazionale amianto dell’ONA Onlus
III. PREVENZIONE TERZIARIA E TUTELA GIURIDICA DELLE VITTIME
DELL’AMIANTO.
Indagini epidemiologiche riferite a tutte le patologie asbesto correlate;
Istituzione del Registro degli esposti ad amianto;
Aggiornamento delle tabelle INAIL, con l’indennizzo di tutte le patologie
asbesto correlate;
Seconda conferenza internazionale: “Lotta all’amianto: il diritto incontra la scienza”
24
asbesto correlate;
Istituzione di una Procura nazionale per la sicurezza sul lavoro;
Riforma legislativa, che porti all’abrogazione della norma di cui all’art. 254 del
D.Lgs. 81/08;
Abrogazione del termine di decadenza per i benefici contributivi per
esposizione ad amianto per coloro che non hanno presentato la domanda entro il
15 giugno 2005;
Pensionamento anticipato per coloro che hanno patologie asbesto correlate,
anche qualora non abbiano ancora età pensionabile.
“Quante vite
umane
potevano
essere salvate
se gli studi di
Gardner non
fossero stati
Seconda conferenza internazionale: “Lotta all’amianto: il diritto incontra la scienza”
25
fossero stati
censurati!”
(Abrams)
Grazie.
Quale migliore percorso per rendere possibile
la risoluzione del problema amianto?
Arch. Giampiero Cardillo
An innovative strategy for re-imaging
an urban region The IBA Emscher Park in the Ruhr
1. The Ruhr: A Brief Introduction
2. Challenges of Revitalizing the Ruhr
3. International Building Exhibitions
4. The IBA Emscher Park Strategy
5. After the IBA Emscher Park
6. Ruhr 2010: Cultural Capital of Europe
7. What can be Leant from the Strategy
Lecture series:
Spatial Strategies
for Urban Regions
Academia di
architettura,
Università della
Svizzera Italiana
Mendrisio,
14-04-2010
Contents
Klaus R. Kunzmann
Essen
DortmundDuisburg
The RheinRuhr Metropolis
2
Klaus R. Kunzmann
The Ruhr
• Population 5,2 Mio > Declining Population
• 11 Cities and 4 counties >Dortmund, Essen, Duisburg, Bochum etc,
• No regional capital, no regional administration
• Structural change from the secondary to the tertiary sector >high unemployment
May be a not so great urban region!
1
Klaus R. Kunzmann
The urban landscape of
the Ruhr is the outcome
of a century of coal and
steel production
Brownfields all over
(~ 30 %)
Klaus R. Kunzmann
4
Socio-Economic Challenges
• Long dominance of large corporations
• Qualification deficits
• High unemployment 2010: 12 to 16%
• Derelict industries and brownfields all over >high transaction costs of revitalization
• Little inward investment and not much demand for land
• Selective outmigration, ethnic polarization and demographic aging
• Traditional reliance on state subsidies
Politico-Administrative Challenges
• One dominant political party...considerable clientilism >guanxi
• Strong unions (co-determination)
• Insu!cient regional co-operation >no regional spirit
• Extreme pragmatism >no visionary power
• Inward looking attitudes >parochialism
Image
• Negative image. >di!cult regional and urban marketing
• Low quality of architecture and townscape
• Little tourism > no show-up in international tourist guides
The Ruhr: Challenges of Revitalization
5
Klaus R. Kunzmann
International Building Exhibitions
A mainly German Tradition In Germany
World exhibitions >1851 London, 1889 Paris 1989 /1900, later in Chicago,, Antwerp, Brussels
1899-1914 Darmstadt > Mathildenhöhe, werkbund
1903 Dresden >Die deutschen Städte
1910 Berlin >Allgemeine Städtebau-Ausstellung, followed by exhibitions in Duesseldorf
and Berlin
1927 Stuttgart>Weissenhofsiedlung
1931 Berlin>Die deutsche Bauausstellung
1932 Cologne >Die Neue Zeit, Werkbund
1951 Hanover > Constructa
1957 Berlin >INTERBAU
Quelle: disp 174/Ursula von Petz
6
Klaus R. Kunzmann
International Building Exhibitions since 1979
1979-1987 Berlin > IBA neu, (new urban design), IBA alt (urban regeneration)
1989-1999 Ruhr >IBA Emscher Park
2000-2012 Niederlausitz/ Brandenburg/Saxony >IBA Fürst Pückler Land
2002-2010 IBA Saxony-Anhalt >Stadtumbau
2007-2013 IBA Hamburg >Sprung über die Elbe
2009-2020 IBA Basel
And more cities are considering to host an IBA >Frankfurt, Heidelberg, Berlin
51
Klaus R. Kunzmann
A holistic ten years (1989 to 1999) top-down initiative /strategy with a grassroots
philosophy to re-imagine the Ruhr
1. What were the Goals?
2. Which Principles did Guide the Implementation?
3. How was the Strategy Formed?
4. Who Formed the Strategy?
5. Who Financed the Strategy?
6. What were the Highlights of the Strategy?
7. Architectural Flagships of the Strategy
The IBA Emscher Park Strategy
A Model for Strategic Regional Development? For Revitalization?
8
Klaus R. Kunzmann
IBA Emscher Park Strategy
Goals of the strategy
Integrated Regional development
Environmental regeneration, environmental renewal as a prerequisite for future economic
development
The fundamental elements of the environmental strategy were: (Karl Ganser)
! No further land-exploitation, but rather the transition to the reutilization of land. No
projects from the city drawers. >Brownfield instead of greenfield development
! The prolongation of the life spans of buildings and production facilities through
maintenance, modernization and re-use; new construction based on principles of
environmentally friendly building practices. >Green architecture
! The transformation of the production structure in the region towards environmentally
friendly products and manufacturing methods >Green production processes
Integrated projects: Each project must contribute to the achievement of environmental, social
architectural and economic goals
The plan learns from the projects, whereas in traditional planning schemes, the plan is given.
9
Klaus R. Kunzmann
IBA Emscher Park Strategy
Principles of the Strategy
Karl Ganser in: VI. Architecture Biennale Venice 1996
! Urban planning generates architecture >Prosper III in Bottrop
! Architecture organizes urban planning >A housing project for single mothers
! Landscaping shapes settlements > BUGA Gelsenkirchen
! Architecture demands landscape >Siedlung Schüngelberg
! Architecture stimulates investors >Siedlung Küppersbusch
! Architecture as a catalyst for technical innovation > Mont Cenis
> No quality without competition!
Klaus R. Kunzmann
10
IBA Emscher Park Strategy
54
Who formed the strategy?
• A top down initiative from the state government
• A prime minister fully endorsing and supporting the project
• A young state minister of urban planning
• A small agency >deliberately outside of existing institutions, with a charismatic project
manager and young enthusiastic sta"
• Four advisory and decison-making boards >political, regional and local professionals
and multi-disciplinary scientists
• Groups of the civil society responding to the call
Klaus R. Kunzmann
11
IBA Emscher Park Strategy
Who financed the strategy?
• A small budget for the IBA Agency for financing running costs, competitions, as well as
comprehensive information and communication activities, and with seed money for
innovative projects
• Various state ministries contributed to the financing of individual projects
• A revolving land property fund for brownfields
• Emscehr Programm??ß
12
Klaus R. Kunzmann
IBA Emscher Park Strategy
Five phases of strategic development
More than 20 years: 1999 to 2010
First an idea and a memorandum.
Than, over time, the strategy evolved in the process of realizing the idea and when spreading the
message regionally
Klaus R. Kunzmann
•5Consolidation
• Consolidating
projects and
spreading the
approach to
other regions
>Regionale
•4Networking
• Linking single
projects and
creating regional
networks
•3Profiling
• Concentrating
activities at
selected future
locations
>flagships
•2Dissemination
Implementing
first projects and
disseminating
the strategy
message
regionally
•1Exploration
• Exploring the
regional territory
and identifying
suitable projects
13
• Conservation of the industrial heritage
• Considerable brownfield redevelopment
• New energy promotional achievements
• A regional landscape park
• Technology parks in the Green
• The re-naturalisation of the Emscher river
• New approaches to a"ordable housing
• The arts, seen as an engine for change
• New quality standards
• Change of regional image
•
Principles were > Process rather the plans and blue prints
> Civil society rather than public sector
> Incrementalism with a perspective
> Quality rather than quality
> Brownfields rather than green fields
> Small rather than big
A big learning project!
What has been done?
14
Klaus R. Kunzmann
Emscher Landscape-Park
15
Klaus R. Kunzmann
Emscher Re-naturalization
A river turned into an open sewer and re-naturalised into a river
54
Klaus R. Kunzmann
16
Emscher Re-naturalization
A river turned into an open sewer and re-naturalised into a river
54
Klaus R. Kunzmann
17
Emscher Science &Technology Parks
18
19 modern commerce, service and science
and technology parks, promoted as "working
in the park” have been built on brownfields
by the IBA Emscher Park. Implemented as
public and private Investment joint ventures,
these projects, have a large proportion of
open and green space, and high ecological
and architectural standards.
Klaus R. Kunzmann
Housing
25 public housing projects with 2500 new and
3,000 refurbished housing units were initiated
with higher ecological, social, and architectural
standards. Thereby various forms of owner-
occupied a"ordable and self-help housing were
experimented.
The Siedlung Küppersbusch and Schlüngelberg are
two examples
Klaus R. Kunzmann
19
Housing Schlüngelberg
Klaus R. Kunzmann
20
Land Art
Sculptures in public spaces in the industrial landscape,
making use of the artificial landscape of collieries
Klaus R. Kunzmann
Ruhr: Industrial Heritage Trails
22
Klaus R. Kunzmann
• Hafen Duisburg
• Landschafts-Park Duisburg
• Zeche Zollverein
• Nordstern Park Gelsenkirchen
• Mont Cenis Herne
• Jahrhunderthalle Bochum
• Gasometer Oberhausen
IBA Emscher Park Flagship Projects
23
Klaus R. Kunzmann
History
Gas storage facility closed in 1988 and listed as historical monument
A structure of a larger steel works complex
….in the geographical centre of Oberhausen…. demolished in 1990
Today a new flagship and symbol (industrial cathedral) of the Ruhr
A much acclaimed exhibition space and a panorama tower …117m
Special exhibitions: History of the Ruhr, Christo “The Wall”, History of Television”, “Blue Water”,
“Wind of Hope” etc.
Europe’s biggest shopping centre
…… with an outdoor dining promenade,
an aquarium and an amusement park
Gasometer (Centro)
24
Klaus R. Kunzmann
History
The most modern and largest pit in 1932 >design: Fritz Schupp and Martin Kremmer
15.000 miners when it was closed in 1986
Coking Plant built in 1950
2001 UNESCO World Heritage Site
………..as representative example of the development of heavy industry in Europe
Today…….on an area of 1 million m#, master planned by Rem Koolhaas
• Visitor centre and convention space
• Design centre NRW
• The NRW Design Museum …in a former boiler house >design: Norman Foster
• The Zollverein School of Management and Design >design: SANAA, Tokyo
• The Ruhr Museum in the old coal washing facilities >design: Rem Kohlhaas
• Workshops for creative industries
• A creative village…o!ces, studios, apartments, restaurants and a plaza
• The NRW centre for modern dance
• Casino Restaurant
• Triple Z Future Centre…studios, o!ces, workshops for creative industries
• Coking plant as space for the arts and entertainment
• A public park ….40 ha of pioneer forests and industrial nature
Essen:Zeche Zollverein
25
Klaus R. Kunzmann
Klaus R. Kunzmann
Klaus R. Kunzmann
History
1902 built as a a state-of-the art exhibition hall for at the Duesseldorf exhibition
Returned to Bochum to serve as a production space for “Bochumer Verein” ….steel industry
1993 saved and renovated as a stage for performing arts and concerts
Today
A new urban park (Westpark) …opening up the “forbidden city”
2003 modernised and turned into the new concert hall
……….one of the key venues of the Triennale Ruhr Festival
Spaces near the city centre waiting for new housing and o!ce development
Jahrhunderthalle Bochum
Klaus R. Kunzmann
28
History
1978 end of coal production on the site
Today
Training academy of the Ministry of Interior of NRW with seminar facilities, meeting rooms,
accommodation facilities, a restaurant, a gymnasium, a library, a civic hall and leisure
facilities. It started with a two stage competition in 1991 won by the French architects
Jourda & Perraudin. In a second stage of this competition the German architects Hegger,
Hegger Schleif joined the design team.
Herne: Mont-Cenis Academy
Very innovative solar energy
production integrated into the roof.
The biggest such structure in the
world.
Klaus R. Kunzmann
29
Hisitory
Colliery closed in 1993
1997 Bundesgartenschau
Today
• Public park
•
• Entertainment space
• A new modern bridge
• A jetty for boat tours long the canals
• Open air amphitheatre
• Large Children Playground
• Miniature Railway Museum
• Headquarter of THS ….
Since 1920 Corporation for Miner’s
Housing
Nordstern Park
Klaus R. Kunzmann
Innenhafen Duisburg
Klaus R. Kunzmann
31
History
Part of the largest inland harbour of Europe
Since 1900: Centre of the German corn market
Harbour mills and silos: food storage facilities for the Ruhr
Listed warehouses
Today a new working, residential and leisure area
• Waterfront promenade
• Küppersmühle Museum of Contemporary Art
• O!ces
• Jewish Museum
• Waterfront residences
• ATLANTIS. A museum for children
• 2001: Marina for 133 yachts
• Restaurants, bistros and bars
……………a new heart of the city!
Innenhafen Duisburg
Klaus R. Kunzmann
32
History
1985 closure of the steelworks
one furnace demolished, one sold to India
1989 City of Duisburg decides to develop a landscape park on the site
1990 competition among landscape architects 1994 Park is opened to the public
Today a successful public park
• Mountain climbing training area
• Panorama platform
• Concert hall
• Open air theatre
• Discotheque
• Gasometer, a training ground
for rescue divers
• Open air events
Landschaftspark Duisburg
Klaus R. Kunzmann
33
History
1985 closure of the steelworks
one furnace demolished, one sold to India
1989 City of Duisburg decides to develop
a landscape park on the site
1990 competition among landscape architects
1994 Park is opened to the public
Today a successful public park
• Concert hall
• Open air theatre
• Discotheque
• Theatre
• Open air events
• Gasometer turned into a training ground for rescue divers
• Mountain climbing training area
• Panorama platform
Landschaftspark Duisburg
Klaus R. Kunzmann
34
Landschaftspark Duisburg
Klaus R. Kunzmann
The Cultural Capital of Europe 2010
Programme Philosophy
! The Ruhr Mythology
! Redesigning the metropolis
! Discovering Images
! Changing Stages
! Living Music
! Exploring Language
! Boosting the Creative Industries
! A Time to Celebrate
! Moving Europe
36
Klaus R. Kunzmann
Kultur 2010
.
1
Klaus R. Kunzmann . Potsdam
The Cultural Capital of Europe 2010
Re-designing the Metropolis
How do we want to live? This is a question which concerns us all. The vision of RUHR.2010 is
for the Ruhr region to become a new kind of metropolis. Just like Europe is becoming a unity
made up of many countries, the 53 towns and cities with their 5.3 million inhabitants are
forming a new entity. Following on from the Emscher Park International Building Exhibition,
RUHR.2010 is all about enhancing the quality of life in this polycentric urban agglomeration.
RUHR.2010 has encouraged local, national and international designers, planners, architects
and artists to think outside the box. Exponents of the fine arts and town planning, landscape
gardening and architecture are all collaborating in new ways. The thoroughfares between the
towns are to be turned into conduits of inspiring experience. New cultural sites are emerging.
And artistic interventions are driving the momentum for change.
Boosting the Creative Industry
The strategy of RUHR.2010 is to pursue cultural and political innovation, particularly within
"Boosting the Creative Industry". RUHR.2010 encourages the development of "Creative
Quarters" and structures with a long-term impact in all genres of the "Creative Class". And
with "2010lab" it has given rise to the first internet and television platform catering for all
types of categories and topics for artists and creative minds with online resources. The
funding strategies focus on people, markets and the media.
Klaus R. Kunzmann
38
Das Stahlwerk aus Dortmund auf dem Weg nach China
Klaus R. Kunzmann
Dortmund: Future Location Phoenix
Klaus R. Kunzmann
Phoenix = 200 ha site of a former steelwork south of the city centre >closed in 2001
• Part of the city’s concept of “Future locations”
>six huge development areas
137 Mio $ project aims at establishing prime
locations for innovative industries and housing
• Key feature: development of an artificial lake on the
eastern part of the site
• Involvement of a large group of public, semi-public
and private actors from
local, regional and state level
Dortmund: Location Phoenix
Klaus R. Kunzmann
Klaus R. Kunzmann .PotsdamKlaus R. Kunzmann
42
Moving Europe
What does our future look like? The European Union is deeply rooted in the Ruhr region, not
least because of the major part the Ruhr played in the creation and operation of the European
Coal and Steel Community (ECSC), forerunner of the European Union. The Ruhr’s experience of
150 years of immigration has imparted to it a vital spark. With TWINS as the largest twin town
project in the history of Europe and MELEZ as a festival and laboratory of cultural diversity,
RUHR.2010 highlights both sides of European identity: internationality and interculturality.
Scientific reflection and looking ahead to future decades are a vital part of the fabric of the
Capital of Culture year, the aim being to explore cultural opportunities as an engine for European
social development and find e"ective strategies to enable its realisation.
The Cultural Capital of Europe 2010
Klaus R. Kunzmann
43
The Cultural Capital of Europe 2010
Re-designing the Metropolis
How do we want to live? This is a question which concerns us all. The vision of RUHR.2010 is
for the Ruhr region to become a new kind of metropolis. Just like Europe is becoming a unity
made up of many countries, the 53 towns and cities with their 5.3 million inhabitants are
forming a new entity. Following on from the Emscher Park International Building Exhibition,
RUHR.2010 is all about enhancing the quality of life in this polycentric urban agglomeration.
RUHR.2010 has encouraged local, national and international designers, planners, architects
and artists to think outside the box. Exponents of the fine arts and town planning, landscape
gardening and architecture are all collaborating in new ways. The thoroughfares between the
towns are to be turned into conduits of inspiring experience. New cultural sites are emerging.
And artistic interventions are driving the momentum for change.
Boosting the Creative Industry
The strategy of RUHR.2010 is to pursue cultural and political innovation, particularly within
"Boosting the Creative Industry". RUHR.2010 encourages the development of "Creative
Quarters" and structures with a long-term impact in all genres of the "Creative Class". And
with "2010lab" it has given rise to the first internet and television platform catering for all
types of categories and topics for artists and creative minds with online resources. The
funding strategies focus on people, markets and the media.
Klaus R. Kunzmann
44
• Problems clearly turned into regional assets
• The image of the region has changed, a new identity is
• The industrial heritage is preserved and used
• The IBA projects have become a splendid source of inspiration and a quarry of ideas on
innovative regional modernisation., locally, nationally and internationally
• The IBA has become a globally acclaimed model for creative regeneration and is being copied
• The huge landscape park is under implementation
• The re-naturalisation of the Emscher is gradually taking place
• Regional expertise in revitalizing brownfields has been developed and has become a
marketable service New locations in the region have emerged
• New jobs in creative and service industries have been recreated
• New architectural and environmental standards are being applied
• Private developers are demonstrating more courage
• Attitudes of the large corporations have slightly changed
• Many citizens of the Ruhr have become ambassadors of the region
• Essen has been selected as Cultural City of Europe 2010
IBA Emscher Park 2010. What is left?
Klaus R. Kunzmann
45
Die Erfahrung:
.......große Aufmerksamkeit, viele Veröffentlichungen, Besuche im Ruhrgebiet
> Sondernummer von Urban Planning International
> Beijing ?
Interesse an IBA Erfahrungen für die Umstrukturierung von alten Industrieanlagen in
der Stadt. Inzwischen auch bereit Teile alter Industrienanlagen zu erhalten
> Shanghai ? Interesse an IBA für ein Gelände der EXPO
> Chungchen ? An Erfahrungen der Umstrukturierung des Ruhrgebiets und der Rolle der IBA
interessiert
Klaus R. Kunzmann
• Strategic planning does not require a plan, but an open strategic concept
An open concept ....call for projects, for ideas is better than a master plan
• Transformation is a long process and requires both vision and pragmatism, and leadership
• Problems and projects can be turned into potentials and assets
• Project screening >high quality standards for architecture, landscape and energy e!ciency
pays o" in the long run
• Process not only project management is essential
• Culture and events are important change agents
• Images matter! > architecture, sculptures, landscape
• Courage to experiment rewards
The IBA Strategy: What can be learnt?
Klaus R. Kunzmann
47
and soon IBA-Emschertal 2020
Just (April2010) o!cially announced:
Zukunftswerkstatt IBA !!
More financial means for the Emscher Region
Volume: 200 Million $ > 250 Mio SFr
in additon to. 2.8 billion $ already promised!
For innovative and sustainable development of brownfields (new housing concepts,
integration projects etc) on both banks of the renaturalized Emscher river by internationally
renowned architects and planners
Klaus R. Kunzmann
48
You wish to see more? http://www.essen-fuer-das-ruhrgebiet.ruhr2010.de/en Just Come!
Klaus R. Kunzmann
46
Dose response and asbestos related carcinogenesis: myths and truths
(Le patologie asbesto correlate come dose dipendenti: miti e verità)
Prof. Ronald E. Gordon
DOSE RESPONSE AND ASBESTOS
RELATED CARCINOGENESIS MYTHS
AND TRUTHS
TRUTHS
• FIBROSIS
• LUNG TUMORS EXCEPT CARCINOIDS &
BENIGN TUMORS
• MESOTHELIOMA
PLEURAL
PERITONEAL
• INTESTINAL TUMORS
• OVARIAN TUMORS
• ANY TISSUES ASBESTOS CAN CONTACT
ORGAN DATE REFERENCE
UPPER AIRWAYS 1973 Stell and McGill, 1973
PLEURA 1964 , 1980 Churg et al, 1964, Sabastien et al, 1980
LUNGS 1964, 1973 Churg et al, 1964, Churg et al, 1973
ORAL 1990 Piolatto et al, 1990
ESOPHAGUS 1987, 1992 Kobayashi et al, 1987
STOMACH & SMALL
INTESTINES
1987
LARGE INTESTINES 1985 Ehrlich et al, 1985
PERITONEUM 1980's no fiber or body reports
OVARIES, UTERUS &
FALLOPIAN TUBES
1996 Heller et al., 1996
LYMPH NODES 1960, 1970, 1990 Keal, 1960, Godwin & Jagatic, 1970, Dodson et al, 1990
LIVER 1974 Langer, 1974
KIDNEY 1974, 1980 Langer, 1974, Auerbach et al, 1980
TRUTH
• HAS TO BE ABLE TO GET TO THE TARGET
TISSUE
BREATHED
INGESTED
PUSHED IN
TRANSPORTED FROM ONE TISSUE SITE
TO ANOTHER
MECHANISMS OF FIBER DEPOSITION IN
TISSUE
• Oral cavity - Dentists
• Upper Airways – Contaminated air flow
• Lower Airways and lung parenchyma – smaller fibers
deposited
• Spearing of lung cells by fibers during inhalation
• Active phagocytosis of fibers by lung cells
• Active phagocytosis of fibers by macrophages
• Migration of macrophages containing fibers to lymph
nodes and pleura and on to other tissues from LNs
• Swallowing by drinking
MECHANISMS OF FIBER DEPOSITION IN
TISSUE CONT.
• Mucociliary escalator with swallowing
• Passage of fibers from GI tract to peritoneum
• Sexual intercourse by contaminated penis
• Asbestos in talc as applications for dryness
• Talc treated condoms
M
M
TYPE II AEC
MECHANISMS OF CARCINOGENESIS
• OXIDANT INJURY DIRECTLY TO DNA
• DIRECT TRANSFER OF DNA
• INDIRECT OXIDANT INJURY
NORMAL CELL DIVISION
TRUTH
DEVELOPMENT OF ANEUPLOIDY
ASBESTOS CAUSED ANEUPLOIDY
TRUTH
MYTH
• ONE EXPOSURE OR SERIES OF EXPOSURES IS
THE ONLY CAUSE
• HAVE TO REACH A THRESHOLD
• ONLY AMPHIBOLES CAN CAUSE TUMORS
COMPARISON OF FIBER #
• Years ago - 20-30years Fibers found in millions
of fibers/gm with exposure histories
• Today – in the thousands or in some cases
hundreds
TOXICITY OF FIBERS
• CROCIDOLITE
• AMOSITE
• ANTHOPHYLLITE
• TREMOLITE/ACTINOLITE
• CHRYSOTILE
TRUTH
• ALL ASBESTOS FIBER EXPOSURES COUNT
• MORE FIBERS , STATISTICALLY GREATER
CHANCE FOR TUMOR INTIATION
• MORE FIBERS, GREATER EFFECT FOR
PROMOTION OF TUMOR
DOSE TO TIME RELATIONSHIP
• HIGH DOSE LONG EXPOSURE TIME
• HIGH DOSE SHORT EXPOSURE TIME
• LOWER DOSE LONG EXPOSURE TIME
• LOWER DOSE SHORT EXPOSURE TIME
TRUTH
FIBER TYPE & DOSE RELATIONSHIP
• CROCIDOLITE - HIGH
• CROCIDOLITE - LOW
• AMOSITE - HIGH
• AMOSITE – LOW
• MIXED FIBER TYPES – HIGH
• MIXED FIBER TYPES – LOW
• ANTHOPHYLLITE/TREMOLITE – HIGH
• ANTHOPHYLLITE/TREMOLITE – LOW
• CHRYSOTILE - HIGH
• CHRYSOTILE - LOW
SUMMARY
• ALL ASBESTOS EXPOSURES ARE SIGNIFICANT AND
CONTRIBUTORY TO THE PRODUCTION OF
CANCER
• IT DOES NOT EVEN MATTER IF THE EXPOSURES
ARE HIGH OR LOW, IF THE WORKER/PATIENT
LIVES LONG ENOUGH HE/SHE IS A CANDIDATE
FOR AN ASBESTOS RELATED TUMOR.
• IF THE EXPOSURE IS LOW, SHORT OR LONG TERM
THE PATIENT/WORKER IS MORE SUSCEPTABLE TO
DEVELOP CANCER THAT ASBESTOSIS
1
Il mesotelioma quale patologia dose dipendente
Prof. Morando Soffritti
Istituto Nazionale “B. Ramazzini”
Centro di Ricerca sul Cancro Cesare Maltoni
20 Marzo 2014
ROMA
Il mesotelioma
quale patologia
dose dipendente
Morando Soffritti, MD
3
Amianto: definizione e classificazione delle fibre
Amianto o asbesto (le due parole sono
interscambiabili) è il nome generico di una
serie di silicati fibrosi naturali, molto
diffusi in natura, che possono essere
classificati in due gruppi primari: il gruppo
della roccia serpentina e quello degli
anfiboli
4
Tabella 2. Gli impieghi industriali dell’amianto
 Si stima che l’amianto venga utilizzato per la
produzione di oltre 3.000 tipi di prodotti che
riguardano settori industriali quali:
• cemento amianto
• materiale isolante
• materiale di frizione
• carte e cartoni
• tessuti
• plastiche
• guarnizioni
• filtri
5
Tabella 3. Le popolazioni esposte
 Categorie di lavoratori:
• gli addetti all’estrazione
• gli addetti alla produzione e lavorazione dei
manufatti
• gli addetti alla installazione dei manufatti
• gli addetti alla manutenzione
• gli addetti alla demolizione ed alla bonifica
 La popolazione generale a causa
dell’inquinamento ambientale
6
Tabella 4. Nuova valutazione della IARC sui rischi
cancerogeni da amianto, 2009
Sede o tipo di tumore
con sufficiente evidenza
per l’uomo
Altre sedi con limitata
evidenza per l’uomo
Polmone
Mesotelioma
Laringe
Ovaia
Colonretto
Faringe
Stomaco
7
Il rischio cancerogeno
dell’amianto: il quadro delle
conoscenze
8
Cancerogenicità dei vari tipi di fibre di amianto
Crocidolite (UICC)b 25
Amosite (UICC) 25
Antofillite (UICC) 25
Crisotilo (Rodesia, UICC) 25
Crisotilo (Canada, UICC) 25
Crisotilo (California) 25
Acqua 0
97,5
90,0
82,5
82,5
80,0 – 75,0
72,5
-
Materiale Dose (mg) Animali con mesotelioma
pleurico (%)
Saggi sperimentali di cancerogenicità a lungo termine di diversi tipi di amianto, mediante
iniezione intraperitoneale in ratti Sprague-Dawley, condotti presso i laboratori del CRC/IR (BT
2101)a
aDa: C. Maltoni e F. Minardi, 1989
bUICC = Unione Internazionale Contro il Cancro
Cancerogenicità dei vari tipi di fibre di amianto
9
Saggi sperimentali di cancerogenicità a lungo termine di 2 tipi di amianto, mediante iniezione intrapleurica in
ratti Sprague-Dawley, condotti presso i laboratori del CRC/IRa (BT 2101)
Materiale Dose (mg) Animale Animali con mesotelioma
pleurico (%)
Latenza (settimane)
Crocidoliteb
Crisotilo
(Canada, UICC)
Acqua
(controlli)
104,825
25
25
M F M+F
20
20
20
20
20
20
40
40
40
M
103,4
109,6
F M+F
108,4
112,7 111,9
M
65,0
70,0
F M+F
25,0
60,0
45,0
65,0
aDa: F. Minardi e C. Maltoni, 1989
bUICC = Unione Internazionale Contro il Cancro
10
 Il crisotilo costituisce circa il 90% della produzione
di amianto
 Le fibre di crisotilo sono chimicamente e
fisicamente molto più reattive delle fibre
anfiboliche e per questa reattività tissutale,
perdono le loro caratteristiche strutturali e si
frammentano in fibrille più piccole
 Tali fibrille possono essere rimosse dal polmone ed
esalate attraverso le vie bronchiali o rimosse dal
sistema linfatico e veicolate ad altri organi del
corpo (Marten et al. 1989; Davis et al. 1986)
Clearance delle fibre di amianto: ciò che sappiamo (Parte I)
CRC/R ‘04
11
Questo può spiegare il fatto che se cessa
l’esposizione nel tempo, la concentrazione
tissutale di fibre può diminuire e quindi, ne
deriva, anche il rischio cancerogeno
Questo inoltre può spiegare perché può
capitare che in persone esposte ad amianto
e decedute per neoplasie polmonari,
frequentemente non viene riscontrata la
presenza di corpi d’asbesto
Clearance delle fibre di amianto: ciò che sappiamo (Parte II)
CRC/R ‘04
12
 Negli esposti ad amianto è stato osservato, a partire almeno
dal 1989 (Berry et al. 1989), che tutti i tipi di fibre di asbesto
possono essere rimossi compresa la crocidolite per la quale è
stato stimato , in uno studio di coorte australiano, un tempo di
dimezzamento nel polmone di 92 mesi (de Klerk et al. 1996)
 Per quanto riguarda il crisotilo, la grande maggioranza delle
fibre viene rimossa nel volgere di alcuni mesi, mentre le altre
hanno tempi più lunghi (Churg e Wright, 1994)
 Uno studio inglese più recente conferma questi dati (Berry et
al, 2009)
Clearance delle fibre di amianto: evidenza
epidemiologica
CRC/R ‘04
 Evidenza epidemiologica
13
 I maschi trattengono le fibre più a lungo delle femmine
 La permanenza delle fibre aumenta con la dose cumulativa
 Il tempo di permanenza del crisotilo è inferiore a quello degli
anfiboli
 La quantità di fibre accumulate nel polmone in 6 mesi di
esposizione alle dosi studiate, risulta potenzialmente eliminata
dopo 18 mesi di sospensione del trattamento (74%, 73% e 41%
rispettivamente per amosite, crocidolite e antofillite)
Clearance delle fibre di amianto: evidenza
sperimentale
CRC/R ‘04
 Evidenza sperimentale su ratti Wistar trattati per via inalatoria (Wagner,
1974)
14
 I dati biofisici delle varie fibre di amianto, i dati
epidemiologici e sperimentali riguardanti la possibilità di
rimozione dal corpo delle fibre di amianto inalate,
indicano che se cessa o diminuisce l’esposizione, il
rischio può diminuire
 Ciò è in contrasto con il principio della Trigger dose
 Ogni ritardo ad intraprendere interventi di bonifica o di
protezione per evitare/ridurre l’esposizione, costituisce
una responsabilità personale ineludibile
CRC/R ‘04
15
 Le fibre catalizzano la formazione di radicali liberi che possono
causare un danno di tipo genotossico interagendo col DNA
 Le fibre interferiscono con il fuso mitotico alterando la migrazione
dei cromosomi nelle due cellule figlie durante la riproduzione
cellulare
 Le fibre stimolano la proliferazione cellulare come risposta ad
un’azione tossica
L’asbesto un agente cancerogeno completo (I Parte)
CRC/R ‘04
 Le capacità dell’asbesto di essere un agente genotossico (DNA-reattivo)
ed anche tossico (con conseguente aumento della proliferazione cellulare
rigenerativa, lo rendono di fatto un agente cancerogeno completo (IARC,
1996 e 2012) attraverso i seguenti meccanismi:
16
 Le fibre provocano una reazione infiammatoria cronica che porta al
rilascio di radicali liberi, citochine e fattori di crescita a livello
polmonare
 Le fibre hanno un ruolo di cocancerogenesi come veicolo di
cancerogeni chimici
L’asbesto un agente cancerogeno completo (II Parte)
CRC/R ‘04
 I meccanismi proposti per la cancerogenicità delle fibre
attengono dunque sia alle fasi iniziali (iniziazione) che alle fasi
finali (promozione e progressione)
 Ciò è in contrasto con il principio della Trigger dose
17
Il mesotelioma della pleura
e del peritoneo
18
 I primi tumori della pleura furono osservati e descritti
da E. Wagner nel 1870 ma soltanto nel 1908 venne
coniato da Adami il termine mesotelioma; nel 1931
Klemperer e Rabin fissarono le caratteristiche
patologiche e la diagnostica di questa neoplasia
 La patologia ha una latenza temporale particolarmente
elevata, che va dai 15 ai 45 anni
 La diagnosi di mesotelioma si basa su riscontri clinici,
radiologici e istologici
 La prognosi è infausta. Questa neoplasia consente una
sopravvivenza media di 7,7 mesi dal momento della
diagnosi
Il mesotelioma: dati storici
CRC/R ‘04
19
Nel periodo 1995-2002 in Italia si sono
avuti circa 1000 decessi l’anno per tumore
maligno della pleura (Marinaccio et al. 2002)
concentrati nelle aree del paese
caratterizzate dalla presenza dei principali
insediamenti di produzione di manufatti in
cemento-amianto e della cantieristica
navale, delle raffinerie, dei poli chimici e
petrolchimici, delle industrie tessili e degli
stabilimenti per la produzione e riparazione
Il mesotelioma in Italia (Parte II)
CRC/R ‘04
21
La correlazione uomo-modello sperimentale
CRC/R ‘04
Il processo cancerogenetico del
mesotelioma nel modello sperimentale
dell’istituto Ramazzini riproduce, per quanto
riguarda la dose-dipendenza della
incidenza, la correlazione dose espositiva-
durata della latenza, oltre che per i vari tipi
istopatologici e le caratteristiche biologiche,
la situazione umana
22
Dose dipendenza della
induzione dei mesoteliomi
23
 Relazione dose-risposta fra livello di esposizione ad
amianto, stimato in base alle mansioni svolte ed
insorgenza di mesotelioma nei lavoratori del settore
tessile (Newhouse, 1969)
 Relazione fra esposizione cumulativa all’amianto e
mortalità per mesotelioma fra i minatori di crocidolite in
Australia (Armstrong et al. 1988)
 Relazione significativa tra rischio di mesotelioma e
concentrazioni di fibre nel tessuto polmonare (Rogers et
al, 1998)
 Relazione significativa tra esposizione ed incidenza di
mesotelioma pleurico in una coorte di 5000 soggetti
L’evidenza epidemiologica
24
L’evidenza sperimentale
Materiale Trattamento
Crisotilo canadese
modificato (N..5)
10 50,0
Mesoteliomi peritoneali
Animali
N
%
10
a Dati non ancora disponibili
mg/cc Sesso N
20
M+F 40 0
1
0
20 11 55,0F
M
M+F 40
0
17,2
M
M+F
M
M+F
M
F
F
F
5 20
20
40
20
20
40
20
20
4
3
7
0
0
0
0
21
20,0
15,0
52,5
Incidenza di mesoteliomi peritoneali osservati macroscopicamente all’autopsia in ratti Sprague-Dawley trattati con Crisotilo
canadese modificato (N.5) per via iniettiva e seguiti fino a morte spontanea (Esp. BT2111) a
25
Correlazione dose espositiva e
durata della latenza
26
Il rischio cresce in funzione del tempo di
latenza: in modo più veloce per i soggetti
con maggiore esposizione cumulativa
(Seidman et al., 1986; Hansen et al., 1998)
La dose influenza la velocità con cui i casi si
manifestano nell’unità di tempo. La casistica
di Bianchi a Monfalcone evidenzia che i
coibentatori avevano tempi di latenza più
brevi di quelli addetti a mansioni con livelli
espositivi più bassi
L’evidenza epidemiologica: effetto della dose sul
tempo di comparsa del mesotelioma (Parte I)
27
 In considerazione della lunga latenza del mesotelioma (è di 46
anni la latenza media in Italia) sono poche le coorti seguite
per un tempo adeguato per valutare l’andamento del rischio
dopo la cessazione della esposizione. Alcuni studi
evidenziano:
- un numero di mesoteliomi inferiore in lavoratori dopo
almeno 34 anni
dalla cessazione rispetto a quanto prevedevano i modelli
(Berry et
al., 2004)
- Una diminuzione del rischio per latenze di oltre 50 anni
(Seidman e
Selikoff, 1990)
- Risultati analoghi sono stati riportati da Magnani et al.
(2008) fra i
L’evidenza epidemiologica: effetto della dose sul
tempo di comparsa del mesotelioma (Parte II)
28
Evidenza sperimentale
Materiale Trattamento
Crisotilo canadese modificato
(N..5)
25 15,0
Mesoteliomi peritoneali
Animali
N
Latenza (sett.)
3
mg/cc Sesso N
20
40 1
5
1
20 3 15,0F
M
M+F 40
1
79,8
M
M+F
M
M+F
F
F
10 20
20
40
20
20
40
20
20
3
2
5
2
1
3
0
6
74,0
88,5
15,0
Incidenza e tempo di latenza di mesoteliomi peritoneali in Topi Swiss trattati con Crisotilo canadese modificato per via iniettiva
e seguiti fino a morte spontanea (Esp. BT2111)
%
58,3
53,3
55,7
15,0
10,0
78,0
M
F
M+F
M+F
M
F
20
20
40
0
0
0
10,0
5,0
7,5
12,5
79,0
78,0
5,0
2,5
92,0
92,0
0
29
 Numero di mesoteliomi riscontrati: 41
- Età al momento dell’arruolamento: 16-29
(prevalentemente
e marinai di leva fra 18-20 anni
- Congedati dopo il periodo di leva (durata espositiva
da 1-6
anni): 14
- Congedati in età pensionabile (durata espositiva da
15-46 anni)
(prevalentemente 25-35 anni): 27
 Latenza in esposti per 1-6 anni: 14 (34%)
- < 40 anni: 9 casi (64%)
Casi di mesotelioma riscontrati in 100 soggetti della Marina
Militare con patologie asbesto correlate (Parte I)
30
 Latenza in congedati in età pensionabile: 27 (65%)
- < 40 anni: 8 casi (29%)
- > 40 anni: 19 casi (70%)
 I casi di mesotelioma con esposizione più prolungata sono il
65% ed il 70% hanno una latenza > 40 anni
 I casi con esposizione più breve sono il 34% ed il 35% hanno
una latenza > 40 anni
Casi di mesotelioma riscontrati in 100 soggetti della Marina
Militare con patologie asbesto correlate (Parte I)
31
 L’amianto è un cancerogeno completo
 Non c’è differenza sulla cancerogenicità dei
vari tipi di fibre
 Esiste una correlazione dose-dipendente
tra esposizione ad amianto, incidenza e
periodo di latenza
 L’amianto, veicolato ai vari tessuti e organi,
può indurre vari tipi di tumore
Conclusioni (Parte I)
32
 Il mesotelioma, come tutti gli altri tipi di
tumore, dipende dalla predisposizione, dalla
esposizione (dose x durata), dall’età
all’inizio dell’esposizione e dalla attesa di
vita
 Non ci sono basi scientifiche che possano
giustificare la teoria della Trigger dose
 L’amianto, se cessa l’esposizione, può
essere rimosso e quindi, in prospettiva, può
diminuire il rischio
Conclusioni (Parte II)
Indicatori biologici di pregressa esposizione ad asbesto
Prof. Pietro Sartorelli
Prof. Pietro Sartorelli
Medicina del Lavoro - Dipartimento di Scienze Mediche
Chirurgiche e Neuroscienze
Università degli Studi di Siena
INDICATORI BIOLOGICI DI PREGRESSA
ESPOSIZIONE AD ASBESTO
Le indagini radiologiche forniscono risultati
importanti ma non decisivi per la diagnosi

le informazioni che si rilevano non sono così
specifiche delle patologie asbesto-correlate perché
queste non differiscono dalla patologia comune

la diagnosi eziologica deve essere posta
considerando prima di tutto l’esposizione
professionale
I dati storici esistenti risalgono
prevalentemente agli anni ’80
quando le esposizioni si erano
già notevolmente ridotte
mentre i pochi dati precedenti
sono spesso di
difficile interpretazione per le
tecniche di campionamento
utilizzate
Mancanza di dati
relativi alle esposizioni
professionali a fibre di
amianto in molti
settori
Inoltre
 esposizione ad asbesto intermittente per
molti lavoratori (elettricisti, saldatori e
manutentori)
 esposizioni occulte o atipiche non rare
Si rendono di grande utilità indicatori biologici
di esposizione pregressa
 corpuscoli dell’asbesto (CA) nel tessuto
polmonare, nel liquido di lavaggio
broncoalveolare (BALF) e nell’escreato
 fibre di asbesto nel tessuto polmonare e nel
BALF
La determinazione dei corpuscoli d’asbesto in
MO e delle fibre nude in ME nel BALF e nel
tessuto polmonare permette di valutarne i depositi
La metodica in ME non è sufficientemente
standardizzata per cui ogni laboratorio dovrebbe
analizzare un campione sufficientemente ampio di
controlli
Helsinki Criteria 1997
Asbestos exposure assessment by
mineralogical analysis of BALF
Esame mineralogico del BALF in TEM con
sonda di microanalisi su
 108 lavoratori professionalmente esposti
 57 soggetti di controllo sottoposti a
broncoscopia per vari motivi presso reparti
pneumologici
Sartorelli e coll. JOEM 2001
Differenza significativa tra concentrazione
di fibre nel BALF nei lavoratori esposti
e nei controlli
la concentrazione delle fibre nel BALF permette di
distinguere popolazioni professionalmente esposte
dalle non professionalmente esposte
 tutti gli esposti sono risultati positivi per
fibre
 il 17,8% degli esposti presentava una
concentrazione di CA < limite di rivelabilità
 nel 65,5 % dei controlli si evidenziava una
concentrazione di fibre > limite di
rivelabilità
0
5
10
15
20
25
30
35
frequenza%
NR <200 200-
400
400-
650
650-
800
800-
1000
1000-
2000
2000-
5000
>5000
classi di concentrazioni di fibre
esposti
non esposti
Frequenza percentuale delle concentrazioni di fibre totali di asbesto nel BALF di
lavoratori ex-esposti e soggetti non professionalmente esposti
Romeo e coll Med Lav 2004
CORPUSCOLI DELL’ASBESTO NEL BALF
 non riflettono il contenuto polmonare di
crisotilo
 utilizzabili per valutare l’esposizione ad
anfiboli
 clearance polmonare dei CA più rapida
rispetto a quella delle fibre nude con maggior
riduzione del contenuto alveolare in tempi
lunghi
Una concentrazione di corpuscoli > 1/ml di
BALF viene considerata come indicativa di
pregressa esposizione
FREQUENZA PERCENTUALE DELLE CLASSI DI
CONCENTRAZIONI DI CORPUSCOLI DI ASBESTO IN
SOGGETTI PROFESSIONALMENTE ESPOSTI E NEI
CONTROLLI
0
20
40
60
80
100
NR 1-4 5-10 11-100 101-202
Classi di concentrazioni di corpuscoli di asbesto (CA/ml)
%diosservazioni
esposti
non esposti
MEASUREMENT OF ASBESTOS
FIBRE CONCENTRATIONS IN
FLUID OF REPEATED
BRONCHOALVEOLAR LAVAGES
OF EXPOSED WORKERS
Sartorelli e coll. Ann Occup Hyg 2007
Scopo dello studio
Stimare l'affidabilità della concentrazione delle
fibre di asbesto nel BALF come indicatore di
esposizione passata ad asbesto nei singoli casi
effettuando in 22 pazienti l'analisi mineralogica
a distanza di tempo e confrontando i risultati
l'assenza di una differenza significativa tra la prima
e la seconda misurazione avrebbe dimostrato una
buona riproducibilità dell’esame
• Nel 63,4% dei casi riduzione delle fibre di
crisotilo nel secondo BAL
• Nel 61,5% dei casi riduzione delle fibre di
anfiboli nel secondo BAL
Tali differenze NON risultavano significative
3 classi di esposizione in base alle concentrazioni di
tutte le fibre di amianto nel BALF:
1) > 650 ff/ml totali: esposizione professionale all'amianto certa
2) < 650 ff/ml e > 182 ff/ml totali: esposizione professionale
all'amianto incerta
3) < 182 ff/ml totali: soggetti non professionalmente esposti

solo in 2 casi (9,1%) la classe di esposizione era
diversa nel secondo BALF
non possono essere spiegate sulla base
della clearance del polmone
Le differenze osservate non sono in
rapporto al tempo intercorso fra 1° e 2°
BAL
INCERTEZZE LEGATE ALL’ESAME
MINERALOGICO DEL BALF
• Alto CV per concentrazione di fibre basse
• Clearance polmonare
• Diversa impregnazione del polmone in sedi
differenti (anche limitrofe)
• Osservazione di una parte ridotta del campione
che si presuppone essere rappresentativa di tutto il
campione
L’analisi mineralogica del BALF sembra più
appropriata a un approccio di tipo semiquantativo
(esposizione Alta/Media/Bassa)
piuttosto che ad una reale stima quantitativa
dell’esposizione
↓
indispensabile il confronto con l’anamnesi lavorativa
• caratterizzazione del rischio nei diversi
settori lavorativi per individuare
protocolli di sorveglianza sanitaria
ottimizzati in base al profilo di rischio
individuale
• impiego del SEM per la determinazione
della concentrazione di fibre nel BALF (in
precedenza TEM)
• studio dell’eventuale esistenza di un
rapporto tra mesotelina ed intensità di
esposizione
Montomoli e coll. 75° Congresso Nazionale SIMLII - Bergamo 17-19 ottobre 2012
SCOPO DELLO STUDIO
SessoNumero di
soggetti maschi femmine
Età media Fumo Risultati esami radiologici
n.. 158 n. 154 n. 4 59  8 aa
n. 47 no
n. 79 ex
n. 28 si
n. 49 patologia asbesto correlata
- n. 31 placche pleuriche
- n. 18 asbestosi
RISULTATI
Corpuscoli
Cristotilo
Anfiboli
Fibre totali
No patologia
Patologia asbesto-correlata0
200
400
600
800
1000
1200
MGconcentrazione/mldiBALF
Esame mineralogico BALF
No patologia
Patologia asbesto-correlata
No patologia 1,1 1,12 9,14 193,3
Patologia asbesto-correlata 0,94 1,31 271,04 1000,59
Corpuscoli Cristotilo Anfiboli Fibre totali
LIMITE
INFERIORE
LIMITE
SUPERIORE
Aeronautica 37 266
Cemento-amianto 202 565
Chimica 280 512
Produzione energia 184 328
Metalmeccanica leggera 169 678
Metalmeccanica pesante 124 301
Scoibentazione carrozze FS 516 1097
Altro 243 533
ASBESTOSI 386 718
Intervallo di confidenza (95%) delle concentrazioni degli anfiboli nel
BALF dei lavoratori suddivisi in base al settore lavorativo e della
popolazione di pazienti affetti da asbestosi
CONCLUSIONI
• differenza significativa della concentrazione
degli anfiboli tra lavoratori affetti e non affetti da
patologia asbesto-correlata e tra i diversi settori
lavorativi
• relazione tra anfiboli e patologia asbesto-
correlata
• corpuscoli influenzati dalla presenza di falsi
negativi (clearance più rapida rispetto alle fibre)
• scoibentazione delle carrozze ferroviarie,
metalmeccanica leggera, industria chimica,
produzione di cemento-amianto
→ burden polmonare di anfiboli sovrapponibile
a quello rilevato nei pazienti affetti da asbestosi
• valori di mesotelina non differenti nei vari gruppi
divisi per patologia e per settore → non sono
correlati con il burden di fibre polmonari
CONCLUSIONI
Necessaria all’interpretazione dei dati l’analisi in SEM di
un nuovo set di campioni di BALF provenienti da
soggetti non professionalmente esposti ad amianto
(popolazione di riferimento)
↓
CCM 2012 Assistenza delle persone esposte ad amianto
attraverso la creazione di sportelli informativi e la
sorveglianza epidemiologica
CONCLUSIONI
ATTRIBUZIONE DEL CANCRO
POLMONARE ALL’ESPOSIZIONE AD
ASBESTO
Il numero di casi di cancro del polmone
professionale attualmente del tutto sottostimato
L’asbestosi costituisce il marker più consistente
del cancro del polmonare asbesto-correlato
Al momento attuale non esiste
dimostrazione che le placche pleuriche
possano essere associate ad un eccesso di
rischio di cancro polmonare
Le placche pleuriche possono derivare da
basse esposizioni per cui non sono di per sé
indicatori di una pregressa esposizione di
intensità rilevante
E’ possibile porre diagnosi di
cancro polmonare asbesto-correlato
anche in assenza di altre patologie da amianto
quando l’esposizione è provata dalla
presenza di alte concentrazioni di CA e fibre di
asbesto nel tessuto polmonare
• 924 casi chirurgici non selezionati di cancro del
polmone
• determinazione dei CA ed esame istologico
• 56 asbestosi di I° grado (circa 6% della
popolazione)
• stima di circa 2000 casi annuali in Italia di
cancro polmonare asbesto-correlato
Mollo e coll. 2002
ATTRIBUZIONE DEI TUMORI
POLMONARI ALL’ESPOSIZIONE
OCCUPAZIONALE AD ASBESTO
• 87 casi di cancro polmonare (67 maschi e 20
femmine, età media 68,4 ± 8,4 anni)
• determinazione in MO della concentrazione
di CA nel tessuto polmonare
Sartorelli e coll. G Ital Med Lav Erg 2006
• 64 casi (73,6%) con concentrazione
CA > limite di rilevabilità
• 6 casi (maschi) con esposizione lavorativa
anamnestica certa
• in 5 casi su 6 l’esposizione professionale
era confermata da elevate concentrazioni
di CA nel polmone (da 955 a 2.698 per g
tessuto secco)
Dei 5 pazienti con esposizione ad amianto confermata
dalla concentrazione dei CA nel polmone
• 3 appartenevano al settore dell’edilizia
• 2 all’industria manifatturiera

Frequenza di neoplasie polmonari asbesto-correlate
pari al 5,75%

necessità di intraprendere una ricerca attiva delle patologie
asbesto-correlate in particolar modo neoplastiche
Metodi investigativi per la identificazione dei responsabili
di crimini legati all’esposizione all’amianto
Dott. Paolo Rivella
New insights in biology of asbestos related tumors
(Nuove scoperte nella biologia delle patologie neoplastiche causate dall’amianto)
Prof. Ronald E. Gordon
NEW INSIGHTS IN BIOLOGY OF
ASBESTOS RELATED TUMORS
POINTS OF DISCUSSION
• Determining complete mechanisms of
interactions of molecules within cells following
asbestos exposure, direct and indirect
• Identification of molecules that are early
predictors of tumor development
• Targeting of mechanisms to interfere with specific
interactions to inhibit or control of tumor growth
• Determining complete mechanisms of
interactions of molecules within cells
following asbestos exposure, direct and
indirect
Activated Macrophages release TGF-β, PDGF,
TNF-α & IL-1β
AECs undergo APOPTOSIS WITH RELEASE OF INTEGRINS
WHICH IN TURN STIMULATE TGF-β
Within both types of cells ROS are produced which then
can directly cause mitochondrial DNA and nuclear DNA
damage in the form of mutations and once mutated
and proliferative have a high risk of tumor
DNA & CHROMOSOMES
DEVELOPMENT OF ANEUPLOIDY
ROS
RAS CAP-DEPENDENT TRANSLATION
PROLIFERATION
TUMOR
ASBESTOS CONTINUOUS LOW DOSE EXP
CYTOKINE ACTIVATION-Src, IL-10Bcl2,TGF-β
RESISTANCE TO ASBESTOS INDUCED APOPTOSIS
TUMOR DEVELOPMENT
MONITORING ASBESTOS EXPOSED
PATIENTS
• Identification of molecules that are early
predictors of tumor development
BIO MARKERS
• HYALURONAN
• N-ERC/MESOTHELIN
• MESOTHELIN
MESOTHELIN IS A SURFACE COMPONENT THAT
WHEN PRODUCED IN EXCESS IS DETECTABLE
IN THE BLOOD
NEW TREATMENT OF PATIENTS WITH
MESOTHELIOMAS
• DR. MUTTI IS THE EXPERT HERE
• REVERSE PROLIFERATION
• INCREASE APOPTOSIS WITHOUT PRODUCING
FIBROSIS
• REVERSE PROLIFERATION
• INCREASE APOPTOSIS
BORTEZOMIB INHIBITS NF-ΚB
INHIBITION OF MESOTHELIN Anti-MSLN miRNA
MINOR GROVE BINDERS ie H342
USE OF NANOTECHNOLOGY FOR DELIVERY OF BOTH
GENETIC MATERIAL AND CHEMOTHERAPY FOR
TARGETED TREATMENT
GOLD & IRON PARTICLES COATED WITH DNA COATED WITH
LIPIDS
OR CHEMOTHERAPEUTIC
MOLECULES
SPECIFIC RECEPTORS INTEGRATED INTO THE LIPID LAYER
Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte
Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte
Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte
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Atti Roma 20-21.03.2014 2a parte

  • 1. CAMERADEIDEPUTATICONVEGNO OSSERVATORIO NAZIONALE SULL’AMIANTO ONA Onlus Atti della Seconda Conferenza Internazionale Lotta all’amianto: il diritto incontra la scienza Roma, 20 – 21 marzo 2014 Con il patrocinio di:
  • 2. ©Osservatorio Nazionale sull’Amianto – ONA Onlus Proprietà letteraria riservata ISBN 978-88-909105-5-5 Osservatorio Nazionale sull’Amianto – ONA Onlus Via Crescenzio, 2 – 00193 – Roma http://osservatorioamianto.jimdo.com/ Email osservatorioamianto@gmail.com Le fotocopie per uso personale del lettore possono essere effettuate nei limiti del 15% del volume. Sono vietate in tutti i Paesi la traduzione, la riproduzione, la memorizzazione elettronica e l’adattamento, anche parziali, con qualsiasi mezzo effettuate, per finalità di carattere professionale, economico o commerciale o comunque per uso diverso da quello personale senza la specifica autorizzazione dell’Editore.
  • 3. Atti della Seconda Conferenza Internazionale Lotta all’amianto: il diritto incontra la scienza Roma, 20 – 21 marzo 2014 Auletta dei Gruppi Parlamentari della Camera dei Deputati Sala Tirreno, Regione Lazio Tutti i diritti sono riservati a norma di legge e delle convenzioni internazionali Prima edizione: 30 giugno 2014 ISBN 978-88-909105-5-5
  • 4. Organizzazione del Convegno Comitato Scientifico Claudio Bianchi Ezio Bonanni Ronald E. Gordon Luciano Mutti Pietro Sartorelli Morando Soffritti Giancarlo Ugazio Segreteria Organizzativa Silvia Arata Anna Corbi Atti a cura di Lorenza Fiumi Michele Rucco Hanno contribuito Paola Ceccarel Nicoletta Corio Carlo Meoni Laura Pirelli
  • 6. Programma dei lavori del 20 marzo 2014 Camera dei Deputati Auletta dei Gruppi Parlamentari Presiede Modera la Dott.ssa Valentina Renzopaoli, giornalista Indirizzo di benvenuto Dott. Michele Rucco - Segretario Generale Osservatorio Nazionale Amianto Pag. 1-3 PRIMA PARTE: Il ruolo delle istituzioni risp On.le Luigi Di Maio Vice Presidente della Camera dei Deputati Pag. 4-6 La proposta di legge n. 1366 del 16 luglio 2013 in materia di amianto à, Capogruppo del Movimento 5 Stelle alla Camera dei Deputati Pag. 7-10 Il ruolo del legislatore in materia di amianto On.le Dott. Alberto Zolezzi. Deputato Pag.11-15 La legislazione e nuove prospettive per la tutela delle vittime On.le Edmondo Cirielli, Deputato Pag.16-18 Ruolo del sindacato nella tutela della salute di lavoratori e cittadini Dott. Paolo Varesi, Vicesegretario Confederale Nazionale UGL SECONDA PARTE: Amiantopoli: la lobby assassina. Nascondere la realtà per continuare ad uccidere Avv. Ezio Bonanni, Pag.19-24 Quale migliore percorso per rendere possibile la risoluzione del problema amianto? Arch. Giampiero Cardillo, Generale in congedo del Corpo dei Carabinieri Pag. 25-37
  • 7. Le patologie asbesto correlate come dose dipendenti: miti e verità Dose response and asbestos related carcinogenesis: myths and truths Prof. Ronald E. Gordon, Direttore del Dipartimento di Patologia Mount Sinai School of Medicine di New York Pag. 38-42 ► Il mesotelioma quale patologia dose dipendente Prof. Morando Soffritti, Presidente Onorario dell’Istituto Ramazzini di Bologna ► Indicatori biologici di pregressa esposizione ad asbesto Prof. Pietro Sartorelli, ordinario di Medicina del Lavoro presso l’Università di Siena e membro del Comitato Tecnico Scientifico dell’ONA Pag. 43-48 ► Il diritto alla salute e al lavoro salubre Prof. Avv. Gaetano Veneto, ordinario di Diritto del Lavoro, Facoltà di Giurisprudenza, Università di Bari Pag.49-50 ► Metodi investigativi per la identificazione dei responsabili di crimini legati all’esposizione all’amianto Dott. Paolo Rivella, commercialista e consulente delle Procure della Repubblica di Torino, di Milano e di Trieste Pag.51-56 ► Metodi investigativi del Pubblico Ministero in caso di patologie asbesto correlate Dott. Sergio Dini, Sostituto Procuratore della Repubblica di Padova ► Nuove scoperte nella biologia delle patologie neoplastiche causate dall’amianto New insights in biology of asbestos related tumors Prof. Ronald E. Gordon, Direttore del Dipartimento di Patologia Mount Sinai School of Medicine di New York ► Nesso causale e colpa in materia di amianto Dott. Maurizio Ascione, Sostituto Procuratore della Repubblica di Milano Pag.57-82 ► L’amianto e i tumori gastroenterici e dell’apparato urinario Prof. Fiorella Belpoggi, Direttore del Centro di Ricerca sul Cancro Cesare Maltoni dell’Istituto Ramazzini di Bologna Pag.83-109 ► Amianto: l’esposizione continua! - Atti di indirizzo e benefici contributivi Dott. Paolo Pitotto, medico del lavoro, consulente della Procura della Repubblica di Milano, membro del Comitato Tecnico Scientifico dell’ONA Pag. 110-125
  • 8. TERZA PARTE: Prevenzione primaria, diagnosi e cura delle patologie asbesto correlate ► Patologie da esposizione a fibrille di asbesto in ambiente di lavoro e/o in ambiente di vita Prof. Giancarlo Ugazio, già ordinario di Patologia Generale presso l’Università di Torino, Presidente del G.R.I.P.P.A - Gruppo di Ricerca per la Prevenzione della Patologia Ambientale, membro del Comitato Tecnico Scientifico dell’ONA Pag. 126-158 ► L'epidemia di mesotelioma: evoluzione e caratteristiche Prof. Claudio Bianchi, anatomopatologo, consulente di diversi Uffici Giudiziari, Presidente della Lega Italiana Per La Lotta Contro I Tumori - Sez. Gorizia Pag. 159-159 ► L’Italia e la verità: le lobby e il negazionismo Dott. Aristide Lombardi, Generale in congedo, già Direttore della Scuola di Sanità Militare e membro del Comitato Tecnico Scientifico dell’ONA Pag.160-162 ► Fusione e demolizione molecolare: i due principi chimico-fisici impiegati nel processo di "inertizzazione" dell'amianto Prof. Renato Sinno, Professore Emerito dell’Università di Napoli in mineralogia, membro del Comitato Tecnico Scientifico dell’ONA Pag. 163-178 ► Integrazione di tecniche e dati per lo studio della presenza di cemento amianto sul territorio Dott.ssa Lorenza Fiumi, ricercatrice CNR, membro del Comitato Tecnico Scientifico dell’ONA Pag.179-186 ► La ricerca sul mesotelioma pleurico: dal laboratorio alla pratica clinica Prof. Luciano Mutti, Direttore di medicina generale e del laboratorio di oncologia clinica ASL 11 Vercelli e membro del Comitato Tecnico Scientifico dell’ONA ► Ruolo della chirurgia nel mesotelioma pleurico Prof. Vittore Pagan, Direttore Chirurgia Oncologica Polmonare di Aviano Pag. 187-187 ► Verso un modello teorico ed applicativo di prevenzione ed affiancamento nel rischio ambientale in età evolutiva Prof. Matteo Villanova, Presidente Osservatorio Laboratorio Rispetto Emozionale Età Evolutiva (OLTREEE), Docente di Medicina preventiva e psicopatologia forense presso l’ Università Roma Tre e membro del Comitato Tecnico Scientifico dell’ONA Pag. 188-190
  • 9. ► Ricorso alla Corte Europea di Strasburgo per la salvaguardia Dei Diritti Dell'Uomo. La Sentenza ECHR069 (2014) dell’11 marzo 2014 Avv. Mario Item, Avvocato in Lugano; Membro del Comitato Centrale e Presidente Regione Lombardia della Lega dei Diritti dell’Uomo Pag.191-195 ► Conclusioni Avv. Ezio Bonanni, Presidente Osservatorio Nazionale sull’Amianto .
  • 10. Programma dei lavori del 21 marzo 2014 Regione Lazio – Sala Tirreno Presiede l’Avv. Ezio Bonanni, Presidente Osservatorio Nazionale sull’Amianto Modera la Dott.ssa Valentina Renzopaoli, giornalista ► Indirizzo di benvenuto Dott. Michele Rucco - Segretario Generale Osservatorio Nazionale Amianto Pag. 196-198 ► Una proposta di legge in materia di amianto per la Regione Lazio On.le Fabrizio Santori, Consigliere Regionale del Lazio e componente del Comitato Tecnico Scientifico Nazionale dell’ONA ► La legge regionale amianto per la Sicilia On.le Giuseppe Gianni, Consigliere Regionale della Sicilia e componente del Comitato Tecnico Scientifico Nazionale dell’ONA ► L’amianto nella Regione Abruzzo e la risposta delle istituzioni On.le Gianluca Castaldi, Senatore Pag.199-205 ► Una nuova legge nazionale per l’abolizione della decadenza INAIL e per la sorveglianza sanitaria dei lavoratori esposti ad amianto On.le Ivana Simeoni, Senatrice ► Come trasformare il problema amianto in risorsa Arch. Giampiero Cardillo, Generale in congedo del Corpo dei Carabinieri ► L’ONA e l’azione di contrasto alle lobby dell’amianto Dott. Aristide Lombardi, Generale in congedo, già Direttore della Scuola di Sanità Militare e membro del Comitato Tecnico Scientifico dell’ONA . ► Il ruolo della Magistratura nella tutela della salute e dell’ambiente e nella repressione dei crimini ambientali Dott. Maurizio Ascione, Sostituto Procuratore della Repubblica di Milano ► Il significato clinico dei biomarkers molecolari nella sorveglianza sanitaria degli ex esposti ad asbesto Prof.ssa Lory Santarelli, Medicina del Lavoro - Dipartimento Scienza Clinica e Molecolare, Università Politecnica delle Marche, Pag.206-213
  • 11. "Ospedali Riuniti di Ancona" Policlinico Universitario ► Linee guida per il trattamento multimodale del mesotelioma pleurico Prof. Luciano Mutti e Prof. Vittore Pagan, rispettivamente Direttore di medicina generale e del laboratorio di oncologia clinica ASL 11 Vercelli e membro del Comitato Tecnico Scientifico dell’ONA, Direttore Chirurgia Oncologica Polmonare di Aviano ► Linee guida dell’ONA Onlus per la diagnosi e cura delle patologie asbesto correlate non neoplastiche Dott. Paolo Pitotto, medico del lavoro, consulente della Procura della Repubblica di Milano, membro del Comitato Tecnico Scientifico dell’ONA Pag.214-220 ► I servizi dell’ambulatorio oncologico on-line dell’ONA Dott. Roberto Valenza, Primario del reparto di Oncologia Medica dell’Azienda Ospedaliera Vittorio Emanuele di Gela e membro del Comitato Tecnico Scientifio dell’ONA Pag. 221-221 ► Come quantificare l’esposizione a polveri e fibre di amianto, ai fini del conseguimento dei benefici contributivi per esposizione ad amianto per prepensionamento e/o rivalutazione delle prestazioni pensionistiche Ing. Flavio Domenichini, membro del Comitato Tecnico Scientifico dell’ONA Pag. 222-229 ► La Consulenza Tecnica d’Ufficio come mezzo di prova per la sussistenza dell’esposizione qualificata all’amianto: metodologia d’indagine e criteri di accertamento Ing. Giuseppe Infusini, Consulente Tecnico d’Ufficio presso i Tribunali di Cosenza e Castrovillari e membro dell’Ufficio Tecnico dell’ONA Pag.230-246 ► La quantificazione dei danni differenziali in caso di patologie asbesto correlate Avv. Massimiliano Fabiani del Foro di Bologna Pag. 247-258 ► La triade interattiva. Come l'azione di multipli agenti inquinanti conduce ad un intreccio di patologie importanti Prof. Giancarlo Ugazio, già ordinario di Patologia Generale presso l’Università di Torino, Presidente del G.R.I.P.P.A - Gruppo di Ricerca per la Prevenzione della Patologia Ambientale, membro del Comitato Tecnico Scientifico dell’ONA ► Modalità operative per la bonifica e la decontaminazione degli ambienti di vita e di lavoro Ing. Riccardo Tagliapini, Coordinatore del Dipartimento bonifica e decontaminazione dei siti ambientali e lavorativi dell’ONA Pag. 259-263
  • 12. ► Quando uno studioso abbraccia una vittima dell'amianto Prof. Renato Sinno, Professore Emerito dell’Università di Napoli in mineralogia, membro del Comitato Tecnico Scientifico dell’ONA Pag. 264-270 ► Le testimonianze delle vittime Pag. 271-274 ► Gli interventi delle associazioni e dei rappresentanti territoriali dell’ONA Pag. 275-285 ► Considerazioni conclusive Prof. Giancarlo Ugazio Pag. 286-294
  • 13. Appendice n. 1 PRESENTAZIONI - SLIDES Dott. Michele Rucco Slide 311-314 ► Dott. Federico D’Incà Slide 315-329 ► Dott. Alberto Zolezzi Slide 330-367 ► Avv. Ezio Bonanni Slide 368-392 ► Arch. Giampiero Cardillo Slide 393-442 ► Prof. Ronald E. Gordon Slide 443-486 ► Prof. Morando Soffritti Slide 487-518 ► Prof. Pietro Sartorelli Slide 519-555 ► Dott. Paolo Rivella Slide 556-563 ► Prof. Ronald E. Gordon Slide 564-584 ► Dott. Paolo Pitotto Slide 585-604 ► Prof. Claudio Bianchi Slide 605-660 ► Prof. Renato Sinno Slide 661-679 ► Arch. Lorenza Fiumi Slide 680-686 ► Prof. Luciano Mutti Slide 687-723 ► Prof. Vittore Pagan Slide 724-739 ► Prof. Lory Santarelli Slide 740-768 ► Prof. Luciano Mutti e Prof . Vittore Pagan Slide 769-781 ► Dott. Roberto Valenza Slide 782-795
  • 14. ► Ing. Flavio Domenichini Slide 796-813 Ing. Giuseppe Infusini Slide 814-854 Prof: Giancarlo Ugazio Slide 855-883 ► Prof. Renato Sinno Slide 884-890 ► Appendice n. 2 ATTI LEGISLATIVI ► Proposta di legge n. 52 del 15 marzo 2013 presentata dal deputato Edmondo Cirielli Slide 892-900 ► Proposta di legge n. 1336 del 16 luglio 2013 presentata dal deputato Federico D’Incà e da altri 83 deputati del Movimento 5 Stelle Slide 901-921 ► Disegno di legge n. 1268 del 29 gennaio 2014 presentata dalla senatrice Ivana Simeoni e da altri 10 senatori del Movimento 5 Stelle Slide 922-934 ► Atti di sindacato ispettivo effettuati dai deputati del Movimento 5 Stelle nel corso della 17° legislatura Slide 935-943 Proposta di risoluzione n. 7/00335 dell’ 8 aprile 2014, presentata dall’onorevole Alberto Zolezzi alla VIII Commissione Permanente (Ambiente, territorio e lavori pubblici) Slide 944-949 Resoconto stenografico della seduta del 7 maggio 2014 della VIII Commissione Permanente (Ambiente, territorio e lavori pubblici) Slide 950-956 ► Legge Regione Sicilia n. 10 del 29 aprile 2014 Slide 957-964 ► Proposta di legge della Regione Lazio n. 24 del 9 maggio 2013 presentata dall’on. Fabrizio Santori Slide 965-983 ► Lettera inviata dall’ONA a tutti i parlamentari Slide 984-1018 Sintesi del Piano Nazionale Amianto dell’Osservatore Nazionale sull’Amianto – ONA Onlus Slide 1019-1023
  • 18. Quello che tu puoi fare è solo una goccia nell’oceano, ma è ciò che dà significato alla tua vita. Albert Schweitzer 3
  • 20. La proposta di legge n. 1366 del 16 luglio 2013 in materia di amianto Dott. Federico D’Incà
  • 21.
  • 22. recepimento della direttiva 2009/148/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 30 novembre 2009, sulla protezione dei lavoratori contro i rischi connessi con un’esposizione all’amianto durante il lavoro, per la bonifica dell’amianto e dei materiali contenenti amianto nei locali pubblici o aperti al pubblico, per la progressiva sostituzione dei materiali in amianto con altri prodotti di uso equivalente, nonché in materia di eguaglianza nell’accesso ai benefìci previdenziali per i lavoratori esposti all’amianto
  • 23. Art. 1 Nei LOCALI PUBBLICI e aperti al pubblico, compresi scuole e ospedali, è fatto OBBLIGO ALLE AMMINISTRAZIONI COMPETENTI E AI PROPRIETARI PRIVATI di PROVVEDERE ALLA BONIFICA dell’amianto o dei materiali con- tenenti amianto ENTRO IL 1° GENNAIO 2020
  • 24. Art. 2 Nei LUOGHI DI LAVORO dove i lavoratori sono, o possono essere, esposti alla polvere proveniente da amianto o da materiali contenenti amianto ivi presente, IL DATORE DI LAVORO, DEVE PROVVEDERE ALLA BONIFICA DI TALI MATERIALI ENTRO IL 1° GENNAIO 2020.
  • 25. Art. 3 OPERAZIONI DI BONIFICA dell’amianto o dei materiali contenenti amianto di cui agli articoli 1 e 2, gli interventi di rimozione di coperture, tettoie e altri rivestimenti di immobili su edifici esistenti sono eseguiti in modo che le successive azioni di verifica, manutenzione e riparazione delle opere stesse e delle loro pertinenze, comprese le componenti tecnologiche, avvengano in condizioni di sicurezza per i lavoratori 50 decessi all’anno per caduta da tetti di amianto sfondati
  • 26. Art. 4 Fuori dei casi previsti dagli articoli 1 e 2, è fatto obbligo di diminuire progressivamente il rischio di esposizione all’amianto attraverso la progressiva sostituzione dei materiali in amianto con altri prodotti di uso equivalente non contenenti amianto e altre sostanze cancerogene
  • 27. Art. 5 Entro il 1° gennaio 2015, la PRESENZA DI AMIANTO, in qualunque luogo, deve essere evidenziata con l’apposizione di un’etichetta chiara e visibile recante l’indicazione della presenza di amianto e il simbolo del teschio raffigurante la morte. Entro la stessa data terminare la mappatura
  • 28. ART. 6. Riaperti i termini di richiesta dei benefìci previdenzialiai lavoratori esposti ed ex esposti all’amianto che intendono ottenere il riconoscimento dei benefìci di cui al comma 1 dell’articolo 47 del decreto legge 30 settembre 2003, n. 269, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 novembre 2003, n. 326, devono presentare domanda agli enti previdenziali presso i quali sono iscritti entro un anno dalla data di entrata in vigore della presente legge. Per gli addetti alle bonifiche o per coloro che lavorano in ambienti nei quali sono presenti fibre di amianto, al fine del riconoscimento dei benefìci di cui al citato comma 1 dell’articolo 47 del decreto-legge n. 269 del 2003, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 326 del 2003, non è fissato nessun termine per la presentazione della relativa domanda.
  • 29. ART. 7. Collocazione in pensione dei lavoratori affetti da patologie asbesto correlate. 1. I lavoratori affetti da patologie asbesto-correlate di origine professionale, qua- lora non abbiano ancora raggiunto i requisiti per la maturazione del diritto alla pensione, anche dopo la rivalutazione del periodo contributivo ai sensi dell’articolo 13, comma 7, legge 27 marzo 1992, n. 257, e successive modificazioni, possono comunque accedere al pensionamento anticipato, con il sistema contributivo Decessi di malati ancora al lavoro il giorno del pensionamento
  • 30. ART. 9 e 10. (Maggiorazioni contributive per il personale militare). Gli appartenenti alle Forze armate e alle Forze di polizia, compresi l’Arma dei carabinieri e il Corpo della guardia di finanza, che nel corso dell’attività di servizio prestata nelle installazioni o a bordo di naviglio dello Stato sono stati esposti all’amianto per oltre dieci annihanno maggiorazioni contributive con un coefficiente pari all’1,5 del periodo di esposizione, lo stesso vale per la stessa tipologia di soggetti a cui sia stata diagnosticata una patologia professionale
  • 31. ART. 11. Istituzione del Registro nazionale dei lavoratori esposti all’amianto e dei casi accertati di patologie asbesto-correlate. 1. È istituito, d’intesa con le regioni, il Registro nazionale dei lavoratori esposti all’amianto e dei casi accertati di patologie asbesto-correlate, realizzato mediante la raccolta e l’analisi dei dati rilevati a livello territoriale, dei dati contenuti nei registri tumori e dei dati rilevati delle associazioni delle vittime dell’amianto.
  • 32. Art. 12 Rimozione dell’amianto da edifici privati Inserimento dell’intervento fra le spese detraibili per interventi di recupero del patrimonio edilizio 72% defiscalizzazione
  • 33. ART. 13. PRESTAZIONI SANITARIE PER I LAVORATORI ESPOSTI ED EX ESPOSTI ALL’AMIANTO. I lavoratori esposti ed ex esposti all’amianto hanno diritto a fruire gratuitamente dei necessari controlli sanitari ai fini della diagnosi precoce e, in caso di patologia ai trattamenti sanitari specifici.
  • 34. ART. 14. FONDO per il RISANAMENTO DEI LOCALI PUBBLICI E APERTI AL PUBBLICO Per l’attuazione della bonifica dei locali pubblici e aperti al pubblico di cui all’articolo 1, presso il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare è istituito un apposito fondo. La dotazione del fondo è stabilita in 100 milioni di euro fondo speciale di conto capitale iscritto, ai fini del bilancio triennale 2013-2015, nell’ambito del programma « Fondi di riserva e speciali» della missione «Fondi da ripartire » dello stato di previsione del MEF
  • 35. Il ruolo del legislatore in materia di amianto Dott. Alberto Zolezzi
  • 36. Lotta all’amianto: il diritto incontra la scienza CONFERENZA INTERNAZIONALE 20 marzo 2014, Aula dei Gruppi Parlamentari, Montecitorio, Roma Il RUOLO DEL LEGISLATORE in materia di AMIANTO Alberto Zolezzi, Commissione Ambiente, Camera, Movimento 5 Stelle
  • 37. UN PO’ DI STORIA 1906: prima sentenza in cui venne riconosciuta la “pericolosità” dell’amianto Regio Decreto 442/1909: necessità di evitare l’esposizione dei bimbi all’amianto Legge 455/1943: riconoscimento dell’asbestosi come patologia professionale Legge 257/1992: vietata la produzione e la lavorazione dell’amianto, Interventi previdenziali per i lavoratori esposti
  • 38. IL TRIBUNALE DI TORINO, CON UNA SENTENZA DEL 1908, aveva definito la causa iscritta al n. 1197/1906, promossa dalla società anonima The British Asbestos company Limitedcontro l’avvocato Carlo Pich, aveva rigettato la domanda risarcitoria sul presupposto che « le acquisizioni del Congresso internazionale di Milano sulle malattie professionali indicavano fra le cause le polveri fibrose fra cui spicca l’amianto”
  • 39. Procedure infrazione: L’Italia non aveva recepito la direttiva 83/477/ CEE, « Sulla protezione dei lavoratori contro i rischi connessi con una esposizione ad amianto durante il lavoro », entro il termine del 1o gennaio 1987
  • 40.
  • 41.
  • 42. OLTRE ATTI DI SINDACATO ISPETTIVO RISOLUZIONE…
  • 43. DATI SANITARI: LINEE GUIDA DEFINITE, MA TRATTAMENTI DISOMOGENEI SUL TERRITORIO NAZIONALE, COSTI VARIABILI DEI DIVERSI INTERVENTI E PRESIDI, MANCA REPORT E REGISTRO DEGLI OUTCOME, QUALITÀ E QUANTITÀ DI VITA, Ad esempio DEI CIRCA 80 INTERVENTI ALL’ANNO DI PLEUROPNEUMONECTOMIA EXTRAPLEURICA, NEOPLASIE PLEURICHE PATOLOGIA RARA, CIRCA 1300 CASI ALL’ANNO, UN REGISTRO AIUTEREBBE A RENDERE PIÙ OMOGENEO IL TRATTAMENTO E A INDIRIZZARE GLI INVESTIMENTI IN ASSISTENZA (PERSONALE, ASSISTENZA OSPEDALIERA E DOMICILIARE), E IN RICERCA
  • 44. PREDISPORRE PIANO SANITARIO MIRATO, Gli AFFETTI DA GRAVE PATOLOGIA PROFESSIONALE AMIANTO CORRELATA SONO STATI Già OFFESI DALLA RAGIONE DI STATO, RICORDO LA SENTENZA DEL 1906, i dati erano ben noti durante tutto il periodo in cui sono stati esposti tutti gli attuali malati Per cui lo Stato dovrebbe farsi carico dell’assistenza ai malati rivalendosi sulle imprese italiane e straniere coinvolte in questa strage di Stato
  • 45. SORVEGLIANZA EPIDEMIOLOGICA Necessario potenziamento dei registri mesoteliomi Attuale approccio volontaristico, questionari che tenderanno ad essere incompleti e imprecisi se non supportati da personale dedicato Importanza di avere il REFERTO EPIDEMIOLOGICO della popolazione per avere indicazioni sullo stato di salute della popolazione
  • 46. DATI: Cosa ci dicono i centri operativi regionali (COR) che afferiscono i dati al registro mesoteliomi nazionale (RENAM) INAIL? In Liguria circa 1600 mesoteliomi pleurici maligni stimati fra il 1993 e il 2008 600 casi in lavoratori della cantieristica navale Ministero della Difesa
  • 47.
  • 48. Il Fatto Quotidiano 18 gennaio 2014 Stefano Feltri Interrogazione Zolezzi et al. n. 501767 Dati ONA
  • 49. Inchiesta di Torino e di Padova È necessario dare sicurezza ai lavoratori e riconoscere loro i diritti previdenziali
  • 50. Dati produttivi L’Italia è stata uno dei maggiori produttori ed utilizzatori di amianto fino alla fine degli anni ‘80. Dal dopoguerra al bando del 1992 sono state prodotte 3.748.550 tonnellate di amianto grezzo. Il periodo tra il 1976 ed il 1980 è quello di picco nei livelli di produzione con più di 160.000 tonnellate-anno prodotte. Fino al 1987 la produzione non è mai scesa sotto le 100.000 tonnellate-anno per poi decrescere rapidamente fino al bando. Le importazioni italiane di amianto grezzo sono state pure molto consistenti mantenendosi superiori alle 50.000 tonnellate-anno fino al 1991. Complessivamente l’Italia dal dopoguerra al 1992 ha importato 1.900.885 tonnellate di amianto. Per il costo contenuto e l’ampia disponibilità, l’utilizzo dell’amianto è avvenuto in numerosissime applicazioni industriali sfruttando le proprietà di resistenza al fuoco, di isolamento e insonorizzazione.
  • 51.
  • 52.
  • 53. Quante fibre respirate durante la manutenzione in ambito militare senza dispositivi di protezione individuale? Esistono ambiti civili dove ancora si manipola sistematicamente amianto senza avere informazioni i nmerito?
  • 54. 40mila siti in Italia con presenza di amianto, 400 ad elevato rischio Riduzione del rischio Dove stoccare l’amianto? Discariche a norma di legge, studiare situazione estera, dati Germania Dove a breve non sarà più possibile inviare amianto Gallerie dismesse? Evitare stoccaggi insicuri (cave), senza fondo consolidato
  • 55. Regioni prive di discariche È necessaria una filiera corta di smaltimento (rischio da trasporto, speculazioni, ribonifica ecc) Richiesta di dati regionali in merito ai siti individuati Necessaria comunicazione puntuale Partecipazione della popolazione Sicilia e Calabria nessun dato di mappatura amianto
  • 56. SCUOLE Al 2012 SOLO 6 REGIONI HANNO COMUNICATO I DATI REGIO DECRETO DEL 1908… ONA stima 2400 scuole italiane con presenza di amianto Latenza malattia
  • 57. Mappatura Dati di monitoraggio satellitare (AGEA)
  • 58. Proposta di legge Reati ambientali nel codice penale (passaggio al Senato) Mio Ordine del giorno accolto il 26 febbraio in merito all’inserimento della frode ambientale nel codice penale Amianto mescolato in maniera truffaldina con altri materiali, speculazione sulla gestione, 300 euro a tonnellata di MCA
  • 59. INERTIZZAZIONE Incentivare la ricerca Obbligo di pubblicazione dei dati, anche degli studi eseguiti in ambito militare Accedere ai dati stranieri, sicurezza dei lavoratori e degli ambienti limitrofi Ne parleranno ottimi relatori in seguito
  • 60. recepimento della direttiva 2009/148/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 30 novembre 2009, sulla protezione dei lavoratori contro i rischi connessi con un’esposizione all’amianto durante il lavoro, per la bonifica dell’amianto e dei materiali contenenti amianto nei locali pubblici o aperti al pubblico, per la progressiva sostituzione dei materiali in amianto con altri prodotti di uso equivalente, nonché in materia di eguaglianza nell’accesso ai benefìci previdenziali per i lavoratori esposti all’amianto
  • 61. Art. 1 Nei LOCALI PUBBLICI e aperti al pubblico, compresi scuole e ospedali, è fatto OBBLIGO ALLE AMMINISTRAZIONI COMPETENTI E AI PROPRIETARI PRIVATI di PROVVEDERE ALLA BONIFICA dell’amianto o dei materiali con- tenenti amianto ENTRO IL 1° GENNAIO 2020
  • 62. Art. 2 Nei LUOGHI DI LAVORO dove i lavoratori sono, o possono essere, esposti alla polvere proveniente da amianto o da materiali contenenti amianto ivi presente, IL DATORE DI LAVORO, DEVE PROVVEDERE ALLA BONIFICA DI TALI MATERIALI ENTRO IL 1° GENNAIO 2020.
  • 63. Art. 3 OPERAZIONI DI BONIFICA dell’amianto o dei materiali contenenti amianto di cui agli articoli 1 e 2, gli interventi di rimozione di coperture, tettoie e altri rivestimenti di immobili su edifici esistenti sono eseguiti in modo che le successive azioni di verifica, manutenzione e riparazione delle opere stesse e delle loro pertinenze, comprese le componenti tecnologiche, avvengano in condizioni di sicurezza per i lavoratori 50 decessi all’anno per caduta da tetti di amianto sfondati
  • 64. Art. 4 Fuori dei casi previsti dagli articoli 1 e 2, è fatto obbligo di diminuire progressivamente il rischio di esposizione all’amianto attraverso la progressiva sostituzione dei materiali in amianto con altri prodotti di uso equivalente non contenenti amianto e altre sostanze cancerogene
  • 65. Art. 5 Entro il 1° gennaio 2015, la PRESENZA DI AMIANTO, in qualunque luogo, deve essere evidenziata con l’apposizione di un’etichetta chiara e visibile recante l’indicazione della presenza di amianto e il simbolo del teschio raffigurante la morte. Entro la stessa data terminare la mappatura
  • 66. ART. 6. Riaperti i termini di richiesta dei benefìci previdenzialiai lavoratori esposti ed ex esposti all’amianto che intendono ottenere il riconoscimento dei benefìci di cui al comma 1 dell’articolo 47 del decreto legge 30 settembre 2003, n. 269, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 novembre 2003, n. 326, devono presentare domanda agli enti previdenziali presso i quali sono iscritti entro un anno dalla data di entrata in vigore della presente legge. Per gli addetti alle bonifiche o per coloro che lavorano in ambienti nei quali sono presenti fibre di amianto, al fine del riconoscimento dei benefìci di cui al citato comma 1 dell’articolo 47 del decreto-legge n. 269 del 2003, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 326 del 2003, non è fissato nessun termine per la presentazione della relativa domanda.
  • 67. ART. 7. Collocazione in pensione dei lavoratori affetti da patologie asbesto correlate. 1. I lavoratori affetti da patologie asbesto-correlate di origine professionale, qua- lora non abbiano ancora raggiunto i requisiti per la maturazione del diritto alla pensione, anche dopo la rivalutazione del periodo contributivo ai sensi dell’articolo 13, comma 7, legge 27 marzo 1992, n. 257, e successive modificazioni, possono comunque accedere al pensionamento anticipato, con il sistema contributivo Decessi di malati ancora al lavoro il giorno del pensionamento
  • 68. ART. 9 e 10. (Maggiorazioni contributive per il personale militare). Gli appartenenti alle Forze armate e alle Forze di polizia, compresi l’Arma dei carabinieri e il Corpo della guardia di finanza, che nel corso dell’attività di servizio prestata nelle installazioni o a bordo di naviglio dello Stato sono stati esposti all’amianto per oltre dieci annihanno maggiorazioni contributive con un coefficiente pari all’1,5 del periodo di esposizione, lo stesso vale per la stessa tipologia di soggetti a cui sia stata diagnosticata una patologia professionale
  • 69. ART. 11. Istituzione del Registro nazionale dei lavoratori esposti all’amianto e dei casi accertati di patologie asbesto-correlate. 1. È istituito, d’intesa con le regioni, il Registro nazionale dei lavoratori esposti all’amianto e dei casi accertati di patologie asbesto-correlate, realizzato mediante la raccolta e l’analisi dei dati rilevati a livello territoriale, dei dati contenuti nei registri tumori e dei dati rilevati delle associazioni delle vittime dell’amianto.
  • 70. Art. 12 Rimozione dell’amianto da edifici privati Inserimento dell’intervento fra le spese detraibili per interventi di recupero del patrimonio edilizio 72% defiscalizzazione
  • 71. ART. 13. PRESTAZIONI SANITARIE PER I LAVORATORI ESPOSTI ED EX ESPOSTI ALL’AMIANTO. I lavoratori esposti ed ex esposti all’amianto hanno diritto a fruire gratuitamente dei necessari controlli sanitari ai fini della diagnosi precoce e, in caso di patologia ai trattamenti sanitari specifici.
  • 72. ART. 14. FONDO per il RISANAMENTO DEI LOCALI PUBBLICI E APERTI AL PUBBLICO Per l’attuazione della bonifica dei locali pubblici e aperti al pubblico di cui all’articolo 1, presso il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare è istituito un apposito fondo. La dotazione del fondo è stabilita in 100 milioni di euro fondo speciale di conto capitale iscritto, ai fini del bilancio triennale 2013-2015, nell’ambito del programma « Fondi di riserva e speciali» della missione «Fondi da ripartire » dello stato di previsione del MEF
  • 73. Amiantopoli: la lobby assassina. Nascondere la realtà per continuare ad uccidereNascondere la realtà per continuare ad uccidere Avv. Ezio Bonanni
  • 74. Seconda Conferenza Internazionale Osservatorio Nazionale Amianto “Lotta all’amianto: il diritto incontra la scienza” Camera dei Deputati – Auletta dei GruppiCamera dei Deputati – Auletta dei Gruppi Parlamentari - 20 marzo 2014
  • 75. Il Tribunale di Torino affermò per la prima volta che le fibre di Sentenza del Tribunale di Torino 31 ottobre 1906 Seconda conferenza internazionale: “Lotta all’amianto: il diritto incontra la scienza” 3 amianto sono dannose per la salute umana con la Sentenza del 31 ottobre 1906.
  • 76. Sentenza della Corte di Appello di Torino del 1907 Nel 1907, la Corte d'Appello di Torino conferma la decisione del Tribunale, e rigettava definitivamente le richieste risarcitorie avanzate Seconda conferenza internazionale: “Lotta all’amianto: il diritto incontra la scienza” 4 richieste risarcitorie avanzate da industriali dell’amianto e ha assolto l’editore e il direttore del giornale “Il progresso del Canavese e delle Valli di Stura” che avevano sostenuto le rivendicazioni dei lavoratori dell’amianto, affermando che le loro aspettative di vita erano di molto inferiori rispetto al resto della cittadinanza.
  • 77. Seconda conferenza internazionale: “Lotta all’amianto: il diritto incontra la scienza” “E’ … certo ed incontestabile che l’integrità personale dell’uomo e la sua salute (sommi beni che trascendono dalla sfera dell’individuo per assurgere ad importanza sociale, come necessaria premessa della conservazione e del miglioramento della specie) sono protette non soltanto dal contratto, ma altresì da numerose Sentenza della Corte di Cassazione 28 Aprile 1936 n. 2107 Il diritto alla salute nella sua dimensione individuale e collettiva 5 soltanto dal contratto, ma altresì da numerose leggi di pulizia sanitaria e perfino dal Codice Penale” (Corte di Cassazione Civile, Sentenza n. 2107 del 28.04.1936, pubblicata il 17.06.1936), e “le forme assicurative predisposte per garantire gli operai contro talune malattie professionali tassativamente elencate, non dispensano i datori di lavoro dall’obbligo contrattuale di usare la dovuta diligenza nella propria azienda, per evitare danni ai lavoratori (anche se compresi nella previdenza assicurativa), adottando tutti i mezzi protettivi prescritti o suggeriti dalla tecnica e dalla scienza”.
  • 78. Il dovere di prevenzione, che l’art. 17 r.d. 14 aprile 1927, n. 530, sull’igiene del lavoro, impone per il lavoro che si svolga in ‘locali chiusi’ va osservato in tutti quei casi in cui il luogo di lavoro, pur non essendo completamente chiuso, non sia tale da permettere comodamente e senza pericolo la uscita dei vapori e di qualsiasi materia nociva”: la colpa risiede nell’assenza di “aspiratori” in “locali non perfettamente Seconda conferenza internazionale: “Lotta all’amianto: il diritto incontra la scienza” 6 “aspiratori” in “locali non perfettamente chiusi” e di “maschere per i lavoratori” e nella negligenza e imprudenza rispetto “allarme dato dagli scienziati” sulla pericolosità delle polveri (Cass. Sent. n. 682 del 20.01.1941, pubblicata il 10.03.1941, Soc. acciaierie elettr. c. Panceri) … Sentenza della Corte di Cassazione 20 gennaio1941 n. 682 Il rispetto delle norme di prevenzione tecnica e protezione individuale
  • 79. Seconda conferenza internazionale: “Lotta all’amianto: il diritto incontra la scienza” “…né può costituire un esonero il fatto che “gli operai non avevano mai denunziato disturbi […] perché la silicosi insidia insensibilmente l’organismo del lavoratore fino alle manifestazioni gravi che causano l’incapacità al lavoro sicché il lavoratore non è in grado di accorgersene in precedenza”, poiché l’art. 2 del r.d. 530 del 1927, “prescrive al datore di lavoro di avvertire preventivamente il lavoratore del pericolo, di indicargli i mezzi di prevenzione adatti” e l’art. 17 Sentenza della Corte di Cassazione 7 gennaio1941 n. 686 7 indicargli i mezzi di prevenzione adatti” e l’art. 17 “prescrive l’aspirazione della polvere immediatamente vicino al luogo ove viene prodotta” (Corte di Cassazione, II^ Sezione Civile, Sentenza n. 686 del 17.01.1941), cui corrisponde la norma di chiusura di cui all’art. 2087 c.c. (r.d. 16.03.1942, n. 262), con la quale si impone all’imprenditore di “adottare nell'esercizio dell'impresa le misure che, secondo la particolarità del lavoro, l'esperienza e la tecnica, sono necessarie a tutelare l'integrità fisica e la personalità morale dei prestatori di lavoro”.
  • 80. Seconda conferenza internazionale: “Lotta all’amianto: il diritto incontra la scienza” poiché per le “malattie professionali Sentenza della Corte di Cassazione 17 gennaio1941 Obbligo di riconoscimento ed indennizzo anche per le malattie non inserite nelle tabelle 8 poiché per le “malattie professionali non garantite da assicurazione obbligatoria il datore di lavoro non può esimersi da responsabilità se l’evento dannoso si sia prodotto per sua colpa” (Corte di Cassazione, Sentenza 17.01.1941, Soc. off. elettroferro Tallero c. Massara)
  • 81. Con la legge n. 455 del 12.04.1943, l’asbestosi viene contemplata tra le malattie di origine professionale Seconda conferenza internazionale: “Lotta all’amianto: il diritto incontra la scienza” 9 professionale indennizzabili dall’INAIL.
  • 82. PRODUZIONE E IMPORTAZIONE DI AMIANTO IN ITALIA DAL 1946 AL 1992 Seconda conferenza internazionale: “Lotta all’amianto: il diritto incontra la scienza” Fonte: O.N.A. 10
  • 83. Seconda conferenza internazionale: “Lotta all’amianto: il diritto incontra la scienza” Orange: United States Produzione nazionale di amianto grezzo Italia e Stati Uniti d'America; tonnellate; anni: 1945-1992 11 United States Red: Italy
  • 84. L’amianto in Italia Materiali contenenti amianto in matrice compatta 32 milioni di tonnellate Seconda conferenza internazionale: “Lotta all’amianto: il diritto incontra la scienza” 12 Amianto friabile alcuni milioni di tonnellate Amianto bonificato 500mila tonnellate (meno del 2% del totale)
  • 85. Principio di precauzione e rischio zero come forma di prevenzione primaria. Patologia Ambientale Seconda conferenza internazionale: “Lotta all’amianto: il diritto incontra la scienza” 13 Mondo pulito = Salute Mondo inquinato = Malattia (René Truhaut e Giancarlo Ugazio) Salute Ambientale
  • 86. Seconda conferenza internazionale: “Lotta all’amianto: il diritto incontra la scienza” 14 AMIANTOAMIANTO KILLERKILLER
  • 87. Dati pubblicati nel 2012 nel “Registro Nazionale dei Mesoteliomi (ReNaM – Inail - ISPESL) – Quarto Rapporto”, che mostra l’aumento dei casi di mesoteliomi in Italia: Seconda conferenza internazionale: “Lotta all’amianto: il diritto incontra la scienza” 15
  • 88. Seconda conferenza internazionale: “Lotta all’amianto: il diritto incontra la scienza” 16Fonte INAIL
  • 89. I dati dell’epidemia in corso: Source O.N.A. 2010 Seconda conferenza internazionale: “Lotta all’amianto: il diritto incontra la scienza” E’ confermato che in Italia più di 5.000 persone ogni anno perdono la vita in seguito a patologie asbesto correlate (stime prudenziali che non tengono conto delle altre patologie asbesto correlate). 17 Stime ONA
  • 90. La lobby dell'amianto (1) Relazione scritta il 20 dicembre 1976, da Ermanno Martini, ingegnere e dipendente della ditta "Amiantifera" di Balangero (Torino). La relazione è stata utilizzata nel corso tenuto a Neuss(Dusseldorf) dal 13 al 18 dicembre 1976 a Wirtschaftsverband Asb Seconda conferenza internazionale: “Lotta all’amianto: il diritto incontra la scienza” 18 1976 a Wirtschaftsverband Asb estzement e V. (WVAZ) [Unione dei produttori di cemento-amianto], organizzato da Stephan Schmidheiny. In questo rapporto è possibile leggere la frase "Dissociarsi da ogni discussione delle idee del dottor Selikoff e astenersi dal citarlo". Vi fa riferimento la Sentenza del Tribunale di Torino n. 565 del 2012 (caso Eternit)
  • 91. La lobby dell'amianto è riuscita ad influenzare le decisioni del Governo Italiano affinché in Italia non fossero introdotti i limiti di soglia: Nota scritta a mano su un "incontro" presso la "Assocemento" di Roma, il 17 novembre 1978.Questa nota è stata trovata fra le carte del Seconda conferenza internazionale: “Lotta all’amianto: il diritto incontra la scienza” 19 stata trovata fra le carte del Consiglio di Amministrazione della società"Amiantifera di Balangero" (Torino) e ora si tiene presso l'Archivio di Stato di Torino. (Società di produzione di amianto chiedere di rallentare la questione della normativa sui limiti di esposizione legati alla produzione dei lavoratori, "l'ENPI ha aderito a questa richiesta ... Il ministro della Salute ha confermato questo fatto." - Torino, Archivio di Stato).
  • 92. Seconda conferenza internazionale: “Lotta all’amianto: il diritto incontra la scienza” Il Tribunale di Torino, con la Sentenza n. 565 del 2012, ha condannato Stephan Schmidheiny a sedici anni di reclusione. 20 anni di reclusione. La decisione è stata poi confermata dalla Corte di Appello di Torino, che ha aggravato la pena a 18 anni di reclusione. Il Dott. Stephan Schmidheiny insieme con il più volte Presidente del Consiglio e già Presidente dell’Unione Europea, Prof. Romano Prodi
  • 93. Piano nazionale amianto del Governo Monti Termine della mappatura; Sensibilizzazione ed informazione; Studio del problema amianto, per cercare una soluzione; Utilizzo delle discariche; Seconda conferenza internazionale: “Lotta all’amianto: il diritto incontra la scienza” 21 Utilizzo delle discariche; Sottovalutazione dei dati relativi alla presenza di amianto e dell’epidemia in corso; Limitazione del problema amianto ai soli siti Eternit (e a pochi altri).
  • 94. Piano nazionale amianto dell’ONA Onlus I. PREVENZIONE PRIMARIA. Decontaminazione dei luoghi di vita e di lavoro, con la bonifica, attraverso un piano pluriennale nazionale di modernizzazione infrastrutturale e di rilancio industriale, attraverso la detrazione fiscale delle spese, l’utilizzo dei fondi strutturali europei, e dei finanziamenti della cassa depositi e Seconda conferenza internazionale: “Lotta all’amianto: il diritto incontra la scienza” 22 strutturali europei, e dei finanziamenti della cassa depositi e prestiti; Governo pubblico dell’economia, attraverso una costituzione dell’economia, che detti regole precise, con lo Stato arbitro, in grado di intervenire per interdire eventuali distorsioni del libero mercato e per fini sociali; Valorizzazione delle autonomie locali e della sussidiarietà.
  • 95. Piano nazionale amianto dell’ONA Onlus II. PREVENZIONE SECONDARIA. Ricerca scientifica, con la valorizzazione delle esperienze e dei risultati conseguiti a livello internazionale; Seconda conferenza internazionale: “Lotta all’amianto: il diritto incontra la scienza” 23 Sorveglianza sanitaria per i cittadini e lavoratori esposti a fibre di amianto; Istituzione di una cabina di regia, per la costituzione di un unico protocollo nazionale, applicabile ai casi di patologie asbesto correlate.
  • 96. Piano nazionale amianto dell’ONA Onlus III. PREVENZIONE TERZIARIA E TUTELA GIURIDICA DELLE VITTIME DELL’AMIANTO. Indagini epidemiologiche riferite a tutte le patologie asbesto correlate; Istituzione del Registro degli esposti ad amianto; Aggiornamento delle tabelle INAIL, con l’indennizzo di tutte le patologie asbesto correlate; Seconda conferenza internazionale: “Lotta all’amianto: il diritto incontra la scienza” 24 asbesto correlate; Istituzione di una Procura nazionale per la sicurezza sul lavoro; Riforma legislativa, che porti all’abrogazione della norma di cui all’art. 254 del D.Lgs. 81/08; Abrogazione del termine di decadenza per i benefici contributivi per esposizione ad amianto per coloro che non hanno presentato la domanda entro il 15 giugno 2005; Pensionamento anticipato per coloro che hanno patologie asbesto correlate, anche qualora non abbiano ancora età pensionabile.
  • 97. “Quante vite umane potevano essere salvate se gli studi di Gardner non fossero stati Seconda conferenza internazionale: “Lotta all’amianto: il diritto incontra la scienza” 25 fossero stati censurati!” (Abrams) Grazie.
  • 98. Quale migliore percorso per rendere possibile la risoluzione del problema amianto? Arch. Giampiero Cardillo
  • 99. An innovative strategy for re-imaging an urban region The IBA Emscher Park in the Ruhr 1. The Ruhr: A Brief Introduction 2. Challenges of Revitalizing the Ruhr 3. International Building Exhibitions 4. The IBA Emscher Park Strategy 5. After the IBA Emscher Park 6. Ruhr 2010: Cultural Capital of Europe 7. What can be Leant from the Strategy Lecture series: Spatial Strategies for Urban Regions Academia di architettura, Università della Svizzera Italiana Mendrisio, 14-04-2010 Contents Klaus R. Kunzmann
  • 101. The Ruhr • Population 5,2 Mio > Declining Population • 11 Cities and 4 counties >Dortmund, Essen, Duisburg, Bochum etc, • No regional capital, no regional administration • Structural change from the secondary to the tertiary sector >high unemployment May be a not so great urban region! 1 Klaus R. Kunzmann
  • 102. The urban landscape of the Ruhr is the outcome of a century of coal and steel production Brownfields all over (~ 30 %) Klaus R. Kunzmann 4
  • 103. Socio-Economic Challenges • Long dominance of large corporations • Qualification deficits • High unemployment 2010: 12 to 16% • Derelict industries and brownfields all over >high transaction costs of revitalization • Little inward investment and not much demand for land • Selective outmigration, ethnic polarization and demographic aging • Traditional reliance on state subsidies Politico-Administrative Challenges • One dominant political party...considerable clientilism >guanxi • Strong unions (co-determination) • Insu!cient regional co-operation >no regional spirit • Extreme pragmatism >no visionary power • Inward looking attitudes >parochialism Image • Negative image. >di!cult regional and urban marketing • Low quality of architecture and townscape • Little tourism > no show-up in international tourist guides The Ruhr: Challenges of Revitalization 5 Klaus R. Kunzmann
  • 104. International Building Exhibitions A mainly German Tradition In Germany World exhibitions >1851 London, 1889 Paris 1989 /1900, later in Chicago,, Antwerp, Brussels 1899-1914 Darmstadt > Mathildenhöhe, werkbund 1903 Dresden >Die deutschen Städte 1910 Berlin >Allgemeine Städtebau-Ausstellung, followed by exhibitions in Duesseldorf and Berlin 1927 Stuttgart>Weissenhofsiedlung 1931 Berlin>Die deutsche Bauausstellung 1932 Cologne >Die Neue Zeit, Werkbund 1951 Hanover > Constructa 1957 Berlin >INTERBAU Quelle: disp 174/Ursula von Petz 6 Klaus R. Kunzmann
  • 105. International Building Exhibitions since 1979 1979-1987 Berlin > IBA neu, (new urban design), IBA alt (urban regeneration) 1989-1999 Ruhr >IBA Emscher Park 2000-2012 Niederlausitz/ Brandenburg/Saxony >IBA Fürst Pückler Land 2002-2010 IBA Saxony-Anhalt >Stadtumbau 2007-2013 IBA Hamburg >Sprung über die Elbe 2009-2020 IBA Basel And more cities are considering to host an IBA >Frankfurt, Heidelberg, Berlin 51 Klaus R. Kunzmann
  • 106. A holistic ten years (1989 to 1999) top-down initiative /strategy with a grassroots philosophy to re-imagine the Ruhr 1. What were the Goals? 2. Which Principles did Guide the Implementation? 3. How was the Strategy Formed? 4. Who Formed the Strategy? 5. Who Financed the Strategy? 6. What were the Highlights of the Strategy? 7. Architectural Flagships of the Strategy The IBA Emscher Park Strategy A Model for Strategic Regional Development? For Revitalization? 8 Klaus R. Kunzmann
  • 107. IBA Emscher Park Strategy Goals of the strategy Integrated Regional development Environmental regeneration, environmental renewal as a prerequisite for future economic development The fundamental elements of the environmental strategy were: (Karl Ganser) ! No further land-exploitation, but rather the transition to the reutilization of land. No projects from the city drawers. >Brownfield instead of greenfield development ! The prolongation of the life spans of buildings and production facilities through maintenance, modernization and re-use; new construction based on principles of environmentally friendly building practices. >Green architecture ! The transformation of the production structure in the region towards environmentally friendly products and manufacturing methods >Green production processes Integrated projects: Each project must contribute to the achievement of environmental, social architectural and economic goals The plan learns from the projects, whereas in traditional planning schemes, the plan is given. 9 Klaus R. Kunzmann
  • 108. IBA Emscher Park Strategy Principles of the Strategy Karl Ganser in: VI. Architecture Biennale Venice 1996 ! Urban planning generates architecture >Prosper III in Bottrop ! Architecture organizes urban planning >A housing project for single mothers ! Landscaping shapes settlements > BUGA Gelsenkirchen ! Architecture demands landscape >Siedlung Schüngelberg ! Architecture stimulates investors >Siedlung Küppersbusch ! Architecture as a catalyst for technical innovation > Mont Cenis > No quality without competition! Klaus R. Kunzmann 10
  • 109. IBA Emscher Park Strategy 54 Who formed the strategy? • A top down initiative from the state government • A prime minister fully endorsing and supporting the project • A young state minister of urban planning • A small agency >deliberately outside of existing institutions, with a charismatic project manager and young enthusiastic sta" • Four advisory and decison-making boards >political, regional and local professionals and multi-disciplinary scientists • Groups of the civil society responding to the call Klaus R. Kunzmann 11
  • 110. IBA Emscher Park Strategy Who financed the strategy? • A small budget for the IBA Agency for financing running costs, competitions, as well as comprehensive information and communication activities, and with seed money for innovative projects • Various state ministries contributed to the financing of individual projects • A revolving land property fund for brownfields • Emscehr Programm??ß 12 Klaus R. Kunzmann
  • 111. IBA Emscher Park Strategy Five phases of strategic development More than 20 years: 1999 to 2010 First an idea and a memorandum. Than, over time, the strategy evolved in the process of realizing the idea and when spreading the message regionally Klaus R. Kunzmann •5Consolidation • Consolidating projects and spreading the approach to other regions >Regionale •4Networking • Linking single projects and creating regional networks •3Profiling • Concentrating activities at selected future locations >flagships •2Dissemination Implementing first projects and disseminating the strategy message regionally •1Exploration • Exploring the regional territory and identifying suitable projects 13
  • 112. • Conservation of the industrial heritage • Considerable brownfield redevelopment • New energy promotional achievements • A regional landscape park • Technology parks in the Green • The re-naturalisation of the Emscher river • New approaches to a"ordable housing • The arts, seen as an engine for change • New quality standards • Change of regional image • Principles were > Process rather the plans and blue prints > Civil society rather than public sector > Incrementalism with a perspective > Quality rather than quality > Brownfields rather than green fields > Small rather than big A big learning project! What has been done? 14 Klaus R. Kunzmann
  • 114. Emscher Re-naturalization A river turned into an open sewer and re-naturalised into a river 54 Klaus R. Kunzmann 16
  • 115. Emscher Re-naturalization A river turned into an open sewer and re-naturalised into a river 54 Klaus R. Kunzmann 17
  • 116. Emscher Science &Technology Parks 18 19 modern commerce, service and science and technology parks, promoted as "working in the park” have been built on brownfields by the IBA Emscher Park. Implemented as public and private Investment joint ventures, these projects, have a large proportion of open and green space, and high ecological and architectural standards. Klaus R. Kunzmann
  • 117. Housing 25 public housing projects with 2500 new and 3,000 refurbished housing units were initiated with higher ecological, social, and architectural standards. Thereby various forms of owner- occupied a"ordable and self-help housing were experimented. The Siedlung Küppersbusch and Schlüngelberg are two examples Klaus R. Kunzmann 19
  • 119. Land Art Sculptures in public spaces in the industrial landscape, making use of the artificial landscape of collieries Klaus R. Kunzmann
  • 120. Ruhr: Industrial Heritage Trails 22 Klaus R. Kunzmann
  • 121. • Hafen Duisburg • Landschafts-Park Duisburg • Zeche Zollverein • Nordstern Park Gelsenkirchen • Mont Cenis Herne • Jahrhunderthalle Bochum • Gasometer Oberhausen IBA Emscher Park Flagship Projects 23 Klaus R. Kunzmann
  • 122. History Gas storage facility closed in 1988 and listed as historical monument A structure of a larger steel works complex ….in the geographical centre of Oberhausen…. demolished in 1990 Today a new flagship and symbol (industrial cathedral) of the Ruhr A much acclaimed exhibition space and a panorama tower …117m Special exhibitions: History of the Ruhr, Christo “The Wall”, History of Television”, “Blue Water”, “Wind of Hope” etc. Europe’s biggest shopping centre …… with an outdoor dining promenade, an aquarium and an amusement park Gasometer (Centro) 24 Klaus R. Kunzmann
  • 123. History The most modern and largest pit in 1932 >design: Fritz Schupp and Martin Kremmer 15.000 miners when it was closed in 1986 Coking Plant built in 1950 2001 UNESCO World Heritage Site ………..as representative example of the development of heavy industry in Europe Today…….on an area of 1 million m#, master planned by Rem Koolhaas • Visitor centre and convention space • Design centre NRW • The NRW Design Museum …in a former boiler house >design: Norman Foster • The Zollverein School of Management and Design >design: SANAA, Tokyo • The Ruhr Museum in the old coal washing facilities >design: Rem Kohlhaas • Workshops for creative industries • A creative village…o!ces, studios, apartments, restaurants and a plaza • The NRW centre for modern dance • Casino Restaurant • Triple Z Future Centre…studios, o!ces, workshops for creative industries • Coking plant as space for the arts and entertainment • A public park ….40 ha of pioneer forests and industrial nature Essen:Zeche Zollverein 25 Klaus R. Kunzmann
  • 126. History 1902 built as a a state-of-the art exhibition hall for at the Duesseldorf exhibition Returned to Bochum to serve as a production space for “Bochumer Verein” ….steel industry 1993 saved and renovated as a stage for performing arts and concerts Today A new urban park (Westpark) …opening up the “forbidden city” 2003 modernised and turned into the new concert hall ……….one of the key venues of the Triennale Ruhr Festival Spaces near the city centre waiting for new housing and o!ce development Jahrhunderthalle Bochum Klaus R. Kunzmann 28
  • 127. History 1978 end of coal production on the site Today Training academy of the Ministry of Interior of NRW with seminar facilities, meeting rooms, accommodation facilities, a restaurant, a gymnasium, a library, a civic hall and leisure facilities. It started with a two stage competition in 1991 won by the French architects Jourda & Perraudin. In a second stage of this competition the German architects Hegger, Hegger Schleif joined the design team. Herne: Mont-Cenis Academy Very innovative solar energy production integrated into the roof. The biggest such structure in the world. Klaus R. Kunzmann 29
  • 128. Hisitory Colliery closed in 1993 1997 Bundesgartenschau Today • Public park • • Entertainment space • A new modern bridge • A jetty for boat tours long the canals • Open air amphitheatre • Large Children Playground • Miniature Railway Museum • Headquarter of THS …. Since 1920 Corporation for Miner’s Housing Nordstern Park Klaus R. Kunzmann
  • 130. History Part of the largest inland harbour of Europe Since 1900: Centre of the German corn market Harbour mills and silos: food storage facilities for the Ruhr Listed warehouses Today a new working, residential and leisure area • Waterfront promenade • Küppersmühle Museum of Contemporary Art • O!ces • Jewish Museum • Waterfront residences • ATLANTIS. A museum for children • 2001: Marina for 133 yachts • Restaurants, bistros and bars ……………a new heart of the city! Innenhafen Duisburg Klaus R. Kunzmann 32
  • 131. History 1985 closure of the steelworks one furnace demolished, one sold to India 1989 City of Duisburg decides to develop a landscape park on the site 1990 competition among landscape architects 1994 Park is opened to the public Today a successful public park • Mountain climbing training area • Panorama platform • Concert hall • Open air theatre • Discotheque • Gasometer, a training ground for rescue divers • Open air events Landschaftspark Duisburg Klaus R. Kunzmann 33
  • 132. History 1985 closure of the steelworks one furnace demolished, one sold to India 1989 City of Duisburg decides to develop a landscape park on the site 1990 competition among landscape architects 1994 Park is opened to the public Today a successful public park • Concert hall • Open air theatre • Discotheque • Theatre • Open air events • Gasometer turned into a training ground for rescue divers • Mountain climbing training area • Panorama platform Landschaftspark Duisburg Klaus R. Kunzmann 34
  • 134. The Cultural Capital of Europe 2010 Programme Philosophy ! The Ruhr Mythology ! Redesigning the metropolis ! Discovering Images ! Changing Stages ! Living Music ! Exploring Language ! Boosting the Creative Industries ! A Time to Celebrate ! Moving Europe 36 Klaus R. Kunzmann
  • 135. Kultur 2010 . 1 Klaus R. Kunzmann . Potsdam
  • 136. The Cultural Capital of Europe 2010 Re-designing the Metropolis How do we want to live? This is a question which concerns us all. The vision of RUHR.2010 is for the Ruhr region to become a new kind of metropolis. Just like Europe is becoming a unity made up of many countries, the 53 towns and cities with their 5.3 million inhabitants are forming a new entity. Following on from the Emscher Park International Building Exhibition, RUHR.2010 is all about enhancing the quality of life in this polycentric urban agglomeration. RUHR.2010 has encouraged local, national and international designers, planners, architects and artists to think outside the box. Exponents of the fine arts and town planning, landscape gardening and architecture are all collaborating in new ways. The thoroughfares between the towns are to be turned into conduits of inspiring experience. New cultural sites are emerging. And artistic interventions are driving the momentum for change. Boosting the Creative Industry The strategy of RUHR.2010 is to pursue cultural and political innovation, particularly within "Boosting the Creative Industry". RUHR.2010 encourages the development of "Creative Quarters" and structures with a long-term impact in all genres of the "Creative Class". And with "2010lab" it has given rise to the first internet and television platform catering for all types of categories and topics for artists and creative minds with online resources. The funding strategies focus on people, markets and the media. Klaus R. Kunzmann 38
  • 137. Das Stahlwerk aus Dortmund auf dem Weg nach China Klaus R. Kunzmann
  • 138. Dortmund: Future Location Phoenix Klaus R. Kunzmann
  • 139. Phoenix = 200 ha site of a former steelwork south of the city centre >closed in 2001 • Part of the city’s concept of “Future locations” >six huge development areas 137 Mio $ project aims at establishing prime locations for innovative industries and housing • Key feature: development of an artificial lake on the eastern part of the site • Involvement of a large group of public, semi-public and private actors from local, regional and state level Dortmund: Location Phoenix Klaus R. Kunzmann
  • 140. Klaus R. Kunzmann .PotsdamKlaus R. Kunzmann 42
  • 141. Moving Europe What does our future look like? The European Union is deeply rooted in the Ruhr region, not least because of the major part the Ruhr played in the creation and operation of the European Coal and Steel Community (ECSC), forerunner of the European Union. The Ruhr’s experience of 150 years of immigration has imparted to it a vital spark. With TWINS as the largest twin town project in the history of Europe and MELEZ as a festival and laboratory of cultural diversity, RUHR.2010 highlights both sides of European identity: internationality and interculturality. Scientific reflection and looking ahead to future decades are a vital part of the fabric of the Capital of Culture year, the aim being to explore cultural opportunities as an engine for European social development and find e"ective strategies to enable its realisation. The Cultural Capital of Europe 2010 Klaus R. Kunzmann 43
  • 142. The Cultural Capital of Europe 2010 Re-designing the Metropolis How do we want to live? This is a question which concerns us all. The vision of RUHR.2010 is for the Ruhr region to become a new kind of metropolis. Just like Europe is becoming a unity made up of many countries, the 53 towns and cities with their 5.3 million inhabitants are forming a new entity. Following on from the Emscher Park International Building Exhibition, RUHR.2010 is all about enhancing the quality of life in this polycentric urban agglomeration. RUHR.2010 has encouraged local, national and international designers, planners, architects and artists to think outside the box. Exponents of the fine arts and town planning, landscape gardening and architecture are all collaborating in new ways. The thoroughfares between the towns are to be turned into conduits of inspiring experience. New cultural sites are emerging. And artistic interventions are driving the momentum for change. Boosting the Creative Industry The strategy of RUHR.2010 is to pursue cultural and political innovation, particularly within "Boosting the Creative Industry". RUHR.2010 encourages the development of "Creative Quarters" and structures with a long-term impact in all genres of the "Creative Class". And with "2010lab" it has given rise to the first internet and television platform catering for all types of categories and topics for artists and creative minds with online resources. The funding strategies focus on people, markets and the media. Klaus R. Kunzmann 44
  • 143. • Problems clearly turned into regional assets • The image of the region has changed, a new identity is • The industrial heritage is preserved and used • The IBA projects have become a splendid source of inspiration and a quarry of ideas on innovative regional modernisation., locally, nationally and internationally • The IBA has become a globally acclaimed model for creative regeneration and is being copied • The huge landscape park is under implementation • The re-naturalisation of the Emscher is gradually taking place • Regional expertise in revitalizing brownfields has been developed and has become a marketable service New locations in the region have emerged • New jobs in creative and service industries have been recreated • New architectural and environmental standards are being applied • Private developers are demonstrating more courage • Attitudes of the large corporations have slightly changed • Many citizens of the Ruhr have become ambassadors of the region • Essen has been selected as Cultural City of Europe 2010 IBA Emscher Park 2010. What is left? Klaus R. Kunzmann 45
  • 144. Die Erfahrung: .......große Aufmerksamkeit, viele Veröffentlichungen, Besuche im Ruhrgebiet > Sondernummer von Urban Planning International > Beijing ? Interesse an IBA Erfahrungen für die Umstrukturierung von alten Industrieanlagen in der Stadt. Inzwischen auch bereit Teile alter Industrienanlagen zu erhalten > Shanghai ? Interesse an IBA für ein Gelände der EXPO > Chungchen ? An Erfahrungen der Umstrukturierung des Ruhrgebiets und der Rolle der IBA interessiert Klaus R. Kunzmann
  • 145. • Strategic planning does not require a plan, but an open strategic concept An open concept ....call for projects, for ideas is better than a master plan • Transformation is a long process and requires both vision and pragmatism, and leadership • Problems and projects can be turned into potentials and assets • Project screening >high quality standards for architecture, landscape and energy e!ciency pays o" in the long run • Process not only project management is essential • Culture and events are important change agents • Images matter! > architecture, sculptures, landscape • Courage to experiment rewards The IBA Strategy: What can be learnt? Klaus R. Kunzmann 47
  • 146. and soon IBA-Emschertal 2020 Just (April2010) o!cially announced: Zukunftswerkstatt IBA !! More financial means for the Emscher Region Volume: 200 Million $ > 250 Mio SFr in additon to. 2.8 billion $ already promised! For innovative and sustainable development of brownfields (new housing concepts, integration projects etc) on both banks of the renaturalized Emscher river by internationally renowned architects and planners Klaus R. Kunzmann 48
  • 147. You wish to see more? http://www.essen-fuer-das-ruhrgebiet.ruhr2010.de/en Just Come! Klaus R. Kunzmann 46
  • 148. Dose response and asbestos related carcinogenesis: myths and truths (Le patologie asbesto correlate come dose dipendenti: miti e verità) Prof. Ronald E. Gordon
  • 149. DOSE RESPONSE AND ASBESTOS RELATED CARCINOGENESIS MYTHS AND TRUTHS
  • 150. TRUTHS • FIBROSIS • LUNG TUMORS EXCEPT CARCINOIDS & BENIGN TUMORS • MESOTHELIOMA PLEURAL PERITONEAL • INTESTINAL TUMORS • OVARIAN TUMORS • ANY TISSUES ASBESTOS CAN CONTACT
  • 151. ORGAN DATE REFERENCE UPPER AIRWAYS 1973 Stell and McGill, 1973 PLEURA 1964 , 1980 Churg et al, 1964, Sabastien et al, 1980 LUNGS 1964, 1973 Churg et al, 1964, Churg et al, 1973 ORAL 1990 Piolatto et al, 1990 ESOPHAGUS 1987, 1992 Kobayashi et al, 1987 STOMACH & SMALL INTESTINES 1987 LARGE INTESTINES 1985 Ehrlich et al, 1985 PERITONEUM 1980's no fiber or body reports OVARIES, UTERUS & FALLOPIAN TUBES 1996 Heller et al., 1996 LYMPH NODES 1960, 1970, 1990 Keal, 1960, Godwin & Jagatic, 1970, Dodson et al, 1990 LIVER 1974 Langer, 1974 KIDNEY 1974, 1980 Langer, 1974, Auerbach et al, 1980
  • 152. TRUTH • HAS TO BE ABLE TO GET TO THE TARGET TISSUE BREATHED INGESTED PUSHED IN TRANSPORTED FROM ONE TISSUE SITE TO ANOTHER
  • 153. MECHANISMS OF FIBER DEPOSITION IN TISSUE • Oral cavity - Dentists • Upper Airways – Contaminated air flow • Lower Airways and lung parenchyma – smaller fibers deposited • Spearing of lung cells by fibers during inhalation • Active phagocytosis of fibers by lung cells • Active phagocytosis of fibers by macrophages • Migration of macrophages containing fibers to lymph nodes and pleura and on to other tissues from LNs • Swallowing by drinking
  • 154. MECHANISMS OF FIBER DEPOSITION IN TISSUE CONT. • Mucociliary escalator with swallowing • Passage of fibers from GI tract to peritoneum • Sexual intercourse by contaminated penis • Asbestos in talc as applications for dryness • Talc treated condoms
  • 155.
  • 156.
  • 157.
  • 158.
  • 159.
  • 161.
  • 162.
  • 163.
  • 164.
  • 165.
  • 166.
  • 167.
  • 168.
  • 169.
  • 170.
  • 171.
  • 172.
  • 173.
  • 174. MECHANISMS OF CARCINOGENESIS • OXIDANT INJURY DIRECTLY TO DNA • DIRECT TRANSFER OF DNA • INDIRECT OXIDANT INJURY
  • 175.
  • 176.
  • 180. TRUTH
  • 181.
  • 182.
  • 183.
  • 184.
  • 185. MYTH • ONE EXPOSURE OR SERIES OF EXPOSURES IS THE ONLY CAUSE • HAVE TO REACH A THRESHOLD • ONLY AMPHIBOLES CAN CAUSE TUMORS
  • 186. COMPARISON OF FIBER # • Years ago - 20-30years Fibers found in millions of fibers/gm with exposure histories • Today – in the thousands or in some cases hundreds
  • 187. TOXICITY OF FIBERS • CROCIDOLITE • AMOSITE • ANTHOPHYLLITE • TREMOLITE/ACTINOLITE • CHRYSOTILE
  • 188. TRUTH • ALL ASBESTOS FIBER EXPOSURES COUNT • MORE FIBERS , STATISTICALLY GREATER CHANCE FOR TUMOR INTIATION • MORE FIBERS, GREATER EFFECT FOR PROMOTION OF TUMOR
  • 189. DOSE TO TIME RELATIONSHIP • HIGH DOSE LONG EXPOSURE TIME • HIGH DOSE SHORT EXPOSURE TIME • LOWER DOSE LONG EXPOSURE TIME • LOWER DOSE SHORT EXPOSURE TIME
  • 190. TRUTH FIBER TYPE & DOSE RELATIONSHIP • CROCIDOLITE - HIGH • CROCIDOLITE - LOW • AMOSITE - HIGH • AMOSITE – LOW • MIXED FIBER TYPES – HIGH • MIXED FIBER TYPES – LOW • ANTHOPHYLLITE/TREMOLITE – HIGH • ANTHOPHYLLITE/TREMOLITE – LOW • CHRYSOTILE - HIGH • CHRYSOTILE - LOW
  • 191. SUMMARY • ALL ASBESTOS EXPOSURES ARE SIGNIFICANT AND CONTRIBUTORY TO THE PRODUCTION OF CANCER • IT DOES NOT EVEN MATTER IF THE EXPOSURES ARE HIGH OR LOW, IF THE WORKER/PATIENT LIVES LONG ENOUGH HE/SHE IS A CANDIDATE FOR AN ASBESTOS RELATED TUMOR. • IF THE EXPOSURE IS LOW, SHORT OR LONG TERM THE PATIENT/WORKER IS MORE SUSCEPTABLE TO DEVELOP CANCER THAT ASBESTOSIS
  • 192. 1 Il mesotelioma quale patologia dose dipendente Prof. Morando Soffritti
  • 193. Istituto Nazionale “B. Ramazzini” Centro di Ricerca sul Cancro Cesare Maltoni 20 Marzo 2014 ROMA Il mesotelioma quale patologia dose dipendente Morando Soffritti, MD
  • 194. 3 Amianto: definizione e classificazione delle fibre Amianto o asbesto (le due parole sono interscambiabili) è il nome generico di una serie di silicati fibrosi naturali, molto diffusi in natura, che possono essere classificati in due gruppi primari: il gruppo della roccia serpentina e quello degli anfiboli
  • 195. 4 Tabella 2. Gli impieghi industriali dell’amianto  Si stima che l’amianto venga utilizzato per la produzione di oltre 3.000 tipi di prodotti che riguardano settori industriali quali: • cemento amianto • materiale isolante • materiale di frizione • carte e cartoni • tessuti • plastiche • guarnizioni • filtri
  • 196. 5 Tabella 3. Le popolazioni esposte  Categorie di lavoratori: • gli addetti all’estrazione • gli addetti alla produzione e lavorazione dei manufatti • gli addetti alla installazione dei manufatti • gli addetti alla manutenzione • gli addetti alla demolizione ed alla bonifica  La popolazione generale a causa dell’inquinamento ambientale
  • 197. 6 Tabella 4. Nuova valutazione della IARC sui rischi cancerogeni da amianto, 2009 Sede o tipo di tumore con sufficiente evidenza per l’uomo Altre sedi con limitata evidenza per l’uomo Polmone Mesotelioma Laringe Ovaia Colonretto Faringe Stomaco
  • 198. 7 Il rischio cancerogeno dell’amianto: il quadro delle conoscenze
  • 199. 8 Cancerogenicità dei vari tipi di fibre di amianto Crocidolite (UICC)b 25 Amosite (UICC) 25 Antofillite (UICC) 25 Crisotilo (Rodesia, UICC) 25 Crisotilo (Canada, UICC) 25 Crisotilo (California) 25 Acqua 0 97,5 90,0 82,5 82,5 80,0 – 75,0 72,5 - Materiale Dose (mg) Animali con mesotelioma pleurico (%) Saggi sperimentali di cancerogenicità a lungo termine di diversi tipi di amianto, mediante iniezione intraperitoneale in ratti Sprague-Dawley, condotti presso i laboratori del CRC/IR (BT 2101)a aDa: C. Maltoni e F. Minardi, 1989 bUICC = Unione Internazionale Contro il Cancro
  • 200. Cancerogenicità dei vari tipi di fibre di amianto 9 Saggi sperimentali di cancerogenicità a lungo termine di 2 tipi di amianto, mediante iniezione intrapleurica in ratti Sprague-Dawley, condotti presso i laboratori del CRC/IRa (BT 2101) Materiale Dose (mg) Animale Animali con mesotelioma pleurico (%) Latenza (settimane) Crocidoliteb Crisotilo (Canada, UICC) Acqua (controlli) 104,825 25 25 M F M+F 20 20 20 20 20 20 40 40 40 M 103,4 109,6 F M+F 108,4 112,7 111,9 M 65,0 70,0 F M+F 25,0 60,0 45,0 65,0 aDa: F. Minardi e C. Maltoni, 1989 bUICC = Unione Internazionale Contro il Cancro
  • 201. 10  Il crisotilo costituisce circa il 90% della produzione di amianto  Le fibre di crisotilo sono chimicamente e fisicamente molto più reattive delle fibre anfiboliche e per questa reattività tissutale, perdono le loro caratteristiche strutturali e si frammentano in fibrille più piccole  Tali fibrille possono essere rimosse dal polmone ed esalate attraverso le vie bronchiali o rimosse dal sistema linfatico e veicolate ad altri organi del corpo (Marten et al. 1989; Davis et al. 1986) Clearance delle fibre di amianto: ciò che sappiamo (Parte I) CRC/R ‘04
  • 202. 11 Questo può spiegare il fatto che se cessa l’esposizione nel tempo, la concentrazione tissutale di fibre può diminuire e quindi, ne deriva, anche il rischio cancerogeno Questo inoltre può spiegare perché può capitare che in persone esposte ad amianto e decedute per neoplasie polmonari, frequentemente non viene riscontrata la presenza di corpi d’asbesto Clearance delle fibre di amianto: ciò che sappiamo (Parte II) CRC/R ‘04
  • 203. 12  Negli esposti ad amianto è stato osservato, a partire almeno dal 1989 (Berry et al. 1989), che tutti i tipi di fibre di asbesto possono essere rimossi compresa la crocidolite per la quale è stato stimato , in uno studio di coorte australiano, un tempo di dimezzamento nel polmone di 92 mesi (de Klerk et al. 1996)  Per quanto riguarda il crisotilo, la grande maggioranza delle fibre viene rimossa nel volgere di alcuni mesi, mentre le altre hanno tempi più lunghi (Churg e Wright, 1994)  Uno studio inglese più recente conferma questi dati (Berry et al, 2009) Clearance delle fibre di amianto: evidenza epidemiologica CRC/R ‘04  Evidenza epidemiologica
  • 204. 13  I maschi trattengono le fibre più a lungo delle femmine  La permanenza delle fibre aumenta con la dose cumulativa  Il tempo di permanenza del crisotilo è inferiore a quello degli anfiboli  La quantità di fibre accumulate nel polmone in 6 mesi di esposizione alle dosi studiate, risulta potenzialmente eliminata dopo 18 mesi di sospensione del trattamento (74%, 73% e 41% rispettivamente per amosite, crocidolite e antofillite) Clearance delle fibre di amianto: evidenza sperimentale CRC/R ‘04  Evidenza sperimentale su ratti Wistar trattati per via inalatoria (Wagner, 1974)
  • 205. 14  I dati biofisici delle varie fibre di amianto, i dati epidemiologici e sperimentali riguardanti la possibilità di rimozione dal corpo delle fibre di amianto inalate, indicano che se cessa o diminuisce l’esposizione, il rischio può diminuire  Ciò è in contrasto con il principio della Trigger dose  Ogni ritardo ad intraprendere interventi di bonifica o di protezione per evitare/ridurre l’esposizione, costituisce una responsabilità personale ineludibile CRC/R ‘04
  • 206. 15  Le fibre catalizzano la formazione di radicali liberi che possono causare un danno di tipo genotossico interagendo col DNA  Le fibre interferiscono con il fuso mitotico alterando la migrazione dei cromosomi nelle due cellule figlie durante la riproduzione cellulare  Le fibre stimolano la proliferazione cellulare come risposta ad un’azione tossica L’asbesto un agente cancerogeno completo (I Parte) CRC/R ‘04  Le capacità dell’asbesto di essere un agente genotossico (DNA-reattivo) ed anche tossico (con conseguente aumento della proliferazione cellulare rigenerativa, lo rendono di fatto un agente cancerogeno completo (IARC, 1996 e 2012) attraverso i seguenti meccanismi:
  • 207. 16  Le fibre provocano una reazione infiammatoria cronica che porta al rilascio di radicali liberi, citochine e fattori di crescita a livello polmonare  Le fibre hanno un ruolo di cocancerogenesi come veicolo di cancerogeni chimici L’asbesto un agente cancerogeno completo (II Parte) CRC/R ‘04  I meccanismi proposti per la cancerogenicità delle fibre attengono dunque sia alle fasi iniziali (iniziazione) che alle fasi finali (promozione e progressione)  Ciò è in contrasto con il principio della Trigger dose
  • 208. 17 Il mesotelioma della pleura e del peritoneo
  • 209. 18  I primi tumori della pleura furono osservati e descritti da E. Wagner nel 1870 ma soltanto nel 1908 venne coniato da Adami il termine mesotelioma; nel 1931 Klemperer e Rabin fissarono le caratteristiche patologiche e la diagnostica di questa neoplasia  La patologia ha una latenza temporale particolarmente elevata, che va dai 15 ai 45 anni  La diagnosi di mesotelioma si basa su riscontri clinici, radiologici e istologici  La prognosi è infausta. Questa neoplasia consente una sopravvivenza media di 7,7 mesi dal momento della diagnosi Il mesotelioma: dati storici CRC/R ‘04
  • 210. 19 Nel periodo 1995-2002 in Italia si sono avuti circa 1000 decessi l’anno per tumore maligno della pleura (Marinaccio et al. 2002) concentrati nelle aree del paese caratterizzate dalla presenza dei principali insediamenti di produzione di manufatti in cemento-amianto e della cantieristica navale, delle raffinerie, dei poli chimici e petrolchimici, delle industrie tessili e degli stabilimenti per la produzione e riparazione Il mesotelioma in Italia (Parte II) CRC/R ‘04
  • 211.
  • 212. 21 La correlazione uomo-modello sperimentale CRC/R ‘04 Il processo cancerogenetico del mesotelioma nel modello sperimentale dell’istituto Ramazzini riproduce, per quanto riguarda la dose-dipendenza della incidenza, la correlazione dose espositiva- durata della latenza, oltre che per i vari tipi istopatologici e le caratteristiche biologiche, la situazione umana
  • 214. 23  Relazione dose-risposta fra livello di esposizione ad amianto, stimato in base alle mansioni svolte ed insorgenza di mesotelioma nei lavoratori del settore tessile (Newhouse, 1969)  Relazione fra esposizione cumulativa all’amianto e mortalità per mesotelioma fra i minatori di crocidolite in Australia (Armstrong et al. 1988)  Relazione significativa tra rischio di mesotelioma e concentrazioni di fibre nel tessuto polmonare (Rogers et al, 1998)  Relazione significativa tra esposizione ed incidenza di mesotelioma pleurico in una coorte di 5000 soggetti L’evidenza epidemiologica
  • 215. 24 L’evidenza sperimentale Materiale Trattamento Crisotilo canadese modificato (N..5) 10 50,0 Mesoteliomi peritoneali Animali N % 10 a Dati non ancora disponibili mg/cc Sesso N 20 M+F 40 0 1 0 20 11 55,0F M M+F 40 0 17,2 M M+F M M+F M F F F 5 20 20 40 20 20 40 20 20 4 3 7 0 0 0 0 21 20,0 15,0 52,5 Incidenza di mesoteliomi peritoneali osservati macroscopicamente all’autopsia in ratti Sprague-Dawley trattati con Crisotilo canadese modificato (N.5) per via iniettiva e seguiti fino a morte spontanea (Esp. BT2111) a
  • 216. 25 Correlazione dose espositiva e durata della latenza
  • 217. 26 Il rischio cresce in funzione del tempo di latenza: in modo più veloce per i soggetti con maggiore esposizione cumulativa (Seidman et al., 1986; Hansen et al., 1998) La dose influenza la velocità con cui i casi si manifestano nell’unità di tempo. La casistica di Bianchi a Monfalcone evidenzia che i coibentatori avevano tempi di latenza più brevi di quelli addetti a mansioni con livelli espositivi più bassi L’evidenza epidemiologica: effetto della dose sul tempo di comparsa del mesotelioma (Parte I)
  • 218. 27  In considerazione della lunga latenza del mesotelioma (è di 46 anni la latenza media in Italia) sono poche le coorti seguite per un tempo adeguato per valutare l’andamento del rischio dopo la cessazione della esposizione. Alcuni studi evidenziano: - un numero di mesoteliomi inferiore in lavoratori dopo almeno 34 anni dalla cessazione rispetto a quanto prevedevano i modelli (Berry et al., 2004) - Una diminuzione del rischio per latenze di oltre 50 anni (Seidman e Selikoff, 1990) - Risultati analoghi sono stati riportati da Magnani et al. (2008) fra i L’evidenza epidemiologica: effetto della dose sul tempo di comparsa del mesotelioma (Parte II)
  • 219. 28 Evidenza sperimentale Materiale Trattamento Crisotilo canadese modificato (N..5) 25 15,0 Mesoteliomi peritoneali Animali N Latenza (sett.) 3 mg/cc Sesso N 20 40 1 5 1 20 3 15,0F M M+F 40 1 79,8 M M+F M M+F F F 10 20 20 40 20 20 40 20 20 3 2 5 2 1 3 0 6 74,0 88,5 15,0 Incidenza e tempo di latenza di mesoteliomi peritoneali in Topi Swiss trattati con Crisotilo canadese modificato per via iniettiva e seguiti fino a morte spontanea (Esp. BT2111) % 58,3 53,3 55,7 15,0 10,0 78,0 M F M+F M+F M F 20 20 40 0 0 0 10,0 5,0 7,5 12,5 79,0 78,0 5,0 2,5 92,0 92,0 0
  • 220. 29  Numero di mesoteliomi riscontrati: 41 - Età al momento dell’arruolamento: 16-29 (prevalentemente e marinai di leva fra 18-20 anni - Congedati dopo il periodo di leva (durata espositiva da 1-6 anni): 14 - Congedati in età pensionabile (durata espositiva da 15-46 anni) (prevalentemente 25-35 anni): 27  Latenza in esposti per 1-6 anni: 14 (34%) - < 40 anni: 9 casi (64%) Casi di mesotelioma riscontrati in 100 soggetti della Marina Militare con patologie asbesto correlate (Parte I)
  • 221. 30  Latenza in congedati in età pensionabile: 27 (65%) - < 40 anni: 8 casi (29%) - > 40 anni: 19 casi (70%)  I casi di mesotelioma con esposizione più prolungata sono il 65% ed il 70% hanno una latenza > 40 anni  I casi con esposizione più breve sono il 34% ed il 35% hanno una latenza > 40 anni Casi di mesotelioma riscontrati in 100 soggetti della Marina Militare con patologie asbesto correlate (Parte I)
  • 222. 31  L’amianto è un cancerogeno completo  Non c’è differenza sulla cancerogenicità dei vari tipi di fibre  Esiste una correlazione dose-dipendente tra esposizione ad amianto, incidenza e periodo di latenza  L’amianto, veicolato ai vari tessuti e organi, può indurre vari tipi di tumore Conclusioni (Parte I)
  • 223. 32  Il mesotelioma, come tutti gli altri tipi di tumore, dipende dalla predisposizione, dalla esposizione (dose x durata), dall’età all’inizio dell’esposizione e dalla attesa di vita  Non ci sono basi scientifiche che possano giustificare la teoria della Trigger dose  L’amianto, se cessa l’esposizione, può essere rimosso e quindi, in prospettiva, può diminuire il rischio Conclusioni (Parte II)
  • 224. Indicatori biologici di pregressa esposizione ad asbesto Prof. Pietro Sartorelli
  • 225. Prof. Pietro Sartorelli Medicina del Lavoro - Dipartimento di Scienze Mediche Chirurgiche e Neuroscienze Università degli Studi di Siena INDICATORI BIOLOGICI DI PREGRESSA ESPOSIZIONE AD ASBESTO
  • 226. Le indagini radiologiche forniscono risultati importanti ma non decisivi per la diagnosi  le informazioni che si rilevano non sono così specifiche delle patologie asbesto-correlate perché queste non differiscono dalla patologia comune  la diagnosi eziologica deve essere posta considerando prima di tutto l’esposizione professionale
  • 227. I dati storici esistenti risalgono prevalentemente agli anni ’80 quando le esposizioni si erano già notevolmente ridotte mentre i pochi dati precedenti sono spesso di difficile interpretazione per le tecniche di campionamento utilizzate Mancanza di dati relativi alle esposizioni professionali a fibre di amianto in molti settori
  • 228. Inoltre  esposizione ad asbesto intermittente per molti lavoratori (elettricisti, saldatori e manutentori)  esposizioni occulte o atipiche non rare
  • 229. Si rendono di grande utilità indicatori biologici di esposizione pregressa  corpuscoli dell’asbesto (CA) nel tessuto polmonare, nel liquido di lavaggio broncoalveolare (BALF) e nell’escreato  fibre di asbesto nel tessuto polmonare e nel BALF
  • 230. La determinazione dei corpuscoli d’asbesto in MO e delle fibre nude in ME nel BALF e nel tessuto polmonare permette di valutarne i depositi La metodica in ME non è sufficientemente standardizzata per cui ogni laboratorio dovrebbe analizzare un campione sufficientemente ampio di controlli Helsinki Criteria 1997
  • 231. Asbestos exposure assessment by mineralogical analysis of BALF Esame mineralogico del BALF in TEM con sonda di microanalisi su  108 lavoratori professionalmente esposti  57 soggetti di controllo sottoposti a broncoscopia per vari motivi presso reparti pneumologici Sartorelli e coll. JOEM 2001
  • 232. Differenza significativa tra concentrazione di fibre nel BALF nei lavoratori esposti e nei controlli la concentrazione delle fibre nel BALF permette di distinguere popolazioni professionalmente esposte dalle non professionalmente esposte
  • 233.  tutti gli esposti sono risultati positivi per fibre  il 17,8% degli esposti presentava una concentrazione di CA < limite di rivelabilità  nel 65,5 % dei controlli si evidenziava una concentrazione di fibre > limite di rivelabilità
  • 234. 0 5 10 15 20 25 30 35 frequenza% NR <200 200- 400 400- 650 650- 800 800- 1000 1000- 2000 2000- 5000 >5000 classi di concentrazioni di fibre esposti non esposti Frequenza percentuale delle concentrazioni di fibre totali di asbesto nel BALF di lavoratori ex-esposti e soggetti non professionalmente esposti Romeo e coll Med Lav 2004
  • 235. CORPUSCOLI DELL’ASBESTO NEL BALF  non riflettono il contenuto polmonare di crisotilo  utilizzabili per valutare l’esposizione ad anfiboli  clearance polmonare dei CA più rapida rispetto a quella delle fibre nude con maggior riduzione del contenuto alveolare in tempi lunghi
  • 236. Una concentrazione di corpuscoli > 1/ml di BALF viene considerata come indicativa di pregressa esposizione
  • 237. FREQUENZA PERCENTUALE DELLE CLASSI DI CONCENTRAZIONI DI CORPUSCOLI DI ASBESTO IN SOGGETTI PROFESSIONALMENTE ESPOSTI E NEI CONTROLLI 0 20 40 60 80 100 NR 1-4 5-10 11-100 101-202 Classi di concentrazioni di corpuscoli di asbesto (CA/ml) %diosservazioni esposti non esposti
  • 238. MEASUREMENT OF ASBESTOS FIBRE CONCENTRATIONS IN FLUID OF REPEATED BRONCHOALVEOLAR LAVAGES OF EXPOSED WORKERS Sartorelli e coll. Ann Occup Hyg 2007
  • 239. Scopo dello studio Stimare l'affidabilità della concentrazione delle fibre di asbesto nel BALF come indicatore di esposizione passata ad asbesto nei singoli casi effettuando in 22 pazienti l'analisi mineralogica a distanza di tempo e confrontando i risultati l'assenza di una differenza significativa tra la prima e la seconda misurazione avrebbe dimostrato una buona riproducibilità dell’esame
  • 240. • Nel 63,4% dei casi riduzione delle fibre di crisotilo nel secondo BAL • Nel 61,5% dei casi riduzione delle fibre di anfiboli nel secondo BAL Tali differenze NON risultavano significative
  • 241. 3 classi di esposizione in base alle concentrazioni di tutte le fibre di amianto nel BALF: 1) > 650 ff/ml totali: esposizione professionale all'amianto certa 2) < 650 ff/ml e > 182 ff/ml totali: esposizione professionale all'amianto incerta 3) < 182 ff/ml totali: soggetti non professionalmente esposti  solo in 2 casi (9,1%) la classe di esposizione era diversa nel secondo BALF
  • 242. non possono essere spiegate sulla base della clearance del polmone Le differenze osservate non sono in rapporto al tempo intercorso fra 1° e 2° BAL
  • 243. INCERTEZZE LEGATE ALL’ESAME MINERALOGICO DEL BALF • Alto CV per concentrazione di fibre basse • Clearance polmonare • Diversa impregnazione del polmone in sedi differenti (anche limitrofe) • Osservazione di una parte ridotta del campione che si presuppone essere rappresentativa di tutto il campione
  • 244. L’analisi mineralogica del BALF sembra più appropriata a un approccio di tipo semiquantativo (esposizione Alta/Media/Bassa) piuttosto che ad una reale stima quantitativa dell’esposizione ↓ indispensabile il confronto con l’anamnesi lavorativa
  • 245. • caratterizzazione del rischio nei diversi settori lavorativi per individuare protocolli di sorveglianza sanitaria ottimizzati in base al profilo di rischio individuale • impiego del SEM per la determinazione della concentrazione di fibre nel BALF (in precedenza TEM) • studio dell’eventuale esistenza di un rapporto tra mesotelina ed intensità di esposizione Montomoli e coll. 75° Congresso Nazionale SIMLII - Bergamo 17-19 ottobre 2012 SCOPO DELLO STUDIO
  • 246. SessoNumero di soggetti maschi femmine Età media Fumo Risultati esami radiologici n.. 158 n. 154 n. 4 59  8 aa n. 47 no n. 79 ex n. 28 si n. 49 patologia asbesto correlata - n. 31 placche pleuriche - n. 18 asbestosi
  • 247. RISULTATI Corpuscoli Cristotilo Anfiboli Fibre totali No patologia Patologia asbesto-correlata0 200 400 600 800 1000 1200 MGconcentrazione/mldiBALF Esame mineralogico BALF No patologia Patologia asbesto-correlata No patologia 1,1 1,12 9,14 193,3 Patologia asbesto-correlata 0,94 1,31 271,04 1000,59 Corpuscoli Cristotilo Anfiboli Fibre totali
  • 248.
  • 249. LIMITE INFERIORE LIMITE SUPERIORE Aeronautica 37 266 Cemento-amianto 202 565 Chimica 280 512 Produzione energia 184 328 Metalmeccanica leggera 169 678 Metalmeccanica pesante 124 301 Scoibentazione carrozze FS 516 1097 Altro 243 533 ASBESTOSI 386 718 Intervallo di confidenza (95%) delle concentrazioni degli anfiboli nel BALF dei lavoratori suddivisi in base al settore lavorativo e della popolazione di pazienti affetti da asbestosi
  • 250. CONCLUSIONI • differenza significativa della concentrazione degli anfiboli tra lavoratori affetti e non affetti da patologia asbesto-correlata e tra i diversi settori lavorativi • relazione tra anfiboli e patologia asbesto- correlata • corpuscoli influenzati dalla presenza di falsi negativi (clearance più rapida rispetto alle fibre)
  • 251. • scoibentazione delle carrozze ferroviarie, metalmeccanica leggera, industria chimica, produzione di cemento-amianto → burden polmonare di anfiboli sovrapponibile a quello rilevato nei pazienti affetti da asbestosi • valori di mesotelina non differenti nei vari gruppi divisi per patologia e per settore → non sono correlati con il burden di fibre polmonari CONCLUSIONI
  • 252. Necessaria all’interpretazione dei dati l’analisi in SEM di un nuovo set di campioni di BALF provenienti da soggetti non professionalmente esposti ad amianto (popolazione di riferimento) ↓ CCM 2012 Assistenza delle persone esposte ad amianto attraverso la creazione di sportelli informativi e la sorveglianza epidemiologica CONCLUSIONI
  • 253. ATTRIBUZIONE DEL CANCRO POLMONARE ALL’ESPOSIZIONE AD ASBESTO Il numero di casi di cancro del polmone professionale attualmente del tutto sottostimato L’asbestosi costituisce il marker più consistente del cancro del polmonare asbesto-correlato
  • 254. Al momento attuale non esiste dimostrazione che le placche pleuriche possano essere associate ad un eccesso di rischio di cancro polmonare Le placche pleuriche possono derivare da basse esposizioni per cui non sono di per sé indicatori di una pregressa esposizione di intensità rilevante
  • 255. E’ possibile porre diagnosi di cancro polmonare asbesto-correlato anche in assenza di altre patologie da amianto quando l’esposizione è provata dalla presenza di alte concentrazioni di CA e fibre di asbesto nel tessuto polmonare
  • 256. • 924 casi chirurgici non selezionati di cancro del polmone • determinazione dei CA ed esame istologico • 56 asbestosi di I° grado (circa 6% della popolazione) • stima di circa 2000 casi annuali in Italia di cancro polmonare asbesto-correlato Mollo e coll. 2002
  • 257. ATTRIBUZIONE DEI TUMORI POLMONARI ALL’ESPOSIZIONE OCCUPAZIONALE AD ASBESTO • 87 casi di cancro polmonare (67 maschi e 20 femmine, età media 68,4 ± 8,4 anni) • determinazione in MO della concentrazione di CA nel tessuto polmonare Sartorelli e coll. G Ital Med Lav Erg 2006
  • 258. • 64 casi (73,6%) con concentrazione CA > limite di rilevabilità • 6 casi (maschi) con esposizione lavorativa anamnestica certa • in 5 casi su 6 l’esposizione professionale era confermata da elevate concentrazioni di CA nel polmone (da 955 a 2.698 per g tessuto secco)
  • 259. Dei 5 pazienti con esposizione ad amianto confermata dalla concentrazione dei CA nel polmone • 3 appartenevano al settore dell’edilizia • 2 all’industria manifatturiera  Frequenza di neoplasie polmonari asbesto-correlate pari al 5,75%  necessità di intraprendere una ricerca attiva delle patologie asbesto-correlate in particolar modo neoplastiche
  • 260.
  • 261. Metodi investigativi per la identificazione dei responsabili di crimini legati all’esposizione all’amianto Dott. Paolo Rivella
  • 262.
  • 263.
  • 264.
  • 265.
  • 266.
  • 267.
  • 268.
  • 269. New insights in biology of asbestos related tumors (Nuove scoperte nella biologia delle patologie neoplastiche causate dall’amianto) Prof. Ronald E. Gordon
  • 270. NEW INSIGHTS IN BIOLOGY OF ASBESTOS RELATED TUMORS
  • 271. POINTS OF DISCUSSION • Determining complete mechanisms of interactions of molecules within cells following asbestos exposure, direct and indirect • Identification of molecules that are early predictors of tumor development • Targeting of mechanisms to interfere with specific interactions to inhibit or control of tumor growth
  • 272.
  • 273. • Determining complete mechanisms of interactions of molecules within cells following asbestos exposure, direct and indirect
  • 274.
  • 275. Activated Macrophages release TGF-β, PDGF, TNF-α & IL-1β AECs undergo APOPTOSIS WITH RELEASE OF INTEGRINS WHICH IN TURN STIMULATE TGF-β Within both types of cells ROS are produced which then can directly cause mitochondrial DNA and nuclear DNA damage in the form of mutations and once mutated and proliferative have a high risk of tumor
  • 276.
  • 279. ROS
  • 280.
  • 281.
  • 283. ASBESTOS CONTINUOUS LOW DOSE EXP CYTOKINE ACTIVATION-Src, IL-10Bcl2,TGF-β RESISTANCE TO ASBESTOS INDUCED APOPTOSIS TUMOR DEVELOPMENT
  • 284. MONITORING ASBESTOS EXPOSED PATIENTS • Identification of molecules that are early predictors of tumor development
  • 285. BIO MARKERS • HYALURONAN • N-ERC/MESOTHELIN • MESOTHELIN MESOTHELIN IS A SURFACE COMPONENT THAT WHEN PRODUCED IN EXCESS IS DETECTABLE IN THE BLOOD
  • 286. NEW TREATMENT OF PATIENTS WITH MESOTHELIOMAS • DR. MUTTI IS THE EXPERT HERE • REVERSE PROLIFERATION • INCREASE APOPTOSIS WITHOUT PRODUCING FIBROSIS
  • 287. • REVERSE PROLIFERATION • INCREASE APOPTOSIS BORTEZOMIB INHIBITS NF-ΚB INHIBITION OF MESOTHELIN Anti-MSLN miRNA MINOR GROVE BINDERS ie H342
  • 288. USE OF NANOTECHNOLOGY FOR DELIVERY OF BOTH GENETIC MATERIAL AND CHEMOTHERAPY FOR TARGETED TREATMENT GOLD & IRON PARTICLES COATED WITH DNA COATED WITH LIPIDS OR CHEMOTHERAPEUTIC MOLECULES SPECIFIC RECEPTORS INTEGRATED INTO THE LIPID LAYER