Questo lavoro è stato presentato al congresso promosso dalla Società Italiana di Psicologia Positiva "Il benessere nel quotidiano: ricerche e pratiche a confronto" (Novembre 2011)
1. FATTORI COMUNI Pubblicazioni/Autori
INTRODUZIONE fisico e psicologico e inibisce o rallenta Rallentamento ritmo respiratorio Brown and Gerbarg, 2005; Gilbert, 2003
La maggior parte della letteratura considera l’attività del corpo ristorandolo (Cahn and Riduzione del battito cardiaco e del Rubia, 2006; Neubauer et al. 2001; Rai et
l’attività di immersione subacquea un’attività Polich, 2006). Dall’altro si ha un decremento metabolismo dell’ossigeno al.2008.
che induce stress e sconsigliata per le dell’attività cardiaca simpatica (SNS) Cahn and Polich, 2006; Chouchou, 2009; Schipke
persone con un’elevata tendenza all’ansia (Chouchou et al. 2009), che, al contrario, Incremento attività SNP e decremento SNS and Pelzer, 2001.
Kjellgren et al. 2001; Nishimura and Onodera,
(Morgan et al. 2004). Tale prospettiva non eccita o facilita l’attività del corpo ed è un
Riduzioni tensioni muscolari 2000; Dehdari et al. 2009
evidenza gli effetti psicologici positivi delle veicolo primario della risposta “fight or Incremento percezione del proprio corpo Gargiuolo, 2002
immersioni, se svolte in determinate flight”. Secondo, attraverso un’analisi
Sviluppo sensibilità propriocettiva Tsang and Hui-Chan, 2003; Wong and Lan, 2008
condizioni. Una volta che la persona è comparativa tra le immersioni subacquee e le Attenzione al respiro Kabat-Zinn, 1996
immersa, infatti, vengono coinvolti una serie discipline meditative-tecniche basate sul Importanti meccanismi di biofeedback
di meccanismi biopsicofisiologici che corpo emergono importanti similitudini che posturali/propriocettivi Meuret et al. 2004; Meuret et al. 2001
potrebbero favorire una condizione di avvalorano l’ipotesi che l’attività subacquea Tab. 1 Fattori comuni tra l’attività subacquea e le pratiche di meditazione/tecniche basate sul corpo
benessere. Primo, in riferimento alla Teoria possa indurre il soggetto in uno stato
Polivagale di Stephen W. Porges si evidenzia meditativo e di consapevolezza, Allo stato dell’arte
l’importanza dello stato viscerale nel promuovendo il benessere. La Meditazione è
determinarsi di una condizione di benessere; essenzialmente uno stato fisiologico in cui è 1. predominante attivazione parasimpatica e decremento di quella simpatica durante la
l’esistenza di una comunicazione stata dimostrata una riduzione dell’attività pratica subacquea (Chouchou, 2009);
bidirezionale tra gli organi periferici e il metabolica che elicita il rilassamento mentale 2. relazione tra l’incremento del SNP e gli stati psicologici, quali rilassamento, riposo,
sistema nervoso centrale, tra l’esperienza e fisico migliorando l’equilibrio psicologico e equilibrio emotivo, sviluppo autostima, buffer dalle minacce (Rubia, 2009; Lazar et
psicologica e la regolazione fisiologica apportando stabilità emotiva (Schimd et al. al. 2000)
(Porges, 2001; 2009). Vari fattori sono 2010). Nelle tecniche meditative come nella 3. non ci sono studi sulla relazione tra stati psicologici “positivi” e attività subacquea
coinvolti durante l’immersione subacquea pratica di immersione, l’attenzione verso il
nella modulazione dell’attività del sistema respiro e la consapevolezza corporea
nervoso autonomo. Si ha da un lato un rivestono un ruolo fondamentale (Brown and
incremento dell’attività del sistema Gerbarg, 2005). In tabella 1 sono illustrati i
parasimpatico (SNP), che corrisponde a principali fattori in comune riscontrati.
sensazioni di calma, induce rilassamento
OBIETTIVI e IPOTESI
Lo scopo dello studio è stato quello di indagare la relazione tra attività subacquea e stati
psicologici.
Nello specifico abbiamo ipotizzato che le immersioni subacquee, se svolte correttamente
in determinate condizioni, possano promuovere il benessere psicologico e aumentare la
consapevolezza.
METODO e MATERIALI
120 soggetti sono stati reclutati in un luogo di vacanza: 61 hanno svolto attività subacquea (gruppo sperimentale,
età media 41); 59 hanno svolto altre attività, tranne quella subacquea (gruppo di controllo, età media 40). Non ci
sono differenze significative tra i due gruppi per le variabili di interesse alla baseline. Le variabili psicologiche sono
state valutate con: State-Trait Anxiety Inventory (Spielberger, 1983); Profile of Mood States (McNair et al., 1971) ;
Five Facet Mindfulness Questionnaire (Baer et. al. 2006). Sono state svolte le misurazioni in due momenti distinti: il
giorno di arrivo nella struttura turistica (tempo 1) e il giorno prima di partire (tempo 2) con un intervallo di tempo di
una settimana. Il 31% dei partecipanti ha mostrato livelli di ansia elevati alla prima misurazione (punteggio Ansia di
Tratto >39). Sono state calcolate le differenze statisticamente significative nei punteggi tra il tempo 1 ed il tempo 2
(T test per campioni appaiati) ed i risultati ottenuti sono stati confrontati tra i due gruppi (test non parametrio U di
Mann-Whitney). In tal modo abbiamo potuto annullare l’ ”effetto vacanza”. I gruppi sono stati inoltre suddivisi per
genere e le analisi condotte indipendentemente.
Fig.1 e 2
Confronto tra sottogruppi “ansiosi” con punteggi al test STAI-TRATTO >39 alla prima misurazione
(T1) e dopo una settimana di vacanza (T2) per le variabili Mindfulness (sub + 4,4%, controlli -1,3%,
Tab.2) Confronto tra gruppi (T2<T1) con il test U di Mann–Whitney (** p <0,01; * p <0,05). test U di Mann-Whitney p: 0,001) e Ansia di Tratto (sub -9,03%, controlli –2,78%, test U di Mann
Whitney p: 0,005).
DISCUSSIONE/CONCLUSIONI
Le persone coinvolte nell’attività subacquea hanno mostrato un maggior miglioramento dello stato psicologico rispetto a coloro che non hanno svolto tale attività. Dopo una settimana di immersioni, i
subacquei hanno ridotto significativamente il livello di ansia: non solo percepiscono meno minacce e rispondono ad esse con minor intensità, ma anche mostrano una minor tendenza all’ansia. Inoltre,
le persone che hanno mostrato tratti di ansia elevati alla baseline migliorano significativamente, al contrario dei controlli che non riportano nessun cambiamento significativo. Pertanto sembrerebbe
che le trasformazioni psicologiche che avvengono mentre ci si immerge, non solo interessano lo stato momentaneo del soggetto, calmando e ristorando il corpo e la mente, ma anche interessa i tratti
permanenti di personalità promuovendo una profonda trasformazione che conduce ad una minore tendenza all’ansia, una miglior risposta alle situazioni e riduce la possibilità di avere un attacco di
panico. Infine gli effetti positivi negli uomini subacquei sulla stabilità emotiva, e nelle donne subacquee e nel gruppo degli “ansiosi” sulla capacità di consapevolezza mostrano ulteriormente le
potenzialità che tale attività potrebbe avere per il raggiungimento rapido di uno stato di benessere.
Questo primo studio sperimentale vuole introdurre una innovativa tecnica per il raggiungimento del benessere. Ciò suggerisce di considerare questa attività, svolta in determinate condizioni, come un
nuovo metodo per promuovere il benessere e per migliorare l’abilità di far fronte efficacemente alle differenti richieste ambientali
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