2. CORRELATI NEUROBIOLOGICI NELLA
DISEDONIA
Definizoni di anedonia
Ribot, 1897 –” patologica insensibilità al piacere”
Bleuler, 1911 – “ segnale esterno della schizofrenia”
Kraeplin,1913 –” caratteristica indifferenza verso le
relazioni interumane….con perdita di ….. …..
soddisfazione………nella ricreazione e nei piaceri,
quale primo sintomo manifesto d’esordio”
3. CORRELATI NEUROBIOLOGICI NELLA
DISEDONIA
Definizoni di anedonia
Il DSM IV la definisce come “ diminuzione degli
interessi o appiattimento affettivo”
1- incapacità di desiderare il contatto con
stimoli solitamente gratificanti
2- incapacità di approcciare gli stimoli
gratificanti
3- incapacità di provare piacere in seguito a
stimoli o attività gratificanti
4. ANEDONIA
DEPRESSIONE
SCHIZOFRENIA (sintomo negativo)
ABUSO DI SOSTANZE
MORBO DI PARKINSON
ANEDONIA COME ENDOFENOTIPO
•Ereditabile
•Presente in familiari non affetti
•Indipendente dallo stato clinico
•Substrato biologico plausibile
5. CORRELATI NEUROBIOLOGICI NELLA
DISEDONIA
NUMBING
Definito anche disestesia emozionale,
appartiene al DPTS ed indica una condizione di
paralisi emozionale ed affettiva che può
determinare
- Condotte di evitamento
- Riduzione degli interessi
- Sentimenti di distacco emotivo
- Riduzione della progettualità
6. CORRELATI NEUROBIOLOGICI NELLA
DISEDONIA
Dall’ anedonia alla disedonia
Sarebbe opportuno il superamento del termine
anedonia, in senso privativo la sola assenza di
piacere, per approdare al termine “disedonia”,
che può contenere tutte le possibili
declinazioni della capacità di gratificazione
dell’individuo
7. CORRELATI NEUROBIOLOGICI NELLA
DISEDONIA
Il termine disedonia è stato coniato da Koob e
Le Moal nel 1997 e definisce una
disregolazione omeostatica edonica
Include tutte le possibili variazioni qualitative
e quantitative della funzione edonica
- nella componente preparatoria (desiderio)
- incentivante-motivazionale (attivazione,
approccio)
- consumatoria (piacere, soddisfazione)
Manna 2003
8. CORRELATI NEUROBIOLOGICI NELLA
DISEDONIA
IL SISTEMA DELLA RICOMPENSA
1- impatto edonico
2- apprendimento della ricompensa
3- efficacia dell’incentivo a stimolare o
deprimere il piacere ( Berridge e Robinson,
1998)
9. CORRELATI NEUROBIOLOGICI NELLA
DISEDONIA
- l’impatto edonico sarebbe correlato
all’attivazione provocata dallo stimolo
incondizionato
- l’apprendimento della ricompensa
correlerebbe con l’apprendimento associativo
tra stimolo condizionato e stimolo
incondizionato
- l’efficacia dell’incentivo è la misura di quanto,
negli incontri successivi, lo stimolo sia
stato gratificante e quindi da ricercare
10. CORRELATI NEUROBIOLOGICI NELLA
DISEDONIA
- le componenti preparatoria ed incentivante
di questi comportamenti si associano con
variazioni ergotropiche: aumento del livello di
allerta, attivazione motoria, aumento del tono
simpatico, catabolismo (arousal)
- la componente consumatoria si associa a
cambiamenti trofotropi: riduzione della
vigilanza, rallentamento motorio, aumento del
tono vagale, anabolismo
11. Circuiti Cerebrali delle Emozioni
Sono stati individuati 2 circuiti fronto-sottocorticali,
direttamente coinvolti nella regolazione delle emozioni:
Circuito Anteriore Circuito Posteriore
Identificazione del
significato (salienza) emotivo
degli stimoli ambientali
Regolazione degli stati
emotivi attraverso
attenzione e
pianificazione
14. Kent JM, Sullivan GM, Rauch SL. Neural circuity and signaling in anxiety. In: Kaplan GB, Hammer
RP, editors. Brain circuitry signaling psychiatry. Basic science and clinical implications.
Washington, D.c., London: American Psychiatric Publishing 2003.
15. REGOLAZIONE DELLE EMOZIONI
STRUTTURE-CHIAVE
NUCLEO ACCUMBENS
Collegato col sistema motorio e con l’ippocampo
(memoria)
Modula la ricerca (motoria) degli stimoli
gratificanti nell’ambiente
AMIGDALA
Connessa con la corteccia orbitofrontale
Riconoscimento della salienza degli stimoli
emotivi, soprattutto quelli negativi (paura)
VMPFC
Rappresentazione astratta del valore gratificante
degli stimoli(previsione di ricompensa o punizione)
16. KEY BRAIN AREAS INVOLVED IN REGULATION
OF MOOD
(A) Ventromedial prefrontal cortex (VMPFC)
Modulates pain and aggression and sexual and eating behaviors
Regulates autonomic and neuroendocrine response
(B) Lateral orbital prefrontal cortex (LOPFC)2
Activity is increased in depression, obsessive-compulsive disorder (OCD),
post-traumatic stress disorder (PTSD),
and panic disorder
Corrects and inhibits maladaptive, perseverative,
and emotional responses
(C) Dorsolateral prefrontal cortex (DLPFC)3
Cognitive control, solving complex tasks, and manipulation
of information in working memory
Hypoactivity of DLPFC in depression has been associated
with neuropsychological manifestation of depression
A4
B4
C4
Reprinted with permission from the
Annual Review of Psychology
1. Öngür D, Price JL. Cereb Cortex. 2000;10(3):206-219.
2. Drevets WC. Annu Rev Med. 1998;49:341-361.
3. MacDonald AW III, et al. Science. 2000;288(5472):1835-1838.
4. Davidson RJ, et al. Annu Rev Psychol. 2002;53:545-574.
17. KEY BRAIN AREAS INVOLVED IN
REGULATION OF MOOD (CONT.)
(A) Amygdala: regulates cortical arousal and neuroendocrine response to
surprising and ambiguous stimuli1
Role in emotional learning and memory
Activation of amygdala correlates with degree
of depression2
Implicated in tendency to ruminate on
negative memories2
(B) Hippocampus: has a role in episodic,
contextual learning and memory3,4
A6
B6
Reprinted with permission from the
Annual Review of Psychology.
Rich in corticosteroid receptors5
Regulatory feedback to
hypothalamic-pituitary-adrenal axis
Hippocampal dysfunction may be responsible for inappropriate emotional
responses
1.Davidson RJ. Psychophysiology. 2003;40(5):655-665.
2.Drevets WC. Curr Opin Neurobiol. 2001;11(2):240-249.
3.Squire LR, Knowlton BJ. In: Gazzaniga MS, ed.
The New Cognitive Neurosciences; 2000:765-779.
4. Fanselow MS. Behav Brain Res. 2000;110(1-2):73-81.
5. Reul JM, De Kloet ER. J Steroid Biochem. 1986;24(1):269-272.
6. Davidson RJ, et al. Annu Rev Psychol. 2002;53:545-574.
18. CORRELATI NEUROBIOLOGICI NELLA
DISEDONIA
Gli studi sul modello animale delle dipendenze,
molto simile a quello umano, dimostrano che la
recidiva d’abuso è legata ad alcuni eventi
specifici:
- la somministrazione di una bassa dose di
sostanza
- l’esposizione ad un evento stressante
- l’esposizione ad un elemento neutro
precedentemente associato all’assunzione della
sostanza
19. CORRELATI NEUROBIOLOGICI NELLA
DISEDONIA
- dopo somministrazione di basse dosi di
sostanza si attiverebbe la corteccia
prefrontale con liberazione di glutammato a
livello del NAc, attivazione GABA-peptidergica
del Pallido Ventrale dorsale (dVP)
- l’evento stressante attiva l’amigdala estesa,
libera GABA a livello della VTA, attiva il
circuito DAergico a livello della corteccia
prefrontale, libera glutammato nel NAc, attiva
il circuito GABAergico nel dVP
20. CORRELATI NEUROBIOLOGICI NELLA
DISEDONIA
l’esposizione ad un elemento precedentemente
associato allo stimolo gratificante attiverebbe
l’amigdala basolaterale e il subiculum ventrale
con liberazione di glutammato nella corteccia
prefrontale e nella VTA, attivazione DAergica
nella corteccia prefrontale, attivazione
glutammatergica nel NAc, attivazione
GABAergica del dVP
21. IL SISTEMA GLUTAMMATERGICO
Il glutammato è implicato nella regolazione degli
stimoli nocicettivi ma anche nella modulazione
della plasticità neuronale che sottende la
fisiopatologia dei disturbi dell’umore e la risposta
agli AD
Sono stati identificati tre tipi recettoriali:
NMDA, AMPA (recettori inotropi) e gli mGluR
(recettori metabotropi)
Gli mGluR sarebbero coinvolti nel processamento
degli stimoli dolorifici e nella modulazione di
comportamenti di tipo ansioso
22. MODELLO PSICOBIOLOGICO DELL’ADDICTION
Drug-seeking behaviour
Effetto di rinforzo
positivo delle sostanze
Meccanismi
comportamentali
Variabili
modulanti
Meccanismi
neuronali
Fattori genetici
Effetti
positivi
(euforia)
Sollievo
dall’ansia
Miglioramento
funzionale
Riduzione
del ritiro
sociale
Stimoli
condizionanti
degli effetti delle
sostanze
Contesto
sociale
Effetti
discriminanti
delle sostanze
Storia del
comportamento
Storia
farmacologica
24. CORRELATI NEUROBIOLOGICI NELLA
DISEDONIA
- il tono dopaminergico mesolimbico è
direttamente coinvolto nell’aumento della
vigilanza e nell’attivazione motoria,
indispensabili per il riconoscimento e per lo
spostamento motorio verso lo stimolo
gratificante
- correla con l’apprendimento operante,
ovvero il riconoscimento di stimoli neutri
associati (incentivi secondari) a stimoli
gratificanti naturali (incentivi primari)
25. CORRELATI NEUROBIOLOGICI NELLA
DISEDONIA
- il release di DA a livello mesolimbico è
indotto da tutti gli stimoli ambientali rilevanti,
sia positivi (appetizione) che negativi
(avversità). In questo caso si ha l’attivazione
del circuito corticale proencefalico deputato
al controllo dei comportamenti adattivi
- se indotto da stimoli naturali è decisamente
inferiore per intensità e durata rispetto a
quello determinato dalle sostanze di abuso
26. CORRELATI NEUROBIOLOGICI NELLA
DISEDONIA
- l’esposizione ripetuta alle sostanze d’abuso
determina aumento del tono DAergico con
effetti importanti sul successivo adattamento
neurobiologico cellulare (tolleranza, plasticità
neuronale )
- questo adattamento va oltre le fisiologiche
modificazioni neuroplastiche ed assume un
ruolo patogenetico che si traduce in
modificazioni neurobiologiche persistenti nel
circuito meso-cortico-limbico
27. CORRELATI NEUROBIOLOGICI NELLA
DISEDONIA
La dipendenza è quindi un complesso disturbo
disadattivo indotto dalla ripetuta esposizione
a stimoli gratificanti con particolari
connotazioni:
1- elementi motivazionali irresistibili intorno
ai quali si organizza tutta l’esistenza
2- inducono desiderio insopprimibile e
persistente nel tempo (craving) che anche per
riesposizione allo stimolo gratificante dopo
anni o per esposizione a stimoli associati
(incentivo secondario) può scatenare
comportamenti di ricerca della gratificazione
28. CORRELATI NEUROBIOLOGICI NELLA
DISEDONIA
Meccanismi
1- le sostanze psicotrope agiscono direttamente
su recettori dendritici o assonici dei neuroni
Daergici (azione nicotino e THC-mimetica)
2- le sostanze psicotrope inibiscono il tono
GABAergico determinando attivazione del
circuiti DAergico (azione oppioide ed etanolo-mimetica)
3- aumento del release di DA per legame con il
recettore presisnaptico o per aumento del
DAT o blocco del reuptake (azione
psicostimolante o amfetamino-mimetica)
29. CORRELATI NEUROBIOLOGICI NELLA
DISEDONIA
- Nuove tecnologie di ricerca come la RMN e la
RMNf forniscono immagini bi e tridimensionali
delle strutture encefaliche, utilizzando
radiofrequenze e campi magnetici, in grado di
dare informazioni sull’anatomia, integrate da
quelle sull’attività cerebrale
- la PET ci dà informazioni sull’attività
metabolica cerebrale
- la maggior parte delle informazioni su come il
circuito motivazionale sia coinvolto nella
dipendenza, deriva proprio da questi studi di
neuroimaging
30. CORRELATI NEUROBIOLOGICI NELLA
DISEDONIA
- questi dati sono stati raccolti dopo
esposizione a sostanze quali: psicostimolanti,
alcool, nicotina e oppiacei
- gli studi si basano sulle differenze
(anatomiche e metaboliche) tra soggetti
dipendenti e controlli sani
- conducono all’evidenza che l’espressione
comportamentale delle dipendenze correla
con specifici circuiti neuronali limbico-frontali
31. CORRELATI NEUROBIOLOGICI NELLA
DISEDONIA
- la prima evidenza di strutture endocerebrali
deputate al reward (ricompensa-rinforzo)
risale al 1954 (Olds e Millner)
- per primo Wise propose l’ipotesi
dopaminergica della ricompensa-anedonia
32. CORRELATI NEUROBIOLOGICI NELLA
DISEDONIA
Ma oltre ai circuiti Daergici, le attuali
evidenze dimostrano un ruolo accessorio di
altri sistemi:
- Tono oppioide a livello del NAc
- Tono GABAergico a livello tronco-encefalico
- Tono adrenergico e serotoninergico
33. CORRELATI NEUROBIOLOGICI NELLA
DISEDONIA
- la DA sembra correlare funzionalmente con
le fasi anticipatorie, appetive, preparatorie e
motivazionali al comportamento d’approccio
allo stimolo gratificante e all’apprendimento
condizionato di rinforzi secondari
- gli altri sistemi sarebbero coinvolti nelle fasi
pre-motivazionali ( desiderio) e consumatorie
(piacere)
34. CORRELATI NEUROBIOLOGICI NELLA
DISEDONIA
CONCLUSIONI
- la disedonia sembra essere un sintomo
trasversale ovvero comune ad uno spettro
psicopatologico piuttosto ampio, che include
non solo i disturbi dell’umore e la schizofrenia,
ma anche i disturbi della personalità, il
discontrollo degli impulsi, i disturbi da abuso di
sostanze e quelli del comportamento
alimentare
manna, 2006
35. CORRELATI NEUROBIOLOGICI NELLA
DISEDONIA
La maggiore concordanza si osserva nel
Disturbo Dipendente di Personalità dove
spiccano alcuni sintomi :
- bassa autostima e bassa soglia allo stress
- instabilità dell’umore, ansia, depressione
- ricerca di nuove sensazioni (novelty seeking)
- bisogno immediato di gratificazione
- bisogno di approvazione
36. CORRELATI NEUROBIOLOGICI NELLA
DISEDONIA
- la disedonia può essere considerata come
evento alla base di ogni dipendenza, perché il
sistema edonico modula i livelli motivazionali
ma anche quelli emotivi e comportamentali
- la disregolazione omeostatica edonica
potrebbe precedere gli effetti indotti dalle
sostanze psicotrope, o associarsi o conseguire
agli effetti
- quest’osservazione ci riporta al problema mai
risolto della comorbidità tra le due patologie
KEY POINT
The prefrontal cortex and limbic system are organized in intricate networks involved in processing emotional and cognitive information. These areas predominantly utilize GABA and glutamate for neurotransmission. Information processing and mutual relationships are significantly influenced by monoaminergic (5-HT, NE, and DA) projections.
BACKGROUND
Amygdala: is involved in recruiting and coordinating cortical arousal and neuroendocrine response to underdetermined (surprising and ambiguous) stimuli. The amygdala is also involved in emotional learning and memory. Abnormal activation of the amygdala correlates with degree of depression. (It has also been noted in bipolar depression and anxiety.) The amygdala may be implicated in a tendency to ruminate on emotionally negative memories.1
Hippocampus: has a critical role in episodic, contextual learning, and memory. It is rich in corticosteroid receptors and provides inhibitory feedback to hypothalamic-pituitary-adrenal axis. Hippocampal dysfunction may be responsible for inappropriate context-dependent emotional responses.2
REFERENCES
1. Davidson RJ. Affective neuroscience and psychophysiology: toward a synthesis. Psychophysiology. 2003;40(5):655-665.
2. Davidson RJ, Pizzagalli D, Nitschke JB, Putnam K. Depression: perspectives from affective neuroscience. Annu Rev Psychol. 2002;53:545-574.
L’anatomia delle vie dopaminergiche spiega alcune delle caratteristiche cliniche dei farmaci antipsicotici, sia per quanto concerne l’efficacia terapeutica che per l’incidenza di alcuni importanti effetti collateraterali