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CORRELATI NEUROBIOLOGICI 
NELLA DISEDONIA 
GAMBARIE 2014 
F. SALVADORI
CORRELATI NEUROBIOLOGICI NELLA 
DISEDONIA 
Definizoni di anedonia 
Ribot, 1897 –” patologica insensibilità al piacere” 
Bleuler, 1911 – “ segnale esterno della schizofrenia” 
Kraeplin,1913 –” caratteristica indifferenza verso le 
relazioni interumane….con perdita di ….. ….. 
soddisfazione………nella ricreazione e nei piaceri, 
quale primo sintomo manifesto d’esordio”
CORRELATI NEUROBIOLOGICI NELLA 
DISEDONIA 
Definizoni di anedonia 
Il DSM IV la definisce come “ diminuzione degli 
interessi o appiattimento affettivo” 
1- incapacità di desiderare il contatto con 
stimoli solitamente gratificanti 
2- incapacità di approcciare gli stimoli 
gratificanti 
3- incapacità di provare piacere in seguito a 
stimoli o attività gratificanti
ANEDONIA 
 DEPRESSIONE 
 SCHIZOFRENIA (sintomo negativo) 
 ABUSO DI SOSTANZE 
 MORBO DI PARKINSON 
ANEDONIA COME ENDOFENOTIPO 
•Ereditabile 
•Presente in familiari non affetti 
•Indipendente dallo stato clinico 
•Substrato biologico plausibile
CORRELATI NEUROBIOLOGICI NELLA 
DISEDONIA 
NUMBING 
Definito anche disestesia emozionale, 
appartiene al DPTS ed indica una condizione di 
paralisi emozionale ed affettiva che può 
determinare 
- Condotte di evitamento 
- Riduzione degli interessi 
- Sentimenti di distacco emotivo 
- Riduzione della progettualità
CORRELATI NEUROBIOLOGICI NELLA 
DISEDONIA 
Dall’ anedonia alla disedonia 
Sarebbe opportuno il superamento del termine 
anedonia, in senso privativo la sola assenza di 
piacere, per approdare al termine “disedonia”, 
che può contenere tutte le possibili 
declinazioni della capacità di gratificazione 
dell’individuo
CORRELATI NEUROBIOLOGICI NELLA 
DISEDONIA 
Il termine disedonia è stato coniato da Koob e 
Le Moal nel 1997 e definisce una 
disregolazione omeostatica edonica 
Include tutte le possibili variazioni qualitative 
e quantitative della funzione edonica 
- nella componente preparatoria (desiderio) 
- incentivante-motivazionale (attivazione, 
approccio) 
- consumatoria (piacere, soddisfazione) 
Manna 2003
CORRELATI NEUROBIOLOGICI NELLA 
DISEDONIA 
IL SISTEMA DELLA RICOMPENSA 
1- impatto edonico 
2- apprendimento della ricompensa 
3- efficacia dell’incentivo a stimolare o 
deprimere il piacere ( Berridge e Robinson, 
1998)
CORRELATI NEUROBIOLOGICI NELLA 
DISEDONIA 
- l’impatto edonico sarebbe correlato 
all’attivazione provocata dallo stimolo 
incondizionato 
- l’apprendimento della ricompensa 
correlerebbe con l’apprendimento associativo 
tra stimolo condizionato e stimolo 
incondizionato 
- l’efficacia dell’incentivo è la misura di quanto, 
negli incontri successivi, lo stimolo sia 
stato gratificante e quindi da ricercare
CORRELATI NEUROBIOLOGICI NELLA 
DISEDONIA 
- le componenti preparatoria ed incentivante 
di questi comportamenti si associano con 
variazioni ergotropiche: aumento del livello di 
allerta, attivazione motoria, aumento del tono 
simpatico, catabolismo (arousal) 
- la componente consumatoria si associa a 
cambiamenti trofotropi: riduzione della 
vigilanza, rallentamento motorio, aumento del 
tono vagale, anabolismo
Circuiti Cerebrali delle Emozioni 
Sono stati individuati 2 circuiti fronto-sottocorticali, 
direttamente coinvolti nella regolazione delle emozioni: 
Circuito Anteriore Circuito Posteriore 
Identificazione del 
significato (salienza) emotivo 
degli stimoli ambientali 
Regolazione degli stati 
emotivi attraverso 
attenzione e 
pianificazione
Motivazione: Circuito del Cingolo Anteriore 
Nucleo 
ventrale 
anteriore 
Corteccia Cingolata Anteriore 
(area 24 di 
Brodmann) 
Striato Ventrale: 
· caudato 
ventromediale 
· putamen ventrale 
· nucleus accumbens 
· tubercolo olfattivo 
Talamo 
Nucleo Ventrale 
Anteriore 
•Globo Pallido 
(rostromediale) 
• Pallidum ventrale Substantia Nigra 
(rostrodorsale) 
Tubercolo 
olfattivo 
Tubercolo 
olfattivo
REGOLAZIONE DELLE EMOZIONI 
CIRCUITO POSTERIORE 
IIPPPPOOCCAAMMPPOO 
CORTECCIA CINGOLATA 
POSTERIORE 
CORTECCIA PREFRONTALE 
VENTROMEDIALE
Kent JM, Sullivan GM, Rauch SL. Neural circuity and signaling in anxiety. In: Kaplan GB, Hammer 
RP, editors. Brain circuitry signaling psychiatry. Basic science and clinical implications. 
Washington, D.c., London: American Psychiatric Publishing 2003.
REGOLAZIONE DELLE EMOZIONI 
STRUTTURE-CHIAVE 
 NUCLEO ACCUMBENS 
Collegato col sistema motorio e con l’ippocampo 
(memoria) 
Modula la ricerca (motoria) degli stimoli 
gratificanti nell’ambiente 
 AMIGDALA 
Connessa con la corteccia orbitofrontale 
Riconoscimento della salienza degli stimoli 
emotivi, soprattutto quelli negativi (paura) 
 VMPFC 
Rappresentazione astratta del valore gratificante 
degli stimoli(previsione di ricompensa o punizione)
KEY BRAIN AREAS INVOLVED IN REGULATION 
OF MOOD 
 (A) Ventromedial prefrontal cortex (VMPFC) 
 Modulates pain and aggression and sexual and eating behaviors 
 Regulates autonomic and neuroendocrine response 
 (B) Lateral orbital prefrontal cortex (LOPFC)2 
 Activity is increased in depression, obsessive-compulsive disorder (OCD), 
post-traumatic stress disorder (PTSD), 
and panic disorder 
 Corrects and inhibits maladaptive, perseverative, 
and emotional responses 
 (C) Dorsolateral prefrontal cortex (DLPFC)3 
 Cognitive control, solving complex tasks, and manipulation 
of information in working memory 
 Hypoactivity of DLPFC in depression has been associated 
with neuropsychological manifestation of depression 
A4 
B4 
C4 
Reprinted with permission from the 
Annual Review of Psychology 
1. Öngür D, Price JL. Cereb Cortex. 2000;10(3):206-219. 
2. Drevets WC. Annu Rev Med. 1998;49:341-361. 
3. MacDonald AW III, et al. Science. 2000;288(5472):1835-1838. 
4. Davidson RJ, et al. Annu Rev Psychol. 2002;53:545-574.
KEY BRAIN AREAS INVOLVED IN 
REGULATION OF MOOD (CONT.) 
 (A) Amygdala: regulates cortical arousal and neuroendocrine response to 
surprising and ambiguous stimuli1 
 Role in emotional learning and memory 
 Activation of amygdala correlates with degree 
of depression2 
 Implicated in tendency to ruminate on 
negative memories2 
 (B) Hippocampus: has a role in episodic, 
contextual learning and memory3,4 
A6 
B6 
Reprinted with permission from the 
Annual Review of Psychology. 
 Rich in corticosteroid receptors5 
 Regulatory feedback to 
hypothalamic-pituitary-adrenal axis 
 Hippocampal dysfunction may be responsible for inappropriate emotional 
responses 
1.Davidson RJ. Psychophysiology. 2003;40(5):655-665. 
2.Drevets WC. Curr Opin Neurobiol. 2001;11(2):240-249. 
3.Squire LR, Knowlton BJ. In: Gazzaniga MS, ed. 
The New Cognitive Neurosciences; 2000:765-779. 
4. Fanselow MS. Behav Brain Res. 2000;110(1-2):73-81. 
5. Reul JM, De Kloet ER. J Steroid Biochem. 1986;24(1):269-272. 
6. Davidson RJ, et al. Annu Rev Psychol. 2002;53:545-574.
CORRELATI NEUROBIOLOGICI NELLA 
DISEDONIA 
Gli studi sul modello animale delle dipendenze, 
molto simile a quello umano, dimostrano che la 
recidiva d’abuso è legata ad alcuni eventi 
specifici: 
- la somministrazione di una bassa dose di 
sostanza 
- l’esposizione ad un evento stressante 
- l’esposizione ad un elemento neutro 
precedentemente associato all’assunzione della 
sostanza
CORRELATI NEUROBIOLOGICI NELLA 
DISEDONIA 
- dopo somministrazione di basse dosi di 
sostanza si attiverebbe la corteccia 
prefrontale con liberazione di glutammato a 
livello del NAc, attivazione GABA-peptidergica 
del Pallido Ventrale dorsale (dVP) 
- l’evento stressante attiva l’amigdala estesa, 
libera GABA a livello della VTA, attiva il 
circuito DAergico a livello della corteccia 
prefrontale, libera glutammato nel NAc, attiva 
il circuito GABAergico nel dVP
CORRELATI NEUROBIOLOGICI NELLA 
DISEDONIA 
l’esposizione ad un elemento precedentemente 
associato allo stimolo gratificante attiverebbe 
l’amigdala basolaterale e il subiculum ventrale 
con liberazione di glutammato nella corteccia 
prefrontale e nella VTA, attivazione DAergica 
nella corteccia prefrontale, attivazione 
glutammatergica nel NAc, attivazione 
GABAergica del dVP
IL SISTEMA GLUTAMMATERGICO 
 Il glutammato è implicato nella regolazione degli 
stimoli nocicettivi ma anche nella modulazione 
della plasticità neuronale che sottende la 
fisiopatologia dei disturbi dell’umore e la risposta 
agli AD 
 Sono stati identificati tre tipi recettoriali: 
NMDA, AMPA (recettori inotropi) e gli mGluR 
(recettori metabotropi) 
 Gli mGluR sarebbero coinvolti nel processamento 
degli stimoli dolorifici e nella modulazione di 
comportamenti di tipo ansioso
MODELLO PSICOBIOLOGICO DELL’ADDICTION 
Drug-seeking behaviour 
Effetto di rinforzo 
positivo delle sostanze 
Meccanismi 
comportamentali 
Variabili 
modulanti 
Meccanismi 
neuronali 
Fattori genetici 
Effetti 
positivi 
(euforia) 
Sollievo 
dall’ansia 
Miglioramento 
funzionale 
Riduzione 
del ritiro 
sociale 
Stimoli 
condizionanti 
degli effetti delle 
sostanze 
Contesto 
sociale 
Effetti 
discriminanti 
delle sostanze 
Storia del 
comportamento 
Storia 
farmacologica
VViiee DDooppaammiinneerrggiicchhee 
hypothalamus 
d 
c 
Nucleus 
accumbens 
Substantia b 
nigra 
Tegmentum 
Basal 
Ganglia 
a 
(Stahl, Ess. Psychopharmacol. 
2000)
CORRELATI NEUROBIOLOGICI NELLA 
DISEDONIA 
- il tono dopaminergico mesolimbico è 
direttamente coinvolto nell’aumento della 
vigilanza e nell’attivazione motoria, 
indispensabili per il riconoscimento e per lo 
spostamento motorio verso lo stimolo 
gratificante 
- correla con l’apprendimento operante, 
ovvero il riconoscimento di stimoli neutri 
associati (incentivi secondari) a stimoli 
gratificanti naturali (incentivi primari)
CORRELATI NEUROBIOLOGICI NELLA 
DISEDONIA 
- il release di DA a livello mesolimbico è 
indotto da tutti gli stimoli ambientali rilevanti, 
sia positivi (appetizione) che negativi 
(avversità). In questo caso si ha l’attivazione 
del circuito corticale proencefalico deputato 
al controllo dei comportamenti adattivi 
- se indotto da stimoli naturali è decisamente 
inferiore per intensità e durata rispetto a 
quello determinato dalle sostanze di abuso
CORRELATI NEUROBIOLOGICI NELLA 
DISEDONIA 
- l’esposizione ripetuta alle sostanze d’abuso 
determina aumento del tono DAergico con 
effetti importanti sul successivo adattamento 
neurobiologico cellulare (tolleranza, plasticità 
neuronale ) 
- questo adattamento va oltre le fisiologiche 
modificazioni neuroplastiche ed assume un 
ruolo patogenetico che si traduce in 
modificazioni neurobiologiche persistenti nel 
circuito meso-cortico-limbico
CORRELATI NEUROBIOLOGICI NELLA 
DISEDONIA 
La dipendenza è quindi un complesso disturbo 
disadattivo indotto dalla ripetuta esposizione 
a stimoli gratificanti con particolari 
connotazioni: 
1- elementi motivazionali irresistibili intorno 
ai quali si organizza tutta l’esistenza 
2- inducono desiderio insopprimibile e 
persistente nel tempo (craving) che anche per 
riesposizione allo stimolo gratificante dopo 
anni o per esposizione a stimoli associati 
(incentivo secondario) può scatenare 
comportamenti di ricerca della gratificazione
CORRELATI NEUROBIOLOGICI NELLA 
DISEDONIA 
Meccanismi 
1- le sostanze psicotrope agiscono direttamente 
su recettori dendritici o assonici dei neuroni 
Daergici (azione nicotino e THC-mimetica) 
2- le sostanze psicotrope inibiscono il tono 
GABAergico determinando attivazione del 
circuiti DAergico (azione oppioide ed etanolo-mimetica) 
3- aumento del release di DA per legame con il 
recettore presisnaptico o per aumento del 
DAT o blocco del reuptake (azione 
psicostimolante o amfetamino-mimetica)
CORRELATI NEUROBIOLOGICI NELLA 
DISEDONIA 
- Nuove tecnologie di ricerca come la RMN e la 
RMNf forniscono immagini bi e tridimensionali 
delle strutture encefaliche, utilizzando 
radiofrequenze e campi magnetici, in grado di 
dare informazioni sull’anatomia, integrate da 
quelle sull’attività cerebrale 
- la PET ci dà informazioni sull’attività 
metabolica cerebrale 
- la maggior parte delle informazioni su come il 
circuito motivazionale sia coinvolto nella 
dipendenza, deriva proprio da questi studi di 
neuroimaging
CORRELATI NEUROBIOLOGICI NELLA 
DISEDONIA 
- questi dati sono stati raccolti dopo 
esposizione a sostanze quali: psicostimolanti, 
alcool, nicotina e oppiacei 
- gli studi si basano sulle differenze 
(anatomiche e metaboliche) tra soggetti 
dipendenti e controlli sani 
- conducono all’evidenza che l’espressione 
comportamentale delle dipendenze correla 
con specifici circuiti neuronali limbico-frontali
CORRELATI NEUROBIOLOGICI NELLA 
DISEDONIA 
- la prima evidenza di strutture endocerebrali 
deputate al reward (ricompensa-rinforzo) 
risale al 1954 (Olds e Millner) 
- per primo Wise propose l’ipotesi 
dopaminergica della ricompensa-anedonia
CORRELATI NEUROBIOLOGICI NELLA 
DISEDONIA 
Ma oltre ai circuiti Daergici, le attuali 
evidenze dimostrano un ruolo accessorio di 
altri sistemi: 
- Tono oppioide a livello del NAc 
- Tono GABAergico a livello tronco-encefalico 
- Tono adrenergico e serotoninergico
CORRELATI NEUROBIOLOGICI NELLA 
DISEDONIA 
- la DA sembra correlare funzionalmente con 
le fasi anticipatorie, appetive, preparatorie e 
motivazionali al comportamento d’approccio 
allo stimolo gratificante e all’apprendimento 
condizionato di rinforzi secondari 
- gli altri sistemi sarebbero coinvolti nelle fasi 
pre-motivazionali ( desiderio) e consumatorie 
(piacere)
CORRELATI NEUROBIOLOGICI NELLA 
DISEDONIA 
CONCLUSIONI 
- la disedonia sembra essere un sintomo 
trasversale ovvero comune ad uno spettro 
psicopatologico piuttosto ampio, che include 
non solo i disturbi dell’umore e la schizofrenia, 
ma anche i disturbi della personalità, il 
discontrollo degli impulsi, i disturbi da abuso di 
sostanze e quelli del comportamento 
alimentare 
manna, 2006
CORRELATI NEUROBIOLOGICI NELLA 
DISEDONIA 
La maggiore concordanza si osserva nel 
Disturbo Dipendente di Personalità dove 
spiccano alcuni sintomi : 
- bassa autostima e bassa soglia allo stress 
- instabilità dell’umore, ansia, depressione 
- ricerca di nuove sensazioni (novelty seeking) 
- bisogno immediato di gratificazione 
- bisogno di approvazione
CORRELATI NEUROBIOLOGICI NELLA 
DISEDONIA 
- la disedonia può essere considerata come 
evento alla base di ogni dipendenza, perché il 
sistema edonico modula i livelli motivazionali 
ma anche quelli emotivi e comportamentali 
- la disregolazione omeostatica edonica 
potrebbe precedere gli effetti indotti dalle 
sostanze psicotrope, o associarsi o conseguire 
agli effetti 
- quest’osservazione ci riporta al problema mai 
risolto della comorbidità tra le due patologie
GRAZIE PER L’ATTENZIONE

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Paziente Alzheimer e Teoria Funzionale del Sé
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Gambarie d'Aspromonte, 25-26 settembre 2014 - Il vaso di Pandora

  • 1. CORRELATI NEUROBIOLOGICI NELLA DISEDONIA GAMBARIE 2014 F. SALVADORI
  • 2. CORRELATI NEUROBIOLOGICI NELLA DISEDONIA Definizoni di anedonia Ribot, 1897 –” patologica insensibilità al piacere” Bleuler, 1911 – “ segnale esterno della schizofrenia” Kraeplin,1913 –” caratteristica indifferenza verso le relazioni interumane….con perdita di ….. ….. soddisfazione………nella ricreazione e nei piaceri, quale primo sintomo manifesto d’esordio”
  • 3. CORRELATI NEUROBIOLOGICI NELLA DISEDONIA Definizoni di anedonia Il DSM IV la definisce come “ diminuzione degli interessi o appiattimento affettivo” 1- incapacità di desiderare il contatto con stimoli solitamente gratificanti 2- incapacità di approcciare gli stimoli gratificanti 3- incapacità di provare piacere in seguito a stimoli o attività gratificanti
  • 4. ANEDONIA  DEPRESSIONE  SCHIZOFRENIA (sintomo negativo)  ABUSO DI SOSTANZE  MORBO DI PARKINSON ANEDONIA COME ENDOFENOTIPO •Ereditabile •Presente in familiari non affetti •Indipendente dallo stato clinico •Substrato biologico plausibile
  • 5. CORRELATI NEUROBIOLOGICI NELLA DISEDONIA NUMBING Definito anche disestesia emozionale, appartiene al DPTS ed indica una condizione di paralisi emozionale ed affettiva che può determinare - Condotte di evitamento - Riduzione degli interessi - Sentimenti di distacco emotivo - Riduzione della progettualità
  • 6. CORRELATI NEUROBIOLOGICI NELLA DISEDONIA Dall’ anedonia alla disedonia Sarebbe opportuno il superamento del termine anedonia, in senso privativo la sola assenza di piacere, per approdare al termine “disedonia”, che può contenere tutte le possibili declinazioni della capacità di gratificazione dell’individuo
  • 7. CORRELATI NEUROBIOLOGICI NELLA DISEDONIA Il termine disedonia è stato coniato da Koob e Le Moal nel 1997 e definisce una disregolazione omeostatica edonica Include tutte le possibili variazioni qualitative e quantitative della funzione edonica - nella componente preparatoria (desiderio) - incentivante-motivazionale (attivazione, approccio) - consumatoria (piacere, soddisfazione) Manna 2003
  • 8. CORRELATI NEUROBIOLOGICI NELLA DISEDONIA IL SISTEMA DELLA RICOMPENSA 1- impatto edonico 2- apprendimento della ricompensa 3- efficacia dell’incentivo a stimolare o deprimere il piacere ( Berridge e Robinson, 1998)
  • 9. CORRELATI NEUROBIOLOGICI NELLA DISEDONIA - l’impatto edonico sarebbe correlato all’attivazione provocata dallo stimolo incondizionato - l’apprendimento della ricompensa correlerebbe con l’apprendimento associativo tra stimolo condizionato e stimolo incondizionato - l’efficacia dell’incentivo è la misura di quanto, negli incontri successivi, lo stimolo sia stato gratificante e quindi da ricercare
  • 10. CORRELATI NEUROBIOLOGICI NELLA DISEDONIA - le componenti preparatoria ed incentivante di questi comportamenti si associano con variazioni ergotropiche: aumento del livello di allerta, attivazione motoria, aumento del tono simpatico, catabolismo (arousal) - la componente consumatoria si associa a cambiamenti trofotropi: riduzione della vigilanza, rallentamento motorio, aumento del tono vagale, anabolismo
  • 11. Circuiti Cerebrali delle Emozioni Sono stati individuati 2 circuiti fronto-sottocorticali, direttamente coinvolti nella regolazione delle emozioni: Circuito Anteriore Circuito Posteriore Identificazione del significato (salienza) emotivo degli stimoli ambientali Regolazione degli stati emotivi attraverso attenzione e pianificazione
  • 12. Motivazione: Circuito del Cingolo Anteriore Nucleo ventrale anteriore Corteccia Cingolata Anteriore (area 24 di Brodmann) Striato Ventrale: · caudato ventromediale · putamen ventrale · nucleus accumbens · tubercolo olfattivo Talamo Nucleo Ventrale Anteriore •Globo Pallido (rostromediale) • Pallidum ventrale Substantia Nigra (rostrodorsale) Tubercolo olfattivo Tubercolo olfattivo
  • 13. REGOLAZIONE DELLE EMOZIONI CIRCUITO POSTERIORE IIPPPPOOCCAAMMPPOO CORTECCIA CINGOLATA POSTERIORE CORTECCIA PREFRONTALE VENTROMEDIALE
  • 14. Kent JM, Sullivan GM, Rauch SL. Neural circuity and signaling in anxiety. In: Kaplan GB, Hammer RP, editors. Brain circuitry signaling psychiatry. Basic science and clinical implications. Washington, D.c., London: American Psychiatric Publishing 2003.
  • 15. REGOLAZIONE DELLE EMOZIONI STRUTTURE-CHIAVE  NUCLEO ACCUMBENS Collegato col sistema motorio e con l’ippocampo (memoria) Modula la ricerca (motoria) degli stimoli gratificanti nell’ambiente  AMIGDALA Connessa con la corteccia orbitofrontale Riconoscimento della salienza degli stimoli emotivi, soprattutto quelli negativi (paura)  VMPFC Rappresentazione astratta del valore gratificante degli stimoli(previsione di ricompensa o punizione)
  • 16. KEY BRAIN AREAS INVOLVED IN REGULATION OF MOOD  (A) Ventromedial prefrontal cortex (VMPFC)  Modulates pain and aggression and sexual and eating behaviors  Regulates autonomic and neuroendocrine response  (B) Lateral orbital prefrontal cortex (LOPFC)2  Activity is increased in depression, obsessive-compulsive disorder (OCD), post-traumatic stress disorder (PTSD), and panic disorder  Corrects and inhibits maladaptive, perseverative, and emotional responses  (C) Dorsolateral prefrontal cortex (DLPFC)3  Cognitive control, solving complex tasks, and manipulation of information in working memory  Hypoactivity of DLPFC in depression has been associated with neuropsychological manifestation of depression A4 B4 C4 Reprinted with permission from the Annual Review of Psychology 1. Öngür D, Price JL. Cereb Cortex. 2000;10(3):206-219. 2. Drevets WC. Annu Rev Med. 1998;49:341-361. 3. MacDonald AW III, et al. Science. 2000;288(5472):1835-1838. 4. Davidson RJ, et al. Annu Rev Psychol. 2002;53:545-574.
  • 17. KEY BRAIN AREAS INVOLVED IN REGULATION OF MOOD (CONT.)  (A) Amygdala: regulates cortical arousal and neuroendocrine response to surprising and ambiguous stimuli1  Role in emotional learning and memory  Activation of amygdala correlates with degree of depression2  Implicated in tendency to ruminate on negative memories2  (B) Hippocampus: has a role in episodic, contextual learning and memory3,4 A6 B6 Reprinted with permission from the Annual Review of Psychology.  Rich in corticosteroid receptors5  Regulatory feedback to hypothalamic-pituitary-adrenal axis  Hippocampal dysfunction may be responsible for inappropriate emotional responses 1.Davidson RJ. Psychophysiology. 2003;40(5):655-665. 2.Drevets WC. Curr Opin Neurobiol. 2001;11(2):240-249. 3.Squire LR, Knowlton BJ. In: Gazzaniga MS, ed. The New Cognitive Neurosciences; 2000:765-779. 4. Fanselow MS. Behav Brain Res. 2000;110(1-2):73-81. 5. Reul JM, De Kloet ER. J Steroid Biochem. 1986;24(1):269-272. 6. Davidson RJ, et al. Annu Rev Psychol. 2002;53:545-574.
  • 18. CORRELATI NEUROBIOLOGICI NELLA DISEDONIA Gli studi sul modello animale delle dipendenze, molto simile a quello umano, dimostrano che la recidiva d’abuso è legata ad alcuni eventi specifici: - la somministrazione di una bassa dose di sostanza - l’esposizione ad un evento stressante - l’esposizione ad un elemento neutro precedentemente associato all’assunzione della sostanza
  • 19. CORRELATI NEUROBIOLOGICI NELLA DISEDONIA - dopo somministrazione di basse dosi di sostanza si attiverebbe la corteccia prefrontale con liberazione di glutammato a livello del NAc, attivazione GABA-peptidergica del Pallido Ventrale dorsale (dVP) - l’evento stressante attiva l’amigdala estesa, libera GABA a livello della VTA, attiva il circuito DAergico a livello della corteccia prefrontale, libera glutammato nel NAc, attiva il circuito GABAergico nel dVP
  • 20. CORRELATI NEUROBIOLOGICI NELLA DISEDONIA l’esposizione ad un elemento precedentemente associato allo stimolo gratificante attiverebbe l’amigdala basolaterale e il subiculum ventrale con liberazione di glutammato nella corteccia prefrontale e nella VTA, attivazione DAergica nella corteccia prefrontale, attivazione glutammatergica nel NAc, attivazione GABAergica del dVP
  • 21. IL SISTEMA GLUTAMMATERGICO  Il glutammato è implicato nella regolazione degli stimoli nocicettivi ma anche nella modulazione della plasticità neuronale che sottende la fisiopatologia dei disturbi dell’umore e la risposta agli AD  Sono stati identificati tre tipi recettoriali: NMDA, AMPA (recettori inotropi) e gli mGluR (recettori metabotropi)  Gli mGluR sarebbero coinvolti nel processamento degli stimoli dolorifici e nella modulazione di comportamenti di tipo ansioso
  • 22. MODELLO PSICOBIOLOGICO DELL’ADDICTION Drug-seeking behaviour Effetto di rinforzo positivo delle sostanze Meccanismi comportamentali Variabili modulanti Meccanismi neuronali Fattori genetici Effetti positivi (euforia) Sollievo dall’ansia Miglioramento funzionale Riduzione del ritiro sociale Stimoli condizionanti degli effetti delle sostanze Contesto sociale Effetti discriminanti delle sostanze Storia del comportamento Storia farmacologica
  • 23. VViiee DDooppaammiinneerrggiicchhee hypothalamus d c Nucleus accumbens Substantia b nigra Tegmentum Basal Ganglia a (Stahl, Ess. Psychopharmacol. 2000)
  • 24. CORRELATI NEUROBIOLOGICI NELLA DISEDONIA - il tono dopaminergico mesolimbico è direttamente coinvolto nell’aumento della vigilanza e nell’attivazione motoria, indispensabili per il riconoscimento e per lo spostamento motorio verso lo stimolo gratificante - correla con l’apprendimento operante, ovvero il riconoscimento di stimoli neutri associati (incentivi secondari) a stimoli gratificanti naturali (incentivi primari)
  • 25. CORRELATI NEUROBIOLOGICI NELLA DISEDONIA - il release di DA a livello mesolimbico è indotto da tutti gli stimoli ambientali rilevanti, sia positivi (appetizione) che negativi (avversità). In questo caso si ha l’attivazione del circuito corticale proencefalico deputato al controllo dei comportamenti adattivi - se indotto da stimoli naturali è decisamente inferiore per intensità e durata rispetto a quello determinato dalle sostanze di abuso
  • 26. CORRELATI NEUROBIOLOGICI NELLA DISEDONIA - l’esposizione ripetuta alle sostanze d’abuso determina aumento del tono DAergico con effetti importanti sul successivo adattamento neurobiologico cellulare (tolleranza, plasticità neuronale ) - questo adattamento va oltre le fisiologiche modificazioni neuroplastiche ed assume un ruolo patogenetico che si traduce in modificazioni neurobiologiche persistenti nel circuito meso-cortico-limbico
  • 27. CORRELATI NEUROBIOLOGICI NELLA DISEDONIA La dipendenza è quindi un complesso disturbo disadattivo indotto dalla ripetuta esposizione a stimoli gratificanti con particolari connotazioni: 1- elementi motivazionali irresistibili intorno ai quali si organizza tutta l’esistenza 2- inducono desiderio insopprimibile e persistente nel tempo (craving) che anche per riesposizione allo stimolo gratificante dopo anni o per esposizione a stimoli associati (incentivo secondario) può scatenare comportamenti di ricerca della gratificazione
  • 28. CORRELATI NEUROBIOLOGICI NELLA DISEDONIA Meccanismi 1- le sostanze psicotrope agiscono direttamente su recettori dendritici o assonici dei neuroni Daergici (azione nicotino e THC-mimetica) 2- le sostanze psicotrope inibiscono il tono GABAergico determinando attivazione del circuiti DAergico (azione oppioide ed etanolo-mimetica) 3- aumento del release di DA per legame con il recettore presisnaptico o per aumento del DAT o blocco del reuptake (azione psicostimolante o amfetamino-mimetica)
  • 29. CORRELATI NEUROBIOLOGICI NELLA DISEDONIA - Nuove tecnologie di ricerca come la RMN e la RMNf forniscono immagini bi e tridimensionali delle strutture encefaliche, utilizzando radiofrequenze e campi magnetici, in grado di dare informazioni sull’anatomia, integrate da quelle sull’attività cerebrale - la PET ci dà informazioni sull’attività metabolica cerebrale - la maggior parte delle informazioni su come il circuito motivazionale sia coinvolto nella dipendenza, deriva proprio da questi studi di neuroimaging
  • 30. CORRELATI NEUROBIOLOGICI NELLA DISEDONIA - questi dati sono stati raccolti dopo esposizione a sostanze quali: psicostimolanti, alcool, nicotina e oppiacei - gli studi si basano sulle differenze (anatomiche e metaboliche) tra soggetti dipendenti e controlli sani - conducono all’evidenza che l’espressione comportamentale delle dipendenze correla con specifici circuiti neuronali limbico-frontali
  • 31. CORRELATI NEUROBIOLOGICI NELLA DISEDONIA - la prima evidenza di strutture endocerebrali deputate al reward (ricompensa-rinforzo) risale al 1954 (Olds e Millner) - per primo Wise propose l’ipotesi dopaminergica della ricompensa-anedonia
  • 32. CORRELATI NEUROBIOLOGICI NELLA DISEDONIA Ma oltre ai circuiti Daergici, le attuali evidenze dimostrano un ruolo accessorio di altri sistemi: - Tono oppioide a livello del NAc - Tono GABAergico a livello tronco-encefalico - Tono adrenergico e serotoninergico
  • 33. CORRELATI NEUROBIOLOGICI NELLA DISEDONIA - la DA sembra correlare funzionalmente con le fasi anticipatorie, appetive, preparatorie e motivazionali al comportamento d’approccio allo stimolo gratificante e all’apprendimento condizionato di rinforzi secondari - gli altri sistemi sarebbero coinvolti nelle fasi pre-motivazionali ( desiderio) e consumatorie (piacere)
  • 34. CORRELATI NEUROBIOLOGICI NELLA DISEDONIA CONCLUSIONI - la disedonia sembra essere un sintomo trasversale ovvero comune ad uno spettro psicopatologico piuttosto ampio, che include non solo i disturbi dell’umore e la schizofrenia, ma anche i disturbi della personalità, il discontrollo degli impulsi, i disturbi da abuso di sostanze e quelli del comportamento alimentare manna, 2006
  • 35. CORRELATI NEUROBIOLOGICI NELLA DISEDONIA La maggiore concordanza si osserva nel Disturbo Dipendente di Personalità dove spiccano alcuni sintomi : - bassa autostima e bassa soglia allo stress - instabilità dell’umore, ansia, depressione - ricerca di nuove sensazioni (novelty seeking) - bisogno immediato di gratificazione - bisogno di approvazione
  • 36. CORRELATI NEUROBIOLOGICI NELLA DISEDONIA - la disedonia può essere considerata come evento alla base di ogni dipendenza, perché il sistema edonico modula i livelli motivazionali ma anche quelli emotivi e comportamentali - la disregolazione omeostatica edonica potrebbe precedere gli effetti indotti dalle sostanze psicotrope, o associarsi o conseguire agli effetti - quest’osservazione ci riporta al problema mai risolto della comorbidità tra le due patologie

Editor's Notes

  1. KEY POINT The prefrontal cortex and limbic system are organized in intricate networks involved in processing emotional and cognitive information. These areas predominantly utilize GABA and glutamate for neurotransmission. Information processing and mutual relationships are significantly influenced by monoaminergic (5-HT, NE, and DA) projections. BACKGROUND Amygdala: is involved in recruiting and coordinating cortical arousal and neuroendocrine response to underdetermined (surprising and ambiguous) stimuli. The amygdala is also involved in emotional learning and memory. Abnormal activation of the amygdala correlates with degree of depression. (It has also been noted in bipolar depression and anxiety.) The amygdala may be implicated in a tendency to ruminate on emotionally negative memories.1 Hippocampus: has a critical role in episodic, contextual learning, and memory. It is rich in corticosteroid receptors and provides inhibitory feedback to hypothalamic-pituitary-adrenal axis. Hippocampal dysfunction may be responsible for inappropriate context-dependent emotional responses.2 REFERENCES 1. Davidson RJ. Affective neuroscience and psychophysiology: toward a synthesis. Psychophysiology. 2003;40(5):655-665. 2. Davidson RJ, Pizzagalli D, Nitschke JB, Putnam K. Depression: perspectives from affective neuroscience. Annu Rev Psychol. 2002;53:545-574.
  2. L’anatomia delle vie dopaminergiche spiega alcune delle caratteristiche cliniche dei farmaci antipsicotici, sia per quanto concerne l’efficacia terapeutica che per l’incidenza di alcuni importanti effetti collateraterali