Cuneo Fiscale_Il Sole 24 Ore_domenica 24 novembre 2013
Ddeis
1. DIRITTI AL LAVORO
Carta Diritti UE
Prima i NO dei SI
NO
Lavoro forzato, minorile, sfruttato, insicuro o pericoloso ( rischio fisico –
mentale-morale-sociale) che «metta a rischio l’istruzione dei giovani»
SI
«libertà»
di lavorare, condizioni equivalenti, parità fra i generi (di occupazione,
lavoro, retribuzione anche ottenuti con «discrimanazioni positive»)
«diritto»
di negoziare, scioperare, a condizioni «sane, sicure, dignitose», al riposo
e alle ferie, alla protezione in maternità, malattia, infortunio sul lavoro,
in condizioni di dipendenza, vecchiaia, in caso di perdita del posto di
lavoro.
2. DIRITTI AL LAVORO
COSTITUZIONE ITALIANA
IL LAVORO DIRITTO FONDATIVO DEL PATTO REPUBBLICANO
SI
AL LAVORO PER TUTTI, ALLA «TUTELA», ALLA RETRIBUZIONE
«PROPORZIONATA E SUFFICIENTE» ad assicurare LIBERTA’ E DIGNITA’
per se e per la famiglia, alla PARITA’ DELLA DONNA e alla «compatibilità
e protezione» della sua «essenziale funzione di madre»; ad un’ETA’
MINIMA per il lavoro salariato e alla pari retribuzione per i lavoratori
minori, al mantenimento e all’assistenza degli inabili, all’assicurazione
di «mezzi adeguati» in alle esigenze di vita in caso di infortunio,
malattia, invalidità e vecchiaia, disoccupazione involontaria ; alla
LIBERTA’ SINDACALE e di SCIOPERO; all’INIZIATIVA ECONOMICA, alla
PRORIETA’ PRIVATA
NO
A tutto ciò che «reca danno» alla sicurezza, alla libertà, alla
dignità umana.
3. Le proposte del PD
Per i giovani e per le donne
• valorizzazione del contratto di apprendistato:
– riformulazione dei vincoli di utilizzo
– rimodulazione gli incentivi per favorire la sua trasformazione alla fine del
percorso in un rapporto di lavoro a tempo indeterminato;
• diffusione dei tirocini e degli stages:
– nella fase finale o al termine del percorso formativo
– per necessità di reinserimento al lavoro
– con adeguato compenso
• lavoro «sociale» attraverso il sostegno pubblico a progetti per la tutela del
territorio e delle città, dei beni ambientali culturali, e per la crescita dei servizi
alle persone realizzati dalle organizzazioni del Terzo settore per offrire ai
giovani alla fine del percorso scolastico una prima occasione di lavoro e di
sostegno al reddito;
• promozione dell’impreditorialità giovanile in forma cooperativa o
individuale;
• approvazione di uno Statuto del lavoro autonomo e professionale per
garantirne le tutele sociali e svilupparne le potenzialità;
• ampliamento dei servizi di cura per l’infanzia e sostegni alle famiglie, fiscalità
di vantaggio per i redditi da lavoro delle donne con un adeguato piano di
detrazioni, la trasformazione dell’indennità di maternità in diritto di
cittadinanza, il rafforzamento dei congedi parentali per garantire la piena
occupabilità delle donne
4. Le proposte del PD
Per un lavoro stabile e di qualità
• riduzione del cuneo contributivo sui contratti di lavoro
attraverso una graduale convergenza degli oneri sociali
complessivi ad un livello intermedio tra quanto oggi
versato per i lavoratori a tempo indeterminato e per i
lavoratori con contratti atipici, come primo passo di
una riforma fiscale volta ad alleggerire il prelievo sul
lavoro e sulle imprese.
• Sperimentare l’Introduzione di un salario o compenso
minimo, in riferimento ad accordi tra le parti sociali,
nel caso di rapporti di lavoro non coperti dalla
contrattazione collettiva
• Convergenza su un’aliquota intermedia anche per la
contribuzione previdenziale sulle partite Iva iscritte alla
gestione separata dell’Inps
5. Le proposte del PD
Per un mercato del lavoro più dinamico e più sicuro
• estensione del sistema degli ammortizzatori sociali a tutte le
forme di lavoro, comprese, sia pure con modalità proprie,
quelle autonome e professionali.
• potenziamento delle politiche attive del lavoro e della
formazione permanente
• rafforzamento dei servizi pubblici per l’impiego, in sinergia
con quelli privati, per una presa in carico effettiva delle
singole persone da accompagnare nel percorso di primo
ingresso al lavoro e/o di riqualificazione e
• politiche per l’invecchiamento attivo, flessibilizzazione
dell’età di pensionamento, prevedano accordi
intergenerazionali con misure incentivate di pensionamento
part-time che permettano l’assunzione di giovani.
• Completa soluzione, anche in questa prospettiva, del
problema dei lavoratori ”esodati”
6. Le proposte del PD
Riaffermare i diritti di rappresentanza e la democrazia nel lavoro
• cancellazione delle norme sulle deroghe alle leggi sul lavoro e ai
contratti nazionali (art 8 della legge 148/2011) e la loro sostituzione
con le regole dell’accordo interconfederale del 28 giugno 2011, che
permettono un decentramento controllato della contrattazione
collettiva a livello aziendale e territoriale.
• ripristino della versione originaria dell’art 19 dello Statuto dei
lavoratori per consentire la presenza nei luoghi di lavoro di tutte le
organizzazioni sindacali riconosciute rappresentative, anche se non
firmatarie dei contratti
• legge quadro per la democrazia sindacale che regoli
rappresentatività, rappresentanza e procedure per la validazione dei
contratti recependo gli accordi interconfederali.
7. Le proposte del PD
Promuovere relazioni industriali più
moderne ed efficienti
• Promuovere le norme a sostegno della
“democrazia economica” volte a favorire
la partecipazione dei lavoratori nella vita
delle imprese
• Rafforzare il ruolo dei rappresentanti dei
lavoratori per la sicurezza nelle imprese
come componente indispensabile di una
rinnovata strategia di prevenzione degli
incidenti sul lavoro e per la tutela della
salute nei luoghi di lavoro.
8. Le proposte del PD
NON C’E’ LAVORO SE NON C’E’
Politica industriale:
• integralmente ecologica, che punti sull’uso
efficiente delle risorse e sul riuso della materia,
introduzione di nuove tecnologie ambientali,
energie rinnovabili e efficienza energetica,
• mobilità sostenibile,
• scienze della vita,
• nuove tecnologie applicate alla tutela del
patrimonio culturale,
• Made in Italy .
9. Le proposte del PD
NON C’E’ LAVORO SE NON C’E’
Giustizia fiscale
attraverso la riallocazione del prelievo sulla base del
principio un euro di reddito da lavoro o da impresa non
può essere tassato più di un euro tratto dalla rendita
«Fisco 20 20 20»
:l’aliquota di riferimento per la tassazione di tutti i
redditi è il 20%.
Il prelievo fiscale si sposta:
• Da chi paga a chi non paga
• Dai redditi da lavoro alla rendita
• Da chi ha di più a chi ha di meno
• Da attività inquinanti ad attività verdi
• Dalla dimensione nazionale al territorio
10. Le proposte del PD
NON C’E’ LAVORO SE NON C’E’
un ambiente favorevole alle PPMI
• Attuazione del SMALL BUSINESS ACT
pensare sempre a misura di piccolo.
Procedimenti unici semplificati.
• Riforma legge sugli appalti:
eliminazione del massimo ribasso e
riserva del 30% alle PMI
• Semplificazione rapporto con PPAA
(silenzio assenso, processo civile
telematico, Agenzia delle imprese)
11. Le proposte del PD
NON C’E’ LAVORO SE NON
sono garantite le condizioni di esistenza delle
imprese
• Applicazione dello Statuto delle imprese
con priorità a:
– Tempi di pagamento: 10 miliardi di BPT
dedicati per 5 anni
– Sostegno al passaggio generazionale di
impresa,
– Sostegno al credito,
– rimodulazione degli incentivi verso reti di
impresa e innovazione, credito d’imposta,
sostegno a nuove imprese.
12. Le proposte del PD
NON C’E’ LAVORO SE NON C’E’
Pari dignità e pari opportunità fra tutti i lavori
• Revisione della riforma delle
professioni
• Applicazione legge sulle
professioni non regolamentate
13. Le proposte PD DEIS
FORMAZIONE
• Riportare l’obbligo scolastico a 16 anni e sostenere la
funzione formativa dell’apprendimento, indebolita dal
Governo Berlusconi
• Ri-costruire il raccordo tra Sistema istruzione e mercato del
lavoro
• Sostenere il Diritto alla formazione permanente (non solo
come strumento di protezione, ma come fondamento di
dignità e possibilità di cambiamento)
• Distinguere tra
– Tirocinio – gratuito - come occasione di
approfondimento nell’ambito di un percorso di studi
– Stage- remunerato- come strumento di inserimento nel
mondo del lavoro
• Sostenere il mantenimento al lavoro dei 50/65enni difficoltà
attraverso percorsi formativi (tutoraggio)
• Prevedere sgravi fiscali per le aziende per formazione
• Sostenere il lifelong learning
14. Le proposte PD DEIS
INNOVAZIONE DI SISTEMA…OCCUPAZIONE
• Sostenere un monitoraggio puntuale della situazione
disoccupati/inoccupati
• Reddito minimo garantito finalizzato alla formazione
di chi è fuori dal mondo del lavoro v/Scetticismo sul
reddito di cittadinanza per rischio assistenzialismo
• Affrontare il problema dei bassi salari
• Riqualificare i lavoratori pubblici colpiti: sostenere la
produttività, l’investimento sulla formazione,
soprattutto per nell’età avanzata (50/60)
15. Le proposte PD DEIS
INNOVAZIONE DI SISTEMA … PROFESSIONI
• Sostenere l’innovazione nelle
Professioni (particolare attenzione al
co-working e ai servizi dedicati alle
professioniste) e il lavoro autonomo
• Moderare la liberalizzazione
V/favorire la libera concorrenza
• Sviluppare la sussidiarietà tra
professionisti e PA V/la
«contrazione» della PA produce
aggravi per le professioni
16. Le proposte PD DEIS
INNOVAZIONE DI SISTEMA…INDUSTRIALE
• Realizzare una politica industriale, assente da 30 anni, in settori
d’elezione
– Acqua
– Ambiente
– Turismo/valorizzazione patrimonio artistico
– Trasporti
– Alimentare
– Sanità
– Energia
– Riciclo
• Scegliere la Green economy come diversa visione diversa del mondo
• Promuovere la formazione di nuove di nuove figure professionali e
nuove forme contrattuali destinate alle reti di imprese e alla
gestione di appalti all’estero
• Affiancare il nuovo Governo con un think tank dedicato a diritti,
lavoro, sviluppo
17. Le proposte PD DEIS
DIRITTI DI GENERE
• Rafforzare gli strumenti per la conciliazione dei tempi
per consentire l’accesso al lavoro delle donne:
rifinanziare la L. 53 per costruire sistemi integrati di
welfare
• Sostenere il Part-time modello Danimarca v/sostenere
flessibilità organizzativa aziende (non solo part-time)
• Affrontare il problema dei differenziali reddituali
uomini/donne
• Contrastare più efficacemente le discriminazioni
(aumento delle vessazioni e delle molestie sessuali)
• Rivedere congedi parentali anche in relazione alle
peculiarità di artigiani e piccole imprese (probl.
sostituzioni maternità)
18. Le proposte PD DEIS
FASCE DEBOLI : IL «VANTAGGIO» DEI DIRITTI
• Rivedere la destinazione dei Fondi per
l’accompagnamento V/mantenere l’assegno
di accompagnamento in funzione risarcitoria
• Investire nel recupero detenuti attuando il
dettato costituzionale e riducendo le recidive:
vantaggio sociale ed economico
• Investire nell’inserimento lavorativo degli
svantaggiati