1. LA CAPOGRUPPO RISO SCOTTI SPA, DAL 1860: UNA STORIA ULTRASECOLARE
Fra storia e innovazione tecnologica, nel segno della “Qualità”
Fondata nel 1860 e Capogruppo di un team di aziende ad alto contenuto tecnologico, specializzate nella coltivazione,
ricerca e sperimentazione, lavorazione e trasformazione del riso, Riso Scotti da 150 anni produce, lavora e commercializza
riso della migliore qualità. Dai primi sacchetti in tessuto o in carta, alle attuali sofisticate confezioni, l’immagine della Riso
Scotti si è evoluta costantemente, mentre è rimasto immutato l’orgoglio e l’impegno di dare al consumatore sempre il riso
migliore.
Perché alla Scotti, lavorare il riso è un’arte, che ha saputo unire al grande rispetto per le proprie origini risiere, la spinta
innovativa richiesta dal mercato, attrezzandosi per prima con nuove tecnologie, in grado di assicurare un elevato standard
qualitativo, unico nel settore. Una “Qualità” di prim’ordine che viene riconosciuta dal mercato e che ha visto diventare la
Società protagonista nel settore specifico di competenza, con un posizionamento di “premium price”, avallato dalla
distribuzione e dal consumatore finale, e con una costante crescita della quota di mercato. Un "Sistema-Qualità", ancora,
che ha meritato alla Riso Scotti - prima tra le riserie in Europa - tutti i principali riconoscimenti internazionali di
certificazione, a garanzia per i suoi clienti del rispetto degli impegni presi sui requisiti di qualità del prodotto e del servizio.
Con un fatturato 2012 di 170 milioni di euro (260 a livello di Gruppo), Riso Scotti mantiene ormai da un decennio un trend
di costante crescita che premia il lavoro e la passione dei circa 450 addetti del Gruppo, che assomma oggi anche la rete di
aziende della filiera rumena, impiantata in Romania nel 2005 per dialogare con i mercati dell’Est europeo.
Da riseria a Gruppo industriale alimentare risiero europeo
L'avvio dell'attività risale al 1860, presso un mulino di Marudo, con il signor Pietro Scotti.
Nel 1890, suo figlio Ercole si sposterà a Villanterio sulla Roggia Mulina, stabilendo la prima sede dell’impresa su una
superficie complessiva di 1.200 metri quadrati. L’attività consiste, ai tempi, nella raccolta del riso grezzo presso i contadini
della zona, per i quali Scotti lavora il cereale che commercializza anche verso terzi. Lo scenario è quello tipicamente
lombardo di fine secolo, che vede l’agricoltura come una delle principali risorse economiche.
Angelo e Gaetano, due degli otto figli del signor Ercole, seguono le orme paterne e collaborano all’attività occupandosi del
trasporto del riso. Ciononostante il signor Angelo, uomo abile ed ambizioso, desidera misurare le proprie capacità in altri
ambiti lavorativi: avvia così un’attività indipendente, costruendo, fino al 1925,
biciclette con il marchio “Cicli Scotti & Lambro”, dal nome del fiume che attraversa
il paese.
Contemporaneamente, anche il fratello Gaetano si occupa di ciclismo,
praticandolo però come sport.
Entrambi i fratelli Scotti diventano amici di alcuni tra i più noti ciclisti del tempo
quali Girardengo, Quartiroli, Rosignoli, Canepari e Verzoni. Per il signor Angelo
l’amicizia con Girardengo sarà così solida da durare fino alla sua scomparsa nel
1968.
2. Nonostante si siano cimentati in attività diverse da quelle della famiglia d’origine, i fratelli Scotti sono sempre stati attenti e
partecipi delle vicende dell’impresa paterna, tanto che nel 1925 si affiancano al padre Ercole ed iniziano lo sviluppo
dell’impresa da individuale a società di fatto, con il nome “F.lli Scotti”.
Angelo e Gaetano si dimostrano presto valenti imprenditori, non solo per la capacità di conservare il patrimonio di
esperienza e attività acquisito dal padre, ma anche per l’attitudine innovativa che permette di procedere alla progressiva
meccanizzazione dell’attività, grazie anche alle approfondite conoscenze in proposito del signor Angelo, grande
appassionato di meccanica, in possesso del brevetto di motorista d’aviazione ottenuto sotto le armi. Per effetto dei
mutamenti produttivi intervenuti con l’innovazione tecnologica, l’impresa è in grado di incrementare progressivamente la
lavorazione e la trasformazione del riso e, da artigianale che era, diviene ben presto struttura industriale.
All’impresa di famiglia, caratterizzata da crescenti successi, partecipano anche Ercole, Ferdinando e Giuseppe, figli
rispettivamente dei signori Gaetano ed Angelo. Il signor Ferdinando consegue il diploma di ragioniere e nel 1952 diviene
amministratore unico della neonata società per azioni “Riso Scotti”, mantenendo tale carica fino al 1983. Grande è il merito
del signor Ferdinando, scomparso all'età di 73 anni: la sua competenza e tenacia hanno saputo trasformare negli anni
un'impresa artigianale in industria a tutti gli effetti.
Nel 1979 il dottor Angelo Dario, figlio di Ferdinando, dopo aver conseguito la laurea in economia e commercio presso
l’Università di Pavia, con una tesi dal titolo propiziatorio “Riso in Europa”, fa il suo ingresso nell’attività di famiglia, prima
dedicandosi in prevalenza all’ambito commerciale e marketing, poi, dal 1983, operando in qualità di amministratore
delegato. Carica che detiene a tutt’oggi, avendo unito inoltre quella di Presidente, dopo la scomparsa del papà Ferdinando.
La produzione dell’impresa, a ciclo continuo, aumenta costantemente nel tempo fino ad attestarsi all’odierno milione di
quintali di prodotto lavorato, che, per fare un confronto, negli anni Cinquanta era solo di 40.000 quintali. Lo sviluppo
dell’attività ha comportato prima l’acquisizione nel circondario di Pavia di aziende agricole che producono il cereale, poi
l’ampliamento dello stabilimento originario e successivamente l’investimento nella nuova struttura ubicata alle porte di
Pavia, a Bivio Vela, su una superficie di 135.000 metri quadrati, destinata ad occuparsi non solo di produzione, ma anche di
interventi per lo sviluppo aziendale.
“Bivio Vela” è un unico, grande ed organizzato polo tecnologico all’avanguardia in Europa, la cui forte innovazione risiede
nel processo sistemico con cui viene affrontato un lavoro di matrice tradizionale. In un’ottica di completo controllo della
filiera produttiva, a garanzia di elevati standard qualitativi, Riso Scotti è riuscita a valorizzare la materia prima al cento per
cento: un esempio di ciclo integrato, che sfrutta tutte le risorse, azzerando gli scarti di produzione e, di conseguenza,
qualsiasi impatto di tipo ambientale.
3. Oggi Riso Scotti distribuisce i suoi prodotti in oltre 60 Paesi nel mondo, di cui 23 extra-europei, potendo contare su solide
partnership con valenti operatori locali. E’ fortemente impegnata nell’Europa dell’Est, dove in Romania è stato avviato nel
2005 il “Progetto Danubio”, un innovativo progetto agro-industriale, che ha sancito di fatto il processo di
internazionalizzazione del marchio e di trasferimento della cultura italiana della lavorazione del riso: Riso Scotti, infatti, è
riuscita a esportare all’estero il suo “sistema”, consolidando in primis la propria posizione sul mercato europeo e fungendo
da modello da imitare.
Il processo di internazionalizzazione del marchio Scotti non si esaurisce con il Progetto Danubio. Guarda all’India per la
produzione e l’importazione in Europa di riso basmati, e dall’altra parte dell’oceano, negli Stati Uniti, per lo sviluppo di unit
commerciali sinergiche.
Il futuro? Una diversificazione coerente sempre più articolata che oltre ad interessare i prodotti sarà sempre più anche di
canale. Valentina e Francesca, le due figlie di Dario Scotti che già da un paio di anni lo affiancano in Azienda stanno
sviluppando progetti proprio in questo senso: mettendo a punto format di ristorazione moderna con respiro internazionale,
e punti vendita di prodotti biologici per il benessere capaci di interpretare la coscienza contemporanea rivolta alla
sostenibilità.
Per informazioni: Riso Scotti SpA – Via Angelo Scotti 2 – Bivio Vela - 27100 Pavia
Tel: +39 0382 508301- e-mail: info@risoscotti.it
Sito web: www.risoscotti.it
Ufficio stampa: Laura Quattrocchi
Mobile: +39 348 8715526 - e-mail: quattrocchi@risoscotti.it