1. Fai la differenza…
aiutaci a condurre Acquaviva verso Rifiuti Zero
Il Parlamento europeo tra le azioni tese a proteggere l’ambiente e la salute umana sollecita buone
pratiche in materia di rifiuti, istituisce la gerarchia dei rifiuti e impone la riduzione dei rifiuti residui
fino a raggiungere livelli prossimi allo zero (Direttiva Europea 2008/98/CE); entro il 2014 è previsto
un graduale divieto dello smaltimento in discarica e per la fine di questo decennio
progressivamente sarà abolito l'incenerimento dei rifiuti riciclabili e compostabili (Risoluzione
Parlamento Europeo 2011/2194 INI).
L’Italia entro il 2020, dovrà ridurre i rifiuti del 20% e le risorse economiche dovranno essere
destinate alla sperimentazione di percorsi nuovi e diversi da quelli del passato. Nonostante la
normativa italiana prescriva un obiettivo del 65%, il Comune di Acquaviva è fermo al 13% di
raccolta differenziata, spende circa un milione di euro all’anno per lo smaltimento in discarica,
sprecando risorse che potrebbero sia coprire i costi di un sistema più efficiente ed ecocompatibile,
sia creare nuovi posti di lavoro.
Nel 2012 il Comune di Acquaviva ha aderito all’obiettivo “Rifiuti Zero” (deliberazione del Consiglio
Comunale n°68/2012) e ha adottato specifici atti amministrativi per attivare un insieme di azioni in
cui “…il sistema della raccolta porta a porta” introducendo anche “… un sistema tariffario basato
sulla effettiva quantità di rifiuti prodotti.”
La filosofia della rete di “Rifiuti Zero” rende i cittadini protagonisti del processo di cambiamento e
consente loro di poter incidere sulla qualità dell’ambiente in cui vivono; vuole risolvere il problema
dei rifiuti senza inceneritori, né discariche e, attraverso buone pratiche, propone la riduzione della
produzione dei rifiuti, incoraggia al massimo il riciclo ed il compostaggio, inoltre punta su una
“economia di comunità” basata, tra l’altro, sulla riparazione-riuso-recupero dei materiali e dei beni,
promuovendo un sistema di tariffazione equo che segue il principio fondamentale “chi inquina
paga”.
Recentemente si è costituito un Comitato Cittadino “ Acquaviva verso Rifiuti Zero” che attraverso
una raccolta firme chiede al Commissario Prefettizio:
1. di applicare la deliberazione del Consiglio Comunale n. 68/2012 - Adesione Obiettivo “Rifiuti
zero”- in particolare:
- il sistema della raccolta differenziata porta a porta spinta su tutto il territorio
- un sistema di tariffazione puntuale, basato sul principio “chi inquina paga”;
2. di sollecitare gli organi dell’ARO (Ambito Raccolta Ottimale) ad ammettere i rappresentanti dei
Comitati cittadini ai tavoli istituzionali in ogni fase della loro attività;
3. di impegnarsi nel favorire il coinvolgimento della popolazione nei processi decisionali e nella
sensibilizzazione all’applicazione di buone pratiche nella produzione, riciclo e smaltimento dei
rifiuti;
4. di istituire l’Osservatorio verso Rifiuti Zero (previsto in delibera) con la partecipazione di cittadini
singoli e associati, ai fini del controllo e monitoraggio permanente della qualità del servizio di
igiene urbana ed attuazione della strategia Rifiuti Zero.
5. di realizzare il Centro Comunale di Raccolta, Riparazione e Riuso.