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Raimondo Villano - Il tempo scolpito nel silenzio dell’eternità 3
Manifestazione di Presentazione con l’Alto Patrocinio di:
Ministero dei Beni e le Attività Culturali
Edito con il Patrocinio di:
Pontificia Accademia Tiberina
Accademia di Storia dell’Arte Sanitaria
Nobile Collegio Chimico Farmaceutico
Accademia Europea per le Relazioni Economiche e Culturali
Norman Academy of the State of Florida USA and of the Republic of the Gambia
Raimondo Villano - Il tempo scolpito nel silenzio dell’eternità4
“Timeo lectorem unius libri”
San Tommaso d’Aquino
Raimondo Villano - Il tempo scolpito nel silenzio dell’eternità 5
Cigola la carrucola del pozzo
l’acqua sale alla luce e vi si fonde.
Trema un ricordo nel ricolmo secchio,
nel puro cerchio un’immagine ride.
Accosto il volto a evanescenti labbri:
si deforma il passato, si fa vecchio,
appartiene ad un altro...
Ah che già stride
la ruota, ti ridona all’atro fondo,
visione, una distanza ci divide.
Eugenio Montale
Raimondo Villano - Il tempo scolpito nel silenzio dell’eternità6
Parte Seconda
“La scienza e l’arte appartengono al mondo intero,
e di fronte ad esse si dissolvono le barriere della nazionalità”
Johann Wolfgang von Goethe
Raimondo Villano - Il tempo scolpito nel silenzio dell’eternità 7
Approfondimenti inerenti la Storia dell’Arte Sanitaria
n saggio pragmatico di Storia dell’Arte Sanitaria può essere basato da un
canto sulla convinzione che anche la storia della sanità (come la storia in
generale) abbia qualcosa da insegnare al presente, e, dall’altro, sul
presupposto hegeliano che il progresso in campo sanitario (come altri aspetti della
cultura) ne costituisca una vera e propria necessità interna.
Singer, inoltre, considera la Storia della Medicina strettamente correlata sia con la
Storia della Scienza che, in particolare, con quella della Biologia, tanto da finalizzare
la propria opera ad una difesa della posizione vitalista in biologia, realizzando così un
importante esempio di Storia e Filosofia della Scienza. La sua è una storia della
medicina che si identifica completamente con quella della Biologia e delle scienze
biomediche, non ammette specificità alcuna per la Medicina e ne trascura gli aspetti
strettamente correlati alla società.
U
Raimondo Villano - Il tempo scolpito nel silenzio dell’eternità8
I primi decenni del secolo scorso, inoltre, segnano un allargamento di prospettive
della Storia della Scienza e anche della Storia della Medicina(136)
attraverso
l’incoraggiamento di un’impostazione aperta alla storia sociale della disciplina,
benché in presenza di forti reazioni da parte degli oppositori a tale mutamento di
indirizzo.
È, in particolare, negli Stati Uniti che si sviluppa una Storia della Medicina aperta
agli aspetti sociali(137)
.
In polemica con gli storici della scienza(138)
si rivendica il carattere speciale e
indipendente della storia della medicina, proprio in virtù del fatto che essa non può
fare a meno di prendere in considerazione i rapporti tra la medicina, il medico e la
società, poiché, a differenza di tutte le altre scienze, la medicina ha un’essenziale
dimensione pragmatica e sociale(139)
.
Per tale linea di pensiero, pertanto, la storia sociale della medicina non è un
complemento della storia della scienza medica tradizionale bensì deve sostituirla
completandola fino a comprendere la storia del paziente e del medico nel loro
contesto sociale nonché la storia delle relazioni tra medico e paziente. La storia della
medicina sviluppatasi a partire da una prospettiva sociale si è affermata nel secondo
dopoguerra(140)
suscitando l’interesse degli storici di altra formazione: gli storici
sociali, gli storici dell’economia, gli studiosi di demografia, di geografia storica
hanno bisogno di informazioni sulle condizioni della salute nelle comunità del
passato per le loro ricerche sulla vita materiale o sulle dinamiche delle interrelazioni
personali(141)
.
La storia sociale della medicina, dunque, ha contribuito a spostare il centro di
interesse degli studiosi dall’età antica, terreno privilegiato dagli storici tedeschi
eruditi del secolo scorso, dal periodo rinascimentale e dal XVII secolo, campo ancora
prediletto dagli studiosi delle varie discipline mediche, al XIX secolo, periodo in cui
si è verificato il più spettacolare aumento di importanza della medicina come fattore
sociale.
______________
(136) Il secondo Congresso Internazionale di Storia della Scienza e della Tecnologia organizzato da
Singer e celebratosi a Londra nel 1931 pone gli storici occidentali a contatto con quelli sovietici di
impostazione marxista.
(137) Ad esempio: M. Polanyi.
(138) Soprattutto ad opera degli studiosi del John Hopkins Institute for the History of Medicine, sotto la
direzione di H.E. Sigerist.
(139) In particolare con G. Sarton.
(140) Sigerist, ad esempio, sostiene che: “La medicina non è una branca della scienza e non lo sarà mai.
Se la medicina è una scienza, allora è una scienza sociale”. Sigerist riuscì a realizzare il proprio progetto
limitatamente alla storia della medicina antica, con i due volumi della History of Medicine (1951-1961).
Per la medicina moderna il punto di vista sostenuto da Sigerist fu adottato da R.H. Shryock, destinato a
succedere a Sigerist alla direzione del Johns Hopkins Institute, nel suo famoso saggio del 1947.
(141) C. Webster per il periodo della rivoluzione scientifica, G. Rosen per l’età contemporanea, O.
Temkin per l’età antica.
Raimondo Villano - Il tempo scolpito nel silenzio dell’eternità 9
L’archivio storico e l’area museale
l progetto di un archivio storico e di un’area museale impone di considerare
diversi temi legati, ad esempio, sia alle ineludibili richieste funzionali che alla
considerazione di dati comportamentali più complessi.
La prima funzione a cui dar risposta è ovviamente quella del contenimento e, quindi,
della tutela di un materiale abbastanza delicato come quello prevalentemente
cartaceo. Risolto il problema ambientale con un impianto di controllo costante sia
termico che igrometrico con una regolazione preferibilmente automatizzata dei valori
programmati e quello della sicurezza con un impianto di rilevamento fumi e di
spegnimento, si presentano da affrontare alcune altre particolarità: i punti luce, il
sistema costruttivo, il layout e la temperatura di colore degli ambienti.
La scelta di privilegiare come fonte illuminotecnica principale sorgenti artificiali
presenta il vantaggio di evitare alterazioni ai materiali esposti e forti escursioni
ambientali; la luce naturale proveniente dagli infissi esterni, inoltre, va
preferibilmente controllata e filtrata, attraverso appositi schermi in tessuto, e può
essere ulteriormente diffusa in modo attenuato avvalendosi, ad esempio, di lastre
traslucide di diaphos.
Le scelte legate alle tematiche tecniche, in realtà, sono abbastanza semplici e
conseguenti alla specificità dell’intervento mentre sono in qualche modo ben più
inconsuete, ma non casuali, le scelte di fondo dell’allestimento che è funzione,
innanzitutto, dell’immagine complessiva che si intende ottenere. A tal proposito è
intuibile, in linea di massima, l’aspirazione comune ad ottenere un ambiente dell’area
museale accattivante e sdrammatizzato nella sua intrinseca serietà ricorrendo ad una
I
Raimondo Villano - Il tempo scolpito nel silenzio dell’eternità10
scelta di colori sereni, per recuperare più agevolmente in generazioni ed età diverse il
gusto della ricerca e della scoperta storica, e armonici nelle componenti del tempo e
della materia, nel tentativo di costruire un percorso emozionale poco impegnativo
percettivamente ma, nel contempo, necessariamente non del tutto scontato.
L’adozione di un sistema costruttivo appositamente studiato può consentire, infine, di
realizzare una galleria espositiva, galleria del tempo appunto, destinata non solo ad
ospitare nelle sue vetrine i pezzi storici più importanti di una collezione permanente
bensì anche a rendere agevole una eventuale rotazione di materiale di archivio o
l’approntamento di mostre tematiche.
Un aspetto rilevante della tematica in oggetto, però, è senza dubbio costituito dalla
conciliazione di permanenza e trasformazione nell’idea di museo, che induce
inevitabilmente a interrogarsi sul problema di qual misura un Museo dell’Arte
Sanitaria deve riservare al rispetto dell’idea classica di ‘ordinata esposizione’ e di
quale altra deve rispondere alla domanda di allestimento come ‘spettacolare
esibizione’.
“Muovendo dal riconoscimento delle radicali trasformazioni che nel corso del
Novecento hanno segnato il museo e le sue sempre più complesse funzioni(142)
”,
l’orientamento prevalente è a favore di regolari spazi ‘neutri’, in opposizione agli
autoreferenziali esibizionismi formali(143)
, a quell’effect Beaubourg, “effetto di
dissimulata morte perché al paradossale museo (anti-museo?) delle arti
contemporanee, sedicente centro d’arte e cultura (...), non tocca altro compito che
richiamare le masse a elaborare fastosamente il lutto della cultura, celebrandone
l’ormai indiscussa, sfavillante e seducente, iperrealtà(144)
”.
“La centralità assunta nel recente dibattito dalle mostre, la cui crescente
spettacolarizzazione non soltanto modifica i modi e i tempi della progettazione
scientifica e della fruizione ma interviene anche sull'identità, comunque in
trasformazione, dell'istituzione museale; le prospettive diverse assunte dal rapporto
fra opera e contesto, dentro e fuori il recinto protetto del museo; (...) la presenza
determinante del pubblico e, quindi, la necessità di proporre nuove, più efficaci
strategie educative sono alcuni dei temi” da affrontare (...) nella convinzione che il
museo (...) sia crocevia irrinunciabile di tradizioni e culture, un dispositivo aperto e
discorsivo (Belting) in cui artisti, storici dell'arte, museologi, critici, curatori,
educatori hanno l'opportunità di immaginare e di costruire assieme al pubblico
inedite esperienze di conoscenza. Perché è proprio nelle prestigiose stanze del museo,
oggi più che mai necessaria eterotopia, che può manifestarsi, in materie gesti e parole
fatte ad arte, un pensiero realmente “policentrico”, il solo che può rispondere alle
urgenze del nostro presente, alle meraviglie e alle difficoltà di quella che Morin ha
chiamato ‘l’epopea cosmica della reliance’(145)
”.
______________
(142) Abs rimaneggiato ed adattato dal progetto dell’Archivio Storico della Camera di Commercio di
Cremona.
(143) Stefania Zuliani, Effetto museo. Arte, critica, educazione, Premessa - Bruno Mondadori, Varese
2009, pag. 122.
(144) Convegni sui sui caratteri ottimali dell’architettura dei musei; Architectural League, New York
1985.
(145) Stefania Zuliani, ibid.
Raimondo Villano - Il tempo scolpito nel silenzio dell’eternità 11
La direzione giusta, dunque, sembra quella che, coniugando la salvaguardia del
contenuto scientifico degli oggetti da esporre con l’attrattività della loro esposizione,
individui spazi dotati di regole compositive riconoscibili e al tempo stesso declinate
secondo una originalità legata ad ogni specifica situazione (contesto espositivo,
natura del materiale esposto, interazioni con l’esterno, ecc.): le regole assicurano
correttezza e pienezza comunicativa, l’originalità innesca la curiosità propria di ogni
opera ‘unica’.
La prima regola riguarda la necessità di conferire una certa ‘astrattezza’ all’assetto
spaziale, tale da garantire la piena libertà di comunicazione agli oggetti esposti e una
loro intercambiabilità.
A questo aspetto di permanenza del ‘tipo’ va affiancato quello della sua
trasformabilità, operata tuttavia solo sulla base di esigenze umane, come ricorda fra
gli altri Rafael Moneo, studioso oltreché progettista di musei significativi(146)
.
Fra queste esigenze si può ritenere attualmente rilevante l’interattività. Il museo non
può essere solo per fruitori cultori della materia, adulti, istruiti, esperti, appassionati;
il pubblico negli ultimi anni si è estremamente diversificato per età, grado di
istruzione, competenza, motivazione e chiede di essere coinvolto nella materia
esposta attraverso un sistema di relazioni: un inquadramento nelle tematiche
implicate, un’informazione sui collegamenti con altre discipline e sulle ricadute nella
vita reale.
______________
(146) L. Basso Peressut, Musei per la scienza. Science Museums.
Raimondo Villano - Il tempo scolpito nel silenzio dell’eternità12
L’interattività, destinata ad assolvere un ruolo particolarmente rilevante, non
riguarda, tuttavia, solo i rapporti fra materia esposta e materia non esposta, ma anche
quelli fra la materia esposta ed i visitatori, soprattutto nel caso di un’esposizione
incentrata sulla realtà plurisensoriale per eccellenza, in cui è intuitivo come
l’allestimento possa suscitare un eccezionale coinvolgimento del pubblico a livelli
anche molto elevati(147)
.
A quest’ultima casistica è perfettamente riconducibile la specificità dei musei di
Storia dell’Arte Sanitaria.
In effetti, i musei scientifici in genere si distinguono in modo particolare dagli altri
musei, e soprattutto da quelli d’arte, per la loro forte etero-referenzialità giacché non
espongono esclusivamente opere uniche (ad esempio, pinacoteche) e a differenza di
queste non presumono una categorizzazione (cronologica, geografica, stilistica, ecc.)
ampiamente acquisita bensì propongono in larga misura oggetti ripetibili, sovente
prodotti in serie e creati altrove e riportano eventi significativi correlati a fenomeni
più ampi non facilmente illustrabili e documentati da eventi verificatisi nei luoghi
disparati e distali. Conseguentemente, i musei di Storia dell’Arte Sanitaria devono
offrire un’ampia rete di collegamenti con una ‘realtà scientifica’ esterna che consenta
in modo ottimale percezione, visualizzazione, dimostrazione e comprensione della
materia esposta(148)
.
D’altra parte tale materia, rispetto a quella artistica, entra in contatto assai più diretto,
senza mediazioni, con la realtà del visitatore, nella sua dimensione fisica oltreché
emotiva.
L’allestimento, dunque, deve poter consentire modalità distinte per la comunicazione
degli aspetti storici e scientifici e l’illustrazione di quelli tecnici e produttivi. Nel suo
insieme il museo, per avere successo, deve colpire la fantasia, suscitare emozioni, ma
in forme peculiari: da un lato, quale strumento di conoscenza universale, deve
rispettare una rigorosa documentazione; dall’altro, quale strumento divulgativo, deve
indurre coinvolgimento, produrre performance, proporsi come realtà in divenire,
attiva, anticipatrice del futuro. Il museo di Storia dell’Arte Sanitaria, rispetto ad altri
tipi di luoghi espositivi a carattere scientifico, moltiplica quelle potenzialità di
coinvolgimento, in quanto l’oggetto dell’attenzione è la realtà corporea stessa del
visitatore, la sua quotidianità, il suo immediato intorno esistenziale. Per esprimere
appieno l’efficacia comunicativa propria di tale identità l’esposizione deve da un lato
produrre la massima sollecitazione sensoriale e dall’altro immettere l’attenzione in un
tessuto connettivo di implicazioni umane, sociali, territoriali.
Ma l’uso delle nuove tecnologie informatiche e telematiche dischiude ancor più ampi
orizzonti ed impone analisi più specifiche tanto dei paradigmi problematici che del
risultato degli algoritmi e delle applicazioni in termini funzionali e sinergici.
______________
(147) Ibid.; L. Allegret, op. cit.; H. Wyklicky, Das Josephinum. Die Josephs Akademie. Das Institut für
Geschichte der Medizin, Wien 1985.
(148) L. Rossetti, L’università di Padova. Profilo storico, Trieste 1983; C. Bianchi, Il contributo di
Giuseppe Jappelli, Padova 1979; A. Cornoldi, a cura di, Luoghi e vita della città, Padova 1995; I musei,
le collezioni scientifiche e le sezioni antiche della biblioteca, Università di Padova, Padova 1996.
Raimondo Villano - Il tempo scolpito nel silenzio dell’eternità 13
“Non cercare di diventare un uomo di successo,
ma piuttosto un uomo di valore”
Albert Einstein
Raimondo Villano - Nato nel 1960. Vive tra Roma e Torre Ann.ta. La
moglie è biologa, farmacista, assistente sociale e valente docente di
Scienze nei Licei Classico e Scientifico statali; il figlio è un brillante
matematico universitario. Ruoli: Diplomatico (Roma, dal 2011);
Operatore economico internazionale (Roma, dal 2004); General Manager
Villano International Business Team dal 2012 (attività in 16 ambiti di
business, consulting & service, tra cui: affari internazionali, immobiliare alta gamma,
edilizia- restauro, import-export, alimentari, informatica, sanità, arte e cultura);
Membro (dal 2013), Associate Professor in History of Health Administration
Pharmaceutical Department (dal 2014) e Membro Onorario of Ruggero II University
of Florida State (BR, Miami, Florida, USA, dal 2015); Trader (dal 1976), Trader
operativo finanziario indipendente di borse e forex (dal 1983), Cavaliere di Grazia
Magistrale del Sovrano Militare Ordine di Malta (dal 2002, presentato dal Cav. di
Giustizia Fra’ Giorgio Maria Castriota Scanderbeg, discendente dell’Eroe fondatore
del Regno d’Albania); Presidente Fondazione umanitaria Chiron (dal 1985);
Amministratore Unico Chiron Editore (dal 2006); Farmacista (iscritto all’Albo dal
1986). Accademie: Storia Arte Sanitaria-Ministero B.C. (dal 2006), già pontificia
Tiberina (dal 2009), Studi Melitensi (dal 2002), Medical Tradition Smithsonian
Institution-USA (dal 2011), International Society History Pharmacy (dal 2001), Acc.
Italiana Storia Farmacia (dal 2001), a. h. Nobile Collegio Chimico Farmaceutico (dal
2006), Associazione Treccani Cultura (dal 2016). Oltre 100 conferenze e chairman
in decine di congressi. Collabora con importanti Riviste nazionali e internazionali. È
Advisory Board Member per l’Editore statunitense DPC, che pubblica in oltre 150
nazioni. Studi: classici; laurea e abil.: Farmacia (1985); corsi certificati di: Piante
officinali, Tecniche cosmetiche, Sicurezza aziendale, Haccp, Storia, Dottrina sociale
Chiesa, Teologia. Lauree h.c.: Scienze Umane e Sociali (2009); Storia e Filosofia
(2010); Scienze Comunicazione (2013); Diplomazia e Studi internazionali (2015).
Master h.c.: Science Medical Ethics (2010). È stato: autore, organizzatore e
chairman Corso Sicurezza per manager, ottenendo Alti Patronati di Capo dello Stato
e ONU (2000), Consigliere diplomatico Aerec dpt ENVA 2011-15, Segretario
International Committee Biothecnologies Wabt-Unesco 2008-13, membro World
Academy Biomedical Technology (Unesco 2007-12), membro del Gruppo di Studio
“History and definition of pharmacopoeias” dell’International Society for the History
of Pharmacy, coordinato dal Prof. François Ledermann, dell’Università di Berna e
Presidente internazionale Emerito ISHP (Berna, 2012-13), 11 anni in Comitato
scientifico sicurezza sanitaria di IBD (azienda responsabile della sicurezza dei
Tribunali Corte Appello Napoli), CdA Fondazione Beaumont Onlus ricerche su
cancro presieduta dallo scienziato Tarro e con il Prefetto Napoli (2011-12),
Accademico Europeo per le Relazioni Economiche e Culturali 2004-2015. Per 32
anni socio e titolare di un’importante farmacia, fino al 2010. Socio dal 1990,
Segretario a 29 anni 1990-95 (tra i più giovani d’Italia), Presidente 2000-01 Rotary
Club Pompei-Vesuvio e per 14 anni Delegato unico dei Governatori per l’Archivio
del Distretto 2100-Italia (oltre 3.000 rotariani e circa 80 Club) e presso I.C.R. per il
Raimondo Villano - Il tempo scolpito nel silenzio dell’eternità14
Rotary di tutta l’Italia; in Comm.ni Italia: Etica professionale, Azione Mondiale,
Informatica; tra i molti ruoli internazionali: archeologia Pompei-Cartagine; Comitato
Premio Magna Grecia; autore e presentatore al Consiglio Mondiale di Legislazione
del Rotary della Proposta di istituzione della Giornata internazionale a tutela della
Vita (2001-04). Dal 1986 al 1990 Presidente a Napoli, coordinatore nazionale e
fondatore Federazione Giovani Farmacisti; Rappresentante nazionale Sindacato
Federativo. Assist. Prof. Microbiologia Fac. F.cia Na (1985-90, Cattedra Prof.
Lembo-Ist. Sup. Sanità), Effettivo della Società Napoletana di Storia Patria, ammesso
sotto la presidenza dallo storico di fama internazionale e Accademico dei Lincei On.
Prof. Giuseppe GALASSO (Napoli, Maschio Angioino 2009-15), . Proponente e
padrino di vari Soci Onorari, tra cui: Arciv. di Pompei Mons. Francesco Saverio
TOPPI, dal 2013 Servo di Dio in Causa di Beatificazione e Canonizzazione (Rotary,
1992); Dino DE LAURENTIIS (proposto nel 2000), produttore cinematografico di
Hollywood e Premio Oscar alla carriera (Rotary, 2001); Antonio GRECO, Presidente
Tribunale Civile e Penale TA (Rotary, 2000); Giulio TARRO, virologo Candidato al
Premio Nobel per la Medicina nel 2000 e nel 2015 (Asas, 2011); Gianni RIVERA,
Vice Campione del Mondo di Calcio (Aerec, 2012); Luigi CASTIELLO, Cappellano
Magistrale SMOM e Operatore Pastorale Salute-Conferenza Episcopale Italiana
(Asas, 2014); Gualtiero RICCIARDI, Presidente Istituto Superiore di Sanità (Asas,
2016); Patrizio POLISCA, già aiutante dei medici di Paolo VI e Giovanni Paolo II e
Medico del Papa con Benedetto XVI e Francesco e Direttore Sanitario del Vaticano
(Asas, 2016). Premi internazionali: Diploma d’Onore per Servizi eccezionali a
titolo individuale nelle 5 Vie di Azione da Presidente Rotary International (Evanston
2001: solo 100/anno/1,5 mln soci); Benemerenza Anticrimine-Task Force Rotary
Italia, Albania, ex-Jugoslavia, S. Marino (Zurigo 2001); Sapientia Mundi-Etica (Rm
2008); Unione Legion d’Oro-Lavoro (Rm 2010); Veritas in Charitate-Religione
(2011); Bonifaciano-Cultura e Società (2011); Norman Ac.-Editoria Medaglia
aurata (Rm 2014); Norman Ac.-Sanità Galeno di Pergamo (Rm 2014); Norman Ac.-
Sanità 2^ ed. Galeno di Pergamo (Rm 2015); Norman Ac.-Arte fotografica Medaglia
aurata (Rm 2015). Premi nazionali: Aesculapius-Sanità Patroc. Presidenza
Consiglio Ministri (Rm 1987); LXVIII Piccinini Asas-Mi.BAC-Ricerca storico-
scientifica (Rm 2006); LXV Stramezzi-Sanità (Rm 2007); Capitolino-Attività
umanitaria (Rm 2010); Tiberino- Cultura (Rm 2012); LXXIV Serono-Storia e
Letteratura (Rm 2012), Aerec-Cultura (Rm 2013); Benemerenza al merito Sanità
pubblica (Roma, DPR 2013): solo 269 dal 1800 al 2013, Tiberino-Scienza (Rm
2014); LXXIV Piccinini Asas-Mi.BACT-Ricerca storico-scientifica (Rm 2014);
Medaglia Argento al merito Sanità pubblica (Roma, DPR 2016); Asas-Mi.BACT-
Speciale Storia Scienze Biomediche (Rm 2016). Autore di un’ampia e qualificata
produzione letteraria che ammonta a oltre 900 pubblicazioni sanitarie, professionali,
scientifiche, storiche, religiose, artistiche, di cui gran parte su riviste dotate di
revisione critica, indexate e con impact factor, particolarmente apprezzati per
l’originalità, la capacità argomentativa e la logica del pensiero, l’ampiezza e
l’approfondimento delle analisi (con risultati anche di riconosciuto elevato contenuto
teorico), la finezza delle intuizioni e la raffinatezza della prosa; oltre 50 libri (di cui
14, nella sola versione italiana, con complessive 35 edizioni e 19 ristampe; numerosi
tradotti anche in inglese, francese, tedesco e spagnolo) con editori prestigiosi come
Raimondo Villano - Il tempo scolpito nel silenzio dell’eternità 15
Zanichelli, con patrocini da Ministero Beni Culturali, Unesco, Rotary, Università,
ecc., recensiti da Testate di rilievo nazionale, presenti in oltre 120 Biblioteche
italiane (tra cui: Quirinale, Accademia Nazionale Scienze, Ministeri) e in oltre 40
Nazioni (tra cui: National Institute Health-USA, Nationale de France, Congress UK),
in Istituti di Cultura, Università, Musei. Alla Fiera di Francoforte ha debuttato un
suo libro. Oltre 90 opere multimediali (in varie lingue e più edizioni e ristampe )
spesso di notevole pregio e pubblicate con editori e patrocini prestigiosi (tra cui
Bayer S.p.A.). È autore in oltre 40 anni anche di centinaia di opere fotografiche
realizzate con vena innata, apprezzabile talento e particolare sensibilità che lo
inducono a guardare il mondo con originale e, tutt’altro che di rado, unica
inclinazione. È in molti Cataloghi internazionali scientifici, accademici, istituzionali,
pontifici e religiosi tra cui: Scheda Authority File UK Libray of Congress (NACO)
no2006049598; Bibliothèque nationale de France; Deutsche Nationalbibliothek;
Library of National Institutes of Health (NIH) U.S.A.; Biblioteca Magistrale Sovrano
Militare Ordine di Malta; Accademia Nazionale delle Scienze detta dei XL (IT);
Biblioteca Fondazione Ratzinger-Benedetto XVI (Vaticano); 2000 Outstanding
Intellectuals IBC-Cambridge UK dal 2010; Opac Sbn con oltre 230 opere; Scheda di
Autorità Ministero BAC. Vari libri hanno apprezzamenti da autorità istituzionali, tra
cui alcuni regnanti europei e più volte il Capo dello Stato e il Santo Padre.
* * *
Alcuni libri: Società globale informazione, 1996; Rotary per l’Uomo,
2001; Gestione sicurezza in Farmacia (pres. Dr. Renzulli, già
Consulente Sicurezza all’ONU, 2004); Arte e storia Farmacia (pres.
Prof. Ledermann, Presid. International Society History Pharmacy, 2
ediz., 2006); Storia e attività del SMOM (4 ediz., 2007); Meridiani farmaceutici tra
etica laica e morale cattolica (pres. Prof. Tarro, Comm. Naz.le Bioetica, 3 ediz.,
2008); Thesaurus Pharmacologicus (pres. Presid. Farmacisti Italiani Dr. Mandelli
2009); Tempo scolpito in silenzio eternità. Riflessioni su indagine diacronica per
memoria homo faber (pres. eminenti storico Fra’ von Lobstein e critico Prof.
Carosella, 6 rist., 2010); Attività farmaceutiche Regno di Napoli (pres.: Presid. Acc.
It. Storia Farmacia Dr. Corvi, 2010); Logos e teofania nel tempo digitale (pres. Mons.
Trafny, Presid. Dpt Scienza-Fede Pontificio Consiglio Cultura, 2012); Aspetti
religiosi e dimensione ecclesiale SMOM (2013); Musei di farmacia: eco del passato
per un riscatto futuro (pres. Prof. Ledermann, Direttore Biblioteca Svizzera, 2015);
Fotografie - circa 200 sue opere, selezionate per temi filosofici e creativi tra quelle
realizzate in oltre 40 anni (2015). Tra gli oltre 130 multimedia: Cenni arte e storia
farmacia (patroc. AISF, 2002); Influenza A/H1N1 (patroc. Unesco, 2009).
“Ho imparato così tanto da voi, Uomini…
Ho imparato che ognuno vuole vivere sulla cima della montagna,
senza sapere che la vera felicità sta nel come questa montagna è stata scalata”
Gabriel Garcia Marquez
Raimondo Villano - Il tempo scolpito nel silenzio dell’eternità16
Presentazione
entiluomo di compositi interessi sociali e storici, dalla vasta e, oserei dire,
addirittura imponente bibliografia, il confratello Raimondo Villano presenta
alla nostra attenzione l’ultima sua opera di saggistica dal titolo “Il tempo
scolpito nel silenzio dell’eternità. Riflessioni sull’indagine diacronica per la
memoria dell’homo faber”.
Si tratta, in effetti, di un “agile” volumetto, giacché consta di appena poco
più di cento pagine, che si distingue sia per consultabilità ed eleganza che per le
scelte iconografiche, invero raffinatissime.
Mi corre, tuttavia, l’obbligo di fare una precisazione, ovvero che non sia di
inganno l’espressione adottata di “volumetto” giacché il fonema che ci siamo
permessi di utilizzare, sia ben chiaro, si riferisce ad un’opera tutt’altro che di esiguo
spessore non solo in virtù degli argomenti trattati, in effetti tutti, ma proprio tutti
“tosti”, bensì anche per la profondità delle cognizioni e per la meditata attenzione.
Per avere una vaga idea in proposito, del resto, appare sufficiente porre
mente locale già ai soli titoli dei capitoli della Parte Prima e Seconda, benché vada
confessato che per una lettura attenta alcuni di essi presuppongono, se non proprio
impongono, un’immediata conoscenza dei relativi testi.
Soffermandoci, poi, a riflettere sui principali temi portanti, intesi però
nell’accezione più alta del termine, dal coacervo di un’ideale “summa”, l’opera ci
riconduce, relativamente agli aspetti della “memoria”, all’aforisma frutto della
saggezza antica che con Marco Tullio Cicerone suggerisce che la memoria
diminuisce se non la si tiene in esercizio (“memoria minuitur nisi eam exerceas” in
“De senectude”, VII VII. 21) mentre, per ciò che concerne la “storia e sua
metodologia”, essa rimanda ancora a Cicerone là dove asserisce “historia vero
testis temporum, lux veritatis, vita memoriae, magistra vitae, qua voce alia nisi
oratore immortalitati commendatum ” (“De orat”, II, 9, 36) ma anche,
impegnandoci in un ragguardevole “salto” nel tempo, a Massimo D’Azeglio, da cui
apprendiamo che “la storia non è utile perché in essa si legge il passato, ma perché
vi si legge l’avvenire”, a Francesco Domenico Guerrazzi che ne “Il buco al mare”
G
Raimondo Villano - Il tempo scolpito nel silenzio dell’eternità 17
ricorda come “la filosofia della storia è l’arte di cercare e scoprire le leggi
regolatrici del mondo morale”, a Carlo Belgioioso che in “Scuola e famiglia”
afferma che “la storia è il notaio della coscienza pubblica” e, inoltre, a Giacomo
Bazzellotti che trattando di Francesco de Sanctis puntualizza come “i recenti
progressi del metodo hanno allontanato sempre più la storia dall’arte dandole un
carattere sempre più scientifico”.
Soffermandoci, ancora, sugli aspetti della Storia della Scienza e, in
particolare, della scienza sanitaria e sua diffusione, ci sovviene in mente sia la
riflessione di San Gregorio Magno, “quando mundus ad extremum ducitur, tanto
largior nobis aeternae scientiae aditum aperitur”, che quanto asserito da Carlo
Cattaneo, ossia che “scienza è ricchezza” nonché la considerazione di Gaetano
Negri che “il tratto fondamentale dello spirito moderno è che tutte le forze
dell’intelligenza sono portate all’investigazione dei fenomeni fisici e morali
considerati per se stessi all’infuori di ogni pregiudizio di ogni elemento metafisico”
(“Segno dei tempi”, 125).
Ma cosa che ci sta più a cuore, oltre che come storici, in qualità di membri
Professi dei Giovanniti, infine, a proposito delle considerazioni sviluppate sulla sede
delle epifanie divine nell’intreccio fra tempo ed eternità, desideriamo riservarci di
partecipare un ultimo fondamentale rimando all’interessantissimo sintetico precetto
di Giovenale che nelle “Satire” (10, 356) ricorda che “orandum est ut sit mens sana
in corpore sano”: “bisogna pregare affinché una mente sana sia in un corpo sano”!
Roma, 6 febbraio 2010
Fra’ Franz von Lobstein
Ven. Balì Gran Croce di Giustizia
del Sovrano Militare Ordine di Malta
Raimondo Villano - Il tempo scolpito nel silenzio dell’eternità18
Presentazione
l libro, che si compone di due parti ben distinte e pur collegate nell’unità
dell’idea di fondo, affronta l’arduo compito di accostare due ambiti
disciplinari e scientifici tradizionalmente differenziati sia nell’interna
strutturazione che nelle finalità conoscitive: la Storia e l’Informatica.
Lo scopo dell’accostamento è di ordine pratico-operativo, che, senza
compromettere l’autonomia di entrambe le discipline e senza intaccarne gli statuti né
alterarne le interne logiche, dispone le potenzialità dell’una (l’informatica) al
servizio dell’altra (la storia) per dilatarne e potenziarne l’ampiezza degli orizzonti
conoscitivi e per accrescerne la carica pedagogica.
Alla base o alla radice di siffatta operazione, complessa e ardita al tempo
stesso, v’è la ferma fiducia che la differenziazione delle “due culture”, tema
dominante nella seconda metà del secolo scorso, sia destinata a lasciare il posto ad
una auspicata integrazione in un “sapere”, nuovo e antico al tempo stesso, che pare
profilarsi all’orizzonte non troppo lontano del tormentato nostro presente.
All’attesa, ancora piuttosto smarrita e confusa, di un tale avvento sembra
alludere persino il titolo del libro: “Il tempo scolpito nel silenzio dell’eternità”, dove
l’immagine del tempo che faticosamente scolpisce i propri segni sulla sconfinata
lastra dell’eternità non riesce neppure a scalfire, di essa, l’intatto e assorto silenzio.
E così si ricompone, per noi uomini, il mistero del rapporto tempo-eternità.
Allora: ha un senso il generoso sforzo dell’autore di richiamare la nostra
limitata intelligenza di mortali a misurarsi ancora con il problema tempo-eternità, se
esso problema è costitutivamente al di sopra delle possibilità intellettive dell’uomo?
Certamente. Anzi si direbbe che il senso intimo e globale di tutto l’impegnato
e impegnativo discorso che fa il Villano consiste proprio nella consapevolezza del
limite e nello sforzo di spostarlo ancora più oltre utilizzando gli strumenti della
moderna tecnologia.
Ed è in questo sforzo che scienza e storia si ritrovano a collaborare al fine di
far crescere l’uomo in conoscenza senza peraltro autorizzarlo al folle volo di Ulisse
oltre le colonne d’Ercole della sua finitezza.
I
Raimondo Villano - Il tempo scolpito nel silenzio dell’eternità 19
La lunga e articolata riflessione sulla storia, sul suo senso e sui suoi fini è
alimentata e sostenuta da una valida documentazione e da autorevoli riferimenti, ma
non è fine a se stessa, perché è volta alla prospettiva, più limitata, dell’arte sanitaria
e, più precisamente, della storia della farmacia, di cui l’autore è appassionato
cultore.
Dall’affermazione dell’opportunità e dell’utilità di conoscere il passato per
meglio vivere il presente e per più consapevolmente preparare l’avvenire deriva,
come logica conseguenza, l’individuazione dell’informatica come la tecnica che oggi
consente di ampliare straordinariamente, di facilitare, arricchire e diffondere i segni
e le testimonianze del passato a tutto vantaggio sia dell’arricchimento culturale del
presente che della propiziazione d’un più largo orizzonte conoscitivo per il futuro. E
con in più i vantaggi offerti dallo strumento informatico, che consente di superare ed
eliminare le due grandi difficoltà che hanno fino ad ora limitato le possibilità
operative dell’uomo: gli ostacoli del tempo e dello spazio.
Non è certo la conquista dell’onnipotenza, che appartiene soltanto a Dio, ma
è un gigantesco passo avanti fatto dall’uomo nella graduale ma infaticata marcia di
avvicinamento al “gran mare dell’Essere ” supremo.
Ed è merito di Raimondo Villano averlo intuito e fatto oggetto della propria
ricerca.
C.mare di Stabia, 4 marzo 2010
Prof. Antonio Carosella
Past District Governor
del Rotary International 2100-Italia
Raimondo Villano - Il tempo scolpito nel silenzio dell’eternità20
Prefazione
uesto lavoro scaturisce da un particolare coacervo di elementi correlati alla
mia condizione di cultore di storia, di cattolico giovannita, di professionista
sanitario e di cittadino socialmente impegnato in una Nazione splendida
nella sua pur evidente complessità.
Una lettura non sommaria dell’opera credo, invero, possa segnare un
momento nel quale si fa memoria di importanti istanti e aspetti della nostra storia.
Nel contempo, fuor d’ogni retorica, lo scorrere dei capitoli ritengo sia
occasione che può far volgere lo sguardo al futuro riscoprendo l’opportunità, il
valore e il dovere della testimonianza, della narrazione e dell’aiuto alla conoscenza.
Una lettura, dunque, da cui emergono non soltanto solide architravi
concettuali per sorreggere l’impalcatura del ricordo, per non dimenticare, bensì
anche un lavoro letterario che si cimenta nel compimento di un’ulteriore opera
altamente civile, putrellando elementi di riflessione di pacificazione sociale, di
concorso al ravvivamento del sentimento di coesione nazionale, particolarmente
bisognoso d’esser coltivato e diffuso nei tempi attuali, nonché di custodia e
protezione delle autentiche radici che, sostanzialmente, riguardano tutto il Paese.
D’altro canto, con profondo sentimento cristiano, ho inteso sviluppare coerenti
riflessioni con il proposito di collaborare per la diffusione del regno di Dio nel
mondo d’oggi e, in un fecondo metabolismo di fede e ragione, umilmente concorrere
anche allo sforzo di aprire uno spazio per tutti i popoli e per quanti conoscono Dio
da lontano o per i quali Egli è sconosciuto o addirittura estraneo: per aiutarli, in
effetti, ad “agganciarsi a Dio”, al cui cospetto sta ogni creatura umana(1)
.
In qualità di accademico, infine, ho approfondito taluni aspetti metodologici e
di valorizzazione di comparti della disciplina storico-sanitaria.
Raimondo Villano
_________________
(1) I concetti di riferimento sono quello del “cortile dei gentili”, riservato nel Tempio di Gerusalemme ai
pagani che volevano pregare l’unico Dio e che Gesù volle sgomberare da chi l’aveva trasformato in “un
covo di ladri”, e le riflessioni di pertinenza espresse dal Santo Padre Benedetto XVI nel discorso alla
Curia romana per la presentazione degli auguri natalizi (Vaticano, Sala Clementina, 21 dicembre 2009).
Q
Raimondo Villano - Il tempo scolpito nel silenzio dell’eternità 21
“Oratio brevis cogitatio longa”
Marco Tullio Cicerone

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Villano-Tempo scolpito in silenzio eternità-archivio storico e museo

  • 1. Raimondo Villano - Il tempo scolpito nel silenzio dell’eternità 3 Manifestazione di Presentazione con l’Alto Patrocinio di: Ministero dei Beni e le Attività Culturali Edito con il Patrocinio di: Pontificia Accademia Tiberina Accademia di Storia dell’Arte Sanitaria Nobile Collegio Chimico Farmaceutico Accademia Europea per le Relazioni Economiche e Culturali Norman Academy of the State of Florida USA and of the Republic of the Gambia
  • 2. Raimondo Villano - Il tempo scolpito nel silenzio dell’eternità4 “Timeo lectorem unius libri” San Tommaso d’Aquino
  • 3. Raimondo Villano - Il tempo scolpito nel silenzio dell’eternità 5 Cigola la carrucola del pozzo l’acqua sale alla luce e vi si fonde. Trema un ricordo nel ricolmo secchio, nel puro cerchio un’immagine ride. Accosto il volto a evanescenti labbri: si deforma il passato, si fa vecchio, appartiene ad un altro... Ah che già stride la ruota, ti ridona all’atro fondo, visione, una distanza ci divide. Eugenio Montale
  • 4. Raimondo Villano - Il tempo scolpito nel silenzio dell’eternità6 Parte Seconda “La scienza e l’arte appartengono al mondo intero, e di fronte ad esse si dissolvono le barriere della nazionalità” Johann Wolfgang von Goethe
  • 5. Raimondo Villano - Il tempo scolpito nel silenzio dell’eternità 7 Approfondimenti inerenti la Storia dell’Arte Sanitaria n saggio pragmatico di Storia dell’Arte Sanitaria può essere basato da un canto sulla convinzione che anche la storia della sanità (come la storia in generale) abbia qualcosa da insegnare al presente, e, dall’altro, sul presupposto hegeliano che il progresso in campo sanitario (come altri aspetti della cultura) ne costituisca una vera e propria necessità interna. Singer, inoltre, considera la Storia della Medicina strettamente correlata sia con la Storia della Scienza che, in particolare, con quella della Biologia, tanto da finalizzare la propria opera ad una difesa della posizione vitalista in biologia, realizzando così un importante esempio di Storia e Filosofia della Scienza. La sua è una storia della medicina che si identifica completamente con quella della Biologia e delle scienze biomediche, non ammette specificità alcuna per la Medicina e ne trascura gli aspetti strettamente correlati alla società. U
  • 6. Raimondo Villano - Il tempo scolpito nel silenzio dell’eternità8 I primi decenni del secolo scorso, inoltre, segnano un allargamento di prospettive della Storia della Scienza e anche della Storia della Medicina(136) attraverso l’incoraggiamento di un’impostazione aperta alla storia sociale della disciplina, benché in presenza di forti reazioni da parte degli oppositori a tale mutamento di indirizzo. È, in particolare, negli Stati Uniti che si sviluppa una Storia della Medicina aperta agli aspetti sociali(137) . In polemica con gli storici della scienza(138) si rivendica il carattere speciale e indipendente della storia della medicina, proprio in virtù del fatto che essa non può fare a meno di prendere in considerazione i rapporti tra la medicina, il medico e la società, poiché, a differenza di tutte le altre scienze, la medicina ha un’essenziale dimensione pragmatica e sociale(139) . Per tale linea di pensiero, pertanto, la storia sociale della medicina non è un complemento della storia della scienza medica tradizionale bensì deve sostituirla completandola fino a comprendere la storia del paziente e del medico nel loro contesto sociale nonché la storia delle relazioni tra medico e paziente. La storia della medicina sviluppatasi a partire da una prospettiva sociale si è affermata nel secondo dopoguerra(140) suscitando l’interesse degli storici di altra formazione: gli storici sociali, gli storici dell’economia, gli studiosi di demografia, di geografia storica hanno bisogno di informazioni sulle condizioni della salute nelle comunità del passato per le loro ricerche sulla vita materiale o sulle dinamiche delle interrelazioni personali(141) . La storia sociale della medicina, dunque, ha contribuito a spostare il centro di interesse degli studiosi dall’età antica, terreno privilegiato dagli storici tedeschi eruditi del secolo scorso, dal periodo rinascimentale e dal XVII secolo, campo ancora prediletto dagli studiosi delle varie discipline mediche, al XIX secolo, periodo in cui si è verificato il più spettacolare aumento di importanza della medicina come fattore sociale. ______________ (136) Il secondo Congresso Internazionale di Storia della Scienza e della Tecnologia organizzato da Singer e celebratosi a Londra nel 1931 pone gli storici occidentali a contatto con quelli sovietici di impostazione marxista. (137) Ad esempio: M. Polanyi. (138) Soprattutto ad opera degli studiosi del John Hopkins Institute for the History of Medicine, sotto la direzione di H.E. Sigerist. (139) In particolare con G. Sarton. (140) Sigerist, ad esempio, sostiene che: “La medicina non è una branca della scienza e non lo sarà mai. Se la medicina è una scienza, allora è una scienza sociale”. Sigerist riuscì a realizzare il proprio progetto limitatamente alla storia della medicina antica, con i due volumi della History of Medicine (1951-1961). Per la medicina moderna il punto di vista sostenuto da Sigerist fu adottato da R.H. Shryock, destinato a succedere a Sigerist alla direzione del Johns Hopkins Institute, nel suo famoso saggio del 1947. (141) C. Webster per il periodo della rivoluzione scientifica, G. Rosen per l’età contemporanea, O. Temkin per l’età antica.
  • 7. Raimondo Villano - Il tempo scolpito nel silenzio dell’eternità 9 L’archivio storico e l’area museale l progetto di un archivio storico e di un’area museale impone di considerare diversi temi legati, ad esempio, sia alle ineludibili richieste funzionali che alla considerazione di dati comportamentali più complessi. La prima funzione a cui dar risposta è ovviamente quella del contenimento e, quindi, della tutela di un materiale abbastanza delicato come quello prevalentemente cartaceo. Risolto il problema ambientale con un impianto di controllo costante sia termico che igrometrico con una regolazione preferibilmente automatizzata dei valori programmati e quello della sicurezza con un impianto di rilevamento fumi e di spegnimento, si presentano da affrontare alcune altre particolarità: i punti luce, il sistema costruttivo, il layout e la temperatura di colore degli ambienti. La scelta di privilegiare come fonte illuminotecnica principale sorgenti artificiali presenta il vantaggio di evitare alterazioni ai materiali esposti e forti escursioni ambientali; la luce naturale proveniente dagli infissi esterni, inoltre, va preferibilmente controllata e filtrata, attraverso appositi schermi in tessuto, e può essere ulteriormente diffusa in modo attenuato avvalendosi, ad esempio, di lastre traslucide di diaphos. Le scelte legate alle tematiche tecniche, in realtà, sono abbastanza semplici e conseguenti alla specificità dell’intervento mentre sono in qualche modo ben più inconsuete, ma non casuali, le scelte di fondo dell’allestimento che è funzione, innanzitutto, dell’immagine complessiva che si intende ottenere. A tal proposito è intuibile, in linea di massima, l’aspirazione comune ad ottenere un ambiente dell’area museale accattivante e sdrammatizzato nella sua intrinseca serietà ricorrendo ad una I
  • 8. Raimondo Villano - Il tempo scolpito nel silenzio dell’eternità10 scelta di colori sereni, per recuperare più agevolmente in generazioni ed età diverse il gusto della ricerca e della scoperta storica, e armonici nelle componenti del tempo e della materia, nel tentativo di costruire un percorso emozionale poco impegnativo percettivamente ma, nel contempo, necessariamente non del tutto scontato. L’adozione di un sistema costruttivo appositamente studiato può consentire, infine, di realizzare una galleria espositiva, galleria del tempo appunto, destinata non solo ad ospitare nelle sue vetrine i pezzi storici più importanti di una collezione permanente bensì anche a rendere agevole una eventuale rotazione di materiale di archivio o l’approntamento di mostre tematiche. Un aspetto rilevante della tematica in oggetto, però, è senza dubbio costituito dalla conciliazione di permanenza e trasformazione nell’idea di museo, che induce inevitabilmente a interrogarsi sul problema di qual misura un Museo dell’Arte Sanitaria deve riservare al rispetto dell’idea classica di ‘ordinata esposizione’ e di quale altra deve rispondere alla domanda di allestimento come ‘spettacolare esibizione’. “Muovendo dal riconoscimento delle radicali trasformazioni che nel corso del Novecento hanno segnato il museo e le sue sempre più complesse funzioni(142) ”, l’orientamento prevalente è a favore di regolari spazi ‘neutri’, in opposizione agli autoreferenziali esibizionismi formali(143) , a quell’effect Beaubourg, “effetto di dissimulata morte perché al paradossale museo (anti-museo?) delle arti contemporanee, sedicente centro d’arte e cultura (...), non tocca altro compito che richiamare le masse a elaborare fastosamente il lutto della cultura, celebrandone l’ormai indiscussa, sfavillante e seducente, iperrealtà(144) ”. “La centralità assunta nel recente dibattito dalle mostre, la cui crescente spettacolarizzazione non soltanto modifica i modi e i tempi della progettazione scientifica e della fruizione ma interviene anche sull'identità, comunque in trasformazione, dell'istituzione museale; le prospettive diverse assunte dal rapporto fra opera e contesto, dentro e fuori il recinto protetto del museo; (...) la presenza determinante del pubblico e, quindi, la necessità di proporre nuove, più efficaci strategie educative sono alcuni dei temi” da affrontare (...) nella convinzione che il museo (...) sia crocevia irrinunciabile di tradizioni e culture, un dispositivo aperto e discorsivo (Belting) in cui artisti, storici dell'arte, museologi, critici, curatori, educatori hanno l'opportunità di immaginare e di costruire assieme al pubblico inedite esperienze di conoscenza. Perché è proprio nelle prestigiose stanze del museo, oggi più che mai necessaria eterotopia, che può manifestarsi, in materie gesti e parole fatte ad arte, un pensiero realmente “policentrico”, il solo che può rispondere alle urgenze del nostro presente, alle meraviglie e alle difficoltà di quella che Morin ha chiamato ‘l’epopea cosmica della reliance’(145) ”. ______________ (142) Abs rimaneggiato ed adattato dal progetto dell’Archivio Storico della Camera di Commercio di Cremona. (143) Stefania Zuliani, Effetto museo. Arte, critica, educazione, Premessa - Bruno Mondadori, Varese 2009, pag. 122. (144) Convegni sui sui caratteri ottimali dell’architettura dei musei; Architectural League, New York 1985. (145) Stefania Zuliani, ibid.
  • 9. Raimondo Villano - Il tempo scolpito nel silenzio dell’eternità 11 La direzione giusta, dunque, sembra quella che, coniugando la salvaguardia del contenuto scientifico degli oggetti da esporre con l’attrattività della loro esposizione, individui spazi dotati di regole compositive riconoscibili e al tempo stesso declinate secondo una originalità legata ad ogni specifica situazione (contesto espositivo, natura del materiale esposto, interazioni con l’esterno, ecc.): le regole assicurano correttezza e pienezza comunicativa, l’originalità innesca la curiosità propria di ogni opera ‘unica’. La prima regola riguarda la necessità di conferire una certa ‘astrattezza’ all’assetto spaziale, tale da garantire la piena libertà di comunicazione agli oggetti esposti e una loro intercambiabilità. A questo aspetto di permanenza del ‘tipo’ va affiancato quello della sua trasformabilità, operata tuttavia solo sulla base di esigenze umane, come ricorda fra gli altri Rafael Moneo, studioso oltreché progettista di musei significativi(146) . Fra queste esigenze si può ritenere attualmente rilevante l’interattività. Il museo non può essere solo per fruitori cultori della materia, adulti, istruiti, esperti, appassionati; il pubblico negli ultimi anni si è estremamente diversificato per età, grado di istruzione, competenza, motivazione e chiede di essere coinvolto nella materia esposta attraverso un sistema di relazioni: un inquadramento nelle tematiche implicate, un’informazione sui collegamenti con altre discipline e sulle ricadute nella vita reale. ______________ (146) L. Basso Peressut, Musei per la scienza. Science Museums.
  • 10. Raimondo Villano - Il tempo scolpito nel silenzio dell’eternità12 L’interattività, destinata ad assolvere un ruolo particolarmente rilevante, non riguarda, tuttavia, solo i rapporti fra materia esposta e materia non esposta, ma anche quelli fra la materia esposta ed i visitatori, soprattutto nel caso di un’esposizione incentrata sulla realtà plurisensoriale per eccellenza, in cui è intuitivo come l’allestimento possa suscitare un eccezionale coinvolgimento del pubblico a livelli anche molto elevati(147) . A quest’ultima casistica è perfettamente riconducibile la specificità dei musei di Storia dell’Arte Sanitaria. In effetti, i musei scientifici in genere si distinguono in modo particolare dagli altri musei, e soprattutto da quelli d’arte, per la loro forte etero-referenzialità giacché non espongono esclusivamente opere uniche (ad esempio, pinacoteche) e a differenza di queste non presumono una categorizzazione (cronologica, geografica, stilistica, ecc.) ampiamente acquisita bensì propongono in larga misura oggetti ripetibili, sovente prodotti in serie e creati altrove e riportano eventi significativi correlati a fenomeni più ampi non facilmente illustrabili e documentati da eventi verificatisi nei luoghi disparati e distali. Conseguentemente, i musei di Storia dell’Arte Sanitaria devono offrire un’ampia rete di collegamenti con una ‘realtà scientifica’ esterna che consenta in modo ottimale percezione, visualizzazione, dimostrazione e comprensione della materia esposta(148) . D’altra parte tale materia, rispetto a quella artistica, entra in contatto assai più diretto, senza mediazioni, con la realtà del visitatore, nella sua dimensione fisica oltreché emotiva. L’allestimento, dunque, deve poter consentire modalità distinte per la comunicazione degli aspetti storici e scientifici e l’illustrazione di quelli tecnici e produttivi. Nel suo insieme il museo, per avere successo, deve colpire la fantasia, suscitare emozioni, ma in forme peculiari: da un lato, quale strumento di conoscenza universale, deve rispettare una rigorosa documentazione; dall’altro, quale strumento divulgativo, deve indurre coinvolgimento, produrre performance, proporsi come realtà in divenire, attiva, anticipatrice del futuro. Il museo di Storia dell’Arte Sanitaria, rispetto ad altri tipi di luoghi espositivi a carattere scientifico, moltiplica quelle potenzialità di coinvolgimento, in quanto l’oggetto dell’attenzione è la realtà corporea stessa del visitatore, la sua quotidianità, il suo immediato intorno esistenziale. Per esprimere appieno l’efficacia comunicativa propria di tale identità l’esposizione deve da un lato produrre la massima sollecitazione sensoriale e dall’altro immettere l’attenzione in un tessuto connettivo di implicazioni umane, sociali, territoriali. Ma l’uso delle nuove tecnologie informatiche e telematiche dischiude ancor più ampi orizzonti ed impone analisi più specifiche tanto dei paradigmi problematici che del risultato degli algoritmi e delle applicazioni in termini funzionali e sinergici. ______________ (147) Ibid.; L. Allegret, op. cit.; H. Wyklicky, Das Josephinum. Die Josephs Akademie. Das Institut für Geschichte der Medizin, Wien 1985. (148) L. Rossetti, L’università di Padova. Profilo storico, Trieste 1983; C. Bianchi, Il contributo di Giuseppe Jappelli, Padova 1979; A. Cornoldi, a cura di, Luoghi e vita della città, Padova 1995; I musei, le collezioni scientifiche e le sezioni antiche della biblioteca, Università di Padova, Padova 1996.
  • 11. Raimondo Villano - Il tempo scolpito nel silenzio dell’eternità 13 “Non cercare di diventare un uomo di successo, ma piuttosto un uomo di valore” Albert Einstein Raimondo Villano - Nato nel 1960. Vive tra Roma e Torre Ann.ta. La moglie è biologa, farmacista, assistente sociale e valente docente di Scienze nei Licei Classico e Scientifico statali; il figlio è un brillante matematico universitario. Ruoli: Diplomatico (Roma, dal 2011); Operatore economico internazionale (Roma, dal 2004); General Manager Villano International Business Team dal 2012 (attività in 16 ambiti di business, consulting & service, tra cui: affari internazionali, immobiliare alta gamma, edilizia- restauro, import-export, alimentari, informatica, sanità, arte e cultura); Membro (dal 2013), Associate Professor in History of Health Administration Pharmaceutical Department (dal 2014) e Membro Onorario of Ruggero II University of Florida State (BR, Miami, Florida, USA, dal 2015); Trader (dal 1976), Trader operativo finanziario indipendente di borse e forex (dal 1983), Cavaliere di Grazia Magistrale del Sovrano Militare Ordine di Malta (dal 2002, presentato dal Cav. di Giustizia Fra’ Giorgio Maria Castriota Scanderbeg, discendente dell’Eroe fondatore del Regno d’Albania); Presidente Fondazione umanitaria Chiron (dal 1985); Amministratore Unico Chiron Editore (dal 2006); Farmacista (iscritto all’Albo dal 1986). Accademie: Storia Arte Sanitaria-Ministero B.C. (dal 2006), già pontificia Tiberina (dal 2009), Studi Melitensi (dal 2002), Medical Tradition Smithsonian Institution-USA (dal 2011), International Society History Pharmacy (dal 2001), Acc. Italiana Storia Farmacia (dal 2001), a. h. Nobile Collegio Chimico Farmaceutico (dal 2006), Associazione Treccani Cultura (dal 2016). Oltre 100 conferenze e chairman in decine di congressi. Collabora con importanti Riviste nazionali e internazionali. È Advisory Board Member per l’Editore statunitense DPC, che pubblica in oltre 150 nazioni. Studi: classici; laurea e abil.: Farmacia (1985); corsi certificati di: Piante officinali, Tecniche cosmetiche, Sicurezza aziendale, Haccp, Storia, Dottrina sociale Chiesa, Teologia. Lauree h.c.: Scienze Umane e Sociali (2009); Storia e Filosofia (2010); Scienze Comunicazione (2013); Diplomazia e Studi internazionali (2015). Master h.c.: Science Medical Ethics (2010). È stato: autore, organizzatore e chairman Corso Sicurezza per manager, ottenendo Alti Patronati di Capo dello Stato e ONU (2000), Consigliere diplomatico Aerec dpt ENVA 2011-15, Segretario International Committee Biothecnologies Wabt-Unesco 2008-13, membro World Academy Biomedical Technology (Unesco 2007-12), membro del Gruppo di Studio “History and definition of pharmacopoeias” dell’International Society for the History of Pharmacy, coordinato dal Prof. François Ledermann, dell’Università di Berna e Presidente internazionale Emerito ISHP (Berna, 2012-13), 11 anni in Comitato scientifico sicurezza sanitaria di IBD (azienda responsabile della sicurezza dei Tribunali Corte Appello Napoli), CdA Fondazione Beaumont Onlus ricerche su cancro presieduta dallo scienziato Tarro e con il Prefetto Napoli (2011-12), Accademico Europeo per le Relazioni Economiche e Culturali 2004-2015. Per 32 anni socio e titolare di un’importante farmacia, fino al 2010. Socio dal 1990, Segretario a 29 anni 1990-95 (tra i più giovani d’Italia), Presidente 2000-01 Rotary Club Pompei-Vesuvio e per 14 anni Delegato unico dei Governatori per l’Archivio del Distretto 2100-Italia (oltre 3.000 rotariani e circa 80 Club) e presso I.C.R. per il
  • 12. Raimondo Villano - Il tempo scolpito nel silenzio dell’eternità14 Rotary di tutta l’Italia; in Comm.ni Italia: Etica professionale, Azione Mondiale, Informatica; tra i molti ruoli internazionali: archeologia Pompei-Cartagine; Comitato Premio Magna Grecia; autore e presentatore al Consiglio Mondiale di Legislazione del Rotary della Proposta di istituzione della Giornata internazionale a tutela della Vita (2001-04). Dal 1986 al 1990 Presidente a Napoli, coordinatore nazionale e fondatore Federazione Giovani Farmacisti; Rappresentante nazionale Sindacato Federativo. Assist. Prof. Microbiologia Fac. F.cia Na (1985-90, Cattedra Prof. Lembo-Ist. Sup. Sanità), Effettivo della Società Napoletana di Storia Patria, ammesso sotto la presidenza dallo storico di fama internazionale e Accademico dei Lincei On. Prof. Giuseppe GALASSO (Napoli, Maschio Angioino 2009-15), . Proponente e padrino di vari Soci Onorari, tra cui: Arciv. di Pompei Mons. Francesco Saverio TOPPI, dal 2013 Servo di Dio in Causa di Beatificazione e Canonizzazione (Rotary, 1992); Dino DE LAURENTIIS (proposto nel 2000), produttore cinematografico di Hollywood e Premio Oscar alla carriera (Rotary, 2001); Antonio GRECO, Presidente Tribunale Civile e Penale TA (Rotary, 2000); Giulio TARRO, virologo Candidato al Premio Nobel per la Medicina nel 2000 e nel 2015 (Asas, 2011); Gianni RIVERA, Vice Campione del Mondo di Calcio (Aerec, 2012); Luigi CASTIELLO, Cappellano Magistrale SMOM e Operatore Pastorale Salute-Conferenza Episcopale Italiana (Asas, 2014); Gualtiero RICCIARDI, Presidente Istituto Superiore di Sanità (Asas, 2016); Patrizio POLISCA, già aiutante dei medici di Paolo VI e Giovanni Paolo II e Medico del Papa con Benedetto XVI e Francesco e Direttore Sanitario del Vaticano (Asas, 2016). Premi internazionali: Diploma d’Onore per Servizi eccezionali a titolo individuale nelle 5 Vie di Azione da Presidente Rotary International (Evanston 2001: solo 100/anno/1,5 mln soci); Benemerenza Anticrimine-Task Force Rotary Italia, Albania, ex-Jugoslavia, S. Marino (Zurigo 2001); Sapientia Mundi-Etica (Rm 2008); Unione Legion d’Oro-Lavoro (Rm 2010); Veritas in Charitate-Religione (2011); Bonifaciano-Cultura e Società (2011); Norman Ac.-Editoria Medaglia aurata (Rm 2014); Norman Ac.-Sanità Galeno di Pergamo (Rm 2014); Norman Ac.- Sanità 2^ ed. Galeno di Pergamo (Rm 2015); Norman Ac.-Arte fotografica Medaglia aurata (Rm 2015). Premi nazionali: Aesculapius-Sanità Patroc. Presidenza Consiglio Ministri (Rm 1987); LXVIII Piccinini Asas-Mi.BAC-Ricerca storico- scientifica (Rm 2006); LXV Stramezzi-Sanità (Rm 2007); Capitolino-Attività umanitaria (Rm 2010); Tiberino- Cultura (Rm 2012); LXXIV Serono-Storia e Letteratura (Rm 2012), Aerec-Cultura (Rm 2013); Benemerenza al merito Sanità pubblica (Roma, DPR 2013): solo 269 dal 1800 al 2013, Tiberino-Scienza (Rm 2014); LXXIV Piccinini Asas-Mi.BACT-Ricerca storico-scientifica (Rm 2014); Medaglia Argento al merito Sanità pubblica (Roma, DPR 2016); Asas-Mi.BACT- Speciale Storia Scienze Biomediche (Rm 2016). Autore di un’ampia e qualificata produzione letteraria che ammonta a oltre 900 pubblicazioni sanitarie, professionali, scientifiche, storiche, religiose, artistiche, di cui gran parte su riviste dotate di revisione critica, indexate e con impact factor, particolarmente apprezzati per l’originalità, la capacità argomentativa e la logica del pensiero, l’ampiezza e l’approfondimento delle analisi (con risultati anche di riconosciuto elevato contenuto teorico), la finezza delle intuizioni e la raffinatezza della prosa; oltre 50 libri (di cui 14, nella sola versione italiana, con complessive 35 edizioni e 19 ristampe; numerosi tradotti anche in inglese, francese, tedesco e spagnolo) con editori prestigiosi come
  • 13. Raimondo Villano - Il tempo scolpito nel silenzio dell’eternità 15 Zanichelli, con patrocini da Ministero Beni Culturali, Unesco, Rotary, Università, ecc., recensiti da Testate di rilievo nazionale, presenti in oltre 120 Biblioteche italiane (tra cui: Quirinale, Accademia Nazionale Scienze, Ministeri) e in oltre 40 Nazioni (tra cui: National Institute Health-USA, Nationale de France, Congress UK), in Istituti di Cultura, Università, Musei. Alla Fiera di Francoforte ha debuttato un suo libro. Oltre 90 opere multimediali (in varie lingue e più edizioni e ristampe ) spesso di notevole pregio e pubblicate con editori e patrocini prestigiosi (tra cui Bayer S.p.A.). È autore in oltre 40 anni anche di centinaia di opere fotografiche realizzate con vena innata, apprezzabile talento e particolare sensibilità che lo inducono a guardare il mondo con originale e, tutt’altro che di rado, unica inclinazione. È in molti Cataloghi internazionali scientifici, accademici, istituzionali, pontifici e religiosi tra cui: Scheda Authority File UK Libray of Congress (NACO) no2006049598; Bibliothèque nationale de France; Deutsche Nationalbibliothek; Library of National Institutes of Health (NIH) U.S.A.; Biblioteca Magistrale Sovrano Militare Ordine di Malta; Accademia Nazionale delle Scienze detta dei XL (IT); Biblioteca Fondazione Ratzinger-Benedetto XVI (Vaticano); 2000 Outstanding Intellectuals IBC-Cambridge UK dal 2010; Opac Sbn con oltre 230 opere; Scheda di Autorità Ministero BAC. Vari libri hanno apprezzamenti da autorità istituzionali, tra cui alcuni regnanti europei e più volte il Capo dello Stato e il Santo Padre. * * * Alcuni libri: Società globale informazione, 1996; Rotary per l’Uomo, 2001; Gestione sicurezza in Farmacia (pres. Dr. Renzulli, già Consulente Sicurezza all’ONU, 2004); Arte e storia Farmacia (pres. Prof. Ledermann, Presid. International Society History Pharmacy, 2 ediz., 2006); Storia e attività del SMOM (4 ediz., 2007); Meridiani farmaceutici tra etica laica e morale cattolica (pres. Prof. Tarro, Comm. Naz.le Bioetica, 3 ediz., 2008); Thesaurus Pharmacologicus (pres. Presid. Farmacisti Italiani Dr. Mandelli 2009); Tempo scolpito in silenzio eternità. Riflessioni su indagine diacronica per memoria homo faber (pres. eminenti storico Fra’ von Lobstein e critico Prof. Carosella, 6 rist., 2010); Attività farmaceutiche Regno di Napoli (pres.: Presid. Acc. It. Storia Farmacia Dr. Corvi, 2010); Logos e teofania nel tempo digitale (pres. Mons. Trafny, Presid. Dpt Scienza-Fede Pontificio Consiglio Cultura, 2012); Aspetti religiosi e dimensione ecclesiale SMOM (2013); Musei di farmacia: eco del passato per un riscatto futuro (pres. Prof. Ledermann, Direttore Biblioteca Svizzera, 2015); Fotografie - circa 200 sue opere, selezionate per temi filosofici e creativi tra quelle realizzate in oltre 40 anni (2015). Tra gli oltre 130 multimedia: Cenni arte e storia farmacia (patroc. AISF, 2002); Influenza A/H1N1 (patroc. Unesco, 2009). “Ho imparato così tanto da voi, Uomini… Ho imparato che ognuno vuole vivere sulla cima della montagna, senza sapere che la vera felicità sta nel come questa montagna è stata scalata” Gabriel Garcia Marquez
  • 14. Raimondo Villano - Il tempo scolpito nel silenzio dell’eternità16 Presentazione entiluomo di compositi interessi sociali e storici, dalla vasta e, oserei dire, addirittura imponente bibliografia, il confratello Raimondo Villano presenta alla nostra attenzione l’ultima sua opera di saggistica dal titolo “Il tempo scolpito nel silenzio dell’eternità. Riflessioni sull’indagine diacronica per la memoria dell’homo faber”. Si tratta, in effetti, di un “agile” volumetto, giacché consta di appena poco più di cento pagine, che si distingue sia per consultabilità ed eleganza che per le scelte iconografiche, invero raffinatissime. Mi corre, tuttavia, l’obbligo di fare una precisazione, ovvero che non sia di inganno l’espressione adottata di “volumetto” giacché il fonema che ci siamo permessi di utilizzare, sia ben chiaro, si riferisce ad un’opera tutt’altro che di esiguo spessore non solo in virtù degli argomenti trattati, in effetti tutti, ma proprio tutti “tosti”, bensì anche per la profondità delle cognizioni e per la meditata attenzione. Per avere una vaga idea in proposito, del resto, appare sufficiente porre mente locale già ai soli titoli dei capitoli della Parte Prima e Seconda, benché vada confessato che per una lettura attenta alcuni di essi presuppongono, se non proprio impongono, un’immediata conoscenza dei relativi testi. Soffermandoci, poi, a riflettere sui principali temi portanti, intesi però nell’accezione più alta del termine, dal coacervo di un’ideale “summa”, l’opera ci riconduce, relativamente agli aspetti della “memoria”, all’aforisma frutto della saggezza antica che con Marco Tullio Cicerone suggerisce che la memoria diminuisce se non la si tiene in esercizio (“memoria minuitur nisi eam exerceas” in “De senectude”, VII VII. 21) mentre, per ciò che concerne la “storia e sua metodologia”, essa rimanda ancora a Cicerone là dove asserisce “historia vero testis temporum, lux veritatis, vita memoriae, magistra vitae, qua voce alia nisi oratore immortalitati commendatum ” (“De orat”, II, 9, 36) ma anche, impegnandoci in un ragguardevole “salto” nel tempo, a Massimo D’Azeglio, da cui apprendiamo che “la storia non è utile perché in essa si legge il passato, ma perché vi si legge l’avvenire”, a Francesco Domenico Guerrazzi che ne “Il buco al mare” G
  • 15. Raimondo Villano - Il tempo scolpito nel silenzio dell’eternità 17 ricorda come “la filosofia della storia è l’arte di cercare e scoprire le leggi regolatrici del mondo morale”, a Carlo Belgioioso che in “Scuola e famiglia” afferma che “la storia è il notaio della coscienza pubblica” e, inoltre, a Giacomo Bazzellotti che trattando di Francesco de Sanctis puntualizza come “i recenti progressi del metodo hanno allontanato sempre più la storia dall’arte dandole un carattere sempre più scientifico”. Soffermandoci, ancora, sugli aspetti della Storia della Scienza e, in particolare, della scienza sanitaria e sua diffusione, ci sovviene in mente sia la riflessione di San Gregorio Magno, “quando mundus ad extremum ducitur, tanto largior nobis aeternae scientiae aditum aperitur”, che quanto asserito da Carlo Cattaneo, ossia che “scienza è ricchezza” nonché la considerazione di Gaetano Negri che “il tratto fondamentale dello spirito moderno è che tutte le forze dell’intelligenza sono portate all’investigazione dei fenomeni fisici e morali considerati per se stessi all’infuori di ogni pregiudizio di ogni elemento metafisico” (“Segno dei tempi”, 125). Ma cosa che ci sta più a cuore, oltre che come storici, in qualità di membri Professi dei Giovanniti, infine, a proposito delle considerazioni sviluppate sulla sede delle epifanie divine nell’intreccio fra tempo ed eternità, desideriamo riservarci di partecipare un ultimo fondamentale rimando all’interessantissimo sintetico precetto di Giovenale che nelle “Satire” (10, 356) ricorda che “orandum est ut sit mens sana in corpore sano”: “bisogna pregare affinché una mente sana sia in un corpo sano”! Roma, 6 febbraio 2010 Fra’ Franz von Lobstein Ven. Balì Gran Croce di Giustizia del Sovrano Militare Ordine di Malta
  • 16. Raimondo Villano - Il tempo scolpito nel silenzio dell’eternità18 Presentazione l libro, che si compone di due parti ben distinte e pur collegate nell’unità dell’idea di fondo, affronta l’arduo compito di accostare due ambiti disciplinari e scientifici tradizionalmente differenziati sia nell’interna strutturazione che nelle finalità conoscitive: la Storia e l’Informatica. Lo scopo dell’accostamento è di ordine pratico-operativo, che, senza compromettere l’autonomia di entrambe le discipline e senza intaccarne gli statuti né alterarne le interne logiche, dispone le potenzialità dell’una (l’informatica) al servizio dell’altra (la storia) per dilatarne e potenziarne l’ampiezza degli orizzonti conoscitivi e per accrescerne la carica pedagogica. Alla base o alla radice di siffatta operazione, complessa e ardita al tempo stesso, v’è la ferma fiducia che la differenziazione delle “due culture”, tema dominante nella seconda metà del secolo scorso, sia destinata a lasciare il posto ad una auspicata integrazione in un “sapere”, nuovo e antico al tempo stesso, che pare profilarsi all’orizzonte non troppo lontano del tormentato nostro presente. All’attesa, ancora piuttosto smarrita e confusa, di un tale avvento sembra alludere persino il titolo del libro: “Il tempo scolpito nel silenzio dell’eternità”, dove l’immagine del tempo che faticosamente scolpisce i propri segni sulla sconfinata lastra dell’eternità non riesce neppure a scalfire, di essa, l’intatto e assorto silenzio. E così si ricompone, per noi uomini, il mistero del rapporto tempo-eternità. Allora: ha un senso il generoso sforzo dell’autore di richiamare la nostra limitata intelligenza di mortali a misurarsi ancora con il problema tempo-eternità, se esso problema è costitutivamente al di sopra delle possibilità intellettive dell’uomo? Certamente. Anzi si direbbe che il senso intimo e globale di tutto l’impegnato e impegnativo discorso che fa il Villano consiste proprio nella consapevolezza del limite e nello sforzo di spostarlo ancora più oltre utilizzando gli strumenti della moderna tecnologia. Ed è in questo sforzo che scienza e storia si ritrovano a collaborare al fine di far crescere l’uomo in conoscenza senza peraltro autorizzarlo al folle volo di Ulisse oltre le colonne d’Ercole della sua finitezza. I
  • 17. Raimondo Villano - Il tempo scolpito nel silenzio dell’eternità 19 La lunga e articolata riflessione sulla storia, sul suo senso e sui suoi fini è alimentata e sostenuta da una valida documentazione e da autorevoli riferimenti, ma non è fine a se stessa, perché è volta alla prospettiva, più limitata, dell’arte sanitaria e, più precisamente, della storia della farmacia, di cui l’autore è appassionato cultore. Dall’affermazione dell’opportunità e dell’utilità di conoscere il passato per meglio vivere il presente e per più consapevolmente preparare l’avvenire deriva, come logica conseguenza, l’individuazione dell’informatica come la tecnica che oggi consente di ampliare straordinariamente, di facilitare, arricchire e diffondere i segni e le testimonianze del passato a tutto vantaggio sia dell’arricchimento culturale del presente che della propiziazione d’un più largo orizzonte conoscitivo per il futuro. E con in più i vantaggi offerti dallo strumento informatico, che consente di superare ed eliminare le due grandi difficoltà che hanno fino ad ora limitato le possibilità operative dell’uomo: gli ostacoli del tempo e dello spazio. Non è certo la conquista dell’onnipotenza, che appartiene soltanto a Dio, ma è un gigantesco passo avanti fatto dall’uomo nella graduale ma infaticata marcia di avvicinamento al “gran mare dell’Essere ” supremo. Ed è merito di Raimondo Villano averlo intuito e fatto oggetto della propria ricerca. C.mare di Stabia, 4 marzo 2010 Prof. Antonio Carosella Past District Governor del Rotary International 2100-Italia
  • 18. Raimondo Villano - Il tempo scolpito nel silenzio dell’eternità20 Prefazione uesto lavoro scaturisce da un particolare coacervo di elementi correlati alla mia condizione di cultore di storia, di cattolico giovannita, di professionista sanitario e di cittadino socialmente impegnato in una Nazione splendida nella sua pur evidente complessità. Una lettura non sommaria dell’opera credo, invero, possa segnare un momento nel quale si fa memoria di importanti istanti e aspetti della nostra storia. Nel contempo, fuor d’ogni retorica, lo scorrere dei capitoli ritengo sia occasione che può far volgere lo sguardo al futuro riscoprendo l’opportunità, il valore e il dovere della testimonianza, della narrazione e dell’aiuto alla conoscenza. Una lettura, dunque, da cui emergono non soltanto solide architravi concettuali per sorreggere l’impalcatura del ricordo, per non dimenticare, bensì anche un lavoro letterario che si cimenta nel compimento di un’ulteriore opera altamente civile, putrellando elementi di riflessione di pacificazione sociale, di concorso al ravvivamento del sentimento di coesione nazionale, particolarmente bisognoso d’esser coltivato e diffuso nei tempi attuali, nonché di custodia e protezione delle autentiche radici che, sostanzialmente, riguardano tutto il Paese. D’altro canto, con profondo sentimento cristiano, ho inteso sviluppare coerenti riflessioni con il proposito di collaborare per la diffusione del regno di Dio nel mondo d’oggi e, in un fecondo metabolismo di fede e ragione, umilmente concorrere anche allo sforzo di aprire uno spazio per tutti i popoli e per quanti conoscono Dio da lontano o per i quali Egli è sconosciuto o addirittura estraneo: per aiutarli, in effetti, ad “agganciarsi a Dio”, al cui cospetto sta ogni creatura umana(1) . In qualità di accademico, infine, ho approfondito taluni aspetti metodologici e di valorizzazione di comparti della disciplina storico-sanitaria. Raimondo Villano _________________ (1) I concetti di riferimento sono quello del “cortile dei gentili”, riservato nel Tempio di Gerusalemme ai pagani che volevano pregare l’unico Dio e che Gesù volle sgomberare da chi l’aveva trasformato in “un covo di ladri”, e le riflessioni di pertinenza espresse dal Santo Padre Benedetto XVI nel discorso alla Curia romana per la presentazione degli auguri natalizi (Vaticano, Sala Clementina, 21 dicembre 2009). Q
  • 19. Raimondo Villano - Il tempo scolpito nel silenzio dell’eternità 21 “Oratio brevis cogitatio longa” Marco Tullio Cicerone