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Raimondo Villano
Thesaurus
Pharmacologicus
medicamenti, rimedi, segreti,
strumenti e pratiche speziali
Sotto l’Alto Patrocinio di:
ACCADEMIA TIBERINA
Istituto di Cultura Universitaria e di Studi Superiori
Accademia di Storia dell’Arte Sanitaria
Ente Morale sotto la Tutela del Ministero
Dei Beni Artistici e le Attività Culturali
Con la Presentazione di:
Andrea Mandelli
Presidente Federazione Ordini Farmacisti Italiani
Presentazione
La storia della cura, della medicina risale altrettanto indietro della storia stessa dell’uomo. Ripercorrere
questa catena di eventi, significa senz’altro valutare i progressi che la scienza modernamente intesa ha fatto
registrare, ma anche cogliere con sorpresa e commozione quanto di positivo, di efficace, aveva saputo
trovare ciò che scienza non era ancora ma sicuramente non era più magia o superstizione.
Basti pensare a quante delle erbe officinali largamente impiegate nei secoli scorsi hanno poi trovato la
loro sistemazione nel corpo della farmacologia moderna, ma non soltanto di questo si tratta. È facile reperire,
anche prima di Galileo, i segni di quell’osservazione attenta del fenomeno che ancora oggi è alla base di tutto
l’agire della medicina e con essa della farmacologia.
Tutto questo ben descrive il risultato della lettura del Thesaurus Pharmacologicus redatto dal Collega
Raimondo Villano con la tenacia del ricercatore, il gusto del bibliofilo e, naturalmente, la mano sicura del
farmacista.
Molte delle ricette, prescrizioni e spiegazioni riportate dal Thesaurus sarebbero rimaste relegate
all’ambito iperspecialistico e nelle pagine di codici difficilmente consultabili dal profano della ricerca storica
se non vi fosse stata la dedizione di Raimondo Villano alla divulgazione delle origini della farmacologia.
Non è un merito da poco, in un’epoca come la nostra che tende ad appiattire le discipline scientifiche in
una sorta di eterno presente, nascondendone il faticoso divenire nell’arco dei secoli.
In questo senso, il Thesaurus Pharmacologicus si inscrive nella giovane tradizione della storia del sapere
scientifico, uno dei filoni più interessanti e fecondi della ricerca storica contemporanea.
Andrea Mandelli
Presidente della Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani
““ Noi prepariamo la medicina,Noi prepariamo la medicina,
ma è Dio che ci dà la salute”ma è Dio che ci dà la salute”
Spezieria dei Padri Carmelitani ScalziSpezieria dei Padri Carmelitani Scalzi
di Sant’Anna in Genova (1778)di Sant’Anna in Genova (1778)
© Copyright 2009 Fondazione Chiron e Raimondo Villano - Tutti i diritti riservati
“ Lo storico racconta le cose accadute,
il potere quelle che potrebbero accadere,
la poesia ha a che fare con le verità generali,
la storia con eventi specifici”
Aristotele (Poetica)
Ⓒ
Ricerche, elaborazione,
impaginazione,
realizzazione ipertestuale
e multimediale
a cura di
Raimondo Villano
Edizioni CHIRON - ottobre 2009
FONDAZIONE CHIRON
www.chiron-found.org
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delle informazioni e dei dati contenuti in questo dvd, in parte fornite dallo
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discrezione dandone comunicazione al Presidente dell’Accademia di Storia
dell’Arte Sanitaria, le informazioni e i dati contenuti nel presente dvd.
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“ Il passato è indistruttibile,
anche perché gli avvenimenti storici
sono parte delle trame delle nostre vite”
Erich G. Hobsbawm (Il
secolo breve)
Antiche ricetteAntiche ricette
Antiche pratiche spezialiAntiche pratiche speziali
Tecniche di laboratorioTecniche di laboratorio
Strumenti di laboratorioStrumenti di laboratorio
Bilance, pesi e misureBilance, pesi e misure
MortaiMortai
Aforismi e curiositàAforismi e curiosità
SatiraSatira
Proverbi e aneddotiProverbi e aneddoti
Dialoghi burleschiDialoghi burleschi
Elegia di Andromaco sulla TeriacaElegia di Andromaco sulla Teriaca
Aforismi e curiosità
Aforismi e curiositàAforismi e curiosità
* L’ipotesi di etimologia della parola pomata fa riferimento ad una
preparazione ottenuta bollendo mele profumate dette pomi appi (dal latino
pomum apium: dall’intenso profumo che attrae le api) con acque profumate e
completando l’operazione aggiungendo grasso animale solido e pastoso.
Probabilmente, in epoca anteriore, venivano utilizzate per la preparazione
delle pomate non solo le mele ma qualsiasi altro frutto con odore gradevole: il
termine latino pomum, infatti, è usato da molti autori in genere per indicare
frutti.* In tema di clisteri gli Egizi, convinti della correlazione tra stato patologico e
cattiva assimilazione dei cibi, hanno la consuetudine di purgarsi per tre giorni
consecutivi e di praticare clisteri evacuativi di scorie e tossine(64)
; questi ultimi
rimedi rettali sono di tale rilievo nella società delle piramidi da avere finanche
un medico di alta specializzazione denominato “custode dell’ano(65)
”.
Per i medici greci il clistere è l’enema (“versare dentro”) o il clyster,
(“lavativo”). L’Antologia Palatina(66)
usa il verbo klyzein (“lavare dentro”).
 
Per i Romani il clister è metodo igienico d’uso corrente anti stipsi e purificante.
Il medico Celso adora il clistere e scrive che “è molto conveniente un uso
moderato, di modo che né troppo spesso debba sperimentarsi il clistere, né lo
si eviti per una o due volte se la testa è pesante, se gli occhi si abbagliano, se
è malato l’intestino grosso che i Greci chiamano colon, se si hanno dolori in
fondo al ventre o all’anca, se nello stomaco si radunano materie biliose o vi si
raccoglie della pituita o qualche umore acquoso, se la respirazione è faticosa,
se il ventre non si svuota da sé, e ancor più se la feccia è discesa e rimane
dentro, oppure se l’ammalato non andando di corpo sente nel proprio alito un
odore di feci, o se queste sono corrotte, o se lo stare a dieta non ha eliminato
la febbre, o se lo stato delle forze non permette il salasso di sangue, o se la
persona ha bevuto molto prima di ammalarsi, o infine se dopo essere andato
abbondantemente di corpo tutt’a un tratto gli si chiude(67)
”
_______________
(64) Erodoto, Storie degli Egizi.
(65) Papiro del 1500 a.C. circa della Valle del Nilo del faraone Amenophis I (XVIII Dinastia) -
Ritrovamento dell’egittologo G.M.Ebers, 1870.
(66) II, 18.
(67) Celso, I purgativi.
Inoltre, molte donne praticano il “clistere d’aria” come… antimeteorico (!) avvalendosi di cannula collegata ad un otre di pelle pieno di aria o ad un mantice manovrato da
un servo(68)
.
L’imperatore Nerone, poi, si fa praticare con regolarità i clisteri addirittura per conservare una “voce forte e squillante(69)”.
Nella Germania del XVIII secolo il clyster è “una formula di medicamento fluido d’uso esterno che a vario scopo è iniettato tramite cannula o siringa nell’intestino retto.
L’invenzione di tale medicamento va attribuita alla cicogna nera chiamata ibis(70)
”
A metà Settecento in Italia il clysterium è sia un “medicamentum liquidum quod intestino injicitur ad abluendum alvum(71)” che un instrumentum”, arnese cilindrico a
pistone simile ad una siringa per immettere fluidi attraverso l’ano. Le donne africane dei Bondios, nella regione di Oragui nel Congo, ancora a fine XIX secolo, praticano il
clistere ai loro bambini soffiando energicamente nel retto l’acqua calda raccolta nella bocca con apposita canna di bambù(72)
.
Ancora in tempi moderni, infine, è per tradizione praticato quotidianamente dagli indigeni dei villaggi interni della Costa d’Avorio il clistere di acqua e peperoni forti: polpa
di peperoni forti macinati in mortaio di pietra e macerati in acqua versata in una zucca secca dal collo molto lungo introdotto nell’ano. È intuibile che, al più non appena
ultimato l’enteroclisma, inevitabilmente lo “stoico” indigeno sia assalito da un certo improcrastinabile stimolo all’evacuazione(73)
!
 
* La Città/Stato di Venezia, la Repubblica della Serenissima, è la prima ad introdurre alla metà del 1300 il lazzaretto e le prime misure di quarantena. I lazzaretti sono
dotati di un regolamento che prevede, come ad esempio quello di Nisida (Napoli), la distinzione in tre classi a seconda del prezzo pagato. Il periodo di contumacia ha una
durata di quaranta giorni perché, secondo la dottrina ippocratica dei giorni critici, il quarantesimo è l’ultimo giorno in cui può manifestarsi una malattia acuta, come
appunto la peste. Il termine quarantena è usato dapprima per indicare che l’isolamento dura quaranta giorni e tale è conservato quando la contumacia è limitata a tre
quarti di luna (22 giorni) o a due settimane.
 * Nei tempi antichi la cura degli animali non di rado merita uguale interesse, se non talora addirittura maggiore, rispetto a quello degli uomini per il cinico ma
inconfutabile motivo economico che se viene a morte un bambino si trattava di una bocca in meno da sfamare mentre se muore un animale (da reddito) si tratta di molte
bocche che hanno assai meno da mangiare in una società sempre alla ricerca del pane quotidiano. Già dal Codice di Hamurabi di 3700 anni fa, ad esempio, ricaviamo un
sistema di monetizzazione con compensi e penalità oltre che per i chirurghi anche per i veterinari: un compenso pari a 1/6 del valore dell’animale se guarisce, un
indennizzo della metà del valore della bestia se muore).
 
* “Non si deve mai disperare della storia, e tutto quanto è esistito può rinascere. Basta che un seme con un po’ di terra rimanga in un vaso spezzato perché si produca
una nuova fioritura(74)
”.
 
* L’uso dell’oppio è documentato già nel 4000 a.C. in Mesopotamia e presso i Sumeri che raffigurano il papavero come pianta della gioia.
L’oppio presso gli Egizi è impiegato come calmante per i bambini mentre a Troia è l’ingrediente principale del pharmakon nepenthes che Elena versa nel vino durante il
banchetto con Telemaco alla corte di Menelao (Omero. Odissea, IV, 219-228). Nella mitologia greca e romana l’oppio è usato nel culto ufficiale della sorella di Zeus e dea
della terra feconda Demetra che utilizza il papavero per sedare il dolore per il rapimento di sua figlia Persefone ed è raffigurata con in mano il papavero tra le spighe di
grano. Il papavero, inoltre, sovente è presente in mano al dio del sonno Morfeo mentre la dea della notte Nyx dispensa papaveri agli uomini. Galeno, infine, somministra
una tale quantità di teriaca (a base di oppio) all’imperatore Marco Aurelio da fargli insorgere dipendenza.
_______________
(68) Avicenna, Canon.
(69) Svetonio, Vite dei dodici Cesari.
(70) Enciclopedia Zedier Universal Lexicon, lemma “Clyster”, vol. VI, Lipsia (De) 1733.
(71) Manuale “Calepino”, Padova, 1752.
(72) Relazionato dal medico coloniale Huot (1904).
(73) Lorenzoni Piero, La giuliva siringa – Milano, 1969.
(74) Concetto di François-René de Chateuabriand rielaborato da Gonzague de Reynold in La formation de l’Europe, vol. III, L’hellénisme et le génie européen, Eglof. Librairie de l’Université, Friburgo, 1944.
* Quando gli apotecari vanno a casa del malato per praticare il clistere indossano un abito leggeri di lana nera con un grembiulino bianco e un ampio
cappello, sono muniti di un vaso di stagno per riporvi il clistere e di una grande siringa chiusa in una custodia di cuoio che portano agganciata alla cintura a
mo’ di faretra. A seconda del ceto e della ricchezza del cliente(75)
gli apprendisti apotecari applicano alla loro siringa cannule di avorio (tipo lusso) o di
legno (tipo economico).
 
•Il 15 gennaio 1708 a Dresda, dopo numerosi tentativi e fallimenti, Bottger Johann Friedrich (1685-1719), già garzone a Berlino nella “Farmacia del
Cigno” di Federico Zorn, riesce a produrre per Augusto il Forte di Sassonia il primo vero esemplare europeo di porcellana(76)
.
 * Nel 1867 a Parigi in una teca nella soffitta di una farmacia sono scoperti dei reperti attribuiti a Giovanna d’Arco, Pulzella d’Orleans(77)
:
un’osso umano ed un pezzo di legno bruciacchiato con accanto una pergamena settecentesca recante la scritta: “Questi sono i resti raccolti sotto il palo
dove è stata bruciata la Pulzella(78)
”.
 
* Le farmacie portatili sono cassette, realizzate in legno da ebanisti, per contenere sia medicamenti che alcuni strumenti necessari alla loro
preparazione o utilizzo (ad esempio, il bilancino). Esse sono di vario genere: vi sono quelle domestiche contenenti farmaci di pronto uso personale a
disposizione della famiglia e riposte comunemente sui cassettoni; quelle dei medici di campagna, poste sulle carrozze per pratici spostamenti, quelle
da viaggio, quelle da campo largamente impiegate durante i conflitti bellici, ecc. Questi oggetti spesso di pregevole fattura e nobili materiali, non di rado
sono di interesse e valore antiquario anche particolarmente significativo e non pochi sono presenti in collezioni private e museali.
 
•“La Spezieria di un Farmacista dotto ed istruito non contiene mai gente oziosa, garrula, sfaccendata, e nojosa. Niente vi è che più
incomodi la gioventù farmaceutica occupata nella spedizione di medicamenti che simili vagabondi i quali, per non saprese come far passare il tempo, si
mettono in una Spezieria culattando una panca, assordando i vicini con i loro sciocchi non meno che inutili discorsi(79)
”.
* “Non cura lo Speziale dotto i meschini guadagni che provengono dall’esercizio di altre arti . Il vendere il rosolio al minuto, acque
rinfrescative, caffè e dolci lo distolgono dalle sue occupazioni serie ed importanti, e lascia questo commercio al miserabile che non sa come altronde
vivere. Cotesti speziali sono insetti schifosi che strisciano per la polvere e per le sozzure non avendo ali per alzarsi dal fango ove l’ignoranza li ha confinati
a perpetuità(80)
”.
_______________
(75) Berthe.
(76) La formula esatta rimane un segreto custodito in Sassonia e realizzato dalla manifattura Meissen-Albreschtsburg fino al 1719, quando è venduta da due traditori alla manifattura di
Vienna. Successivamente il segreto è carpito ulteriormente e la diffusione della porcellana diventa di larga scala. In pochi anni il numero delle manifatture aumentò, anche se erano quasi
sempre collegate alle corti , i cui principi assumevano il controllo della produzione, del commercio e della vendita.
(77) Arsa sul rogo nel 1431 a Rouen e proclamata Santa nel 1920 da Benedetto XV.
(78) La scoperta avviene in un momento particolare della storia della Francia, l’epoca di restaurazione ufficiale di Napoleone III dopo la rivoluzione: il nuovo regime ha un disperato
bisogno di creare un mito ancorato alla fede in Dio e nella Chiesa Cattolica per poter radicare il suo potere. Le reliquie diventano subito oggetto di culto e la stessa Giovanna d’Arco diventa
ufficialmente l’eroina di tutti i francesi. Nel 2007, però, sono resi pubblici i rapporti delle indagini svolte sui reperti da cui emerge che è stata rinvenuta vaniglina (prodotta dalla
decomposizione e tipica delle mummie e non di un corpo che brucia) e che l’analisi al carbonio 14 data i resti ad un periodo compreso tra il III ed il VI secolo a.C.
(79) San Giorgio Paolo (Milano, 1804); da: Aforismi - Orgoglio professionale tra passato e presente - Pagine di Storia della Farmacia e Scienze Farmaceutiche AD 2001 - Nobile Collegio
Chimico Farmaceutico Universitas Aromatariorum Urbis - Accademia Romana di Storia della Farmacia e di Scienze Farmaceutiche; Cardoni, novembre 2002.
•“È pur dovere del dotto Farmacista di passare di tanto in tanto in
rivista la propria Spezieria. Pre quanto diligenze si usino, qualche cosa sempre
si guasta, qualche cosa manca, qualche cosa si trova fuori di luogo e mal
conservata. Niente di più utile evvi per rimediare a questi piccoli disordini che di
visitare la propria Farmacia, anzi di farla visitare, dai propri allievi, perchè
scontrandosi qualcuna delle loro negligenze, il maestro piacevolmente li corregge e
fa ad essi osservare i propri medicamenti, il modo di prevenirli o di correggerli e il
danno che ne può derivare(81)
”.
* La fattura emessa dal farmacista dell’Ottocento con l’intestazione a
stampa è sovente caratterizzata dal logo della farmacia, che cerca di sintetizzarne
l’immagine, e dalla rappresentazione o citatazione di premi, diplomi, medaglie e
riconoscimenti ricevuti dalla farmacia che ne attestano il prestigio. Non di rado, poi,
sono citati su di un lato del documento sia la varietà merceologica che i servizi della
farmacia: orario di apertura, servizio continuo, analisi chimiche e cliniche,
ambulatorio medico-chirurgico-ostetrico, servizio di ambulanza.
 
* L’Unicorno è un animale leggendario sovente ricordato e raffigurato nei codici
medievali dei Bestiari e nei trattati naturalistici del Cinquento e del Seicento (ad
esempio: Gesner, Aldrovandi, ecc.).
La fiera, dalle sembianze di equino selvaggio ed indomito dotato di un lungo corno
ritorto a spirale sulla fronte e di zoccoli bifidi, raramente era avvistato vivo abitando
in regioni quasi inaccessibili di India, Arabia ed Etiopia.
Imperatori e re erano disposti ad ingenti esborsi di denaro pur di avere i suoi corni
d’avorio che gli speziali utilizzavano per la preparazione di contravveleni di
formidabile potenza o, tagliandolo in sottili fettine(82)
per comporre medicinali
infallibili e costosissimi.
Solo a metà Seicento si scoprì che il “corno” dell’Unicorno era in realtà il dente del
Narvalo(83)
!
Nel 1655, infatti, lo studioso Olao Wormius pubblicò nel Museum Wormianum un
rozzo ma eloquente disegno raffigurante il Narvalo ed un dettaglio del suo cranio
con il caratteristico dente. Ovviamente i prezzi di mercato del corno di Unicorno in
breve tempo crollarono in tutte le spezierie d’Europa!
_______________
(81) San Giorgio Paolo (Milano, 1804), ibidem.
(82) Una sorta di antesignana metodica dell’attuale sfettatura al microtomo!
(83) Cetaceo diffuso nei mari settentrionali.
* L’iperico sboccia a ridosso del solstizio d’estate e di San Giovanni, tradizionalmente notte delle
streghe, e viene coltivato o appeso fuori delle case per scacciare diavoli e malefici. Nel Medioevo si
ritiene che un decotto di fiori di iperico raccolti prima dell’alba serva a scacciare qualsiasi mania ed a
guarire dalla rabbia. Questa pianta è anche bruciata come incenso. Con la cristianizzazione, poi, si
diffonde la leggenda che l’iperico sia nato dal sangue di San Giovanni. Sempre nel lontano Medioevo
nascono leggende, comuni un po’ a tutta l’Europa, secondo cui l’iperico colto nella notte di San Giovanni
consente alle ragazze da marito di poter divinare se abbiano trovato il sospirato sposo nel corso
dell’anno: è sufficiente cogliere un rametto di iperico ed appenderlo nella propria camera da letto; se il
mattino seguente è fresco e vegeto entro l’anno ci sarebbe è il matrimonio.
 
* Gli speziali sono stati spesso oggetto della satira di commediografi, umoristi e caricaturisti per la loro
proverbiale avidità, per la singolarità di talune sue composizioni e per la funzione di somministratori di
clisteri.
In Francia, in particolare, la funzione dell’apothiquaire è oggetto di una messe di appellativi, sovente
quantomeno allusivi, del tipo: artilleur à genoux, canonnier de la pièce humide, chevalier de la seringue,
flûtencul, limonadier de l'autre visage, limonadier du postérieur, ministre de la canule, mousquetaire à
genoux.
 
•Una singolare esperienza alla scoperta dell’Italia farmaceutica(84)
: “Appresso arrivai a Trento,
città discretamente grande. Anche qui mi recai in una farmacia per comperare del natrum carbonicum
acidulum, ed il giovane, che si trovava presente mi assicurava di averlo. Dopo molto cercare portò egli un
vaso contenente della polvere bianca, che doveva appunto essere il chiesto rimedio. Io mi dimostreai
diffidente, poiché il vaso non era provveduto di segnatura, e di nuovo domandai se la polvere contenuta
fosse veramente il bicarbonato di soda: ma nello stesso mentre rimarco che sulla sovracoperta sta scritto
Natrum causticum - Per amore del cielo, grido io allora, quest’è la soda caustica! - Ohibò, rispose egli, un
tal nome io gli soprascrissi a motivo che in una visita di fresco fatta alla farmacia, mancava la soda
caustica, e posciachè il bicarbonato di soda non è rigorosamente prescritto, così in tal modo mi studiai di
supplire a quella mancanza!”.
•“Poiché gli dei ritennero che la parte anteriore del corpo sia più nobile e degna di comandare che non la
faccia posteriore, ci hanno dato la facoltà di muoverci soprattutto in questa direzione. Era necessario,
dunque, che la parte anteriore del corpo umano fosse distinta e diversa da quella posteriore. Ecco
perché, anzitutto, intorno alla cavità del capo gli dei hanno costituito il volto, legando qui quegli organi
che servono a ogni previsione dell’anima, e decisero che questa parte, naturalmente anteriore, avesse in
mano il governo.” (Platone, Timeo).
_______________
(84) I.F. Simon, Alcune osservazioni intorno alle farmacie de’ paesi esteri, Trommsdorff’s N. Journal der Pharmacie, 1832.
1
Profilo
dell’autore
Raimondo Villano è nato a Torre Annunziata (Na) il 24 giugno 1960, coniugato con Maria Rosaria Giordano, Biologa, Farmacista, Assistente sociale,
docente di ruolo di scuola superiore statale, padre di Francesco di anni 13.
Membro della già Pontificia Accademia Tiberina (fondata nel 1813) di cultura universitaria e di studi superiori - Corpo Accademico - Categoria
“Accademici Corrispondenti” (Roma, Palazzo Valentini, Piazza Venezia; dal 2008), Membro Titolare della World Academy of Biomedical Tecnology
WABT c/o UATI-ICET (UNESCO) (Maison de l’UNESCO Parigi, dal 2008), Membro della Commissione Internazionale Biothecnologie della
Virosfera UNESCO (dal 2008) e Segretario dal 2009, Membro dell’Accademia Europea per le Relazioni Economiche e Culturali (Dipartimento E.N.V.A.
- Ente Nazionale Valorizzazione Commercio, Industria, Artigianato) (Roma, Camera dei Deputati, dal 2004); Socio Effettivo dell’Accademia di Storia
dell’Arte Sanitaria Classe Scienze Storico Biologiche per decreto del Ministro per i Beni Artistici e le Attività Culturali (Roma, dal 2007), Cavaliere di
Grazia Magistrale del Sovrano Militare Ordine di Malta presso il Gran Priorato di Napoli e Sicilia (Roma, dal 2007), Membro ad honorem del Nobile
Collegio Chimico Farmaceutico “Universitas Aromatariorum Urbis” (Roma, Tempio di Faustina, Fori Imperiali, dal 2006), socio ACISMOM (dal 2003);
Membro del Centro Studi Melitensi del Sovrano Militare Ordine di Malta dal 2003 (presieduto dall’Accademico dei Lincei Cosimo Damiano Fonseca),
Socio Corrispondente dal 2001 ed Effettivo dal 2005 dell’Accademia Italiana di Storia della Farmacia, membro dell’International Society for the History
of Pharmacy dal 2005, Socio effettivo della Società Napoletana di Storia Patria presieduta dall’On. Prof. Giuseppe Galasso (Napoli, Maschio Angioino,
dal 2009), Fondatore e Presidente della Fondazione sociosanitaria ed umanitaria Chiron dal 2006, Titolare di Farmacia a Torre Annunziata.
È stato: Presidente 1986/90 dell’Associazione Giovani Farmacisti di Napoli, Consigliere provinciale del Sindacato ASiFaNT di Napoli 1986/88;
membro delle Commissioni ASiFaNT “U.S.L. e “Cultura”, Rappresentante regionale supplente e Rappresentante nazionale 86/88 nel Patto Federativo
Nazionale dei farmacisti; Componente dell’Assemblea Nazionale e del Comitato Nazionale di Coordinamento delle Associazioni Italiane Giovani
Farmacisti (1987-89); Socio ordinario dell'Unione Cattolica Farmacisti Italiani U.C.F.I. (1988-91), cofondatore della Federazione Nazionale Giovani
Farmacisti FENAGIFAR nel 1989; Donato di Devozione SMOM dal 2002 al 2007; dal 2005 al 2007 membro effettivo delle Società Internazionali di
Storia della Farmacia ISHP, BSHP, AIHP, GGGP. Socio Rotary Club dal 1990 al 2007: Presidente del Club Pompei 2000-01, co-autore e Charmain del
Corso di aggiornamento per imprenditori e manager su “Sicurezza e Qualità Totale” (ott/nov 2000) con studiosi di rilievo nazionale e sotto l'Alto
Patronato del Presidente della Repubblica e del Workers Memorial Years delle Nazioni Unite; autore e primo firmatario della Proposta di Risoluzione
Internazionale per il Consiglio di Legislazione (USA) “Istituzione di una Giornata Internazionale di Riflessioni sulla Vita” nel 2001; membro di
Commissioni del Distretto 2100-Italia: Etica professionale 2002-03 e 2003-04, Azione Pubblico Interesse Mondiale 2001-2003, Informatizzazione per
vari anni e Delegato dei Governatori per l’Archivio Distrettuale dal 1994 al 2003; organizzatore e presidente del Convegno di rilievo distrettuale sulla
Famiglia con partecipazione di alte cariche dello Stato, tra cui il Prefetto di Napoli (feb. 2001).
Onorificenze: Medaglia del Presidente della Federazione Italiana Ordini dei Farmacisti nel Premio Aesculapius 2^ edizione (sotto l’Alto Patronato della
Presidenza del Consiglio dei Ministri e degli Assessorati alla Sanità e alla Cultura del Lazio) “per l'attività svolta a tutela della professione nel 1986”
(Roma, 1987); Diploma d'Onore del Presidente Internazionale del Rotary F. Devlyn “per Servizi eccezionali resi a titolo individuale nelle 5 Vie di
Azione” (Evanston, 2001); Attestato di Merito della Task Force del Rotary International “Riduzione del Crimine e Prevenzione della Violenza” per
l’Italia, Albania, Ex-Jugoslavia e San Marino “per l'intensa e qualificata attività svolta” (Zurigo, 2001); Public Relations Award del Board Rotary
International per l’azione a favore dell’accrescimento della visibilità del Rotary e dell'informazione sulle sue attività (Evanston, 2001); Paul Harrys Fellow
della Rotary Foundation (2001); LXVIII edizione del Premio nazionale per la ricerca scientifica “Massimo Piccinini” conferito dall’Accademia di Storia
dell’Arte Sanitaria per l’opera “Arte e Storia della Farmacia” (Roma, 2006); Premio internazionale “Sapienza ed Etica Professionale” dell’Istituto
Universitario Internazionale “Sapientia Mundi” “per aver degnamente rappresentato i valori etico-morali nell’ambito professionale e sociale” (Roma,
2007); LXV edizione del Premio nazionale Fondazione “Elide Stramezzi” per l’opera “Meridiani farmaceutici”, contributo alla “consapevolezza di una
elevata cultura di vita per portare avanti con coraggio una professione tesa ai più alti valori umani e cristiani” (Roma, 2007), Laurea Honoris Causa in
Scienze Umane e Sociali conferita dall’Università Ruggero II dello Stato della Florida negli USA (2009).
Chairman in numerosi Congressi professionali e rotariani. Ha tenuto decine di conferenze in congressi professionali provinciali e
nazionali ed oltre 30 conferenze in ambito rotariano distrettuale e locale.
Ha pubblicato oltre 15 libri socio-culturali, professionali e storici, tra cui: Abbamonte-Villano “La revisione delle piante organiche delle
farmacie nella Regione Campania alla luce dei più recenti orientamenti giurisprudenziali” patrocinato da: FOFI, Federfarma, Regione
Campania, Provincia Napoli, Ordine Farmacisti, Federfarma, A.Gi.Far. Napoli, Associazione Giovani Avvocati della Campania, Ed.
MicroPrint, pag. 72, 1988; “Elementi di orientamento universitario e nel lavoro”, Ed. A.C.M., pag. 210; 1998; Manuale sanitario per la
terza età, patrocinio Rotary, Ed. Eidos, pag. 114, 2000; “Il Rotary per l’uomo”, Ed. Eidos, pag. 280, giu. 2001; 2^ Edizione, pag. 320, ott.
2001; “La gestione della sicurezza in Farmacia” - presentazione del Dr. P. Renzulli, già Consulente per la Sicurezza presso l’O.N.U.
(Small Business Edition presentata al Congresso Nazionale dei Farmacisti Italiani Cosmofarma 2004 a Roma, Longobardi Ed., pag. 222,
apr. 2004; Standard Edition, Led Web Editore, pag. 264, Torino, lug. 2004); “Cenni di arte e storia della Farmacia” con presentazioni del
Prof. Dr. F. Ledermann (Presidente International Society History of Pharmacy) e del Prof. A. Carosella (Critico letterario) - (Longobardi
Ed., pag. 266, Napoli, gen. 2005; 2^ Ed., pag. 266, Napoli, mar. 2005); Manuale sanitario, Longobardi Editore, pag. 208, 1^ Ed. giu.
2005, 2^ Ed. lug. 2005; “Arte e storia della Farmacia” - presentazioni del Prof. Dr. F. Ledermann e del Prof. A. Carosella (Selecta Medica,
Serie “I libri per il Farmacista” collana “Storia della Medicina e Cultura Medica” pag. 250, Pavia, 2006); “La cruna dell’ago: meridiani
farmaceutici tra etica laica e morale cattolica” - presentazione del Prof. Giulio Tarro (Effegibi, 1^ Ed. pag. 365, lug. 2007; 2^ Ed., pag.
393, set. 2008); “Tuitio Fidei et Obsequium Pauperum. Storia, spiritualità e sovranità nelle tradizioni e nella modernità del Sovrano
Militare Ordine di Malta” (presentazione di Mons. Prof. RaffaeleFerriero, Penitenziere del Duomo di Napoli; 1^ ed. feb. 2008; 2^ ed.
mar. 2008; 3^ ed. dic. 2008 - Ed. Chiron, pag. 360); “Trattato di Storia della Farmacia. Strutturalismo e ontologia - uomini ed opere -
aspetti tecnici, artistici e culturali - virtù, etica ed estetica” (Ed. Chiron Hystart dpt, 4 volumi, pag. 1635, 2009).
Autore di oltre 20 opere multimediali ed e-book tra cui: “Elementi di orientamento universitario e nel lavoro” 2^ Ediz. aggiornata
ipertestuale su cd-rom (patrocinato da R.C. Pompei e sua Commissione di Az. Prof., Ed. Eidos, 5 Mb; Pompei, 1999); A. Carosella - R.
Villano “L’uomo come fine”, patrocinio Distretto 2100 Rotary, Ed. Eidos, 421 Mb - 554 file; 2000; “Manuale sanitario per la terza età”,
Ediz. ipertestuale scaricabile in download dal website della Banca Dati Sanitaria Nazionale Telematica GioFil-Bayer (patrocinio GioFil;
5,5 Mb - 111 file, Roma, 2002); “Il profumo del tempo - Cenni di arte e storia della farmacia” (1^ ed. patrocinio AISF - presentazione del
Presidente Dr. Corvi, Ed. Eidos, 585 Mb - 139 file - 62 colonne sonore - 873 diapositive - 1093 pagine, maggio 2002; 2^ Ed.: patrocinio
AISF e Distretto Rotary 2100-Italia, Ed. Eidos, 1248 pagine, novembre 2002; 2^ Ed., 1^ Ristampa: dicembre 2002).
È autore di oltre 250 pubblicazioni: oltre 25 articoli di educazione e prevenzione sanitaria a firma unica su testate giornalistiche
comprensoriali o regionali (1985 - 1986); oltre 40 articoli professionali e scientifici a firma unica su testate giornalistiche nazionali e
regionali (1985 - 1986); oltre 10 articoli sociali e culturali su Testate nazionali e locali; oltre 60 articoli rotariani su Testate nazionali,
distrettuali e di Club del Rotary International (1990-2001); oltre 100 articoli di storia della farmacia a firma unica su Testate storiche o
professionali nazionali; oltre 15 articoli sulla sicurezza in farmacia a firma unica su Testate professionali nazionali. È collaboratore del
quindicinale professionale nazionale indipendente Punto Effe dal 2005.
Diverse opere sono in molte biblioteche nazionali ed internazionali (tra cui: Quirinale, Accademia Nazionale di Scienze detta dei XL,
Centrale Giuridica del Ministero di Giustizia, Archivio di Stato, Istituti Italiani di Cultura), sono di referenza in molte università italiane e
straniere e in musei di storia della farmacia e sono citati in tesi di laurea; il libro sulla Sicurezza in Farmacia ed. standard è stato presentato
alla Fiera del Libro di Francoforte 2004 ed è anche abbinato dal 2008 alla vendita della Farmacopea Ufficiale della Repubblica Italiana
XII ed. dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato ed è presente dal 2005 nel catalogo Licosa, tra le maggiori Librerie Commissionarie in
Europa. Vari suoi libri hanno ricevuto apprezzamento ufficiale da molte autorità, tra cui il Sommo Pontefice e il Capo dello Stato.

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R. Villano - Thesaurus pharmacologicus: curiosità speziali

  • 2. Sotto l’Alto Patrocinio di: ACCADEMIA TIBERINA Istituto di Cultura Universitaria e di Studi Superiori Accademia di Storia dell’Arte Sanitaria Ente Morale sotto la Tutela del Ministero Dei Beni Artistici e le Attività Culturali Con la Presentazione di: Andrea Mandelli Presidente Federazione Ordini Farmacisti Italiani
  • 3.
  • 4. Presentazione La storia della cura, della medicina risale altrettanto indietro della storia stessa dell’uomo. Ripercorrere questa catena di eventi, significa senz’altro valutare i progressi che la scienza modernamente intesa ha fatto registrare, ma anche cogliere con sorpresa e commozione quanto di positivo, di efficace, aveva saputo trovare ciò che scienza non era ancora ma sicuramente non era più magia o superstizione. Basti pensare a quante delle erbe officinali largamente impiegate nei secoli scorsi hanno poi trovato la loro sistemazione nel corpo della farmacologia moderna, ma non soltanto di questo si tratta. È facile reperire, anche prima di Galileo, i segni di quell’osservazione attenta del fenomeno che ancora oggi è alla base di tutto l’agire della medicina e con essa della farmacologia. Tutto questo ben descrive il risultato della lettura del Thesaurus Pharmacologicus redatto dal Collega Raimondo Villano con la tenacia del ricercatore, il gusto del bibliofilo e, naturalmente, la mano sicura del farmacista. Molte delle ricette, prescrizioni e spiegazioni riportate dal Thesaurus sarebbero rimaste relegate all’ambito iperspecialistico e nelle pagine di codici difficilmente consultabili dal profano della ricerca storica se non vi fosse stata la dedizione di Raimondo Villano alla divulgazione delle origini della farmacologia. Non è un merito da poco, in un’epoca come la nostra che tende ad appiattire le discipline scientifiche in una sorta di eterno presente, nascondendone il faticoso divenire nell’arco dei secoli. In questo senso, il Thesaurus Pharmacologicus si inscrive nella giovane tradizione della storia del sapere scientifico, uno dei filoni più interessanti e fecondi della ricerca storica contemporanea. Andrea Mandelli Presidente della Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani
  • 5. ““ Noi prepariamo la medicina,Noi prepariamo la medicina, ma è Dio che ci dà la salute”ma è Dio che ci dà la salute” Spezieria dei Padri Carmelitani ScalziSpezieria dei Padri Carmelitani Scalzi di Sant’Anna in Genova (1778)di Sant’Anna in Genova (1778)
  • 6. © Copyright 2009 Fondazione Chiron e Raimondo Villano - Tutti i diritti riservati “ Lo storico racconta le cose accadute, il potere quelle che potrebbero accadere, la poesia ha a che fare con le verità generali, la storia con eventi specifici” Aristotele (Poetica)
  • 7. Ⓒ Ricerche, elaborazione, impaginazione, realizzazione ipertestuale e multimediale a cura di Raimondo Villano Edizioni CHIRON - ottobre 2009
  • 8. FONDAZIONE CHIRON www.chiron-found.org TERMINI E CONDIZIONI • La Fondazione Chiron raccomanda a tutti gli utenti del presente dvd di accedervi e farne uso nel pieno rispetto delle leggi applicabili in materia, oltre che di tutte le condizioni qui di seguito indicate. • Il contenuto di questo dvd è interamente protetto da copyright, mediante l’utilizzo della seguente formula: “copyright 2008 Fondazione Chiron e Raimondo Villano - Tutti i diritti riservati”. • È consentito agli utenti la stampa di una sola copia del materiale contenuto nel presente dvd. Non è, invece, consentita la copia, la distribuzione, il trasferimento, la modifica e la rivelazione di tutto o di parte del materiale contenuto in questo dvd senza l’espressa autorizzazione della Fondazione Chiron e dell’Autore Raimondo Villano. È vietato, inoltre, riprodurre su un web server tutto o parte del materiale pubblicato dalla Fondazione Chiron - Raimondo Villano su questo dvd. È vietata l’estrapolazione dal presente cd-rom delle immagini e riproduzioni grafiche in esso contenute. • L’Autore Raimondo Villano ha provveduto a controllare l’accuratezza delle informazioni e dei dati contenuti in questo dvd, in parte fornite dallo stesso Prof. Dott. Giulio Tarro che ha curato la supervisione sull’intero lavoro finale testuale e multimediale. L’Autore non si assume, tuttavia, alcuna responsabilità in relazione ad eventuali imprecisioni, incongruenze, incompletezze od errori commessi involontariamente, ivi compresi eventuali danni ad attrezzature informatiche causati da possibili virus non presenti nella versione originale del presente dvd. • L’Autore si riserva il diritto di modificare, in ogni momento ed a propria discrezione dandone comunicazione al Presidente dell’Accademia di Storia dell’Arte Sanitaria, le informazioni e i dati contenuti nel presente dvd.
  • 9. © Copyright 2009 Fondazione Chiron e Raimondo Villano - Tutti i diritti riservati “ Il passato è indistruttibile, anche perché gli avvenimenti storici sono parte delle trame delle nostre vite” Erich G. Hobsbawm (Il secolo breve)
  • 10. Antiche ricetteAntiche ricette Antiche pratiche spezialiAntiche pratiche speziali Tecniche di laboratorioTecniche di laboratorio Strumenti di laboratorioStrumenti di laboratorio Bilance, pesi e misureBilance, pesi e misure MortaiMortai Aforismi e curiositàAforismi e curiosità SatiraSatira Proverbi e aneddotiProverbi e aneddoti Dialoghi burleschiDialoghi burleschi Elegia di Andromaco sulla TeriacaElegia di Andromaco sulla Teriaca
  • 12. Aforismi e curiositàAforismi e curiosità * L’ipotesi di etimologia della parola pomata fa riferimento ad una preparazione ottenuta bollendo mele profumate dette pomi appi (dal latino pomum apium: dall’intenso profumo che attrae le api) con acque profumate e completando l’operazione aggiungendo grasso animale solido e pastoso. Probabilmente, in epoca anteriore, venivano utilizzate per la preparazione delle pomate non solo le mele ma qualsiasi altro frutto con odore gradevole: il termine latino pomum, infatti, è usato da molti autori in genere per indicare frutti.* In tema di clisteri gli Egizi, convinti della correlazione tra stato patologico e cattiva assimilazione dei cibi, hanno la consuetudine di purgarsi per tre giorni consecutivi e di praticare clisteri evacuativi di scorie e tossine(64) ; questi ultimi rimedi rettali sono di tale rilievo nella società delle piramidi da avere finanche un medico di alta specializzazione denominato “custode dell’ano(65) ”. Per i medici greci il clistere è l’enema (“versare dentro”) o il clyster, (“lavativo”). L’Antologia Palatina(66) usa il verbo klyzein (“lavare dentro”).   Per i Romani il clister è metodo igienico d’uso corrente anti stipsi e purificante. Il medico Celso adora il clistere e scrive che “è molto conveniente un uso moderato, di modo che né troppo spesso debba sperimentarsi il clistere, né lo si eviti per una o due volte se la testa è pesante, se gli occhi si abbagliano, se è malato l’intestino grosso che i Greci chiamano colon, se si hanno dolori in fondo al ventre o all’anca, se nello stomaco si radunano materie biliose o vi si raccoglie della pituita o qualche umore acquoso, se la respirazione è faticosa, se il ventre non si svuota da sé, e ancor più se la feccia è discesa e rimane dentro, oppure se l’ammalato non andando di corpo sente nel proprio alito un odore di feci, o se queste sono corrotte, o se lo stare a dieta non ha eliminato la febbre, o se lo stato delle forze non permette il salasso di sangue, o se la persona ha bevuto molto prima di ammalarsi, o infine se dopo essere andato abbondantemente di corpo tutt’a un tratto gli si chiude(67) ” _______________ (64) Erodoto, Storie degli Egizi. (65) Papiro del 1500 a.C. circa della Valle del Nilo del faraone Amenophis I (XVIII Dinastia) - Ritrovamento dell’egittologo G.M.Ebers, 1870. (66) II, 18. (67) Celso, I purgativi.
  • 13. Inoltre, molte donne praticano il “clistere d’aria” come… antimeteorico (!) avvalendosi di cannula collegata ad un otre di pelle pieno di aria o ad un mantice manovrato da un servo(68) . L’imperatore Nerone, poi, si fa praticare con regolarità i clisteri addirittura per conservare una “voce forte e squillante(69)”. Nella Germania del XVIII secolo il clyster è “una formula di medicamento fluido d’uso esterno che a vario scopo è iniettato tramite cannula o siringa nell’intestino retto. L’invenzione di tale medicamento va attribuita alla cicogna nera chiamata ibis(70) ” A metà Settecento in Italia il clysterium è sia un “medicamentum liquidum quod intestino injicitur ad abluendum alvum(71)” che un instrumentum”, arnese cilindrico a pistone simile ad una siringa per immettere fluidi attraverso l’ano. Le donne africane dei Bondios, nella regione di Oragui nel Congo, ancora a fine XIX secolo, praticano il clistere ai loro bambini soffiando energicamente nel retto l’acqua calda raccolta nella bocca con apposita canna di bambù(72) . Ancora in tempi moderni, infine, è per tradizione praticato quotidianamente dagli indigeni dei villaggi interni della Costa d’Avorio il clistere di acqua e peperoni forti: polpa di peperoni forti macinati in mortaio di pietra e macerati in acqua versata in una zucca secca dal collo molto lungo introdotto nell’ano. È intuibile che, al più non appena ultimato l’enteroclisma, inevitabilmente lo “stoico” indigeno sia assalito da un certo improcrastinabile stimolo all’evacuazione(73) !   * La Città/Stato di Venezia, la Repubblica della Serenissima, è la prima ad introdurre alla metà del 1300 il lazzaretto e le prime misure di quarantena. I lazzaretti sono dotati di un regolamento che prevede, come ad esempio quello di Nisida (Napoli), la distinzione in tre classi a seconda del prezzo pagato. Il periodo di contumacia ha una durata di quaranta giorni perché, secondo la dottrina ippocratica dei giorni critici, il quarantesimo è l’ultimo giorno in cui può manifestarsi una malattia acuta, come appunto la peste. Il termine quarantena è usato dapprima per indicare che l’isolamento dura quaranta giorni e tale è conservato quando la contumacia è limitata a tre quarti di luna (22 giorni) o a due settimane.  * Nei tempi antichi la cura degli animali non di rado merita uguale interesse, se non talora addirittura maggiore, rispetto a quello degli uomini per il cinico ma inconfutabile motivo economico che se viene a morte un bambino si trattava di una bocca in meno da sfamare mentre se muore un animale (da reddito) si tratta di molte bocche che hanno assai meno da mangiare in una società sempre alla ricerca del pane quotidiano. Già dal Codice di Hamurabi di 3700 anni fa, ad esempio, ricaviamo un sistema di monetizzazione con compensi e penalità oltre che per i chirurghi anche per i veterinari: un compenso pari a 1/6 del valore dell’animale se guarisce, un indennizzo della metà del valore della bestia se muore).   * “Non si deve mai disperare della storia, e tutto quanto è esistito può rinascere. Basta che un seme con un po’ di terra rimanga in un vaso spezzato perché si produca una nuova fioritura(74) ”.   * L’uso dell’oppio è documentato già nel 4000 a.C. in Mesopotamia e presso i Sumeri che raffigurano il papavero come pianta della gioia. L’oppio presso gli Egizi è impiegato come calmante per i bambini mentre a Troia è l’ingrediente principale del pharmakon nepenthes che Elena versa nel vino durante il banchetto con Telemaco alla corte di Menelao (Omero. Odissea, IV, 219-228). Nella mitologia greca e romana l’oppio è usato nel culto ufficiale della sorella di Zeus e dea della terra feconda Demetra che utilizza il papavero per sedare il dolore per il rapimento di sua figlia Persefone ed è raffigurata con in mano il papavero tra le spighe di grano. Il papavero, inoltre, sovente è presente in mano al dio del sonno Morfeo mentre la dea della notte Nyx dispensa papaveri agli uomini. Galeno, infine, somministra una tale quantità di teriaca (a base di oppio) all’imperatore Marco Aurelio da fargli insorgere dipendenza. _______________ (68) Avicenna, Canon. (69) Svetonio, Vite dei dodici Cesari. (70) Enciclopedia Zedier Universal Lexicon, lemma “Clyster”, vol. VI, Lipsia (De) 1733. (71) Manuale “Calepino”, Padova, 1752. (72) Relazionato dal medico coloniale Huot (1904). (73) Lorenzoni Piero, La giuliva siringa – Milano, 1969. (74) Concetto di François-René de Chateuabriand rielaborato da Gonzague de Reynold in La formation de l’Europe, vol. III, L’hellénisme et le génie européen, Eglof. Librairie de l’Université, Friburgo, 1944.
  • 14. * Quando gli apotecari vanno a casa del malato per praticare il clistere indossano un abito leggeri di lana nera con un grembiulino bianco e un ampio cappello, sono muniti di un vaso di stagno per riporvi il clistere e di una grande siringa chiusa in una custodia di cuoio che portano agganciata alla cintura a mo’ di faretra. A seconda del ceto e della ricchezza del cliente(75) gli apprendisti apotecari applicano alla loro siringa cannule di avorio (tipo lusso) o di legno (tipo economico).   •Il 15 gennaio 1708 a Dresda, dopo numerosi tentativi e fallimenti, Bottger Johann Friedrich (1685-1719), già garzone a Berlino nella “Farmacia del Cigno” di Federico Zorn, riesce a produrre per Augusto il Forte di Sassonia il primo vero esemplare europeo di porcellana(76) .  * Nel 1867 a Parigi in una teca nella soffitta di una farmacia sono scoperti dei reperti attribuiti a Giovanna d’Arco, Pulzella d’Orleans(77) : un’osso umano ed un pezzo di legno bruciacchiato con accanto una pergamena settecentesca recante la scritta: “Questi sono i resti raccolti sotto il palo dove è stata bruciata la Pulzella(78) ”.   * Le farmacie portatili sono cassette, realizzate in legno da ebanisti, per contenere sia medicamenti che alcuni strumenti necessari alla loro preparazione o utilizzo (ad esempio, il bilancino). Esse sono di vario genere: vi sono quelle domestiche contenenti farmaci di pronto uso personale a disposizione della famiglia e riposte comunemente sui cassettoni; quelle dei medici di campagna, poste sulle carrozze per pratici spostamenti, quelle da viaggio, quelle da campo largamente impiegate durante i conflitti bellici, ecc. Questi oggetti spesso di pregevole fattura e nobili materiali, non di rado sono di interesse e valore antiquario anche particolarmente significativo e non pochi sono presenti in collezioni private e museali.   •“La Spezieria di un Farmacista dotto ed istruito non contiene mai gente oziosa, garrula, sfaccendata, e nojosa. Niente vi è che più incomodi la gioventù farmaceutica occupata nella spedizione di medicamenti che simili vagabondi i quali, per non saprese come far passare il tempo, si mettono in una Spezieria culattando una panca, assordando i vicini con i loro sciocchi non meno che inutili discorsi(79) ”. * “Non cura lo Speziale dotto i meschini guadagni che provengono dall’esercizio di altre arti . Il vendere il rosolio al minuto, acque rinfrescative, caffè e dolci lo distolgono dalle sue occupazioni serie ed importanti, e lascia questo commercio al miserabile che non sa come altronde vivere. Cotesti speziali sono insetti schifosi che strisciano per la polvere e per le sozzure non avendo ali per alzarsi dal fango ove l’ignoranza li ha confinati a perpetuità(80) ”. _______________ (75) Berthe. (76) La formula esatta rimane un segreto custodito in Sassonia e realizzato dalla manifattura Meissen-Albreschtsburg fino al 1719, quando è venduta da due traditori alla manifattura di Vienna. Successivamente il segreto è carpito ulteriormente e la diffusione della porcellana diventa di larga scala. In pochi anni il numero delle manifatture aumentò, anche se erano quasi sempre collegate alle corti , i cui principi assumevano il controllo della produzione, del commercio e della vendita. (77) Arsa sul rogo nel 1431 a Rouen e proclamata Santa nel 1920 da Benedetto XV. (78) La scoperta avviene in un momento particolare della storia della Francia, l’epoca di restaurazione ufficiale di Napoleone III dopo la rivoluzione: il nuovo regime ha un disperato bisogno di creare un mito ancorato alla fede in Dio e nella Chiesa Cattolica per poter radicare il suo potere. Le reliquie diventano subito oggetto di culto e la stessa Giovanna d’Arco diventa ufficialmente l’eroina di tutti i francesi. Nel 2007, però, sono resi pubblici i rapporti delle indagini svolte sui reperti da cui emerge che è stata rinvenuta vaniglina (prodotta dalla decomposizione e tipica delle mummie e non di un corpo che brucia) e che l’analisi al carbonio 14 data i resti ad un periodo compreso tra il III ed il VI secolo a.C. (79) San Giorgio Paolo (Milano, 1804); da: Aforismi - Orgoglio professionale tra passato e presente - Pagine di Storia della Farmacia e Scienze Farmaceutiche AD 2001 - Nobile Collegio Chimico Farmaceutico Universitas Aromatariorum Urbis - Accademia Romana di Storia della Farmacia e di Scienze Farmaceutiche; Cardoni, novembre 2002.
  • 15. •“È pur dovere del dotto Farmacista di passare di tanto in tanto in rivista la propria Spezieria. Pre quanto diligenze si usino, qualche cosa sempre si guasta, qualche cosa manca, qualche cosa si trova fuori di luogo e mal conservata. Niente di più utile evvi per rimediare a questi piccoli disordini che di visitare la propria Farmacia, anzi di farla visitare, dai propri allievi, perchè scontrandosi qualcuna delle loro negligenze, il maestro piacevolmente li corregge e fa ad essi osservare i propri medicamenti, il modo di prevenirli o di correggerli e il danno che ne può derivare(81) ”. * La fattura emessa dal farmacista dell’Ottocento con l’intestazione a stampa è sovente caratterizzata dal logo della farmacia, che cerca di sintetizzarne l’immagine, e dalla rappresentazione o citatazione di premi, diplomi, medaglie e riconoscimenti ricevuti dalla farmacia che ne attestano il prestigio. Non di rado, poi, sono citati su di un lato del documento sia la varietà merceologica che i servizi della farmacia: orario di apertura, servizio continuo, analisi chimiche e cliniche, ambulatorio medico-chirurgico-ostetrico, servizio di ambulanza.   * L’Unicorno è un animale leggendario sovente ricordato e raffigurato nei codici medievali dei Bestiari e nei trattati naturalistici del Cinquento e del Seicento (ad esempio: Gesner, Aldrovandi, ecc.). La fiera, dalle sembianze di equino selvaggio ed indomito dotato di un lungo corno ritorto a spirale sulla fronte e di zoccoli bifidi, raramente era avvistato vivo abitando in regioni quasi inaccessibili di India, Arabia ed Etiopia. Imperatori e re erano disposti ad ingenti esborsi di denaro pur di avere i suoi corni d’avorio che gli speziali utilizzavano per la preparazione di contravveleni di formidabile potenza o, tagliandolo in sottili fettine(82) per comporre medicinali infallibili e costosissimi. Solo a metà Seicento si scoprì che il “corno” dell’Unicorno era in realtà il dente del Narvalo(83) ! Nel 1655, infatti, lo studioso Olao Wormius pubblicò nel Museum Wormianum un rozzo ma eloquente disegno raffigurante il Narvalo ed un dettaglio del suo cranio con il caratteristico dente. Ovviamente i prezzi di mercato del corno di Unicorno in breve tempo crollarono in tutte le spezierie d’Europa! _______________ (81) San Giorgio Paolo (Milano, 1804), ibidem. (82) Una sorta di antesignana metodica dell’attuale sfettatura al microtomo! (83) Cetaceo diffuso nei mari settentrionali.
  • 16. * L’iperico sboccia a ridosso del solstizio d’estate e di San Giovanni, tradizionalmente notte delle streghe, e viene coltivato o appeso fuori delle case per scacciare diavoli e malefici. Nel Medioevo si ritiene che un decotto di fiori di iperico raccolti prima dell’alba serva a scacciare qualsiasi mania ed a guarire dalla rabbia. Questa pianta è anche bruciata come incenso. Con la cristianizzazione, poi, si diffonde la leggenda che l’iperico sia nato dal sangue di San Giovanni. Sempre nel lontano Medioevo nascono leggende, comuni un po’ a tutta l’Europa, secondo cui l’iperico colto nella notte di San Giovanni consente alle ragazze da marito di poter divinare se abbiano trovato il sospirato sposo nel corso dell’anno: è sufficiente cogliere un rametto di iperico ed appenderlo nella propria camera da letto; se il mattino seguente è fresco e vegeto entro l’anno ci sarebbe è il matrimonio.   * Gli speziali sono stati spesso oggetto della satira di commediografi, umoristi e caricaturisti per la loro proverbiale avidità, per la singolarità di talune sue composizioni e per la funzione di somministratori di clisteri. In Francia, in particolare, la funzione dell’apothiquaire è oggetto di una messe di appellativi, sovente quantomeno allusivi, del tipo: artilleur à genoux, canonnier de la pièce humide, chevalier de la seringue, flûtencul, limonadier de l'autre visage, limonadier du postérieur, ministre de la canule, mousquetaire à genoux.   •Una singolare esperienza alla scoperta dell’Italia farmaceutica(84) : “Appresso arrivai a Trento, città discretamente grande. Anche qui mi recai in una farmacia per comperare del natrum carbonicum acidulum, ed il giovane, che si trovava presente mi assicurava di averlo. Dopo molto cercare portò egli un vaso contenente della polvere bianca, che doveva appunto essere il chiesto rimedio. Io mi dimostreai diffidente, poiché il vaso non era provveduto di segnatura, e di nuovo domandai se la polvere contenuta fosse veramente il bicarbonato di soda: ma nello stesso mentre rimarco che sulla sovracoperta sta scritto Natrum causticum - Per amore del cielo, grido io allora, quest’è la soda caustica! - Ohibò, rispose egli, un tal nome io gli soprascrissi a motivo che in una visita di fresco fatta alla farmacia, mancava la soda caustica, e posciachè il bicarbonato di soda non è rigorosamente prescritto, così in tal modo mi studiai di supplire a quella mancanza!”. •“Poiché gli dei ritennero che la parte anteriore del corpo sia più nobile e degna di comandare che non la faccia posteriore, ci hanno dato la facoltà di muoverci soprattutto in questa direzione. Era necessario, dunque, che la parte anteriore del corpo umano fosse distinta e diversa da quella posteriore. Ecco perché, anzitutto, intorno alla cavità del capo gli dei hanno costituito il volto, legando qui quegli organi che servono a ogni previsione dell’anima, e decisero che questa parte, naturalmente anteriore, avesse in mano il governo.” (Platone, Timeo). _______________ (84) I.F. Simon, Alcune osservazioni intorno alle farmacie de’ paesi esteri, Trommsdorff’s N. Journal der Pharmacie, 1832.
  • 17. 1 Profilo dell’autore Raimondo Villano è nato a Torre Annunziata (Na) il 24 giugno 1960, coniugato con Maria Rosaria Giordano, Biologa, Farmacista, Assistente sociale, docente di ruolo di scuola superiore statale, padre di Francesco di anni 13. Membro della già Pontificia Accademia Tiberina (fondata nel 1813) di cultura universitaria e di studi superiori - Corpo Accademico - Categoria “Accademici Corrispondenti” (Roma, Palazzo Valentini, Piazza Venezia; dal 2008), Membro Titolare della World Academy of Biomedical Tecnology WABT c/o UATI-ICET (UNESCO) (Maison de l’UNESCO Parigi, dal 2008), Membro della Commissione Internazionale Biothecnologie della Virosfera UNESCO (dal 2008) e Segretario dal 2009, Membro dell’Accademia Europea per le Relazioni Economiche e Culturali (Dipartimento E.N.V.A. - Ente Nazionale Valorizzazione Commercio, Industria, Artigianato) (Roma, Camera dei Deputati, dal 2004); Socio Effettivo dell’Accademia di Storia dell’Arte Sanitaria Classe Scienze Storico Biologiche per decreto del Ministro per i Beni Artistici e le Attività Culturali (Roma, dal 2007), Cavaliere di Grazia Magistrale del Sovrano Militare Ordine di Malta presso il Gran Priorato di Napoli e Sicilia (Roma, dal 2007), Membro ad honorem del Nobile Collegio Chimico Farmaceutico “Universitas Aromatariorum Urbis” (Roma, Tempio di Faustina, Fori Imperiali, dal 2006), socio ACISMOM (dal 2003); Membro del Centro Studi Melitensi del Sovrano Militare Ordine di Malta dal 2003 (presieduto dall’Accademico dei Lincei Cosimo Damiano Fonseca), Socio Corrispondente dal 2001 ed Effettivo dal 2005 dell’Accademia Italiana di Storia della Farmacia, membro dell’International Society for the History of Pharmacy dal 2005, Socio effettivo della Società Napoletana di Storia Patria presieduta dall’On. Prof. Giuseppe Galasso (Napoli, Maschio Angioino, dal 2009), Fondatore e Presidente della Fondazione sociosanitaria ed umanitaria Chiron dal 2006, Titolare di Farmacia a Torre Annunziata. È stato: Presidente 1986/90 dell’Associazione Giovani Farmacisti di Napoli, Consigliere provinciale del Sindacato ASiFaNT di Napoli 1986/88; membro delle Commissioni ASiFaNT “U.S.L. e “Cultura”, Rappresentante regionale supplente e Rappresentante nazionale 86/88 nel Patto Federativo Nazionale dei farmacisti; Componente dell’Assemblea Nazionale e del Comitato Nazionale di Coordinamento delle Associazioni Italiane Giovani Farmacisti (1987-89); Socio ordinario dell'Unione Cattolica Farmacisti Italiani U.C.F.I. (1988-91), cofondatore della Federazione Nazionale Giovani Farmacisti FENAGIFAR nel 1989; Donato di Devozione SMOM dal 2002 al 2007; dal 2005 al 2007 membro effettivo delle Società Internazionali di Storia della Farmacia ISHP, BSHP, AIHP, GGGP. Socio Rotary Club dal 1990 al 2007: Presidente del Club Pompei 2000-01, co-autore e Charmain del Corso di aggiornamento per imprenditori e manager su “Sicurezza e Qualità Totale” (ott/nov 2000) con studiosi di rilievo nazionale e sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica e del Workers Memorial Years delle Nazioni Unite; autore e primo firmatario della Proposta di Risoluzione Internazionale per il Consiglio di Legislazione (USA) “Istituzione di una Giornata Internazionale di Riflessioni sulla Vita” nel 2001; membro di Commissioni del Distretto 2100-Italia: Etica professionale 2002-03 e 2003-04, Azione Pubblico Interesse Mondiale 2001-2003, Informatizzazione per vari anni e Delegato dei Governatori per l’Archivio Distrettuale dal 1994 al 2003; organizzatore e presidente del Convegno di rilievo distrettuale sulla Famiglia con partecipazione di alte cariche dello Stato, tra cui il Prefetto di Napoli (feb. 2001). Onorificenze: Medaglia del Presidente della Federazione Italiana Ordini dei Farmacisti nel Premio Aesculapius 2^ edizione (sotto l’Alto Patronato della Presidenza del Consiglio dei Ministri e degli Assessorati alla Sanità e alla Cultura del Lazio) “per l'attività svolta a tutela della professione nel 1986” (Roma, 1987); Diploma d'Onore del Presidente Internazionale del Rotary F. Devlyn “per Servizi eccezionali resi a titolo individuale nelle 5 Vie di Azione” (Evanston, 2001); Attestato di Merito della Task Force del Rotary International “Riduzione del Crimine e Prevenzione della Violenza” per l’Italia, Albania, Ex-Jugoslavia e San Marino “per l'intensa e qualificata attività svolta” (Zurigo, 2001); Public Relations Award del Board Rotary International per l’azione a favore dell’accrescimento della visibilità del Rotary e dell'informazione sulle sue attività (Evanston, 2001); Paul Harrys Fellow della Rotary Foundation (2001); LXVIII edizione del Premio nazionale per la ricerca scientifica “Massimo Piccinini” conferito dall’Accademia di Storia dell’Arte Sanitaria per l’opera “Arte e Storia della Farmacia” (Roma, 2006); Premio internazionale “Sapienza ed Etica Professionale” dell’Istituto Universitario Internazionale “Sapientia Mundi” “per aver degnamente rappresentato i valori etico-morali nell’ambito professionale e sociale” (Roma, 2007); LXV edizione del Premio nazionale Fondazione “Elide Stramezzi” per l’opera “Meridiani farmaceutici”, contributo alla “consapevolezza di una elevata cultura di vita per portare avanti con coraggio una professione tesa ai più alti valori umani e cristiani” (Roma, 2007), Laurea Honoris Causa in Scienze Umane e Sociali conferita dall’Università Ruggero II dello Stato della Florida negli USA (2009).
  • 18. Chairman in numerosi Congressi professionali e rotariani. Ha tenuto decine di conferenze in congressi professionali provinciali e nazionali ed oltre 30 conferenze in ambito rotariano distrettuale e locale. Ha pubblicato oltre 15 libri socio-culturali, professionali e storici, tra cui: Abbamonte-Villano “La revisione delle piante organiche delle farmacie nella Regione Campania alla luce dei più recenti orientamenti giurisprudenziali” patrocinato da: FOFI, Federfarma, Regione Campania, Provincia Napoli, Ordine Farmacisti, Federfarma, A.Gi.Far. Napoli, Associazione Giovani Avvocati della Campania, Ed. MicroPrint, pag. 72, 1988; “Elementi di orientamento universitario e nel lavoro”, Ed. A.C.M., pag. 210; 1998; Manuale sanitario per la terza età, patrocinio Rotary, Ed. Eidos, pag. 114, 2000; “Il Rotary per l’uomo”, Ed. Eidos, pag. 280, giu. 2001; 2^ Edizione, pag. 320, ott. 2001; “La gestione della sicurezza in Farmacia” - presentazione del Dr. P. Renzulli, già Consulente per la Sicurezza presso l’O.N.U. (Small Business Edition presentata al Congresso Nazionale dei Farmacisti Italiani Cosmofarma 2004 a Roma, Longobardi Ed., pag. 222, apr. 2004; Standard Edition, Led Web Editore, pag. 264, Torino, lug. 2004); “Cenni di arte e storia della Farmacia” con presentazioni del Prof. Dr. F. Ledermann (Presidente International Society History of Pharmacy) e del Prof. A. Carosella (Critico letterario) - (Longobardi Ed., pag. 266, Napoli, gen. 2005; 2^ Ed., pag. 266, Napoli, mar. 2005); Manuale sanitario, Longobardi Editore, pag. 208, 1^ Ed. giu. 2005, 2^ Ed. lug. 2005; “Arte e storia della Farmacia” - presentazioni del Prof. Dr. F. Ledermann e del Prof. A. Carosella (Selecta Medica, Serie “I libri per il Farmacista” collana “Storia della Medicina e Cultura Medica” pag. 250, Pavia, 2006); “La cruna dell’ago: meridiani farmaceutici tra etica laica e morale cattolica” - presentazione del Prof. Giulio Tarro (Effegibi, 1^ Ed. pag. 365, lug. 2007; 2^ Ed., pag. 393, set. 2008); “Tuitio Fidei et Obsequium Pauperum. Storia, spiritualità e sovranità nelle tradizioni e nella modernità del Sovrano Militare Ordine di Malta” (presentazione di Mons. Prof. RaffaeleFerriero, Penitenziere del Duomo di Napoli; 1^ ed. feb. 2008; 2^ ed. mar. 2008; 3^ ed. dic. 2008 - Ed. Chiron, pag. 360); “Trattato di Storia della Farmacia. Strutturalismo e ontologia - uomini ed opere - aspetti tecnici, artistici e culturali - virtù, etica ed estetica” (Ed. Chiron Hystart dpt, 4 volumi, pag. 1635, 2009). Autore di oltre 20 opere multimediali ed e-book tra cui: “Elementi di orientamento universitario e nel lavoro” 2^ Ediz. aggiornata ipertestuale su cd-rom (patrocinato da R.C. Pompei e sua Commissione di Az. Prof., Ed. Eidos, 5 Mb; Pompei, 1999); A. Carosella - R. Villano “L’uomo come fine”, patrocinio Distretto 2100 Rotary, Ed. Eidos, 421 Mb - 554 file; 2000; “Manuale sanitario per la terza età”, Ediz. ipertestuale scaricabile in download dal website della Banca Dati Sanitaria Nazionale Telematica GioFil-Bayer (patrocinio GioFil; 5,5 Mb - 111 file, Roma, 2002); “Il profumo del tempo - Cenni di arte e storia della farmacia” (1^ ed. patrocinio AISF - presentazione del Presidente Dr. Corvi, Ed. Eidos, 585 Mb - 139 file - 62 colonne sonore - 873 diapositive - 1093 pagine, maggio 2002; 2^ Ed.: patrocinio AISF e Distretto Rotary 2100-Italia, Ed. Eidos, 1248 pagine, novembre 2002; 2^ Ed., 1^ Ristampa: dicembre 2002). È autore di oltre 250 pubblicazioni: oltre 25 articoli di educazione e prevenzione sanitaria a firma unica su testate giornalistiche comprensoriali o regionali (1985 - 1986); oltre 40 articoli professionali e scientifici a firma unica su testate giornalistiche nazionali e regionali (1985 - 1986); oltre 10 articoli sociali e culturali su Testate nazionali e locali; oltre 60 articoli rotariani su Testate nazionali, distrettuali e di Club del Rotary International (1990-2001); oltre 100 articoli di storia della farmacia a firma unica su Testate storiche o professionali nazionali; oltre 15 articoli sulla sicurezza in farmacia a firma unica su Testate professionali nazionali. È collaboratore del quindicinale professionale nazionale indipendente Punto Effe dal 2005. Diverse opere sono in molte biblioteche nazionali ed internazionali (tra cui: Quirinale, Accademia Nazionale di Scienze detta dei XL, Centrale Giuridica del Ministero di Giustizia, Archivio di Stato, Istituti Italiani di Cultura), sono di referenza in molte università italiane e straniere e in musei di storia della farmacia e sono citati in tesi di laurea; il libro sulla Sicurezza in Farmacia ed. standard è stato presentato alla Fiera del Libro di Francoforte 2004 ed è anche abbinato dal 2008 alla vendita della Farmacopea Ufficiale della Repubblica Italiana XII ed. dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato ed è presente dal 2005 nel catalogo Licosa, tra le maggiori Librerie Commissionarie in Europa. Vari suoi libri hanno ricevuto apprezzamento ufficiale da molte autorità, tra cui il Sommo Pontefice e il Capo dello Stato.

Editor's Notes

  1. Utilizzare questo modello per creare pagine Web Intranet per il proprio gruppo di lavoro o progetto. È possibile modificare il contenuto di esempio aggiungendo informazioni personali oppure modificare la struttura del sito Web aggiungendo o rimuovendo le diapositive desiderate. I controlli per lo spostamento si trovano nello schema diapositive. Per modificarli, scegliere Schema dal menu Visualizza, quindi Diapositiva. Per aggiungere o rimuovere collegamenti ipertestuali da un testo o un oggetto o per modificare un collegamento esistente, selezionare il testo o l'oggetto, quindi scegliere Collegamento ipertestuale dal menu Inserisci. Una volta terminate le operazioni di personalizzazione, eliminare queste note per ridurre le dimensioni dei file HTML finali. Per ulteriori informazioni, utilizzare la Ricerca libera per cercare i seguenti argomenti: Schema diapositive Collegamenti ipertestuali
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  3. Utilizzare questo modello per creare pagine Web Intranet per il proprio gruppo di lavoro o progetto. È possibile modificare il contenuto di esempio aggiungendo informazioni personali oppure modificare la struttura del sito Web aggiungendo o rimuovendo le diapositive desiderate. I controlli per lo spostamento si trovano nello schema diapositive. Per modificarli, scegliere Schema dal menu Visualizza, quindi Diapositiva. Per aggiungere o rimuovere collegamenti ipertestuali da un testo o un oggetto o per modificare un collegamento esistente, selezionare il testo o l'oggetto, quindi scegliere Collegamento ipertestuale dal menu Inserisci. Una volta terminate le operazioni di personalizzazione, eliminare queste note per ridurre le dimensioni dei file HTML finali. Per ulteriori informazioni, utilizzare la Ricerca libera per cercare i seguenti argomenti: Schema diapositive Collegamenti ipertestuali
  4. Utilizzare questo modello per creare pagine Web Intranet per il proprio gruppo di lavoro o progetto. È possibile modificare il contenuto di esempio aggiungendo informazioni personali oppure modificare la struttura del sito Web aggiungendo o rimuovendo le diapositive desiderate. I controlli per lo spostamento si trovano nello schema diapositive. Per modificarli, scegliere Schema dal menu Visualizza, quindi Diapositiva. Per aggiungere o rimuovere collegamenti ipertestuali da un testo o un oggetto o per modificare un collegamento esistente, selezionare il testo o l'oggetto, quindi scegliere Collegamento ipertestuale dal menu Inserisci. Una volta terminate le operazioni di personalizzazione, eliminare queste note per ridurre le dimensioni dei file HTML finali. Per ulteriori informazioni, utilizzare la Ricerca libera per cercare i seguenti argomenti: Schema diapositive Collegamenti ipertestuali
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