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La normativa tecnica
come strumento di
garanzia
per l’acquisto di arredi
Marco Fossi – Assufficio/FederlegnoArredo
Premesse
• Le norme tecniche (technical standard) sono volontarie
per loro natura
• sono il risultato di una ricerca del consenso tra le
parti coinvolte, risultato di una trattativa condotta
una volta per tutte, al quale conviene riferirsi
• nel nostro caso, le parti interessate sono
principalmente il produttore/offerente ed il
cliente/stazione appaltante
Origine dei contenuti delle norme
UNI del settore arredo (citate
negli UNI/TR)
• le norme UNI sui prodotti di arredo sono, nella quasi totalità dei
casi, il risultato del recepimento di norme concordate a livello
europeo (EN). A loro volta, le norme europee sono legate
strettamente a norme internazionali ISO.
• La presidenza e segreteria dei comitati competenti ai tre livelli
è la stessa - ed è italiana.
• La base di consenso su cui poggiano le norme di settore è quindi
molto ampia.
Norme tecniche su arredo ufficio
e legislazione
• Le norme tecniche sono volontarie, ma nel caso dell’arredo
ufficio, sono collegate alla legislazione, obbligatoria
(direttiva 90/270/CEE, D.Lgs. 81/08, Titolo VII e allegato
XXXIV sulla postazione di lavoro al VDT+ Linee guida d’uso
dei videoterminali D.M. 2 ott. 2000, ecc.).
• Le norme forniscono gli strumenti volontari per dimostrare
in modo oggettivo e verificabile il soddisfacimento di
requisiti di legge, obbligatori, ma espressi in termini
generali.
Esempi: Piano di lavoro e vano gambe
D.Lgs. n. 81/08, all.
XXXIV punto 2, lettera a):
Il posto di lavoro deve
essere ben dimensionato e
allestito in modo che vi
sia spazio sufficiente per
permettere cambiamenti di
posizione e movimenti
operativi.
UNI EN 527-1 – Requisiti
dimensionali delle
scrivanie
Dimensioni vano gambe
UNI 11534 – Spazi per la
disposizione dei mobili
per ufficio
Indicazioni su superficie
libera di movimento
/superficie funzionale
del mobile / superficie
per vie di di circolaz.
Linee guida DM 2/10/2000,
art. 2.e):
Il piano di lavoro deve
(...) avere uno spazio
idoneo per il comodo
alloggiamento e la
movimentazione degli arti
inferiori e per infilarvi
il sedile.
Esempi: Altezza e dimensioni Piano di
lavoro
D.Lgs. n. 81/08, all. XXXIV,
punto 1, lettera d):
L’altezza del piano di lavoro
fissa o regolabile deve essere
indicativamente
compresa fra 70 e 80 cm. Lo spazio
a disposizione deve permettere
l’alloggiamento ed il movimento
degli arti inferiori, nonché
l’ingresso del sedile e dei
braccioli se presenti.
UNI EN 527-1 – Requisiti
dimensionali delle scrivanie:
altezza piano (scrivanie ad h
fissa) = 740 ± 20 mm
Intervalli di regolabilità
definiti per quelle ad h
regolabili
Dimensioni piano = dimensioni
vano gambe + struttura
Linee guida, art. 2.d):
Il piano di lavoro deve (...)
essere stabile e di altezza,
fissa o regolabile,
indicativamente fra 70 e 80
cm.
Esempi: Seduta da lavoro per VDT
D.Lgs. n. 81/08, all. XXXIV punto 1,
lettera e):
Il sedile deve avere altezza regolabile in
maniera indipendente dallo schienale e
dimensioni della seduta adeguate alle
caratteristiche antropometriche
dell’utilizzatore. Lo schienale deve
fornire un adeguato supporto alla regione
dorso-lombare dell’utente. Pertanto deve
essere adeguato alle caratteristiche
antropometriche dell’utilizzatore e deve
avere altezza e inclinazione regolabile.
Nell’ambito di tali regolazioni
l’utilizzatore dovrà poter fissare lo
schienale nella posizione selezionata. (…)
UNI EN 1335-1 – Sediute da
lavoro per ufficio – Dimensioni:
Tipi (Ax), A, B e C.
Linee guida, art. 2.g):
Il sedile deve (...) disporre del
piano e dello schienale
regolabili in maniera
indipendente così da assicurare
un buon appoggio dei piedi ed il
sostegno della zona lombare.
Norme UNI e UNI/TR (1)
• Gli UNI/TR (Technical Report) non sono norme, ma documenti informativi
• Sottostanno alle stesse procedure che caratterizzano le norme tecniche e
che assicurano che i documenti pubblicati siano basati sul consenso
• Gli UNI/TR che presentiamo oggi non introducono nuovi requisiti;
consistono in un insieme di rimandi ai requisiti già contenuti nelle norme
tecniche UNI, UNI EN pertinenti ai vari tipi di arredo, possibile oggetto
di appalti di fornitura
• I requisiti presentati negli UNI/TR sono organizzati in modo da rendere il
più possibile facile il loro utilizzo in capitolati tecnici di gara – gli
UNI/TR sono dei capitolati tecnici-tipo
Norme UNI e UNI/TR (2)
Il fine dei tre TR che verranno presentati è fornire un aiuto a chi deve
scrivere il capitolato tecnico di gara, utilizzando le norme esistenti
• raccogliendo in un unico documento i riferimenti alle norme rilevanti
sui vari tipi di arredo per ufficio (può essere difficile orientarsi),
• fornendo i riferimenti aggiornati alle norme (le norme si evolvono,
riflettono uno stato dell’arte che si evolve)
• e indicando, quando la norma prevede vari livelli di conformità/vari
livelli di prova, quello consigliato; i requisiti elencati nei TR
rappresentano la miglior mediazione tra le richieste dei prescrittori,
lo stato dell’arte delle tecnologie produttive ed un corretto rapporto
prestazioni/prezzo.
• Fornire certezza di trovare risposta nella gran parte della produzione
di serie esistente sul mercato
Struttura norme tecniche
arredo
Norme con requisiti: caratteristiche meccaniche (stabilità, resistenza e
durabilità), resistenza delle superfici, dimensionali, ecc. , per categoria
di arredo (tavoli, sedute, contenitori, ecc.) in generale diversi per
destinazione d’uso del mobile (domestico, non domestico/contract, ufficio,
ecc.)
Norme con metodi di prova e misurazione, in generale uguali per le diverse
destinazioni d’uso
Requisiti basati su prove di laboratorio (eseguite in una sequenza
definita)
Esempio: scrivanie
Requisiti meccanici (sicurezza, resistenza e durabilità) definiti nella UNI
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Norme UNI richiamate dal D.M. 11/01/2017 (CAM Arredi) come
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Titolo: Mobili- Criteri per la definizione di una famiglia
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per poter individuare correttamente una famiglia di prodotti
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caso/i più sfavorevole/i da sottoporre a prova, al fine di
determinare prestazioni che siano considerabili come
significative non solo per il prodotto nella configurazione
specifica sottoposta alla prova, ma anche per l'intera gamma
di prodotti inclusi nella famiglia. Il presente documento
non si applica ai requisiti dimensionali laddove previsti.
Marco Fossi | Ufficio normativa FederlegnoArredo |
<marco.fossi@federlegnoarredo.it>
Grazi
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  • 1. La normativa tecnica come strumento di garanzia per l’acquisto di arredi Marco Fossi – Assufficio/FederlegnoArredo
  • 2. Premesse • Le norme tecniche (technical standard) sono volontarie per loro natura • sono il risultato di una ricerca del consenso tra le parti coinvolte, risultato di una trattativa condotta una volta per tutte, al quale conviene riferirsi • nel nostro caso, le parti interessate sono principalmente il produttore/offerente ed il cliente/stazione appaltante
  • 3. Origine dei contenuti delle norme UNI del settore arredo (citate negli UNI/TR) • le norme UNI sui prodotti di arredo sono, nella quasi totalità dei casi, il risultato del recepimento di norme concordate a livello europeo (EN). A loro volta, le norme europee sono legate strettamente a norme internazionali ISO. • La presidenza e segreteria dei comitati competenti ai tre livelli è la stessa - ed è italiana. • La base di consenso su cui poggiano le norme di settore è quindi molto ampia.
  • 4. Norme tecniche su arredo ufficio e legislazione • Le norme tecniche sono volontarie, ma nel caso dell’arredo ufficio, sono collegate alla legislazione, obbligatoria (direttiva 90/270/CEE, D.Lgs. 81/08, Titolo VII e allegato XXXIV sulla postazione di lavoro al VDT+ Linee guida d’uso dei videoterminali D.M. 2 ott. 2000, ecc.). • Le norme forniscono gli strumenti volontari per dimostrare in modo oggettivo e verificabile il soddisfacimento di requisiti di legge, obbligatori, ma espressi in termini generali.
  • 5. Esempi: Piano di lavoro e vano gambe D.Lgs. n. 81/08, all. XXXIV punto 2, lettera a): Il posto di lavoro deve essere ben dimensionato e allestito in modo che vi sia spazio sufficiente per permettere cambiamenti di posizione e movimenti operativi. UNI EN 527-1 – Requisiti dimensionali delle scrivanie Dimensioni vano gambe UNI 11534 – Spazi per la disposizione dei mobili per ufficio Indicazioni su superficie libera di movimento /superficie funzionale del mobile / superficie per vie di di circolaz. Linee guida DM 2/10/2000, art. 2.e): Il piano di lavoro deve (...) avere uno spazio idoneo per il comodo alloggiamento e la movimentazione degli arti inferiori e per infilarvi il sedile.
  • 6. Esempi: Altezza e dimensioni Piano di lavoro D.Lgs. n. 81/08, all. XXXIV, punto 1, lettera d): L’altezza del piano di lavoro fissa o regolabile deve essere indicativamente compresa fra 70 e 80 cm. Lo spazio a disposizione deve permettere l’alloggiamento ed il movimento degli arti inferiori, nonché l’ingresso del sedile e dei braccioli se presenti. UNI EN 527-1 – Requisiti dimensionali delle scrivanie: altezza piano (scrivanie ad h fissa) = 740 ± 20 mm Intervalli di regolabilità definiti per quelle ad h regolabili Dimensioni piano = dimensioni vano gambe + struttura Linee guida, art. 2.d): Il piano di lavoro deve (...) essere stabile e di altezza, fissa o regolabile, indicativamente fra 70 e 80 cm.
  • 7. Esempi: Seduta da lavoro per VDT D.Lgs. n. 81/08, all. XXXIV punto 1, lettera e): Il sedile deve avere altezza regolabile in maniera indipendente dallo schienale e dimensioni della seduta adeguate alle caratteristiche antropometriche dell’utilizzatore. Lo schienale deve fornire un adeguato supporto alla regione dorso-lombare dell’utente. Pertanto deve essere adeguato alle caratteristiche antropometriche dell’utilizzatore e deve avere altezza e inclinazione regolabile. Nell’ambito di tali regolazioni l’utilizzatore dovrà poter fissare lo schienale nella posizione selezionata. (…) UNI EN 1335-1 – Sediute da lavoro per ufficio – Dimensioni: Tipi (Ax), A, B e C. Linee guida, art. 2.g): Il sedile deve (...) disporre del piano e dello schienale regolabili in maniera indipendente così da assicurare un buon appoggio dei piedi ed il sostegno della zona lombare.
  • 8. Norme UNI e UNI/TR (1) • Gli UNI/TR (Technical Report) non sono norme, ma documenti informativi • Sottostanno alle stesse procedure che caratterizzano le norme tecniche e che assicurano che i documenti pubblicati siano basati sul consenso • Gli UNI/TR che presentiamo oggi non introducono nuovi requisiti; consistono in un insieme di rimandi ai requisiti già contenuti nelle norme tecniche UNI, UNI EN pertinenti ai vari tipi di arredo, possibile oggetto di appalti di fornitura • I requisiti presentati negli UNI/TR sono organizzati in modo da rendere il più possibile facile il loro utilizzo in capitolati tecnici di gara – gli UNI/TR sono dei capitolati tecnici-tipo
  • 9. Norme UNI e UNI/TR (2) Il fine dei tre TR che verranno presentati è fornire un aiuto a chi deve scrivere il capitolato tecnico di gara, utilizzando le norme esistenti • raccogliendo in un unico documento i riferimenti alle norme rilevanti sui vari tipi di arredo per ufficio (può essere difficile orientarsi), • fornendo i riferimenti aggiornati alle norme (le norme si evolvono, riflettono uno stato dell’arte che si evolve) • e indicando, quando la norma prevede vari livelli di conformità/vari livelli di prova, quello consigliato; i requisiti elencati nei TR rappresentano la miglior mediazione tra le richieste dei prescrittori, lo stato dell’arte delle tecnologie produttive ed un corretto rapporto prestazioni/prezzo. • Fornire certezza di trovare risposta nella gran parte della produzione di serie esistente sul mercato
  • 10. Struttura norme tecniche arredo Norme con requisiti: caratteristiche meccaniche (stabilità, resistenza e durabilità), resistenza delle superfici, dimensionali, ecc. , per categoria di arredo (tavoli, sedute, contenitori, ecc.) in generale diversi per destinazione d’uso del mobile (domestico, non domestico/contract, ufficio, ecc.) Norme con metodi di prova e misurazione, in generale uguali per le diverse destinazioni d’uso Requisiti basati su prove di laboratorio (eseguite in una sequenza definita)
  • 11. Esempio: scrivanie Requisiti meccanici (sicurezza, resistenza e durabilità) definiti nella UNI EN 527-2 Metodi di prova descritti nella UNI EN 1730 Requisiti basati su prove di laboratorio (eseguite in una sequenza definita)
  • 12. CAM Arredi, norme UNI e UNI/TR Norme UNI richiamate dal D.M. 11/01/2017 (CAM Arredi) come strumento per verificare il soddisfacimento dei requisiti sul prodotto finito degli arredi venduti alla P.A.
  • 13. Futura norma UNI sul campionamento Titolo: Mobili- Criteri per la definizione di una famiglia di prodotto e per la campionatura Sommario: Il presente documento intende fornire indicazioni per poter individuare correttamente una famiglia di prodotti d'arredo per ufficio e per scegliere al suo interno il/i caso/i più sfavorevole/i da sottoporre a prova, al fine di determinare prestazioni che siano considerabili come significative non solo per il prodotto nella configurazione specifica sottoposta alla prova, ma anche per l'intera gamma di prodotti inclusi nella famiglia. Il presente documento non si applica ai requisiti dimensionali laddove previsti.
  • 14. Marco Fossi | Ufficio normativa FederlegnoArredo | <marco.fossi@federlegnoarredo.it> Grazi e