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RADICI – CULTURA – TRADIZIONI – IDENTITA’
Bisogna dare un segnale di svolta e di cambiamento per
recuperare e salvaguardare quel poco che è rimasto della
Nostra Identità Tirolese, la Vera e Primaria Ragione Sociale, su
cui si basa la Nostra Autonomia Speciale
Ho deciso di presentare la mia candidatura a Segretario del PATT,
assieme a Nicola Casagranda “Scoz” in qualità di Vicesegretario,
perchè credo nel movimento AUTONOMISTA trentino TIROLESE;
2
credo nei suoi principi fondanti e nei suoi ideali, che sono i miei
da sempre. E perché credo che il Nostro Partito, in questi ultimi
Anni, abbia piano piano smarrito la strada…
E’ dalla Conoscenza e dalla Coscienza della NOSTRA IDENTITA’
che devono derivare la linea politica del PATT e la sua Azione di
Governo, per concretizzare i dettami dello STATUTO e dei
PRINCIPI FONDANTI.
Proprio per questo nella mia Tesi, che guarda alla Nostra Storia in
modo propositivo, che vede nell’Europa e nella Istituzionalizzazione
della Euroregione Tirolese il Nostro Futuro, e che è appoggiata e
condivisa da un centinaio di tesserati rappresentativi di tutto il
Territorio Provinciale e di Tutte le Categorie Socio-Economiche, ho
voluto mettere a confronto questi principi con la realtà dei fatti: si
vede chiaramente che lo Statuto del Partito è quasi Totalmente
disatteso.
Suggerisco all’attuale Segretario, al Governatore e a Tutti Voi, di
leggere questi Principi, e vi renderete conto che il Partito è una
cosa; quello che stiamo portando avanti, è tutt’altro……
Anche la Tesi congressuale del Segretario uscente Franco Panizza
rispecchia la fase di “stallo” che il nostro Partito sta vivendo e non è
certo espressione di quella “fantomatica” Sambapolis
Coraggiosa.
3
Capisco l’importanza della stabilità, ma fra le righe scritte in
politichese, sembra di leggere che ci sia una certa paura di
disturbare. Capisco il voler “parlare a chi sta fuori dal partito”, ma
per far questo non si possono cancellare le proprie radici e
svendere la propria Anima per cercare di conquistare un elettorato
che non è, e non sarà mai in grado di condividere i nostri ideali.
Cosi si finisce per tradire la propria base politica e sociale,
perdendola per strada. Sembra quasi che il sottoscritto e chi come
me crede nell’IDENTITA’ sia un “Peso”, che le mie parole e la mia
candidatura diano “Fastidio”…. Solo perché parlo apertamente di
TIROLO, e nel TIROLO vedo il Nostro Futuro.
O magari è proprio questo che si vuole, tacitarci definitivamente,
invitare gli autonomisti VERI ad andarsene, per lasciare spazio ai
“rampanti” del Nuovo Autonomismo “Trentino” che da bravi
opportunisti plaudono al vincitore di turno…..
Ma se ciò Non dovesse accadere, e credo che per il Bene della
Nostra Heimat, intesa come quella “Piccola Patria fra i Monti”
della quale basta alzare gli occhi al cielo e chiunque può
osservarla. Da Est a Ovest, da Sud a Nord con le sue imponenti
montagne. Montagne uniche al mondo. Noi popolo Trentino-
Tirolese siamo duri come la Terra e la Roccia su cui cresce il fiore
più bello del mondo, e le Nostre Montagne sono le pareti della
4
Nostra Casa, e solo tra di loro possiamo e sappiamo riconoscere
la nostra Vera Heimat, che è e rimane quella Tirolese !!!
Per questo penso e credo, che a Nessuno convenga cancellare
quella “T”, che è di fondamentale importanza per la Nostra
Autonomia!!! E quindi, penso e credo, che anche la Nostra Voce,
e le Nostre Proposte vadano tenute in debita considerazione e
seriamente valutate!!!
Proprio in questo momento cosi delicato, dobbiamo essere
coscienti del fatto che La nostra Autonomia è dovuta alla Nostra
SPECIFICITA’, alla Nostra IDENTITA’ TIROLESE, al Nostro
“ESSERE MITTELEUROPEI” anziché ITALIANI. Non dobbiamo
avere timore di affermarlo SEMPRE, a Trento e a Innsbruck, e
soprattutto a Roma.
Invece stiamo svendendo le nostre risorse, i nostri gettiti fiscali, il
nostro “Oro Bianco”, le nostre reali competenze, che vengono
usate per foraggiare e contribuire al “bene del NOSTRO Paese??”
Paese della Corruzione, delle Mafie, del Malaffare, che non ha
Nulla da Insegnare al Nostro Popolo, e che un Vero
Autonomista Non dovrebbe sentire come “Suo”.
Eclatante il cosiddetto “Patto di Garanzia” siglato a Roma
nell’Ottobre del 2014 dai Governatori Regionali Rossi e
Kompatscher, con il quale abbiamo rinunciato a SEI MILIARDI e
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TRECENTO MILIONI di EURO basati su Ricorsi contro Decreti del
Governo Monti.
Ricorsi giustificati giuridicamente dai contenuti dei Nostri Statuti,
che definiscono le norme della Nostra Autonomia Speciale. Con
quella firma non abbiamo perso solo il “vile denaro” ma abbiamo
RINUNCIATO DI FATTO alla NOSTRA AUTONOMIA!
Invece tutti noi, ma il NOSTRO partito in primis, dovremmo essere
coscienti e convinti che il nostro futuro non può essere che nell’
Euroegione Tirolo e che per raggiungere questo risultato, è
fondamentale salvaguardare la possibilità di esercitare il
Diritto all’Autodeterminazione.
A tal proposito il Nostro Statuto dice chiaramente: “Il PATT
ribadisce la propria vocazione europeista e il proprio impegno a
collaborare con Bolzano ed Innsbruck per la realizzazione del
progetto politico della Euroregione Trentino Tirolese, nella
prospettiva POLITICO-ISTITUZIONALE, nel quadro dell’evoluzione
dell’Europa delle Regioni e dei Territori.”
Nella realtà l’Euregio Tirolese è ancora una scatola vuota, un
G.E.C.T. basato su iniziative da portare avanti in modo
transfrontaliero: potrebbe essere considerato un Inizio. Manca
però la volontà politica di costruirne il Futuro. L’EUROREGIONE
TIROLO, compresi i Territori di “Magasa-Valvestino”, “Casotto -
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Pedemonte”, “Cortina, Colle di Lana e Santa Lucia, Livinallongo”,
deve essere VERAMENTE ISTITUZIONALIZZATA.
L’Euregio Tirolese deve ritornare ad essere la Nostra Casa, e
portare Giovamento e Tutela ai Suoi Abitanti.
Tre proposte da concretizzare a breve, potrebbero essere:
1. sviluppo dell’Economia, attraverso la promozione GLOBALE e
GLOKALE del Territorio e dei suoi prodotti sotto un unico
marchio Euroregionale !!!
2. Gestione del Traffico, con particolare attenzione alla Tutela
dell’Ambiente; estensione della “Vignetta” a Tutto il Territorio
Euroregionale, con esenzione dal Ticket anche sulle
autostrade per i Residenti nella Euregio;
3. Costituzione di un’unica società Euroregionale per la gestione
della nostra risorsa principale che è e rimane “l’Oro Bianco”,
l’Energia Idroelettrica, prevedendo tariffe agevolate per i suoi
abitanti.
Per fare ciò è indispensabile cominciare a pensare concretamente
ad un Referendum basato sulla Convenzione Internazionale sui
diritti economici, sociali e culturali, che definisce il Diritto
all’Autodeterminazione di Un Popolo (Parte Prima, art. 1).
Convenzione ratificata dall’Italia con legge Nr. 881 del 1977.
7
Inserire nello Statuto del PATT il riferimento al Diritto
Internazionale all’Autodeterminazione, non credo sia un’
“Eresia”. Ricordo che questo principio è contemplato anche nello
Statuto della SVP.
Qualcuno ha obbiettato che la SVP, specialmente nella sua
componente giovanile, non lo ritiene fondamentale, perche
l’Autonomia che abbiamo “è la migliore al mondo” … ma vorrei far
notare che la SVP attualmente raccoglie in Sudtirolo meno del
50% dei consensi elettorali, e che questa percentuale è in costante
calo a favore di movimenti di matrice più spiccatamente identitaria.
Anche per questo si guarda bene dall’eliminare l’aggancio a quel
principio basilare che si rifà all’Autodeterminazione o
Selbstbestimmung. Poiché la SVP sa benissimo che se l’acqua
dovesse arrivare alla gola, e non manca molto, ci sarebbe un
qualcosa a cui potersi appellare.
E noi??? Quando Roma cancellerà la Nostra Autonomia, perché
non ne vedrà più i presupposti, a cosa ci attaccheremo???
Parlare di Autodeterminazione non deve incutere Paura.
Non capisco certe affermazioni esternate pubblicamente dal
Consigliere Baratter, nostro capogruppo in Consiglio Regionale,
quando dice che “il Nostro Partito non sostiene
l’Autodeterminazione…….”. Non voglio polemizzare, ma ricordo
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che parlare di Autodeterminazione Non è proclamare Uno
Slogan, Non è fare Demagogia, non è rincorrere Chimere:
l’Autodeterminazione è un principio di Libertà riconosciuto a
livello Internazionale; è un principio fondamentale per Blindare la
Nostra Autonomia NON ad un vago Territorio posto nel Cuore delle
Alpi, ma alla Nostra Identità Tirolese. E sopra tutto è
indispensabile per poter eventualmente scegliere un Domani,
cosa vogliamo essere.
Appunto per questo, un ulteriore passo da fare assieme agli amici
Sudtirolesi, in occasione della revisione dello Statuto di Autonomia,
sarebbe quello di inserire questo elemento all’interno del Nuovo
Statuto, per dare la possibilità al Popolo Tirolese, in extrema ratio,
di potersi esprimere legalmente
Anche sulla questione Doppia Cittadinanza dobbiamo farci
sentire, poiché lo dicono la Storia e le stesse Radici Identitarie
Comuni, a Trento, a Bolzano ed Innsbruck!!!
Dobbiamo altresì ricordare allo Stato “Italia” che il Nostro Statuto
d’Autonomia altro non è che un Contratto. Un Contratto che
andrebbe Onorato, ma è sotto gli occhi di Tutti che questo non
avviene. La Nostra Autonomia è sistematicamente sotto attacco e
continuamente scassinata.
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Mi limito solo ad evidenziare lo “strabismo” congenito che
attanaglia la Nostra Cooperazione; dovrebbe guardare a Nord, la
storia lo dice, per consolidare e favorire il “Sistema Euregio”, ma
attirata dalle “Sirene Levantine” si svende per qualche “carega”
verso Sud al Credito Cooperativo Italiano, alimentando di fatto
quella divisione psicologica che alza sempre di più il “muro
identitario” del Confine di Salorno. Ricordo che le Casse Rurali
Sudtirolesi sono rimaste fedeli alla Loro Raiffeisen.
Da Noi, saranno i burocrati della cooperazione nazionale a dirci che
all’interno del nostro sistema ci sono ben 300 esuberi……
Altro che “Trentino Coraggioso”, senza batter ciglio stiamo
diventando giorno dopo giorno sempre più “lombardo-veneti”, altro
che sistema Autonomistico da esportare, altro che “Territori”…..
Saremo Noi ad essere fagocitati!!!
Da Schütze, non posso fare a meno di ricordare che persino un
Democristiano DOC come Beniamino Andreatta, nei salotti romani
citava ed elogiava la Rifondazione delle Compagnie Schützen sul
Nostro Territorio, auspicando che questo avvenisse in Tutte le
Nostre Vallate. Noi ci Siamo, in Tutte le Vallate. Stiamo crescendo,
e lo dico con orgoglio, anche senza i Contributi Provinciali e siamo
qui per Difendere ed impedire che la Nostra Millenaria
Autonomia venga messa in discussione.
10
C’è un altro argomento che vorrei focalizzare, complementare
a quello appena esposto.
E’ di questi giorni la decisione del Governo Austriaco di chiudere le
Frontiere, compresa quindi quella del Brennero. Giustamente i
Governatori Rossi e Kompatscher, si sono subito rivolti al Capitano
del Nord Tirolo facendo presente che questo va contro lo spirito di
Unità della Euroregione Tirolese, e che inficia le prerogative della
Stessa.
E’ un Ragionamento sacrosanto, ma vorrei far notare che anche la
paventata Adunata A.N.A che si vuol tenere a Trento proprio nel
2018, fortemente voluta dai Vertici Trentini dell’associazione alpini
e sostenuta anche dalla Giunta Provinciale, cozza fortemente
contro i contenuti Unitari della Euroregione Tirolese.
A tal proposito, in una petizione consegnata in questi giorni al
Landeshauptmann del Nord Tirolo Gunther Platter e al Governatore
della Provincia di Trento, le associazioni tradizionali nord tirolesi
chiedono con forza a Ugo Rossi, in qualità di Presidente di turno
dell’Euregio Tirolo, di non permettere che Trento nel 2018 sia sede
di questa manifestazione.
Questo il Testo….
“PER FAVORE, NOO ADUNATA ALPINI NEL 2018 A TRENTO.
11
Dopo Bolzano nel 2012 , ora tocca a Trento lo stesso destino, di
candidarsi nel 2018 per l’Adunata degli Alpini. Probabilmente non
a caso, 100 anni dopo la fine della Prima Guerra Mondiale e la
“liberazione “ del Trentino i cui abitanti combatterono fedelmente
per l’Austria-Ungheria.
L’associazione dei Tiroler Schützen, assieme a tutte le associazioni
del Tirolo, non accettano la progettata Adunata degli Alpini a Trento
nel 2018.
Di comune accordo chiedono al Presidente Ugo Rossi, da poco
presidente dell’Euroregione Tirolese, di NON confermare il luogo e
la data di quest’adunata.
Un raduno simile, nel quale viene portata la Bandiera di Guerra
Italiana, proprio nell’Euroregione Tirolese ed in una Città che per
quasi 600 anni è stata Austriaca, viene considerato un vero
affronto.
In ogni caso, conclude la petizione, non sarà assolutamente una
Festa di Pace e sicuramente non contribuirà alla Pacifica
Convivenza.”
Questi i Firmatari: oltre ai tre LKdt. della Federazioni degli Schützen
Tirolesi Paolo Dalprà – Elmar Thaler – Fritz Tiefenthaler, il
Presidente della Federazione Tradizioni Tirolesi Franz Hitzl,
assieme ad Hermann Hotter della Federazione Veterani del Tirolo,
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Christian Haager della Federazione Kaiserjäger del Tirolo, Andreas
Hauser della Federazione Tiro a Segno del Tirolo, Manfred
Schullern dell’Alt-Kaiserjäger-Club di Innsbruck, l’Unione Ufficiali
dell’Esercito Austriaco (Sezione Tirolo) con il colonnello Willi Tilg,
l’Unione Sottufficiali dell’Esercito Austriaco con il maresciallo Erich
Stor, nonché Siegfried Knapp Presidente della Federazione Bande
musicali del Tirolo, Manfred Duringer Presidente della Federazione
Cori del Tirolo, Oswald Gredler della Federazione Associazioni
Folcloristiche del Tirolo.
Queste firme rappresentano all’incirca 50.000 persone; se
sommiamo a queste l’indotto, lascio a Voi determinare il numero
complessivo…. Direi un cifra molto, ma molto importante !!!
Quindi un Convinto NOOO all’Adunata ANA che si vorrebbe tenere
a Trento nel 2018. Nulla contro gli Alpini sia ben chiaro, intesi
come base che opera nel sociale e nel volontariato. E proprio a
quella base, chiediamo l’aiuto affinchè facciano aprire gli occhi ai
Loro Vertici, per far si che l’Adunata venga spostata ad altra
data….
Magari nel 2022, triste anniversario della “Marcia su Roma” da
parte del Partito Fascista. Sarebbe un bel segnale !!!
Per Noi Autonomisti, accettare l’Adunata nel 2018 a Trento, è un
Gravissimo Errore Politico. Il PATT deve chiedere che venga
13
rivista la posizione del Governo Provinciale, ufficialmente espressa,
ahimè, dal Nostro Presidente Ugo Rossi.
Ma non voglio che la mia posizione venga recepita solo come una
Critica a Tutto Campo. Nella mia Tesi:
Parlo di TERRITORIALITA’ calpestata;
Parlo di Ospedali e della loro organizzazione che non deve
prevedere chiusure e tagli indiscriminati;
Parlo di Sistema Scolastico, di scuole elementari che devono
rimanere anche nei più piccoli centri abitati, per consentire ai
bambini di andare a scuola A PIEDI, da soli, nel loro Paese…. che
così è, e resta LORO;
Parlo di Municipalità, di Fusioni fatte con il Ricatto e con l’Inganno,
di Comunità di Valle che come riformate non servono a niente, di
Gestioni Associate da rivedere, di una riforma “Daldoss” fatta con
uno stile da “ventennio”; di Un’Autonomia devastata da linee
Programmatiche Centraliste, succubi del PD che non dovrebbero,
e non devono essere le Nostre.
Vi invito a leggerla per intero, tante sono le tematiche
affrontate e sviluppate in maniera propositiva e più
approfondita di quanto sia possibile fare qui questa sera.
14
Concludo, dicendo che Non voglio spaccare il Partito, sia ben
chiaro…… La Mia parola d’ordine, per quello che può contare, è
UNITA’ e piena Fiducia al Presidente Ugo Rossi, che però non
deve essere lasciato solo, ma deve essere accompagnato nel suo
compito di guidare la nostra Provincia da tutto il PATT. E questo
è possibile solo se diventiamo Partito, anzi, un MOVIMENTO di
raccolta, che deve tenere in debito conto Tutte le Sue
Componenti; e quindi anche quella che cerco di rappresentare.
Noi non dobbiamo aver paura di autogovernarci, lo abbiamo fatto
per secoli. La Nostra Autonomia Non deve fermarsi, Non deve
implodere su se stessa, Non deve essere remissiva e
compiacente alle volontà “romane”. Ma Deve evolvere verso un
Futuro di Autogoverno, Deve ambire ad una Autonomia più che
Integrale, Deve pensare ad una forma di Indipendenza
economica Propria, basata sulle enormi risorse di cui il Nostro
Territorio dispone.
Ma soprattutto, Non deve aver paura di credere in modo
convinto ad Un Futuro che veda nell’Europa delle Regioni, e
nello specifico nella Euro Regione TIROLO, la meta finale!
Per raggiungere questi obiettivi; per dare concretezza agli
ideali ed ai principi del nostro Movimento; perché nel Partito
siano degnamente rappresentate ed abbiano voce Tutte le sue
15
anime; Per dare il nostro contributo affinché il PATT ritrovi le
proprie Radici ed il senso più profondo della Nostra Identità;
per tutto questo, assieme al Mio Vice Nicola Casagranda
“Scoz”, chiedo la Vostra Fiducia !!!

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Bilancio di esercizio 2015
 

Radici – Cultura – Tradizioni – Identità

  • 1. 1 RADICI – CULTURA – TRADIZIONI – IDENTITA’ Bisogna dare un segnale di svolta e di cambiamento per recuperare e salvaguardare quel poco che è rimasto della Nostra Identità Tirolese, la Vera e Primaria Ragione Sociale, su cui si basa la Nostra Autonomia Speciale Ho deciso di presentare la mia candidatura a Segretario del PATT, assieme a Nicola Casagranda “Scoz” in qualità di Vicesegretario, perchè credo nel movimento AUTONOMISTA trentino TIROLESE;
  • 2. 2 credo nei suoi principi fondanti e nei suoi ideali, che sono i miei da sempre. E perché credo che il Nostro Partito, in questi ultimi Anni, abbia piano piano smarrito la strada… E’ dalla Conoscenza e dalla Coscienza della NOSTRA IDENTITA’ che devono derivare la linea politica del PATT e la sua Azione di Governo, per concretizzare i dettami dello STATUTO e dei PRINCIPI FONDANTI. Proprio per questo nella mia Tesi, che guarda alla Nostra Storia in modo propositivo, che vede nell’Europa e nella Istituzionalizzazione della Euroregione Tirolese il Nostro Futuro, e che è appoggiata e condivisa da un centinaio di tesserati rappresentativi di tutto il Territorio Provinciale e di Tutte le Categorie Socio-Economiche, ho voluto mettere a confronto questi principi con la realtà dei fatti: si vede chiaramente che lo Statuto del Partito è quasi Totalmente disatteso. Suggerisco all’attuale Segretario, al Governatore e a Tutti Voi, di leggere questi Principi, e vi renderete conto che il Partito è una cosa; quello che stiamo portando avanti, è tutt’altro…… Anche la Tesi congressuale del Segretario uscente Franco Panizza rispecchia la fase di “stallo” che il nostro Partito sta vivendo e non è certo espressione di quella “fantomatica” Sambapolis Coraggiosa.
  • 3. 3 Capisco l’importanza della stabilità, ma fra le righe scritte in politichese, sembra di leggere che ci sia una certa paura di disturbare. Capisco il voler “parlare a chi sta fuori dal partito”, ma per far questo non si possono cancellare le proprie radici e svendere la propria Anima per cercare di conquistare un elettorato che non è, e non sarà mai in grado di condividere i nostri ideali. Cosi si finisce per tradire la propria base politica e sociale, perdendola per strada. Sembra quasi che il sottoscritto e chi come me crede nell’IDENTITA’ sia un “Peso”, che le mie parole e la mia candidatura diano “Fastidio”…. Solo perché parlo apertamente di TIROLO, e nel TIROLO vedo il Nostro Futuro. O magari è proprio questo che si vuole, tacitarci definitivamente, invitare gli autonomisti VERI ad andarsene, per lasciare spazio ai “rampanti” del Nuovo Autonomismo “Trentino” che da bravi opportunisti plaudono al vincitore di turno….. Ma se ciò Non dovesse accadere, e credo che per il Bene della Nostra Heimat, intesa come quella “Piccola Patria fra i Monti” della quale basta alzare gli occhi al cielo e chiunque può osservarla. Da Est a Ovest, da Sud a Nord con le sue imponenti montagne. Montagne uniche al mondo. Noi popolo Trentino- Tirolese siamo duri come la Terra e la Roccia su cui cresce il fiore più bello del mondo, e le Nostre Montagne sono le pareti della
  • 4. 4 Nostra Casa, e solo tra di loro possiamo e sappiamo riconoscere la nostra Vera Heimat, che è e rimane quella Tirolese !!! Per questo penso e credo, che a Nessuno convenga cancellare quella “T”, che è di fondamentale importanza per la Nostra Autonomia!!! E quindi, penso e credo, che anche la Nostra Voce, e le Nostre Proposte vadano tenute in debita considerazione e seriamente valutate!!! Proprio in questo momento cosi delicato, dobbiamo essere coscienti del fatto che La nostra Autonomia è dovuta alla Nostra SPECIFICITA’, alla Nostra IDENTITA’ TIROLESE, al Nostro “ESSERE MITTELEUROPEI” anziché ITALIANI. Non dobbiamo avere timore di affermarlo SEMPRE, a Trento e a Innsbruck, e soprattutto a Roma. Invece stiamo svendendo le nostre risorse, i nostri gettiti fiscali, il nostro “Oro Bianco”, le nostre reali competenze, che vengono usate per foraggiare e contribuire al “bene del NOSTRO Paese??” Paese della Corruzione, delle Mafie, del Malaffare, che non ha Nulla da Insegnare al Nostro Popolo, e che un Vero Autonomista Non dovrebbe sentire come “Suo”. Eclatante il cosiddetto “Patto di Garanzia” siglato a Roma nell’Ottobre del 2014 dai Governatori Regionali Rossi e Kompatscher, con il quale abbiamo rinunciato a SEI MILIARDI e
  • 5. 5 TRECENTO MILIONI di EURO basati su Ricorsi contro Decreti del Governo Monti. Ricorsi giustificati giuridicamente dai contenuti dei Nostri Statuti, che definiscono le norme della Nostra Autonomia Speciale. Con quella firma non abbiamo perso solo il “vile denaro” ma abbiamo RINUNCIATO DI FATTO alla NOSTRA AUTONOMIA! Invece tutti noi, ma il NOSTRO partito in primis, dovremmo essere coscienti e convinti che il nostro futuro non può essere che nell’ Euroegione Tirolo e che per raggiungere questo risultato, è fondamentale salvaguardare la possibilità di esercitare il Diritto all’Autodeterminazione. A tal proposito il Nostro Statuto dice chiaramente: “Il PATT ribadisce la propria vocazione europeista e il proprio impegno a collaborare con Bolzano ed Innsbruck per la realizzazione del progetto politico della Euroregione Trentino Tirolese, nella prospettiva POLITICO-ISTITUZIONALE, nel quadro dell’evoluzione dell’Europa delle Regioni e dei Territori.” Nella realtà l’Euregio Tirolese è ancora una scatola vuota, un G.E.C.T. basato su iniziative da portare avanti in modo transfrontaliero: potrebbe essere considerato un Inizio. Manca però la volontà politica di costruirne il Futuro. L’EUROREGIONE TIROLO, compresi i Territori di “Magasa-Valvestino”, “Casotto -
  • 6. 6 Pedemonte”, “Cortina, Colle di Lana e Santa Lucia, Livinallongo”, deve essere VERAMENTE ISTITUZIONALIZZATA. L’Euregio Tirolese deve ritornare ad essere la Nostra Casa, e portare Giovamento e Tutela ai Suoi Abitanti. Tre proposte da concretizzare a breve, potrebbero essere: 1. sviluppo dell’Economia, attraverso la promozione GLOBALE e GLOKALE del Territorio e dei suoi prodotti sotto un unico marchio Euroregionale !!! 2. Gestione del Traffico, con particolare attenzione alla Tutela dell’Ambiente; estensione della “Vignetta” a Tutto il Territorio Euroregionale, con esenzione dal Ticket anche sulle autostrade per i Residenti nella Euregio; 3. Costituzione di un’unica società Euroregionale per la gestione della nostra risorsa principale che è e rimane “l’Oro Bianco”, l’Energia Idroelettrica, prevedendo tariffe agevolate per i suoi abitanti. Per fare ciò è indispensabile cominciare a pensare concretamente ad un Referendum basato sulla Convenzione Internazionale sui diritti economici, sociali e culturali, che definisce il Diritto all’Autodeterminazione di Un Popolo (Parte Prima, art. 1). Convenzione ratificata dall’Italia con legge Nr. 881 del 1977.
  • 7. 7 Inserire nello Statuto del PATT il riferimento al Diritto Internazionale all’Autodeterminazione, non credo sia un’ “Eresia”. Ricordo che questo principio è contemplato anche nello Statuto della SVP. Qualcuno ha obbiettato che la SVP, specialmente nella sua componente giovanile, non lo ritiene fondamentale, perche l’Autonomia che abbiamo “è la migliore al mondo” … ma vorrei far notare che la SVP attualmente raccoglie in Sudtirolo meno del 50% dei consensi elettorali, e che questa percentuale è in costante calo a favore di movimenti di matrice più spiccatamente identitaria. Anche per questo si guarda bene dall’eliminare l’aggancio a quel principio basilare che si rifà all’Autodeterminazione o Selbstbestimmung. Poiché la SVP sa benissimo che se l’acqua dovesse arrivare alla gola, e non manca molto, ci sarebbe un qualcosa a cui potersi appellare. E noi??? Quando Roma cancellerà la Nostra Autonomia, perché non ne vedrà più i presupposti, a cosa ci attaccheremo??? Parlare di Autodeterminazione non deve incutere Paura. Non capisco certe affermazioni esternate pubblicamente dal Consigliere Baratter, nostro capogruppo in Consiglio Regionale, quando dice che “il Nostro Partito non sostiene l’Autodeterminazione…….”. Non voglio polemizzare, ma ricordo
  • 8. 8 che parlare di Autodeterminazione Non è proclamare Uno Slogan, Non è fare Demagogia, non è rincorrere Chimere: l’Autodeterminazione è un principio di Libertà riconosciuto a livello Internazionale; è un principio fondamentale per Blindare la Nostra Autonomia NON ad un vago Territorio posto nel Cuore delle Alpi, ma alla Nostra Identità Tirolese. E sopra tutto è indispensabile per poter eventualmente scegliere un Domani, cosa vogliamo essere. Appunto per questo, un ulteriore passo da fare assieme agli amici Sudtirolesi, in occasione della revisione dello Statuto di Autonomia, sarebbe quello di inserire questo elemento all’interno del Nuovo Statuto, per dare la possibilità al Popolo Tirolese, in extrema ratio, di potersi esprimere legalmente Anche sulla questione Doppia Cittadinanza dobbiamo farci sentire, poiché lo dicono la Storia e le stesse Radici Identitarie Comuni, a Trento, a Bolzano ed Innsbruck!!! Dobbiamo altresì ricordare allo Stato “Italia” che il Nostro Statuto d’Autonomia altro non è che un Contratto. Un Contratto che andrebbe Onorato, ma è sotto gli occhi di Tutti che questo non avviene. La Nostra Autonomia è sistematicamente sotto attacco e continuamente scassinata.
  • 9. 9 Mi limito solo ad evidenziare lo “strabismo” congenito che attanaglia la Nostra Cooperazione; dovrebbe guardare a Nord, la storia lo dice, per consolidare e favorire il “Sistema Euregio”, ma attirata dalle “Sirene Levantine” si svende per qualche “carega” verso Sud al Credito Cooperativo Italiano, alimentando di fatto quella divisione psicologica che alza sempre di più il “muro identitario” del Confine di Salorno. Ricordo che le Casse Rurali Sudtirolesi sono rimaste fedeli alla Loro Raiffeisen. Da Noi, saranno i burocrati della cooperazione nazionale a dirci che all’interno del nostro sistema ci sono ben 300 esuberi…… Altro che “Trentino Coraggioso”, senza batter ciglio stiamo diventando giorno dopo giorno sempre più “lombardo-veneti”, altro che sistema Autonomistico da esportare, altro che “Territori”….. Saremo Noi ad essere fagocitati!!! Da Schütze, non posso fare a meno di ricordare che persino un Democristiano DOC come Beniamino Andreatta, nei salotti romani citava ed elogiava la Rifondazione delle Compagnie Schützen sul Nostro Territorio, auspicando che questo avvenisse in Tutte le Nostre Vallate. Noi ci Siamo, in Tutte le Vallate. Stiamo crescendo, e lo dico con orgoglio, anche senza i Contributi Provinciali e siamo qui per Difendere ed impedire che la Nostra Millenaria Autonomia venga messa in discussione.
  • 10. 10 C’è un altro argomento che vorrei focalizzare, complementare a quello appena esposto. E’ di questi giorni la decisione del Governo Austriaco di chiudere le Frontiere, compresa quindi quella del Brennero. Giustamente i Governatori Rossi e Kompatscher, si sono subito rivolti al Capitano del Nord Tirolo facendo presente che questo va contro lo spirito di Unità della Euroregione Tirolese, e che inficia le prerogative della Stessa. E’ un Ragionamento sacrosanto, ma vorrei far notare che anche la paventata Adunata A.N.A che si vuol tenere a Trento proprio nel 2018, fortemente voluta dai Vertici Trentini dell’associazione alpini e sostenuta anche dalla Giunta Provinciale, cozza fortemente contro i contenuti Unitari della Euroregione Tirolese. A tal proposito, in una petizione consegnata in questi giorni al Landeshauptmann del Nord Tirolo Gunther Platter e al Governatore della Provincia di Trento, le associazioni tradizionali nord tirolesi chiedono con forza a Ugo Rossi, in qualità di Presidente di turno dell’Euregio Tirolo, di non permettere che Trento nel 2018 sia sede di questa manifestazione. Questo il Testo…. “PER FAVORE, NOO ADUNATA ALPINI NEL 2018 A TRENTO.
  • 11. 11 Dopo Bolzano nel 2012 , ora tocca a Trento lo stesso destino, di candidarsi nel 2018 per l’Adunata degli Alpini. Probabilmente non a caso, 100 anni dopo la fine della Prima Guerra Mondiale e la “liberazione “ del Trentino i cui abitanti combatterono fedelmente per l’Austria-Ungheria. L’associazione dei Tiroler Schützen, assieme a tutte le associazioni del Tirolo, non accettano la progettata Adunata degli Alpini a Trento nel 2018. Di comune accordo chiedono al Presidente Ugo Rossi, da poco presidente dell’Euroregione Tirolese, di NON confermare il luogo e la data di quest’adunata. Un raduno simile, nel quale viene portata la Bandiera di Guerra Italiana, proprio nell’Euroregione Tirolese ed in una Città che per quasi 600 anni è stata Austriaca, viene considerato un vero affronto. In ogni caso, conclude la petizione, non sarà assolutamente una Festa di Pace e sicuramente non contribuirà alla Pacifica Convivenza.” Questi i Firmatari: oltre ai tre LKdt. della Federazioni degli Schützen Tirolesi Paolo Dalprà – Elmar Thaler – Fritz Tiefenthaler, il Presidente della Federazione Tradizioni Tirolesi Franz Hitzl, assieme ad Hermann Hotter della Federazione Veterani del Tirolo,
  • 12. 12 Christian Haager della Federazione Kaiserjäger del Tirolo, Andreas Hauser della Federazione Tiro a Segno del Tirolo, Manfred Schullern dell’Alt-Kaiserjäger-Club di Innsbruck, l’Unione Ufficiali dell’Esercito Austriaco (Sezione Tirolo) con il colonnello Willi Tilg, l’Unione Sottufficiali dell’Esercito Austriaco con il maresciallo Erich Stor, nonché Siegfried Knapp Presidente della Federazione Bande musicali del Tirolo, Manfred Duringer Presidente della Federazione Cori del Tirolo, Oswald Gredler della Federazione Associazioni Folcloristiche del Tirolo. Queste firme rappresentano all’incirca 50.000 persone; se sommiamo a queste l’indotto, lascio a Voi determinare il numero complessivo…. Direi un cifra molto, ma molto importante !!! Quindi un Convinto NOOO all’Adunata ANA che si vorrebbe tenere a Trento nel 2018. Nulla contro gli Alpini sia ben chiaro, intesi come base che opera nel sociale e nel volontariato. E proprio a quella base, chiediamo l’aiuto affinchè facciano aprire gli occhi ai Loro Vertici, per far si che l’Adunata venga spostata ad altra data…. Magari nel 2022, triste anniversario della “Marcia su Roma” da parte del Partito Fascista. Sarebbe un bel segnale !!! Per Noi Autonomisti, accettare l’Adunata nel 2018 a Trento, è un Gravissimo Errore Politico. Il PATT deve chiedere che venga
  • 13. 13 rivista la posizione del Governo Provinciale, ufficialmente espressa, ahimè, dal Nostro Presidente Ugo Rossi. Ma non voglio che la mia posizione venga recepita solo come una Critica a Tutto Campo. Nella mia Tesi: Parlo di TERRITORIALITA’ calpestata; Parlo di Ospedali e della loro organizzazione che non deve prevedere chiusure e tagli indiscriminati; Parlo di Sistema Scolastico, di scuole elementari che devono rimanere anche nei più piccoli centri abitati, per consentire ai bambini di andare a scuola A PIEDI, da soli, nel loro Paese…. che così è, e resta LORO; Parlo di Municipalità, di Fusioni fatte con il Ricatto e con l’Inganno, di Comunità di Valle che come riformate non servono a niente, di Gestioni Associate da rivedere, di una riforma “Daldoss” fatta con uno stile da “ventennio”; di Un’Autonomia devastata da linee Programmatiche Centraliste, succubi del PD che non dovrebbero, e non devono essere le Nostre. Vi invito a leggerla per intero, tante sono le tematiche affrontate e sviluppate in maniera propositiva e più approfondita di quanto sia possibile fare qui questa sera.
  • 14. 14 Concludo, dicendo che Non voglio spaccare il Partito, sia ben chiaro…… La Mia parola d’ordine, per quello che può contare, è UNITA’ e piena Fiducia al Presidente Ugo Rossi, che però non deve essere lasciato solo, ma deve essere accompagnato nel suo compito di guidare la nostra Provincia da tutto il PATT. E questo è possibile solo se diventiamo Partito, anzi, un MOVIMENTO di raccolta, che deve tenere in debito conto Tutte le Sue Componenti; e quindi anche quella che cerco di rappresentare. Noi non dobbiamo aver paura di autogovernarci, lo abbiamo fatto per secoli. La Nostra Autonomia Non deve fermarsi, Non deve implodere su se stessa, Non deve essere remissiva e compiacente alle volontà “romane”. Ma Deve evolvere verso un Futuro di Autogoverno, Deve ambire ad una Autonomia più che Integrale, Deve pensare ad una forma di Indipendenza economica Propria, basata sulle enormi risorse di cui il Nostro Territorio dispone. Ma soprattutto, Non deve aver paura di credere in modo convinto ad Un Futuro che veda nell’Europa delle Regioni, e nello specifico nella Euro Regione TIROLO, la meta finale! Per raggiungere questi obiettivi; per dare concretezza agli ideali ed ai principi del nostro Movimento; perché nel Partito siano degnamente rappresentate ed abbiano voce Tutte le sue
  • 15. 15 anime; Per dare il nostro contributo affinché il PATT ritrovi le proprie Radici ed il senso più profondo della Nostra Identità; per tutto questo, assieme al Mio Vice Nicola Casagranda “Scoz”, chiedo la Vostra Fiducia !!!