SlideShare a Scribd company logo
1 of 15
Download to read offline
Nascita, caratteristiche ed
evoluzione dei sistemi di welfare
Prof. Carlo Borzaga
Sommario
! alcune definizioni
! perché servono politiche di welfare
! i principali ambiti di intervento e i modelli
di welfare
! la formazione e l’evoluzione dei sistemi di
welfare (fino alla crisi)
! la crisi e le risposte
Definizioni
Welfare: benessere
Sistema di welfare: la combinazione di
attori (pubblici e privati) che determinano il
livello di benessere di una collettività
Welfare State (o stato sociale): l’insieme
degli interventi pubblici volti a garantire il
benessere
Politiche di welfare o sociali: sinonimi di
welfare state
Le ragioni delle politiche di welfare
-  Essenzialmente: a causa dell’incapacità del mercato di
gestire o di gestire in modo efficiente determinate attività
rilevanti per il benessere delle persone (si parla in qusti
casi anche di “fallimenti” del mercato.
-  Esse non possono quindi essere affidate solo al mercato
-  Diverse cause. Le principali:
-  natura dei beni (beni pubblici e collettivi)
-  asimmetrie informative
-  presenza di esternalità (beni meritori)
Gli ambiti di intervento
Le attività in cui operano maggiormente le politiche
sono quindi quelle dove maggiori sono i fallimenti
del mercato. In particolare:
"  assicurazioni contro la malattia e servizi di cura
" sistemi previdenziali
"  assicurazioni contro i rischi invalidità, di
disoccupazione e politiche del lavoro
" servizi sociali, socio-assistenziali
"  sistemi di formazione e istruzione
Le modalità di intervento
Le politiche pubbliche di welfare possono essere
organizzate in diversi modi dando origine a diversi
“modelli”:
a) Assunzione da parte dello Stato di tutte le funzione
(regolamentazione, finanziamento e gestione) in tutti o quasi gli ambiti;
privati esclusi o solo integrativi (modello nordeuropeo)
b) Intervento pubblico in un numero limitato di ambiti e solo in alcune
funzioni (es. assicurazioni ma non erogazione totale anche dei servizi)
affiancato da privati (soprattutto nella gestione): modello europeo
continentale (variante italiana)
c) Intervento pubblico limitato solo ad alcune categorie in tutti o quasi gli
ambiti (con prova dei mezzi ); forte presenza di privati profit e non-
profit : modello statunitense
Formazione ed evoluzione
1. La fase di sperimentazione (1870-anni venti)
2. La fase di consolidamento (anni trenta e
quaranta)
3. La fase di espansione (anni cinquanta e
sessanta)
4. La fase di istituzionalizzazione (anni settanta)
5. La fase di rallentamento e la crisi (dagli anni
ottanta ai nostri giorni) e i tentativi di riforma
Conseguenza: crescita costante soprattutto nelle
prime 4 fasi delle spesa pubblica destinata a
sostenere gli interventi di welfare
Il rallentamento e la crisi
A partire dagli anni ‘70 sono intervenuti una serie di fattori
che hanno messo in discussione la tenuta dei sistemi di
welfare istituzionalizzati nei decenni precedenti:
- Aumento della speranza di vita e della vita media e quindi
della percentuale di “popolazione dipendente” con aumento
dei costi della sanità e della previdenza
- Rallentamento dei tassi di crescita del prodotto interno
lordo, con due effetti: diminuzione delle entrate pubbliche e
aumento della domanda di protezione e di servizi sociali
(disoccupazione, disagio sociale, ecc.)
Conseguenza: difficoltà a bilanciare entrate e uscite
pubbliche
Variazione % del Pil complessivo nei
principali paesi Ocse, 1970-2000
USA Giappone Francia Germania Italia UK Svezia EU15
1970-1980 37.8 54.7 38.5 30.8 42.6 21.1 21.4 34.6
1981-1990 36.6 49.4 27.7 24.2 25.1 30.1 24.0 26.6
1991-1995 12.5 7.2 5.4 8.3 6.5 9.1 3.0 7.5
1996-2000 22.5 7.3 13.0 9.3 9.8 14.9 15.7 13.9
Fonte: elaborazioni su dati Ocse, 2002
Crescita della spesa pubblica nei paesi
Ocse ed europei, 1960-1990 (% del Pil)
1960 1970 1980 1990
Ocse 27.9 36.7 42.6 44.8
Di cui
europei
29.4 Nd 46.0 46.1
Fonte: Ocse, 2002
Conseguenze
-  aumento del debito pubblico (e delle spese
per interessi)
-  aumento pressione fiscale: nella media dei
paesi Ocse le entrate fiscali in % sul Pil passano:
- dal 10% del 1920
- al 30% del 1960
- al 40% del 1980
- al 43,5% del 1997
-  “crisi fiscale” dello Stato Sociale
Le risposte (1)
A partire dagli anni ’80 a questi problemi vengono dati 2
tipi di risposte:
a) di tipo istituzionale, soprattutto in tre direzioni:
- restringendo l’area di azione dello Stato e ampliando
quella dei privati, soprattutto attraverso processi di
privatizzazione e di esternalizzazione di molti servizi fino
ad allora pubblici;
- rivedendo l’organizzazione dello Stato e i ruoli dei
diversi livelli di governo (in base al principio di
sussidiarietà) -> decentramento amministrativo
- introducendo logiche privatistiche anche nella gestione
dei servizi pubblici (New Public management)
Le risposte (2)
b) dal basso: attraverso il rilancio da parte degli
stessi cittadini, o della comunità, di forme di
intervento private soprattutto di tipo non-profit, con
una caratterizzazione sempre più imprenditoriale:
- recuperando e aggiornando forme
organizzative che negli anni precedenti erano
passate in secondo piano (le mutue, le
fondazioni)
- creando nuove forme imprenditoriali (imprese
sociali)
Verso il welfare mix
Tra amministrazioni pubbliche, soprattutto locali, e
organizzazioni private nonprofit/imprese sociali si
sviluppano così rapporti:
"  sempre più stretti
"  di tipo contrattuale
"  con la PA nel ruolo di finanziatore e le imprese sociali/
organizzazioni private nel ruolo di produttori
"  riguardanti sia servizi nuovi (non prodotti in precedenza)
– come nel caso italiano – sia servizi prima prodotti dal
settore pubblico e che vengono esternalizzati – come in
Inghilterra e più di recente in Svezia
Questi rapporti assumono diverse forme che cambiano nel
tempo.
Due sono le principali modalità:
1.  Finanziamenti all’offerta, che a loro volta si
articolano in:
- contributi
- convenzioni a trattativa diretta
- affidamenti mediante gare (appalti)
- incentivi a sostegno di particolari interventi
2. Finanziamenti alla domanda:
- contributi alle famiglie
- detassazione della spesa per servizi sociali/sanitari
- voucher

More Related Content

Similar to Nascita, caratteristiche ed evoluzione dei sistemi di welfare

Le diseguaglianze sociali in Europa, parte 2 - Le soluzioni proposte
Le diseguaglianze sociali in Europa, parte 2 - Le soluzioni proposteLe diseguaglianze sociali in Europa, parte 2 - Le soluzioni proposte
Le diseguaglianze sociali in Europa, parte 2 - Le soluzioni proposteAssociazione Europa2020
 
Testimonianza di Paolo Venturi
Testimonianza di Paolo VenturiTestimonianza di Paolo Venturi
Testimonianza di Paolo Venturilaboratoridalbasso
 
Relazione G.Barbetta - Congresso nazionale Uneba
Relazione G.Barbetta - Congresso nazionale UnebaRelazione G.Barbetta - Congresso nazionale Uneba
Relazione G.Barbetta - Congresso nazionale UnebaUneba
 
2013 secondo welfare mallone_wp3
2013 secondo welfare mallone_wp32013 secondo welfare mallone_wp3
2013 secondo welfare mallone_wp3Experience for You
 
Scuola di politica – lezione xv
Scuola di politica – lezione xvScuola di politica – lezione xv
Scuola di politica – lezione xvtecnomidia
 
Quale futuro per il welfare?
Quale futuro per il welfare?Quale futuro per il welfare?
Quale futuro per il welfare?Franco Pesaresi
 
Prospettive Economiche del Terzo Settore in Calabria
Prospettive Economiche del Terzo Settore in CalabriaProspettive Economiche del Terzo Settore in Calabria
Prospettive Economiche del Terzo Settore in CalabriaUniversity of Calabria
 
Il Valore Aggiunto della Cooperazione di Inserimento Lavorativo
Il Valore Aggiunto della Cooperazione di Inserimento Lavorativo Il Valore Aggiunto della Cooperazione di Inserimento Lavorativo
Il Valore Aggiunto della Cooperazione di Inserimento Lavorativo ideaTRE60
 
La valutazione di impatto sociale per il Terzo Settore: metodi e prospettive
La valutazione di impatto sociale per il Terzo Settore: metodi e prospettiveLa valutazione di impatto sociale per il Terzo Settore: metodi e prospettive
La valutazione di impatto sociale per il Terzo Settore: metodi e prospettiveStefania
 
L'incremento della spesa pubblica in Italia
L'incremento della spesa pubblica in ItaliaL'incremento della spesa pubblica in Italia
L'incremento della spesa pubblica in Italiadirittoeconomiacreativi
 
Armonizzare sociale e sanitario “La Persona con Lesione Midollare al centro d...
Armonizzare sociale e sanitario “La Persona con Lesione Midollare al centro d...Armonizzare sociale e sanitario “La Persona con Lesione Midollare al centro d...
Armonizzare sociale e sanitario “La Persona con Lesione Midollare al centro d...ISTUD Business School
 
"Le Reti di Economia Solidale nel mondo".
"Le Reti di Economia Solidale nel mondo"."Le Reti di Economia Solidale nel mondo".
"Le Reti di Economia Solidale nel mondo".IFLab
 
Declinare le politiche socio sanitarie nel contesto locale dg
Declinare le politiche socio sanitarie nel contesto locale dgDeclinare le politiche socio sanitarie nel contesto locale dg
Declinare le politiche socio sanitarie nel contesto locale dgMassimo Annicchiarico
 
Comunicazione della salute e marketing sociale. Le nuove prospettive del web....
Comunicazione della salute e marketing sociale. Le nuove prospettive del web....Comunicazione della salute e marketing sociale. Le nuove prospettive del web....
Comunicazione della salute e marketing sociale. Le nuove prospettive del web....Giuseppe Fattori
 

Similar to Nascita, caratteristiche ed evoluzione dei sistemi di welfare (20)

Le diseguaglianze sociali in Europa, parte 2 - Le soluzioni proposte
Le diseguaglianze sociali in Europa, parte 2 - Le soluzioni proposteLe diseguaglianze sociali in Europa, parte 2 - Le soluzioni proposte
Le diseguaglianze sociali in Europa, parte 2 - Le soluzioni proposte
 
Testimonianza di Paolo Venturi
Testimonianza di Paolo VenturiTestimonianza di Paolo Venturi
Testimonianza di Paolo Venturi
 
Relazione G.Barbetta - Congresso nazionale Uneba
Relazione G.Barbetta - Congresso nazionale UnebaRelazione G.Barbetta - Congresso nazionale Uneba
Relazione G.Barbetta - Congresso nazionale Uneba
 
La rappresentanza del nuovo lavoro autonomo
La rappresentanza del nuovo lavoro autonomoLa rappresentanza del nuovo lavoro autonomo
La rappresentanza del nuovo lavoro autonomo
 
2013 secondo welfare mallone_wp3
2013 secondo welfare mallone_wp32013 secondo welfare mallone_wp3
2013 secondo welfare mallone_wp3
 
Scuola di politica – lezione xv
Scuola di politica – lezione xvScuola di politica – lezione xv
Scuola di politica – lezione xv
 
Quale futuro per il welfare?
Quale futuro per il welfare?Quale futuro per il welfare?
Quale futuro per il welfare?
 
Annalisa faggionato 25-05-12
Annalisa faggionato 25-05-12Annalisa faggionato 25-05-12
Annalisa faggionato 25-05-12
 
Prospettive Economiche del Terzo Settore in Calabria
Prospettive Economiche del Terzo Settore in CalabriaProspettive Economiche del Terzo Settore in Calabria
Prospettive Economiche del Terzo Settore in Calabria
 
Welfare
WelfareWelfare
Welfare
 
Il Valore Aggiunto della Cooperazione di Inserimento Lavorativo
Il Valore Aggiunto della Cooperazione di Inserimento Lavorativo Il Valore Aggiunto della Cooperazione di Inserimento Lavorativo
Il Valore Aggiunto della Cooperazione di Inserimento Lavorativo
 
La valutazione di impatto sociale per il Terzo Settore: metodi e prospettive
La valutazione di impatto sociale per il Terzo Settore: metodi e prospettiveLa valutazione di impatto sociale per il Terzo Settore: metodi e prospettive
La valutazione di impatto sociale per il Terzo Settore: metodi e prospettive
 
Gen feb
Gen febGen feb
Gen feb
 
L'incremento della spesa pubblica in Italia
L'incremento della spesa pubblica in ItaliaL'incremento della spesa pubblica in Italia
L'incremento della spesa pubblica in Italia
 
Innova & includi
Innova & includiInnova & includi
Innova & includi
 
Armonizzare sociale e sanitario “La Persona con Lesione Midollare al centro d...
Armonizzare sociale e sanitario “La Persona con Lesione Midollare al centro d...Armonizzare sociale e sanitario “La Persona con Lesione Midollare al centro d...
Armonizzare sociale e sanitario “La Persona con Lesione Midollare al centro d...
 
"Le Reti di Economia Solidale nel mondo".
"Le Reti di Economia Solidale nel mondo"."Le Reti di Economia Solidale nel mondo".
"Le Reti di Economia Solidale nel mondo".
 
Innova & includi
Innova & includiInnova & includi
Innova & includi
 
Declinare le politiche socio sanitarie nel contesto locale dg
Declinare le politiche socio sanitarie nel contesto locale dgDeclinare le politiche socio sanitarie nel contesto locale dg
Declinare le politiche socio sanitarie nel contesto locale dg
 
Comunicazione della salute e marketing sociale. Le nuove prospettive del web....
Comunicazione della salute e marketing sociale. Le nuove prospettive del web....Comunicazione della salute e marketing sociale. Le nuove prospettive del web....
Comunicazione della salute e marketing sociale. Le nuove prospettive del web....
 

Nascita, caratteristiche ed evoluzione dei sistemi di welfare

  • 1. Nascita, caratteristiche ed evoluzione dei sistemi di welfare Prof. Carlo Borzaga
  • 2. Sommario ! alcune definizioni ! perché servono politiche di welfare ! i principali ambiti di intervento e i modelli di welfare ! la formazione e l’evoluzione dei sistemi di welfare (fino alla crisi) ! la crisi e le risposte
  • 3. Definizioni Welfare: benessere Sistema di welfare: la combinazione di attori (pubblici e privati) che determinano il livello di benessere di una collettività Welfare State (o stato sociale): l’insieme degli interventi pubblici volti a garantire il benessere Politiche di welfare o sociali: sinonimi di welfare state
  • 4. Le ragioni delle politiche di welfare -  Essenzialmente: a causa dell’incapacità del mercato di gestire o di gestire in modo efficiente determinate attività rilevanti per il benessere delle persone (si parla in qusti casi anche di “fallimenti” del mercato. -  Esse non possono quindi essere affidate solo al mercato -  Diverse cause. Le principali: -  natura dei beni (beni pubblici e collettivi) -  asimmetrie informative -  presenza di esternalità (beni meritori)
  • 5. Gli ambiti di intervento Le attività in cui operano maggiormente le politiche sono quindi quelle dove maggiori sono i fallimenti del mercato. In particolare: "  assicurazioni contro la malattia e servizi di cura " sistemi previdenziali "  assicurazioni contro i rischi invalidità, di disoccupazione e politiche del lavoro " servizi sociali, socio-assistenziali "  sistemi di formazione e istruzione
  • 6. Le modalità di intervento Le politiche pubbliche di welfare possono essere organizzate in diversi modi dando origine a diversi “modelli”: a) Assunzione da parte dello Stato di tutte le funzione (regolamentazione, finanziamento e gestione) in tutti o quasi gli ambiti; privati esclusi o solo integrativi (modello nordeuropeo) b) Intervento pubblico in un numero limitato di ambiti e solo in alcune funzioni (es. assicurazioni ma non erogazione totale anche dei servizi) affiancato da privati (soprattutto nella gestione): modello europeo continentale (variante italiana) c) Intervento pubblico limitato solo ad alcune categorie in tutti o quasi gli ambiti (con prova dei mezzi ); forte presenza di privati profit e non- profit : modello statunitense
  • 7. Formazione ed evoluzione 1. La fase di sperimentazione (1870-anni venti) 2. La fase di consolidamento (anni trenta e quaranta) 3. La fase di espansione (anni cinquanta e sessanta) 4. La fase di istituzionalizzazione (anni settanta) 5. La fase di rallentamento e la crisi (dagli anni ottanta ai nostri giorni) e i tentativi di riforma Conseguenza: crescita costante soprattutto nelle prime 4 fasi delle spesa pubblica destinata a sostenere gli interventi di welfare
  • 8. Il rallentamento e la crisi A partire dagli anni ‘70 sono intervenuti una serie di fattori che hanno messo in discussione la tenuta dei sistemi di welfare istituzionalizzati nei decenni precedenti: - Aumento della speranza di vita e della vita media e quindi della percentuale di “popolazione dipendente” con aumento dei costi della sanità e della previdenza - Rallentamento dei tassi di crescita del prodotto interno lordo, con due effetti: diminuzione delle entrate pubbliche e aumento della domanda di protezione e di servizi sociali (disoccupazione, disagio sociale, ecc.) Conseguenza: difficoltà a bilanciare entrate e uscite pubbliche
  • 9. Variazione % del Pil complessivo nei principali paesi Ocse, 1970-2000 USA Giappone Francia Germania Italia UK Svezia EU15 1970-1980 37.8 54.7 38.5 30.8 42.6 21.1 21.4 34.6 1981-1990 36.6 49.4 27.7 24.2 25.1 30.1 24.0 26.6 1991-1995 12.5 7.2 5.4 8.3 6.5 9.1 3.0 7.5 1996-2000 22.5 7.3 13.0 9.3 9.8 14.9 15.7 13.9 Fonte: elaborazioni su dati Ocse, 2002
  • 10. Crescita della spesa pubblica nei paesi Ocse ed europei, 1960-1990 (% del Pil) 1960 1970 1980 1990 Ocse 27.9 36.7 42.6 44.8 Di cui europei 29.4 Nd 46.0 46.1 Fonte: Ocse, 2002
  • 11. Conseguenze -  aumento del debito pubblico (e delle spese per interessi) -  aumento pressione fiscale: nella media dei paesi Ocse le entrate fiscali in % sul Pil passano: - dal 10% del 1920 - al 30% del 1960 - al 40% del 1980 - al 43,5% del 1997 -  “crisi fiscale” dello Stato Sociale
  • 12. Le risposte (1) A partire dagli anni ’80 a questi problemi vengono dati 2 tipi di risposte: a) di tipo istituzionale, soprattutto in tre direzioni: - restringendo l’area di azione dello Stato e ampliando quella dei privati, soprattutto attraverso processi di privatizzazione e di esternalizzazione di molti servizi fino ad allora pubblici; - rivedendo l’organizzazione dello Stato e i ruoli dei diversi livelli di governo (in base al principio di sussidiarietà) -> decentramento amministrativo - introducendo logiche privatistiche anche nella gestione dei servizi pubblici (New Public management)
  • 13. Le risposte (2) b) dal basso: attraverso il rilancio da parte degli stessi cittadini, o della comunità, di forme di intervento private soprattutto di tipo non-profit, con una caratterizzazione sempre più imprenditoriale: - recuperando e aggiornando forme organizzative che negli anni precedenti erano passate in secondo piano (le mutue, le fondazioni) - creando nuove forme imprenditoriali (imprese sociali)
  • 14. Verso il welfare mix Tra amministrazioni pubbliche, soprattutto locali, e organizzazioni private nonprofit/imprese sociali si sviluppano così rapporti: "  sempre più stretti "  di tipo contrattuale "  con la PA nel ruolo di finanziatore e le imprese sociali/ organizzazioni private nel ruolo di produttori "  riguardanti sia servizi nuovi (non prodotti in precedenza) – come nel caso italiano – sia servizi prima prodotti dal settore pubblico e che vengono esternalizzati – come in Inghilterra e più di recente in Svezia
  • 15. Questi rapporti assumono diverse forme che cambiano nel tempo. Due sono le principali modalità: 1.  Finanziamenti all’offerta, che a loro volta si articolano in: - contributi - convenzioni a trattativa diretta - affidamenti mediante gare (appalti) - incentivi a sostegno di particolari interventi 2. Finanziamenti alla domanda: - contributi alle famiglie - detassazione della spesa per servizi sociali/sanitari - voucher