Progetto di educazione finanziaria curato dagli studenti della IV B dell'indirizzo accoglienza turistica dell'I.I.S. "Di Poppa-Rozzi" di Teramo, con la supervisione delle prof.sse Gabriella Colangeli e Paola Matriciani.
2. Welfare
Complesso di politiche pubbliche messe in
atto da uno Stato che interviene, per garantire
l'assistenza e il benessere dei cittadini.
3. Come funziona il welfare in Italia?
L'assistenza sociale è basata sul reddito e si applica alle famiglie
bisognose.
I servizi sociali per gli anziani, gli invalidi e le famiglie bisognose sono
erogate dalle aziende sanitarie locali, nonché da associazioni di volontariato
e cooperative del terzo settore.
L'Italia rientra a pieno titolo nel modello mediterraneo di tipo “familista”,
dove la famiglia è fornitrice di cura e assistenza ai propri componenti e lo
Stato assume un ruolo marginale e residuale, a fronte di una crescita del
terzo settore (privato sociale).
4. Cosa sono le politiche sociali, e quali sono gli obiettivi delle politiche sociali?
Le politiche sociali sono un insieme di azioni che intendono rispondere ai
problemi e raggiungere obiettivi di natura sociale, i quali hanno a che fare
con il benessere dei cittadini.
Questi obiettivi sono: il soddisfacimento dei bisogni (quali carenze o deficit
di vario genere) e la copertura dei rischi (situazioni che possono verificarsi,
o che lo faranno sicuramente).
Le politiche sociali perciò realizzano la tutela e la promozione del
benessere dei cittadini, assicurando loro i diritti sociali.
5. Il diamante del welfare
Il diamante del welfare non è altro che la rappresentazione grafica della
compresenza di attori sociali che complessivamente rispondono alle esigenze di
benessere dei cittadini.
Essi sono:
-la famiglia (cura dei familiari deboli, sostegno degli anziani, mantenimento
economico delle giovani generazioni),
-il mercato (luogo in cui vengono acquistate polizze contro i rischi, servizi sanitari e
protezione sociale dei lavoratori),
-il terzo settore (il volontariato)
-lo Stato, che comunque deve farsi carico dei problemi dei cittadini in ragione del
principio di cittadinanza sociale.
Il welfare mix è quella situazione nella quale il soddisfacimento dei bisogni e la
copertura dei rischi avviene facendo ricorso a diversi attori sociali, ed il modo in cui
essi interagiscono influenza la condizione dell’individuo.
7. welfare aziendale
Si tratta di un nuovo pilastro della retribuzione che prevede
l’introduzione di un sistema di prestazioni non monetarie e servizi a sostegno del
dipendente.
Si tratta, in poche parole, di facilitare la vita del dipendente andando a fornirgli una serie
di servizi e agevolazioni.
Ogni azienda ha un proprio welfare aziendale, quella serie di benefit e iniziative che
vengono disposte ed erogate sia per decisione autonoma che per accordo con le
rappresentanze sindacali.
L’idea è quella di sostenere il reddito dei lavoratori con altre forme di pagamento e
ricompensa oltre al denaro così da accrescere il benessere lavorativo e familiare rispetto
a quando si riceve solo la retribuzione classica.
Quando il welfare aziendale è presente il lavoratore ottiene una serie di prestazioni che
vanno oltre la componente monetaria, prestazioni che rispondono a varie esigenze della
sua vita.
8. welfare aziendale
I lavoratori saranno maggiormente stimolati a raggiungere obiettivi e a fornire
prestazioni sempre migliori spinti dalla motivazione e dall’aumento di fiducia
nell’organizzazione ambientale.
Anche l’assenteismo tende a ridursi e la brand reputation migliora.
La produttività aziendale aumenta in un circolo virtuoso dovuto allo stare bene
(welfare) di tutti quanti, dai piani più alti a quelli più bassi, di un’azienda che gioca e
vive come una vera squadra.
In conclusione si può dire che il welfare aziendale fornisca molteplici vantaggi sia
ai dipendenti che alle aziende stesse.