1. Scuola di Specializzazione in Psicoterapia Psicoanalitica
in ambito individuale, gruppale e istituzionale
Direttore (sede di Torino): Dott. Rosario Tomasetta
Corso: Psicopatologia II
Docente: Nicolò Terminio (Psicoterapeuta – Ph.D.)
Domenica 24 giugno 2018
3. Dispositivi di vulnerabilità e Tempo
1. Conflitto tempo della scelta e della responsabilità
a. Volontà involontaria
b. Non tutto è cosciente
c. Distanza tra pulsione e ideale
2. Trauma tempo della discontinuità
a. Il soggetto in posizione di oggetto
b. Il trauma come eclissi del senso
3. Umore tempo vissuto e non spazializzato
a. Umore, emozioni e affetti
b. Emozioni e oggetto intenzionale
4. Coscienza tempo storico e del fondamento
a. Stato di vigilanza
b. Coscienza fenomenica (trasparenza, prospettiva, presenza)
c. Coscienza di sé (preriflessiva, riflessiva)
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4. Psicopatologia e teoria del soggetto
L’Altro e il soggetto
Famiglia e funzione paterna
Il bambino come sintomo
Il bambino come oggetto
L’invenzione della coppia
e la testimonianza del
desiderio
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5. La clinica della psicosi
Il sintomo
psicotico
Forclusione del Nome-del-Padre
e perdita dell’evidenza naturale
Lo scatenamento della
psicosi
Schreber e
Anna Rau
Struttura e
soggetto
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11. La nevrosi ossessiva
L’ossessivo e la madre
Contingenza e necessità
L’ossessivo e il sapereLa mortificazione
del desiderio e
l’orrore per la libertà
La morte e l’angoscia
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12. La perversione
Perversione e tratti perversi
Legge e volontà di
godimento
Masochismo e
sadismoAngosciare l’Altro
Inconscio
e struttura
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Tre differenze tra sintomi nevrotici e nuovi sintomi
a) Il disturbo ha sempre una significazione
psichica particolare, quindi è un sintomo
che parla: anche se in modo enigmatico si
configura come una metafora di ciò che è
stato rimosso.
b) Il sintomo è sempre la manifestazione di
un conflitto. È una divisione nevrotica tra
il volere e il fare. Più una persona è
coerente con ciò che desidera più è sana;
più una persona è lontana da ciò che
desidera più soffre.
c) Sul piano della conduzione della cura
osserviamo che il sintomo classico è
sensibile all’interpretazione:
l’interpretazione semantica ha effetti
terapeutici sul sintomo.
a) I nuovi sintomi tendono a
prendere la forma della scarica.
L’agito prende il posto del
pensato.
b) I nuovi sintomi non esprimono
un conflitto del soggetto ed
escludono il legame con l’Altro.
c) I nuovi sintomi si presentano
come dei sintomi che resistono
all’effetto dell’interpretazione
semantica.
14. Fenomenologia borderline
Nella vita quotidiana del lavoro in comunità gli operatori hanno modo di osservare e
di esser presi nella relazione con pazienti che:
• mostrano la tendenza a idealizzare alcune persone in modi irrealistici o la
tendenza opposta nel vederle “totalmente cattive”;
• il bisogno degli altri e, allo stesso tempo, il rifiuto di coloro a cui era stato rivolto
quel bisogno di intimità relazionale;
• l’instabilità emotiva e la caoticità delle relazioni;
• la difficoltà a capire le effettive intenzioni degli altri e la straordinaria sensitività
nel cogliere eventuali segnali di distacco emotivo da parte degli altri;
• un’oscillazione emotiva rapida e imprevedibile che può sfociare in sentimenti
estremi di angoscia, tristezza, rabbia;
• la tendenza a suscitare negli altri sentimenti simili a quelli che provano, fino a
provocare negli altri reazioni estreme che li mettono in discussione non solo come
operatori ma anche come persone. 14
15. Il tossicodipendente borderline
La compromissione soggettiva e relazionale del borderline rende ancor più
problematica la questione del trattamento della tossicomania. Quando il sintomo
tossicomanico fa parte di una logica di funzionamento borderline amplifica ancor
di più:
• la tendenza ad agire in modo impulsivo, senza considerare le conseguenze delle
proprie azioni;
• la tendenza a comportarsi senza tener conto dei danni che vengono inflitti al
proprio corpo;
• la tendenza ad annullarsi nell’overdose per tentare veramente il suicidio o per
esprimere un grido d’aiuto o per manipolare gli altri.
• La caoticità del mondo relazionale del borderline si sovrappone inoltre
all’instabilità e alla precarietà esistentiva di chi entra nella droga e ci rimane fino a
distruggere ogni rete affettiva, sociale e lavorativa.
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Clinica del vuoto
Es senza Inc → Inc senza Es
Godimento sregolato
e clinica borderline
Forclusione NdP
e psicosi non scatenate
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Tre differenze tra psicosi classica e psicosi sintetica
a) Coscienza lucida
b) Dimensione del senso
c) Il delirio è primario, metafisico,
sistematico, Io trascendentale
d) Passività
e) Comportamento bizzarro e inspiegabile
f) Autismo
g) Passività
a) Coscienza crepuscolare
b) Percezione sensoriale
c) Il delirio è secondario,
episodico, Io empirico
d) Insight e attività dell’io
e) Aggressività e discontrollo degli
impulsi
f) Anaclitismo
g) Emotività sovraeccitata