La fiducia - interna ed esterna - è un acceleratore potentissimo dell’innovazione e del business. Partendo dall’esperienza nesea, analizziamo come coltivarla, quali ostacoli si possono incontrare e quali benefici può portare a un’organizzazione.
2. Il metodo nesea: la fiducia come capitale
Chi lavora nell’innovazione deve fare fronte a una componente inevitabile
di incertezza. La nostra esperienza ci ha dimostrato che in molti casi solo
una base di fiducia consente di raggiungere gli obiettivi.
3. nesea • trust capital 3
La fiducia interna
La fiducia reciproca all’interno del team è fondamentale per rendere
efficiente l’organizzazione, riducendo al tempo stesso errori
e incomprensioni.
4. nesea • trust capital
Vantaggi della fiducia interna
• Minore peso della gerarchia
• Snellimento dei processi
• Attivazione delle risorse più adatte al task
• Migliore vivibilità del posto di lavoro
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LA FIDUCIA INTERNA 1 di 3
5. LA FIDUCIA INTERNA 2 di 3
nesea • trust capital
Coltivare la fiducia interna
• Sostegno nei momenti difficili ai colleghi: nessuno viene lasciato solo
• Riconoscimento delle competenze dei colleghi più esperti sul tema
specifico, senza imporre la propria figura ad ogni costo
• Valorizzare il lavoro dei colleghi mettendo al primo posto la collaborazione
• Gestire il disaccordo con intelligenza emotiva, evitando il giudizio e
cercando di capire le ragioni della divergenza
• Comunicare lealmente anche in caso di dissenso
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6. LA FIDUCIA INTERNA 3 di 3
nesea • trust capital
Ostacoli alla fiducia interna
• Eccessiva formalità dei rapporti
• Priorità agli obiettivi personali anziché agli obiettivi di gruppo
• Colpevolizzazione dell’individuo in caso di crisi
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7. nesea • trust capital 7
La fiducia esterna
Nel rapporto con le aziende e le istituzioni, che scelgono di farsi guidare in
un percorso di innovazione, solo la fiducia permette di procedere con
sicurezza e di sperimentare in modo realmente creativo.
8. nesea • trust capital 8
LA FIDUCIA ESTERNA 1 di 3
Vantaggi della fiducia esterna
• Maggiore margine d’azione nei progetti
• Possibilità di strutturare le soluzioni in modo ottimale e innovativo
• Maggiore elasticità sulle deadline da parte del cliente
• Possibilità di gestire più serenamente momenti di stallo o crisi
• Possibilità di gestione finanziaria del credito in partenariato
9. nesea • trust capital 9
LA FIDUCIA ESTERNA 2 di 3
Coltivare la fiducia esterna
• Attitudine di ascolto costante
• Disponibilità nei momenti di crisi
• Presenza costante ma non invadente
• Offerta di risultati certificati e verificabili
10. nesea • trust capital 10
LA FIDUCIA ESTERNA 3 di 3
Ostacoli alla fiducia esterna
• Esperienze negative pregresse lato cliente
• Aspettative non calibrate
• Per le grandi aziende, necessità di conquistare la fiducia di molteplici interlocutori
11. Quanto tempo per creare la fiducia
Non esiste un tempo definito per la
creazione del rapporto di fiducia
esterna. È un processo che richiede un
confronto costante, costellato di
piccole conferme quotidiane.
12. Dinamica della fiducia
Definiamo la fiducia un “capitale”, ma dobbiamo ricordare che è
soggetta a rapida erosione. La fiducia non si accumula in modo indefinito,
ma va protetta e alimentata costantemente.
I punti indicati, sia in termini di buone pratiche che di minacce,
vanno quindi monitorati costantemente.
13. nesea • trust capital 13
La combinazione di queste due forme di fiducia permette di
muoversi in modo più agile su un territorio più ampio,
creando le condizioni ideali per l’innovazione.
fiducia interna
efficacia
fiducia esterna
margine d’azione
+
+
=
14. nesea applica da sempre la filosofia del trust capital,
coltivando rapporti di fiducia forti sia all’interno del team
che con i propri clienti. Lo consideriamo il più importante
fattore di accelerazione dell’innovazione, senza il quale
molti progetti non sarebbero stati possibili.