1. ETICA ARTIFICIALE
MATTEO CAMPLONE
CLASSE VF
11.05.2020
Prima di intraprendere la discussione sugli aspetti etici dell'IA, è necessario definire di cosa si tratta ed
esplicare le sue varie applicazioni, traendo i personali aspetti positivi ed i negativi.
Secondo l'inciclopedia "Treccani" l'intelligenza artificiale "è la disciplina che studia se e in che modo si
possano riprodurre i processi mentali più complessi mediante l'uso di un computer. Tale ricerca si
sviluppa secondo due percorsi complementari: da un lato l'i. artificiale cerca di avvicinare il
funzionamento dei computer alle capacità dell'intelligenza umana, dall'altro usa le simulazioni
informatiche per fare ipotesi sui meccanismi utilizzati dalla mente umana."
Effettivamente sono anni difficili, stiamo assistendo a quello che è il più radicale cambio generazionale
dell'ultimo secolo. Siamo esposti tutti i giorni ad un cielo di megapixel e "scatti rubati", frasi fredde e
distaccate, poste dietro un vetro come carcerati nel giorno delle visite, esposti ad un falso interesse o
un'abile indifferenza. Non abbiamo via di fuga, non abbiamo altra possibilità se non arrenderci ed
adattarci.
Ho da poco superato la maggiore età, eppure credo di aver compiuto già un'ottantina di anni. Sono
sorpreso, guardo le cose con una mentalità di altri tempi e -ad esser sincero- manca un po' l'aria quando
ho un appuntamento con una ragazza e preferisco portarla al fiume o al mare, guardare il tramonto,
legarsi in un abbraccio e godere quel momento fino alle prime stelle nel cielo, senza scattare una foto e
regalarla a migliaia di seguaci (nenache se fossi Carlo Magno) e lasciarla a stupide speculazioni,
discussioni e ad un becero opportunismo. I nostri genitori ci hanno regalato una memoria visiva
impressionante, occhi con una risoluzione mai replicabile artificilamente... eppure ci ostiniamo ad
impacchettare momenti e regalarli ad un pubblico non pagante.
Mi vien quasi spontaneo pensare che i bambini di oggi nascano già con un telefono in mano e gli
auricolari. Sono lì, pronti ad ascoltare la nuova canzone caricata su spotify, prima su ogni tendenza.
Siamo nell'era in cui, le pubblicità riprendono persone che si fanno accendere e spegnere le luci da
"ALEXA". Per chi non lo sapesse, è l'assistente vocale programmato e messo sul mercato da Amazon -
nota ditta di trasporti- con lo scopo di semplificare molti gesti comuni come: mettere la musica, quindi,
alzare ed abbassare il volume, azionare il forno, la lavastoviglie, l'asciugatrice e la lavatrice. Basta dire a
voce alta e chiara "ALEXA!" seguito dal comando che le si vuole far svolgere. Il tutto viene venduto ad
una cifra ottima ed accattivante, non considerando che -per il completo servizio sponsorizzato- l'intera
casa dovrebbe supportare il sistema tecnologico, non presente nelle case costruite nell'ultimo decennio.
La cosa estasiante è che quella macchina, è programmata in quel modo per miliardi di persone, eppure
appare come la cosa più rara ed unica del nostro piccolo mondo, immortale ed a noi fedelissima.
2. Pensandoci bene ogni anno vediamo persone in fila come i pinguini nella migrazone pronti per
l'uscutadel nuovo telefono . Dispositivi con prezzi esorbitanti, prodotti da persone che tutti quei soldi
non li vedranno, forse, neanche sommando tutti i salari di un anno. Si lamentano in continuazione del
governo, della crisi, di assenza di lavoro, eppure quest'ultimo telefono viene comprato, anche da
persone non troppo abbienti, che pur di mangiare pane ed acqua per un mese ed indebitarsi per anni in
tasse e tariffe telefoniche... lo comprano. Non ci resta che rimanere sommersi da tutta questa
tecnologia, nauseante e superflua, che ci controlla, ci limita, ci imita e ci rende vecchi dopo un anno o
dopo un aggiornamento del sistema.
La nostra carta d'identità ormai sono i social o il numero di telefono, senza quelli sembriamo
irraggiugibili al mondo intero, inesistenti e dispersi come su un'isola deserta. La specie umana ormai
passa la vita apostare attimi di vita: pranzi, cene, figli, matrimoni, battesimi, amanti, vestiti, animali,
persino propaganda politica. Siamo lo zoo, o meglio, il circo di noi stessi, siamo in continua esposizione
come quadri d'arte che non interessano a nessuno.
Abbiamo dato queste armi a persone evidentemente incapaci, a bambini troppo piccoli, che
probabilmente a volte usano questo "potere" in modo sbagliato, offensivo ed inopportuno. In italia
abbiamo moltissimi casi di bullismo, cyberbullismo ed eventi di leoni da tasteria. Le persone sono
sottoposte ad un aviolenza psicologica che va oltre qualsiasi tipo di violenza. Una violenza psicologica
condiziona quelle che sono le tue idee ed i tuoi ideali, le tue certezze aumentando le incertezze e la
paura.
Internet è un mondo bellissimo, la tecnologia ci ha fatti arrivare sulla luna e ci porterà sempre più avanti,
contro ogni limite... ma a tutto c'è un limite. Non possiamo seppellirci di freddezza, non possiamo
abbandonare la nostra carta e la nostra penna, non possiamo essere schiavi del tempo, di mode e giudizi
altrui. Forse una soluzione non c'è, magari solo io la penso così, ma non dobbiamo farci portare via i
nostri ideali, la nostra morale e la nostra etica, come foglie buttate via da una bufera. La differenza
siamo noi, dobbiamo solo trovare il nostro equilibrio.
