L’insicurezza del lavoro è il convitato di pietra che molti si trovano ad affrontare e a gestire prima o poi.Occorre costruire un piano B. Ecco come fare
1. CRISI E LAVORO: hai un piano B?
Non ho paura delle tempeste perchè sto imparando a pilotare la mia nave
Louise May Alcott
2. L‟insicurezza del lavoro è il
convitato di pietra che molti
si trovano ad affrontare e a
gestire prima o poi.
Lavorare nel settore pubblico
o in banca era una garanzia
di stabilità.
Fino alla fine del terzo
millennio il mercato del
lavoro subiva lievi
mutamenti. Oggi la musica è
cambiata con la recessione,la
crisi,la globalizzazione e la
tecnologia
3. Il mondo è dominato da ciò che è
estremo, sconosciuto e molto
improbabile (secondo la nostra
conoscenza attuale), mentre noi
continuiamo a occuparci di aspetti
secondari, a concentrarci su ciò che è
conosciuto e ripetuto.
Il cigno nero NassimTaleb
Nassim Taleb nel suo libro „Antifragile‟ suggerisce di
diventare disastro-resistenti costruendo una rete
per attutire l‟urto e imparando a usare le crisi
invece di subirla
Fare previsioni è una perdita di tempo.Nessuno sa
niente tantomeno gli esperti che con la teoria di
turno si guadagnano da vivere a spese di quelli
che credono alle loro fandonie.
La cosa migliore e di buon senso è di fidarti del tuo
istinto che ha migliori software per captare la
bufera che ti sta arrivando addosso o quando
qualcosa „non quadra‟
4. L‟effetto collaterale della
globalizzazione:il dejobbing
Nell‟attuale crisi del mercato del
lavoro non solo in Italia ma in tutto il
mondo molti tipi di lavoro
tradizionale stanno sparendo e la
disoccupazione aumenta.
Non è solo una questione di crisi
temporanea di riduzione numerica
ma di una trasformazione dovuta
alle nuove tecnologie e ad esigenze di
ristrutturazione organizzativa delle
aziende per rendere più efficiente la
filiera produttiva o dei servizi e per
rimanere nell‟arena della
competizione globale.
mercato del lavoro: IL PRINCIPIO 80/20
Nel XXimo secolo l‟80% di tutti i tipi di lavoro
erano nel settore della manifattura e solo il
20% nel campo dei servizi
Oggi, nel XXIimo secolo la regola di Pareto
80/20 è ancora attuale ma esattamente
all‟opposto.I servizi, secondo le
statistiche, sono la parte preponderante.
I tipi di lavoro, le tipologie di servizi,le
persone che li offrono sono uno scenario
nuovo.
5. Chi ha fortuna di entrare adesso nel mercato
del lavoro è assai probabile che debba
reinventarsi a livello professionale più volte
come i gatti che hanno 9 vite.
Abbiamo sentito ripeterci fino alla nausea „la
crisi sta per finire‟ stiamo uscendo dal tunnel‟..
messaggi rassicuranti ma bugiardi detti dal
politico,dall‟economista o dall‟esperto di
turno.
6. Le carriere assomiglieranno più ad una
rete da gestire che ad una scala sulla
quale salire.
I vari tipi di lavoro saranno più
temporanei,legati ad un
progetto,cooperativi,frutto di un lavoro in
team dove i vari componenti potrebbero
lavorare in posti o paesi diversi come
freelancer, mobili (il know how si sposterà
col lavoratore più che con
l‟organizzazione).
E dal punto di vista economico?
Più che un unico salario vi saranno diverse
entrate frutto di questo lavoro-puzzle.
I KNOWLEDGE WORKERS saranno una nuova tipologia di lavoratori che lavoreranno
soprattutto nel campo informatico e dei servizi
Già ora il lavoratore che lavora nel campo manifatturiero deve possedere sempre nuove
competenze.
7. RIGHT BRAIN ECONOMY : UNA
ECONOMIA PIÙ CREATIVA
La nuova economia enfatizza sempre
più la capacità creativa del singolo.
E‟ stata etichettata „right
brain’ poiché l‟emisfero destro del
nostro cervello ha la capacità di
percepire in modo globale e analogico
a differenza di quello sinistro
dominante nel vecchio tipo di
economia caratterizzata dalla logica
e dalla tecnologia.
Secondo l‟economista Rolf Jensen,
(autore del libro „La Dream Society’-
Audino editore) già alla fine degli
anni „90 era in atto una
transizione:dalla società
dell‟informazione a quella della
narrazione che evoca immagini.
LE SKILL DEL KNOLEDGE WORKER
8. IL LAVORO NEL FUTURO?
VENDERE SOGNI
L‟ex ministro Tremonti diceva che
“con la cultura non si mangia”.
In effetti è proprio quello che
accadrà in futuro dove si mangerà
solo inventando storie e vendendo
sogni.Internet diventerà il punto
d‟appoggio di nuovi business.
Rolf Jensen nel suo libro sostiene che
saranno proprio i prodotti capaci di
incarnare un sogno,di raccontare
una storia credibile che faranno
successo.
Un prodotto,infatti, non verrà
acquistato tanto per la sua qualità
o bisogno di base ma perché sarà in
grado di suscitare sentimenti,
emozioni ,pensieri razionali positivi.
Jensen : le 6 nicchie di mercato
♣le avventure
♣lo stare insieme(amicizia,amore…)
♣il benessere e della cura di sé
♣la identità ( chi sono Io?)
♣il benessere mentale (sicurezza)
♣il mercato delle convinzioni( avere le
opportunità per dimostrarle)
9. La Società dei sogni avrà bisogno quindi di creatori di storie, di chi lavorerà
sull‟immaginario collettivo del consumatore per rendere appetibile un qualsiasi
prodotto uguale a tanti altri. Saranno i narratori (scrittori, drammaturghi e
sceneggiatori) che, dopo decenni di frustrazioni, troveranno così finalmente il
modo di conciliare sogni, arte e produttività.
Dopotutto raccontare storie è una abitudine che risale all‟antichità e tutti noi da
bambini siamo stati affascinati da qualcuno che ci raccontava una storia.
“
If we limit ourselves to thinking in terms of realities,facts and
knowledge we have got the future all wrong because it is made not of
certainties,but of dreams.The future does not exist in the physical
world but is present in our thoughts and dreams only….The strict
scientific model of logic is a trap that prevents us from looking ahead.
Rolf Jensen
10. Prepara il tuo piano B
Pensare a un piano B dà la
sensazione di fallimento,Forse
perché la lettera B viene usata per
indicare qualcosa di meno di…‟
Basti pensare al sistema di
valutazione, al rating di agenzie
come Standard e Poor‟s.
Nel terzo millennio occorre
preparare più piani C,D ….più exit
strategy per non essere presi di
sorpresa di fornte al futuro
prossimo, then you are on your
own.
Non aspettare il wēijī
,il “momento critico”,.o la famosa
tegola in testa.
Comincia per tempo a pensare al
tuo piano B e a tenerlo pronto
prima che il piano A entri in azione
sparigliando le carte,creando stress e
ansia.Come si dice,niente nella vita
è per sempre
quale è il primo passo? E poi?
come puoi rendere concreto il tuo
piano B?
a chi puoi chiedere aiuto per
affrontare il problema x?
11. 6 suggerimenti pratici
1 METTI NELL‟AMMORBIDENTE LA TUA MENTALITÀ
se hai una mente flessibile come il bambù e un
atteggiamento proattivo che ti permette di oscillare
paurosamente senza finire con il lato B sull‟asfalto della
dura realtà sarai più attrezzato per affrontare
l‟imprevisto e l‟incognita del futuro,di trovare il tuo
adattamento creativo.
Una massima da ricordare:‟ogni volta che una porta si
chiude,un‟altra si apre‟.
Vivere nell‟incertezza certamente non è confortevole ma
,come in ogni cosa,ci sono due facce di una stessa
medaglia.
12. Pensa ad un ramo di bambù in una giornata di vento.
Il ramo si piega,diventa flessibile ma non si spezza.Si agita nel vento in attesa di
ritornare alla quiete più forte di prima.Questo atteggiamento è chiamato resilienza
Il vocabolario definisce questo termine, che appartiene alla Fisica, come resistenza di
un materiale agli urti e alla rottura senza spezzarsi .
Resilienza = flessibilita‟ +resistenza
La Resilienza è flessibilità .
Alla resistenza, passiva, la resilienza aggiunge una dimensione dinamica oltre che
positiva: la capacità di fronteggiare e di ricostruire.
Diventare flessibili non significa ritornare come si era prima ma adattarsi
creativamente mettendo in campo la propria creatività e sensibilità per gestire un
cambiamento.
13. 2 c‟è tempo per ogni cosa
In comincia a tracciare il tuo piano B
quando tutto sembra calmo e non c‟è
nessuna nuvola minacciosa
all‟orizzonte.
La mente è più lucida perché non è
travolta di colpo da una urgenza che
morde.
Inizia a sviluppare il tuo piano,quali
passi fare,quando passare alla fase
successiva e quali tattiche potrebbero
funzionare meglio prima o dopo.
Se ti manca qualche tecnica
imparala chiedendo a chi può
insegnartela,considera l‟eventualità
di fare un corso,se serve
14. 3 non farti prendere in contropiede dalla tecnologia
La tecnologia viaggia più rapidamente di quanto immagini.
Più la tecnologia avanza e più disoccupati ci saranno perché un lavoro che prima
necessitava di x personale verrà automatizzato o fatto da meno persone.
Molti lavori già ora sono stati rimpiazzati da macchine anche se ce ne saranno di
nuovi che per ora non riusciamo neanche a immaginare dove il fattore H, il fattore
umano sarà indispensabile
il lavoro è personale, il computer è sociale, la conoscenza è potere
15. NUOVI RUOLI,NUOVE COMPETENZE
La rapida trasformazione del mercato
del lavoro richiede una riconversione
dinamica per apprendere sempre nuove
competenze. La conoscenza è il centro
attorno al quale ruotano la creatività,le
capacità di comunicare e le proprie
qualità personali più che il classico pezzo
di carta.
La società informatica della intelligenza
artificiale lascerà posto alla società dove
il fattore umano,i talenti,le emozioni
saranno al centro.
Le emozioni e i sentimenti non si
possono informatizzare.
Più la tecnologia è intorno a noi
più c‟è bisogno del tocco umano
John Naisbitt
„MindSet il Segreto del
Futuro‟ Gliatteggiamenti mentali per
prevedere il mondo che verrà
16. 4 punta sui soft skill
Le competenze tecniche che oggi conosci
e usi hanno scadenza breve e diventano
obsolete nel giro di un triennio o anche
meno.Che cos‟altro sai e sai fare?Come
puoi provare che puoi imparare una
procedura nuova,un nuovo lavoro?
Il capitale sul quale devi investire o
puoi far fruttare sono le competenze
non tecniche chiamate soft skill.Ne ho
già parlato in questi post
www.professionalblog.counselingsolutions.it/soft-skill
www.professionalblog.counselingsolutions.it/i-22-soft-skill-che-fanno-la-differenza-
per-trovare-lavoro-oggi
17.
18. 5 impara a venderti
Ogni giorno sicuramente ti devi
sorbire gli spot pubblicitari di
biscotti che ti sollevano il morale
appena alzato,auto che scorazzano
su inesistenti strade vuote,yogurth
che promettono di tapezzarti
l‟intestino di magici bifidus….
Gli infomercial fanno parte del
marketing di vendita del prodotto.
Il marketing personale fa parte
della promozione e „vendita‟ del tuo
prodotto sul mercato del
lavoro.Trovare lavoro,dal CV alla
lettera di accompagnamento,
dalla ricerca al colloquio quello che
fa la differenza è il self marketing.
19. 6. incomincia a tessere la tua rete
Molte persone non amano chiedere aiuto favori
per paura di essere etichettate come soggetti
deboli.Meglio costruire per tempo la propria rete
di rapporti con nuovi amici,colleghi,conoscenze..
quando le acque sono calme e i rapporti non
vengono percepiti come strumentali (chiedo
perché ho bisogno…)
Nel momento di un eventuale bisogno il
rapporto sarà già abbastanza forte perché è
iniziato per il puro piacere di conoscere
qualcuno senza l‟ansia e l‟urgenza di ottenere
qualcosa
Puoi promuovere le tue competenze ,costruire il
tuo brand ,farti conoscere senza l‟ansia e
l‟urgenza di ottenere qualcosa.I social media
posso essere utili