1. CAPACITA’ DI MONITORAGGIO
DEI PANNELLI PER LA VERIFICA
DELL’EFFICIENZA DEL SISTEMA
M. Capriolo (Bytest)
A. Martignetti (Bytest)
G. Petronella (Alenia Aermacchi)
1
2. 2
• ASTM E1417-05ε1
• DOCUMENTI DEI PRIME DEL SETTORE AERONAUTICO CHE PREVEDONO IL
CONTROLLO EFFICIENZA DEL SISTEMA MEDIAN-
• TE TAM PANEL PSM-5, QUALI:
• GE Aviation:P3TF2/P3TF47 – Rolls Royce: RPS702/EIS1169 –
Pratt&Whitney:FPM MASTER - SNECMA/SAFRAN: DMC0010 – MTU: MTV
1030 – Honeywell: 52309 - Aviogroup: 9300F – Agusta Westland:AWPS0
NORMATIVE DI RIFERIMENTO
Premessa
3. 3
• Nella “Top 5 Checklist Findings for 2007 “- AC7114/1 ai primi 4
posti figurano argomenti relativi al Controllo Efficienza del Sistema
o al controllo del TAM Panel
• I pannelli, sono diventati standard di riferimento, specialmente nel
settore aeronautico, ma nonostante ciò pochi lavori sono stati
condotti per documentare la loro capacità di effettuare realmente
quello che le specifiche richiedono loro.
• Il fine è sempre stato quello di ottenere una fotografia dello
standard a difettologia a definizione della “BASELINE” – cioè della
condizione di partenza del Sistema di Controllo con liquidi
penetranti, da comparare giornalmente per il monitoraggio del
sistema
ASPETTI RILEVANTI
Premessa
4. 4
(Penetrant System Monitoring – 5 indications)
“STARBUST”
TAM (Testing And Monitoring)
A B C D E
IL TAM PSM-5
Prodotto in base alle richieste di un vecchio disegno P&W
5. 5
Identificazione dell’ indicazione A B C D E
Intervallo dimensionale (mm.) 0.38 ÷ 0.79 1.17 ÷ 1.57 1.91 ÷ 2.36 3.18 ÷ 4.34 4.57 ÷ 6.35
Disegno e Dimensioni Pratt & Whitney 146040
IL TAM PSM-5
6. 6
TIPOLOGIE DI TAM PANEL
• TAM 146040-1: presenta superfici cromate e
lucidate a specchio nell’area dove sono ricavate
le indicazioni artificiali.
• TAM 146040-2: presenta ovunque superfici
sabbiate
IL TAM PSM-5
7. 7
Livello di
sensibilità del
penetrante
Minimo numero
di indicazioni
superficiali
Classificazione
indicazioni
da rilevare
2 3 C,D,E
3 4 B,C,D,E
4 5 A,B,C,D,E
PROCESSO BASELINE
• Numero minimo dei difetti del TAM panel
osservabili in fase di controllo con LP
IL TAM PSM-5
9. 9
• Documentare la “reale” capacità di questi
strumenti nell’ effettuare i controlli di sistema
per cui sono impiegati.
• Determinare l’efficacia di questi standard a
difettologia nota verificando se sono in grado
di discriminare scostamenti oltre i limiti delle
specifiche, anche molto lievi connessi al
processo di controllo con liquidi penetranti.
OBIETTIVOdelle PROVE
10. 10
a) Contaminazione chimica del
penetrante e dell’emulsificatore
Prove effettuate
b) Variazioni di temperatura del
penetrante
c)Variazione dei tempi di contatto del
penetrante e del rivelatore
Verifica influenze sul processo di controllo
mediante:
12. 12
Sherwin Hydrofilic
Emulsifier ER83A
Ardrox WW Penetrant
970P25E
Type 1 Method A Level 3
Sherwin PE Penetrant
RC 77
Type 1 Method D Level
4
Idrossido di Sodio
(2-5-7-10 % v/v)
Acido Nitrico
(2-5-7-10 % v/v)
Acqua
(5-10-15-20 % v/v)
Ardrox WW
Penetrant HM430
Type 1 Method A Level 3
Turco 4215
NC-LT
(30 % v/v)
Inquinanti
13. 13
Identificazione prova
S/N28220
Dettaglio
prova
S/N33995
Il riquadro verde
evidenzia una sostanziale
invarianza delle
prestazioni del TAM
rispetto alla BASELINE
S/N28220
Dettaglio
prova
S/N33995 Il riquadro rosso evidenzia
una sostanziale modifica
delle prestazioni del TAM
rispetto alla BASELINE
Nome Prodotto – Parametri di prova
33. 33
Tempo
Ardrox WW
Penetrant HM430
Type 1 Method A Level 3
Tempo di contatto con
liquido penetrante
Tempo di
sviluppo
(4-10-30-60 min.)
Immersione
(min.)
Drenaggio
(min.)
0 0
2 2
5 5
1 15
60 60
34. 34
S/N 28971 S/N 28217 S/N 28218
SHERWIN HM430
Immersione 1 sec. – Drenaggio 1 sec.
PARAMETRI DI PROVA:
TEMPO DI CONTATTO
LIQUIDO PENETRANTE
35. 35
S/N 28971 S/N 28217 S/N 28218
SHERWIN HM430
Immersione 2 min. – Drenaggio 2 min.
PARAMETRI DI PROVA:
TEMPO DI CONTATTO
LIQUIDO PENETRANTE
36. 36
S/N 28971 S/N 28217 S/N 28218
SHERWIN HM430
Immersione 5 min. – Drenaggio 5 min.
PARAMETRI DI PROVA:
TEMPO DI CONTATTO
LIQUIDO PENETRANTE
37. 37
S/N 28971 S/N 28217 S/N 28218
SHERWIN HM430
Immersione 1 min. – Drenaggio 15 min.
PARAMETRI DI PROVA:
TEMPO DI CONTATTO
LIQUIDO PENETRANTE
38. 38
S/N 28971 S/N 28217 S/N 28218
SHERWIN HM430
Immersione 60 min. – Drenaggio 60 min.
PARAMETRI DI PROVA:
TEMPO DI CONTATTO
LIQUIDO PENETRANTE
39. 39
S/N 28971 S/N 28217 S/N 28218
SHERWIN HM430 – 4 min.
PARAMETRI DI PROVA:
TEMPO DI SVILUPPO
40. 40
S/N 28971 S/N 28217 S/N 28218
SHERWIN HM430 – 10 min.
PARAMETRI DI PROVA:
TEMPO DI SVILUPPO
41. 41
S/N 28971 S/N 28217 S/N 28218
SHERWIN HM430 – 30 min.
PARAMETRI DI PROVA:
TEMPO DI SVILUPPO
42. 42
S/N 28971 S/N 28217 S/N 28218
SHERWIN HM430 – 60 min.
PARAMETRI DI PROVA:
TEMPO DI SVILUPPO
43. 43
Temperatura
Ardrox WW
Penetrant HM430
Type 1 Method A Level 3
Temperatura
del liquido
penetrante
(5-50-80 °C)
Ardrox WW Penetrant
970P25E
Type 1 Method A Level 3
Sherwin PE Penetrant
RC 77
Type 1 Method D Level
4
Temperatura
di asciugatura
(100-120 °C)
Temperatura
di lavaggio
(5-50-80 °C)
44. 44
SHERWIN HM430 5 °C
PARAMETRI DI PROVA:
TEMPERATURA
LIQUIDO PENETRANTE
S/N28971
5°C
S/N28218
45. 45
SHERWIN HM430 50 °C
PARAMETRI DI PROVA:
TEMPERATURA
LIQUIDO PENETRANTE
S/N28971
50°C
S/N28218
46. 46
SHERWIN HM430 80 °C
PARAMETRI DI PROVA:
TEMPERATURA
LIQUIDO PENETRANTE
S/N28971
80°C
S/N28218
57. 57
Conclusioni
L’aggiunta di idrossido di sodio (soda caustica) non evidenzia
effetti significativi a livello di monitoraggio del processo a
tutte le concentrazioni provate !!!!!
La presenza di acqua, provoca una progressiva attenuazione
dell’intensità delle indicazioni ed un loro degrado
dimensionale – A tenori del 15 -20 % rimangono visibili solo
parti delle due discontinuità di dimensioni maggiori (D – E)!
Sgrassatori alcalini in soluzione acquosa come il TURCO 4215
NC-LT non sembrano avere impatto sull’efficienza del Sistema
Penetrante!
Inquinanti presenti nell’emulsificatore, impiegato per il
penetrante ad elevata sensibilità non provocano effetti
tangibili – Solo l’acido nitrico provoca alterazioni
apprezzabili!
La presenza di acido nitrico, azzera progressivamente la
brillantezza del penetrante, che rimane comunque pressochè
inalterato fino ad una concentrazione del 2 % (v/v) !!
58. 58
Conclusioni
Incrementando la temperatura nel forno di asciugatura si
verifica un progressivo deterioramento della nitidezza delle
indicazioni accompagnate dal deposito di pigmento
fluorescente a partire dalla temperatura di 100°C. Il tempo di
permanenza incide maggiormente sul penetrante lavabile in
acqua riducendone brillantezza e nitidezza delle indicazioni
La variazione delle temperature di lavaggio (operazione
solitamente svolta nel range 10° ÷ 38°C) non viene rilevato
delle operazioni di monitoraggio del sistema. Risulta ancora
apprezzabile l’indicazione A dopo un lavaggio a 80°C
i risultati ottenuti sembrano essere insensibili alle modifiche
dei tempi di contatto (immersione e drenaggio) del
penetrante, che vanno da pochi istanti fino ad un’ora ed a
variazioni di temperatura di applicazione da 5 °C a 80 °C !
Aumentando la pressione dell’acqua di lavaggio si osserva una
lieve attenuazione della brillantezza delle singole indicazioni,
ma nessun esito drammatico di immediata visualizzazione
anche fino a 300 kPa
59. Conclusioni
COSA APPARE EVIDENTE DAI RISULTATI
CONSEGUITI:
1) Il TAM PANEL 146040 ha mostrato notevoli limiti
relativamente alle possibili derive del processo di controllo
con liquidi penetranti fluorescenti.
2) Esiste pertanto la possibilità di avere condizioni operative
non conformi a quanto richiesto dai requisiti applicabili….
MA…………….
3) Cosa succede invece sui difetti reali presenti nei
componenti sottoposti ad ispezione ????
4) E’ giustificato l’alone “magico” attribuito a tale strumento a
Le evidenze del monitoraggio sembrano non risentire della
percentuale del tempo di penetrazione in immersione rispetto a
quello di drenaggio
Le prove non mettono in rilievo variazioni dovute ai differenti
tempi di sviluppo impiegati, almeno nel range verificato.
60. 60
Ringraziamenti
Grazie a tutti Voi per
l’attenzione
Grazie dell’articolo di George Hopman su Material
Evaluation di Febbraio 2009 che ci ha dato lo
spunto per approfondire un argomento rilevante in
merito ad una tematica che così tante
problematiche solleva in ambito di audit
Un ringraziamento ai due Colleghi A.Martignetti e
G. Petronella che hanno condiviso e contribuito allo
sviluppo di queste tematiche