Vantaggi e limiti di impiego dei rivelatori in forma "a" e "b" nel processo di controllo con liquidi pennetranti
1. A. Martignetti - (TUV Bytest)
M. Capriolo – (AERONDI)
G. Buonocore – P. Morganti - (Mecaer Aviation Group)
N. Schiavone – (Sheet Metal Fabrication)
F. Radaelli – (Chemetall Italia)
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2. L’obiettivo di questa presentazione è di approfondire
alcuni aspetti tecnici sui rivelatori maggiormente
utilizzati in ambito aeronautico nel controllo con
liquidi penetranti fluorescenti, valutandone
rispettivamente le problematiche operative e i
vantaggi derivanti dal loro impiego
LA FUNZIONE DEL RIVELATORE:
- Favorire la fuoriuscita per capillarità, di una quantità adeguata di liquido
penetrante a formare un indicazione visibile
- Formare indicazioni che evidenzino maggior brillantezza rispetto ad un processo
in autosviluppo (privo cioè dell’impiego del rivelatore)
- Non presentare fluorescenza sotto lampada di Wood.
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3. CLASSIFICAZIONE DEI RIVELATORI
Classificazione AMS 2644
Forma a– Polvere secca
Forma b– In soluzione acquosa
Forma c – In sospensione acquosa
Forma d – Non acquoso per
penetranti fluorescenti
tipo 1 (base solvente)
Forma e - Non acquoso per a
contrasto di colore tipo
2 (base solvente)
Forma f - Applicazioni speciali
Classificazione ASTM-E1417
Forma a – Polvere secca
Forma b – In soluzione acquosa
Forma c - In sospensione acquosa
Forma d - Non acquoso per
penetranti fluorescenti
tipo 1 (base solvente)
Forma e - Non acquoso per a
contrasto di colore tipo
2 (base solvente)
Forma f - Applicazioni speciali
I rivelatori impiegati in questa presentazione sono
rispettivamente quelli in forma “ a ” e in forma “ b ”
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4. RIVELATORE IN FORMA “ a ” – POLVERE SECCA
VANTAGGI:
- Facilmente applicabile mediante diverse
tecniche (Elettrostatica, powder dust
storm)
- Riutilizzabile
- Ideale per la tecnica del Wipe-Off
- Altamente compatibile con diverse
tipologie di materiali
- Alta compatibilità con le varie gamme di
penetranti
- Elevata nitidezza delle indicazioni dopo
sviluppo
- Bassi costi di esercizio
- Facile rimozione dalle parti post-
ispezione
SVANTAGGI:
- Costi impiantistici iniziali elevati
- Prodotto altamente igroscopico
- Applicazione difficile su particolari con
geometrie complesse
- limitazione per applicazione su
componenti “LOX”
- Altamente volatile (elevata dispersione
negli ambienti di lavoro)
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Fig. 1 applicazione elettrostatica Fig. Powder Dust storm cabinet
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5. RIVELATORE IN FORMA “b” – IN SOLUZIONE ACQUOSA
VANTAGGI:
- Impiantistica semplice e poco costosa
-Facilmente applicabile anche su
particolari con geometrie complesse
-Tempi di applicazioni molto contenuti
(generalmente 30 -60 sec.)
SVANTAGGI:
-Problematiche legate all’applicazione della
tecnica Wipe-Off (asportazione difficoltosa
con solvente)
-Controllo del processo di maggior difficoltà
(preparazione della soluzione, controllo della
concentrazione, manipolazione delle parti)
-Presenza massiccia di residui polverulenti
nella stazione di asciugatura
- Inquinamento dell’area di ispezione
-Degradabilità del prodotto (sviluppo di colonie
batteriche, cattivi odori)
-Elevati costi di esercizio (Approvigionamento e
smaltimento)
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Fig. 3 postazione applicazione ad immersione
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6. Dopo aver preso in considerazione le caratteristiche del rivelatore in forma “a” e in forma
“b”, passiamo alla comparazione diretta eseguita su particolari di varia tipologia
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Assieme corpo Lega Al 7075 sol+inv cond. T73
Finito di lavorazione meccanica
Raccordo in lega di Al A356 sol+inv cond. T6
Fusione e lavorazione di
Semiguscio INCONEL 718 sol.
Lamiera stampata
Ring INCONEL 718 sol.
Lamiera stampata
Realizzazioni
Realizzazioni
Riparo olio AISI 321 sol.
Lamiera repussata
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7. Raffronto Assieme Corpo macchinato
Rivelatore forma
“b”
Rivelatore forma
“a”
Fenomeno di
Pitting Corrosion
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8. Raffronto raccordo a gomito fusione in sabbia
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Rivelatore forma
“b”
Rivelatore forma
“a”
Porosità estesa
sulle zone fresate
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9. Raffronto semiguscio lamiera stampata
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Rivelatore forma
“b”
Rivelatore forma
“a”
Cricca Passante
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10. Raffronto Ring di lamiera stampata
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Rivelatore forma
“b”
Rivelatore forma
“a”
Incisioni e
ricalcature
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11. Raffronto riparo olio lamiera repussata
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Rivelatore forma
“b”
Rivelatore forma
“a”
Porosità diffusa e
strappi radiali
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Nell’80% dei casi analizzati tale rivelatore è risultato maggiormente
efficace e indicato al controllo di parti lavorate e semilavorate costruite
con diversi materiali (leghe di Al, Mg, Acciai)
EMERGONO DAL CONFRONTO ALCUNI ASPETTI A FAVORE DEL
RIVELATORE FORMA a – POLVERE SECCA
Miglior
contrasto
con il fondo
Elevata
nitidezza
indicazioni
Maggiore
rilevabilità di
indicazioni di
ridotte dimensioni
o poco profonde
FacilitàEfficacia
di applicazione
della tecnica del
wipe-off
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IMPATTO ECONOMICO - AMBIENTALE
Da un analisi sui costi di gestione
(acquisto/verifiche efficienza di
sistema/smaltimento dei
prodotti) è emerso un rapporto di
15:1 a favore del rivelatore in
forma “a”, ipotizzando per la
valutazione l’utilizzo di una vasca
di circa 1m3 di volume.
ISO 14001
Certificarsi non è obbligatorio, ma un azienda attenta alle
problematiche ambientali dovrebbe tenere conto anche di
questi aspetti (tecnici, economici e ambientali) e della scelta
dei prodotti.
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