2. Rivoluzione scientifica, in generale, è il termine con il quale
vengono chiamati quei particolari momenti della storia della scienza
nei quali la comunità scientifica abbandona una tradizione di ricerca
per adottarne una nuova, definendo pertanto la fase di passaggio tra
un paradigma scientifico e l'altro. Alle rivoluzioni scientifiche si
contrappongono i periodi di "scienza normale", durante i quali la
ricerca scientifica viene condotta all'interno del paradigma di
riferimento.
Con Rivoluzione scientifica in particolare ci si riferisce normalmente
soprattutto alla fase di straordinario sviluppo della scienza che
abbraccia il periodo compreso tra la data di pubblicazione del
capolavoro di Copernico Le rivoluzioni degli astri celesti (1543) e
quella dell'opera di Isaac Newton I principi matematici della filosofia
naturale (1687).
3. La Rivoluzione scientifica prende avvio con la Rivoluzione astronomica, uno degli avvenimenti
culturali più importanti della storia dell'Occidente e tra quelli che più hanno contribuito al
passaggio dall'età medioevale all'età moderna.
Dalla Rivoluzione scientifica e dalla metodologia galileiana derivano:
la concezione della natura come ordine oggettivo e causalmente strutturato di relazioni
governate da leggi;
la concezione della scienza come sapere sperimentale - matematico, avente lo scopo di
ampliare progressivamente le conoscenze dell'uomo e di dominarle a vantaggio dell'uomo
stesso.
È di fondamentale importanza, inoltre, l'idea stessa della scienza, che passa da un'immagine
rinascimentale legata fin troppo alla magia ed alla "elezione" quale presupposto per l'accesso
a tale sapere, per passare ad una visione moderna della scienza quale presupposto di
conoscenza sistematica e trasmessa. Il passaggio dall'una all'altra immagine ha
inevitabilmente avuto un lunghissimo corso, ma il punto rilevante di questo cambio di rotta è
avvenuto grazie alla concezione di un sapere basato su metodi e risultati che siano
trasmissibili e che non richieda alcun viaggio d'iniziazione e che possano essere soprattutto
accessibili a tutti. Non più, quindi, la magia rinascimentale oppure l'esperimento <curioso>
tipico della produzione leonardiana, ma un sapere che risponde alle caratteristiche del sapere
scientifico moderno. Si parla in tal senso di rivoluzione epistemologica.
4. La rivoluzione scientifica, che a sua volta aveva
avuto alcune sue basi nell'umanesimo
rinascimentale e nell'opera di geni come
Leonardo da Vinci, getterà poi le basi culturali
della successiva rivoluzione industriale di pari
passo anche con l'avanzamento delle conoscenze
scientifiche e lo sfruttamento di queste da parte
della tecnica e che insieme influenzeranno
profondamente il pensiero di stampo positivista
nel XIX secolo.
5. Teoria eliocentrica di Copernico
Con il suo De Revolutionibus orbium
coelestium (Le rivoluzioni dei mondi celesti)
propone la corretta visione del sistema
solare: qui Copernico formula nuovamente
una teoria eliocentrica, nata per sostituire
totalmente la teoria tolemaica. È dunque il
Sole - e non la Terra - ad essere al centro del
sistema solare.
6. Legge gravitazionale di Isaac Newton
Newton realizzò che la stessa forza che causa la
caduta di una pietra sulla Terra mantiene i pianeti in
orbita attorno al Sole, e la Luna attorno alla Terra.
Nel libro Philosophiae Naturalis Principia
Mathematica, del 1687, egli enunciò la legge di
gravitazione universale, che dimostrò con il "metodo
delle flussioni", un procedimento non matematico, in
genere non citato nei libri di testo. La formula della
gravitazione non viene dimostrata, ma presentata
come una legge empirica, confermata dalle evidenze
sperimentali.