5 C 2010 Deriva Dei Continenti E Tettonica A Zolle
1. Come si è formato e come evolve il paesaggio terrestre? A queste domande sono state date diverse risposte, attraverso la formulazione di teorie
2. Teorie fissiste La distribuzione delle terre e dei mari è sempre stata così come la vediamo oggi; gli unici movimenti, in grado di giustificare la formazione delle montagne, sono stati quelli dovuti alle spinte isostatiche. Alcune catene molto antiche si sono formate in seguito al raffreddamento della crosta primordiale
3. Alcuni grandi pensatori del passato Platone e Aristotele E alcuni poeti Lucrezio e Ovidio Avevano intuito il grande divenire del nostro pianeta
4. Teorie mobiliste Le prime considerazioni circa una evoluzione della superficie terrestre, dovuta ad uno spostamento anche orizzontale delle masse che costituiscono i continenti, le possiamo far risalire alla fine del XVI sec. quando i primi cartografi moderni notarono una certo “accordo” tra il profilo delle coste delle Americhe e le coste dell’Africa e dell’Europa
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6. Anche BACONE nel 1620, aveva sottolineato la strana conformità tra le coste atlantiche americane e africane.
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15. Lo sprofondamento dei ponti continentali sarebbe stato legato alla contrazione della Terra dovuta al suo rapido raffreddamento ponti continentali avrebbero un tempo unito i vari continenti e successivamente sarebbero poi sprofondati nell’oceano. 1. Ipotesi dei ponti continentali
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17. Si basavano sull’evidenza di una diversa composizione dei continenti, costituiti da materiale meno denso, SIAL e dei fondali oceanici, SIMA. Queste osservazioni portarono l’americano J.D.Dana a formulare l’ipotesi del CONTRAZIONISMO secondo la quale la Terra, in via di raffreddamento, si sarebbe contratta e avrebbe generato, per arricciamento, le montagne. L’erosione delle rocce zone sollevate e la successiva deposizione dei sedimenti nelle depressioni marine, avrebbero originato le GEOSINCLINALI, enormi prismi sedimentari. Le pressioni laterali dei continenti avrebbero piegato e fatto riemergere i sedimenti. E. Suess affermò anche che nel corso della progressiva contrazione e solidificazione della massa fusa, i materiali più leggeri venivano spostati verso la superficie dando origine ad una crosta meno densa di SIAL, mentre al di sotto vi erano rocce più dense, dette SIMA perché ricche di magnesio, ferro e calcio. Sia le formulazioni di Dana che quelle di Suess negavano però implicitamente la possibilità di movimento laterale delle masse continentali attraverso gli oceani. Le prime teorie orogenetiche
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31. ( Harry Hammond Hess 1906-1969 ) Nel 1962 pubblicò la propria ipotesi circa l’espansione dei fondali oceanici in un documento intitolato “ History of ocean basins ” che contribuì a fornire ulteriori conferme alla teoria della deriva dei continenti
46. I basalti sono le rocce più comuni della crosta, soprattutto a causa della costante attività ignea delle zone di distensione, come le creste medio-oceaniche. MORB = Mid-Ocean Ridge Basalts (basalti di cresta medio-oceanica) Litosfera Astenosfera Crosta oceanica Fessura attraverso la crosta oceanica Magma con minerali femici Basalti più vecchi Rocce ultrafemiche più vecchie
49. Attraverso fumatori neri vengono emesse soluzioni a 350° ricche di solfuri metallici
50. Le lave a cuscino (pillow lavas) si formano quando i flussi di lava si formano in ambiente marino e sono sottoposti ad elevata pressione idrostatica Estrusioni subaquee Pressione Idrostatica Risalita di magma
51. Quello che avviene in profondità Quello che vediamo in superficie (suite ofiolitiche)
52. Le dorsali, alte 2.000-2.500 m e larghe anche più di 1500 Km, presentano una profonda rift valley
53. Le dorsali sono attraversate da numerose faglie trasformi che possono generare grandi scarpate
58. Rift Continentale Anche la crosta continentale può essere soggetta a fenomeni di distensione, rendendo accesso facilitato ai basalti per raggiungere la crosta bassa. Questo è quello che avviene quando placche continentali divergono in zone di rift (come quello che sta avvenendo ora nell’Africa orientale). Crosta continentale Eruzioni basaltiche Mantello
64. Plume di mantello: Punti caldi nella crosta Vulcani o catene di vulcani isolati come le isole Hawaii sono in genere ricondotti ad un’attività di plume mantellici. I Plume (pennacchi) si originano nel mantello profondo e non sono legati alla geometria delle placche continentali. Basalti Fusione parziale Litosfera continentale rigonfiata ed assottigliata Testa del Plume di mantello Mantello caldo, solido che risale dal mantello profondo
70. Negli ultimi 200 milioni di anni il processo di crescita dell’oceano atlantico e di subduzione nell’oceano Pacifico ha coinvolto qualcosa come 20 miliardi di Km 3 di materiale litosferico Vulcanismo di tipo andesitico
77. Magmatismo di margine continentale Grossi plutoni granitoidi sono tra le caratteristiche della crosta inspessita durante la formazione delle catene montuose. Livello del mare Crosta oceanica Rocce sedimentarie Mixing di magma Crosta continentale Plutoni granitoidi Litosfera oceanica Mantello (rigido) Basalti Alcune rocce sedimentarie possono essere trasportate in profondità e fondere lungo le zone di subduzione Fusione del basalto oceanico kilometri Astenosfera (mantello) Magma felsico Litosfera continentale Astenosfera Deidratazione della crosta oceanica Magma femico Fusione parziale di crosta felsica
78. Incremento di flusso di calore proveniente dal mantello Trasformazioni chimico-fisiche esotermiche Decadimento di isotopi radioattivi attrito
81. Margini convergenti oceano oceano Fosse con meno sedimenti perché più lontane dal continente Zona di subduzione depositi caotici, metamorfismo dinamico, ofioliti Intervallo arco-fossa
82. In regioni come il Giappone, Indonesia ed America centrale la crosta è sottile e le lave sono dominate da andesiti. Isole di arco: convergenza di placche oceaniche Crosta oceanica Fossa Prisma accrezionale Bacino di avanfossa Isole di arco vulcanico Regione di retroarco Livello del mare Litosfera Astenosfera Terremoti Magma 100 km
84. La distribuzione delle principali Fosse Oceaniche Fossa delle Cayman Fossa del Perù e di Atacama –8000m Fossa del Giappone –10500m Fossa delle Marianne –11022m Fossa delle Filippine –10497m Fossa di Giava –7450m Fossa delle Aleutine –7800m Fossa dell’America Centrale Fossa di Tonga - 10800 m
94. La forma dei fondali vicino ai continenti: Piattaforma continentale, scarpata oceanica e fondale oceanico Piattaforma continentale I continenti non terminano con la linea di costa ma continuano con una zona di pendenza moderata [1 - 2%] che arriva ad una profondita’ massima di circa 200 metri detta Piattaforma Continentale. La Piattaforma continentale termina con una zona piu’ ripida [4 - 5%] detta Scarpata Oceanica che immette nel vero fondo oceanico oltre i 2000 metri di profondita’. 0 metri -200 metri -2000 metri